","Firenze. La magni*fica occupata… e sgomberata","post",1600778012,[68,69,70,71,72,73],"http://radioblackout.org/tag/casa-della-donna/","http://radioblackout.org/tag/firenze/","http://radioblackout.org/tag/magnifica-occupata/","http://radioblackout.org/tag/magnifica-sgomberata/","http://radioblackout.org/tag/queer/","http://radioblackout.org/tag/transfemminismo/",[75,76,77,78,79,80],"casa della donna","firenze","magni*fica occupata","magni*fica sgomberata","queer","transfemminismo",{"post_content":82},{"matched_tokens":83,"snippet":86,"value":87},[84,85],"informazione","libera","di creazione e diffusione di \u003Cmark>informazione\u003C/mark> \u003Cmark>libera\u003C/mark>, scevra dalle storpiature della lettura","Un Pride indecoroso, transfemminista, queer ha attraversato le strade della città il 18 settembre. Al termine del corteo è stata occupata una villa abbandonata della USL in pieno centro.\r\nNasceva la Magni*fica occupata, casa delle donne transfemminista queer.\r\nQuesta mattina ce ne ha parlato uno degli occupanti.\r\nPoco dopo è scattato lo sgombero e in due sono riusciti a salire sul tetto.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/2020-09-22-magnifica-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2020 09 22 magnifica\r\n\r\nDi seguito il testo di presentazione della Magni*fica, che, siamo certi, al di là dello sgombero odierno continueranno a riempire le strade della città.\r\n\r\nUNA CASA DELLE DONNE*\r\n\r\nI - IL NOSTRO FEMMINISMO\r\nIl nostro femminismo è transfemminista, antiautoritario, orizzontale e intersezionale.\r\nPrendiamo le distanze da ogni femminismo che escluda le identità trans, che escluda le lotte delle sex workers, che non sia contro ogni autoritarismo, che non si schieri con i corpi non bianchi, che non sia antimilitarista, contro ogni colonialismo e profondamente antifascista.\r\n\r\nIl nostro femminismo si riconosce nell’:\r\n\r\nII - AUTOGESTIONE NELL'ANTIVIOLENZA\r\nSiamo stanchx di centri antiviolenza che non bastano, che soccombono alla burocrazia, all’avere documenti e residenze o meno, all’avere cittadinanze o meno.\r\nVogliamo costruire un centro antiviolenza e d’ascolto che possa accogliere tuttx, dove non ci sia la macchina della burocrazia a rallentare e inceppare delle risposte adeguate alla violenza di genere.\r\nUno spazio dove vengano costruiti strumenti tramite l’autoformazione collettiva, dove maturare pratiche e teorie di autodifesa diretta, di risposta alla violenza e di supporto alle sorelle soffocate dal patriarcato.\r\n\r\nIII - AUTONOMIA TRANSFEMMINISTA\r\nDecidiamo di prendere uno spazio perché non possiamo attendere un giorno di più di richiedere spazi che non ci vengono dati, e sopratutto vogliamo tenerci la dignità di non chiedere niente a chi ogni giorno si schiera apertamente con chi ci violenta, con chi ci vuole impedire di abortire, con chi ci rinchiuderebbe per la nostra sessualità non normata o per la nostra identità di genere.\r\nEsigiamo uno spazio e ce lo prenderemo, perché non possiamo stare a guardare le lavate di coscienze mentre si stringono alleanze con cattofascisti, antiabortisti, omotransfobici, in tutta la regione.\r\nEsigiamo la libertà e l’autonomia dallo stato e dalle istituzioni, la casa delle donne è uno spazio senza confini, che non riconosce nessuna autorità statale.\r\n\r\nIV - LO STUPRATORE E’ IL COLPEVOLE!\r\nLa casa delle donne è dalla parte di chi subisce violenza di genere. Contro la violenza di magistrati, giudici e tribunali sui nostri corpi. Non ci servono e non chiediamo leggi punitive, né pene più dure, esigiamo una lotta sistematica alla violenza di genere, la fine dei processi a chi subisce la violenza di genere, perché è sempre la donna a subire il processo e mai lo stupratore. Urliamo la nostra rabbia davanti a ogni sentenza dove è la donna la colpevole del suo stupro, dove è la frocia la colpevole dell’aggressione subita, dove una persona trans muore senza colpevoli.\r\nSe la violenza di genere è strutturale al sistema in cui viviamo, non possiamo non riconoscere quindi la complicità e la violenza dell’apparato giudiziario.\r\nNon consideriamo condannabile attaccare lo stupratore.\r\nEsigiamo la fine della violenza dei tribunali, e della violenza di leggi e ordinamenti sessisti e misogini.\r\nSiamo accanto alle sorelle che denunciano, ma siamo consce dell’arroganza del potere patriarcale nel trasformare chi osa denunciare una violenza nella carnefice o nella colpevole. Vogliamo costruire alternative che funzionino e siano di supporto a chi subisce violenza.\r\n\r\nV - AUTODIFESA TRANSFEMMINISTA\r\nL'Autodifesa è una pratica in cui crediamo. Una pratica da non delegare a nessunx. Crediamo in forme di autodifesa organizzate e dirette, che vadano dalla forza singola a collettiva. Siamo solidali e complici di chi si autodifende così come di chi non riesce a farlo. Pratichiamo E costruiamo collettività che siano coscienti della loro potenza organizzativa.\r\nRiteniamo che l'Autodifesa sia una pratica multiforme di resistenza all'Oppressione e alla violenza che sia di genere,sessista, razzista, fascista, machista, abilista ecc..\r\n\r\nVI - PRESA DI PAROLA DI DONNE E LGBTQIA+\r\nEsigiamo la fine di maschi etero e cis che parlano a nome di persone lgbtqia+ e donne. Siamo stanchx di un sistema mediatico, giudiziario, medico, statale che parlino a nome nostro, dei nostri bisogni e delle nostre identità. Vogliamo andare oltre leggi sull’omotransfobia, unioni civili. Esigiamo di rompere quella dinamica secondo la quale tutte le persone lgbtqia+ vogliono racchiudersi nelle unioni familiari eterocis, che siano il matrimonio o le relazioni conviventi. Esigiamo che siano le persone lgbtqia+ a parlare dei loro bisogni e delle loro necessità, non esperti né chiunque che come per le donne, siano maschi etero e cisgender.\r\nSiano le froce a parlare per le froce, le donne a parlare per le donne!\r\n\r\nVII - SEX WORK\r\nContro la criminalizzazione dei clienti, un approccio abolizionista che serve solo a togliere la sicurezza allx sex workers, che causa solo più rischio per chi fa lavoro sessuale.\r\nSiamo contro la tratta, ma anche contro ogni discorso che vede paragonare la tratta al sex work. Ci schieriamo senza ma contro la tratta e i suoi complici, ma ci schieriamo anche dalla parte dell’autodeterminazione del sex work. Esigiamo diritti e libertà per le sex workers, esigiamo che siano loro a prendere parola riguardo ai loro bisogni, e nessun altrx.\r\n\r\nVIII - SALUTE DELLE DONNE, DELLE INDIVIDUE LGBTQIA+\r\nLa nostra casa sarà la base di una lotta per la salute delle donne e delle persone lgbtqia+.\r\nEsigiamo accesso totale e gratuito all’aborto, ai test per le mts, alla transizione.\r\nEsigiamo la fine della medicalizzazione forzata per i corpi trans, la libertà di autodeterminare la nostra identità, di uscire dal binarismo medico.\r\nEsigiamo anticoncezionali gratis per tuttu tette e tutte, consultorie libere da cattofascisti e obiettori infami. Non ne possiamo più di medici omotransfobici, cattolici, antiabortisti, misogini, che sfruttano la loro professione per propaganda sessista, misogina, omotransfobica.\r\nEsigiamo la fine delle farmacie obiettrici.\r\nEsigiamo la fine della violenza ostetrica.\r\nEsigiamo salute per tuttx noi, un accesso libero a essa al di là di documenti e cittadinanza.\r\n\r\nIX - SALUTE SESSUALE\r\nEsigiamo salute sessuale per tuttx, che parta dalle scuole, con corsi di salute sessuale ed educazione al consenso capillari, e non guidati da moralisti e bigotti.\r\nTest gratuiti e anonimi per tutte le mts, e sopratutto test anonimi e gratuiti per tuttx lx minorennx.\r\nEsigiamo percorsi di educazione al genere nelle scuole, non ore di religione.\r\nLottiamo contro la sierofobia e la criminalizzazione che subiscono le persone sieropositive.\r\nCostruiamo una società conscia del consenso, della salute sessuale.\r\n\r\nX - UNA CASA PER TUTTE\r\nNon si può praticare transfemminismo senza una casa. Casa per tutte non significa chiedere al potere di dare delle briciole, ma esigere con ogni pratica, una casa per tuttx, perché nessunx rimanga senza, combattiamo contro sfratti e sgomberi, a favore di chi si prende una casa in modo diretto occupando una di tutte le migliaia vuote che esistono. Basta froce e donne senza casa, casa per tuttx subito.\r\n\r\nXI – RAZZISMO\r\nVediamo nel razzismo una delle stesse matrici dell'Oppressione che colpisce anche donne e lgbtqia+. Crediamo nel prendere coscienza del privilegio bianco per poterlo de-Costruire. Siamo consci della mentalità, di retaggi razzisti e colonialisti di cui siamo pregnx essendo cresciutx in questa società. Riteniamo quindi doverosa una pratica di decostruzione e abbattimento del razzismo che permea Le nostre esistenze, per poi combattere quello sociale.\r\nSosteniamo la necessità della presa di parola delle persone non bianche. Ci schieriamo dalla parte dei corpi non bianchi, migranti, razializzati. Ci schieriamo contro ogni confine e la violenza che creano, solidalx alle lotte dellx migranti, che siano in città, in frontiera o dentro i lager di stato. Il nostro femminismo vuole decolonizzarsi,i nostri corpi vogliono abbattere il razzismo.\r\n\r\nXII - RIAPPROPRIAZIONE STORICA E CULTURALE E RIELABORAZIONE ED \u003Cmark>INFORMAZIONE\u003C/mark>\r\nSe è vero che la storia la scrivono i vincitori, noi - come individualità storicamente oppresse - sentiamo la necessità di rileggere la narrazione degli eventi e riappropriarci della storia delle lotte femministe e transfemministe che ci hanno preceduto. Pretendiamo accessibilità ad una cultura antagonista e ad un'informazione \u003Cmark>libera\u003C/mark>, che si opponga alla voracità delle narrazioni colonialiste e maschiliste, che dia voce allx invisibili e che si basi sull'autodeterminazione di questx.\r\nPer creare ciò abbiamo bisogno di un laboratorio politico di confronto, approfondimento e crescita collettiva indipendente ed autonomo dalle istituzioni statali, che sia luogo di creazione e diffusione di \u003Cmark>informazione\u003C/mark> \u003Cmark>libera\u003C/mark>, scevra dalle storpiature della lettura patriarcale e svincolata dalle logiche di profitto che guidano ormai la maggior parte di giornali e giornalistx, alla costante ricerca di narrazioni scandalistiche e distorte che facciano vendere qualche copia in più.”",[89],{"field":90,"matched_tokens":91,"snippet":86,"value":87},"post_content",[84,85],1157451471441100800,{"best_field_score":94,"best_field_weight":95,"fields_matched":37,"num_tokens_dropped":55,"score":96,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":55},"2211897868288",14,"1157451471441100913",{"document":98,"highlight":130,"highlights":136,"text_match":92,"text_match_info":139},{"cat_link":99,"category":100,"comment_count":55,"id":101,"is_sticky":55,"permalink":102,"post_author":29,"post_content":103,"post_date":104,"post_excerpt":60,"post_id":101,"post_modified":105,"post_thumbnail":106,"post_thumbnail_html":107,"post_title":108,"post_type":65,"sort_by_date":109,"tag_links":110,"tags":120},[52],[54],"59009","http://radioblackout.org/2020/04/domenica-5-aprile-assemblea-nazionale/","Domenica 5 aprile 2020 *Informazione libera a reti unificate* *assemblea radiofonica nazionale\r\n\r\n@radiondarossa87.9 ore 10\r\n@radiociroma ore 10.45\r\n@radiondadurto ore 11.30\r\n@radioblackouttorino ore 12.15\r\n\r\nmicrofoni aperti\r\n?Dirette 06491750\r\n? Messaggi 3466673263\r\n\r\nCome territori diversi stanno affrontando l’emergenza legata alla diffusione del SarsCoV2 e della pandemia da #covid_19?\r\n\r\nCome i singoli stanno affrontando l'emergenza? ci sono reti di solidarietà autorganizzate? come possono agire politicamente?\r\nQuale ruolo ha la libera informazione?\r\nCosa significa “fare politica” in questo momento?\r\nCome convivere con la repressione e la compressione della libertà?\r\nLa visibilità delle vittime sanitarie e la censura delle vittime sociali:\r\nal di là del conteggio dei morti, come vengono selezionati\r\ni dati dalla propaganda di regime?\r\n\r\nIntervieni _ partecipa _ condividi\r\n\r\n \r\n\r\nNon hai potuto seguirci? ascolta il podcast:\r\n\r\nRadio Onda Rossa\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/radio-onda-rossa.mp3\"][/audio]\r\n\r\nRadio Ciroma\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/Radio-Ciroma.mp3\"][/audio]\r\n\r\nRadio onda d'urto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/Radio-Onda-durto.mp3\"][/audio]\r\n\r\nRadio Blackout\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/Radio-Blackout.mp3\"][/audio]","4 Aprile 2020","2020-04-05 15:55:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/WhatsApp-Image-2020-04-04-at-17.05.48-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/WhatsApp-Image-2020-04-04-at-17.05.48-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/WhatsApp-Image-2020-04-04-at-17.05.48-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/WhatsApp-Image-2020-04-04-at-17.05.48-1024x576.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/WhatsApp-Image-2020-04-04-at-17.05.48-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/WhatsApp-Image-2020-04-04-at-17.05.48-1536x864.jpeg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/WhatsApp-Image-2020-04-04-at-17.05.48.jpeg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Domenica 5 aprile: assemblea nazionale",1586027139,[111,112,113,114,115,116,117,118,119],"http://radioblackout.org/tag/assemblea-nazionale/","http://radioblackout.org/tag/assemblea-radiofonica/","http://radioblackout.org/tag/controinformazione/","http://radioblackout.org/tag/covid19/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/radio-ciroma/","http://radioblackout.org/tag/radio-libere/","http://radioblackout.org/tag/radio-onda-durto/","http://radioblackout.org/tag/radio-onda-rossa/",[121,122,123,124,125,126,127,128,129],"assemblea nazionale","assemblea radiofonica","controinformazione","covid19","Radio Blackout","radio ciroma","radio libere","radio onda d'urto","radio onda rossa",{"post_content":131},{"matched_tokens":132,"snippet":134,"value":135},[133,85],"Informazione","Domenica 5 aprile 2020 *\u003Cmark>Informazione\u003C/mark> \u003Cmark>libera\u003C/mark> a reti unificate* *assemblea radiofonica","Domenica 5 aprile 2020 *\u003Cmark>Informazione\u003C/mark> \u003Cmark>libera\u003C/mark> a reti unificate* *assemblea radiofonica nazionale\r\n\r\n@radiondarossa87.9 ore 10\r\n@radiociroma ore 10.45\r\n@radiondadurto ore 11.30\r\n@radioblackouttorino ore 12.15\r\n\r\nmicrofoni aperti\r\n?Dirette 06491750\r\n? 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I contributi alla compiltion arrivano da colletttivi e produttori di tutta Italia che con piacere vi andiamo ad elencare: Mystical Powa, Pressure Dub Sound, Lab Frequency con Natty Bass (ODG), Dub Engine, Dubhash, Rootikal Dub Foundation, Sativa Dub Station, CrazyHertz, Earth Resistence Dub, Emod Kr vs Cixxx j. Alla già interessante line up va poi aggiunto l' ospite d'eccezione di questa compilation, Dub Terror (Uk).\nDUBLACKOUT è una miscela di sonorita' che esplorano il Dub nelle sue forme più sperimentali, con l'obiettivo di dar vita ad un progetto musicale di qualità e, soprattutto, unico nel suo genere in Italia. Uno sguardo attento su cio' che accade nella scena dub e dubstep italiana, che sui 105.250 di Radio Blackout ha sempre trovato ampio spazio.\nIl cd della compilation è finalmente disponibile presso la distribuzione di Radio Blackout , presso 4WEED Music (Napoli) e presto nei negozi e negli e-store specializzati italiani ed europei.\n\nPer maggiori informazioni info@4weed.net\n\nASCOLTA IL PROMO MIX!\n\n[soundcloud url=\"http://soundcloud.com/dubfyahsoldier/va-dub-black-out-promomix\" params=\"show_comments=true&auto_play=false&color=ff7700\" width=\"100%\" height=\"81]","3 Febbraio 2011","2011-02-03 21:52:47","Dub Blackout Out Now!",1296769967,[155],"http://radioblackout.org/tag/dub-blackout/",[40],{"post_content":158},{"matched_tokens":159,"snippet":160,"value":161},[85,84],"di zittire 18 anni di \u003Cmark>libera\u003C/mark> \u003Cmark>informazione\u003C/mark> attraverso l'espediente del mancato rinnovo","Nel 2010 Radio Blackout ha lanciato la campagna \"Spegni la censura, Accendi Blackout\", a cui hanno aderito artisti, cantanti, musicisti ed esponenti del mondo della cultura torinese e nazionale. \"Spegni la censura, Accendi Blackout\" è stata la risposta a quella classe politica locale che ha tentato di zittire 18 anni di \u003Cmark>libera\u003C/mark> \u003Cmark>informazione\u003C/mark> attraverso l'espediente del mancato rinnovo del contratto d'affitto dell'attuale sede della radio.\nDa queste premesse e da un'idea della label indipendente 4WEED Records e del collettivo torinese ROOTIKAL DUB FOUNDATION , nasce la compilation \"DUBLACKOUT\" (in coproduzione con Radio Blackout), 11 titoli di dub elettronico e dubstep. 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Una festa in musica e un appuntamento di comunicazione politico-culturale che ha portato in piazza Castello più di 20.000 persone. Un’iniziativa totalmente autorganizzata e autogestita che si è dimostrato un successo su tutta la linea, nonostante i maldestri tentativi di metterci i bastoni fra le ruote di una burocrazia ineditamente e oltremodo ligia a norme spesso interpretate molto più elasticamente.\n\nLa partecipazione, davvero senza precedenti, all’evento mostra che una parte significativa della città è ben conscia della posta in palio quando si parla di chiudere una voce libera. Una consapevolezza che partiva dai gruppi che si son prestati all’iniziativa, giù fino alle ultime file che riempivano anche l’ultimo centimetro quadrato di piazza Castello. Numeri che, a memoria dei presenti, nessuno ricorda per appuntamenti di questo tipo.\n\nKermesse simili organizzate dalle istituzioni non raggiungono questi risultati, arrivando a costare 5/10 volte tanto con l’utilizzo/prelievo di soldi pubblici.\n\nCrediamo che la riuscita dell’evento sia da considerarsi un segnale importante. Una fetta di torinesi manda al sindaco della città e all’amministrazione comunale tutta un messaggio chiaro: radio blackout non può essere chiusa, né direttamente né indirettamente.\n\nSiamo certi che tra il prima e il dopo dell’evento qualcosa è cambiato e che una politica seria (per quanto possa non piacerci, né noi piacere a lei) sa fare i conti con dei risultai inaspettati, soprattutto quando questi mettono sul tappeto una legittimità conquistata, evidente e corposa.\n\nAll’amministrazione comunale di questa città resta ora da fare una scelta: o continuare ad intesdardirsi in una battaglia contro una voce scomoda o accettare, più realisticamente, che questa continui il proprio quotidiano lavoro di contro-informazione e proposta culturale, seguita e ascoltata da una fetta consistente di torinesi.\n\nCome redazione della radio (organo collegiale che decide collettivamente del funzionamento e della programmazione di radio blackout) ci teniamo innanzitutto a ringraziare tutti gli artisti che giovedì 27 maggio hanno suonato gratuitamente dal palco di piazza Castello: In ordine alfabetico: Africa Unite, Egin, El Tres, Fratelli di Soledad, Linea 77, Mao e i Santabarba, Monelli Antonelliani, Motorcity, Senso Doppio, Subsonica acoustic live, Rimozione Koatta, Zuli Mc e Zulù dei 99 Posse. Tutti quanti hanno interpretato al meglio lo spirito di quell’iniziativa, seguendone la costruzione anche fuori dal palco e dandosi disponibili per nuove iniziative. Significativi, a questo proposito, sono stati gli interventi/appelli che si sono susseguiti durante l’evento, fatti propri da ogni artista così come da tutti coloro che hanno parlato a testimonianza delle lotte e dei movimenti sociali a cui Radio BlackOut dà voce, a partire dai lavoratori e dai musicisti del Teatro Regio, fino al movimento dell’Onda, passando per il movimento NoTav, la campagna contro i Centri d’Identificazione ed Espulsione per gli immigrati, il comitato di quartiere Vanchiglia, le lotte dei lavoratori cassintegrati e precari, il sostegno alla libera informazione, il movimento a difesa dell’acqua pubblica. Come redazione di radio blackout ringraziamo e ci stringiamo una volta in più a queste battaglie che sono parte di noi e della nostra quotidiana programmazione.\n\nEd un ringraziamento anche a tutti coloro che da 18 anni ascoltano, diffondono e sostengono Radio BlackOut, e a tutti quegli artisti che avrebbero voluto portare anche il loro contributo al concerto.\n\ncontinua....","28 Giugno 2010","2010-06-28 21:20:14","COMUNICATO DI RADIO BLACKOUT SUL CONCERTO DEL 27 MAGGIO IN PIAZZA CASTELLO",1277760014,[],[],{"post_content":180},{"matched_tokens":181,"snippet":182,"value":183},[85,84],"e precari, il sostegno alla \u003Cmark>libera\u003C/mark> \u003Cmark>informazione\u003C/mark>, il movimento a difesa dell’acqua","La riuscita dell’appuntamento di giovedì 27 maggio a difesa di Radio Blackout è sotto gli occhi di tutti. Una festa in musica e un appuntamento di comunicazione politico-culturale che ha portato in piazza Castello più di 20.000 persone. Un’iniziativa totalmente autorganizzata e autogestita che si è dimostrato un successo su tutta la linea, nonostante i maldestri tentativi di metterci i bastoni fra le ruote di una burocrazia ineditamente e oltremodo ligia a norme spesso interpretate molto più elasticamente.\n\nLa partecipazione, davvero senza precedenti, all’evento mostra che una parte significativa della città è ben conscia della posta in palio quando si parla di chiudere una voce \u003Cmark>libera\u003C/mark>. Una consapevolezza che partiva dai gruppi che si son prestati all’iniziativa, giù fino alle ultime file che riempivano anche l’ultimo centimetro quadrato di piazza Castello. Numeri che, a memoria dei presenti, nessuno ricorda per appuntamenti di questo tipo.\n\nKermesse simili organizzate dalle istituzioni non raggiungono questi risultati, arrivando a costare 5/10 volte tanto con l’utilizzo/prelievo di soldi pubblici.\n\nCrediamo che la riuscita dell’evento sia da considerarsi un segnale importante. Una fetta di torinesi manda al sindaco della città e all’amministrazione comunale tutta un messaggio chiaro: radio blackout non può essere chiusa, né direttamente né indirettamente.\n\nSiamo certi che tra il prima e il dopo dell’evento qualcosa è cambiato e che una politica seria (per quanto possa non piacerci, né noi piacere a lei) sa fare i conti con dei risultai inaspettati, soprattutto quando questi mettono sul tappeto una legittimità conquistata, evidente e corposa.\n\nAll’amministrazione comunale di questa città resta ora da fare una scelta: o continuare ad intesdardirsi in una battaglia contro una voce scomoda o accettare, più realisticamente, che questa continui il proprio quotidiano lavoro di contro-informazione e proposta culturale, seguita e ascoltata da una fetta consistente di torinesi.\n\nCome redazione della radio (organo collegiale che decide collettivamente del funzionamento e della programmazione di radio blackout) ci teniamo innanzitutto a ringraziare tutti gli artisti che giovedì 27 maggio hanno suonato gratuitamente dal palco di piazza Castello: In ordine alfabetico: Africa Unite, Egin, El Tres, Fratelli di Soledad, Linea 77, Mao e i Santabarba, Monelli Antonelliani, Motorcity, Senso Doppio, Subsonica acoustic live, Rimozione Koatta, Zuli Mc e Zulù dei 99 Posse. Tutti quanti hanno interpretato al meglio lo spirito di quell’iniziativa, seguendone la costruzione anche fuori dal palco e dandosi disponibili per nuove iniziative. Significativi, a questo proposito, sono stati gli interventi/appelli che si sono susseguiti durante l’evento, fatti propri da ogni artista così come da tutti coloro che hanno parlato a testimonianza delle lotte e dei movimenti sociali a cui Radio BlackOut dà voce, a partire dai lavoratori e dai musicisti del Teatro Regio, fino al movimento dell’Onda, passando per il movimento NoTav, la campagna contro i Centri d’Identificazione ed Espulsione per gli immigrati, il comitato di quartiere Vanchiglia, le lotte dei lavoratori cassintegrati e precari, il sostegno alla \u003Cmark>libera\u003C/mark> \u003Cmark>informazione\u003C/mark>, il movimento a difesa dell’acqua pubblica. 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I reati contestati sarebbero resistenza, lesioni e travisamento, con l'aggravante di aver agito in più di cinque, da ricondursi alla giornata del 10 dicembre 2009 quando, a seguito dello sgombero de L'ostile in corso vercelli, ci furono scontri tra solidali e forze dell'ordine.\n\nAncora un'azione repressiva contro chi continua a praticare forme di resistenza e di opposizione attraverso la pratica dell'autogestione, dell'azione diretta e della difesa degli spazi sociali.\n\nEsprimiamo solidarietà a tutti gli inquisiti, praticandola attraverso i metodi che da sempre caratterizzano Radio Blackout, garantendo libera informazione su quest'attacco al mondo dell'antagonismo.\n\nRicordiamo ancora una volta il tentativo di censura nei confronti di Radio Blackout,con la scadenza del contratto di concessione dei locali comunali il prossimo 30 giugno, e rivendichiamo come diritto di informazione la copertura data da questa emittente a quanto stava accadendo a Torino durante lo sgombero dell'Ostile il 10 dicembre 2009\n\nLa Redazione di Radio Blackout","14 Maggio 2010","2010-05-14 19:19:54","Perquisizioni ed arresti a Torino",1273864794,[],[],{"post_content":204},{"matched_tokens":205,"snippet":206,"value":207},[85,84],"sempre caratterizzano Radio Blackout, garantendo \u003Cmark>libera\u003C/mark> \u003Cmark>informazione\u003C/mark> su quest'attacco al mondo dell'antagonismo.","All'alba del 12 maggio 2010 quattro occupazioni (Asilo, Barocchio, Askatasuna, Mezcal) e diverse abitazioni private sono state oggetto di perquisizione da parte di polizia e digos, che hanno inoltre notificato 16 provvedimenti, di cui 7 arresti: 3 in carcere e 4 ai domiciliari (agenzie). 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Ci risulta difficile comprendere perchè la città di Torino, medaglia d'oro della Resistenza e da sempre attenta a tutto cio' che riguarda le persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e transgender, all'antisessismo, antifascismo e antirazzismo che Radio Blackout porta avanti quotidianamente fin dalla sua nascita voglia creare difficoltà alla regolare messa in onda della radio non rinnovando la concessione dello stabile.\nCi uniamo in questo all'invito già pubblicamente manifestato dalla Assemblea di Sezione dell´A.N.P.I. di Torino - Nizza Millefonti, Lingotto, Filadelfia \"Giacomo Perotti M.A.V.M. e Alberto Appendino\" al Sindaco di Torino di modificare la decisione, rinnovando il contratto di affitto all´Associazione Radio Blackout oppure, in subordine, di individuare entro il piu' breve tempo possibile un diverso sito, con idonei requisiti tecnico logistici, che consenta alla stessa Associazione di continuare a svolgere il ruolo di informazione libera e democratica nel panorama torinese.","27 Gennaio 2010","2010-01-27 20:06:26","Solidarietà dal circolo Arci MAURICE",1264622786,[],[],{"post_content":226},{"matched_tokens":227,"snippet":228,"value":229},[84,85],"a svolgere il ruolo di \u003Cmark>informazione\u003C/mark> \u003Cmark>libera\u003C/mark> e democratica nel panorama torinese.","Comunicato stampa del Circolo Arci di cultura Gay Lesbica Bisessuale e Transgender MAURICE in solidarietà a Radio Blackout www.mauriceglbt.org\n\nIl circolo di cultura Gay Lesbica Bisessuale Transgender Maurice, venuto a conoscenza del mancato rinnovo da parte del Comune di Torino della concessione dello stabile di via Cecchi all'associazione Radio Blackout e la conseguente richiesta da parte del Comune stesso di sgomberarne ilocali entro il 31 marzo 2010, intende esprimere la piena solidarietà all´associazione Radio Blackout e invita il comune di Torino a rivedere la propria decisione. 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Il lato oscuro dei giganti del web\r\nCome siamo stati messi al lavoro navigando in rete.\r\n\r\n“La \u003Cmark>libera\u003C/mark> scuola di Summerhill” è il titolo del libro che Alexander Neill ha scritto sull’esperienza della scuola libertaria da lui fondata.\r\nIn quello che è il testo più completo sul formidabile esperimento educativo realizzato a Summerhill, Neill descrive in modo molto concreto il suo modello pedagogico, mettendone in luce tanto i risultati positivi quanto i fallimenti. Ed è attraverso la vita quotidiana di quella che non è una semplice scuola diurna ma una comunità educante che Neill affronta, con il suo peculiare stile ironico, i nodi cruciali del rapporto adulto/bambino. È infatti convinto che nessun bambino debba essere privato della libertà di poter decidere della propria vita sociale, e questo è possibile solo se la pratica educativa messa in atto rinuncia a qualsiasi disciplina, indirizzo, istruzione religiosa o ammaestramento morale. Ma al contempo Neill sottolinea con forza come questa pratica risulti efficace solo se si tiene sempre presente una distinzione fondamentale, quella fra libertà e licenza. Se la sua fiducia nella libertà è totale e incondizionata, questa però non è mai arbitrio, non è mai prevaricazione, non è mai egoismo. Ed è questo il clima etico e culturale dentro il quale si può sviluppare un'educazione autenticamente antiautoritaria.\r\nNe parliamo con Francesco Codello, della rete delle scuole libertarie, che ha curato ed introdotto questa edizione del libro di Neill\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 5 marzo\r\nGender Strike! Giornata transfemminista queer\r\nore 15 ai giardini (ir)reali – corso San Maurizio angolo via Rossini (se piove ci si sposta a Parco Dora)\r\ninterventi, musica, banchekke, perfomance… e tanto altro\r\n\r\nMartedì 8 marzo\r\ngiornata di \u003Cmark>informazione\u003C/mark> e lotta transfemminista\r\n\r\nSabato 12 marzo\r\nNé con la Russia né con la NATO!\r\nPresidio antimilitarista itinerante al Balon\r\nAppuntamento alle 10,30 in via Andreis angolo via Borgodora \r\n\r\nSabato 19 marzo\r\nGuerra e energia: l’Eni e le missioni militari italiane in Africa\r\nIncontro/convegno antimilitarista a Milano\r\nal Kasciavit, via san Faustino 64\r\nInizio ore 10,30\r\nIntroduzione di un compagno dell’Assemblea Antimilitarista\r\nInterventi di: Stefano Capello “La politica energetica italiana tra la prima e la seconda Repubblica. Continuità e rotture”; Daniele Ratti “L’ENI Armata”; inizio discussione/pausa pranzo\r\nore 14,30\r\ninterventi di: Antonio Mazzeo “Le avventure neocoloniali dell'Italia dal Sahel al Mozambico”; Andrea Turco “La colonizzazione mentale, il caso ENI a Gela”; Massimo Varengo “Uno sguardo antimperialista sulla guerra in Ucraina” Interventi aperti\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":373,"snippet":374,"value":374},[85],"Anarres del 18 febbraio. Il lato oscuro dei giganti del web. La \u003Cmark>libera\u003C/mark> scuola di Summerhill. 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Domenica 21 settembre infatti si è svolta in tutta Italia questa protesta atta a denunciare il provvedimento preso nel 2016 dall'allora ministro della cultura Franceschini, di inserire il lavoro degli operatori in ambito beni culturali e museali, nella categoria dei lavoratori essenziali. Provvedimento che comporta un'enorme difficoltà e lungaggini burocratiche nel poter indire scioperi, per chi lavora in questo settore, una misura cucita sulle forti proteste di allora dei lavoratori del sito archeologico di Pompei e del Colosseo. L'intervista continua con una panoramica generale delle condizioni di chi lavora come maschera, guida turistica o con altre mansioni all'interno dell'ambito culturale e su come e si è messo nell'ultimo periodo l'associazione Mi Riconosci?\n\n\n\nBuon ascolto\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nIl secondo argomento della serata è stato quello del licenziamento di una maschera del Teatro La Scala a Milano, stabilito a fronte del suo aver gridato \"Palestina libera!\" all'inizio di un evento a cui erano presenti rappresentanti istituzionali italiani ed israeliani. Per affrontarlo abbiamo avuto ospite Jessica della CUB Milano, sindacato che si è preso in carico la vertenza contro questa decisione dittatoriale da reato di opinione, che ci ha raccontato nel dettaglio le dinamiche esatte che hanno portato al licenziamento della lavoratrice. L'invito per tutt* è quello di partecipare domani 24 settembre alle 9 davanti al Tribunale del Lavoro di Milano al presidio che si terrà proprio al primo giorno dell'udienza in solidarietà a chi semplicemente ha voluto urlare il suo dissenso davanti ad un genocidio in atto.\n\n\n\nBuon ascolto\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nIl terzo argomento della puntata lo abbiamo affrontato in compagnia di Pietro Cusimano, rappresentante nazionale del sindacato USB, ovvero il riuscitissimo sciopero generale del 22 settembre. Un bilancio ed un'analisi politica su quanto è successo a livello nazionale, ma uno sguardo anche sul locale (Milano) perchè il nostro intervistato opera su quel territorio, perciò ci siamo fatti sia raccontare il suo punto di vista sui disordini successi in stazione centrale che anche su come poi questi scontri sono stati trattati dai media.\n\n\n\nBuon ascolto\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\n\nIl quarto approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Anna Belligero del COBAS Scuola per commentare la partecipazione di professionist* della scuola e alunni e alunne allo sciopero generale del 22 settembre. Infatti data l'altissima partecipazione alle manifestazioni svolte a Torino da parte di student* e l'enorme partecipazione della categoria allo sciopero, ci è sembrato importante riportare il punto di vista di chi ha lavorato per costruire consapevolezza ed informazione nelle scuole. \n\n\n\nBuon ascolto","25 Settembre 2025","2025-10-12 11:21:12","frittura mista|radio fabbrica 23/09/2025",1758819820,[397,398,399,400,401,402,403],"https://radioblackout.org/tag/cobas-scuola/","https://radioblackout.org/tag/cub/","https://radioblackout.org/tag/essenziali-ma-perche/","https://radioblackout.org/tag/maschera-licenziata-milano/","https://radioblackout.org/tag/mi-riconosci/","https://radioblackout.org/tag/sciopero-generale-22-settembre-2025/","https://radioblackout.org/tag/usb/",[405,406,407,408,409,410,411],"COBAS Scuola","cub","Essenziali ma perchè?","Maschera licenziata Milano","Mi Riconosci?","Sciopero generale 22 settembre 2025","usb",{"post_content":413},{"matched_tokens":414,"snippet":415,"value":416},[85],"del suo aver gridato \"Palestina \u003Cmark>libera\u003C/mark>!\" all'inizio di un evento a","Il primo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Giada, dell'associazione Mi Riconosci? per farci raccontare del nuovo stato di attivazione da loro lanciato: Essenziali ma perchè?. 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Contro la guerra e il militarismo: cronache di una giornata di lotta\r\nA tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina il 22 febbraio è stata una lunga giornata di informazione e lotta promossa dal Coordinamento contro la guerra e chi la arma.\r\nIn mattinata c’è stato un presidio informativo al Balon, con interventi, musica volantini, banchetti.\r\nNel pomeriggio ci si è mossi per dare un segnale concreto della volontà di smilitarizzare la città.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nAnarcofemminist* al Balon\r\nSabato 8 marzo\r\npunto info\r\nore 10,30 \r\nI nostri corpi spezzano e annullano i confini tra i generi, le frontiere tra gli Stati,\r\nle divisioni imposte dalla nazione e dalle tante leggi del padre, del padrone, degli dei e dei loro preti. \r\nSarà in distribuzione l’opuscolo Anarchia e transfemminismo\r\nQui potete leggere e scaricare liberamente i testi:\r\nhttps://www.anarresinfo.org/transfemminismo-percorsi-e-prospettive/\r\n\r\nhttps://germinalts.noblogs.org/post/2025/02/19/non-ci-puo-essere-anarchismo-senza-femminismo/\r\n\r\nTrump e la marea nera globale \r\nVenerdì 14 marzo\r\nore 21 \r\ncorso Palermo 46\r\nNe parliamo con Stefano Capello e Lorenzo Coniglione\r\n\r\nGuerra, repressione, identitarismi, nazionalismi sono la cifra di un ordine del mondo che per salvare se stesso, affonda noi tutt. \r\nIl ciclone Trump negli States è solo l’ultimo potente segno di un vento di destra globale in un orizzonte di guerra permanente. \r\nA popolazioni spaventate dagli effetti devastanti dell’affermarsi inarrestabile della logica capitalista, le destre di ogni latitudine offrono la speranza che qualcuno possa essere al sicuro. 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Contro la guerra e il militarismo: cronache di una giornata di lotta\r\nA tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina il 22 febbraio è stata una lunga giornata di \u003Cmark>informazione\u003C/mark> e lotta promossa dal Coordinamento contro la guerra e chi la arma.\r\nIn mattinata c’è stato un presidio informativo al Balon, con interventi, musica volantini, banchetti.\r\nNel pomeriggio ci si è mossi per dare un segnale concreto della volontà di smilitarizzare la città.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nAnarcofemminist* al Balon\r\nSabato 8 marzo\r\npunto info\r\nore 10,30 \r\nI nostri corpi spezzano e annullano i confini tra i generi, le frontiere tra gli Stati,\r\nle divisioni imposte dalla nazione e dalle tante leggi del padre, del padrone, degli dei e dei loro preti. \r\nSarà in distribuzione l’opuscolo Anarchia e transfemminismo\r\nQui potete leggere e scaricare \u003Cmark>libera\u003C/mark>mente i testi:\r\nhttps://www.anarresinfo.org/transfemminismo-percorsi-e-prospettive/\r\n\r\nhttps://germinalts.noblogs.org/post/2025/02/19/non-ci-puo-essere-anarchismo-senza-femminismo/\r\n\r\nTrump e la marea nera globale \r\nVenerdì 14 marzo\r\nore 21 \r\ncorso Palermo 46\r\nNe parliamo con Stefano Capello e Lorenzo Coniglione\r\n\r\nGuerra, repressione, identitarismi, nazionalismi sono la cifra di un ordine del mondo che per salvare se stesso, affonda noi tutt. \r\nIl ciclone Trump negli States è solo l’ultimo potente segno di un vento di destra globale in un orizzonte di guerra permanente. \r\nA popolazioni spaventate dagli effetti devastanti dell’affermarsi inarrestabile della logica capitalista, le destre di ogni latitudine offrono la speranza che qualcuno possa essere al sicuro. In ogni dove si affermano leadership che individuano nella libertà delle donne e delle identità non conformi un nemico. In ogni dove le proteste di piazza vengono represse, i servizi essenziali negati, la propaganda militarista e patriottica disegna un orizzonte di normalità bellica. \r\nL’affermarsi di dinamiche pesantemente autoritarie su scala mondiale segna un’epoca dove chi governa e chi sfrutta non intende più piegarsi ad alcuna mediazione sociale.\r\nSarebbe però banale ridurre tutto al fascismo, anche se da quel mondo e dalla sua storia la marea nera trae ampia ispirazione e gli attrezzi necessari alla propria narrazione.\r\nPrendendo le mosse da quanto sta avvenendo negli Stati Uniti e dalle dinamiche che si sono innescate sul piano internazionale proveremo a ragionare sulle enormi accelerazioni in atto e sulle prospettive dei movimenti di opposizione politica e sociale. Negli States ma non solo.\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione \u003Cmark>libera\u003C/mark> dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[441],{"field":90,"matched_tokens":442,"snippet":438,"value":439},[84],{"best_field_score":383,"best_field_weight":95,"fields_matched":37,"num_tokens_dropped":55,"score":421,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":55},{"document":445,"highlight":457,"highlights":462,"text_match":381,"text_match_info":465},{"comment_count":55,"id":446,"is_sticky":55,"permalink":447,"podcastfilter":448,"post_author":244,"post_content":449,"post_date":450,"post_excerpt":60,"post_id":446,"post_modified":451,"post_thumbnail":452,"post_title":453,"post_type":303,"sort_by_date":454,"tag_links":455,"tags":456},"95775","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-14-febbraio-gli-anarchici-nella-rivoluzione-russa-rojava-i-movimenti-negli-states-con-i-disertori-russi-e-ucraini/",[244],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-14-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nGli anarchici nella rivoluzione russa\r\nVolin, anarchico, tra i protagonisti della rivoluzione russa, ci restituisce l'immagine viva di una rivoluzione sociale, in cui la dimensione autogestionaria e libertaria dei Soviet viene soffocata a poco a poco dalla dittatura bolscevica. Non senza una forte resistenza.\r\nPer i tipi di Zero in Condotta è uscito il suo libro: “La rivoluzione sconosciuta. Il movimento anarchico nelle lotte per l’emancipazione sociale in Russia”.\r\nEnzo Papa, traduttore e curatore del testo, lo presenterà a Torino giovedì 20 (il 19 sarà a Reggio Emilia, il 21 a Milano, il 22 a Pordenone).\r\nCi siamo collegati con Enzo Papa che ci ha anticipato alcuni temi di cui discuteremo nelle presentazioni. \r\n\r\nRojava. Le ragioni per sostenere il confederalismo democratico\r\n“Negli ultimi anni, il Rojava, una regione autonoma nel nord della Siria, si è caratterizzato per un esperimento importante di autogoverno – basato sui principi del confederalismo democratico – dando una risposta innovativa alle sfide politiche, sociali ed economiche che ha affrontato e affronta la regione, soprattutto in un contesto di guerra e instabilità, come quello che caratterizza il Medio Oriente.”\r\nQuesto l’incipit del testo diffuso dalla Federazione Anarchica Milanese.\r\nIl 15 febbraio ci sono state manifestazioni a Milano e a Roma\r\n\r\nI movimenti di opposizione politica e sociale negli Stati Uniti\r\nNelle ultime settimane abbiamo in più occasioni parlato del ciclone Trump e delle conseguenze dirette delle sue prime settimane alla Casa Bianca.\r\nOggi spostiamo l’attenzione sui movimenti, la cui vivacità è cresciuta negli ultimi anni e oggi si trovano di fronte una sfida molto forte.\r\nLa deportazione dei migranti, i tagli alla spesa sociale, il via libera alle violenze fasciste e razziste, il rischio di ulteriore escalation bellica, l’attacco alla libertà delle donne e di tutte le soggettività non conformi alla norma eteropatriarcale, attacco alla libertà di insegnamento, disegnano il quadro inquietante di una potenza che teme il declino e punta tutto su identitarismi e guerra.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri\r\n\r\nCon i disertori russi e ucraini\r\nFermiamo la guerra dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan al Kurdistan, dallo Yemen al Congo…\r\nSono passati tre anni dall’accelerazione violenta della guerra impressa dall’invasione russa dell’Ucraina ed il conflitto si inasprisce sempre di più. \r\nLe guerre insanguinano vaste aree del pianeta in una spirale che sembra non aver fine. A Gaza, dopo 14 mesi di massacri, la tregua è sempre più fragile: gli Stati Uniti soffiano sul fuoco spingendo per la pulizia etnica e la deportazione dei gazawi. Se si aggiungono il conflitto nel Mar Rosso, il moltiplicarsi gli attacchi turchi in Rojava, le tensioni per Taiwan, il perdurare dei conflitti per il controllo delle risorse nel continente africano, il rischio di una guerra, anche nucleare, su scala planetaria è una possibilità reale.\r\nOpporsi concretamente è un’urgenza ineludibile.\r\nIl 22 febbraio giornata di lotta alla guerra e a chi la arma\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nGiovedì 20 febbraio\r\nore 21\r\ncorso Palermo 46 - Torino \r\nGli anarchici nella rivoluzione russa\r\n\r\nEnzo Papa, traduttore e curatore dell’edizione italiana, presenta il libro: “La rivoluzione sconosciuta. Il movimento anarchico nelle lotte per l’emancipazione sociale in Russia” di Volin, edizioni Zero in Condotta.\r\n\r\nVolin, anarchico, tra i protagonisti della rivoluzione russa, ci restituisce l'immagine viva di una rivoluzione sociale, in cui la dimensione autogestionaria e libertaria dei Soviet viene soffocata a poco a poco dalla dittatura bolscevica. Non senza una forte resistenza.\r\n\r\nIl teorico e rivoluzionario anarchico, Vsevolod Michajlovič Eichenbaum, detto Volin, racconta la storia della Rivoluzione russa dal 1825 al 1939, con i suoi due sommovimenti del 1905 e del 1917, che egli ha vissuto come militante attivamente impegnato negli eventi. Potendo disporre di documenti e testimonianze di prima mano, Volin descrive, dal punto di vista anarchico – con lucidità e con rara finezza d’analisi -, tutto il processo del movimento rivoluzionario russo, dalla nascita dei Soviet all’annientamento del movimento anarchico da parte dello stalinismo passando per l’ascesa al potere dei bolscevichi, la rivolta dei marinai di Kronstadt o ancora l’epopea insurrezionale di Nestor Machno.\r\n\r\nIl libro, oltre che alle presentazioni, lo trovate alla FAT oppure può essere richiesto a http://www.zeroincondotta.org/\r\n\r\nSabato 22 febbraio\r\na tre anni dall’inizio della guerra in Ucraina\r\nGiornata di informazione e lotta antimilitarista\r\nCon i disertori russi e ucraini per un mondo senza frontiere\r\nore 11\r\npresidio antimilitarista al Balon\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nogni mercoledì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","19 Febbraio 2025","2025-02-19 01:34:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2025-02-11-manif-volin-to-color.-2-200x110.jpg","Anarres del 14 febbraio. 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Si tratta di un bando finanziato con più di due milioni dall’Unione europea a beneficio della Città di Torino. I fondi saranno distribuiti tra enti privati capaci di “attivare spazi di comunità” dove organizzare, la sera, “attività artistico-culturali”. Si raccomanda di coinvolgere in particolare i “luoghi poco sicuri” dei quartieri di Aurora e Barriera di Milano. (...) Riporto qui l’esito delle mie visioni con l’intento di regalare spunti e suggerimenti a operatori sociali e creativi di Torino, esibire il valore di un metodo magico, lasciare a chi legge la possibilità di decrittare immagini di sogno. Ogni riferimento a individui, associazioni del terzo settore e istituzioni reali è puramente onirico.”\r\nQuesto l’incipit di un articolo di Francesco Migliaccio che ci offre alcuni interessanti spunti di riflessione sulla nostra città.\r\n\r\nDDL 1660. Torniamo ad occuparci di “stato di polizia”. Vi proponiamo il testo diffuso dalla Federazione Anarchica Italiana. \r\n\r\nVerso le giornate dei disertori del 2 e 4 novembre a Torino\r\nIl 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine.\r\nDurante la prima guerra mondiale, su tutti i fronti tanti disertarono e finirono la loro vita di fronte ad un plotone di esecuzione.\r\nIn memoria dei disertori e dei senzapatria di allora, in solidarietà a chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta lanciamo due giornate di informazione e lotta antimilitarista.\r\n\r\nPercorsi antimilitaristi\r\nLa prossima domenica gli antimilitarist* di varie assemblee e coordinamenti locali si incontreranno a Massenzatico per confrontarsi e discutere e sulle iniziative di lotta al militarismo ed alla guerra globale. Un’occasione per rinforzare la rete che si è costituita nel 2021 e da cui sono scaturiti tanti percorsi che hanno intrecciato i fili di cortei, manifestazioni, azioni dirette in questi ultimi tre anni.\r\nNe abbiamo parlato con Dario del Coordinamento Antimilitarista Livornese\r\n\r\nUna joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per progettare e costruire i carri armati del futuro.\r\nLa guerra in Ucraina ha reso evidente l’importanza dei tank nella guerra di terra: aprendo nuove prospettive di affari ai mercanti di morte. \r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 26 ottobre\r\nore 10,30 13,30\r\nPresidio antimilitarista al Balon\r\n\r\nVenerdì 1 novembre\r\ncorteo contro la riapertura del CPR di Torino\r\nore 16 piazza Robilant\r\n\r\nGiornate dei disertori\r\nSabato 2 e lunedì 4 novembre\r\ncontro la guerra e il militarismo\r\n\r\nContro la guerra, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon disertori e obiettori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 2 novembre\r\nNo alla città dell’aerospazio! 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Riporto qui l’esito delle mie visioni con l’intento di regalare spunti e suggerimenti a operatori sociali e creativi di Torino, esibire il valore di un metodo magico, lasciare a chi legge la possibilità di decrittare immagini di sogno. Ogni riferimento a individui, associazioni del terzo settore e istituzioni reali è puramente onirico.”\r\nQuesto l’incipit di un articolo di Francesco Migliaccio che ci offre alcuni interessanti spunti di riflessione sulla nostra città.\r\n\r\nDDL 1660. Torniamo ad occuparci di “stato di polizia”. Vi proponiamo il testo diffuso dalla Federazione Anarchica Italiana. \r\n\r\nVerso le giornate dei disertori del 2 e 4 novembre a Torino\r\nIl 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine.\r\nDurante la prima guerra mondiale, su tutti i fronti tanti disertarono e finirono la loro vita di fronte ad un plotone di esecuzione.\r\nIn memoria dei disertori e dei senzapatria di allora, in solidarietà a chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta lanciamo due giornate di \u003Cmark>informazione\u003C/mark> e lotta antimilitarista.\r\n\r\nPercorsi antimilitaristi\r\nLa prossima domenica gli antimilitarist* di varie assemblee e coordinamenti locali si incontreranno a Massenzatico per confrontarsi e discutere e sulle iniziative di lotta al militarismo ed alla guerra globale. Un’occasione per rinforzare la rete che si è costituita nel 2021 e da cui sono scaturiti tanti percorsi che hanno intrecciato i fili di cortei, manifestazioni, azioni dirette in questi ultimi tre anni.\r\nNe abbiamo parlato con Dario del Coordinamento Antimilitarista Livornese\r\n\r\nUna joint venture tra Leonardo e Rheinmetall per progettare e costruire i carri armati del futuro.\r\nLa guerra in Ucraina ha reso evidente l’importanza dei tank nella guerra di terra: aprendo nuove prospettive di affari ai mercanti di morte. \r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 26 ottobre\r\nore 10,30 13,30\r\nPresidio antimilitarista al Balon\r\n\r\nVenerdì 1 novembre\r\ncorteo contro la riapertura del CPR di Torino\r\nore 16 piazza Robilant\r\n\r\nGiornate dei disertori\r\nSabato 2 e lunedì 4 novembre\r\ncontro la guerra e il militarismo\r\n\r\nContro la guerra, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon disertori e obiettori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 2 novembre\r\nNo alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi \r\nManifestazione antimilitarista\r\nIn via Roma 100 di fronte all’ingresso di Galleria San Federico, dove ha sede il DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese\r\n\r\nLunedì 4 novembre\r\nIniziative antimilitariste in giro per Torino\r\nSmilitarizziamo la città! \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione \u003Cmark>libera\u003C/mark> dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\n(per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[485],{"field":90,"matched_tokens":486,"snippet":482,"value":483},[84],{"best_field_score":383,"best_field_weight":95,"fields_matched":37,"num_tokens_dropped":55,"score":421,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":55},6683,{"collection_name":303,"first_q":236,"per_page":237,"q":236},5,["Reactive",492],{},["Set"],["ShallowReactive",495],{"$f_gHogzgsXwyL7KBO1jhzKvSrPuXuDt76udnDdqtTLrs":-1,"$fozaKJUAFwgP0N6LO93FBY4JYIlGtZBAo2yZSpKW9puc":-1},true,"/search?query=informazione+libera"]