","Hip Hop Night Benefit Blackout : OTR / Gente Guasta + guests c/o C.S.O.A. Askatasuna","post",1334512144,[57,58,59,60,61,62,63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/cario-m/","http://radioblackout.org/tag/dj-skizo/","http://radioblackout.org/tag/dj-vigor/","http://radioblackout.org/tag/esa-a-k-a-el-presidente/","http://radioblackout.org/tag/gente-guasta/","http://radioblackout.org/tag/gia-gia-love/","http://radioblackout.org/tag/hip-hop/","http://radioblackout.org/tag/jolly-boy/","http://radioblackout.org/tag/otr/","http://radioblackout.org/tag/polare/","http://radioblackout.org/tag/radici-sotterranee/",[69,20,18,30,24,26,16,22,12,14,28],"Cario M",{"post_content":71},{"matched_tokens":72,"snippet":75,"value":76},[73,74],"jazz","come","al funk, del reggae al \u003Cmark>jazz\u003C/mark>. Inoltre si distingue nell'ultimo decennio \u003Cmark>come\u003C/mark> designer e videomaker indipendente per","Venerdì 4 maggio 2012 Radio Blackout è lieta di presentare il grande ritorno a Torino di OTR\\Gente Guasta. Sul palco del C.S.O.A. Askatasuna di \u003Cmark>corso\u003C/mark> Regina Margherita 47 Esa a.k.a El Presidente, Polare, Dj Skizo e Dj Vigor ripercorreranno con il loro live la discografia della formazione dalle origini ai giorni nostri.. Il compito di aprire la serata è invece affidato a Jolly Boy ( scratch set ), Radici Sotterranee ( da Torino ) e Già Già Love & Cario M ( dalla Calabria ).\r\nLa serata è benefit Radio Blackout ed inizia alle \u003Cmark>ore\u003C/mark> 23:30. Non mancate!\r\nA seguire le biografie degli artisti che si esibiranno sul palco.\r\n\r\nOTIERRE aka OTR\r\n\r\nGli Otierre, conosciuti anche come OTR, sono un gruppo hip hop italiano formatosi nel 1991 a Varese.\r\n\r\nInizialmente la crew nasce con l'intento di racchiudere tutte le discipline dell'hip hop e nello stesso tempo di propagarle, la sigla sta per Originale Trasmissione del Ritmo. Nel 1992 esce il demotape L'anno Della Riscossa, seguito da Ragganodroga. La crescita dell'hip hop nel settentrione italiano permette l'organizzazione delle prime jam, con tanto di sfide di freestyle e di ballo. In questo contesto l'MC conosce La Pina; molta gente pensa che sia parte integrante degli Otierre, ma in realtà si affianca solamente al gruppo, non entrandone a far parte: ciò viene dimostrato anche dai cd del gruppo, dove ogni traccia in cui è presente La Pina è affiancata da un FEAT.\r\n\r\nNel 1996 avviene la fondazione de La Connessione, collettivo che unisce l'hip hop italiano con quello tedesco e belga. Vi collaborano artisti comeTorch e Toni L dalla Germania, Bou e Rival Capone (CNN199 Crew) da Bruxelles. Nel 1997 esce Dalla Sede, \u003Cmark>come\u003C/mark> Otierre Feat. La Pina. Il progetto segna un ottimo successo nell'underground italiano grazie a pezzi come Ce N'è o Rispettane L'Aroma, diventati poi classici del genere. Dopo Dalla Sede i membri della Otierre si dedicano a carriere soliste: in questo contesto Esa e Polare cambiano i loro nomi in El Presidente e Polaroide portando avanti il duo Gente Guasta .\r\n\r\nNel 2008 Esa pubblica il disco solista Tutti gli uomini del presidente,\r\n\r\nLa formazione attuale è composta da Esa aka El Presidente (all'anagrafe Francesco Cellamaro) , Polare aka Polaroide (all'anagrafe Daniele Macchi) , Dj Vigor aka Vigorsoul (all'anagrafe Daniele Bianchi) e Dj Skizo collaboratore di vecchia data del gruppo .\r\n\r\nESA\r\nA.K.A El Presidente, A.K.A. Dj FunkPrez, A.K.A. El Crespo..\r\n\r\nQuando si parla di longevità e consistenza nell'Hip Hop italiano, non si può non citare Esa. Fondatore dei legendari gruppi OTR e Gente Guasta, ha portato l'arte del Rap, la cultura Hip Hop e la musica alternativa dai network radiofonici, alla televisione e nei club e festival italiani e europei negli ultimi 20 anni.\r\nI dischi considerati pietre miliari sono 'Dalla sede' e 'La grande truffa del rap' che hanno venduto decine di migliaia di copie e tuttora vantano tantissime views sui portali di video e continuano ad avere vita grazie a internet e ai concerti.\r\nLe skills di Esa sono altissime in tutte le circostanze. Dalle rime ai freestyles, dalle 'hit' alle 'bombe underground', dalla produzione in studio ai dj set, dal rap al funk, del reggae al \u003Cmark>jazz\u003C/mark>. Inoltre si distingue nell'ultimo decennio \u003Cmark>come\u003C/mark> designer e videomaker indipendente per la sua creatività e originalità.\r\nHa collaborato con Antonella Ruggiero dei Matia Bazaar, la Pina, Neffa, Busy Bee, Dj Gruff, Assalti Frontali, Torch, Toni L, Dj StyleWarz, Al Tariq & Problemz, Rival, Africa Unite, Casino Royale e moltissimi altri artisti nuovi e storici della musica internazionale.\r\n\r\nEsce a gennaio 2011 il nuovo album '100% di getto' mentre è già fuori il progetto All Stars 'Siamesi + Skizo - La macchina del funk' con Tormento e il veterano Dj Skizo. Molti i progetti in lavorazione e sviluppo, compresi dei fantastici Podcast e album strumentali con l'etichetta indipendente FunkYaMama.\r\n\r\nSempre nel 2011 fonda la One Man Label 'Captain futuro' dove pubblica i suoi ultimi 20 album tra i quali un nuovo inedito con OTR e un nuovo album dal titolo 'Jump Up'.\r\nDj Skizo aka BAD SKIZO NEWZ, nato a Milano, Italia, comincia la sua avventura sui giradischi nell' 84 fondando il primo gruppo di Rap della storia italiana RADICAL STUFF creando le basi storiche per la crescita di una generazione a venire. Negli anni a seguire si consacra \u003Cmark>come\u003C/mark> uno dei piu’ grandi produttori Hip Hop nostrani e dj di altissima qualita’ sia nel club che nel live show case. Affina il suo stile di produzione girando a New York dove collabora con svariati produttori e negli anni a seguire produce in Italia gruppi \u003Cmark>come\u003C/mark> Gente guasta, OTR, Fucking Camels, La Pina, Frankie Hinrg, Alienarmy, Kaos, Bungalow Zen, producendo inoltre 3 tra i piu importanti break e beat tools italiani, vince gare nazionali e internazionali \u003Cmark>come\u003C/mark> dj. Nel 96 si trasferisce in Australia e collabora in produzione e tour con musicisti di talento indiscusso \u003Cmark>come\u003C/mark> Torcha, Hijack, Thorn, Dj Sing, Dj Bonez, facendo dell'Australia la sua seconda casa artistica. Nel 2001 incontra Mike Patton (Usa) e inizia una tournee e collaborazione che dura un paio di anni nella quale arrichisce il suo bagaglio di creativita’. Collabora \u003Cmark>come\u003C/mark> organizzatore per la DMC italia, ITF italia e Vestax Extravaganza \u003Cmark>come\u003C/mark> product manager per Vestax, Gemini, Stanton, Numark, presenzia \u003Cmark>come\u003C/mark> show case e dimostratore per SIB (Ita), NAMM (Usa) e ENTECC (Aus). Nel 2006 crea la piu’ prestigiosa gara per dj, Killa Scratch Combat, studiando un nuovo sistema di sfida tra dj’s. Apre nel 2009 i primi \u003Cmark>corsi\u003C/mark> per dj e producers a milano presso ACCADEMIA DEL SUONO. Vanta apparizioni su canali televisivi \u003Cmark>come\u003C/mark> RAI, MTV, ALLMUSIC, CANALE 5, RETEQUATTRO e interviste su Radio Dee Jay, Radio Popolare e numerose altre. Ha cooprodotto INOKY per la Warner Bros, il nuovo LP di BUNGALOW ZEN ed il suo LP da solista DJ SKIZO BROKEN DREAMS per la Relief Recods EU. Attualmente in studio per 2 diversi lavori tra cu Siamesi Brothers (ESA -TORMENTO-SKIZO), il doppio LP strumentale DJ SKIZO prodotto da Double H LAST MINUTE XCAPE e coming soon il nuovo lavoro VINNIE BLANCO XPERIENCES .\r\n\r\n \r\n\r\nDj Vigor aka Vigorsoul\r\n\r\nSi avvicina alla musica sin dai primi anni ' 80 con approcci da autodidatta verso alcuni strumenti musicali (scolastici) e più avanti con l'approfondomento della conoscenza tecnica delle strumentazioni,a tale scopo nel 1991 ottiene il diploma di perito elettronico con specializzazione nelle telecomunicazioni.Nel 1987, durante gli studi, avendo occasione di assistere a performances dei djs dell'epoca, allora innovativi,pensa di intraprendere un percorso per diventare dj.Compra immediatamente l'attrezzatura basilare e comicia da autodidatta (ascoltando programmi radiofonici,guardando videocassette di djs all'opera e assistendo a vari dj set) a mettere in pratica tale passione facendosi le ossa tra feste di amici e qualche serata nei piccoli locali del Varesotto, proponendo la sua musica preferita\r\ndel momento ovvero House Music e Hip Hop.Nel 1991, terminati gli studi, entra in contatto con un gruppo di ragazzi di Varese appassionati di musica Hip Hop,ed ecco la svolta: fonda il gruppo musicale OTIERRE (tra i più rappresentativi della scena Hip Hop italiana negli anni ' 90).In seguito al gruppo si unisce La Pina (ora speaker di Radio Deejay), Vigor fino al 1998 partecipa all'attività del gruppo\r\n\u003Cmark>come\u003C/mark> produttore musicale e dj live per la produzione di 3 albums editi da Sony Music e Polygram:QUEL SAPORE PARTICOLARE (1994), IL CD DELLA PINA (1995) e DALLA SEDE (1997) che vince il premio di miglior disco Hip Hop italiano delll'anno tramite un sondaggio della rivista di settore AL MAGAZINE.\r\nNel frattempo e fino al 2002 continua la sua attività di dj live e produttore collaborando con i migliori artisti Hip Hop italiani (NEFFA, PIOTTA, BASSI MAESTRO, FABRI FIBRA, SOTTOTONO ETC.) organizzando eventi, gare di abilità per rappers e per djs e producendo programmi radiofonici / televisivi per emittenti locali e nazionali occupandosi sia della parte artistica che di quella tecnica: alcuni di questi sono:\r\nVENERDì RAPPA / ONE TWO ONE TWO (RADIO DEEJAY), VADEMIXUM / IN ARIA (RAI RADIODUE).\r\nNel 1998 assieme a Emilio \"Vez\" Vezzini (altro componente del gruppo Otierre) apre a Varese uno studio di registrazione attivo fino al 2006 dove vengono registrati, mixati e prodotti parecchi dischi di Hip Hop italiano, dai più noti ( PIOTTA \"COMUNQUE VADA SARà UN SUCCESSO) ai più UNDERGROUND\r\n(PALLA & LANA \"APPLAUSI\"), in tale contesto partecica \u003Cmark>come\u003C/mark> produttore, scratcher e dj live a svariati progetti, prevalentemente con gli artisti KASO & MAXI B.\r\nPer alcuni anni collabora con la rivista Hip Hop \"ufficiale\" AL MAGAZINE dove si occupa di recensire i prodotti realizzati dai djs, nello stesso periodo è anche organizzatore e giudice di alcune gare di abilità per djs \"DMC ITALIAN CHAMPIONSHIP\" dove si valutano le tecnische più avanzate di mixaggio e di scratch.\r\nDal 2000 a tutt'ora si dedica alla produzione di eventi musicali Hip Hop, Blues e \u003Cmark>Jazz\u003C/mark> occupandosi della direzione artistica, della parte tecnica (Service / Fonico) e della parte normativa (E.N.P.A.L.S. / S.I.A.E.), a tale proposito è membro della presidenza di una associazione culturare CIRCO DI NOTE dedita alla produzione e promozioni di eventi. In questi contesti si è occupato di organizzare e condurre \u003Cmark>corsi\u003C/mark> di avvicinamento alla professione del disc jockey e di \u003Cmark>corsi\u003C/mark> attitudinali sulla cultura Hip Hop per varie istituzioni. Vigor, sin dai primi anni ' 90, nella sua attività di dj e selezionatore musicale ha prestato la propria opera per svariati locali\r\nin tutta Italia e Svizzera Italiana sia \u003Cmark>come\u003C/mark> dj resident che \u003Cmark>come\u003C/mark> ospite: (Varese e Provincia: Treno di Mezzanotte, MIV, Tondino, Yan Twiggy, Spiller, Djabari, Lumiere, Film etc / Lugano: Bar Lido, Square, Morandi etc / Novara: Rossini, Apheron, Half & Half, Lollipop /Milano: Rolling Stone, Tunnel, Gasoline, Show Off, Propaganda etc / Vicenza: Palladium, Bologna: Motor Show, Livello 57, Roma:\r\nAcab, Classico, Jive etc) occasionalmente ha lavorato anche in clubs in Olanda, Germania e Belgio.\r\nDurante le sue serate propone prevalentemente musica black spaziando dall' Hip Hop / R&B più recente ai classici del genere degli anni 80 e 90 fino al Funk / Soul anni 70 e con delle deviazioni verso la classica House Music, la Drum & Bass e il Reggae creando così un tappeto sonoro adatto sia alle situazioni più tranquille e rilassate da ascolto sia alle danze più scatenate.",[78],{"field":79,"matched_tokens":80,"snippet":75,"value":76},"post_content",[73,74],1157451402050535400,{"best_field_score":83,"best_field_weight":84,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":43,"score":85,"tokens_matched":86,"typo_prefix_score":86},"2211863986176",14,"1157451402050535537",2,{"document":88,"highlight":133,"highlights":138,"text_match":141,"text_match_info":142},{"cat_link":89,"category":91,"comment_count":43,"id":93,"is_sticky":43,"permalink":94,"post_author":95,"post_content":96,"post_date":97,"post_excerpt":49,"post_id":93,"post_modified":98,"post_thumbnail":99,"post_thumbnail_html":100,"post_title":101,"post_type":54,"sort_by_date":102,"tag_links":103,"tags":118},[90],"http://radioblackout.org/category/informazione/",[92],"L'informazione di Blackout","35400","http://radioblackout.org/2016/04/25-aprile-la-memoria-di-ieri-nelle-lotte-di-oggi/","info","Da diversi anni l'anniversario dell'insurrezione contro il fascismo è celebrato dalle istituzioni in chiave patriottica, come prospettiva unificante e condivisa, che cancella le differenze e contribuisce a ridare dignità persino ai combattenti della Repubblica sociale.\r\n\r\nDa diversi anni in occasione del 25 aprile c'é chi si riconosce nelle ragioni di chi ha combattuto ed è morto per una società libera dalla schiavitù salariata, ben diversa dalla Repubblica che si è affermata dopo la fine del fascismo e dell'occupazione nazista dell'Italia.\r\n\r\nAbbiamo sentito un compagno di Milano, dove il 25 aprile è tradizionalmente un appuntamento molto importante.\r\n\r\nAscolta la diretta con Massimo:\r\n\r\n2016-04-26-25aprile-mi-massimo\r\n\r\nA Torino ci sono state numerose iniziative di piazza dal 23 aprile, quando un corteo ha attraversato le strade di San Salvario, sino ai tradizionali appuntamenti di quartiere a Vanchiglia, Barriera di Milano e Borgo San Paolo, oltre alla festa ai giardini (ir)reali, benefit Blackout e inguaiati con la legge. Quest'anno ci sono state diverse contestazioni sia alla fiaccolata del 25 aprile, sia alle scelte del Comune di Torino di inaugurare la pista ciclabile costruita dopo lo sgombero della baraccopoli di lungo Stura Lazio, proprio il 25 aprile, di fronte alla lapide che ricorda i caduti della Barca.\r\nAnche la scelta della circoscrizione Centro-Crocetta di dedicare ai Marò Girone e La Torre è stata contestata attivamente.\r\n\r\nAbbiamo chiesto ad Emilio un resoconto del corteo a San Salvario e dell'iniziativa alla lapide del partigiano Baroni in Barriera di Milano.\r\nCon lui abbiamo anche commentato le scritte solidali con i rom sgomberati comparse alla Barca, quelle sui marò assassini e sulla sede di Fratelli d'Italia in Barriera.\r\n\r\nDi seguito una sintetica cronaca delle varie iniziative.\r\n\r\nCorteo antifascista a San Salvario\r\n23 aprile. Diverse centinaia di persone hanno dato vita ad una lunga giornata di lotta per le strade di San Salvario.\r\nNella parte alta del quartiere, non lontano dal BAE Systems, fabbrica d'armi, contestata dai partecipanti al corteo con slogan e interventi, c'è “L'asso di bastoni”, il locale dove si ritrovano i fascisti di Casa Pound. L'Asso di bastoni è una ferita aperta in un quartiere, dove tante lapidi grigie ricordano chi è morto combattendo i fascisti.\r\nCasa Pound, spesso travestita da comitato spontaneo, da mesi prova a scatenare la guerra ai poveri, dando vita ad iniziative contro lo spaccio e la criminalità il cui obiettivo reale sono gli immigrati.\r\nGli antifascisti del quartiere contrastano attivamente ronde e presidi razzisti.\r\nSan Salvario è stata attraversata da un corteo forte e comunicativo, che ha fatto il giro delle lapidi partigiane, dove ha sostato per un breve ricordo e i canti dell'Anonima Coristi della Val Pellice, quasi tutti della tradizione anarchica.\r\nIn piazza Carducci un imponente schieramento di carabinieri chiudeva l'ingresso di via Madama Cristina per impedire agli antifascisti di avvicinarsi troppo alla sede fascista, dove i camerati raccoglievano firme per presentarsi alle elezioni.\r\nIl corteo ha sostato a lungo di fronte alla blocco poliziesco, prima di proseguire il giro e terminare ai giardini Anglesio con musica e distribuzione di panini vegani.\r\nI fascisti sono rimasti intanati nel loro localino, mentre un corteo con uomini, donne e tanti bambini, cui si sono uniti anche alcuni abitanti della zona, si è ripreso le strade e le piazze del quartiere in un 25 aprile lontano dalla retorica patriottarda, un 25 aprile dove chi lotta contro il razzismo, lo sfruttamento, la militarizzazione tutti i giorni, ha reso viva la memoria di chi in quel lontano aprile ha scelto di prendere le armi per conquistare una libertà, che certo non aveva confini.\r\n******\r\nMarò assassini. Scritte alla circoscrizione Centro-Crocetta\r\nQuest'anno a Torino, la circoscrizione Centro-Crocetta ha deciso di dedicare ai marò Girone e La Torre il 25 aprile. I due fucilieri della Marina Militare Italiana sono accusati di aver ucciso due pescatori del Kerala, durante un’azione di pattugliamento antipirateria a bordo della petroliera italiana Erika Lexie.\r\n“Marò assassini! Partigiani sempre, militari mai”. Questa scritta è comparsa nella notte del 24 aprile sulla sede della prima circoscrizione.\r\nScrivono gli “anarchici contro il fascismo” in un comunicato diffuso su Indymedia\r\n“(…) Oggi di fronte all’ennesimo crimine di guerra, di fronte all’assassinio di due pescatori, colpevoli di aver incrociato la rotta di una petroliera italiana, il governo italiano pretende l’impunità per i due marò assassini.(…)\r\nFesteggiarli nell'anniversario dell'insurrezione contro il nazifascismo è una vergogna ed un insulto per chi, disertata la guerra, ha preso le armi contro il fascismo.\r\nPartigiani sempre, militari mai!”\r\n*****\r\n25 aprile in Barriera di Milano\r\nUn folto gruppo di anarchici ha partecipato alla commemorazione del partigiano anarchico Ilio Baroni, alla lapide posta nel luogo dove Ilio è morto combattendo il 26 aprile 1945.\r\nNel comunicato diffuso scrivono gli anarchici della FAT “Noi ogni 25 aprile ci ritroviamo alla lapide: si parla, si brinda, si chiacchiera con chi passa. Non è solo una commemorazione. E’ la scelta tenace per i tanti di noi che in questo quartiere sono nati e continuano a vivere, di alimentare il venticello che segnala il mutare dei tempi.\r\nAnnodiamo i fili della memoria di ieri con le lotte di oggi.\r\nLe lotte che vedono in prima fila altri partigiani, quelli che si battono contro l’occupazione militare in Val Susa, chi si mette di mezzo contro sfratti e deportazioni, contro il razzismo e il fascismo.\r\nOggi come allora i partigiani sono trattati da banditi, terroristi, delinquenti. Oggi come allora la gente delle periferie sta imparando da che parte stare.\r\nI partigiani di Barriera in quel lontano aprile hanno combattuto perché volevano un mondo libero, senza schiavitù salariata.\r\nIl loro sogno continua ogni giorno nella lotta per una società di liberi ed eguali. Senza Stato né padroni.”\r\nSempre in Barriera di Milano la notte precedente La scritta “Morte al fascio!” è stata fatta sulla serranda tricolore della sede di Fratelli d' Italia.\r\nSono “i fascisti che animano ronde contro gli immigrati, vogliono lo sgombero delle case occupate, soffiano sul fuoco dei pogrom contro i rom, fanno la guerra ai poveri.\r\nSono gli stessi del 1945. E' tempo che una nuova primavera di lotta li spazzi via.” Queste le parole del comunicato diffuso da Indymedia.\r\n****\r\nFassino come i nazisti. Scritte solidali con i rom sgomberati\r\nUna brutta sorpresa per il sindaco di Torino Piero Fassino, che ieri mattina inaugurava la nuova pista ciclabile ai giardini Milone.\r\nNella notte sono comparse alcune scritte “Solidali con i rom sgomberati”, “Ieri ebrei e rom, oggi immigrati e rom. Comune nazista. 25 aprile sempre!”\r\nFassino ha scelto il 25 aprile, l'anniversario dell'insurrezione contro il fascismo, per inaugurare la nuova pista ciclabile di lungo Stura Lazio. Fassino festeggia il 25 aprile, celebrando la liberazione dai rom, i poveri della città che l'hanno sfidato occupando una casa per viverci.\r\nFassino ha posticipato di tre settimane l'inaugurazione della pista ciclabile, per farla proprio il 25 aprile. Una scelta fatta per ottenere più visibilità mediatica. Il Comune di Torino lo scorso anno ha dovuto incassare una condanna per trattamenti \"inumani e degradanti\" dalla corte europea dei diritti dell'uomo, per le modalità dello sgombero di Lungo Stura Lazio.\r\nPoi ha dovuto subire cortei sotto il comune, occupazioni di uffici e ben due occupazioni.\r\nI social housing negli edifici di proprietà del ras delle soffitte e l'inchiesta che ne è scaturita certo non hanno migliorato l'appeal di Piero Fassino alla vigilia delle elezioni.\r\nDa mesi l'amministrazione comunale sfrutta ogni occasione per ridare una lucidata alla sua vetrina appannata. Inaugurare una pista costruita a fianco delle macerie del campo fa parte di questa strategia.\r\nUsare le commemorazioni del 25 aprile per celebrare lo sgombero della baraccopoli era un'operazione di dubbio gusto che gli anarchici non hanno lasciato passare nel silenzio.\r\n\r\nAscolta la diretta con Emilio:\r\n\r\n2016-04-26-25aprile-barriera-barca-marò\r\n\r\n25 aprile a Vanchiglia e spezzone sociale alla fiaccolata del Comune\r\nInizia intorno alle 16 nell'area pedonale di via balbo, dove sotto al murales dedicato a Dante di Nanni il corteo che fa il giro delle lapidi partigiane del quartiere Vanchiglia.\r\nDurante il percorso il corteo passa e si ferma sotto casa di Mattia e Diego, due antifascisti ai domiciliari a cui è impedita ogni visita e comunicazione con l'esterno. Dopo aver cambiato i fiori e ricordato le gesta dei vari partigiani vanchigliesi caduti per la libertà, il corteo si scioglie in largo montebello, rilanciando l'appuntamento serale alla fiaccolata dell'ANPI.\r\nLì la polizia ha provato senza successo ad impedire l’ingresso dello spezzone antagonista, che raggiunge piazza Castello aperto dalle mamme dei 28 attivisti no tav e antifascisti agli arresti domiciliari.\r\nIn in piazza castello nonostante le numerose richieste di far leggere dal palco una lettera delle mamme degli arrestati la risposta ottenuta è sempre negativa. Dopo gli interventi dei partigiani, inizia una dura contestazione al grido di \"vogliamo parlare\" e \"le mamme sul palco\", che porta il sindaco Fassino ed il presidente della regione Chiamparino a rinunciare ai loro interventi. A questo punto dallo spezzone parte il grido \"Vergogna, vergogna\" che disturba il concerto del Jazz festival.\r\nLa situazione si sblocca quando uno degli organizzatori, Max Casacci, leader dei subsonica, accoglie la richiesta di far salire una delle mamme, che finalmente riesce a leggere la lettera aperta. \r\nAscolta il resoconto di Mohicano:\r\n\r\n2016-04-26-spezzone sociale-mohicano\r\n\r\nBorgo San Paolo\r\n\"Ma sapevo anche che la lotta non sarebbe stato un unico sforzo, non avrebbe avuto più, come prima, un suo unico, immutabile volto; ma si sarebbe frantumata in mille forme, in mille aspetti diversi; e ognuno avrebbe dovuto faticosamente, tormentosamente, attraverso diverse esperienze, assolvendo compiti diversi, umili o importanti, perseguire la propria luce e la propria via.\"\r\nAda Prospero (Ada Gobetti) Diario partigiano\r\n\r\nUn corteo per le vie del quartiere e numerosi interventi dedicati alla memoria delle partigiane ha segnato il tradizionale appuntamento del Gabrio, che quest'anno ha avuto il suo fulcro nella memoria delle partigiane, una memoria che a lungo è rimasta nel cassetto di una lotta che è stata raccontata prevalentemente al maschile.\r\nHanno partecipato al corteo anche alcuni esponenti della comunità curda di Torino.\r\n\r\nLa giornata è terminata nell’area pedonale del mercato con banchetti, interventi e musica.\r\n\r\nAscolta la diretta con Franca:\r\n\r\n2016-04-26-borgosanpaolo-franca\r\n\r\nGiardini (ir)reali\r\n\r\nAnche quest'anno si è svolta la giornata antifascista ai giardini (ir)rreali. Cibo, muisca, performance.\r\nDi seguito alcuni stralci del volantino del Barocchio\r\n“(...) con questo 25 aprile non sentiamo d'avere molto a che fare, perché è con l'esistenza di uno stato che non vogliamo avere a che fare.\r\nQuesta data infatti è stata decisa a tavolino da chi nel '49 governava l'Italia. In realtà la liberazione non inizia né finisce quel giorno: chi vive nell'antifascismo concreto e quotidiano non se ne fa niente del simbolico \"25 aprile\", la lotta al fascismo e all'autoritarismo è una pratica attuale che non si dovrebbe relegare a una parola o ad un giorno soltanto. Non solo oggi, ma ogni giorno dovrebbe essere dedicato a tutti quei partigiani che con la lotta e le armi hanno liberato questo paese dall'oppressione fascista, inseguendo dei principi che già dalla creazione della repubblica sono stati traditi.\r\n(...)oggi le istituzioni non festeggiano altro che la morte del vero antifascismo, quello antiautoritario, che rivendicava l'azione diretta, l'autogestione e la coscienza, anche libertaria; quello che allacciava relazioni basate su solidarietà e mutuo appoggio, che usciva dagli schemi imposti dal potere. La loro ricorrenza non fa altro che renderci sempre più spettatori passivi, esattamente il contrario di quello che era lo spirito partigiano.”\r\n\r\nAscolta la diretta con Paolo:\r\n\r\n2016-04-26-irreali-paolo","26 Aprile 2016","2016-04-28 12:04:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/0-antifa-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/0-antifa-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/0-antifa-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/0-antifa-768x461.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/04/0-antifa-1024x614.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","25 aprile. 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Quest'anno ci sono state diverse contestazioni sia alla fiaccolata del 25 aprile, sia alle scelte del Comune di Torino di inaugurare la pista ciclabile costruita dopo lo sgombero della baraccopoli di lungo Stura Lazio, proprio il 25 aprile, di fronte alla lapide che ricorda i caduti della Barca.\r\nAnche la scelta della circoscrizione Centro-Crocetta di dedicare ai Marò Girone e La Torre è stata contestata attivamente.\r\n\r\nAbbiamo chiesto ad Emilio un resoconto del \u003Cmark>corteo\u003C/mark> a San Salvario e dell'iniziativa alla lapide del partigiano Baroni in Barriera di Milano.\r\nCon lui abbiamo anche commentato le scritte solidali con i rom sgomberati comparse alla Barca, quelle sui marò assassini e sulla sede di Fratelli d'Italia in Barriera.\r\n\r\nDi seguito una sintetica cronaca delle varie iniziative.\r\n\r\n\u003Cmark>Corteo\u003C/mark> antifascista a San Salvario\r\n23 aprile. Diverse centinaia di persone hanno dato vita ad una lunga giornata di lotta per le strade di San Salvario.\r\nNella parte alta del quartiere, non lontano dal BAE Systems, fabbrica d'armi, contestata dai partecipanti al \u003Cmark>corteo\u003C/mark> con slogan e interventi, c'è “L'asso di bastoni”, il locale dove si ritrovano i fascisti di Casa Pound. L'Asso di bastoni è una ferita aperta in un quartiere, dove tante lapidi grigie ricordano chi è morto combattendo i fascisti.\r\nCasa Pound, spesso travestita da comitato spontaneo, da mesi prova a scatenare la guerra ai poveri, dando vita ad iniziative contro lo spaccio e la criminalità il cui obiettivo reale sono gli immigrati.\r\nGli antifascisti del quartiere contrastano attivamente ronde e presidi razzisti.\r\nSan Salvario è stata attraversata da un \u003Cmark>corteo\u003C/mark> forte e comunicativo, che ha fatto il giro delle lapidi partigiane, dove ha sostato per un breve ricordo e i canti dell'Anonima \u003Cmark>Coristi\u003C/mark> della Val Pellice, quasi tutti della tradizione anarchica.\r\nIn piazza Carducci un imponente schieramento di carabinieri chiudeva l'ingresso di via Madama Cristina per impedire agli antifascisti di avvicinarsi troppo alla sede fascista, dove i camerati raccoglievano firme per presentarsi alle elezioni.\r\nIl \u003Cmark>corteo\u003C/mark> ha sostato a lungo di fronte alla blocco poliziesco, prima di proseguire il giro e terminare ai giardini Anglesio con musica e distribuzione di panini vegani.\r\nI fascisti sono rimasti intanati nel loro localino, mentre un \u003Cmark>corteo\u003C/mark> con uomini, donne e tanti bambini, cui si sono uniti anche alcuni abitanti della zona, si è ripreso le strade e le piazze del quartiere in un 25 aprile lontano dalla retorica patriottarda, un 25 aprile dove chi lotta contro il razzismo, lo sfruttamento, la militarizzazione tutti i giorni, ha reso viva la memoria di chi in quel lontano aprile ha scelto di prendere le armi per conquistare una libertà, che certo non aveva confini.\r\n******\r\nMarò assassini. Scritte alla circoscrizione Centro-Crocetta\r\nQuest'anno a Torino, la circoscrizione Centro-Crocetta ha deciso di dedicare ai marò Girone e La Torre il 25 aprile. I due fucilieri della Marina Militare Italiana sono accusati di aver ucciso due pescatori del Kerala, durante un’azione di pattugliamento antipirateria a bordo della petroliera italiana Erika Lexie.\r\n“Marò assassini! Partigiani sempre, militari mai”. Questa scritta è comparsa nella notte del 24 aprile sulla sede della prima circoscrizione.\r\nScrivono gli “anarchici contro il fascismo” in un comunicato diffuso su Indymedia\r\n“(…) Oggi di fronte all’ennesimo crimine di guerra, di fronte all’assassinio di due pescatori, colpevoli di aver incrociato la rotta di una petroliera italiana, il governo italiano pretende l’impunità per i due marò assassini.(…)\r\nFesteggiarli nell'anniversario dell'insurrezione contro il nazifascismo è una vergogna ed un insulto per chi, disertata la guerra, ha preso le armi contro il fascismo.\r\nPartigiani sempre, militari mai!”\r\n*****\r\n25 aprile in Barriera di Milano\r\nUn folto gruppo di anarchici ha partecipato alla commemorazione del partigiano anarchico Ilio Baroni, alla lapide posta nel luogo dove Ilio è morto combattendo il 26 aprile 1945.\r\nNel comunicato diffuso scrivono gli anarchici della FAT “Noi ogni 25 aprile ci ritroviamo alla lapide: si parla, si brinda, si chiacchiera con chi passa. Non è solo una commemorazione. E’ la scelta tenace per i tanti di noi che in questo quartiere sono nati e continuano a vivere, di alimentare il venticello che segnala il mutare dei tempi.\r\nAnnodiamo i fili della memoria di ieri con le lotte di oggi.\r\nLe lotte che vedono in prima fila altri partigiani, quelli che si battono contro l’occupazione militare in Val Susa, chi si mette di mezzo contro sfratti e deportazioni, contro il razzismo e il fascismo.\r\nOggi \u003Cmark>come\u003C/mark> allora i partigiani sono trattati da banditi, terroristi, delinquenti. Oggi \u003Cmark>come\u003C/mark> allora la gente delle periferie sta imparando da che parte stare.\r\nI partigiani di Barriera in quel lontano aprile hanno combattuto perché volevano un mondo libero, senza schiavitù salariata.\r\nIl loro sogno continua ogni giorno nella lotta per una società di liberi ed eguali. Senza Stato né padroni.”\r\nSempre in Barriera di Milano la notte precedente La scritta “Morte al fascio!” è stata fatta sulla serranda tricolore della sede di Fratelli d' Italia.\r\nSono “i fascisti che animano ronde contro gli immigrati, vogliono lo sgombero delle case occupate, soffiano sul fuoco dei pogrom contro i rom, fanno la guerra ai poveri.\r\nSono gli stessi del 1945. E' tempo che una nuova primavera di lotta li spazzi via.” Queste le parole del comunicato diffuso da Indymedia.\r\n****\r\nFassino \u003Cmark>come\u003C/mark> i nazisti. Scritte solidali con i rom sgomberati\r\nUna brutta sorpresa per il sindaco di Torino Piero Fassino, che ieri mattina inaugurava la nuova pista ciclabile ai giardini Milone.\r\nNella notte sono comparse alcune scritte “Solidali con i rom sgomberati”, “Ieri ebrei e rom, oggi immigrati e rom. Comune nazista. 25 aprile sempre!”\r\nFassino ha scelto il 25 aprile, l'anniversario dell'insurrezione contro il fascismo, per inaugurare la nuova pista ciclabile di lungo Stura Lazio. Fassino festeggia il 25 aprile, celebrando la liberazione dai rom, i poveri della città che l'hanno sfidato occupando una casa per viverci.\r\nFassino ha posticipato di tre settimane l'inaugurazione della pista ciclabile, per farla proprio il 25 aprile. Una scelta fatta per ottenere più visibilità mediatica. Il Comune di Torino lo scorso anno ha dovuto incassare una condanna per trattamenti \"inumani e degradanti\" dalla \u003Cmark>corte\u003C/mark> europea dei diritti dell'uomo, per le modalità dello sgombero di Lungo Stura Lazio.\r\nPoi ha dovuto subire \u003Cmark>cortei\u003C/mark> sotto il comune, occupazioni di uffici e ben due occupazioni.\r\nI social housing negli edifici di proprietà del ras delle soffitte e l'inchiesta che ne è scaturita certo non hanno migliorato l'appeal di Piero Fassino alla vigilia delle elezioni.\r\nDa mesi l'amministrazione comunale sfrutta ogni occasione per ridare una lucidata alla sua vetrina appannata. Inaugurare una pista costruita a fianco delle macerie del campo fa parte di questa strategia.\r\nUsare le commemorazioni del 25 aprile per celebrare lo sgombero della baraccopoli era un'operazione di dubbio gusto che gli anarchici non hanno lasciato passare nel silenzio.\r\n\r\nAscolta la diretta con Emilio:\r\n\r\n2016-04-26-25aprile-barriera-barca-marò\r\n\r\n25 aprile a Vanchiglia e spezzone sociale alla fiaccolata del Comune\r\nInizia intorno alle 16 nell'area pedonale di via balbo, dove sotto al murales dedicato a Dante di Nanni il \u003Cmark>corteo\u003C/mark> che fa il giro delle lapidi partigiane del quartiere Vanchiglia.\r\nDurante il percorso il \u003Cmark>corteo\u003C/mark> passa e si ferma sotto casa di Mattia e Diego, due antifascisti ai domiciliari a cui è impedita ogni visita e comunicazione con l'esterno. Dopo aver cambiato i fiori e ricordato le gesta dei vari partigiani vanchigliesi caduti per la libertà, il \u003Cmark>corteo\u003C/mark> si scioglie in largo montebello, rilanciando l'appuntamento serale alla fiaccolata dell'ANPI.\r\nLì la polizia ha provato senza successo ad impedire l’ingresso dello spezzone antagonista, che raggiunge piazza Castello aperto dalle mamme dei 28 attivisti no tav e antifascisti agli arresti domiciliari.\r\nIn in piazza castello nonostante le numerose richieste di far leggere dal palco una lettera delle mamme degli arrestati la risposta ottenuta è sempre negativa. Dopo gli interventi dei partigiani, inizia una dura contestazione al grido di \"vogliamo parlare\" e \"le mamme sul palco\", che porta il sindaco Fassino ed il presidente della regione Chiamparino a rinunciare ai loro interventi. A questo punto dallo spezzone parte il grido \"Vergogna, vergogna\" che disturba il concerto del \u003Cmark>Jazz\u003C/mark> festival.\r\nLa situazione si sblocca quando uno degli organizzatori, Max Casacci, leader dei subsonica, accoglie la richiesta di far salire una delle mamme, che finalmente riesce a leggere la lettera aperta. \r\nAscolta il resoconto di Mohicano:\r\n\r\n2016-04-26-spezzone sociale-mohicano\r\n\r\nBorgo San Paolo\r\n\"Ma sapevo anche che la lotta non sarebbe stato un unico sforzo, non avrebbe avuto più, \u003Cmark>come\u003C/mark> prima, un suo unico, immutabile volto; ma si sarebbe frantumata in mille forme, in mille aspetti diversi; e ognuno avrebbe dovuto faticosamente, tormentosamente, attraverso diverse esperienze, assolvendo compiti diversi, umili o importanti, perseguire la propria luce e la propria via.\"\r\nAda Prospero (Ada Gobetti) Diario partigiano\r\n\r\nUn \u003Cmark>corteo\u003C/mark> per le vie del quartiere e numerosi interventi dedicati alla memoria delle partigiane ha segnato il tradizionale appuntamento del Gabrio, che quest'anno ha avuto il suo fulcro nella memoria delle partigiane, una memoria che a lungo è rimasta nel cassetto di una lotta che è stata raccontata prevalentemente al maschile.\r\nHanno partecipato al \u003Cmark>corteo\u003C/mark> anche alcuni esponenti della comunità curda di Torino.\r\n\r\nLa giornata è terminata nell’area pedonale del mercato con banchetti, interventi e musica.\r\n\r\nAscolta la diretta con Franca:\r\n\r\n2016-04-26-borgosanpaolo-franca\r\n\r\nGiardini (ir)reali\r\n\r\nAnche quest'anno si è svolta la giornata antifascista ai giardini (ir)rreali. Cibo, muisca, performance.\r\nDi seguito alcuni stralci del volantino del Barocchio\r\n“(...) con questo 25 aprile non sentiamo d'avere molto a che fare, perché è con l'esistenza di uno stato che non vogliamo avere a che fare.\r\nQuesta data infatti è stata decisa a tavolino da chi nel '49 governava l'Italia. In realtà la liberazione non inizia né finisce quel giorno: chi vive nell'antifascismo concreto e quotidiano non se ne fa niente del simbolico \"25 aprile\", la lotta al fascismo e all'autoritarismo è una pratica attuale che non si dovrebbe relegare a una parola o ad un giorno soltanto. Non solo oggi, ma ogni giorno dovrebbe essere dedicato a tutti quei partigiani che con la lotta e le armi hanno liberato questo paese dall'oppressione fascista, inseguendo dei principi che già dalla creazione della repubblica sono stati traditi.\r\n(...)oggi le istituzioni non festeggiano altro che la morte del vero antifascismo, quello antiautoritario, che rivendicava l'azione diretta, l'autogestione e la coscienza, anche libertaria; quello che allacciava relazioni basate su solidarietà e mutuo appoggio, che usciva dagli schemi imposti dal potere. La loro ricorrenza non fa altro che renderci sempre più spettatori passivi, esattamente il contrario di quello che era lo spirito partigiano.”\r\n\r\nAscolta la diretta con Paolo:\r\n\r\n2016-04-26-irreali-paolo",[139],{"field":79,"matched_tokens":140,"snippet":136,"value":137},[74],1155199603042156500,{"best_field_score":143,"best_field_weight":84,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":43,"score":144,"tokens_matched":86,"typo_prefix_score":86},"1112352751616","1155199603042156657",{"document":146,"highlight":159,"highlights":165,"text_match":141,"text_match_info":168},{"cat_link":147,"category":148,"comment_count":43,"id":149,"is_sticky":43,"permalink":150,"post_author":151,"post_content":152,"post_date":153,"post_excerpt":49,"post_id":149,"post_modified":154,"post_thumbnail":49,"post_thumbnail_html":49,"post_title":155,"post_type":54,"sort_by_date":156,"tag_links":157,"tags":158},[40],[42],"28453","http://radioblackout.org/2015/03/blackout-fest-2015-dal-4-al-7-giugno/","outsidermusic","Come ogni anno, torna il festival estivo autogestito e autofinanziato di Radioblackout.\r\n Tra le zanzare e i nuovi quartieri di Torino Nord, la consueta occasione per sostenere le libere frequenze e godere di un programma multi-sensoriale,\r\n Tutte le sere panini, drinks e birrette per tenere bassa l'umidità relativa.\r\nDA GIOVEDÌ 4 A DOMENICA 7 GIUGNO\r\nvia Cigna 211\r\n Live outdoor sul furgone giallone e sul palco esterno, live sul main stage,\r\n distro, presentazioni di fumetti, libri, cabaret, disegno, spettacoli per bambini\r\n e ancora cucina vegetariana e vegana, forno itinerante benefit lotta No-Tav,\r\n bar selvaggio fin dall'aperitivo\r\ne per non farci mancare niente, ritorna \"il salotto di blackout - ra-dio festa\", con le dirette tutti i giorni dalle 15.00!\r\nRadio Blackout trasmetterà dalla lussuosa postazione autocostruita.\r\nOspiti sfigati, concertini dal vivo, inezie e ciarle mescolate ad un diluvio di musica in compagnia dei vostri djs preferiti!\r\nGIOVEDÌ 4 GIUGNO\r\nad aprire le danze dalle 18.00\r\nall'aperitivo, musica jazz, fusion, funk e soul con un quintetto tutto locale che promette scintille:\r\nla batteria di Maurizio \"gatto\" Plancher, il basso Andrea di Marco, Sandro Lanzafame al piano, Gianluigi Corvaglia al tenore e Tolga Bilgin alla tromba.\r\nPrima e dopo il concerto, musiche a tema da Charles Mingus a Hilary's Pagani.\r\nTHE YELLOW TRAFFIC LIGHT (Torino, shoegaze molto psichedelico)\r\nUna scoperta blackoutiana questi giovanissimissimi sembrano sbucati dalle nebbie romantiche di Mad-chester. Fanno canzoni pop suonate alla moda elettrica degli Spacemen 3. Dovete vederli dal vivo!\r\nMANIAXXX (Torino, surf punk/garage/dub)\r\nDi difficile catalogazione, i Maniaci spaccano. Più la musica cambia e più ci sei dentro. Psichedelia, garage e puntatine nell'eletrronica e nel dub.\r\n\r\nACID BABY JESUS (Atene garage rock- psychedelic rembetika)\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=EijuIYzk1VM[/embed]\r\nVengono da Atene ma non sono grandi amici di Tsipras. Gli Acidi hanno il suono derelitto dell'eurocrisi, fuso insieme ad un eveidente stonatura da hashish. Presenteranno dal vivo il nuovo lavoro \"Selected Recordings\" uscito per Slovenly nel 2014. Registrato nella clausura di un'isola dell'Egeo è un disco di ballate stanche tipo Zorba dopo qualche vaporizzata, con cover soprendenti che vanno a pescare fino in Zambia. Spettacolo imperdibile, battezziamo la festa con Ouzo e foglie di vite, ballando come satiri. Con la benedizione di Diogene.\r\nJ C SATAN (Bordeaux, dark garage, freak-punk)\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=hWz9CmU-uhs[/embed]\r\nSudatissima combo italo-francese che suona velocissima, impastatata, bramosa e incontrollabile. Fanno musica avvolta in un lurido quanto desiderabile impasto di fuzz e melodia. Sono lascivi e molto irrequieti, specialmente dal vivo. Vanno gustati al massimo del volume, perchè sono così desiderabili anche quando ti prendono a cazzotti.\r\n\r\nVENERDÌ 5 GIUGNO:\r\ndal pomeriggio, sul palco del furgone giallone:\r\nMARIA VIOLENZA (Roma goth-punk)\r\nMATTEO CASTELLANO (chansonnier surreale)\r\nSKULLA (cantautore)\r\nALP KING (one man band/ rap alpino)\r\nIN SERATA SUL MAIN STAGE:\r\nDELACAVE (Francia, Triple Alleance/divers)\r\nSuoni dopati, barcollanti e in costante equilibrio tra il gelo e la danza. Delacave arriva dalla caverna di Strasburgo guidata dalla mente fosforica di Seb Normal. Garantito Triple Alleance!\r\nHOLIDAY INN (Roma Est/Francia, minimal-synth, punk elettrico de'borgata)\r\nDalla borgata della noia sotto la tangenziale Est di Roma, un altro mostriciattolo nato nel cemento. Sono i Suicide alla amatriciana. Con spolverate di aggressività punk. daje!\r\nROY AND THE DEVIL'S MOTORCYCLE (Svizzera, psychedelic twang, space garage, soundtrack)\r\nProva a prenderli. i tre fratelli Stahli in sella alle loro motociclette attraversano una Svizzera più fuzz che fabbrica di cioccolata, suonando giustamente indemoniati e inebetiti. Voodoo Rhythm e il reverendo Beat Man pongono il sigillo, in un anno, questo 2015, pieno di sorprese. Dal vivo sono una gran botta e noi ce li abbiamo. Preparare la sella e scaldare i motori.\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=KQWgj_hHCEk[/embed]\r\n THE ROCK'N'ROLL KAMIKAZES (Italia/Scozia rockabilly incendiario)\r\nPer concludere la serata danze selvagge. Con le chitarre e i ciuffoni questi loschi ceffi incendierAnno l'aria. Si prepara una chiusura detonante con un live-show al quale è letteralmente impossibile sfuggire: bombe soniche dal cielo, pura detonazione rock'n'roll. Hey Barista...\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=FLtV3sZjjMM[/embed]\r\nSABATO 6 GIUGNO\r\nDAL POMERIGGIO:\r\nORKESTRA CALABRONI (Jazz e altre contaminazioni)\r\nNO CHAPPY? BOURGEOIS! (no hip rap/scum music/pop amatoriale)\r\nNANAI (punk molto pop con strumenti minuscoli!)\r\nA Seguire:\r\nBobby Sands e la regina Elisabetta, una fiaba per adulti e bambini, che parla di libertà, amore e coraggio, sul presente e sul passato di un ribelle e di un popolo che non ha mai smesso di chinare la testa.\r\nA cura del Laboratorio Politico Il Cubo di Chieri.\r\nIN SERATA SUL MAIN STAGE:\r\nAL DOUM & THE FARIDS (Milano, world music psichedelica a go go)\r\nUn ritorno di fiamma tutto italiano quello di Al Doum. Italiano sciolto nella musica psichedelica e dolcemente folk che sa dei gusti di tutto il mondo, è una miscela che fa ricordare gli anni 70, quando Walter Maioli fondava gli Aktuala, la più incredibile esperienza \"world\" dello stivale. Ecco la musica di Al Doum è quella. Araba, mediterranea, orientale. Percussiva e ipnotica. Da godersi a piedi scalzi, fumando la pipa della pace con gli amici guardando le zucchine che crescono\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=P9ANTky7u8E[/embed]\r\nMamud Band (Milano, High-life, Afrobeat, afro-funk)\r\nLa più torrida orchestra italiana sintonizzata sull'onda lunga lasciata da mr. Fela Anikulapo Kuti. 12 elementi, esecuzioni fiume, sudore e precisione tecnica al millimetro. Probabilmente questo video non rende l'idea, perchè, come spesso accade, bisogna gustare con occhi e orecchie in prima persona. Attivi dagli inizi dei novanta, nascono dalla passione sfrenata per l'afro-kosmo: non importa se a Lagos o da qualche parte tra la tangenziale Est e l'autostrada, questo è puro verbo della musica in cammino.\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=MlxZLyJcpcQ[/embed]\r\nDOMENICA 7 GIUGNO\r\nla giornata di domenica è dedicata ai libri, ai bambini ed al cabaret. Dal pomeriggio in ordine sparso e in attesa di ulteriori arrangiamenti:\r\n\r\nPresentazione de \r\n\"Sebbene che siamo donne, storie di rivoluzionarie\" di Paola Staccioli, in compagnia dell'autrice: Le storie di dieci militanti che dagli anni Settanta all’inizio del nuovo millennio, in Italia, hanno impugnato le armi o effettuato azioni illegali all’interno di differenti organizzazioni e aree della sinistra rivoluzionaria, sacrificando la vita per il loro impegno.\r\n\r\na seguire:\r\npresentiamo \"Il potere sovversivo della carta\" di Sara Pavan, saggio fumettistico sulle parole e le immagini che diventano pietre. Uscito per Agenzia X\r\nE ANCORA...\r\nIl grandissimo Eduardo “Mono” Carrasco, nome clandestino e provvisorio,da Santiago del Cile, è un grafico, muralista, promotore culturale, fondatore della Brigada Ramona Parra (gruppo muralista cileno), vive e lavora in Italia dal 1974, anno in cui è arrivato dal suo paese come rifugiato politico, dopo l’avvento della dittatura di Augusto Pinochet.\r\nHa collaborato e disegnato sui muri rivoluzionari del sud America ed ha legato il suo nome alla storia di Inti Illimani. Sarà da noi a disegnare insieme ai bambini una grande tela...\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=SPdyf3ftHMc[/embed]\r\ne poi... \r\nspettacolo di marionette \"Happy Birthday mr. Django\", un viaggio animato nella vita di Django Reinhardt con Pinocchia Underground.\r\ndall'aperitivo:\r\ndj set di chiusura, tutto sul CHILL OUT. Dal Cafè del Mar, fino agli Orb un viaggio nella musica per il rilassamento delle sinapsi con la blackout house.\r\ndalle 22.00\r\nspettacolo di cabaret e improvvisazione teatrale con Senso Doppio, Guido Catalano, Woz e tanti altri ospiti, direttamente dal piccolo e grande schermo. Personaggi senza bisogno di presentazioni creeranno una escalation di comicità surreale, battute servite e gestualità pierrottesche. Prendete posto!\r\nCome sempre tutte le sere cucina vegetariana e vegana, birrette, cocktails e distribuzioni di libri open air...\r\n \r\n \r\n ","11 Marzo 2015","2015-05-12 10:20:34","Blackout Fest 2015 - dal 4 al 7 Giugno",1426073294,[],[],{"post_content":160},{"matched_tokens":161,"snippet":163,"value":164},[162],"Come","\u003Cmark>Come\u003C/mark> ogni anno, torna il festival","\u003Cmark>Come\u003C/mark> ogni anno, torna il festival estivo autogestito e autofinanziato di Radioblackout.\r\n Tra le zanzare e i nuovi quartieri di Torino Nord, la consueta occasione per sostenere le libere frequenze e godere di un programma multi-sensoriale,\r\n Tutte le sere panini, drinks e birrette per tenere bassa l'umidità relativa.\r\nDA GIOVEDÌ 4 A DOMENICA 7 GIUGNO\r\nvia Cigna 211\r\n Live outdoor sul furgone giallone e sul palco esterno, live sul main stage,\r\n distro, presentazioni di fumetti, libri, cabaret, disegno, spettacoli per bambini\r\n e ancora cucina vegetariana e vegana, forno itinerante benefit lotta No-Tav,\r\n bar selvaggio fin dall'aperitivo\r\ne per non farci mancare niente, ritorna \"il salotto di blackout - ra-dio festa\", con le dirette tutti i giorni dalle 15.00!\r\nRadio Blackout trasmetterà dalla lussuosa postazione autocostruita.\r\nOspiti sfigati, concertini dal vivo, inezie e ciarle mescolate ad un diluvio di musica in compagnia dei vostri djs preferiti!\r\nGIOVEDÌ 4 GIUGNO\r\nad aprire le danze dalle 18.00\r\nall'aperitivo, musica \u003Cmark>jazz\u003C/mark>, fusion, funk e soul con un quintetto tutto locale che promette scintille:\r\nla batteria di Maurizio \"gatto\" Plancher, il basso Andrea di Marco, Sandro Lanzafame al piano, Gianluigi Corvaglia al tenore e Tolga Bilgin alla tromba.\r\nPrima e dopo il concerto, musiche a tema da Charles Mingus a Hilary's Pagani.\r\nTHE YELLOW TRAFFIC LIGHT (Torino, shoegaze molto psichedelico)\r\nUna scoperta blackoutiana questi giovanissimissimi sembrano sbucati dalle nebbie romantiche di Mad-chester. Fanno canzoni pop suonate alla moda elettrica degli Spacemen 3. Dovete vederli dal vivo!\r\nMANIAXXX (Torino, surf punk/garage/dub)\r\nDi difficile catalogazione, i Maniaci spaccano. Più la musica cambia e più ci sei dentro. Psichedelia, garage e puntatine nell'eletrronica e nel dub.\r\n\r\nACID BABY JESUS (Atene garage rock- psychedelic rembetika)\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=EijuIYzk1VM[/embed]\r\nVengono da Atene ma non sono grandi amici di Tsipras. Gli Acidi hanno il suono derelitto dell'eurocrisi, fuso insieme ad un eveidente stonatura da hashish. Presenteranno dal vivo il nuovo lavoro \"Selected Recordings\" uscito per Slovenly nel 2014. Registrato nella clausura di un'isola dell'Egeo è un disco di ballate stanche tipo Zorba dopo qualche vaporizzata, con \u003Cmark>cover\u003C/mark> soprendenti che vanno a pescare fino in Zambia. Spettacolo imperdibile, battezziamo la festa con Ouzo e foglie di vite, ballando \u003Cmark>come\u003C/mark> satiri. Con la benedizione di Diogene.\r\nJ C SATAN (Bordeaux, dark garage, freak-punk)\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=hWz9CmU-uhs[/embed]\r\nSudatissima combo italo-francese che suona velocissima, impastatata, bramosa e incontrollabile. Fanno musica avvolta in un lurido quanto desiderabile impasto di fuzz e melodia. Sono lascivi e molto irrequieti, specialmente dal vivo. Vanno gustati al massimo del volume, perchè sono così desiderabili anche quando ti prendono a cazzotti.\r\n\r\nVENERDÌ 5 GIUGNO:\r\ndal pomeriggio, sul palco del furgone giallone:\r\nMARIA VIOLENZA (Roma goth-punk)\r\nMATTEO CASTELLANO (chansonnier surreale)\r\nSKULLA (cantautore)\r\nALP KING (one man band/ rap alpino)\r\nIN SERATA SUL MAIN STAGE:\r\nDELACAVE (Francia, Triple Alleance/divers)\r\nSuoni dopati, barcollanti e in costante equilibrio tra il gelo e la danza. Delacave arriva dalla caverna di Strasburgo guidata dalla mente fosforica di Seb Normal. Garantito Triple Alleance!\r\nHOLIDAY INN (Roma Est/Francia, minimal-synth, punk elettrico de'borgata)\r\nDalla borgata della noia sotto la tangenziale Est di Roma, un altro mostriciattolo nato nel cemento. Sono i Suicide alla amatriciana. Con spolverate di aggressività punk. daje!\r\nROY AND THE DEVIL'S MOTORCYCLE (Svizzera, psychedelic twang, space garage, soundtrack)\r\nProva a prenderli. i tre fratelli Stahli in sella alle loro motociclette attraversano una Svizzera più fuzz che fabbrica di cioccolata, suonando giustamente indemoniati e inebetiti. Voodoo Rhythm e il reverendo Beat Man pongono il sigillo, in un anno, questo 2015, pieno di sorprese. Dal vivo sono una gran botta e noi ce li abbiamo. Preparare la sella e scaldare i motori.\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=KQWgj_hHCEk[/embed]\r\n THE ROCK'N'ROLL KAMIKAZES (Italia/Scozia rockabilly incendiario)\r\nPer concludere la serata danze selvagge. Con le chitarre e i ciuffoni questi loschi ceffi incendierAnno l'aria. Si prepara una chiusura detonante con un live-show al quale è letteralmente impossibile sfuggire: bombe soniche dal cielo, pura detonazione rock'n'roll. Hey Barista...\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=FLtV3sZjjMM[/embed]\r\nSABATO 6 GIUGNO\r\nDAL POMERIGGIO:\r\nORKESTRA CALABRONI (\u003Cmark>Jazz\u003C/mark> e altre contaminazioni)\r\nNO CHAPPY? BOURGEOIS! (no hip rap/scum music/pop amatoriale)\r\nNANAI (punk molto pop con strumenti minuscoli!)\r\nA Seguire:\r\nBobby Sands e la regina Elisabetta, una fiaba per adulti e bambini, che parla di libertà, amore e \u003Cmark>cora\u003C/mark>ggio, sul presente e sul passato di un ribelle e di un popolo che non ha mai smesso di chinare la testa.\r\nA cura del Laboratorio Politico Il Cubo di Chieri.\r\nIN SERATA SUL MAIN STAGE:\r\nAL DOUM & THE FARIDS (Milano, world music psichedelica a go go)\r\nUn ritorno di fiamma tutto italiano quello di Al Doum. Italiano sciolto nella musica psichedelica e dolcemente folk che sa dei gusti di tutto il mondo, è una miscela che fa ricordare gli anni 70, quando Walter Maioli fondava gli Aktuala, la più incredibile esperienza \"world\" dello stivale. Ecco la musica di Al Doum è quella. Araba, mediterranea, orientale. Percussiva e ipnotica. Da godersi a piedi scalzi, fumando la pipa della pace con gli amici guardando le zucchine che crescono\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=P9ANTky7u8E[/embed]\r\nMamud Band (Milano, High-life, Afrobeat, afro-funk)\r\nLa più torrida orchestra italiana sintonizzata sull'onda lunga lasciata da mr. Fela Anikulapo Kuti. 12 elementi, esecuzioni fiume, sudore e precisione tecnica al millimetro. Probabilmente questo video non rende l'idea, perchè, \u003Cmark>come\u003C/mark> spesso accade, bisogna gustare con occhi e orecchie in prima persona. 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Uscito per Agenzia X\r\nE ANCORA...\r\nIl grandissimo Eduardo “Mono” Carrasco, nome clandestino e provvisorio,da Santiago del Cile, è un grafico, muralista, promotore culturale, fondatore della Brigada Ramona Parra (gruppo muralista cileno), vive e lavora in Italia dal 1974, anno in cui è arrivato dal suo paese \u003Cmark>come\u003C/mark> rifugiato politico, dopo l’avvento della dittatura di Augusto Pinochet.\r\nHa collaborato e disegnato sui muri rivoluzionari del sud America ed ha legato il suo nome alla storia di Inti Illimani. Sarà da noi a disegnare insieme ai bambini una grande tela...\r\n[embed]https://www.youtube.com/watch?v=SPdyf3ftHMc[/embed]\r\ne poi... \r\nspettacolo di marionette \"Happy Birthday mr. Django\", un viaggio animato nella vita di Django Reinhardt con Pinocchia Underground.\r\ndall'aperitivo:\r\ndj set di chiusura, tutto sul CHILL OUT. 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E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 09 ore 21,30 – Woodstown: racconto horror di A. Daudet 14 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 08,30 – Do you remember revolution? pt. 2 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution”\r\n\r\nBarbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 16,30 – Intervista ad Andrea Borgnino sul futuro della radio 43 minuti [Radio Blackout, Stakka stakka]: Abbiamo avuto come redazione di Stakka stkka il piacere di fare una lunga discussione in studio con Andrea Borgnino, che cura la rubrica Interferenze per Radio3 Mondo, sul futuro della radio e il suo valore in contesti sensibili, come crisi umanitarie e conflitti.\r\nediting e mastering a cura di arsider\r\nplaylist from: dj subumano library archives\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 08,30 – Podcast Franti pt.2 36 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 11,30 – La Casa Del Disastro! Je suis Punk! Breve storia delle origini del punk in Francia 53 minuti [La Casa del disastro!, Radio Onda D'urto]:\r\n\r\nBreve storia sulle origini del punk in Francia con musiche di BULDOZER, LOU REED, NEW YORK DOLLS, TELEVISION, STINKY TOYS\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 15,30 – Blackout Fest 2025 Mix 70 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nMix con gruppi e progetti che suoneranno all'edizione del Blackout Fest 2025. Con in ordine di apparizione: Andrea Santalucia, Arsenal Mikebe, Warfuck, Concetration, Odia, Ddwy, Jedbalak, Frammenti, Babe Roots, Korobu, Semiratruth, Ondakeiki, Ethico, Resina, Eden For All, Asino. Non sono tutti ovviamente!\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 08,30 – Muhammad Alì, Rumble in the jungle 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBiografia del leggendario pugile Muhammad Alì.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 19,00 – Babe Roots - Estratto dal live del 2019 al Leoncavallo 18 minuti [Babe Roots, Radio Blackout]:\r\n\r\nSessione spirituale e subacquea condensata in un mini-live-set purificante, deep dub techno. Tracklist:\r\n> Live intro feat Baba Ras (live only)\r\n\r\n> Jah Nuh Dead feat Another Channel\r\n\r\n> Can’t See feat Lee Perry (live only)\r\n\r\n> Sufferation Time feat Kojo Neatness (Babe Roots remix)\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 20,00 – SFratture: Contro la guerra alle droghe 48 minuti [Fratture]:\r\n\r\nIl collettivo Fratture si occupa di cronaca e analisi del carcere e della società che lo alimenta.\r\nIn questo podcast si affronta il tema della guerra alle droghe, della riduzione del danno, del rapporto tra sostanze e detenzione, grazie a un'intervista alle Chemical Sisters.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 21,00 – Worlds to come - Chapter 2 - Corpi 32 minuti [Sei Iturriaga, Giulia Deval, Alessio Alonne]: Per trascendere l'idea dell'essere umano come centro dell'ordine, è necessario rioccupare i nostri corpi, il primato della mente, l'idea di coscienza costruita sul senso univoco della narrazione dominante che ci ha spinto alla negazione della materialità che ci costituisce. Tornare al corpo è l'unico modo che abbiamo per trovare il nostro posto nello spazio della ricostruzione. Non si tratta del corpo come unità standardizzata, regolata e limitata, bensì del veicolo di potenzialità fisiche con cui sperimentiamo la nostra esistenza. Il corpo come unità semantica a partire dalla quale abitiamo un mondo che può accettarci solo se diventiamo coscienti e responsabili della nostra appartenenza a un ordine geologico, rizomatico, acquifero, atmosferico, dove l'organico è solo un altro strato, un rivestimento permeabile attraverso cui passano gli elementi.\r\nI corpi non nascono, si fanno. I corpi sono marcati (sessualizzati, razzializzati, animalizzati). I corpi sono simpoietici. Questo è ciò che esploriamo in questa puntata grazie alle pratiche artistiche di Johanna Hedva e Justin Randolph Thompson.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 00,30 – Lrwd - Mixtape tribute to Turin-Open-Medium 50 minuti [Lrwd, Radio Blackout]: Questo è un mixtape realizzato da Lrwd (si legge Lo-rrd) come tributo ai mezzi di comunicazione indipendenti di Torino, infatti questo fu messo a disposizione di download benefit Radio Blackout\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 08,30 – Ponte Radio - Resistere a sud 131 minuti [Radio Neanderthal, Ponte Radio]:\r\n\r\nPuntata del 29/11/2024 di Ponte Radio a cura di Radio Neanderthal, realizzata da registrazioni dell'iniziativa \"Resistere a sud\" al Terzo Piano Autogestito a Napoli. Chiacchiere e riflessioni su cosa significa stare, restare e resistere a Sud\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 20,00 – Macchina del tempo Ep.6 56 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 21,30 – Intervista Alex Vargiu: Un punk a Roma 64 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]: Votato fin dalla fine degli anni 70 al Punk R'n'R Hc con gruppi come Stigma,Bloody Riot,Bingo,Dissuaders, Alex Vargiu, in questa intervista del 2015, ci sbatte in faccia il cadavere ambulante del punk! Punk's dead your the next!\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 23,00 – No Hay Banda Live @ Blackout house 19/5/19 110 minuti [No Hay Banda, Radio Blackout]: Nohaybandatrio was born in 2004, when Fabio Recchia (prepared bass and guitar which he plays simultaneously) met Marcello Allulli (sax and liveelectronics) and Emanuele Tommasi (drums and percussions).\r\n\r\nIts musical proposal has its roots in many genres: jazzcore, prog, math rock, `70s groove, soundtracks, noise… but they are all re-encoded in its unique style.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,00 – Audiodocumentario Saharawi pt.2 25 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,30 – GRRAWR - Mix 05/2025 65 minuti [GRRAWR]:\r\n\r\nGRRAWR va alla ricerca del suono del suo cervello. La legge delle tre R (ripetere ripetere ripetere) è meravigliosamente incorniciata dai corollari della noia e dell'errore. Cosa fa un animale che ripete ripete ripete ma poi si distrae, si sbaglia e si dimentica che cosa doveva ripetere? Fare musica è solo un modo di fischiettare.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 13,30 – Psychotronic Radio vol.4 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 18,30 – ARREMBAGGIO! compilation ardecore benefit v.3 32 minuti [Radio Blackout, compilation ardecore benefit]: Siamo partiti quasi per scherzo, poi l’affare si è ingrossato e siamo arrivati al volume 3. Oltre a queste edizioni digitali, stiamo curando anche le uscite in cassetta, non per santificare una moda ma per ribadire che il diy è il nostro unico “metodo”. Oggi come ieri, ma forse più di ieri, ciò che conta è lo spirito. In tutte le sue accezioni.\r\n\r\n ","9 Giugno 2025","2025-06-09 21:16:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 9 al 15 Maggio 2025","podcast",1749503777,[228,229,230,231,232,233,234,235,236,237,238,239,240,241,242,243,244,245,246,247,248,249,250,251,252,253,254,255,256,257,258,259,260,261,262,263,264,265,266,267,268,269,270,271,272,273,274,275,276,277,278,279,280,281,282,283,284,285,286,287,288,289,290,291,292,293,294,295,296,297,298,299,300,301,302,303,304,305,306,307,308,309,310,311,312,63,313,314,315,316,317,318,319,320,321,322,323,324,325,326,327,328,329,330,331,332,333,334,335,336,337,338,339,340,341,342,343,344,345,346,347,348,349,114,350,351,352,353,354,355,356,357,358,359,360,361,362,363,364,365,366,367,368,369,370,371,372,373,374,375,376,377,378,379,380,381,382,383,384,385,386,387,388,389,390,391,392,393,394,395,396,397,398,399,400,401,402,403,404,405,406,407,408,409,410,411,412,413,414,415,416,417,418,419,420,421,422,423,424,425,426,427,428,429,430,431,432,433,434,435],"http://radioblackout.org/tag/60/","http://radioblackout.org/tag/70/","http://radioblackout.org/tag/80/","http://radioblackout.org/tag/2015/","http://radioblackout.org/tag/2019/","http://radioblackout.org/tag/2025/","http://radioblackout.org/tag/a-fora-de-arrastu/","http://radioblackout.org/tag/adriana-faranda/","http://radioblackout.org/tag/africa/","http://radioblackout.org/tag/alessio-alonne/","http://radioblackout.org/tag/alex-vargiu/","http://radioblackout.org/tag/alphonse-daudet/","http://radioblackout.org/tag/alt-country/","http://radioblackout.org/tag/ambiente/","http://radioblackout.org/tag/andrea-borgnino/","http://radioblackout.org/tag/andrea-santalucia/","http://radioblackout.org/tag/andrea-turco/","http://radioblackout.org/tag/archivio-moroni/","http://radioblackout.org/tag/arrembaggio-compilation-ardecore-benefit-v-3/","http://radioblackout.org/tag/arsenal-mikebe/","http://radioblackout.org/tag/asino/","http://radioblackout.org/tag/audiodocumentario/","http://radioblackout.org/tag/b-movies/","http://radioblackout.org/tag/babe-roots/","http://radioblackout.org/tag/barbara-balzerani/","http://radioblackout.org/tag/bass/","http://radioblackout.org/tag/benefit/","http://radioblackout.org/tag/big-hands/","http://radioblackout.org/tag/bingo/","http://radioblackout.org/tag/biografia/","http://radioblackout.org/tag/blackout-fest/","http://radioblackout.org/tag/blackout-fest-2025/","http://radioblackout.org/tag/bloody-riot/","http://radioblackout.org/tag/bonnie-prince-billy/","http://radioblackout.org/tag/boschi/","http://radioblackout.org/tag/bosco/","http://radioblackout.org/tag/breve-storia-delle-origini-del-punk-in-francia/","http://radioblackout.org/tag/brigatismo/","http://radioblackout.org/tag/buldozer/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/chapter-2/","http://radioblackout.org/tag/chemical-sisters/","http://radioblackout.org/tag/cinema/","http://radioblackout.org/tag/collage/","http://radioblackout.org/tag/colonizzazione-interna/","http://radioblackout.org/tag/compilation/","http://radioblackout.org/tag/compilation-ardecore/","http://radioblackout.org/tag/concentration/","http://radioblackout.org/tag/conflitti/","http://radioblackout.org/tag/corpi/","http://radioblackout.org/tag/cox-18/","http://radioblackout.org/tag/crisi-umanitaria/","http://radioblackout.org/tag/cuneiform-tabs/","http://radioblackout.org/tag/david-burrows/","http://radioblackout.org/tag/ddwy/","http://radioblackout.org/tag/deep-dub-techno/","http://radioblackout.org/tag/dissuders/","http://radioblackout.org/tag/diy/","http://radioblackout.org/tag/do-you-remember-revolution/","http://radioblackout.org/tag/docenti/","http://radioblackout.org/tag/documentario/","http://radioblackout.org/tag/donna-haraway/","http://radioblackout.org/tag/dub/","http://radioblackout.org/tag/eden-for-all/","http://radioblackout.org/tag/educazione/","http://radioblackout.org/tag/elettronica/","http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/estratto-dal-live-del-2019-al-leoncavallo/","http://radioblackout.org/tag/ethico/","http://radioblackout.org/tag/experimental/","http://radioblackout.org/tag/film/","http://radioblackout.org/tag/filosofia/","http://radioblackout.org/tag/flic-dans-la-tetta/","http://radioblackout.org/tag/frammenti/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/franti/","http://radioblackout.org/tag/fratture/","http://radioblackout.org/tag/futuro-della-radio/","http://radioblackout.org/tag/giulia-deval/","http://radioblackout.org/tag/greenwashing/","http://radioblackout.org/tag/grrawr/","http://radioblackout.org/tag/hard-quartet/","http://radioblackout.org/tag/hardcore/","http://radioblackout.org/tag/hasswerk/","http://radioblackout.org/tag/hc/","http://radioblackout.org/tag/horror/","http://radioblackout.org/tag/index-for-working-musik/","http://radioblackout.org/tag/indie-rock/","http://radioblackout.org/tag/iniziativa-di-incontri/","http://radioblackout.org/tag/interferenze/","http://radioblackout.org/tag/intervista/","http://radioblackout.org/tag/interviste/","http://radioblackout.org/tag/istruzione/","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In questa edizione digitale puoi trovare un set fatto per Radio Blackout\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Occult-punk-gang-compilation-per-RBO_61.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 06 ore 20,00 - Ricordando Christina Moser e Robert Marlow 65 minuti [Radio Blackout, Musick to play in the dark]: Puntata speciale di Musick To Play In The dark, dedicata al ricordo di Christina Moser (Chrisma) e di Robert Marlow\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/MTPITD-Ricordando-Christina-Moser-e-Robert-Marlow_60.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 07 ore 12,30 - Os Cangaceiros. Un crimine chiamato libertà 12 minuti [Porfido]:\r\n\r\nTeoria e pratica di lotta contro le prigioni condotta in Francia nella seconda metà degli anni ’80. Fuori da ogni intento apologetico, la lettura dei testi contenuti in questa pubblicazione può fornire alcuni spunti di riflessione sulle possibili prospettive anti-politiche di una lotta contro l’istituzione carceraria, che non si può concepire senza attaccare in tutti i suoi aspetti la società che la ospita\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Os-Cangaceiros.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 08 ore 08,30 - Per un pugno di terra. Land grabbing e Africa 43 minuti [Radio Cane]: Dopo averci guidato tra le ambizioni militari che convergono sul Sahel e averci raccontato di come i cavi sottomarini di internet tracciano nuove vie strategiche nel mediterraneo, Daniele Ratti conclude, con questa terza e ultima puntata, un breve ciclo di approfondimento dedicato alla competizione globale attorno al continente africano. Qui si affronta il fenomeno del “land grabbing” – o accaparramento di terra – che nell’ultimo decennio almeno ha assunto proporzioni gigantesche e forme inedite, anche grazie ad un nuovo tipo di agricoltura speculativa che trasforma il modo di estrarre profitto dalla terra e “distrugge nell’intimo” i rapporti locali tra popolazioni e ambiente. Daniele Ratti\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Land-grabbing-Daniele-Ratti_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 09 ore 08,30 - San Basilio 8/9/1974 30 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nRicordo di una battaglia che tra il 5 e l’8 Settembre del ’74 coinvolse l’intero quartiere di San Basilio, e non solo, in una dura lotta di strada contro governo e polizia. Un ricordo vivido nel suo significato più indimenticabile: fu una ribellione giusta in cui nessuno chinò la testa; e allo stesso tempo un ricordo cangiante rielaborato attorno a piccoli dettagli e aneddoti consegnati ad un’oralità fluttuante come la memoria\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/San-Basilio-8_9_1974_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 11 ore 09,30 - Psychotronic Radio vol.9 44 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/PSYCHOTRONIC-RADIO-VOL-9.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 11 ore 20,30 - La perla di Labuan - Cinzia pt.1 32 minuti [La perla di Labuan, Radio Blackout]: “Una bella doccia calda per lavarsi via di dosso gli sguardi di disapprovazione.” Nel 1989 Leo Ortolani crea Rat-Man che crede di essere un super-eroe pur essendo piuttosto maldestro e sgraziato. Rat-Man ha un’amica che si chiama Cinzia, ama i completini leopardati e i tacchi a spillo, ed è un trans, il suo nome anagrafico è Paul. In breve tempo Cinzia guadagna sempre più spazio fino alla graphic novel edita nel 2018 da Bao Publishing. “Torni quando ha concluso il suo percorso. La nostra azienda ha bisogno di persone che abbiano trovato il loro equilibrio.” Cinzia ci racconta i mille ostacoli della sua condizione. “Se pensate che essere dei transessuali sia un problema, allora non avete mai avuto veramente un problema. Non siete mai stati dei transessuali innamorati.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/La-perla-di-Labuan-Cinzia-pt.1_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 11 ore 21,30 - American punk hc 80s - Nevada, Arizona, Idaho, Utah e Colorado 81 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]: Speciale prodotto da Radio Kebab sul punk hardcore statunitense degli anni '80, con estratti di letture tratte dal libro \"American punk hardcore - Una storia tribale\" di Steven Blush\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/American-punk-hc-80s-Nevada-Arizona-Idaho-Utah-e-Colorado_80.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 11 ore 23,30 - No Hay Banda Live @ Blackout house 19/5/19 110 minuti [No Hay Banda, Radio Blackout]: Nohaybandatrio was born in 2004, when Fabio Recchia (prepared bass and guitar which he plays simultaneously) met Marcello Allulli (sax and liveelectronics) and Emanuele Tommasi (drums and percussions).\r\n\r\nIts musical proposal has its roots in many genres: jazzcore, prog, math rock, `70s groove, soundtracks, noise… but they are all re-encoded in its unique style\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/No-Hay-Banda-Live-at-Blackout-house-19_5_19_109.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 12 ore 09,30 - L'alba di tutto pt.3 73 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nL’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? Ci renderemmo conto che la storia dell’umanità è stata un carosello di infinite possibilità di organizzazione sociale, moltissime delle quali avevano modalità pratiche per contenere il potere e garantire la libertà a tutt\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Lalba-di-tutto-pt.3_73.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 12 ore 13,30 - Maggot brain 73 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nApprofondimento dedicato all’album dei Funkadelic uscito nel 1971\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Maggot-Brain_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","7 Gennaio 2025","2025-01-14 10:33:01","Black holes dal 6 al 12 Gennaio 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piccole vacanze.\r\nNon lo dicevo io, percarità. Era Arbasino e mi piacque parecchio. Lo lessi durante una prolungata e noiosissima vacanza nell'entroterra toscano tanti anni fa. Storie minute di giovani in amore si intrecciavano nell'italia borghese del dopoguerra. Anche se l'attenzione narrativa di Arbasino era su dettagli inutili, sfumature appena abbozzate che, pagina dopo pagina, riaffioravano come indizi metrici. La narrazione così passava dal concentrarsi sul plot, a rapide occhiate per niente distratte, seppur laterali, attraverso parchi acquatici, utilitarie, tendoni circo, bancarelle, crocicchi illuminati dalla luna, nonne con soldi, cavalli, spiagge, film con Greta Garbo, corse in automobile... Studi universitari fatti male, trasalimenti sessuali confusi, droghine fatte in casa...\r\nArbasino era ipnagogico antelitteram a sua insaputa. Sapeva raccontare facendo vedere, toccare e annusare, senza che i contorni fossero netti, come in un sogno o nel dormiveglia quando affiorano e spariscono ombre di immagini e ricordi e le storie si mescolano una dentro l'altra. Probabilmente fu l'unico racconto delle vacanze che non trovai noioso.\r\nMa cosa significa tutto questo?\r\nAnzitutto che per due giovedì andrò in vacanza. Piccole vacanze, dopo due anni forzatamente (ma felicemente) qui.\r\nPer questo, ai pochi (o molti, chissà) che leggono questi post vorrei lasaciare una playlist ipnagogica di libri e dischi da portarsi dietro attraversando le statali per raggiungere le riviere, passeggiando con una vecchia zia, facendo l'amore sotto le stelle. E se rimarrà anche solo un ricordo indistinto e sfumato, riemergerà durante le brume settembrine e si mescolerà alla verità, scaldandoti come un vecchio amico. Proprio come le storie di Arbasino\r\n\r\ndischi:\r\n\r\nTaku Unami, Moe Kamura & Tetuzi Akiyama - Hontatedori [2013]\r\nGenio. Tre personaggi schivi, a loro modo ingannevoli e multiformi. Inutile descrivere i rispettivi curricula, meglio immergersi nei ricordi di questo tropicalismo sfilacciato e barcollante. Piante succose, galassie marine, financo dinosauri. Fantasia al potere in qualcosa di indefinibile se non per relationem con opere simili. Da suggere nottetempo dondolandosi pigramente su un'amaca, meglio se ubriachi, mentre il cielo si abbassa verso terra. (*****)\r\n\r\nShintaro Sakamoto - How To Live with a Phantom [JP 2012]\r\nSmall but enough. Il meglio del j-pop più alternative, declamato e arrangiato con classe fuori dal comune3. Ipnagogico anche grazie alla slide, ha nel cantato in giapponese il suo core. Melodie fragili su canzoni da pomeriggio, ma attenzione ai numeri J-funk. Perfetto se andate a trovare parenti, molto indicato al solleone, quando la calura asfissia e vorreste sbranare quell'anguria gelata. (****)\r\n\r\nSei Miguel - Esfingico Suite for a Jazz combo [Clean feed 2010]\r\nBeh, Clean Feed. Sinonimo di uberqualitat nel seno del jazz e delle altre musiche. Qui per l'occasione il cornettista Sei Miguel spiega in 3 lunghe composizioni il concetto di saudade. Sfilacciato e con i silenzi che prevalgono è il disco perfetto per una notte malinconica, dove perdersi è facile. (****)\r\n\r\nooIoo - Gamel [Thrill Jockey 2014]\r\nOvvero Joshimy p.we alle prese con il gamelan balinese e le altre contaminazioni. Immaginate i boredoms all'asilo che prendono confidenza con il minimalismo. Giocherellone ma non stupido, ha una bizzarra idea \"sprirituale\" di fondo. Per giochi non ortodossi sotto l'ombrellone. (****)\r\n\r\nAa.Vv - Digitalis Recordings Midlife Crisis [DR 2014]\r\nDa Tulsa Oklahoma una bellissima ricognizione di strana elettronica a stelle e striscie. Sogno americano in azione versus inesplorati viaggi nel digitale. Per prepararsi alla serata e forse, non uscire più. (****)\r\n\r\nlibri\r\n\r\nBreece J.D. Pancake - Trilobiti\r\nLo rileggerò di nuovo quest'estate. Potenza fondativa del nulla più assoluto. Le storie più comuni che possiate immaginare hanno sul loro fondo scheletri, ossa, conchiglie, terra, rane morte e ricordi per milioni di anni.\r\nSullo sfondo di una oscura Virginia circondata dalle piantagioni di Tabacco si muove il miglior scrittore americano degli ultimi 20 anni. Salinger depresso o Hemingway appassionato di paleontologia. fate voi ma leggetelo. (*****)\r\n\r\nKawabata Yasunari - Il Maestro di Go\r\nInsuperabile ermetismo dal sol levante. Un giovane giornalista deve raccontare l'ultima partita di Go (una sorta di dama giapponese più complessa) su un quotidiano di tokio. La partita durerà dei mesi fino al mesto epilogo. Devastante metafora sulla fragilità della vita e sulla disciplina interiore, racconta attraverso assolute banalità di carattere tecnico, come a registrare fotogrammi senza scopo in una vita di silenzi dietro i paraventi.\r\nLa letteratura classica giapponese può essere un pozzo nero. Be careful. (****)\r\n\r\nSilvio Pagani - Funghetti\r\nBeh, non c'è bisogno che vi spieghi il perchè. Tra poco sarà autunno e spunteranmno i funghetti. Nautilus è uno dei migliori editori italiani, uno dei pochi veramente indipendenti. Questo è solo un pretesto affinchè consultiate il loro catalogo. (****)\r\n\r\nWilliam Borroughs - Le città della notte rossa\r\nLa storia delle città infernali di Tamaghis, narrata da uno dei massimi geni della letteratura contemporanea, si trasforma pian piano in una divina commedia senza paradiso e purgatorio, con le gambe perennemente a mollo in fluidi viscosi dall'odore di metallo marcito. Borroughs non seppe mai stare negli schemi. Cut-Up e follie varie sono banali pretesti per uno sfoggio di classe assoluta e crudeltà efferate tra schizzi di liquidi biologici, rapporti anali e civiltà scomparse. L'uomo del postmoderno e la sua perenne confusione sensoriale. L'intelligenza cognitiva e la casualità, tra innatismo, reincarnazione e buchi in vena.\r\nScommetto che lo mollerete prima della fine. Sapete perchè? per paura. (*****)\r\n\r\nci risentiamo giovedì 24 luglio e poi non vi mollo più.................","3 Luglio 2014","2018-10-17 22:10:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/07/2862920950_66ba0685b0_z-450x450-200x110.jpg","Le piccole vacanze",1404388402,[],[],{"post_content":1423},{"matched_tokens":1424,"snippet":1425,"value":1426},[831],"cantato in giapponese il suo \u003Cmark>core\u003C/mark>. Melodie fragili su canzoni da","le piccole vacanze.\r\nNon lo dicevo io, percarità. Era Arbasino e mi piacque parecchio. Lo lessi durante una prolungata e noiosissima vacanza nell'entroterra toscano tanti anni fa. Storie minute di giovani in amore si intrecciavano nell'italia borghese del dopoguerra. Anche se l'attenzione narrativa di Arbasino era su dettagli inutili, sfumature appena abbozzate che, pagina dopo pagina, riaffioravano come indizi metrici. La narrazione così passava dal concentrarsi sul plot, a rapide occhiate per niente distratte, seppur laterali, attraverso parchi acquatici, utilitarie, tendoni circo, bancarelle, crocicchi illuminati dalla luna, nonne con soldi, cavalli, spiagge, film con Greta Garbo, corse in automobile... Studi universitari fatti male, trasalimenti sessuali confusi, droghine fatte in casa...\r\nArbasino era ipnagogico antelitteram a sua insaputa. Sapeva raccontare facendo vedere, toccare e annusare, senza che i contorni fossero netti, come in un sogno o nel dormiveglia quando affiorano e spariscono ombre di immagini e ricordi e le storie si mescolano una dentro l'altra. Probabilmente fu l'unico racconto delle vacanze che non trovai noioso.\r\nMa cosa significa tutto questo?\r\nAnzitutto che per due giovedì andrò in vacanza. Piccole vacanze, dopo due anni forzatamente (ma felicemente) qui.\r\nPer questo, ai pochi (o molti, chissà) che leggono questi post vorrei lasaciare una playlist ipnagogica di libri e dischi da portarsi dietro attraversando le statali per raggiungere le riviere, passeggiando con una vecchia zia, facendo l'amore sotto le stelle. E se rimarrà anche solo un ricordo indistinto e sfumato, riemergerà durante le brume settembrine e si mescolerà alla verità, scaldandoti come un vecchio amico. Proprio come le storie di Arbasino\r\n\r\ndischi:\r\n\r\nTaku Unami, Moe Kamura & Tetuzi Akiyama - Hontatedori [2013]\r\nGenio. Tre personaggi schivi, a loro modo ingannevoli e multiformi. Inutile descrivere i rispettivi curricula, meglio immergersi nei ricordi di questo tropicalismo sfilacciato e barcollante. Piante succose, galassie marine, financo dinosauri. Fantasia al potere in qualcosa di indefinibile se non per relationem con opere simili. Da suggere nottetempo dondolandosi pigramente su un'amaca, meglio se ubriachi, mentre il cielo si abbassa verso terra. (*****)\r\n\r\nShintaro Sakamoto - How To Live with a Phantom [JP 2012]\r\nSmall but enough. Il meglio del j-pop più alternative, declamato e arrangiato con classe fuori dal comune3. Ipnagogico anche grazie alla slide, ha nel cantato in giapponese il suo \u003Cmark>core\u003C/mark>. Melodie fragili su canzoni da pomeriggio, ma attenzione ai numeri J-funk. Perfetto se andate a trovare parenti, molto indicato al solleone, quando la calura asfissia e vorreste sbranare quell'anguria gelata. (****)\r\n\r\nSei Miguel - Esfingico Suite for a \u003Cmark>Jazz\u003C/mark> combo [Clean feed 2010]\r\nBeh, Clean Feed. Sinonimo di uberqualitat nel seno del \u003Cmark>jazz\u003C/mark> e delle altre musiche. Qui per l'occasione il cornettista Sei Miguel spiega in 3 lunghe composizioni il concetto di saudade. Sfilacciato e con i silenzi che prevalgono è il disco perfetto per una notte malinconica, dove perdersi è facile. (****)\r\n\r\nooIoo - Gamel [Thrill Jockey 2014]\r\nOvvero Joshimy p.we alle prese con il gamelan balinese e le altre contaminazioni. Immaginate i boredoms all'asilo che prendono confidenza con il minimalismo. Giocherellone ma non stupido, ha una bizzarra idea \"sprirituale\" di fondo. Per giochi non ortodossi sotto l'ombrellone. (****)\r\n\r\nAa.Vv - Digitalis Recordings Midlife Crisis [DR 2014]\r\nDa Tulsa Oklahoma una bellissima ricognizione di strana elettronica a stelle e striscie. Sogno americano in azione versus inesplorati viaggi nel digitale. Per prepararsi alla serata e forse, non uscire più. (****)\r\n\r\nlibri\r\n\r\nBreece J.D. Pancake - Trilobiti\r\nLo rileggerò di nuovo quest'estate. Potenza fondativa del nulla più assoluto. Le storie più comuni che possiate immaginare hanno sul loro fondo scheletri, ossa, conchiglie, terra, rane morte e ricordi per milioni di anni.\r\nSullo sfondo di una oscura Virginia circondata dalle piantagioni di Tabacco si muove il miglior scrittore americano degli ultimi 20 anni. Salinger depresso o Hemingway appassionato di paleontologia. fate voi ma leggetelo. (*****)\r\n\r\nKawabata Yasunari - Il Maestro di Go\r\nInsuperabile ermetismo dal sol levante. Un giovane giornalista deve raccontare l'ultima partita di Go (una sorta di dama giapponese più complessa) su un quotidiano di tokio. La partita durerà dei mesi fino al mesto epilogo. Devastante metafora sulla fragilità della vita e sulla disciplina interiore, racconta attraverso assolute banalità di carattere tecnico, come a registrare fotogrammi senza scopo in una vita di silenzi dietro i paraventi.\r\nLa letteratura classica giapponese può essere un pozzo nero. Be careful. 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Un maestro della ricerca sull’immagine.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundPaoloGioli_11.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nMercoledì 11 ore 16 - IconOut Records - disco funk mix 59 minuti[IconOut Records]:\r\n\r\nDisco funk mixtape realizzato dalla IconOut Records.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/IconOut-Records-disco-funk-mix.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nVenerdì 13 ore 8 - Terza guerra mondiale e resistenze dei popoli 10 minuti [Radio blackout, Frittura mista alias Radio fabbrica]:\r\n\r\nIl collettivo Cuba va con il comitato internazionalista Alexis Castillo hanno organizzato un tour internazionalista con 7 date in 7 città diverse: TERZA GUERRA MONDIALE e RESISTENZE DEI POPOLI.\r\nIl tour mira a parlare del multipolarismo e dei conflitti in atto, della de-dollarizzazione e delle lotte sociali, cercando di capire se lo scontro militare, ma anche economico e geopolitico in corso, stia trasformandosi -in virtù di un salto qualitativo- in una guerra mondiale sui generis, e di come i popoli resistenti possano e debbano costruire un’alternativa.\r\nL’intervento è stato registrato durante una diretta radio realizzata dalla redazione di Frittura mista alias Radio Fabbrica il 2 giugno 2024 con Max dell’associazione Cuba va (che ha fatto anche da interprete) e i due ospiti protagonisti del tour:\r\nIÑAKI GIL DE SAN VICENTE – A 17 anni si unisce alla lotta clandestina contro la dittatura franchista, che infestava lo Stato spagnolo e la sua terra, Euskal Herria. Arrestato per ben cinque volte, subisce il carcere e l’esilio. Nonostante la forte repressione, è attivo nei diversi ambiti politico-culturali della Izquierda Abertzal, così come nel movimento sindacale di classe e nel lavoro internazionale di Herri Batasuna fino alla sua illegalizzazione nel 2003, e nelle sigle che esso ha assunto successivamente fino al 2011, allorché Iñaki se ne distanzia per via della deriva socialdemocratica in corso nella suddetta forza politica.\r\nCONCEPCIÓN CRUZ ROJO, Dottoressa di Medicina Preventiva, Epidemiologa e militante antimperialista andalusa impegnata nella lotta operaia fin da quando era studentessa presso la Facoltà di Medicina di Cadice. È stata epidemiologa e coordinatrice di programmi sanitari, avviando e promuovendo l’attuazione di programmi come la vaccinazione infantile e scolastica, la\r\ndiagnosi precoce del cancro al seno o il controllo della tubercolosi nella Baia di Cadice e nella zona di La Janda. 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Se le grandi multinazionali del settore, come GeoGroup o CoreCivic, hanno iniziato dalle carceri per estendere il loro business ai centri di detenzione per migranti, in Italia possiamo osservare un processo inverso: nonostante si registrino alcuni tentativi fallimentari e programmi in divenire, da anni sono proprio i CPR (Centri di permanenza per il Rimpatrio) il principale campo di estrazione di profitto da parte di aziende private.Insieme ad Alessandro Leone, coautore insieme a Marika Ikonomu e Simone Manda di una serie di inchieste sul tema, cerchiamo di approfondire le dinamiche di ingresso nel contesto italiano e le modalità operative di Serco, un colosso britannico dell’industria detentiva.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/BH_CPR-spa_Long-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 15 ore 8 - 41 bis medicina penitenziaria 25 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nIl carcere che entra in ospedale, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza.\r\n\r\nCon un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/41-bis-medicina-penitenziaria_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 15 ore 8,30 - Little Plastic Radio Ep.130 1 ora e 57 minuti minuti [Little Plastic Tapes]:\r\n\r\nOur One Hundred And Thirtieth journey through the various strands of Cult and Underground Music brings us on a journey from Political Grrrl Punk to Avant-garde Noise. Along the way we hear Electronic Post-Punk, Political Electronic , 60's Underground Heroes, Proto Heavy Metal, Psychedelia, French and German Free Jazz from the 1970's, a deep -dive into the new 'A Litany Of failures' compilation, featuring irish Underground Performers, a block of Obscure, Vintage Northern Irish Punk and a lot more.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Little-Plastic-Radio.-Episode-One-Hundred-And-Thirty.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","9 Settembre 2024","2024-09-15 18:48:35","Black Holes dal 9 al 15 settembre 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Arrestato per ben cinque volte, subisce il carcere e l’esilio. Nonostante la forte repressione, è attivo nei diversi ambiti politico-culturali della Izquierda Abertzal, così come nel movimento sindacale di classe e nel lavoro internazionale di Herri Batasuna fino alla sua illegalizzazione nel 2003, e nelle sigle che esso ha assunto successivamente fino al 2011, allorché Iñaki se ne distanzia per via della deriva socialdemocratica in corso nella suddetta forza politica.\r\nCONCEPCIÓN CRUZ ROJO, Dottoressa di Medicina Preventiva, Epidemiologa e militante antimperialista andalusa impegnata nella lotta operaia fin da quando era studentessa presso la Facoltà di Medicina di Cadice. È stata epidemiologa e coordinatrice di programmi sanitari, avviando e promuovendo l’attuazione di programmi come la vaccinazione infantile e scolastica, la\r\ndiagnosi precoce del cancro al seno o il controllo della tubercolosi nella Baia di Cadice e nella zona di La Janda. 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La situazione sanitaria/scolastica/lavorativa/abitativa/salariale di ogni stato può essere cartina di tornasole per il benessere dei popoli a partire da questo come i popoli si possono organizzare e reagire\r\nall’attacco della minoranza ricca per ribaltare i rapporti di forza nella lotta di classe.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Terza-guerra-mondiale-e-resistenze-dei-popoli_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 14 ore 9,30 - Audiodocumentario su Maria Occhipinti 40 minuti [Enrica Firrincieli]:\r\n\r\nEnrica Firrincieli, audiodocumentario, Maria Occhipinti, femminismo, anarchia, storia, pacifismo, Sicilia, antimilitarismo, non si parte, poetessa, scrittrice, biografia\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/Audiodocumentario-su-Maria-OcchipintiEnrica-Firrincielli_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nSabato 14 ore 20 - Serco e la privatizzazione dell'apparato detentivo in Italia 31 minuti [Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nLa privatizzazione dell’apparato detentivo è un processo di “neoliberismo reale” innescatosi negli anni ‘80 e diffusosi dagli Stati Uniti al resto del mondo. Se le grandi multinazionali del settore, come GeoGroup o \u003Cmark>Core\u003C/mark>Civic, hanno iniziato dalle carceri per estendere il loro business ai centri di detenzione per migranti, in Italia possiamo osservare un processo inverso: nonostante si registrino alcuni tentativi fallimentari e programmi in divenire, da anni sono proprio i CPR (Centri di permanenza per il Rimpatrio) il principale campo di estrazione di profitto da parte di aziende private.Insieme ad Alessandro Leone, coautore insieme a Marika Ikonomu e Simone Manda di una serie di inchieste sul tema, cerchiamo di approfondire le dinamiche di ingresso nel contesto italiano e le modalità operative di Serco, un colosso britannico dell’industria detentiva.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/BH_CPR-spa_Long-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 15 ore 8 - 41 bis medicina penitenziaria 25 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nIl carcere che entra in ospedale, invade reparti, condiziona chi ci lavora o chi va a cercare cure, tra guardie armate, militarizzazione e video sorveglianza.\r\n\r\nCon un compagno di Usi Sanità facciamo un giro dentro il San Paolo, nello specifico nel reparto di medicina penitenziaria, punto di riferimento per le quattro carceri milanesi, dove attualmente si trova ricoverato Alfredo, che ha superato i 123 giorni di sciopero della fame.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/41-bis-medicina-penitenziaria_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nDomenica 15 ore 8,30 - Little Plastic Radio Ep.130 1 ora e 57 minuti minuti [Little Plastic Tapes]:\r\n\r\nOur One Hundred And Thirtieth journey through the various strands of Cult and Underground Music brings us on a journey from Political Grrrl Punk to Avant-garde Noise. 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Si conclude con un remix di Mala dei Last Poets, un mix insolito di Steppin' Razor di Peter Tosh, Albo, Mawyd e si finisce con Martin Campbell.\r\n\r\nQua di seguito la prima parte dell'intervista a Ras Kush, il suono di Brooklyn\r\n\r\nRas Kush è uno dei principali ambasciatori del dub britannico negli Stati Uniti, come sound-man, produttore e architetto dell'etichetta discografica Black Redemption. Ci siamo incontrati per la prima volta nel 1999; lui lavorava a Jammyland, allora il più importante negozio di reggae del Lower East Side, e io stavo scavando per cercare qualche disco interessante. Abbiamo parlato di dub e sound system, e da quella consversazione iniziammo a collaborare. È sempre stato una miniera di conoscenze, quindi l'altro giorno ho approfittato della sua visita a Berlino per chiedergli un'intervista. Ci siamo seduti di fronte ad uno stufato di fagioli neri e abbiamo iniziato la conversazionew. Ecco la trascrizione: una putiferio di informazioni riguardanti il suo background musicale e la sua evoluzione, di hip hop e reggae nella Brooklyn degli anni '80, gli stili di percussioni e la loro relazione con il rituale, i suoi incontri con Wackie's e il dub britannico, l'evoluzione del sound system e dell'etichetta Black Redemption, e di molte altre questioni. \r\n\r\n\"Fin dalla mia infanzia, trascorsa in Haiti, ho sempre amato la musica. Da bambino, avevo un piccolo pianoforte, una batteria giocattolo, una chitarra giocattolo: questi erano i miei giocattoli preferiti. Mi piaceva cantare e ballare e inventavo anche coreografie sui brani che passavano alla radio. C'erano i compas, la musica originale dei compas, io ho sempre amato i compas; perchè suonano anche musica originale delle Antille, musica di tutti i Caraibi, musica afro-francofona. In realtà non mi piace il termine \"afro-francofono\": è musica africana, fatta da persone che sono state colonizzate dai francesi, e quindi parlano questa lingua, cantano e comunicano in un vernacolo simile. Musica africana, musica tribale e voodoo, questi erano i diversi modelli di percussioni associate ai diversi riti cerimoniali. Alcune musiche hanno un pattern di batteria caratteristico, altre tribù ottengono i loro ritmi dalle miscelazioni di diverse tradizioni e stili, e infine ci si ritrova con un sacco di ritmi originari dello stesso luogo. Sviluppano, evolvono e producono questa musica che viene poi diffusa e condivisa, quindi immagino che questi luoghi colonizzati dalla Francia abbiano tribù simili e ritmi tribali simili: tutto ciò è diventato caratteristico delle composizione musicali di quest'area e lo ha reso inerente a tutti questi popoli: quindi che tu vada in Martinica, Guadalupa, Antille, ad Haiti... tutti suonano ai caraibi come in Africa. Ho ascoltato questo tipo di musica, compas e molta altra, e poi reggae reggae reggae, tanta musica giamaicana. La prima volta che ho sentito Bob Marley fu con mio padre, avevo cinque o sei anni. Ricordo che abbiamo stavamo attraversando il paese da Port au Prince a Saint-Marc, e per tutto il tempo in sottofondo c'era Bob: fu così che la musica di Bob Marley mi conquistò. Poi c'erano moltissime persone ad Haiti che sono state influenzate da Bob, tra tutti mi ricordo un artista chiamato Ti Mano, che alla fine degli anni 70 fece alcuni pezzi reggae, sia in creolo e sia in inglese. \r\n\r\nSono nato a New York, ma sono stato portato ad Haiti quando ero molto giovane perché i miei genitori hanno preferito il sistema di educazione e istruzione caraibico più di quello che sarebbe stato disponibile per me a Brooklyn in quel periodo. Ho vissuto ad Haiti fino all'età di 11 anni, ma venivo a New York ogni estate. Avevo molti cugini là, per la maggior parte nati e cresciuti a Brooklyn alla fine degli anni '70, vivevano nel ghetto ed erano appassionati di hip hop. e così senza rendermene conto entrai nella scena dell'hip hop più hardcore, quello con lo stile del sound system afroamericano, tutto grazie per i miei cugini. Io ero più piccolo di loro e li seguivo in tutto e per tutto, da casa fino alle yard dove montavano i sound rubando l'elettricità pubblica. I giamaicani erano i più infogati in questa scena.\r\n\r\nQuando venivo a New York stavo a casa di mia mamma, a St. Marks, lungo Nostrand Avenue, Dread Central. Ovviamente, dato che era una zona di spaccio selvaggio, mia mamma mi ha sempre vietato di frequentare certi posti, dicendomi che se fossi passato di là sarei diventato un criminale istantaneamente. Arrivai a New York a 11 anni, a quel tempo ascoltavo di tutto... la mia stazione preferita era 1190 WLIB, eccellente per la promozione della musica e della cultura caraibica: era di proprietà di un nero ed era gestita fondamentalmente dal movimento politico nero di estrazione clandestina. A volte, nei fine settimana,a tarda notte, ricevevi programmi caraibici, e quindi i miei genitori ascoltavano il programma haitiano la domenica, e subito dopo iniziavano con musica calypso, soca, e poi c'è il reggae. Quindi capite che era una ampia varietà di musica. Da quando mi sono trasferito a New York questa radio è stata un mio punto fermo. Più tardi, verso l'84/'85, quando Yellowman divenne famoso, molti DJ hip hop iniziarono a suonare Yellowman. Ricordo che DJ Red Alert, dopo che uscì Sleng Teng, mise il riddim ogni sabato sera all'interno dei sui mix che di base erano hip hop. Poi iniziò tutta questa mescolanza tra reggae e hip hop, con Just Ice, Boogie Down Productions... Nell'hip hop c'è un aspetto spirituale, un movimento di strada urbano di base. Proprio come nel reggae che è intriso di cultura rasta, l'hip hop ha una cultura che io sapevo ispirarsi alla Five-Percent Nation of Gods and Earths. Molti dei codici spirituali, i codici disciplinari coinvolti nella musica hip hop, breakdance, in tutta quella roba, sono stati messi indotti da queste persone. Sia chiaro che inizialmente questo movimento non aveva nulla a che fare con i soldi: solo da quando la musica hip hop è stata portata a livello commerciale è diventata qualcosa di diverso. Quando dico Just Ice, mi viene in mente tutto quel movimento. Afrika Bambaataa Zulu Nation è tutto questo, si stava staccando dalla Nation of Islam, sta uscendo dalla lotta progressista dei neri, dallo sviluppo urbano, e tutta quella roba. Quindi la musica hip hop è un movimento che è scaturito da tutto ciò, ma è stato acquisito dalle nuove generazioni e trasformato in qualcos'altro.\r\n\r\nSono felice di aver visto e vissuto una parte di esso. Molte di queste persone hanno preso molto dal reggae o dai rasta, amano le erbe, e quindi han dato luogo a questa cultura incrociata, ed è da qui che il reggae è entrato nell'hip hop. C'era un piccolo segmento di reggae hip hop che stava nacendo. Ma Sleng Teng... Sleng Teng ha frantumato tutto. Quando è uscito Sleng Teng, non c'era stato niente di simile fino a d allora. Ricordo che a New York, tutto era semplicemente esasperato, ogni volta che sentivi Sleng Teng passare da un altoparlante ... ricordo che Sleng Teng era la hit. Quando Sleng Teng partiva, tutti erano consapevoli che in quel momento a Brooklyn, a New York e in tutto il monddo non c'era nulla di simile. E' stato un boom! Anche Super Cat, con Boops, Boops era enorme. Se andavi ad una festa hip hop in qualche seminterrato, al parco o nei cortili, sentivi sta roba. Quando suonavano sti pezzi, tutti dicevano \"This is the shit!\" A quel punto io ero completamente infognato. Per quanto riguarda la musica dancehall, per quanto riguarda la musica della gente, questo era tutto. E in quel momento ho iniziato a prendnere la musica sul serio. Ho iniziato a comprare dischi non appena ho potuto, nei primi anni '80, un singolo costava tipo 75 centesimi... Così ho iniziato la mia collezione, non avevo la consoslle ma i miei cugini più grandi avevano i piatti e organizzavano feste, e mi piaceva mettere i miei dischi alle loro feste perché era una grande opportunità per un giovincello come me.\r\n\r\nA 14 anni nella città di New York puoi lavorare per il New York City Youth Employment, e così mi misi a lavorare ogni estate per mettere da parte qualche soldo e potermi comprare i giradischi. Poi imparai a contare le battute, ad abbinare i beat, a mixare, a catturare il ritmo, tutto con due giradischi con un mixer. -\r\n\r\nQuindi quando ho iniziato a fare il DJ mettevo Boops, Sleng Teng, quelle cose a nastro. Quella era la musica che faceva per me. Mi piaceva anche il rap, mi piaceva Slick Rick, mi piaceva Lovebug Starski, mi piaceva tutto ciò che suonava funky fresh. I miei cugini facevano feste nei basement, e ovviamente non mi lasciavano suonare duurante i pienoni, ma quando non c'era nessuno, potevo mettere qualchhe disco, e poter sentire la mia musica ad un volume esagerato mim gasava anche se la festa non era ancora iniziata. E tutto ciò è stato molto gratificante.\r\n\r\nPoi, quando ho iniziato a fare le cose in grande, avevo una piccola troupe. Giravo con Sammy D, che faceva il beatbox, andavamo alla stessa scuola, anche lui è di genitori haitiani, avevamo molto in comune. Sammy era infognato di Bob un po' più pesantemente di quanto non fossi io a quel tempo. Ci siamo evoluti insieme, sai, conoscendo sempre di più la musica, conoscendo suoni diversi. A 16 anni sono diventato politicamente consapevole e cosciente, prima con una prospettiva di persona di colore arrabbiata sulla storia, sul sistema e su quello che vedevo in TV. Ero del ghetto. E gran parte del mio risveglio cosciente proveniva da cose che ricevevo dalla strada, da persone della Five-Percent Nation che erano coinvolte nell'hip hop. È lì che la scienza, la conoscenza, l'informazione, la saggezza, la storia, il reale veniva trasmessa in quel modo. KRS-One penso sia un ottimo esempio di un risultato del bene che c'era, ma, una volta che i media l'hanno comprato, gli hanno ucciso la vibe. C'erano ancora band come Brand Nubian negli anni '90, e immagino che siano ancora lì, ma essendo diventato tutto così commerciale, non credo sia più efficace. Ma comunque, attraverso questa coscienza, incominciai ad evolvermi in un pensiero più globale ... Il sistema fa schifo a molti livelli, è come una cosa organizzata. Poi capisci che non sono solo i neri la vittima. Mi sono interessato all'intera faccenda del Vietnam, al sistema capitalista e a come sia fottuto. Penso che venendo da una prospettiva del ghetto sia molto allettante pensare che non ci sia una classe. Ero attratto dal comunismo. Non so se può essere realizzabile o no. Ma comunque, tutte questi fatti mi hanno fatto entrare a far parte di una musica che in qualche modo fosse relativa a quel pensiero. E poi, attraverso l'hip hop e i beat, e suonando beat su cui cacciare rime, inizi a cercare beat, e quando inizi a cercare beat entri in diversi tipi di dischi, dischi new wave, dischi che normalmente non compreresti per l'artista ma li compri a causa della musica che in essi è contenuta. Quindi vieni esposto a un diverso tipo di musica. Così il mio interesse si è sviluppato. E poi verso la fine degli anni '80, all'inizio degli anni '90, sono diventato Rasta, sono come rinato, vivendo come una persona Rasta. E anche musicalmente ero diverso. \r\n\r\nPenso di essere andato in uno studio e di aver registrato per un produttore, facendo rime, ho fatto una rima su un riddim hip hop e qualche influenza reggae, una combinazione con un ragazzo di nome Valentine, una roba mai puibblicata. Tutto senza soldi. Poi Ho fatto una cosa per Countryman, questo ragazzo di nome Countryman, era a Bed Stuy, aveva un sound e uno studio. Aveva un DJ tosto nel suo sound, non so se ha mai fatto fiasco, era di Trinidad, faceva speed rap, era cattivo, cattivo! Avrei sempre voluto vedere lui e Papa San cimentarsi faccia a faccia. Cattivo! malvagio! Ho dimenticato il suo nome, amico. Ho anche fatto il mic man per Soul Boys, che era un sound system che è stato forse il primo grande sistema audio con cui sono stato coinvolto. Un sound enorme. Il ragazzo era della Dominica, viveva in Inghilterra, si è dedicato al sound system nei primi anni '70, è tornato a New York e ha suonato tutta la musica, reggae, soul, qualunque cosa, con un sound gigante, in stile caraibico. Ero coinvolto in quel sound, ero presente, aiutavo a trasportare le casse, poi stavo al microfono. Ero una delle persone al microfono, a volte l'unica persona al microfono. Il DJ era il famigerato Ashworth Doe, Ash the Hyper Freak. Un sacco di gente della musica dance gli attribuisce un sacco di nomi e affari, compagnie come Wild Pitch, Soul Kitchen, vengono tutte da Ash. Quando ero un adolscente ribelle, a 16 anni, ho lasciato casa per un periodo, e molte di quelle volte le ho passate dormendo sul divano di Ash. Ogni stanza era solo pieana di dischi, di cumuli di dischi, di tutti i tipi, reggae, soul, jazz, tutto. Ash era un vero sound system, musica, produzione, tutto, educazione. Ho cantato per lui con Valentine. Nemmeno io so cosa ne sia uscito fuori. E ovviamente non era sempre denaro, perché stavo imparando d ero molto felice, molto grato per questo. Poi ho iniziato a distribuire dischi tra i DJ, andando in posti dove potevo trovare dischi in stock, e riuscivo a battere sul tempo alcuni negozi di dischi nella vendita ai DJ. Così ho provato a creare un piccolo pool di DJ per cercare di farmi un business. Mi stavo dedicando all'hip hop ma soprattutto al reggae, nuovi pezzi e poi alcuni pezzi di Studio 1 che tutti volevano, perché a quel tempo i ritmi erano sempre come un remake, quindi la gente voleva sempre ottenere l'originale. Quindi, se stavi organizzando una festa, potevi rimanere su un riddim per un sacco di tempo, potevi passare dal più attuale al più antico, erà così lo stile dei dj che suonavano sta musica. Ho cercato di raggiungere quanti più DJ possibile, per avere sempre più clienti. Ed è in quel periodo che ho scoperto la musica di Wackie. Mi è piaciuto molto il suo suono. Il modo in cui suonava quella musica era proprio come fosse terrore per me, terrore, pesante, oscuro, spirituale, mii piaceva come suonava. Lui era nel Bronx, aveva un negozio di dischi, aveva tutti questi dischi lì, dischi che nessuno voleva... \r\n\r\nA me è davvero piaciuto, e non riuscivo a capire perché alle masse non piacesse. Hanno detto su di lui ogni tipo di merda, una persona in particolare mi ha detto \"Dread, la musica non finisce mai\". E ho avuto lezioni. Ho avuto molte lezioni, proprio perché queste persone avevano negozi di dischi e si rispondevano al fatto che provavo a vendere loro questi dischi. Provavo a venderli a loro perché ero tipo, \"Wow, non ce l'hai qui, questo è super\". E fondamentalmente loro sapevano di non avere quella musica, ma la snobbavano dicendomi che non è completa, non è finita, è dura, non è lucidata, non è vendibile, non è non è non è.... Insomma non gli piaceva. Quando lo mettevano su dicevano, \"Yuh, senti come suona strano? Ora ascolta questo, senti che questa è musica?\" Pensavo ancora che non sapessero di che cazzo parlassero, perché quella merda suonava bad, ma ho preso un abbaglio e ci ho convissuto.\r\n\r\nTra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 per un po' ho interrotto l'intera faccenda della musica, perché la musica era cambiata, ed ero diventato un po' più serio nei confronti di Rastafari; i testi non mi piacevano molto, nel complesso. Quindi ho preso una pausa e in quegli anni mi sono staccato dal reggae, dai sound, da tutto. Pensavo a cosa era il reggae, e non vedevo nè sentivo niente di progressista, persone che uccidono persone, colpi di pistola, tutti vendono coca, tutti indossano una catena d'oro, conosco il terrore ma tutti fumano coca o scoppiano a ridere o qualsiasi altra cosa, e c'è una grande competizione per la maggior parte outfit esagerati, e anche la mentalità delle donne nere e degli uomini neri, per me era degradante da accettare, perché parte del mio coinvolgimento nella musica era anche orientato consapevolmente. Quindi sono uscito da tutto ciò. Ma avevo ancora bisogno di soldi, perciò ho lavorato poi come fattorino, bicicletta, a piedi, ho iniziato a cucinare, a fare stufato arrosti e ad andare ai catering dei grandi eventi: ho avuto modo di vedere un mucchio di eventi, eventi in cui si mangiava cibo italiano. Sognavo di poter dare da mangiare alla gente della musica.\r\n\r\nAll'epoca i sound più grandi erano,da Brooklyn, Terrorist, un grande terrorista cattivo. Sì. Terrorist era il sound, Terrorist ha fatto accadere molte cose. Il tizio che possedeva il sound cantava in un gruppo chiamato I-Plees, alla fine degli anni '70, primi anni '80. Alla fine è stato fucilato. Hanno un po' di canzoni su questa etichetta chiamata Stero, Stero è Stero Fletcher. Tra l'altro, etichetta super bad, e dei rani killer sono usciti su quell'etichetta, come l'originale Still Cool \"To Be Poor Is A Crime\". Shaka ha suonato all'infinito quel brano. Cantanti come Sluggy dormivano davanti alla porta di Terrorist finché non venivano fatti entrare, capito? Posso darti una lista di grandi nomi, che se non fosse stato per Terrorist... e nessuno ha parlato di Terrorist perché quando gli hanno sparato, le persone che erano coinvolte nella sua sparatoria, erano tutti così terrorizzati da questa persona, che nessuno ne ha mai voluto parlare. Ma quando quel sound suonava, e la musica pompava... Penso che sia uno dei primi a portare il sound system dagli scantinati a una sala da ballo, capisci? ma nessuno gli è stato riconoscente.\r\n\r\nTerrorist era solo uno dei sound attivi in città: c'erano molti sound, Inner City, Downbeat, Sons Junior ... Il sound di Wackie era stato praticamente chiuso a quel tempo, quando nei primi anni '80 spararono a Munchie Jackson ... e poi c'era Earthquake, Third World ... Dillinger era stato con i Third World a Brooklyn, il leggendario Dillinger, negli anni '80, e anche Lone Ranger. Ma di tutti questi nomi, nessuno ha mai davvero superato quello che il sound di Jah Love ha fatto per me. C'erano tutti questi artisti coinvolti nel sound system di Jah Love perché era il sound system delle Twelve Tribes. Jah Love veniva a New York e suonava molte volte. Briggy, Charlie Chaplin, Josey Wales, quelle dance a cui andavo sempre, e SuperCat veniva sempre. Amo Super Cat da molto tempo, per me è uno dei DJ più bad mai nati. Come se Dio dicesse che farà nascere un DJ, e questo sarebbe Super Cat. Gli devo molto. Respect. Da molti sono considerati dei DJ sfigati, ma per me, da dove vengo io, da una prospettiva esterna, in cui considero solo il flow, lo stile, la presentazione dei testi, il tempismo, ecc, SuperCat è uno dei DJ più bad sulla terra. SuperCat si presentava sempre alle dance di Jah Love. Ha avuto la cultura, l'abilità oratoria estrema, la fede in Selassie I ... insomma lo adoro.\r\n\r\nQuindi, anche ora che apprezzo molto il sound system del Regno Unito, ciò non toglie la passione per quell'aspetto del sound system giamaicano. Il posto dove fare festa, ormai alla fine degli anni '80, dove a volte potevo sentire radici e cultura, era il Reggae Lounge, poi hanno cambiato il nome in Island Club. Volcano ha suonato lì, Volcano ha suonato lì con un sacco di artisti: Ranking Joe, Toyan, ho visto Shelly Thunder quando era appena uscita, Shinehead. Poi c'era un sound dal Bronx, African Love, in quel periodo African Love suonava la musica più culturale, suonano Yabby U, suonavano musica pesante, anche musica che ora considero tuttora pesante, loro la suonavano. Hanno suonato a tutti i tipi di eventi, hanno tenuto grandi dance, eventi culturali, dove sai che ascolterai musica Rasta tutta la notte. A quel punto mi sentivo in paradiso perché tutto il resto era una merda per me. Ma quella musica era tutta proveniente dal passato. C'era un'organizzazione chiamata IRI, Iniversial Rastafari Inity, si mettevano a ballare, ho visto il leggendario Jah Wise Tippatone negli anni '80 suonare un po' di musica... comunque, là potevi sentire la musica che non sentivi da altre parti. Una sosa seria. E per me era così. Poi mi bastava essere un collezionista, di avere tutta questa musica di Wackie che non avrei mai potuto rilasciare a nessuno, così come la musica per me che stavo comprando e collezionando da conservare, per documentare questo grande messaggio musicale e delle grandi registrazioni. Ma era solo per me stesso, non volevo diffonderla. Penso di essere stato molto influenzato dal sentire quei ragazzi suonare, e poi magari ci incontravamo a casa mia con i Bredren, attaccavamo il microfono, e influenzato com'ero da Jah Love e Briggy, mi piaceva suonare Lato A e lato B, cantarci sopra i canti nyahbingi, perché a quel tempo stavo andando ai raduni binghi regolarmente, quindi cantavo ises sopra i riddim, cantavo contro Babylon ... fumo di erbe, tutto bello.\r\n\r\nEra proprio come stare tra fratelli e sorelle. 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Si conclude con un remix di Mala dei Last Poets, un mix insolito di Steppin' Razor di Peter Tosh, Albo, Mawyd e si finisce con Martin Campbell.\r\n\r\nQua di seguito la prima parte dell'intervista a Ras Kush, il suono di Brooklyn\r\n\r\nRas Kush è uno dei principali ambasciatori del dub britannico negli Stati Uniti, come sound-man, produttore e architetto dell'etichetta discografica Black Redemption. Ci siamo incontrati per la prima volta nel 1999; lui lavorava a Jammyland, allora il più importante negozio di reggae del Lower East Side, e io stavo scavando per cercare qualche disco interessante. Abbiamo parlato di dub e sound system, e da quella consversazione iniziammo a collaborare. È sempre stato una miniera di conoscenze, quindi l'altro giorno ho approfittato della sua visita a Berlino per chiedergli un'intervista. Ci siamo seduti di fronte ad uno stufato di fagioli neri e abbiamo iniziato la conversazionew. Ecco la trascrizione: una putiferio di informazioni riguardanti il suo background musicale e la sua evoluzione, di hip hop e reggae nella Brooklyn degli anni '80, gli stili di percussioni e la loro relazione con il rituale, i suoi incontri con Wackie's e il dub britannico, l'evoluzione del sound system e dell'etichetta Black Redemption, e di molte altre questioni. \r\n\r\n\"Fin dalla mia infanzia, trascorsa in Haiti, ho sempre amato la musica. Da bambino, avevo un piccolo pianoforte, una batteria giocattolo, una chitarra giocattolo: questi erano i miei giocattoli preferiti. Mi piaceva cantare e ballare e inventavo anche \u003Cmark>core\u003C/mark>ografie sui brani che passavano alla radio. C'erano i compas, la musica originale dei compas, io ho sempre amato i compas; perchè suonano anche musica originale delle Antille, musica di tutti i Caraibi, musica afro-francofona. In realtà non mi piace il termine \"afro-francofono\": è musica africana, fatta da persone che sono state colonizzate dai francesi, e quindi parlano questa lingua, cantano e comunicano in un vernacolo simile. Musica africana, musica tribale e voodoo, questi erano i diversi modelli di percussioni associate ai diversi riti cerimoniali. Alcune musiche hanno un pattern di batteria caratteristico, altre tribù ottengono i loro ritmi dalle miscelazioni di diverse tradizioni e stili, e infine ci si ritrova con un sacco di ritmi originari dello stesso luogo. Sviluppano, evolvono e producono questa musica che viene poi diffusa e condivisa, quindi immagino che questi luoghi colonizzati dalla Francia abbiano tribù simili e ritmi tribali simili: tutto ciò è diventato caratteristico delle composizione musicali di quest'area e lo ha reso inerente a tutti questi popoli: quindi che tu vada in Martinica, Guadalupa, Antille, ad Haiti... tutti suonano ai caraibi come in Africa. Ho ascoltato questo tipo di musica, compas e molta altra, e poi reggae reggae reggae, tanta musica giamaicana. La prima volta che ho sentito Bob Marley fu con mio padre, avevo cinque o sei anni. Ricordo che abbiamo stavamo attraversando il paese da Port au Prince a Saint-Marc, e per tutto il tempo in sottofondo c'era Bob: fu così che la musica di Bob Marley mi conquistò. Poi c'erano moltissime persone ad Haiti che sono state influenzate da Bob, tra tutti mi ricordo un artista chiamato Ti Mano, che alla fine degli anni 70 fece alcuni pezzi reggae, sia in creolo e sia in inglese. \r\n\r\nSono nato a New York, ma sono stato portato ad Haiti quando ero molto giovane perché i miei genitori hanno preferito il sistema di educazione e istruzione caraibico più di quello che sarebbe stato disponibile per me a Brooklyn in quel periodo. Ho vissuto ad Haiti fino all'età di 11 anni, ma venivo a New York ogni estate. Avevo molti cugini là, per la maggior parte nati e cresciuti a Brooklyn alla fine degli anni '70, vivevano nel ghetto ed erano appassionati di hip hop. e così senza rendermene conto entrai nella scena dell'hip hop più hardcore, quello con lo stile del sound system afroamericano, tutto grazie per i miei cugini. Io ero più piccolo di loro e li seguivo in tutto e per tutto, da casa fino alle yard dove montavano i sound rubando l'elettricità pubblica. I giamaicani erano i più infogati in questa scena.\r\n\r\nQuando venivo a New York stavo a casa di mia mamma, a St. Marks, lungo Nostrand Avenue, Dread Central. Ovviamente, dato che era una zona di spaccio selvaggio, mia mamma mi ha sempre vietato di frequentare certi posti, dicendomi che se fossi passato di là sarei diventato un criminale istantaneamente. Arrivai a New York a 11 anni, a quel tempo ascoltavo di tutto... la mia stazione preferita era 1190 WLIB, eccellente per la promozione della musica e della cultura caraibica: era di proprietà di un nero ed era gestita fondamentalmente dal movimento politico nero di estrazione clandestina. A volte, nei fine settimana,a tarda notte, ricevevi programmi caraibici, e quindi i miei genitori ascoltavano il programma haitiano la domenica, e subito dopo iniziavano con musica calypso, soca, e poi c'è il reggae. Quindi capite che era una ampia varietà di musica. Da quando mi sono trasferito a New York questa radio è stata un mio punto fermo. Più tardi, verso l'84/'85, quando Yellowman divenne famoso, molti DJ hip hop iniziarono a suonare Yellowman. Ricordo che DJ Red Alert, dopo che uscì Sleng Teng, mise il riddim ogni sabato sera all'interno dei sui mix che di base erano hip hop. Poi iniziò tutta questa mescolanza tra reggae e hip hop, con Just Ice, Boogie Down Productions... Nell'hip hop c'è un aspetto spirituale, un movimento di strada urbano di base. Proprio come nel reggae che è intriso di cultura rasta, l'hip hop ha una cultura che io sapevo ispirarsi alla Five-Percent Nation of Gods and Earths. Molti dei codici spirituali, i codici disciplinari coinvolti nella musica hip hop, breakdance, in tutta quella roba, sono stati messi indotti da queste persone. Sia chiaro che inizialmente questo movimento non aveva nulla a che fare con i soldi: solo da quando la musica hip hop è stata portata a livello commerciale è diventata qualcosa di diverso. Quando dico Just Ice, mi viene in mente tutto quel movimento. Afrika Bambaataa Zulu Nation è tutto questo, si stava staccando dalla Nation of Islam, sta uscendo dalla lotta progressista dei neri, dallo sviluppo urbano, e tutta quella roba. Quindi la musica hip hop è un movimento che è scaturito da tutto ciò, ma è stato acquisito dalle nuove generazioni e trasformato in qualcos'altro.\r\n\r\nSono felice di aver visto e vissuto una parte di esso. Molte di queste persone hanno preso molto dal reggae o dai rasta, amano le erbe, e quindi han dato luogo a questa cultura incrociata, ed è da qui che il reggae è entrato nell'hip hop. C'era un piccolo segmento di reggae hip hop che stava nacendo. Ma Sleng Teng... Sleng Teng ha frantumato tutto. Quando è uscito Sleng Teng, non c'era stato niente di simile fino a d allora. Ricordo che a New York, tutto era semplicemente esasperato, ogni volta che sentivi Sleng Teng passare da un altoparlante ... ricordo che Sleng Teng era la hit. Quando Sleng Teng partiva, tutti erano consapevoli che in quel momento a Brooklyn, a New York e in tutto il monddo non c'era nulla di simile. E' stato un boom! Anche Super Cat, con Boops, Boops era enorme. Se andavi ad una festa hip hop in qualche seminterrato, al parco o nei cortili, sentivi sta roba. Quando suonavano sti pezzi, tutti dicevano \"This is the shit!\" A quel punto io ero completamente infognato. Per quanto riguarda la musica dancehall, per quanto riguarda la musica della gente, questo era tutto. E in quel momento ho iniziato a prendnere la musica sul serio. Ho iniziato a comprare dischi non appena ho potuto, nei primi anni '80, un singolo costava tipo 75 centesimi... Così ho iniziato la mia collezione, non avevo la consoslle ma i miei cugini più grandi avevano i piatti e organizzavano feste, e mi piaceva mettere i miei dischi alle loro feste perché era una grande opportunità per un giovincello come me.\r\n\r\nA 14 anni nella città di New York puoi lavorare per il New York City Youth Employment, e così mi misi a lavorare ogni estate per mettere da parte qualche soldo e potermi comprare i giradischi. Poi imparai a contare le battute, ad abbinare i beat, a mixare, a catturare il ritmo, tutto con due giradischi con un mixer. -\r\n\r\nQuindi quando ho iniziato a fare il DJ mettevo Boops, Sleng Teng, quelle cose a nastro. Quella era la musica che faceva per me. Mi piaceva anche il rap, mi piaceva Slick Rick, mi piaceva Lovebug Starski, mi piaceva tutto ciò che suonava funky fresh. I miei cugini facevano feste nei basement, e ovviamente non mi lasciavano suonare duurante i pienoni, ma quando non c'era nessuno, potevo mettere qualchhe disco, e poter sentire la mia musica ad un volume esagerato mim gasava anche se la festa non era ancora iniziata. E tutto ciò è stato molto gratificante.\r\n\r\nPoi, quando ho iniziato a fare le cose in grande, avevo una piccola troupe. Giravo con Sammy D, che faceva il beatbox, andavamo alla stessa scuola, anche lui è di genitori haitiani, avevamo molto in comune. Sammy era infognato di Bob un po' più pesantemente di quanto non fossi io a quel tempo. Ci siamo evoluti insieme, sai, conoscendo sempre di più la musica, conoscendo suoni diversi. A 16 anni sono diventato politicamente consapevole e cosciente, prima con una prospettiva di persona di colore arrabbiata sulla storia, sul sistema e su quello che vedevo in TV. Ero del ghetto. E gran parte del mio risveglio cosciente proveniva da cose che ricevevo dalla strada, da persone della Five-Percent Nation che erano coinvolte nell'hip hop. È lì che la scienza, la conoscenza, l'informazione, la saggezza, la storia, il reale veniva trasmessa in quel modo. KRS-One penso sia un ottimo esempio di un risultato del bene che c'era, ma, una volta che i media l'hanno comprato, gli hanno ucciso la vibe. C'erano ancora band come Brand Nubian negli anni '90, e immagino che siano ancora lì, ma essendo diventato tutto così commerciale, non credo sia più efficace. Ma comunque, attraverso questa coscienza, incominciai ad evolvermi in un pensiero più globale ... Il sistema fa schifo a molti livelli, è come una cosa organizzata. Poi capisci che non sono solo i neri la vittima. Mi sono interessato all'intera faccenda del Vietnam, al sistema capitalista e a come sia fottuto. Penso che venendo da una prospettiva del ghetto sia molto allettante pensare che non ci sia una classe. Ero attratto dal comunismo. Non so se può essere realizzabile o no. Ma comunque, tutte questi fatti mi hanno fatto entrare a far parte di una musica che in qualche modo fosse relativa a quel pensiero. E poi, attraverso l'hip hop e i beat, e suonando beat su cui cacciare rime, inizi a cercare beat, e quando inizi a cercare beat entri in diversi tipi di dischi, dischi new wave, dischi che normalmente non compreresti per l'artista ma li compri a causa della musica che in essi è contenuta. Quindi vieni esposto a un diverso tipo di musica. Così il mio interesse si è sviluppato. E poi verso la fine degli anni '80, all'inizio degli anni '90, sono diventato Rasta, sono come rinato, vivendo come una persona Rasta. E anche musicalmente ero diverso. \r\n\r\nPenso di essere andato in uno studio e di aver registrato per un produttore, facendo rime, ho fatto una rima su un riddim hip hop e qualche influenza reggae, una combinazione con un ragazzo di nome Valentine, una roba mai puibblicata. Tutto senza soldi. Poi Ho fatto una cosa per Countryman, questo ragazzo di nome Countryman, era a Bed Stuy, aveva un sound e uno studio. Aveva un DJ tosto nel suo sound, non so se ha mai fatto fiasco, era di Trinidad, faceva speed rap, era cattivo, cattivo! Avrei sempre voluto vedere lui e Papa San cimentarsi faccia a faccia. Cattivo! malvagio! Ho dimenticato il suo nome, amico. Ho anche fatto il mic man per Soul Boys, che era un sound system che è stato forse il primo grande sistema audio con cui sono stato coinvolto. Un sound enorme. Il ragazzo era della Dominica, viveva in Inghilterra, si è dedicato al sound system nei primi anni '70, è tornato a New York e ha suonato tutta la musica, reggae, soul, qualunque cosa, con un sound gigante, in stile caraibico. Ero coinvolto in quel sound, ero presente, aiutavo a trasportare le casse, poi stavo al microfono. Ero una delle persone al microfono, a volte l'unica persona al microfono. Il DJ era il famigerato Ashworth Doe, Ash the Hyper Freak. Un sacco di gente della musica dance gli attribuisce un sacco di nomi e affari, compagnie come Wild Pitch, Soul Kitchen, vengono tutte da Ash. Quando ero un adolscente ribelle, a 16 anni, ho lasciato casa per un periodo, e molte di quelle volte le ho passate dormendo sul divano di Ash. Ogni stanza era solo pieana di dischi, di cumuli di dischi, di tutti i tipi, reggae, soul, \u003Cmark>jazz\u003C/mark>, tutto. Ash era un vero sound system, musica, produzione, tutto, educazione. Ho cantato per lui con Valentine. Nemmeno io so cosa ne sia uscito fuori. E ovviamente non era sempre denaro, perché stavo imparando d ero molto felice, molto grato per questo. Poi ho iniziato a distribuire dischi tra i DJ, andando in posti dove potevo trovare dischi in stock, e riuscivo a battere sul tempo alcuni negozi di dischi nella vendita ai DJ. Così ho provato a creare un piccolo pool di DJ per cercare di farmi un business. Mi stavo dedicando all'hip hop ma soprattutto al reggae, nuovi pezzi e poi alcuni pezzi di Studio 1 che tutti volevano, perché a quel tempo i ritmi erano sempre come un remake, quindi la gente voleva sempre ottenere l'originale. Quindi, se stavi organizzando una festa, potevi rimanere su un riddim per un sacco di tempo, potevi passare dal più attuale al più antico, erà così lo stile dei dj che suonavano sta musica. Ho cercato di raggiungere quanti più DJ possibile, per avere sempre più clienti. Ed è in quel periodo che ho scoperto la musica di Wackie. Mi è piaciuto molto il suo suono. Il modo in cui suonava quella musica era proprio come fosse terrore per me, terrore, pesante, oscuro, spirituale, mii piaceva come suonava. Lui era nel Bronx, aveva un negozio di dischi, aveva tutti questi dischi lì, dischi che nessuno voleva... \r\n\r\nA me è davvero piaciuto, e non riuscivo a capire perché alle masse non piacesse. Hanno detto su di lui ogni tipo di merda, una persona in particolare mi ha detto \"Dread, la musica non finisce mai\". E ho avuto lezioni. Ho avuto molte lezioni, proprio perché queste persone avevano negozi di dischi e si rispondevano al fatto che provavo a vendere loro questi dischi. Provavo a venderli a loro perché ero tipo, \"Wow, non ce l'hai qui, questo è super\". E fondamentalmente loro sapevano di non avere quella musica, ma la snobbavano dicendomi che non è completa, non è finita, è dura, non è lucidata, non è vendibile, non è non è non è.... Insomma non gli piaceva. Quando lo mettevano su dicevano, \"Yuh, senti come suona strano? Ora ascolta questo, senti che questa è musica?\" Pensavo ancora che non sapessero di che cazzo parlassero, perché quella merda suonava bad, ma ho preso un abbaglio e ci ho convissuto.\r\n\r\nTra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90 per un po' ho interrotto l'intera faccenda della musica, perché la musica era cambiata, ed ero diventato un po' più serio nei confronti di Rastafari; i testi non mi piacevano molto, nel complesso. Quindi ho preso una pausa e in quegli anni mi sono staccato dal reggae, dai sound, da tutto. Pensavo a cosa era il reggae, e non vedevo nè sentivo niente di progressista, persone che uccidono persone, colpi di pistola, tutti vendono coca, tutti indossano una catena d'oro, conosco il terrore ma tutti fumano coca o scoppiano a ridere o qualsiasi altra cosa, e c'è una grande competizione per la maggior parte outfit esagerati, e anche la mentalità delle donne nere e degli uomini neri, per me era degradante da accettare, perché parte del mio coinvolgimento nella musica era anche orientato consapevolmente. Quindi sono uscito da tutto ciò. Ma avevo ancora bisogno di soldi, perciò ho lavorato poi come fattorino, bicicletta, a piedi, ho iniziato a cucinare, a fare stufato arrosti e ad andare ai catering dei grandi eventi: ho avuto modo di vedere un mucchio di eventi, eventi in cui si mangiava cibo italiano. Sognavo di poter dare da mangiare alla gente della musica.\r\n\r\nAll'epoca i sound più grandi erano,da Brooklyn, Terrorist, un grande terrorista cattivo. Sì. Terrorist era il sound, Terrorist ha fatto accadere molte cose. Il tizio che possedeva il sound cantava in un gruppo chiamato I-Plees, alla fine degli anni '70, primi anni '80. Alla fine è stato fucilato. Hanno un po' di canzoni su questa etichetta chiamata Stero, Stero è Stero Fletcher. Tra l'altro, etichetta super bad, e dei rani killer sono usciti su quell'etichetta, come l'originale Still Cool \"To Be Poor Is A Crime\". Shaka ha suonato all'infinito quel brano. Cantanti come Sluggy dormivano davanti alla porta di Terrorist finché non venivano fatti entrare, capito? Posso darti una lista di grandi nomi, che se non fosse stato per Terrorist... e nessuno ha parlato di Terrorist perché quando gli hanno sparato, le persone che erano coinvolte nella sua sparatoria, erano tutti così terrorizzati da questa persona, che nessuno ne ha mai voluto parlare. Ma quando quel sound suonava, e la musica pompava... Penso che sia uno dei primi a portare il sound system dagli scantinati a una sala da ballo, capisci? ma nessuno gli è stato riconoscente.\r\n\r\nTerrorist era solo uno dei sound attivi in città: c'erano molti sound, Inner City, Downbeat, Sons Junior ... Il sound di Wackie era stato praticamente chiuso a quel tempo, quando nei primi anni '80 spararono a Munchie Jackson ... e poi c'era Earthquake, Third World ... Dillinger era stato con i Third World a Brooklyn, il leggendario Dillinger, negli anni '80, e anche Lone Ranger. Ma di tutti questi nomi, nessuno ha mai davvero superato quello che il sound di Jah Love ha fatto per me. C'erano tutti questi artisti coinvolti nel sound system di Jah Love perché era il sound system delle Twelve Tribes. Jah Love veniva a New York e suonava molte volte. Briggy, Charlie Chaplin, Josey Wales, quelle dance a cui andavo sempre, e SuperCat veniva sempre. Amo Super Cat da molto tempo, per me è uno dei DJ più bad mai nati. Come se Dio dicesse che farà nascere un DJ, e questo sarebbe Super Cat. Gli devo molto. Respect. Da molti sono considerati dei DJ sfigati, ma per me, da dove vengo io, da una prospettiva esterna, in cui considero solo il flow, lo stile, la presentazione dei testi, il tempismo, ecc, SuperCat è uno dei DJ più bad sulla terra. SuperCat si presentava sempre alle dance di Jah Love. Ha avuto la cultura, l'abilità oratoria estrema, la fede in Selassie I ... insomma lo adoro.\r\n\r\nQuindi, anche ora che apprezzo molto il sound system del Regno Unito, ciò non toglie la passione per quell'aspetto del sound system giamaicano. Il posto dove fare festa, ormai alla fine degli anni '80, dove a volte potevo sentire radici e cultura, era il Reggae Lounge, poi hanno cambiato il nome in Island Club. Volcano ha suonato lì, Volcano ha suonato lì con un sacco di artisti: Ranking Joe, Toyan, ho visto Shelly Thunder quando era appena uscita, Shinehead. Poi c'era un sound dal Bronx, African Love, in quel periodo African Love suonava la musica più culturale, suonano Yabby U, suonavano musica pesante, anche musica che ora considero tuttora pesante, loro la suonavano. Hanno suonato a tutti i tipi di eventi, hanno tenuto grandi dance, eventi culturali, dove sai che ascolterai musica Rasta tutta la notte. A quel punto mi sentivo in paradiso perché tutto il resto era una merda per me. Ma quella musica era tutta proveniente dal passato. C'era un'organizzazione chiamata IRI, Iniversial Rastafari Inity, si mettevano a ballare, ho visto il leggendario Jah Wise Tippatone negli anni '80 suonare un po' di musica... comunque, là potevi sentire la musica che non sentivi da altre parti. Una sosa seria. E per me era così. Poi mi bastava essere un collezionista, di avere tutta questa musica di Wackie che non avrei mai potuto rilasciare a nessuno, così come la musica per me che stavo comprando e collezionando da conservare, per documentare questo grande messaggio musicale e delle grandi registrazioni. Ma era solo per me stesso, non volevo diffonderla. Penso di essere stato molto influenzato dal sentire quei ragazzi suonare, e poi magari ci incontravamo a casa mia con i Bredren, attaccavamo il microfono, e influenzato com'ero da Jah Love e Briggy, mi piaceva suonare Lato A e lato B, cantarci sopra i canti nyahbingi, perché a quel tempo stavo andando ai raduni binghi regolarmente, quindi cantavo ises sopra i riddim, cantavo contro Babylon ... fumo di erbe, tutto bello.\r\n\r\nEra proprio come stare tra fratelli e sorelle. 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