","La lotta antilavorista delle sex workers ai tempi della pandemia","post",1591013156,[68,69,70,71,72],"http://radioblackout.org/tag/lavoro-sessuale/","http://radioblackout.org/tag/lotta/","http://radioblackout.org/tag/nessuna-e-sola/","http://radioblackout.org/tag/pandemia/","http://radioblackout.org/tag/sex-workers/",[74,75,76,77,78],"lavoro sessuale","lotta","nessuna è sola","pandemia","sex workers",{"post_content":80,"post_title":84,"tags":87},{"matched_tokens":81,"snippet":82,"value":83},[75],"multe nelle strade? Quali forme di \u003Cmark>lotta\u003C/mark> autorganizzata, solidarietà e mutuo soccorso","\"Le strade della capitale hanno ripreso le loro sembianze abituali, il traffico è diminuito mentre sono aumentati i posti di blocco delle forze dell’ordine. Ma nelle arterie principali, che dal centro città fuggono verso il raccordo anulare, sono scomparse le lavoratrici del sesso. Il distanziamento sociale, e la paura del contagio, comprimono i rapporti fisici nel territorio circoscritto della coppia. Questo nuovo corso ha un impatto devastante sulla sopravvivenza di chi svolge il lavoro sessuale. E se per chi è in possesso di documenti esiste la possibilità di accedere almeno ai buoni spesa devoluti dai comuni, chi è senza residenza e permesso di soggiorno, si trova da qualche settimana nel vicolo cieco della povertà assoluta\". Comincia così un articolo apparso su Il Manifesto, che ha suscitato la stizza di alcune femministe neo-abolizioniste, a cui poi hanno risposto direttamente le sex workers.\r\n\r\nAbbiamo voluto approfondire che cosa sia successo sul terreno del lavoro sessuale nelle nostre città durante la quarantena fino ad oggi, mentre è in corso la ripresa della normalità capitalistica. Che cosa stanno vivendo le sex workers tanto in termini di crisi economica quanto di repressione, dato l'aumento esponenziale di retate e multe nelle strade? Quali forme di \u003Cmark>lotta\u003C/mark> autorganizzata, solidarietà e mutuo soccorso dal basso sono state messe in campo per farci fronte? Qual è la tensione antilavorista che anima le lotte? E che ruolo ha l'ordine giuridico, la Legge Merlin ma non solo, nell'ostacolare una resistenza collettiva, data anche la composizione sociale di chi svolge lavoro sessuale, spesso senza documenti?\r\n\r\nInfine, uno sguardo alla violenza del linguaggio patriarcale e machista sul lavoro sessuale e su cosa abbia significato nella storia de* sex workers la riappropriazione di termini denigratori per sovvertire l'ordine del dominio, a partire dal proprio posizionamento di corpi oppressi.\r\n\r\nQuesta mattina ne abbiamo parlato con Ombretta di Ombre Rosse:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/ombrettarossaa.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":85,"snippet":86,"value":86},[75],"La \u003Cmark>lotta\u003C/mark> antilavorista delle sex workers ai tempi della pandemia",[88,90,93,95,97],{"matched_tokens":89,"snippet":74},[],{"matched_tokens":91,"snippet":92},[75],"\u003Cmark>lotta\u003C/mark>",{"matched_tokens":94,"snippet":76},[],{"matched_tokens":96,"snippet":77},[],{"matched_tokens":98,"snippet":78},[],[100,106,109],{"field":43,"indices":101,"matched_tokens":103,"snippets":105},[102],1,[104],[75],[92],{"field":107,"matched_tokens":108,"snippet":86,"value":86},"post_title",[75],{"field":110,"matched_tokens":111,"snippet":82,"value":83},"post_content",[75],578730123365712000,{"best_field_score":114,"best_field_weight":115,"fields_matched":116,"num_tokens_dropped":55,"score":117,"tokens_matched":102,"typo_prefix_score":55},"1108091339008",13,3,"578730123365711979",{"document":119,"highlight":149,"highlights":178,"text_match":112,"text_match_info":189},{"cat_link":120,"category":121,"comment_count":55,"id":122,"is_sticky":55,"permalink":123,"post_author":24,"post_content":124,"post_date":125,"post_excerpt":60,"post_id":122,"post_modified":126,"post_thumbnail":127,"post_thumbnail_html":128,"post_title":129,"post_type":65,"sort_by_date":130,"tag_links":131,"tags":141},[52],[54],"60504","http://radioblackout.org/2020/05/aggiornamento-dalle-campagne-in-lotta-e-commento-sulla-sanatoria/","La questione dei braccianti irregolari nelle campagne italiane è uscita alla ribalta in tempi di pandemia. 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I dipendenti della cooperativa Lufra, con sede a Milano, protestano per le paghe molto basse, per i sovraccarichi di lavoro a cui sono costretti e per i licenziamenti antisindacali. Da giorni è in corso un picchetto rumoroso di fronte all'Hotel e mercoledì lavoratrici e lavoratori hanno anche iniziato uno sciopero della fame. Continua, nel frattempo, il silenzio della cooperativa, così come l'ostilità della direzione della struttura alberghiera, che non ha mosso un dito di fronte alla protesta dei dipendenti della Lufra, come se non fosse affar suo. Va peraltro ricordato che la cooperativa ha vinto l’appalto a giugno 2017, subentrando a un’altra società che era stata allontanata proprio in seguito a uno sciopero, motivato dal fatto che non pagava i dipendenti.\r\n\r\n \r\n\r\nLa protesta delle lavoratrici e dei lavoratori della Lufra non si ferma, tutte e tutti sono invitati a passare al loro picchetto in via Lagrange, di fronte all'Hotel Concorde.\r\n\r\nQuesta mattina ai microfoni Enzo, lavoratore in lotta:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ","9 Settembre 2017","2017-09-12 16:16:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/111909750-94a2b11f-537a-45ae-82d5-9a61d0df2c0c-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/111909750-94a2b11f-537a-45ae-82d5-9a61d0df2c0c.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/111909750-94a2b11f-537a-45ae-82d5-9a61d0df2c0c.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/111909750-94a2b11f-537a-45ae-82d5-9a61d0df2c0c-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/111909750-94a2b11f-537a-45ae-82d5-9a61d0df2c0c-170x170.jpg 170w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Torino, continua la lotta degli addetti alle pulizie dell'Hotel Concorde",1505000725,[286,287,69,288,289],"http://radioblackout.org/tag/concorde/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/lufra/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[291,292,75,293,15],"concorde","lavoro","lufra",{"post_content":295,"post_title":299,"tags":302},{"matched_tokens":296,"snippet":297,"value":298},[75],"Non si ferma la \u003Cmark>lotta\u003C/mark> delle lavoratrici e dei lavoratori","Non si ferma la \u003Cmark>lotta\u003C/mark> delle lavoratrici e dei lavoratori addetti alle pulizie dell'Hotel Concorde di via Lagrange, a Torino, iniziata una settimana fa. 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In occasione del settantesimo anniversario dello sbarco degli statunitensi in Sicilia, a Gela autorità locali in collaborazione con i militari USA avevano in programma una celebrazione/rievocazione storica di quell'evento.\r\nNon potevano mancare i No Muos che a Niscemi si battono contro l'installazione di antenne destinate a coordinare le azioni dei droni statunitensi sui vari teatri di guerra del pianeta. Non solo. Il sistema Muos, come già le altre antenne della sughereta di Niscemi, è dannoso per la salute della popolazione dell'area.\r\nIn quell'occasione venne arrestato Turi Vaccaro, attivista antimilitarista molto noto per la sua partecipazione non violenta ma attiva alle azioni di sabotaggio ed intralcio dei lavori per il Tav, la base Dal Molin e, oggi, il Muos. In Olanda scontò una anno di carcere per aver danneggiato a colpi di martello il pannello comandi di due aerei da combattimento statunitensi.\r\nA Gela Turi si era disteso sopra un'auto della polizia: per quest'azione è stato condotto nel carcere locale e, dopo qualche giorno, ai domiciliari a Partinico. Le accuse nei suoi confronti sono molto pesanti: danneggiamento e lesioni nei confronti di quattro agenti che si sono fatti refertare dopo l'arresto.\r\nQuest'episodio si inserisce nel clima repressivo crescente che accompagna la lotta contro il Muos. 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Il governo dopo la sconfitta decretata dal Tar la scorsa settimana, ha deciso a tempo di record di fare ricorso a tempo di record al consiglio di Stato contro la decisione del Tribunale ammanistrativo che ha giudicato legittima la revoca delle autorizzazioni al Muos fatta dalla regione Sicilia.\r\nI No Muos, consapevoli che questa \u003Cmark>lotta\u003C/mark> antimilitarista non si vince e non si perde a suon di carte bollate, continua la propria estate di \u003Cmark>lotta\u003C/mark> con una seconda settimana di campeggio a Niscemi.\r\nQui potete leggere il programma.\r\n\r\nNoi abbiamo fatto il punto sulla situazione con Pippo Gurrieri del movimento No Muos.\r\nAscolta la diretta\r\n2013 07 17 gurrieri turi no muos",{"matched_tokens":353,"snippet":355,"value":355},[354],"Lotta","No Muos. \u003Cmark>Lotta\u003C/mark>, repressione e carte bollate",[357,359,361,363,365,367],{"matched_tokens":358,"snippet":343},[],{"matched_tokens":360,"snippet":344},[],{"matched_tokens":362,"snippet":92},[75],{"matched_tokens":364,"snippet":345},[],{"matched_tokens":366,"snippet":21},[],{"matched_tokens":368,"snippet":346},[],[370,375,377],{"field":43,"indices":371,"matched_tokens":372,"snippets":374},[316],[373],[75],[92],{"field":107,"matched_tokens":376,"snippet":355,"value":355},[354],{"field":110,"matched_tokens":378,"snippet":350,"value":351},[75],{"best_field_score":114,"best_field_weight":115,"fields_matched":116,"num_tokens_dropped":55,"score":117,"tokens_matched":102,"typo_prefix_score":55},{"document":381,"highlight":401,"highlights":420,"text_match":112,"text_match_info":430},{"cat_link":382,"category":383,"comment_count":55,"id":384,"is_sticky":55,"permalink":385,"post_author":24,"post_content":386,"post_date":387,"post_excerpt":60,"post_id":384,"post_modified":388,"post_thumbnail":60,"post_thumbnail_html":60,"post_title":389,"post_type":65,"sort_by_date":390,"tag_links":391,"tags":396},[52],[54],"15024","http://radioblackout.org/2013/04/blocchi-cariche-e-proteste-al-san-raffaele-i-lavoratori-non-cedono-ai-ricatti-puntando-sulla-lotta/","La lunga vertenza dei lavoratori del San Raffaele di Milano è giunta ad una svolta. 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Se da un lato, senza ombra di dubbio, la Colonia ha creato le fondamenta su cui poggiano le ingiustizie e le ineguaglianze del presente, dall’altra il neo-colonialismo ha assunto negli anni la forma del turismo di massa europeo e nord-americano. Un mondo centralizzato attorno a paesaggi mozzafiato, animali esotici e spiagge bianche, invisibilizza la violenza brutale sistemica e la povertà dilagante a cui sono esposti – per mano dell’elite al governo e dei loro alleati oltre-oceano – la maggioranza assoluta della popolazione del paese.\r\nInoltre gli aggiornamenti dal Kenya ci permettono di ragionare sulla determinazione, a livello transnazionale e sistemico, dei cosiddetti “fattori di spinta” della migrazione: tasselli importanti nella macchina di sfruttamento, annichilimento e sopraffazione di un’enorme fetta della popolazione mondiale che si trova a, o sceglie di, migrare.\r\n\r\nNella speranza di continuare a dare aggiornamenti su ciò che è silenziato nelle retoriche mediatiche mainstream e con in mente il desiderio di frantumare l’idea coloniale dell’Africa da cartolina – assolata e destinata alla fruizione turistica – rilanciamo le ultime notizie dalle lotte in Kenya:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Kenya27.12.24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","28 Dicembre 2024","2024-12-28 20:30:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/kenya-200x110.jpg","Il lato oscuro delle cartoline coloniali: su repressione e lotta in Kenya","podcast",1735417835,[69,340,514],"http://radioblackout.org/tag/rivolta/",[75,21,516],"rivolta",{"post_content":518,"post_title":522,"tags":525},{"matched_tokens":519,"snippet":520,"value":521},[75],"palcoscenico mediatico della potenza di \u003Cmark>lotta\u003C/mark> messa in campo in quel","Nel Luglio 2024, poco dopo i moti estivi di piazza in Kenya, ai microfoni di Harraga – trasmissione contro CPR, frontiere e razzismo di Stato in onda su Radio blackout – avevamo potuto restituire le voci di chi a ha vissuto quei giorni (“Un racconto sui moti di piazza in atto in Kenya”).\r\n\r\nOggi – mesi dopo l’irruzione sul palcoscenico mediatico della potenza di \u003Cmark>lotta\u003C/mark> messa in campo in quel paese dell’Africa orientale – un compagno kenyano ci manda un aggiornamento sullo stato delle cose e l’affilarsi della repressione per conto del Presidente in carica – William Ruto – e dei suoi scagnozzi e portaborse.\r\nNell’analisi portata avanti ci sono dei tasselli che collegano il passato con le sue ripercussioni nel presente e l’equatore con queste latitudini. 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L’architettura del razzismo si articola in dispositivi, strutture, manipolazioni mediatiche e fatti materiali tenuti insieme dal discorso corale del dominante. Così come il potere assume varie forme e si dota di diverse armi, la nostra analisi – congiunta alla pratica – necessità di uno sguardo d’insieme che tracci le fila dell’oppressione così da cogliere gli angoli di attacco, incontrare complici di un percorso e identificare i propri obbiettivi.\r\n\r\nDue dirette - ai microfoni di Harraga in onda su Radio Blackout - da due luoghi d’Italia distanti l’uno dall’altro che, in due momenti diversi ci raccontano come frontiere, galere, CPR, quartieri periferici e campagne siano i contesti in cui non solo la brutalità dell’oppressione si manifesta, ma da cui partire per tracciare i nessi di senso che tengono vivi i legami di solidarietà e lotta.\r\n\r\nQui la diretta da Trieste:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/GradiscaTriesteSilos-12.07.24.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui la diretta da Roma:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/roma19.07.2024.mp3\"][/audio]","4 Agosto 2024","2024-08-04 20:07:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/rivolta-trieste-200x110.jpg","Da Trieste a Roma: momenti di lotta nelle strade, nei CPR, nelle carceri",1722801858,[556,557,69],"http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/cpr/",[474,559,75],"cpr",{"post_content":561,"post_title":565,"tags":568},{"matched_tokens":562,"snippet":563,"value":564},[75],"i legami di solidarietà e \u003Cmark>lotta\u003C/mark>.\r\n\r\nQui la diretta da Trieste:\r","L’oppressione di classe si intreccia spesso con quella lungo la linea del colore tentando di garantire – grazie alla miseria imposta a buona parte della popolazione mondiale – il perpetuarsi dell’ordine economico capitalista. 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In questa corrispondenza ad Harraga, in onda su Radio Blackout, con una compagna da Sofia, abbiamo parlato di fascismo e antifascismo in Bulgaria; dove la situazione è per molti versi simili a quella ungherese, ma anche strettamente legata dinamiche europee. La Bulgaria è la frontiera sudorientale dell'Europa con la Turchia: un confine su cui politica bulgara ed europea costruiscono da anni la loro propaganda anti-immigrati per legittimare la militarizzazione e i tagli al welfare, e su cui marciano sia nuovi partiti di estrema destra, populisti e filo-russi, sia le organizzazioni neonaziste extra-partitiche. Nell'ultimo anno a Sofia, abbiamo assistito a marce anti-immigrati organizzate da rappresentanti della politica istituzionale e capeggiati da gruppi di ultras neonazi, così come a frequenti aggressioni per le strade e campagne di propaganda razzista e omotransfobica. I neonazi si prendono gli spazi lasciati vuoti dalla politica e dai servizi assenti: le organizzazioni giovanili \"patriottiche\" sono nelle scuole, nelle palestre e negli stadi. Spesso gli aggressori sono (appositamente) minorenni, mentre più in alto nella scala gerarchica sta chi da anni collabora con polizia, politica e mafia nel traffico della droga e nelle provocazioni nei movimenti di piazza più grandi. In mezzo al fascismo che avanza su tutti i fronti, lx compagnx antifascistx organizzano ogni anno un corteo chiamato \"No ai nazisti nelle nostre strade\" (in foto), in risposta alla marcia neonazista in onore del generale Hristo Lukov. Quest'anno le mobilitazioni antifasciste e antirazziste non sono mancate e sono state occasioni di intreccio tra le lotte in solidarietà ai reclusi nei cpr e nei centri di accoglienza bulgari, la lotta per la libertà di movimento al confine con la Turchia, le lotte transfemministe e il movimento di solidarietà con la resistenza palestinese e quella curda.\r\n\r\nNella prima parte, un'analisi sul contesto bulgaro di ascesa delle estreme destre sia parlamentari che extra parlamentari:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/BulgariaANTIFApt1.mp3\"][/audio]\r\n Nella seconda parte dell'approfondimenti, un racconto su come si dispiega la resistenza all'estremismo di destra fronte a come quest'ultimo si mostra quotidianamente nelle strade:\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/BULGARIAantifapt2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer più info e seguire le mobilitazioni: @antifabg @migrantsolidaritybg","14 Aprile 2025","2025-04-15 16:11:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/beznazisti-200x110.jpg","Neonazi e mobilitazioni antifasciste in Bulgaria",1744665223,[599,600,69,601],"http://radioblackout.org/tag/antifascismo/","http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[603,604,75,605],"antifascismo","antirazzismo","war on migrants",{"post_content":607,"tags":611},{"matched_tokens":608,"snippet":609,"value":610},[75],"centri di accoglienza bulgari, la \u003Cmark>lotta\u003C/mark> per la libertà di movimento","I fatti di Budapest di due anni fa e la conseguente pesante repressione che sta colpendo le e gli antifascisti in Ungheria e fuori, hanno aperto una finestra sull’antifascismo un po’ più a est dei nostri abituali orizzonti. In questa corrispondenza ad Harraga, in onda su Radio Blackout, con una compagna da Sofia, abbiamo parlato di fascismo e antifascismo in Bulgaria; dove la situazione è per molti versi simili a quella ungherese, ma anche strettamente legata dinamiche europee. La Bulgaria è la frontiera sudorientale dell'Europa con la Turchia: un confine su cui politica bulgara ed europea costruiscono da anni la loro propaganda anti-immigrati per legittimare la militarizzazione e i tagli al welfare, e su cui marciano sia nuovi partiti di estrema destra, populisti e filo-russi, sia le organizzazioni neonaziste extra-partitiche. Nell'ultimo anno a Sofia, abbiamo assistito a marce anti-immigrati organizzate da rappresentanti della politica istituzionale e capeggiati da gruppi di ultras neonazi, così come a frequenti aggressioni per le strade e campagne di propaganda razzista e omotransfobica. I neonazi si prendono gli spazi lasciati vuoti dalla politica e dai servizi assenti: le organizzazioni giovanili \"patriottiche\" sono nelle scuole, nelle palestre e negli stadi. Spesso gli aggressori sono (appositamente) minorenni, mentre più in alto nella scala gerarchica sta chi da anni collabora con polizia, politica e mafia nel traffico della droga e nelle provocazioni nei movimenti di piazza più grandi. In mezzo al fascismo che avanza su tutti i fronti, lx compagnx antifascistx organizzano ogni anno un corteo chiamato \"No ai nazisti nelle nostre strade\" (in foto), in risposta alla marcia neonazista in onore del generale Hristo Lukov. 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Difatti la mattina del 29 Maggio una compagna italiana viene fermata all’aeroporto l’Orly, trasportata al suo domicilio perquisita per poi essere portata in camera di sicurezza. Giudicata dal Tribunale giudiziario di Parigi, viene rilasciata con un OQTF (obbligo di lasciare il territorio francese) e un ICTF (interdizione di circolazione sul territorio francese) di 2 anni. A questo punto la prefettura di Parigi chiede l’immediato trasferimento della compagna nel centro di detenzione amministrativa di Mesnil-Amelot dal quale viene liberata 10 giorno dopo, successivamente all’annullamento dell’OQTF da parte del tribunale amministrativo.\r\n\r\nIl quadro, nel quale si inseriscono queste strategie repressive, è quello di un inchiesta ampia nei confronti dex compagnx pariginx che lottano contro i centri di detenzione amministrativa (CRA) e il razzismo istituzionale.\r\n\r\nIl questa puntata di abbiamo tentato di dare uno sguardo alle mosse statali francesi: dalla legge Darmanan all’inchiesta in questione il percorso tracciato è molto lineare.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/2024_07_26PARIGI.mp3\"][/audio]","2024-08-04 20:06:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/08/abaslecra-e1722794738494-200x110.png","Sull’inchiesta francese verso chi lotta contro il razzismo istituzionale",1722801969,[557,69],[559,75],{"post_content":644,"post_title":648,"tags":651},{"matched_tokens":645,"snippet":646,"value":647},[75],"confronti dex compagnx pariginx che \u003Cmark>lotta\u003C/mark>no contro i centri di detenzione","In diretta con una compagna da Parigi abbiamo raccontato, ai microfoni di Radio Blackout su Harraga, di quello che sta accadendo negli ultimi mesi oltralpe. 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I am angry. Gender as it functions today is a grave injustice. We should all be angry. Anger has a long history of bringing about positive change, but in addition to being angry, I’m also hopeful because I believe deeply in the ability of human beings to make and remake themselves for the better.We must raise our daughters differently. We must also raise our sons differently. We do a great disservice to boys in how we raise them. We stifle the humanity of boys. We define masculinity in a very narrow way. Masculinity becomes this hard small cage and we put boys inside the cage. We teach boys to be afraid of fear. We teach boys to be afraid of weakness, of vulnerability. We teach them to mask their true selves because they have to be, in Nigeria speak, “hard man.\"\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/7722lila-goga-teatro-mala.mp3\"][/audio]\r\n\r\nhttps://youtu.be/rn9YobymWng\r\n\r\ntrailer di uno spettacolo di trickster-p.ch con ma voce di GABRIELLA SACCO in inglese https://vimeo.com/445530513 in italiano https://vimeo.com/445507898\r\n\r\n \r\n\r\ne à proposito di mondo del teatro >>> due giorni fa è morto Peter Brook\r\n\r\nhttps://youtu.be/v0VSwPBbrNg\r\n\r\n\r\nThe Magdalena Project > Jill Greenhalgh\r\n\r\nOdin Teatret > Julia Varley > Eugenio Barba\r\n\r\nChimamanda Ngozi Adichie > We should all be feminists\r\n\r\nKim Gordon\r\n\r\nhttps://youtu.be/CD1nzOeS6U0","7 Luglio 2022","2022-07-07 13:42:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/07/photo_5915898794464099440_x-e1657194120305-200x110.jpeg","MALAFEMME viaggia con LILA GOGA",1657201329,[682,683,684,685,686,687,688,689,690,69,691,692,693,694,695],"http://radioblackout.org/tag/teatro/","http://radioblackout.org/tag/chimamanda-ngozi-adichie/","http://radioblackout.org/tag/eugenio-barba/","http://radioblackout.org/tag/femminismo/","http://radioblackout.org/tag/gabriella-sacco/","http://radioblackout.org/tag/jill-greenhalgh/","http://radioblackout.org/tag/julia-varley/","http://radioblackout.org/tag/kim-gordon/","http://radioblackout.org/tag/lila-goga/","http://radioblackout.org/tag/odin-teatret/","http://radioblackout.org/tag/ribellione/","http://radioblackout.org/tag/sonic-youth/","http://radioblackout.org/tag/the-magdalena-project/","http://radioblackout.org/tag/we-should-all-be-feminists/",[697,698,699,700,701,702,703,704,705,75,706,707,708,709,710],"#teatro","Chimamanda Ngozi Adichie","Eugenio Barba","femminismo","gabriella sacco","Jill Greenhalgh","julia Varley","KIM GORDON","LILA GOGA","Odin Teatret","ribellione","sonic youth","The Magdalena Project","We should all be feminists",{"post_content":712,"tags":717},{"matched_tokens":713,"snippet":715,"value":716},[714],"LOTTA","DELL'ARTE?\r\nSOPRA E SOTTO ALLA \u003Cmark>LOTTA\u003C/mark> C'È L'ARTE\r\nSonic Youth - - TEENAGE","NEL TEATRO, NEL PUNK, NEL CAPITALE DELL'ARTE?\r\nSOPRA E SOTTO ALLA \u003Cmark>LOTTA\u003C/mark> C'È L'ARTE\r\nSonic Youth - - TEENAGE RIOT - (DAYDREAM NATION) 1988\r\n\r\noggi parliamo di teatro, di THE MAGDALENA PROJECT, di EUGENIO BARBA e tutto circondato dalla filosofia SONIC YOUTH /KIM GORDON verso la fine del mondo\r\n\r\nOGGI ABBIAMO IL DOVERE DI VIVERE IL FEMMINISMO\r\n\r\nWe Should All Be Feminists\r\n\r\nChimamanda Ngozi Adichie\r\n\r\nOf course it was angry. 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La struttura di Mineo non ne potrebbe accogliere più di 2000. Venne aperta nel 2011 durante la guerra per la Libia per fare fronte all'ondata di profughi che approdarono a Lampedusa dopo l'attaco alla Libia. La rottura del trattato di cooperazione siglato dal governo italiano con quello libico riaprì la rotta verso Lampedusa, che la politica dei respingimenti di massa e della detenzione nelle prigioni di Gheddafi aveva chiuso per quasi due anni.\r\nI CARA della penisola vennero vuotati per fare spazio ai nuovi arrivati, gli altri vennero concentrati a Mineo. Una soluzione perfetta per tutti. Perfetta per la ditta Pizzarotti di Parma, costruttrice e proprietaria del \"Recidence Aranci\", vuoto da tempo dopo l'abbandono dei militari statunitensi di stanza a Sigonella per le cui famiglie era stato edificato. Perfetta per il governo che si toglieva le castagne dal fuoco. La società Pizzarotti non risuciva a venedere né affittare una struttura sorta in campagna, lontana dai centri abitati, lontana dagli sguardi, il governo aveva proprio bisogno di un posto così.\r\nDopo due anni la situazione è esplosiva. Pochi giorni fa si è tolto la vita un ragazzo eritreo, stanco di attendere un pezzo di carta che lo autorizzasse a ri-cominciare la sua vita interrotta dalla guerra, dalla diserzione, dal deserto, dai trafficanti di uomini, dai guardiani delle frontiere. La Commissione territoriale per la valutazione delle richieste di asilo venne installata a due mesi dall'apertura del maxi CARA di Mineo, dopo una prima rivolta degli immigrati.\r\nLe cooperative che gestiscono la struttura, tra queste la Sisifo di Lampedusa, la stessa nell'occhio del ciclone per la pulizia etnica di Lampedusa, praticano la politica del \"divide et impera\", spacciandola come autogestione da parte dei reclusi su base etnica. Di fatto i \"rappresentanti\" individuati dai gestori sono una sorta di kapò che fanno la spia e cercano di impedire l'unità tra i rifugiati. In cambio godono del privilegio di vivere in villette più grandi, pulite con ampi spazi a disposizione.\r\n\r\nMercoledì 18 nella struttura viene fatta un'assemblea cui partecipano anche gli antirazzisti catanesi, che promuove una protesta per il giorno successivo.\r\n\r\nGiovedì 19 circa mille uomini, donne, bambini danno vita ad una lunga giornata di lotta. Tra i tanti cartelli e striscioni uno ricorda il giovane eritreo morto suicida la settimana precedente.\r\nAll'alba viene bloccata la Statale 417 che collega Catania e Gela. I blocchi sono due: uno sulla 417, l'altro in direzione di Mineo. I manifestanti vogliono andare a Catania, che però dista 40 chilometri. Troppa strada specie per i bambini. I rifugiati decidono di muoversi verso Palagonia: prima della cittadina la polizia li blocca. 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La società Pizzarotti non risuciva a venedere né affittare una struttura sorta in campagna, lontana dai centri abitati, lontana dagli sguardi, il governo aveva proprio bisogno di un posto così.\r\nDopo due anni la situazione è esplosiva. Pochi giorni fa si è tolto la vita un ragazzo eritreo, stanco di attendere un pezzo di carta che lo autorizzasse a ri-cominciare la sua vita interrotta dalla guerra, dalla diserzione, dal deserto, dai trafficanti di uomini, dai guardiani delle frontiere. La Commissione territoriale per la valutazione delle richieste di asilo venne installata a due mesi dall'apertura del maxi CARA di Mineo, dopo una prima rivolta degli immigrati.\r\nLe cooperative che gestiscono la struttura, tra queste la Sisifo di Lampedusa, la stessa nell'occhio del ciclone per la pulizia etnica di Lampedusa, praticano la politica del \"divide et impera\", spacciandola come autogestione da parte dei reclusi su base etnica. Di fatto i \"rappresentanti\" individuati dai gestori sono una sorta di kapò che fanno la spia e cercano di impedire l'unità tra i rifugiati. In cambio godono del privilegio di vivere in villette più grandi, pulite con ampi spazi a disposizione.\r\n\r\nMercoledì 18 nella struttura viene fatta un'assemblea cui partecipano anche gli antirazzisti catanesi, che promuove una protesta per il giorno successivo.\r\n\r\nGiovedì 19 circa mille uomini, donne, bambini danno vita ad una lunga giornata di \u003Cmark>lotta\u003C/mark>. Tra i tanti cartelli e striscioni uno ricorda il giovane eritreo morto suicida la settimana precedente.\r\nAll'alba viene bloccata la Statale 417 che collega Catania e Gela. I blocchi sono due: uno sulla 417, l'altro in direzione di Mineo. I manifestanti vogliono andare a Catania, che però dista 40 chilometri. Troppa strada specie per i bambini. I rifugiati decidono di muoversi verso Palagonia: prima della cittadina la polizia li blocca. Parte una sassaiola, la polizia risponde con lacrimogeni. Un profugo eritreo viene arrestato e trasferito ai domiciliari nel CARA.\r\nI profughi ce la fanno ad arrivare in paese, dove viene loro promesso un intervento.\r\nLe associazioni antirazziste concordano una tregua di qualche giorno per esaminare le proposte fatte.\r\n\r\nVenerdì 20 dicembre.\r\nAnarres ne ha parlato con Alfonso di Stefano della rete antirazzista catanese.\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2013 12 20 mineo di stefano\r\n\r\nIn chiusura di collegamento è arrivata la notizia che i profughi erano nuovamente scesi in strada. Stanchi di promesse non erano più disponibili ad attendere una risposta, che secondo le stesse leggi, dovrebbe arrivare entro 35 giorni.\r\nCentinaia di immigrati hanno nuovamente bloccato con grossi massi le strade statali 417 e 385.",[786,788,790,792,794],{"matched_tokens":787,"snippet":776,"value":776},[],{"matched_tokens":789,"snippet":92,"value":92},[75],{"matched_tokens":791,"snippet":777,"value":777},[],{"matched_tokens":793,"snippet":778,"value":778},[],{"matched_tokens":795,"snippet":779,"value":779},[],[797,803],{"field":43,"indices":798,"matched_tokens":799,"snippets":801,"values":802},[102],[800],[75],[92],[92],{"field":110,"matched_tokens":804,"snippet":783,"value":784},[75],{"best_field_score":114,"best_field_weight":115,"fields_matched":316,"num_tokens_dropped":55,"score":630,"tokens_matched":102,"typo_prefix_score":55},6637,{"collection_name":511,"first_q":75,"per_page":181,"q":75},["Reactive",809],{},["Set"],["ShallowReactive",812],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fxYcSQkqUW7_zGVb6EWaAm7Lgb4R1YyMfP0pbinKmA80":-1},true,"/search?query=lotta"]