","Mantova contro Renzi","post",1429272449,[60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/mantova/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/","http://radioblackout.org/tag/renzi/","http://radioblackout.org/tag/renzi-staisereno/",[22,34,19,26,67,68],"renzi","renzi staisereno",{"post_content":70,"post_title":75,"tags":78},{"matched_tokens":71,"snippet":73,"value":74},[72],"Mantova","Matteo Renzi verrà a \u003Cmark>Mantova\u003C/mark> domenica 19 aprile per un","Matteo Renzi verrà a \u003Cmark>Mantova\u003C/mark> domenica 19 aprile per un tour elettorale ed è importante dimostrargli che i suoi annunci, le comparsate televisive, i tweet e le camicie bianche, fuori dal circo mediatico, valgono meno di zero.\r\n\r\nPerché il “Jobs Act” peggiora e peggiorerà la vita di milioni di persone italiane e immigrate che ogni giorno fanno i conti con precarietà e sfruttamento. Perché privatizzazioni e nuovo cemento sono il gran regalo a multinazionali e grandi imprenditori offerto dal decreto “Sblocca-Italia”, mentre sprechi come il TAV e la vergogna nazionale dell’Expo costano decine di miliardi di euro provenienti dalle nostre tasse. Perché un governo che accetta gli ordini della BCE e taglia sullo stato sociale, sulla sanità e sull’istruzione, sta portando il paese verso il baratro, alla faccia della #buonascuola.\r\n\r\nAscolta la diretta con Marco di eQual: \u003Cmark>mantova\u003C/mark>_renzi",{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":77},[72],"\u003Cmark>Mantova\u003C/mark> contro Renzi",[79,81,83,86,88,90],{"matched_tokens":80,"snippet":22},[],{"matched_tokens":82,"snippet":34},[],{"matched_tokens":84,"snippet":85},[19],"\u003Cmark>mantova\u003C/mark>",{"matched_tokens":87,"snippet":26},[],{"matched_tokens":89,"snippet":67},[],{"matched_tokens":91,"snippet":68},[],[93,96,101],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":73,"value":74},"post_content",[72],{"field":35,"indices":97,"matched_tokens":98,"snippets":100},[21],[99],[19],[85],{"field":102,"matched_tokens":103,"snippet":77,"value":77},"post_title",[72],578730123365712000,{"best_field_score":106,"best_field_weight":107,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":108,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,"578730123365711979",1,{"document":111,"highlight":141,"highlights":167,"text_match":104,"text_match_info":176},{"cat_link":112,"category":113,"comment_count":47,"id":114,"is_sticky":47,"permalink":115,"post_author":22,"post_content":116,"post_date":117,"post_excerpt":52,"post_id":114,"post_modified":118,"post_thumbnail":119,"post_thumbnail_html":120,"post_title":121,"post_type":57,"sort_by_date":122,"tag_links":123,"tags":133},[44],[46],"71710","http://radioblackout.org/2021/11/piazze-antimilitariste-verso-il-corteo-del-20-novembre-a-torino/","A Livorno, Reggio Emilia, Carrara, Trieste, Milano, Novara, Mantova, Torino tra il 4 e il 7 novembre si sono svolte iniziative di contestazione delle cerimonie militariste del 4 novembre.\r\nIl 4 novembre è la festa delle forze armate. Viene celebrata nel giorno della “vittoria” nella prima guerra mondiale, un immane massacro per spostare un confine. Nella sola Italia i morti furono 600.000.\r\nLa divisa e la ragion di stato trasformano chi uccide, occupa, bombarda, in eroe.\r\nLa memoria dei disertori della grande guerra nelle tante piazze si è saldato alle lotte contro le frontiere, le missioni militari all’estero, i mercanti d’armi, la militarizzazione delle città. \r\nUn’occasione per smontare la retorica patriottica con cui vengono giustificate anche oggi le avventure neocoloniali delle truppe italiane all’estero e la guerra ai migranti lungo le frontiere.\r\nUn’occasione per accendere un focus sulla produzione e vendita di armi e sulla manifestazione del prossimo 20 novembre a Torino contro l’aerospace and defence meetings – mostra mercato dell’industria aerospaziale bellica.\r\nSempre a Torino, questa sera, ci sarà una serata di approfondimento e presentazione delle iniziative, cui interverrà Daniele Ratti. Appuntamento alle 18 alla Tettoria dei Contadini a Porta Palazzo.\r\nCe ne ha parlato Dario del Coordinamento cittadino per il ritiro immediato delle missioni militari italiane all’estero di Livorno\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-09-dario-4-nov.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","9 Novembre 2021","2021-11-09 12:57:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-04_23-43-09-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-04_23-43-09-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-04_23-43-09-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-04_23-43-09-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-04_23-43-09-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/photo_2021-11-04_23-43-09.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Piazze antimilitariste verso il corteo del 20 novembre a Torino",1636462631,[124,125,126,127,62,128,129,130,131,132],"http://radioblackout.org/tag/antimilitarista20n/","http://radioblackout.org/tag/4-novembre-antimilitarista/","http://radioblackout.org/tag/carrara/","http://radioblackout.org/tag/livorno/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/novara/","http://radioblackout.org/tag/reggio-emilia/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http://radioblackout.org/tag/trieste/",[134,135,136,137,19,17,138,139,15,140],"#antimilitarista20N","4 novembre antimilitarista","carrara","livorno","Novara","reggio emilia","trieste",{"post_content":142,"tags":146},{"matched_tokens":143,"snippet":144,"value":145},[72],"Emilia, Carrara, Trieste, Milano, Novara, \u003Cmark>Mantova\u003C/mark>, Torino tra il 4 e","A Livorno, Reggio Emilia, Carrara, Trieste, Milano, Novara, \u003Cmark>Mantova\u003C/mark>, Torino tra il 4 e il 7 novembre si sono svolte iniziative di contestazione delle cerimonie militariste del 4 novembre.\r\nIl 4 novembre è la festa delle forze armate. Viene celebrata nel giorno della “vittoria” nella prima guerra mondiale, un immane massacro per spostare un confine. Nella sola Italia i morti furono 600.000.\r\nLa divisa e la ragion di stato trasformano chi uccide, occupa, bombarda, in eroe.\r\nLa memoria dei disertori della grande guerra nelle tante piazze si è saldato alle lotte contro le frontiere, le missioni militari all’estero, i mercanti d’armi, la militarizzazione delle città. \r\nUn’occasione per smontare la retorica patriottica con cui vengono giustificate anche oggi le avventure neocoloniali delle truppe italiane all’estero e la guerra ai migranti lungo le frontiere.\r\nUn’occasione per accendere un focus sulla produzione e vendita di armi e sulla manifestazione del prossimo 20 novembre a Torino contro l’aerospace and defence meetings – mostra mercato dell’industria aerospaziale bellica.\r\nSempre a Torino, questa sera, ci sarà una serata di approfondimento e presentazione delle iniziative, cui interverrà Daniele Ratti. Appuntamento alle 18 alla Tettoria dei Contadini a Porta Palazzo.\r\nCe ne ha parlato Dario del Coordinamento cittadino per il ritiro immediato delle missioni militari italiane all’estero di Livorno\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-09-dario-4-nov.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[147,149,151,153,155,157,159,161,163,165],{"matched_tokens":148,"snippet":134},[],{"matched_tokens":150,"snippet":135},[],{"matched_tokens":152,"snippet":136},[],{"matched_tokens":154,"snippet":137},[],{"matched_tokens":156,"snippet":85},[19],{"matched_tokens":158,"snippet":17},[],{"matched_tokens":160,"snippet":138},[],{"matched_tokens":162,"snippet":139},[],{"matched_tokens":164,"snippet":15},[],{"matched_tokens":166,"snippet":140},[],[168,174],{"field":35,"indices":169,"matched_tokens":171,"snippets":173},[170],4,[172],[19],[85],{"field":94,"matched_tokens":175,"snippet":144,"value":145},[72],{"best_field_score":106,"best_field_weight":107,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":47,"score":177,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":47},"578730123365711978",{"document":179,"highlight":203,"highlights":217,"text_match":104,"text_match_info":224},{"cat_link":180,"category":181,"comment_count":47,"id":182,"is_sticky":47,"permalink":183,"post_author":22,"post_content":184,"post_date":185,"post_excerpt":52,"post_id":182,"post_modified":186,"post_thumbnail":187,"post_thumbnail_html":188,"post_title":189,"post_type":57,"sort_by_date":190,"tag_links":191,"tags":197},[44],[46],"42780","http://radioblackout.org/2017/07/composad-esternalizzando-impera-dividendo-poveri-bianchi-contro-poveri-neri/","Da un mese il picchetto è presente a Viadana (MN) ai cancelli della Composad fornisce gli oggetti in legno che vengono smerciati in Ikea, Le Roy-Merlin e altre grosse catene della distribuzione, conta 1500 addetti, ha un bilancio di milioni e... esternalizza. Le cooperative sono tante e usano gli stessi metodi: in certe realtà si è arrivati a una forte presenza del sindacato Adl-Cobas e guarda il caso, la cooperativa ha dichiarato fallimento e quei lavoratori sindacalizzati non sono riassunti dalla nuova cooperativa. Altra congiuntura sospetta: molti dei lavoratori sospesi sono stranieri e gli italiani hanno inscenato persino manifestazioni per poter rientrare al lavoro, organizzate dal padrone, ovviamente.\r\n\r\nRicomparse le magliette gialle del sindacato padronale nel momento in cui i sindacati di base (maggioranaza tra i facchini) sono stati estromessi dalla assemblea pubblica con istituzioni e azienda e sindaclisti concertativi, in cui si chiedeva soltanto il sostegno a famiglie italiane, un unico lavoratore chiedeva di essere solidali con quelli che sono rimasti sul tetto alcuni giorni prima di scendere mercoledì perché sarebbe stato raggiunto un accordo i cui margini non sono chiari. Gli hanno tolto il microfono e riempito di contumelie.\r\n\r\nSi è eretto un apparato mediatico, politico, sindacale per spezzare la lotta che richiedeva il rispetto degli accordi già presi con i lavoratori: per due anni già i lavoratori hanno lavorato in deroga dal contratto nazionale, ma comunque esterni e quindi la Composad come sempre si chiama fuori non avendo rapporti diretti con i lavoratori in lotta.\r\n\r\nSabato ci sarà un corteo a Viadana, piazza Matteotti, ore 15: molto importante per la tenuta della lotta di questi lavoratori della logistica.\r\n\r\nEmanuele che ha seguito la vertenza come associazione territoriale, vicino ai Clash City Workers:\r\n\r\nComposad","7 Luglio 2017","2017-07-14 15:58:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/07/2017-07-07_viadana-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/07/2017-07-07_viadana-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/07/2017-07-07_viadana-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/07/2017-07-07_viadana.jpg 450w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Composad esternalizzando impera dividendo poveri bianchi contro poveri neri",1499432245,[192,193,194,195,196,62],"http://radioblackout.org/tag/adlcobas/","http://radioblackout.org/tag/composad/","http://radioblackout.org/tag/cooperative/","http://radioblackout.org/tag/guerra-tra-poveri/","http://radioblackout.org/tag/logistica/",[198,199,200,201,202,19],"adlCobas","Composad","cooperative","guerra tra poveri","logistica",{"tags":204},[205,207,209,211,213,215],{"matched_tokens":206,"snippet":198},[],{"matched_tokens":208,"snippet":199},[],{"matched_tokens":210,"snippet":200},[],{"matched_tokens":212,"snippet":201},[],{"matched_tokens":214,"snippet":202},[],{"matched_tokens":216,"snippet":85},[19],[218],{"field":35,"indices":219,"matched_tokens":221,"snippets":223},[220],5,[222],[19],[85],{"best_field_score":106,"best_field_weight":107,"fields_matched":109,"num_tokens_dropped":47,"score":225,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":47},"578730123365711977",{"document":227,"highlight":243,"highlights":251,"text_match":256,"text_match_info":257},{"cat_link":228,"category":229,"comment_count":47,"id":230,"is_sticky":47,"permalink":231,"post_author":22,"post_content":232,"post_date":233,"post_excerpt":52,"post_id":230,"post_modified":234,"post_thumbnail":235,"post_thumbnail_html":236,"post_title":237,"post_type":57,"sort_by_date":238,"tag_links":239,"tags":241},[44],[46],"13325","http://radioblackout.org/2013/02/nuova-occupazione-in-via-mantova-7/"," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nStamattina 17 febbraio un gruppo di sfrattati/e ha aperto un edificio vuoto in via Mantova 7, zona corso Regio Parco, dove anni fa c'era la mensa gestita dalla cooperativa In/Contro e prima ancora a quanto pare un commissariato. Si tratta dell'ennesima occupazione abitativa in risposta all'emergenza casa e contro gli sfratti.\r\n\r\nUna delle occupanti racconta che a parte il fatto che un parente della ricca famiglia dei proprietari li ha minacciati (!) la situazione è tranquilla e l'invito è a passare per dare solidarietà alla nuova occupazione.\r\n\r\nA proposito di sfruttati e sfruttatori nell'intervista la stessa compagna racconta dell'inseguimento e del fermo di un immigrato da parte della pattuglia degli alpini ieri a Porta Palazzo, ennesimo abuso contro il quale lei ha tentato di opporsi.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\noccupazioneviaMantova\r\n\r\n ","17 Febbraio 2013","2013-02-23 19:36:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/02/index-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"275\" height=\"183\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/02/index.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Nuova occupazione in via Mantova 7",1361115939,[240],"http://radioblackout.org/tag/occupazioni/",[242],"occupazioni",{"post_content":244,"post_title":248},{"matched_tokens":245,"snippet":246,"value":247},[72],"un edificio vuoto in via \u003Cmark>Mantova\u003C/mark> 7, zona corso Regio Parco,"," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nStamattina 17 febbraio un gruppo di sfrattati/e ha aperto un edificio vuoto in via \u003Cmark>Mantova\u003C/mark> 7, zona corso Regio Parco, dove anni fa c'era la mensa gestita dalla cooperativa In/Contro e prima ancora a quanto pare un commissariato. Si tratta dell'ennesima occupazione abitativa in risposta all'emergenza casa e contro gli sfratti.\r\n\r\nUna delle occupanti racconta che a parte il fatto che un parente della ricca famiglia dei proprietari li ha minacciati (!) la situazione è tranquilla e l'invito è a passare per dare solidarietà alla nuova occupazione.\r\n\r\nA proposito di sfruttati e sfruttatori nell'intervista la stessa compagna racconta dell'inseguimento e del fermo di un immigrato da parte della pattuglia degli alpini ieri a Porta Palazzo, ennesimo abuso contro il quale lei ha tentato di opporsi.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\noccupazioneviaMantova\r\n\r\n ",{"matched_tokens":249,"snippet":250,"value":250},[72],"Nuova occupazione in via \u003Cmark>Mantova\u003C/mark> 7",[252,254],{"field":102,"matched_tokens":253,"snippet":250,"value":250},[72],{"field":94,"matched_tokens":255,"snippet":246,"value":247},[72],578730123365187700,{"best_field_score":258,"best_field_weight":259,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":47,"score":260,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":47},"1108091338752",15,"578730123365187706",{"document":262,"highlight":284,"highlights":289,"text_match":256,"text_match_info":292},{"cat_link":263,"category":264,"comment_count":47,"id":265,"is_sticky":47,"permalink":266,"post_author":22,"post_content":267,"post_date":268,"post_excerpt":52,"post_id":265,"post_modified":269,"post_thumbnail":270,"post_thumbnail_html":271,"post_title":272,"post_type":57,"sort_by_date":273,"tag_links":274,"tags":279},[44],[46],"27389","http://radioblackout.org/2015/01/emilio-peggiora-manifestazioni-antifasciste-in-tuttitalia/","Cattive notizie da Cremona. Emilio, l'attivista del centro sociale Dordoni, in coma farmacologico dopo la feroce aggressione fascista di domenica, è ulteriormente peggiorato. Ricordiamo, che, oltre ad un vasto ematoma cerebrale, ha subito lesioni al nervo ottico ed ha le ossa del volto fratturate.\r\nIeri in tutt'Italia si sono svolte manifestazioni antifasciste a Cremona, Brescia, Mantova, Bologna, Roma, Cosenza, Livorno, Pisa, Torino, Bussoleno ed altre città italiane.\r\n\r\nA Torino il presidio alla sede delle facoltà umanistiche di via sant'Ottavio si è trasformato in un corteo che si è diretto alla Prefettura, con l'intento di denunciare l'operato delle forze dell'ordine, che hanno favorito la fuga dei fascisti, caricando gli attivisti del Dordoni.\r\n\r\nSabato 24 gennaio è stata indetta una manifestazione nazionale antifascista a Cremona.\r\n\r\nAscolta la diretta con Domenico del CSA Dordoni:\r\n\r\ndomenico_cremona\r\n\r\nAscolta la diretta con Gianluca sulla manifestazione di Torino:\r\n\r\ngianluca_corteo_emilio","20 Gennaio 2015","2015-01-21 13:13:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/emilio-resisti-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/emilio-resisti-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/emilio-resisti-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/01/emilio-resisti.jpg 595w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Emilio peggiora. Manifestazioni antifasciste in tutt'Italia",1421757048,[275,276,277,278,131],"http://radioblackout.org/tag/aggressione-antifascista/","http://radioblackout.org/tag/cremona/","http://radioblackout.org/tag/dordoni/","http://radioblackout.org/tag/emilio/",[280,281,282,283,15],"aggressione antifascista","Cremona","dordoni","emilio",{"post_content":285},{"matched_tokens":286,"snippet":287,"value":288},[72],"manifestazioni antifasciste a Cremona, Brescia, \u003Cmark>Mantova\u003C/mark>, Bologna, Roma, Cosenza, Livorno, Pisa,","Cattive notizie da Cremona. Emilio, l'attivista del centro sociale Dordoni, in coma farmacologico dopo la feroce aggressione fascista di domenica, è ulteriormente peggiorato. Ricordiamo, che, oltre ad un vasto ematoma cerebrale, ha subito lesioni al nervo ottico ed ha le ossa del volto fratturate.\r\nIeri in tutt'Italia si sono svolte manifestazioni antifasciste a Cremona, Brescia, \u003Cmark>Mantova\u003C/mark>, Bologna, Roma, Cosenza, Livorno, Pisa, Torino, Bussoleno ed altre città italiane.\r\n\r\nA Torino il presidio alla sede delle facoltà umanistiche di via sant'Ottavio si è trasformato in un corteo che si è diretto alla Prefettura, con l'intento di denunciare l'operato delle forze dell'ordine, che hanno favorito la fuga dei fascisti, caricando gli attivisti del Dordoni.\r\n\r\nSabato 24 gennaio è stata indetta una manifestazione nazionale antifascista a Cremona.\r\n\r\nAscolta la diretta con Domenico del CSA Dordoni:\r\n\r\ndomenico_cremona\r\n\r\nAscolta la diretta con Gianluca sulla manifestazione di Torino:\r\n\r\ngianluca_corteo_emilio",[290],{"field":94,"matched_tokens":291,"snippet":287,"value":288},[72],{"best_field_score":258,"best_field_weight":293,"fields_matched":109,"num_tokens_dropped":47,"score":294,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":47},14,"578730123365187697",{"document":296,"highlight":313,"highlights":318,"text_match":256,"text_match_info":321},{"cat_link":297,"category":298,"comment_count":47,"id":299,"is_sticky":47,"permalink":300,"post_author":22,"post_content":301,"post_date":302,"post_excerpt":52,"post_id":299,"post_modified":303,"post_thumbnail":52,"post_thumbnail_html":52,"post_title":304,"post_type":57,"sort_by_date":305,"tag_links":306,"tags":310},[44],[46],"21219","http://radioblackout.org/2014/02/assemblea-no-tav-a-torino/","Si è svolta ieri sera a Torino negli spazi del teatro Espace di via Mantova un'assemblea tutta torinese che ha voluto informare la città sia sulla situazione della repressione contro il movimento, significativa a proposito la partecipazione dell'avvocato Claudio Novaro, sia sulla giornata di iniziative che il 22 febbraio interesserà l'intero territorio nazionale e dunque anche Torino. Straordinari partecipazione di pubblico e molti interventi in un clima niente affatto rassegnato, che ha visto sul palco anche la presenza di Alberto Perino.\r\n\r\nProprio ieri arrivavano le notizie sul nuovo terribile isolamento di Claudio nel già pessimo carde di Ferrara, come a ribadire che c'è bisogno anche di questa attenzione e di queste iniziative perché l'attenzione sulle gravissime accuse che pesano sui quattro detenuti No Tav e sulle condizioni altrettanto gravi in cui li detengono, non cali ma possibilmente cresca, fino ad arrivare a una grande manifestazione cittadina.\r\n\r\nAbbiamo raggiunto al telefono Andrea Merlone, fisico ricercatore dell'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM), nonché uno degli organizzatori di questo inusuale appuntamento torinese del movimento No Tav.\r\n\r\nMerlino","11 Febbraio 2014","2014-02-17 13:36:54","Assemblea No Tav a Torino",1392139417,[307,308,309,131],"http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/resistenza/",[24,311,312,15],"repressione","resistenza",{"post_content":314},{"matched_tokens":315,"snippet":316,"value":317},[72],"del teatro Espace di via \u003Cmark>Mantova\u003C/mark> un'assemblea tutta torinese che ha","Si è svolta ieri sera a Torino negli spazi del teatro Espace di via \u003Cmark>Mantova\u003C/mark> un'assemblea tutta torinese che ha voluto informare la città sia sulla situazione della repressione contro il movimento, significativa a proposito la partecipazione dell'avvocato Claudio Novaro, sia sulla giornata di iniziative che il 22 febbraio interesserà l'intero territorio nazionale e dunque anche Torino. Straordinari partecipazione di pubblico e molti interventi in un clima niente affatto rassegnato, che ha visto sul palco anche la presenza di Alberto Perino.\r\n\r\nProprio ieri arrivavano le notizie sul nuovo terribile isolamento di Claudio nel già pessimo carde di Ferrara, come a ribadire che c'è bisogno anche di questa attenzione e di queste iniziative perché l'attenzione sulle gravissime accuse che pesano sui quattro detenuti No Tav e sulle condizioni altrettanto gravi in cui li detengono, non cali ma possibilmente cresca, fino ad arrivare a una grande manifestazione cittadina.\r\n\r\nAbbiamo raggiunto al telefono Andrea Merlone, fisico ricercatore dell'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM), nonché uno degli organizzatori di questo inusuale appuntamento torinese del movimento No Tav.\r\n\r\nMerlino",[319],{"field":94,"matched_tokens":320,"snippet":316,"value":317},[72],{"best_field_score":258,"best_field_weight":293,"fields_matched":109,"num_tokens_dropped":47,"score":294,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":47},6646,{"collection_name":57,"first_q":19,"per_page":324,"q":19},6,{"facet_counts":326,"found":293,"hits":370,"out_of":1360,"page":109,"request_params":1361,"search_cutoff":36,"search_time_ms":1362},[327,346],{"counts":328,"field_name":343,"sampled":36,"stats":344},[329,331,333,335,337,339,341],{"count":170,"highlighted":330,"value":330},"black holes",{"count":21,"highlighted":332,"value":332},"ponte radio",{"count":21,"highlighted":334,"value":334},"Bello come una prigione che brucia",{"count":109,"highlighted":336,"value":336},"anarres",{"count":109,"highlighted":338,"value":338},"radiokebab",{"count":109,"highlighted":340,"value":340},"la perla di labuan",{"count":109,"highlighted":342,"value":342},"Voci dall'antropocene","podcastfilter",{"total_values":345},7,{"counts":347,"field_name":35,"sampled":36,"stats":368},[348,350,352,354,356,358,360,362,364,366],{"count":345,"highlighted":349,"value":349},"Sahara",{"count":345,"highlighted":351,"value":351},"saharawi",{"count":345,"highlighted":353,"value":353},"brigatismo",{"count":345,"highlighted":355,"value":355},"tullio togni",{"count":345,"highlighted":357,"value":357},"lotta armata",{"count":345,"highlighted":359,"value":359},"Susanna Ronconi",{"count":345,"highlighted":361,"value":361},"Nadia Mantovani",{"count":345,"highlighted":363,"value":363},"movimento operaio",{"count":345,"highlighted":365,"value":365},"Loredana Bianconi",{"count":345,"highlighted":367,"value":367},"do you remember revolution?",{"total_values":369},440,[371,394,417,442,470,499],{"document":372,"highlight":385,"highlights":390,"text_match":256,"text_match_info":393},{"comment_count":47,"id":373,"is_sticky":47,"permalink":374,"podcastfilter":375,"post_author":336,"post_content":376,"post_date":377,"post_excerpt":52,"post_id":373,"post_modified":378,"post_thumbnail":379,"post_title":380,"post_type":381,"sort_by_date":382,"tag_links":383,"tags":384},"94230","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-6-dicembre-lotte-operaie-alla-sbarra-cpt-di-torino-always-on-the-move/",[336]," \r\n\r\nll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/2024-12-06-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLotte operaie alla sbarra\r\nSono circa “3mila” i lavoratori e sindacalisti indagati o imputati per scioperi e proteste sindacali. È il dato dei procedimenti seguiti da un solo studio legale di Milano sulle una parte delle inchieste nate da lotte sindacali soprattutto nella logistica nel nord Italia.\r\nLo studio, specializzatosi dal 2016 in poi nella difesa di operai e esponenti sindacali nel settore della logistica, ne ha contati circa tremila, solo nei territori seguiti: in particolare Milano e Piacenza, ma anche Bologna, Alessandria, Pavia, Brescia, Novara, Mantova, Cremona, Bergamo.\r\nSignifica che il numero totale italiano è molto più alto.\r\nAd oggi sono 300 i procedimenti ancora aperti.\r\nCon il DDL 1660 la situazione è destinata a peggiorare.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nSanitalia è il nuovo gestore del CPR di Torino\r\nL’appalto da 8,4 milioni di euro per la gestione della prigione per migranti di corso Brunelleschi se lo è aggiudicato Sanitalia. La Cooperativa era già stata in corso Brunelleschi, quando aveva gestito i “servizi di igiene e sanificazione” e di “assistenza infermieristica” per l’allora ente gestore Gepsa, multinazionale francese che dal 2016 al 2022 ha incassato 8,6 milioni di euro dalla prefettura di Torino.\r\nSi tratta di un gruppo specializzato nella gestione di strutture chiuse: dalle RSA a spazi dedicati a malati di Alzahimer, a numerosi CAS in Piemonte.\r\nNon c’è bisogno si scomodare Foucault per cogliere l’intima interconnessione tra strutture di tipo sanitario/assitenziale e luoghi di detenzione amministrativa. Si tratta di posti caratterizzati dalla necessità di gestire corpi in eccesso, non produttivi, incontrollabili, inutili, fastidiosi, che si decide di concentrare in spazi specifici.\r\nLa scelta di tentare la scalata dei CPR ha visto Saniatalia partecipare, senza successo, alle gare per i CPR in Albania e per quello di via Corelli a Milano.\r\nPresto entrerà in corso Brunelleschi.\r\nQuindi a breve la prigione per migranti di Torino, chiusa in seguito alle rivolte del febbraio 2023, riaprirà.\r\n\r\nAlways on the move\r\nTorino. Vetrina per turisti e città delle armi\r\nEra la capitale dell’auto. L’industria automobilistica era indicata tra le eccellenze cittadine nei cartelli di ingresso alla città.\r\nTorino è stata attraversata da due processi trasformativi paralleli: la città vetrina e la città delle armi. Il primo è il fulcro della narrazione pubblica, il secondo viene occultato tra satelliti ed esplorazioni spaziali.\r\nLa lenta ma inesorabile fuga della Fiat, ormai solo più un marchio per le auto, ha decretato la decadenza e l’impoverimento della città. Sulle macerie di quella storia le amministrazioni comunali degli ultimi vent’anni, hanno provato a costruire, con alterna fortuna, “la città vetrina per i grandi eventi”, una scelta dalle conseguenze politiche e sociali devastanti, perché si è basata su violente dinamiche di controllo sociale ed interventi di riqualificazione escludente, una sempre più netta dinamica di gentrification.\r\nVi abbiamo proposto la lettura ragionata della prima parte dell’opuscolo, presentato il 28 novembre a Torino.\r\nPer chi si fosse perso l’incontro qui c’è il video della serata: https://www.anarresinfo.org/video-always-on-the-move-torino-vetrina-per-turisti-e-citta-delle-armi/\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 dicembre\r\ncena antinatalizia\r\nMenù vegan\r\nBenefit lotte\r\nore 20\r\ncorso Palermo 46\r\nQuanto costa? Tantissimo per chi ne ha, meno per chi ha meno, poco per chi ha poco. Sosteniamo le lotte qui e in ogni dove, diamo solidarietà a chi è colpito dalla repressione, mettiamo un mattone nella direzione di una società libera, autogestita, solidale.\r\nPorta la tua statuetta per il pres-empio autogestito!\r\nPer prenotazioni scrivere a antimilitarista.to@gmail.com \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","12 Dicembre 2024","2024-12-12 19:04:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/2024-12-07-cena-antinatalizia-2-200x110.jpeg","Anarres del 6 dicembre. Lotte operaie alla sbarra. CPT di Torino. Always on the move…","podcast",1734030270,[],[],{"post_content":386},{"matched_tokens":387,"snippet":388,"value":389},[72],"Bologna, Alessandria, Pavia, Brescia, Novara, \u003Cmark>Mantova\u003C/mark>, Cremona, Bergamo.\r\nSignifica che il"," \r\n\r\nll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/2024-12-06-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLotte operaie alla sbarra\r\nSono circa “3mila” i lavoratori e sindacalisti indagati o imputati per scioperi e proteste sindacali. È il dato dei procedimenti seguiti da un solo studio legale di Milano sulle una parte delle inchieste nate da lotte sindacali soprattutto nella logistica nel nord Italia.\r\nLo studio, specializzatosi dal 2016 in poi nella difesa di operai e esponenti sindacali nel settore della logistica, ne ha contati circa tremila, solo nei territori seguiti: in particolare Milano e Piacenza, ma anche Bologna, Alessandria, Pavia, Brescia, Novara, \u003Cmark>Mantova\u003C/mark>, Cremona, Bergamo.\r\nSignifica che il numero totale italiano è molto più alto.\r\nAd oggi sono 300 i procedimenti ancora aperti.\r\nCon il DDL 1660 la situazione è destinata a peggiorare.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nSanitalia è il nuovo gestore del CPR di Torino\r\nL’appalto da 8,4 milioni di euro per la gestione della prigione per migranti di corso Brunelleschi se lo è aggiudicato Sanitalia. La Cooperativa era già stata in corso Brunelleschi, quando aveva gestito i “servizi di igiene e sanificazione” e di “assistenza infermieristica” per l’allora ente gestore Gepsa, multinazionale francese che dal 2016 al 2022 ha incassato 8,6 milioni di euro dalla prefettura di Torino.\r\nSi tratta di un gruppo specializzato nella gestione di strutture chiuse: dalle RSA a spazi dedicati a malati di Alzahimer, a numerosi CAS in Piemonte.\r\nNon c’è bisogno si scomodare Foucault per cogliere l’intima interconnessione tra strutture di tipo sanitario/assitenziale e luoghi di detenzione amministrativa. Si tratta di posti caratterizzati dalla necessità di gestire corpi in eccesso, non produttivi, incontrollabili, inutili, fastidiosi, che si decide di concentrare in spazi specifici.\r\nLa scelta di tentare la scalata dei CPR ha visto Saniatalia partecipare, senza successo, alle gare per i CPR in Albania e per quello di via Corelli a Milano.\r\nPresto entrerà in corso Brunelleschi.\r\nQuindi a breve la prigione per migranti di Torino, chiusa in seguito alle rivolte del febbraio 2023, riaprirà.\r\n\r\nAlways on the move\r\nTorino. Vetrina per turisti e città delle armi\r\nEra la capitale dell’auto. L’industria automobilistica era indicata tra le eccellenze cittadine nei cartelli di ingresso alla città.\r\nTorino è stata attraversata da due processi trasformativi paralleli: la città vetrina e la città delle armi. Il primo è il fulcro della narrazione pubblica, il secondo viene occultato tra satelliti ed esplorazioni spaziali.\r\nLa lenta ma inesorabile fuga della Fiat, ormai solo più un marchio per le auto, ha decretato la decadenza e l’impoverimento della città. Sulle macerie di quella storia le amministrazioni comunali degli ultimi vent’anni, hanno provato a costruire, con alterna fortuna, “la città vetrina per i grandi eventi”, una scelta dalle conseguenze politiche e sociali devastanti, perché si è basata su violente dinamiche di controllo sociale ed interventi di riqualificazione escludente, una sempre più netta dinamica di gentrification.\r\nVi abbiamo proposto la lettura ragionata della prima parte dell’opuscolo, presentato il 28 novembre a Torino.\r\nPer chi si fosse perso l’incontro qui c’è il video della serata: https://www.anarresinfo.org/video-always-on-the-move-torino-vetrina-per-turisti-e-citta-delle-armi/\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 14 dicembre\r\ncena antinatalizia\r\nMenù vegan\r\nBenefit lotte\r\nore 20\r\ncorso Palermo 46\r\nQuanto costa? Tantissimo per chi ne ha, meno per chi ha meno, poco per chi ha poco. Sosteniamo le lotte qui e in ogni dove, diamo solidarietà a chi è colpito dalla repressione, mettiamo un mattone nella direzione di una società libera, autogestita, solidale.\r\nPorta la tua statuetta per il pres-empio autogestito!\r\nPer prenotazioni scrivere a antimilitarista.to@gmail.com \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[391],{"field":94,"matched_tokens":392,"snippet":388,"value":389},[72],{"best_field_score":258,"best_field_weight":293,"fields_matched":109,"num_tokens_dropped":47,"score":294,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":47},{"document":395,"highlight":408,"highlights":413,"text_match":256,"text_match_info":416},{"comment_count":47,"id":396,"is_sticky":47,"permalink":397,"podcastfilter":398,"post_author":399,"post_content":400,"post_date":401,"post_excerpt":52,"post_id":396,"post_modified":402,"post_thumbnail":403,"post_title":404,"post_type":381,"sort_by_date":405,"tag_links":406,"tags":407},"66488","http://radioblackout.org/podcast/fiabe-italiane-la-perla-di-labuan-5-2-2021/",[340],"Riccardino"," \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021.02.05-14.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\"C'era una volta un pescatore che non riusciva mai a pescare abbastanza per potere comprare la polenta per la sua famiglia.\" (Venezia) Le fiabe tramandate oralmente sono lo strumento con cui il popolo dalla notte dei tempi affronta le eterne domande sulla vita e la morte, sul bene e il male. Poi sono arrivati gli scrittori che le hanno abbellite e rielaborate, e gli studiosi che le hanno classificate per tipi e per motivi. Ma non c'era mai stato un Perrault o un Grimm italiano. Finalmente negli anni 50 Italo Calvino (1923-1985) trascrive 200 fiabe e ci offre uno sguardo sull'anima antica, passionale e ironica delle diverse regioni. \"Un contadino andava a segare il prato tutti i giorni, a mezzogiorno le sue tre figlie gli portavano da mangiare.\" (Monferrato) Nel mondo delle fiabe tutto é possibile, ma quelle italiane hanno delle caratteristiche specifiche. Il re é un signorotto bonaccione con gli stessi problemi di tutti. \"Un re aveva perso un anello prezioso. Cerca qua, cerca là, non si trovava.\" (Mantova) Sia il contadino che il re devono faticare per maritare le tre figlie. La strega si chiama Masca in Piemonte e Mamma-Draga in Sicilia. Ogni motivo é buono per sfuggire alla fatica. \"C'era un giovane che si chiamava Giuseppe Ciufolo, che quando non zappava suonava lo zufolo.\" (Abruzzo) Il popolo va a messa tutte le domeniche ma non disdegna, uscito dalla chiesa, di riderci sopra. \"Gesù disse agli Apostoli: Ragazzi, ora ci faremo una risata alle spalle di San Pietro.\" (Palermo) Poi ci sono la Regina Marmotta, la serpe Pippina, la ragazza Colomba, la volpe Giovannuzza, la principessa Fanta-Ghirò. \"Ora il libro é finito e ne sono fuori. Riuscirò a rimettere i piedi sulla terra?\" Buon ascolto.","7 Febbraio 2021","2021-02-07 10:54:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/CALVINO1-200x110.jpg","FIABE ITALIANE - LA PERLA DI LABUAN 5/2/2021",1612695287,[],[],{"post_content":409},{"matched_tokens":410,"snippet":411,"value":412},[72],"cerca là, non si trovava.\" (\u003Cmark>Mantova\u003C/mark>) Sia il contadino che il"," \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021.02.05-14.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\"C'era una volta un pescatore che non riusciva mai a pescare abbastanza per potere comprare la polenta per la sua famiglia.\" (Venezia) Le fiabe tramandate oralmente sono lo strumento con cui il popolo dalla notte dei tempi affronta le eterne domande sulla vita e la morte, sul bene e il male. Poi sono arrivati gli scrittori che le hanno abbellite e rielaborate, e gli studiosi che le hanno classificate per tipi e per motivi. Ma non c'era mai stato un Perrault o un Grimm italiano. Finalmente negli anni 50 Italo Calvino (1923-1985) trascrive 200 fiabe e ci offre uno sguardo sull'anima antica, passionale e ironica delle diverse regioni. \"Un contadino andava a segare il prato tutti i giorni, a mezzogiorno le sue tre figlie gli portavano da mangiare.\" (Monferrato) Nel mondo delle fiabe tutto é possibile, ma quelle italiane hanno delle caratteristiche specifiche. Il re é un signorotto bonaccione con gli stessi problemi di tutti. \"Un re aveva perso un anello prezioso. Cerca qua, cerca là, non si trovava.\" (\u003Cmark>Mantova\u003C/mark>) Sia il contadino che il re devono faticare per maritare le tre figlie. La strega si chiama Masca in Piemonte e Mamma-Draga in Sicilia. Ogni motivo é buono per sfuggire alla fatica. \"C'era un giovane che si chiamava Giuseppe Ciufolo, che quando non zappava suonava lo zufolo.\" (Abruzzo) Il popolo va a messa tutte le domeniche ma non disdegna, uscito dalla chiesa, di riderci sopra. \"Gesù disse agli Apostoli: Ragazzi, ora ci faremo una risata alle spalle di San Pietro.\" (Palermo) Poi ci sono la Regina Marmotta, la serpe Pippina, la ragazza Colomba, la volpe Giovannuzza, la principessa Fanta-Ghirò. \"Ora il libro é finito e ne sono fuori. Riuscirò a rimettere i piedi sulla terra?\" Buon ascolto.",[414],{"field":94,"matched_tokens":415,"snippet":411,"value":412},[72],{"best_field_score":258,"best_field_weight":293,"fields_matched":109,"num_tokens_dropped":47,"score":294,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":47},{"document":418,"highlight":433,"highlights":438,"text_match":256,"text_match_info":441},{"comment_count":47,"id":419,"is_sticky":47,"permalink":420,"podcastfilter":421,"post_author":422,"post_content":423,"post_date":424,"post_excerpt":52,"post_id":419,"post_modified":425,"post_thumbnail":426,"post_title":427,"post_type":381,"sort_by_date":428,"tag_links":429,"tags":431},"60142","http://radioblackout.org/podcast/fase-2-speranze-dal-plasma-voci-dallantropocene-22-04-05-20/",[342],"antropocenici"," \r\n\r\n\"La nostra ipotesi è che la scienza - a due secoli dalla Enciclopedia, dalla rivoluzione borghese, dall'avvento del modo capitalistico di produzione - sia nell'esperienza attiva e passiva e sia nel discorso implicito ed esplicito di tutti gli uomini: perché di scienza è ormai fatto il potere e di potere gli uomini vivono e muoiono. Così che \"fare scienza\" vuol dire, oggi e in ogni caso, lavorare \"per\" o \"contro\" l'uomo ed ogni uomo è raggiunto dalla scienza per esserne fatto più libero o più oppresso\".\r\nGiulio Alfredo Maccacaro\r\n \r\n\r\nE' iniziata finalmente la fase due, ovvero la prima fase di allentamento dell’asfissiante lockdown cui il governo della pandemia ci ha costretto, anche perché la gravità dell’infezione in sé, è stata resa più acuta da una buona dose di impreparazione e pressappochismo, che hanno incontrato la pressione criminale dei soliti interessi economici pronti a minimizzare la portata dell’epidemia e soprattutto dove a difenderci non rimaneva che il simulacro del sistema sanitario nazionale che fu - che poi forse come sostiene Maurizio Pincetti è stato massacrato e smantellato senza mai essere stato completato fino in fondo.\r\n\r\nSalta all’occhio, in barba a qualunque evidenza scientifica o del buon senso, come riapra in maniera molto più massiccia il nord che registra ancora tassi di contagio molto preoccupanti. In particolare in Piemonte siamo maglia nera da alcuni giorni, avendo superato anche la Lombardia se si calcola il rapporto dei contagiati con il numero degli abitanti.\r\n\r\nCome siamo arrivati a questa fase 2 e quali sono i rischi impliciti nella riapertura e le strategie da attuare? Ce lo racconta Ernesto Burgio, scienziato e clinico vicino alle istanze sociali e ambientali, che giustamente insiste a sottolineare che questa infezione non è per nulla banale e se assumiamo che la Germania ha fatto tutto benissimo… beh, ha comunque la mortalità al 4%: la misura è servita. E' comunque un dato lontanissimo dal nostro o da quello degli Usa e del Regno Unito ma anche da quello della Svezia, spesso presa a modello per aver intralciato poco il “busisness as usual” ma anche per aver garantito ai cittadini molte meno limitazioni alla libertà ottenendo risultati simili a chi ha chiuso più radicalmente.\r\n\r\nParliamo ora di una notizia che fa fatica a staccarsi dalla cautela del mondo scientifico per diventare notizia. Parliamo di plasma iperimmune contro il Coronavirus. Non solo è l'unica cura che combatte direttamente il virus e non i suoi effetti ma sta dando risultati, a detta dei medici che la utilizzano, sorprendenti! Sperimentata con grandi risultati anche a Wuhan, su circa un migliaio di persone a quanto ne sappiamo, eppure, a dispetto delle evidenze cliniche, se ne parla pochissimo e con grande cautela, forse troppa. In Italia è attivo un protocollo sperimentale in almeno 4 strutture ospedaliere: Pavia, Salerno, Modena e Mantova.\r\n\r\nOra, noi non vogliamo insinuare nulla ma solo raccontarvi che cosa è questa cura e per farlo ci aiutiamo con le considerazioni e i giudizi espressi da uno dei protagonisti di questa sperimentazione ovvero Cesare Perotti, direttore dell’ospedale san Matteo di Pavia che ha rilasciato un’intervista a La Bussola Quotidiana, organo di informazione cattolico che non è sicuramente tra le nostre fonti abituali ma tant'è. Da questa preziosa intervista ricaviamo alcune informazioni: prima tra tutte che la cautela che circonda la cura è normale a livello scientifico, perché la sperimentazione non è conclusa, ma il fatto che non se ne parli per niente a fronte di risultati sorprendenti è almeno sospetto e richiama l'intervento di pressioni e interessi che nulla hanno a che fare con la salute pubblica. A maggior ragione, aggiungo io, visto che si parla abitualmente di molti farmaci che hanno dato risultati meno entusiasmanti o addirittura di un vaccino efficace e sicuro che allo stato attuale è ancora una chimera. Quindi il sospetto che l’informazione usi pesi e misure diverse è ovviamente legittimo, trattandosi poi di una cura molto particolare, che lo stesso direttore del San Matteo di Pavia, definisce una cura solidale, creata dal dono del paziente guarito (risultano idonei il 20%) e dalle conoscenze e tecniche e scientifiche adatte a ripulire il sangue con la tecnica della plasmaferesi. Niente brevetti, insomma, e industria farmaceutica quasi fuori gioco.\r\n\r\nLa puntata si chiude con la prima di una mini serie in sei parti che proverà a raccontare con la voce dell'autore, Maurizio Pincetti, la storia del nostro sistema sanitario dalla sua edificazione fino alla regionalizzazione per arrivare a quella sorta di appuntamento con la storia che la pandemia potrebbe aver rappresentato per la nostra sanità pubblica.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/voci_22a.mp3\"][/audio]","5 Maggio 2020","2020-05-09 16:40:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/geralt-200x110.jpg","Fase 2: speranze dal plasma – VOCI DALL’ANTROPOCENE #22 – 04/05/20",1588695726,[430],"http://radioblackout.org/tag/voci-antropocene/",[432],"voci antropocene",{"post_content":434},{"matched_tokens":435,"snippet":436,"value":437},[72],"ospedaliere: Pavia, Salerno, Modena e \u003Cmark>Mantova\u003C/mark>.\r\n\r\nOra, noi non vogliamo insinuare"," \r\n\r\n\"La nostra ipotesi è che la scienza - a due secoli dalla Enciclopedia, dalla rivoluzione borghese, dall'avvento del modo capitalistico di produzione - sia nell'esperienza attiva e passiva e sia nel discorso implicito ed esplicito di tutti gli uomini: perché di scienza è ormai fatto il potere e di potere gli uomini vivono e muoiono. Così che \"fare scienza\" vuol dire, oggi e in ogni caso, lavorare \"per\" o \"contro\" l'uomo ed ogni uomo è raggiunto dalla scienza per esserne fatto più libero o più oppresso\".\r\nGiulio Alfredo Maccacaro\r\n \r\n\r\nE' iniziata finalmente la fase due, ovvero la prima fase di allentamento dell’asfissiante lockdown cui il governo della pandemia ci ha costretto, anche perché la gravità dell’infezione in sé, è stata resa più acuta da una buona dose di impreparazione e pressappochismo, che hanno incontrato la pressione criminale dei soliti interessi economici pronti a minimizzare la portata dell’epidemia e soprattutto dove a difenderci non rimaneva che il simulacro del sistema sanitario nazionale che fu - che poi forse come sostiene Maurizio Pincetti è stato massacrato e smantellato senza mai essere stato completato fino in fondo.\r\n\r\nSalta all’occhio, in barba a qualunque evidenza scientifica o del buon senso, come riapra in maniera molto più massiccia il nord che registra ancora tassi di contagio molto preoccupanti. In particolare in Piemonte siamo maglia nera da alcuni giorni, avendo superato anche la Lombardia se si calcola il rapporto dei contagiati con il numero degli abitanti.\r\n\r\nCome siamo arrivati a questa fase 2 e quali sono i rischi impliciti nella riapertura e le strategie da attuare? Ce lo racconta Ernesto Burgio, scienziato e clinico vicino alle istanze sociali e ambientali, che giustamente insiste a sottolineare che questa infezione non è per nulla banale e se assumiamo che la Germania ha fatto tutto benissimo… beh, ha comunque la mortalità al 4%: la misura è servita. E' comunque un dato lontanissimo dal nostro o da quello degli Usa e del Regno Unito ma anche da quello della Svezia, spesso presa a modello per aver intralciato poco il “busisness as usual” ma anche per aver garantito ai cittadini molte meno limitazioni alla libertà ottenendo risultati simili a chi ha chiuso più radicalmente.\r\n\r\nParliamo ora di una notizia che fa fatica a staccarsi dalla cautela del mondo scientifico per diventare notizia. Parliamo di plasma iperimmune contro il Coronavirus. Non solo è l'unica cura che combatte direttamente il virus e non i suoi effetti ma sta dando risultati, a detta dei medici che la utilizzano, sorprendenti! Sperimentata con grandi risultati anche a Wuhan, su circa un migliaio di persone a quanto ne sappiamo, eppure, a dispetto delle evidenze cliniche, se ne parla pochissimo e con grande cautela, forse troppa. In Italia è attivo un protocollo sperimentale in almeno 4 strutture ospedaliere: Pavia, Salerno, Modena e \u003Cmark>Mantova\u003C/mark>.\r\n\r\nOra, noi non vogliamo insinuare nulla ma solo raccontarvi che cosa è questa cura e per farlo ci aiutiamo con le considerazioni e i giudizi espressi da uno dei protagonisti di questa sperimentazione ovvero Cesare Perotti, direttore dell’ospedale san Matteo di Pavia che ha rilasciato un’intervista a La Bussola Quotidiana, organo di informazione cattolico che non è sicuramente tra le nostre fonti abituali ma tant'è. Da questa preziosa intervista ricaviamo alcune informazioni: prima tra tutte che la cautela che circonda la cura è normale a livello scientifico, perché la sperimentazione non è conclusa, ma il fatto che non se ne parli per niente a fronte di risultati sorprendenti è almeno sospetto e richiama l'intervento di pressioni e interessi che nulla hanno a che fare con la salute pubblica. A maggior ragione, aggiungo io, visto che si parla abitualmente di molti farmaci che hanno dato risultati meno entusiasmanti o addirittura di un vaccino efficace e sicuro che allo stato attuale è ancora una chimera. Quindi il sospetto che l’informazione usi pesi e misure diverse è ovviamente legittimo, trattandosi poi di una cura molto particolare, che lo stesso direttore del San Matteo di Pavia, definisce una cura solidale, creata dal dono del paziente guarito (risultano idonei il 20%) e dalle conoscenze e tecniche e scientifiche adatte a ripulire il sangue con la tecnica della plasmaferesi. Niente brevetti, insomma, e industria farmaceutica quasi fuori gioco.\r\n\r\nLa puntata si chiude con la prima di una mini serie in sei parti che proverà a raccontare con la voce dell'autore, Maurizio Pincetti, la storia del nostro sistema sanitario dalla sua edificazione fino alla regionalizzazione per arrivare a quella sorta di appuntamento con la storia che la pandemia potrebbe aver rappresentato per la nostra sanità pubblica.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/voci_22a.mp3\"][/audio]",[439],{"field":94,"matched_tokens":440,"snippet":436,"value":437},[72],{"best_field_score":258,"best_field_weight":293,"fields_matched":109,"num_tokens_dropped":47,"score":294,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":47},{"document":443,"highlight":456,"highlights":464,"text_match":256,"text_match_info":469},{"comment_count":47,"id":444,"is_sticky":47,"permalink":445,"podcastfilter":446,"post_author":447,"post_content":448,"post_date":449,"post_excerpt":52,"post_id":444,"post_modified":450,"post_thumbnail":451,"post_title":452,"post_type":381,"sort_by_date":453,"tag_links":454,"tags":455},"11793","http://radioblackout.org/podcast/outsider-music-e-crauti-alla-mantovana/",[],"outsidermusic","Era inevitabilmente il 1979. Le spore dei krauti avevano ormai contaminato l'europa. E l'Italia? C'è chi ci giudica manieristi, sbirri e mammoni, perfino incapaci di esprimere considerazioni musicali autonome o di genere, a parte la pizzica pugliese. Eppure anche in questo paese ricottaro i suoni afroteutonici della kosmische musik hanno illuminato molte albe. Su RadioBlackout, una storia di quando le autobahn avevano meno corsie ma Mantova era come Dusseldorf.\r\n\r\nuna playlist ancora pià strana...\r\n\r\ntri atma gyan nishaba - naturaliche liebe\r\ncarte de sejour - ouadu\r\nHolger Czukay Jaki Liebzeit Jah Wooble - where's the money\r\nsecession - touch\r\ncraig leon - run w 3 concentric circles\r\nneon - my blues is you\r\ndaniele baldelli - cosmic parsley\r\nfad gadget - state of the nation\r\nculture club - murder rap trap\r\nchris hinze - african rapness\r\neddy trauba - maccaroni radio\r\ngunter schikert - wanderer\r\nklaus dinger - jag dalskar dag\r\ntoni esposito - pagaia\r\nmoebius plank neumeier -recall (deuka from sudan)\r\ngunter schickert & klaus schulze - wanderer","8 Dicembre 2012","2018-10-17 22:11:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/12/l-200x110.jpg","Outsider Music e crauti alla mantovana",1354985368,[],[],{"post_content":457,"post_title":461},{"matched_tokens":458,"snippet":459,"value":460},[72],"autobahn avevano meno corsie ma \u003Cmark>Mantova\u003C/mark> era come Dusseldorf.\r\n\r\nuna playlist","Era inevitabilmente il 1979. Le spore dei krauti avevano ormai contaminato l'europa. E l'Italia? C'è chi ci giudica manieristi, sbirri e mammoni, perfino incapaci di esprimere considerazioni musicali autonome o di genere, a parte la pizzica pugliese. Eppure anche in questo paese ricottaro i suoni afroteutonici della kosmische musik hanno illuminato molte albe. Su RadioBlackout, una storia di quando le autobahn avevano meno corsie ma \u003Cmark>Mantova\u003C/mark> era come Dusseldorf.\r\n\r\nuna playlist ancora pià strana...\r\n\r\ntri atma gyan nishaba - naturaliche liebe\r\ncarte de sejour - ouadu\r\nHolger Czukay Jaki Liebzeit Jah Wooble - where's the money\r\nsecession - touch\r\ncraig leon - run w 3 concentric circles\r\nneon - my blues is you\r\ndaniele baldelli - cosmic parsley\r\nfad gadget - state of the nation\r\nculture club - murder rap trap\r\nchris hinze - african rapness\r\neddy trauba - maccaroni radio\r\ngunter schikert - wanderer\r\nklaus dinger - jag dalskar dag\r\ntoni esposito - pagaia\r\nmoebius plank neumeier -recall (deuka from sudan)\r\ngunter schickert & klaus schulze - wanderer",{"matched_tokens":462,"snippet":463,"value":463},[19],"Outsider Music e crauti alla \u003Cmark>mantova\u003C/mark>na",[465,467],{"field":102,"matched_tokens":466,"snippet":463,"value":463},[19],{"field":94,"matched_tokens":468,"snippet":459,"value":460},[72],{"best_field_score":258,"best_field_weight":293,"fields_matched":109,"num_tokens_dropped":47,"score":294,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":47},{"document":471,"highlight":490,"highlights":495,"text_match":256,"text_match_info":498},{"comment_count":47,"id":472,"is_sticky":47,"permalink":473,"podcastfilter":474,"post_author":336,"post_content":475,"post_date":476,"post_excerpt":477,"post_id":472,"post_modified":478,"post_thumbnail":479,"post_title":480,"post_type":381,"sort_by_date":481,"tag_links":482,"tags":486},"8328","http://radioblackout.org/podcast/siam-del-popolo-gli-arditi/",[],"Il prossimo 28 aprile si svolgerà a Reggio Emilia un convegno sugli Arditi del popolo.\r\n\r\nIl convegno si svolgerà in via Dom Minzoni dalle 15.\r\nInterverranno Luigi Balsamini, Antonio Zambonelli e Marco Rossi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Marco Rossi, autore di “Arditi non gendarmi!”\r\n\r\nAscolta l’approfondimento: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/04/2012.04-marco-rossi-arditi-del-popolo.mp3|titles=2012.04 marco rossi arditi del popolo]\r\n\r\nScarica l'audio \r\n\r\nDi seguito l’estratto di un articolo di Marco comparso su Arivista:\r\n\r\nLe battute d’arresto e i rovesci che i fascisti subirono avvennero quasi sempre in contesti urbani (Roma, Bari, Parma...) dove la moderna classe operaia, reduce dall’esperienza dell’occupazione delle fabbriche, e il combattentismo rivoluzionario poterono opporre “guerra alla guerra” trasformando le strade e i quartieri in campi trincerati, difesi da solidali moltitudini popolari, tanto che si dovette ricorrere alle artiglierie, alle autoblindo e persino agli aerei.\r\nPer questi motivi, l’isolamento e il controllo politico imposto agli Arditi del popolo dai partiti socialista, repubblicano e comunista, costituì oggettivamente un grave fattore di indebolimento dell’antifascismo, in quanto l’arditismo popolare era in grado di contrastare con efficacia - ossia in termini militari e di massa - «la più atroce e difficile guerriglia che classe operaia abbia mai dovuto combattere» (come ebbe a definirla Gramsci). […] Sarebbe occorsa, come scrisse Malatesta da vecchio insurrezionalista, una «resistenza energica, metodica, organizzata contro la violenza avversaria». […] Invece, di fronte a tale inedita sistematica aggressione prevalse una sorta di fuga dalla realtà: «erano tutti d’accordo – secondo le parole di Emilio Lussu - nel valutare la violenza fascista come antistorica: non bisognava dunque contrapporre ad essa un’altra violenza antistorica, ma attendere il crearsi dell’ambiente favorevole ad una violenza storica».\r\n[…] La direzione del Partito socialista aveva preso presto le distanze dagli Arditi del popolo, malgrado le sincere simpatie manifestate dalla base, quali risultavano dalle pagine dell’«Avanti!»; ma tale decisione politica si rivelò ancora più grave con l’accettazione del cosiddetto Patto di pacificazione che il 2 agosto, nello studio romano del presidente della Camera De Nicola, venne unitamente sottoscritto dal Partito socialista, dalla Confederazione generale del lavoro e dai Fasci, e condiviso dall’Associazione nazionale combattenti, dal Partito popolare e dalla direzione di quello repubblicano. Il cosiddetto patto di Roma, infatti, all’art. 5 recitava: «Il PSI dichiara di essere estraneo all’organizzazione e all’opera degli Arditi del popolo, come del resto risulta già dallo stesso convegno di questi che si proclamano al di fuori di tutti i partiti». A distanza di pochi anni, Nenni molto lucidamente definì il Trattato «un grave errore di valutazione» persino «grottesco se si pensa che il Partito nello stesso momento, rifiutava qualsiasi intesa coi gruppi antifascisti».\r\nAl contrario, l’organo dei Fasci poteva esprimere la propria soddisfazione: «gli arditi del popolo, i quali ormai sconfessati da repubblicani, da comunisti e dai socialisti, dovranno rapidamente concludere la loro breve ed ingloriosa carriera».\r\nQuattro giorni dopo la firma del Patto di pacificazione pure il Partito comunista, attraverso un comunicato dell’Esecutivo datato 7 agosto, si “chiamava fuori” minacciando i «più severi provvedimenti» per i militanti comunisti che avessero fatto parte degli Arditi del popolo, lasciando questi ultimi in un sempre più pesante isolamento, specie dopo la dissociazione del Partito repubblicano avvenuta alla fine di luglio.\r\n\r\nIl discorso è diverso per il movimento anarchico che, invece, respinse decisamente ogni ipotesi di pacificazione, continuando a sostenere gli Arditi del popolo. Sino ad allora, a differenza degli altri raggruppamenti politici, gli anarchici non avevano sentito l’esigenza di dare vita a proprie strutture di difesa, in quanto la loro prassi era già improntata ad una lunga consuetudine di azione diretta e organizzazione semi-legale; ma la comparsa dell’arditismo popolare rappresentava per loro un’occasione per dare impulso all’iniziativa rivoluzionaria.\r\n[…] Pur risultando l’unica realtà del movimento di classe ad appoggiare sino all’ultimo gli Arditi del popolo - come attestato dai comunicati dell’Associazione regolarmente ospitati sia su «Umanità Nova» che sulla stampa libertaria in genere - anche in seno all’anarchismo vi fu un dibattito in merito, a causa soprattutto della struttura militarista (disinvoltamente accettata da molti anarchici di tendenza individualista e antiorganizzatrice), ma anche per la sua composizione non esclusivamente proletaria (vista invece con diffidenza dai comunisti anarchici). L’esistenza di alcune divergenze teoriche si può intuire da un articolo pubblicato, in data 20 luglio 1921, su «Il Seme», settimanale livornese dell’Uniona anarchica italiana, di cui si riporta uno stralcio: «Chi sono cotesti Arditi del popolo? Sento già questa domanda affiorare alle labbra di qualcuno di quei compagni ingenui o forse troppo puritani, che vedono dappertutto l’incoerenza che nuoce ai principi della incorruttibile Anarchia nostra [...] La rivoluzione non si affretta leggendo filosofia o scrivendo articoli di giornale, ma scendendo sul terreno dell’azione. Ed era l’ora. Anche l’anarchismo divenuto troppo giornalaio minacciava di irretirsi di rinunce, e troppo lasciava correre imponendosi un pericoloso isolamento [...] Possiamo adunque pensare che gli Arditi del popolo, sorti dalla fraterna riconciliazione dei rivoluzionari romani, sono sangue del nostro sangue e carne della nostra carne. Dobbiamo aiutarli, incoraggiarli, imitarli». In un altro articolo, seppure favorevole agli AdP, pubblicato su «Il Libertario» del 21 luglio, veniva premesso che «Noi, lo si sa, non abbiamo troppe simpatie per l’apparato militaresco e per la sottomissione e disciplina che consegue all’organizzazione di questi eserciti proletari».\r\n\r\nNel 1922, a Roma, probabilmente per rafforzare la difesa delle proprie sedi e manifestazioni, i preesistenti Nuclei libertari «Arditi Anarchici» costituirono il 1° battaglione «Arditi Anarchici» e fu avviata la formazione del 2° e del 3°, come si apprende dagli articoli pubblicati nella cronaca romana di «Umanità Nova» del 21 e 28 ottobre. Da un fonogramma della questura di Roma al Ministero dell’Interno, in data 14 novembre, si apprende della perquisizione e dell’arresto di Raffaele De Angelis, ritenuto uno dei principali organizzatori dei «Nuclei giovanili arditi anarchici».\r\n[…] Numerosi furono i militanti anarchici, sia di tendenza individualista che comunista, promotori dell’organizzazione ardito-popolare e con responsabilità di comando in essa, ad iniziare dalla sezione romana con A. Paolinelli, A. Eluisi, V. Santarelli, R. Gentilezza, C. Mannarelli, G. Gallinella, A. Di Giacomo, N. Rita, A. Mastrosanti, U. Piermattei, S. Stagnetti, G. Luzzi e, in provincia, Del Prete a Genzano e V. De Fazi a Civitavecchia. Altri anarchici con ruoli dirigenti furono A. Del Sole a Orte (Vt); P. Ranieri a Tavernelle (Pu); A. Cieri a Parma; G. Tenaglia, P. Tripol, A. Poggiani e M. Camin a Trento; I. Margherita a Torino; M. Corona a Vercelli; N. Prina a Gattinara (Vc); E. Lelli a Bologna; E. Canzi a Piacenza; P. Binazzi a La Spezia; U. Marzocchi a La Spezia e a Savona; G. Del Freo e G. Raffaelli a Montignoso (Ms); R. Sarti e A. Raspini a Firenze; V. Mazzoni, O. Buoncristiani, R. Corucci e A. Fontana a Pisa; A. Consani, V. Recchi e L. Filippi a Livorno; T. Eschini a Pistoia; G. Lessi a Piombino (Li). Molti anche gli anarchici che, militando negli AdP, rimasero uccisi, tra i quali: A. Baldasseroni, F. Nardi e F. Filippetti a Livorno; S. Rossi a Castagneto Carducci (Li); L. Landi, A. Lucarelli, G. Morelli a Piombino (Li); C. Fava e A. Puzzarini a Parma; Nello Rossi a Rimini, F. Raffaelli a Terni (Pg); R. Semenzato a Dolo (Ve); G. Bonci a Spello (Pg); C. Comaschi a Cascina (Pi).\r\n[…] L’intransigenza dell’Unione sindacale italiana era nota allo stesso Mussolini che, nel 1920, commentando un progetto insurrezionale “dannunziano”, ebbe ad osservare: «Bisogna dunque fare il possibile perché la fulminea marcia su Roma non sia complicata da uno sciopero generale […] Ora, per evitare lo sciopero generale o analoghi movimenti di masse e per non essere costretti a reprimerli, occorre, se non convincere i capi, dividerli: il che disorienterà le masse stesse.\r\nNon si può contare sulla Unione sindacale italiana, ma si può contare, sino un certo punto, sulla Confederazione Generale del Lavoro».\r\nPer la sua attività l’USI subì innumerevoli distruzioni e l’uccisione di numerosi militanti: tra le Camere del lavoro e le sezioni dell’organizzazione “anarco-sindacalista” devastate od occupate dagli squadristi, in camicia nera o in uniforme, vi furono quelle di Milano, Varese, Suzzara, Monastero, Brescia, Crema, Mantova, Piacenza, Rovereto, Vicenza, Bologna, Ferrara, Imola, Parma, Modena, Genova, Sampierdarena, Sestri Ponente, Savona, La Spezia, Firenze, Arezzo, Pisa, Carrara, Lucca, Viareggio, Livorno, Pistoia, Piombino, San Giovanni Valdarno, Castelnuovo dei Sabbioni, Terni, Fano, Roma, Andria, Taranto, Cerignola, Minervino Murge, Iglesias, nonché quelle di Bari e Verona, da poco fuoriuscite dall’Unione.\r\nIl prefetto di Genova, legittimando l’invasione fascista della Camera del lavoro di Sestri Ponente, difesa anche dagli Arditi del popolo, sottolineò che questa «non è socialista ufficiale, ma sindacalista anarchica comunista ed ha sempre dato motivo a pericolo di disordini per suo carattere violento e rivoluzionario».\r\nIl 7 gennaio 1925 il prefetto di Milano decretò lo scioglimento definitivo dell’USI su tutto il territorio nazionale in quanto «organizzazione sovvertitrice e antinazionale», anche se poi questa avrebbe continuato a operare in clandestinità e all’estero.","23 Aprile 2012","Il prossimo 28 aprile si svolgerà a Reggio Emilia un convegno sugli Arditi del popolo.\r\n\r\nIl convegno si svolgerà in via Dom Minzoni dalle 15.\r\nInterverranno Luigi Balsamini, Antonio Zambonelli e Marco Rossi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Marco Rossi, autore di “Arditi non gendarmi!”\r\n\r\nAscolta l’approfondimento: \r\n\r\nDi seguito l’estratto di un articolo di Marco comparso su Arivista:\r\n\r\nLe battute d’arresto e i rovesci che i fascisti subirono avvennero quasi sempre in contesti urbani (Roma, Bari, Parma...) dove la moderna classe operaia, reduce dall’esperienza dell’occupazione delle fabbriche, e il combattentismo rivoluzionario poterono opporre “guerra alla guerra” trasformando le strade e i quartieri in campi trincerati, difesi da solidali moltitudini popolari, tanto che si dovette ricorrere alle artiglierie, alle autoblindo e persino agli aerei.\r\nPer questi motivi, l’isolamento e il controllo politico imposto agli Arditi del popolo dai partiti socialista, repubblicano e comunista, costituì oggettivamente un grave fattore di indebolimento dell’antifascismo, in quanto l’arditismo popolare era in grado di contrastare con efficacia - ossia in termini militari e di massa - «la più atroce e difficile guerriglia che classe operaia abbia mai dovuto combattere» (come ebbe a definirla Gramsci). […] Sarebbe occorsa, come scrisse Malatesta da vecchio insurrezionalista, una «resistenza energica, metodica, organizzata contro la violenza avversaria». […] Invece, di fronte a tale inedita sistematica aggressione prevalse una sorta di fuga dalla realtà: «erano tutti d’accordo – secondo le parole di Emilio Lussu - nel valutare la violenza fascista come antistorica: non bisognava dunque contrapporre ad essa un’altra violenza antistorica, ma attendere il crearsi dell’ambiente favorevole ad una violenza storica».\r\n[…] La direzione del Partito socialista aveva preso presto le distanze dagli Arditi del popolo, malgrado le sincere simpatie manifestate dalla base, quali risultavano dalle pagine dell’«Avanti!»; ma tale decisione politica si rivelò ancora più grave con l’accettazione del cosiddetto Patto di pacificazione che il 2 agosto, nello studio romano del presidente della Camera De Nicola, venne unitamente sottoscritto dal Partito socialista, dalla Confederazione generale del lavoro e dai Fasci, e condiviso dall’Associazione nazionale combattenti, dal Partito popolare e dalla direzione di quello repubblicano. Il cosiddetto patto di Roma, infatti, all’art. 5 recitava: «Il PSI dichiara di essere estraneo all’organizzazione e all’opera degli Arditi del popolo, come del resto risulta già dallo stesso convegno di questi che si proclamano al di fuori di tutti i partiti». A distanza di pochi anni, Nenni molto lucidamente definì il Trattato «un grave errore di valutazione» persino «grottesco se si pensa che il Partito nello stesso momento, rifiutava qualsiasi intesa coi gruppi antifascisti».\r\nAl contrario, l’organo dei Fasci poteva esprimere la propria soddisfazione: «gli arditi del popolo, i quali ormai sconfessati da repubblicani, da comunisti e dai socialisti, dovranno rapidamente concludere la loro breve ed ingloriosa carriera».\r\nQuattro giorni dopo la firma del Patto di pacificazione pure il Partito comunista, attraverso un comunicato dell’Esecutivo datato 7 agosto, si “chiamava fuori” minacciando i «più severi provvedimenti» per i militanti comunisti che avessero fatto parte degli Arditi del popolo, lasciando questi ultimi in un sempre più pesante isolamento, specie dopo la dissociazione del Partito repubblicano avvenuta alla fine di luglio.\r\n\r\nIl discorso è diverso per il movimento anarchico che, invece, respinse decisamente ogni ipotesi di pacificazione, continuando a sostenere gli Arditi del popolo. Sino ad allora, a differenza degli altri raggruppamenti politici, gli anarchici non avevano sentito l’esigenza di dare vita a proprie strutture di difesa, in quanto la loro prassi era già improntata ad una lunga consuetudine di azione diretta e organizzazione semi-legale; ma la comparsa dell’arditismo popolare rappresentava per loro un’occasione per dare impulso all’iniziativa rivoluzionaria.\r\n[…] Pur risultando l’unica realtà del movimento di classe ad appoggiare sino all’ultimo gli Arditi del popolo - come attestato dai comunicati dell’Associazione regolarmente ospitati sia su «Umanità Nova» che sulla stampa libertaria in genere - anche in seno all’anarchismo vi fu un dibattito in merito, a causa soprattutto della struttura militarista (disinvoltamente accettata da molti anarchici di tendenza individualista e antiorganizzatrice), ma anche per la sua composizione non esclusivamente proletaria (vista invece con diffidenza dai comunisti anarchici). L’esistenza di alcune divergenze teoriche si può intuire da un articolo pubblicato, in data 20 luglio 1921, su «Il Seme», settimanale livornese dell’Uniona anarchica italiana, di cui si riporta uno stralcio: «Chi sono cotesti Arditi del popolo? Sento già questa domanda affiorare alle labbra di qualcuno di quei compagni ingenui o forse troppo puritani, che vedono dappertutto l’incoerenza che nuoce ai principi della incorruttibile Anarchia nostra [...] La rivoluzione non si affretta leggendo filosofia o scrivendo articoli di giornale, ma scendendo sul terreno dell’azione. Ed era l’ora. Anche l’anarchismo divenuto troppo giornalaio minacciava di irretirsi di rinunce, e troppo lasciava correre imponendosi un pericoloso isolamento [...] Possiamo adunque pensare che gli Arditi del popolo, sorti dalla fraterna riconciliazione dei rivoluzionari romani, sono sangue del nostro sangue e carne della nostra carne. Dobbiamo aiutarli, incoraggiarli, imitarli». In un altro articolo, seppure favorevole agli AdP, pubblicato su «Il Libertario» del 21 luglio, veniva premesso che «Noi, lo si sa, non abbiamo troppe simpatie per l’apparato militaresco e per la sottomissione e disciplina che consegue all’organizzazione di questi eserciti proletari».\r\n\r\nNel 1922, a Roma, probabilmente per rafforzare la difesa delle proprie sedi e manifestazioni, i preesistenti Nuclei libertari «Arditi Anarchici» costituirono il 1° battaglione «Arditi Anarchici» e fu avviata la formazione del 2° e del 3°, come si apprende dagli articoli pubblicati nella cronaca romana di «Umanità Nova» del 21 e 28 ottobre. Da un fonogramma della questura di Roma al Ministero dell’Interno, in data 14 novembre, si apprende della perquisizione e dell’arresto di Raffaele De Angelis, ritenuto uno dei principali organizzatori dei «Nuclei giovanili arditi anarchici».\r\n[…] Numerosi furono i militanti anarchici, sia di tendenza individualista che comunista, promotori dell’organizzazione ardito-popolare e con responsabilità di comando in essa, ad iniziare dalla sezione romana con A. Paolinelli, A. Eluisi, V. Santarelli, R. Gentilezza, C. Mannarelli, G. Gallinella, A. Di Giacomo, N. Rita, A. Mastrosanti, U. Piermattei, S. Stagnetti, G. Luzzi e, in provincia, Del Prete a Genzano e V. De Fazi a Civitavecchia. Altri anarchici con ruoli dirigenti furono A. Del Sole a Orte (Vt); P. Ranieri a Tavernelle (Pu); A. Cieri a Parma; G. Tenaglia, P. Tripol, A. Poggiani e M. Camin a Trento; I. Margherita a Torino; M. Corona a Vercelli; N. Prina a Gattinara (Vc); E. Lelli a Bologna; E. Canzi a Piacenza; P. Binazzi a La Spezia; U. Marzocchi a La Spezia e a Savona; G. Del Freo e G. Raffaelli a Montignoso (Ms); R. Sarti e A. Raspini a Firenze; V. Mazzoni, O. Buoncristiani, R. Corucci e A. Fontana a Pisa; A. Consani, V. Recchi e L. Filippi a Livorno; T. Eschini a Pistoia; G. Lessi a Piombino (Li). Molti anche gli anarchici che, militando negli AdP, rimasero uccisi, tra i quali: A. Baldasseroni, F. Nardi e F. Filippetti a Livorno; S. Rossi a Castagneto Carducci (Li); L. Landi, A. Lucarelli, G. Morelli a Piombino (Li); C. Fava e A. Puzzarini a Parma; Nello Rossi a Rimini, F. Raffaelli a Terni (Pg); R. Semenzato a Dolo (Ve); G. Bonci a Spello (Pg); C. Comaschi a Cascina (Pi).\r\n[…] L’intransigenza dell’Unione sindacale italiana era nota allo stesso Mussolini che, nel 1920, commentando un progetto insurrezionale “dannunziano”, ebbe ad osservare: «Bisogna dunque fare il possibile perché la fulminea marcia su Roma non sia complicata da uno sciopero generale […] Ora, per evitare lo sciopero generale o analoghi movimenti di masse e per non essere costretti a reprimerli, occorre, se non convincere i capi, dividerli: il che disorienterà le masse stesse.\r\nNon si può contare sulla Unione sindacale italiana, ma si può contare, sino un certo punto, sulla Confederazione Generale del Lavoro».\r\nPer la sua attività l’USI subì innumerevoli distruzioni e l’uccisione di numerosi militanti: tra le Camere del lavoro e le sezioni dell’organizzazione “anarco-sindacalista” devastate od occupate dagli squadristi, in camicia nera o in uniforme, vi furono quelle di Milano, Varese, Suzzara, Monastero, Brescia, Crema, Mantova, Piacenza, Rovereto, Vicenza, Bologna, Ferrara, Imola, Parma, Modena, Genova, Sampierdarena, Sestri Ponente, Savona, La Spezia, Firenze, Arezzo, Pisa, Carrara, Lucca, Viareggio, Livorno, Pistoia, Piombino, San Giovanni Valdarno, Castelnuovo dei Sabbioni, Terni, Fano, Roma, Andria, Taranto, Cerignola, Minervino Murge, Iglesias, nonché quelle di Bari e Verona, da poco fuoriuscite dall’Unione.\r\nIl prefetto di Genova, legittimando l’invasione fascista della Camera del lavoro di Sestri Ponente, difesa anche dagli Arditi del popolo, sottolineò che questa «non è socialista ufficiale, ma sindacalista anarchica comunista ed ha sempre dato motivo a pericolo di disordini per suo carattere violento e rivoluzionario».\r\nIl 7 gennaio 1925 il prefetto di Milano decretò lo scioglimento definitivo dell’USI su tutto il territorio nazionale in quanto «organizzazione sovvertitrice e antinazionale», anche se poi questa avrebbe continuato a operare in clandestinità e all’estero.\r\n","2018-10-17 22:11:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/04/arditi_28_04_2012-200x110.jpg","Siam del popolo gli arditi",1335177189,[483,484,485,130,309],"http://radioblackout.org/tag/antifascismo/","http://radioblackout.org/tag/arditi-del-popolo/","http://radioblackout.org/tag/convegno/",[487,488,489,139,312],"antifascismo","arditi del popolo","convegno",{"post_content":491},{"matched_tokens":492,"snippet":493,"value":494},[72],"Varese, Suzzara, Monastero, Brescia, Crema, \u003Cmark>Mantova\u003C/mark>, Piacenza, Rovereto, Vicenza, Bologna, Ferrara,","Il prossimo 28 aprile si svolgerà a Reggio Emilia un convegno sugli Arditi del popolo.\r\n\r\nIl convegno si svolgerà in via Dom Minzoni dalle 15.\r\nInterverranno Luigi Balsamini, Antonio Zambonelli e Marco Rossi.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Marco Rossi, autore di “Arditi non gendarmi!”\r\n\r\nAscolta l’approfondimento: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/04/2012.04-marco-rossi-arditi-del-popolo.mp3|titles=2012.04 marco rossi arditi del popolo]\r\n\r\nScarica l'audio \r\n\r\nDi seguito l’estratto di un articolo di Marco comparso su Arivista:\r\n\r\nLe battute d’arresto e i rovesci che i fascisti subirono avvennero quasi sempre in contesti urbani (Roma, Bari, Parma...) dove la moderna classe operaia, reduce dall’esperienza dell’occupazione delle fabbriche, e il combattentismo rivoluzionario poterono opporre “guerra alla guerra” trasformando le strade e i quartieri in campi trincerati, difesi da solidali moltitudini popolari, tanto che si dovette ricorrere alle artiglierie, alle autoblindo e persino agli aerei.\r\nPer questi motivi, l’isolamento e il controllo politico imposto agli Arditi del popolo dai partiti socialista, repubblicano e comunista, costituì oggettivamente un grave fattore di indebolimento dell’antifascismo, in quanto l’arditismo popolare era in grado di contrastare con efficacia - ossia in termini militari e di massa - «la più atroce e difficile guerriglia che classe operaia abbia mai dovuto combattere» (come ebbe a definirla Gramsci). […] Sarebbe occorsa, come scrisse Malatesta da vecchio insurrezionalista, una «resistenza energica, metodica, organizzata contro la violenza avversaria». […] Invece, di fronte a tale inedita sistematica aggressione prevalse una sorta di fuga dalla realtà: «erano tutti d’accordo – secondo le parole di Emilio Lussu - nel valutare la violenza fascista come antistorica: non bisognava dunque contrapporre ad essa un’altra violenza antistorica, ma attendere il crearsi dell’ambiente favorevole ad una violenza storica».\r\n[…] La direzione del Partito socialista aveva preso presto le distanze dagli Arditi del popolo, malgrado le sincere simpatie manifestate dalla base, quali risultavano dalle pagine dell’«Avanti!»; ma tale decisione politica si rivelò ancora più grave con l’accettazione del cosiddetto Patto di pacificazione che il 2 agosto, nello studio romano del presidente della Camera De Nicola, venne unitamente sottoscritto dal Partito socialista, dalla Confederazione generale del lavoro e dai Fasci, e condiviso dall’Associazione nazionale combattenti, dal Partito popolare e dalla direzione di quello repubblicano. Il cosiddetto patto di Roma, infatti, all’art. 5 recitava: «Il PSI dichiara di essere estraneo all’organizzazione e all’opera degli Arditi del popolo, come del resto risulta già dallo stesso convegno di questi che si proclamano al di fuori di tutti i partiti». A distanza di pochi anni, Nenni molto lucidamente definì il Trattato «un grave errore di valutazione» persino «grottesco se si pensa che il Partito nello stesso momento, rifiutava qualsiasi intesa coi gruppi antifascisti».\r\nAl contrario, l’organo dei Fasci poteva esprimere la propria soddisfazione: «gli arditi del popolo, i quali ormai sconfessati da repubblicani, da comunisti e dai socialisti, dovranno rapidamente concludere la loro breve ed ingloriosa carriera».\r\nQuattro giorni dopo la firma del Patto di pacificazione pure il Partito comunista, attraverso un comunicato dell’Esecutivo datato 7 agosto, si “chiamava fuori” minacciando i «più severi provvedimenti» per i militanti comunisti che avessero fatto parte degli Arditi del popolo, lasciando questi ultimi in un sempre più pesante isolamento, specie dopo la dissociazione del Partito repubblicano avvenuta alla fine di luglio.\r\n\r\nIl discorso è diverso per il movimento anarchico che, invece, respinse decisamente ogni ipotesi di pacificazione, continuando a sostenere gli Arditi del popolo. Sino ad allora, a differenza degli altri raggruppamenti politici, gli anarchici non avevano sentito l’esigenza di dare vita a proprie strutture di difesa, in quanto la loro prassi era già improntata ad una lunga consuetudine di azione diretta e organizzazione semi-legale; ma la comparsa dell’arditismo popolare rappresentava per loro un’occasione per dare impulso all’iniziativa rivoluzionaria.\r\n[…] Pur risultando l’unica realtà del movimento di classe ad appoggiare sino all’ultimo gli Arditi del popolo - come attestato dai comunicati dell’Associazione regolarmente ospitati sia su «Umanità Nova» che sulla stampa libertaria in genere - anche in seno all’anarchismo vi fu un dibattito in merito, a causa soprattutto della struttura militarista (disinvoltamente accettata da molti anarchici di tendenza individualista e antiorganizzatrice), ma anche per la sua composizione non esclusivamente proletaria (vista invece con diffidenza dai comunisti anarchici). L’esistenza di alcune divergenze teoriche si può intuire da un articolo pubblicato, in data 20 luglio 1921, su «Il Seme», settimanale livornese dell’Uniona anarchica italiana, di cui si riporta uno stralcio: «Chi sono cotesti Arditi del popolo? Sento già questa domanda affiorare alle labbra di qualcuno di quei compagni ingenui o forse troppo puritani, che vedono dappertutto l’incoerenza che nuoce ai principi della incorruttibile Anarchia nostra [...] La rivoluzione non si affretta leggendo filosofia o scrivendo articoli di giornale, ma scendendo sul terreno dell’azione. Ed era l’ora. Anche l’anarchismo divenuto troppo giornalaio minacciava di irretirsi di rinunce, e troppo lasciava correre imponendosi un pericoloso isolamento [...] Possiamo adunque pensare che gli Arditi del popolo, sorti dalla fraterna riconciliazione dei rivoluzionari romani, sono sangue del nostro sangue e carne della nostra carne. Dobbiamo aiutarli, incoraggiarli, imitarli». In un altro articolo, seppure favorevole agli AdP, pubblicato su «Il Libertario» del 21 luglio, veniva premesso che «Noi, lo si sa, non abbiamo troppe simpatie per l’apparato militaresco e per la sottomissione e disciplina che consegue all’organizzazione di questi eserciti proletari».\r\n\r\nNel 1922, a Roma, probabilmente per rafforzare la difesa delle proprie sedi e manifestazioni, i preesistenti Nuclei libertari «Arditi Anarchici» costituirono il 1° battaglione «Arditi Anarchici» e fu avviata la formazione del 2° e del 3°, come si apprende dagli articoli pubblicati nella cronaca romana di «Umanità Nova» del 21 e 28 ottobre. Da un fonogramma della questura di Roma al Ministero dell’Interno, in data 14 novembre, si apprende della perquisizione e dell’arresto di Raffaele De Angelis, ritenuto uno dei principali organizzatori dei «Nuclei giovanili arditi anarchici».\r\n[…] Numerosi furono i militanti anarchici, sia di tendenza individualista che comunista, promotori dell’organizzazione ardito-popolare e con responsabilità di comando in essa, ad iniziare dalla sezione romana con A. Paolinelli, A. Eluisi, V. Santarelli, R. Gentilezza, C. Mannarelli, G. Gallinella, A. Di Giacomo, N. Rita, A. Mastrosanti, U. Piermattei, S. Stagnetti, G. Luzzi e, in provincia, Del Prete a Genzano e V. De Fazi a Civitavecchia. Altri anarchici con ruoli dirigenti furono A. Del Sole a Orte (Vt); P. Ranieri a Tavernelle (Pu); A. Cieri a Parma; G. Tenaglia, P. Tripol, A. Poggiani e M. Camin a Trento; I. Margherita a Torino; M. Corona a Vercelli; N. Prina a Gattinara (Vc); E. Lelli a Bologna; E. Canzi a Piacenza; P. Binazzi a La Spezia; U. Marzocchi a La Spezia e a Savona; G. Del Freo e G. Raffaelli a Montignoso (Ms); R. Sarti e A. Raspini a Firenze; V. Mazzoni, O. Buoncristiani, R. Corucci e A. Fontana a Pisa; A. Consani, V. Recchi e L. Filippi a Livorno; T. Eschini a Pistoia; G. Lessi a Piombino (Li). Molti anche gli anarchici che, militando negli AdP, rimasero uccisi, tra i quali: A. Baldasseroni, F. Nardi e F. Filippetti a Livorno; S. Rossi a Castagneto Carducci (Li); L. Landi, A. Lucarelli, G. Morelli a Piombino (Li); C. Fava e A. Puzzarini a Parma; Nello Rossi a Rimini, F. Raffaelli a Terni (Pg); R. Semenzato a Dolo (Ve); G. Bonci a Spello (Pg); C. Comaschi a Cascina (Pi).\r\n[…] L’intransigenza dell’Unione sindacale italiana era nota allo stesso Mussolini che, nel 1920, commentando un progetto insurrezionale “dannunziano”, ebbe ad osservare: «Bisogna dunque fare il possibile perché la fulminea marcia su Roma non sia complicata da uno sciopero generale […] Ora, per evitare lo sciopero generale o analoghi movimenti di masse e per non essere costretti a reprimerli, occorre, se non convincere i capi, dividerli: il che disorienterà le masse stesse.\r\nNon si può contare sulla Unione sindacale italiana, ma si può contare, sino un certo punto, sulla Confederazione Generale del Lavoro».\r\nPer la sua attività l’USI subì innumerevoli distruzioni e l’uccisione di numerosi militanti: tra le Camere del lavoro e le sezioni dell’organizzazione “anarco-sindacalista” devastate od occupate dagli squadristi, in camicia nera o in uniforme, vi furono quelle di Milano, Varese, Suzzara, Monastero, Brescia, Crema, \u003Cmark>Mantova\u003C/mark>, Piacenza, Rovereto, Vicenza, Bologna, Ferrara, Imola, Parma, Modena, Genova, Sampierdarena, Sestri Ponente, Savona, La Spezia, Firenze, Arezzo, Pisa, Carrara, Lucca, Viareggio, Livorno, Pistoia, Piombino, San Giovanni Valdarno, Castelnuovo dei Sabbioni, Terni, Fano, Roma, Andria, Taranto, Cerignola, Minervino Murge, Iglesias, nonché quelle di Bari e Verona, da poco fuoriuscite dall’Unione.\r\nIl prefetto di Genova, legittimando l’invasione fascista della Camera del lavoro di Sestri Ponente, difesa anche dagli Arditi del popolo, sottolineò che questa «non è socialista ufficiale, ma sindacalista anarchica comunista ed ha sempre dato motivo a pericolo di disordini per suo carattere violento e rivoluzionario».\r\nIl 7 gennaio 1925 il prefetto di Milano decretò lo scioglimento definitivo dell’USI su tutto il territorio nazionale in quanto «organizzazione sovvertitrice e antinazionale», anche se poi questa avrebbe continuato a operare in clandestinità e all’estero.",[496],{"field":94,"matched_tokens":497,"snippet":493,"value":494},[72],{"best_field_score":258,"best_field_weight":293,"fields_matched":109,"num_tokens_dropped":47,"score":294,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":47},{"document":500,"highlight":919,"highlights":1346,"text_match":1356,"text_match_info":1357},{"comment_count":47,"id":501,"is_sticky":47,"permalink":502,"podcastfilter":503,"post_author":504,"post_content":505,"post_date":506,"post_excerpt":52,"post_id":501,"post_modified":507,"post_thumbnail":508,"post_title":509,"post_type":381,"sort_by_date":510,"tag_links":511,"tags":720},"98458","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-9-al-15-maggio-2025/",[332],"harraga"," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 09 ore 21,00 – ENI greenwashing 31 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 09 ore 21,30 – Woodstown: racconto horror di A. Daudet 14 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 08,30 – Do you remember revolution? pt. 2 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution”\r\n\r\nBarbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia Mantovani, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 16,30 – Intervista ad Andrea Borgnino sul futuro della radio 43 minuti [Radio Blackout, Stakka stakka]: Abbiamo avuto come redazione di Stakka stkka il piacere di fare una lunga discussione in studio con Andrea Borgnino, che cura la rubrica Interferenze per Radio3 Mondo, sul futuro della radio e il suo valore in contesti sensibili, come crisi umanitarie e conflitti.\r\nediting e mastering a cura di arsider\r\nplaylist from: dj subumano library archives\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 08,30 – Podcast Franti pt.2 36 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 11,30 – La Casa Del Disastro! Je suis Punk! Breve storia delle origini del punk in Francia 53 minuti [La Casa del disastro!, Radio Onda D'urto]:\r\n\r\nBreve storia sulle origini del punk in Francia con musiche di BULDOZER, LOU REED, NEW YORK DOLLS, TELEVISION, STINKY TOYS\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 15,30 – Blackout Fest 2025 Mix 70 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nMix con gruppi e progetti che suoneranno all'edizione del Blackout Fest 2025. Con in ordine di apparizione: Andrea Santalucia, Arsenal Mikebe, Warfuck, Concetration, Odia, Ddwy, Jedbalak, Frammenti, Babe Roots, Korobu, Semiratruth, Ondakeiki, Ethico, Resina, Eden For All, Asino. Non sono tutti ovviamente!\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 08,30 – Muhammad Alì, Rumble in the jungle 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBiografia del leggendario pugile Muhammad Alì.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 19,00 – Babe Roots - Estratto dal live del 2019 al Leoncavallo 18 minuti [Babe Roots, Radio Blackout]:\r\n\r\nSessione spirituale e subacquea condensata in un mini-live-set purificante, deep dub techno. Tracklist:\r\n> Live intro feat Baba Ras (live only)\r\n\r\n> Jah Nuh Dead feat Another Channel\r\n\r\n> Can’t See feat Lee Perry (live only)\r\n\r\n> Sufferation Time feat Kojo Neatness (Babe Roots remix)\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 20,00 – SFratture: Contro la guerra alle droghe 48 minuti [Fratture]:\r\n\r\nIl collettivo Fratture si occupa di cronaca e analisi del carcere e della società che lo alimenta.\r\nIn questo podcast si affronta il tema della guerra alle droghe, della riduzione del danno, del rapporto tra sostanze e detenzione, grazie a un'intervista alle Chemical Sisters.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 21,00 – Worlds to come - Chapter 2 - Corpi 32 minuti [Sei Iturriaga, Giulia Deval, Alessio Alonne]: Per trascendere l'idea dell'essere umano come centro dell'ordine, è necessario rioccupare i nostri corpi, il primato della mente, l'idea di coscienza costruita sul senso univoco della narrazione dominante che ci ha spinto alla negazione della materialità che ci costituisce. Tornare al corpo è l'unico modo che abbiamo per trovare il nostro posto nello spazio della ricostruzione. Non si tratta del corpo come unità standardizzata, regolata e limitata, bensì del veicolo di potenzialità fisiche con cui sperimentiamo la nostra esistenza. Il corpo come unità semantica a partire dalla quale abitiamo un mondo che può accettarci solo se diventiamo coscienti e responsabili della nostra appartenenza a un ordine geologico, rizomatico, acquifero, atmosferico, dove l'organico è solo un altro strato, un rivestimento permeabile attraverso cui passano gli elementi.\r\nI corpi non nascono, si fanno. I corpi sono marcati (sessualizzati, razzializzati, animalizzati). I corpi sono simpoietici. Questo è ciò che esploriamo in questa puntata grazie alle pratiche artistiche di Johanna Hedva e Justin Randolph Thompson.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 00,30 – Lrwd - Mixtape tribute to Turin-Open-Medium 50 minuti [Lrwd, Radio Blackout]: Questo è un mixtape realizzato da Lrwd (si legge Lo-rrd) come tributo ai mezzi di comunicazione indipendenti di Torino, infatti questo fu messo a disposizione di download benefit Radio Blackout\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 08,30 – Ponte Radio - Resistere a sud 131 minuti [Radio Neanderthal, Ponte Radio]:\r\n\r\nPuntata del 29/11/2024 di Ponte Radio a cura di Radio Neanderthal, realizzata da registrazioni dell'iniziativa \"Resistere a sud\" al Terzo Piano Autogestito a Napoli. Chiacchiere e riflessioni su cosa significa stare, restare e resistere a Sud\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 20,00 – Macchina del tempo Ep.6 56 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 21,30 – Intervista Alex Vargiu: Un punk a Roma 64 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]: Votato fin dalla fine degli anni 70 al Punk R'n'R Hc con gruppi come Stigma,Bloody Riot,Bingo,Dissuaders, Alex Vargiu, in questa intervista del 2015, ci sbatte in faccia il cadavere ambulante del punk! Punk's dead your the next!\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 23,00 – No Hay Banda Live @ Blackout house 19/5/19 110 minuti [No Hay Banda, Radio Blackout]: Nohaybandatrio was born in 2004, when Fabio Recchia (prepared bass and guitar which he plays simultaneously) met Marcello Allulli (sax and liveelectronics) and Emanuele Tommasi (drums and percussions).\r\n\r\nIts musical proposal has its roots in many genres: jazzcore, prog, math rock, `70s groove, soundtracks, noise… but they are all re-encoded in its unique style.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,00 – Audiodocumentario Saharawi pt.2 25 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,30 – GRRAWR - Mix 05/2025 65 minuti [GRRAWR]:\r\n\r\nGRRAWR va alla ricerca del suono del suo cervello. La legge delle tre R (ripetere ripetere ripetere) è meravigliosamente incorniciata dai corollari della noia e dell'errore. Cosa fa un animale che ripete ripete ripete ma poi si distrae, si sbaglia e si dimentica che cosa doveva ripetere? Fare musica è solo un modo di fischiettare.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 13,30 – Psychotronic Radio vol.4 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 18,30 – ARREMBAGGIO! compilation ardecore benefit v.3 32 minuti [Radio Blackout, compilation ardecore benefit]: Siamo partiti quasi per scherzo, poi l’affare si è ingrossato e siamo arrivati al volume 3. Oltre a queste edizioni digitali, stiamo curando anche le uscite in cassetta, non per santificare una moda ma per ribadire che il diy è il nostro unico “metodo”. Oggi come ieri, ma forse più di ieri, ciò che conta è lo spirito. In tutte le sue accezioni.\r\n\r\n ","9 Giugno 2025","2025-06-09 21:16:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 9 al 15 Maggio 2025",1749503777,[512,513,514,515,516,517,518,519,520,521,522,523,524,525,526,527,528,529,530,531,532,533,534,535,536,537,538,539,540,541,542,543,544,545,546,547,548,549,550,551,552,553,554,555,556,557,558,559,560,561,562,563,564,565,566,567,568,569,570,571,572,573,574,575,576,577,578,579,580,581,582,583,584,585,586,587,588,589,590,591,592,593,594,595,596,597,598,599,600,601,602,603,604,605,606,607,608,609,610,611,612,613,614,615,616,617,618,619,620,621,622,623,624,625,626,627,628,629,630,631,632,633,634,128,635,636,637,638,639,640,641,642,643,644,645,646,647,648,649,650,651,652,653,654,655,656,657,658,659,660,661,662,663,664,665,666,667,668,669,670,671,309,672,673,674,675,676,677,678,679,680,681,682,683,684,685,686,687,688,689,690,691,692,693,694,695,696,697,698,699,700,701,702,703,704,705,706,707,708,709,710,711,712,713,714,715,716,717,718,719],"http://radioblackout.org/tag/60/","http://radioblackout.org/tag/70/","http://radioblackout.org/tag/80/","http://radioblackout.org/tag/2015/","http://radioblackout.org/tag/2019/","http://radioblackout.org/tag/2025/","http://radioblackout.org/tag/a-fora-de-arrastu/","http://radioblackout.org/tag/adriana-faranda/","http://radioblackout.org/tag/africa/","http://radioblackout.org/tag/alessio-alonne/","http://radioblackout.org/tag/alex-vargiu/","http://radioblackout.org/tag/alphonse-daudet/","http://radioblackout.org/tag/alt-country/","http://radioblackout.org/tag/ambiente/","http://radioblackout.org/tag/andrea-borgnino/","http://radioblackout.org/tag/andrea-santalucia/","http://radioblackout.org/tag/andrea-turco/","http://radioblackout.org/tag/archivio-moroni/","http://radioblackout.org/tag/arrembaggio-compilation-ardecore-benefit-v-3/","http://radioblackout.org/tag/arsenal-mikebe/","http://radioblackout.org/tag/asino/","http://radioblackout.org/tag/audiodocumentario/","http://radioblackout.org/tag/b-movies/","http://radioblackout.org/tag/babe-roots/","http://radioblackout.org/tag/barbara-balzerani/","http://radioblackout.org/tag/bass/","http://radioblackout.org/tag/benefit/","http://radioblackout.org/tag/big-hands/","http://radioblackout.org/tag/bingo/","http://radioblackout.org/tag/biografia/","http://radioblackout.org/tag/blackout-fest/","http://radioblackout.org/tag/blackout-fest-2025/","http://radioblackout.org/tag/bloody-riot/","http://radioblackout.org/tag/bonnie-prince-billy/","http://radioblackout.org/tag/boschi/","http://radioblackout.org/tag/bosco/","http://radioblackout.org/tag/breve-storia-delle-origini-del-punk-in-francia/","http://radioblackout.org/tag/brigatismo/","http://radioblackout.org/tag/buldozer/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/chapter-2/","http://radioblackout.org/tag/chemical-sisters/","http://radioblackout.org/tag/cinema/","http://radioblackout.org/tag/collage/","http://radioblackout.org/tag/colonizzazione-interna/","http://radioblackout.org/tag/compilation/","http://radioblackout.org/tag/compilation-ardecore/","http://radioblackout.org/tag/concentration/","http://radioblackout.org/tag/conflitti/","http://radioblackout.org/tag/corpi/","http://radioblackout.org/tag/cox-18/","http://radioblackout.org/tag/crisi-umanitaria/","http://radioblackout.org/tag/cuneiform-tabs/","http://radioblackout.org/tag/david-burrows/","http://radioblackout.org/tag/ddwy/","http://radioblackout.org/tag/deep-dub-techno/","http://radioblackout.org/tag/dissuders/","http://radioblackout.org/tag/diy/","http://radioblackout.org/tag/do-you-remember-revolution/","http://radioblackout.org/tag/docenti/","http://radioblackout.org/tag/documentario/","http://radioblackout.org/tag/donna-haraway/","http://radioblackout.org/tag/dub/","http://radioblackout.org/tag/eden-for-all/","http://radioblackout.org/tag/educazione/","http://radioblackout.org/tag/elettronica/","http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/estratto-dal-live-del-2019-al-leoncavallo/","http://radioblackout.org/tag/ethico/","http://radioblackout.org/tag/experimental/","http://radioblackout.org/tag/film/","http://radioblackout.org/tag/filosofia/","http://radioblackout.org/tag/flic-dans-la-tetta/","http://radioblackout.org/tag/frammenti/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/franti/","http://radioblackout.org/tag/fratture/","http://radioblackout.org/tag/futuro-della-radio/","http://radioblackout.org/tag/giulia-deval/","http://radioblackout.org/tag/greenwashing/","http://radioblackout.org/tag/grrawr/","http://radioblackout.org/tag/hard-quartet/","http://radioblackout.org/tag/hardcore/","http://radioblackout.org/tag/hasswerk/","http://radioblackout.org/tag/hc/","http://radioblackout.org/tag/hip-hop/","http://radioblackout.org/tag/horror/","http://radioblackout.org/tag/index-for-working-musik/","http://radioblackout.org/tag/indie-rock/","http://radioblackout.org/tag/iniziativa-di-incontri/","http://radioblackout.org/tag/interferenze/","http://radioblackout.org/tag/intervista/","http://radioblackout.org/tag/interviste/","http://radioblackout.org/tag/istruzione/","http://radioblackout.org/tag/italia/","http://radioblackout.org/tag/jazz/","http://radioblackout.org/tag/jazz-core/","http://radioblackout.org/tag/je-suis-punk/","http://radioblackout.org/tag/jedbalak/","http://radioblackout.org/tag/jeff-parker/","http://radioblackout.org/tag/korobu/","http://radioblackout.org/tag/la-casa-del-disastro/","http://radioblackout.org/tag/lamatematica/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/leoncavallo/","http://radioblackout.org/tag/letteratura/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/libro/","http://radioblackout.org/tag/live/","http://radioblackout.org/tag/loredana-bianconi/","http://radioblackout.org/tag/lotta-armata/","http://radioblackout.org/tag/lotte-ambientali/","http://radioblackout.org/tag/lotte-antimilitariste/","http://radioblackout.org/tag/lotte-antisessiste/","http://radioblackout.org/tag/lotte-contro-la-guerra/","http://radioblackout.org/tag/lotte-ecologiste/","http://radioblackout.org/tag/lou-reed/","http://radioblackout.org/tag/lrwd/","http://radioblackout.org/tag/ludd/","http://radioblackout.org/tag/macchina-del-tempo/","http://radioblackout.org/tag/materiale-darchivio/","http://radioblackout.org/tag/mekons/","http://radioblackout.org/tag/miky-punk/","http://radioblackout.org/tag/minneapolis/","http://radioblackout.org/tag/mix/","http://radioblackout.org/tag/mix-05-2025/","http://radioblackout.org/tag/mixtape/","http://radioblackout.org/tag/montaggio/","http://radioblackout.org/tag/movimento-operaio/","http://radioblackout.org/tag/muhammad-ali/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/my-own-voice/","http://radioblackout.org/tag/nadia-mantovani/","http://radioblackout.org/tag/natura/","http://radioblackout.org/tag/new-york-dolls/","http://radioblackout.org/tag/no-hay-banda/","http://radioblackout.org/tag/no-hay-banda-trio/","http://radioblackout.org/tag/nuke-watch/","http://radioblackout.org/tag/odia/","http://radioblackout.org/tag/ondakeiki/","http://radioblackout.org/tag/pere-ubu/","http://radioblackout.org/tag/post-punk/","http://radioblackout.org/tag/post-umano/","http://radioblackout.org/tag/preistoria-radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/presentazione-2/","http://radioblackout.org/tag/pretesto/","http://radioblackout.org/tag/psychedelic/","http://radioblackout.org/tag/psychotronic/","http://radioblackout.org/tag/psychotronic-radio/","http://radioblackout.org/tag/punk/","http://radioblackout.org/tag/punk-in-ddr/","http://radioblackout.org/tag/racconto/","http://radioblackout.org/tag/radio/","http://radioblackout.org/tag/radio-3-mondo/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/radio-cane/","http://radioblackout.org/tag/radio-kebab/","http://radioblackout.org/tag/radio-neanderthal/","http://radioblackout.org/tag/registrazione-live/","http://radioblackout.org/tag/resina/","http://radioblackout.org/tag/resistere-al-sud/","http://radioblackout.org/tag/retro/","http://radioblackout.org/tag/riduzione-del-danno/","http://radioblackout.org/tag/rocknroll/","http://radioblackout.org/tag/ryan-davis-and-the-roadhouse-band/","http://radioblackout.org/tag/sahara/","http://radioblackout.org/tag/saharawi/","http://radioblackout.org/tag/scuola/","http://radioblackout.org/tag/sei-iturriaga/","http://radioblackout.org/tag/semiratruth/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/simon-osullivan/","http://radioblackout.org/tag/sostanze-stupefacenti/","http://radioblackout.org/tag/sozial-ekel/","http://radioblackout.org/tag/sport/","http://radioblackout.org/tag/stakka-stakka/","http://radioblackout.org/tag/stigma/","http://radioblackout.org/tag/stigmatized/","http://radioblackout.org/tag/stinky-toys/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/storia-della-musica/","http://radioblackout.org/tag/storia-della-tecnologia/","http://radioblackout.org/tag/storia-moviment/","http://radioblackout.org/tag/studenti/","http://radioblackout.org/tag/sud-italia/","http://radioblackout.org/tag/susanna-ronconi/","http://radioblackout.org/tag/techno/","http://radioblackout.org/tag/tecnologia/","http://radioblackout.org/tag/television/","http://radioblackout.org/tag/terzo-piano-occupato-di-architettura/","http://radioblackout.org/tag/the-fall/","http://radioblackout.org/tag/trailer/","http://radioblackout.org/tag/trasmissione-musicale/","http://radioblackout.org/tag/trasmissioni-di-archivio/","http://radioblackout.org/tag/tribute-to-turin-open-medium/","http://radioblackout.org/tag/tullio-togni/","http://radioblackout.org/tag/tv/","http://radioblackout.org/tag/un-punk-a-roma/","http://radioblackout.org/tag/viaggio/","http://radioblackout.org/tag/vij/","http://radioblackout.org/tag/vintage/","http://radioblackout.org/tag/vol-4/","http://radioblackout.org/tag/warfuck/","http://radioblackout.org/tag/weird/","http://radioblackout.org/tag/woodstown/","http://radioblackout.org/tag/worlds-to-come/","http://radioblackout.org/tag/worm-hole/","http://radioblackout.org/tag/z-movies/",[721,722,723,724,725,726,727,728,729,730,731,732,733,734,735,736,737,738,739,740,741,742,743,744,745,746,747,748,749,750,751,752,753,754,755,756,757,353,758,759,760,761,762,763,764,765,766,767,768,769,770,771,772,773,774,775,776,777,367,778,779,780,781,782,783,784,785,786,787,788,789,790,791,792,793,794,795,796,797,798,799,800,801,802,803,804,805,806,807,808,809,810,811,812,813,814,815,816,817,818,819,820,821,822,823,824,825,826,827,365,357,828,829,830,831,832,833,834,835,836,837,838,839,17,840,841,842,843,844,363,845,846,847,361,848,849,850,851,852,853,854,855,856,857,858,859,860,861,862,863,864,865,866,867,868,869,870,871,872,873,874,312,875,876,877,878,879,349,351,880,881,882,883,884,885,886,887,888,889,890,891,892,893,894,895,896,897,359,898,899,900,901,902,903,904,905,906,355,907,908,909,910,911,912,913,914,915,916,917,918],"'60","'70","'80","2015","2019","2025","A fora de Arrastu","Adriana Faranda","Africa","Alessio Alonne","Alex Vargiu","Alphonse Daudet","alt country","Ambiente","Andrea Borgnino","Andrea Santalucia","Andrea Turco","archivio Moroni","ARREMBAGGIO! compilation ardecore benefit v.3","Arsenal Mikebe","Asino","audiodocumentario","b-movies","Babe Roots","Barbara Balzerani","Bass","Benefit","big hands","Bingo","biografia","blackout fest","blackout fest 2025","Bloody Riot","Bonnie prince billy","boschi","bosco","breve storia delle origini del punk in Francia","Buldozer","carcere","chapter 2","chemical sisters","cinema","collage","colonizzazione interna","compilation","compilation ardecore","Concentration","conflitti","corpi","cox 18","crisi umanitaria","Cuneiform Tabs","David Burrows","Ddwy","deep dub techno","Dissuders","DIY","docenti","documentario","donna haraway","dub","Eden For All","Educazione","elettronica","ENI","estratto dal live del 2019 al Leoncavallo","Ethico","experimental","film","filosofia","Flic Dans La Tetta","Frammenti","francia","franti","fratture","futuro della radio","Giulia Deval","greenwashing","GRRAWR","hard quartet","hardcore","Hasswerk","hc","hip hop","horror","index for working musik","indie rock","iniziativa di incontri","Interferenze","intervista","interviste","istruzione","italia","jazz","jazz core","Je suis punk","Jedbalak","jeff parker","Korobu","la casa del disastro","Lamatematica","lavoro","Leoncavallo","letteratura","lettura","libro","live","lotte ambientali","lotte antimilitariste","lotte antisessiste","lotte contro la guerra","lotte ecologiste","lou reed","lrwd","Ludd","macchina del tempo","materiale d'archivio","mekons","miky punk","minneapolis","mix","mix 05/2025","MIXTAPE","montaggio","Muhammad Alì","musica","My Own Voice","NATURA","new york dolls","no hay banda","no hay banda trio","nuke watch","Odia","Ondakeiki","Pere Ubu","post punk","post umano","preistoria radio blackout","presentazione","pretesto","psychedelic","psychotronic","psychotronic radio","punk","punk in DDR","racconto","radio","radio 3 mondo","Radio Blackout","radio cane","radio kebab","radio neanderthal","registrazione live","Resina","resistere al sud","retro","RIDUZIONE DEL DANNO","rock'n'roll","ryan davis and the roadhouse band","scuola","Sei Iturriaga","Semiratruth","serie podcast","Simon O'Sullivan","sostanze stupefacenti","Sozial Ekel","sport","stakka stakka","stigma","Stigmatized","Stinky Toys","storia","storia della musica","storia della tecnologia","storia moviment","Studenti","sud italia","techno","tecnologia","Television","terzo piano occupato di Architettura","the fall","trailer","trasmissione musicale","trasmissioni di archivio","tribute to Turin-Open-Medium","tv","Un punk a Roma","viaggio","Vij","vintage","vol.4","warfuck","weird","woodstown","Worlds to come","worm hole","z-movies",{"post_content":920,"tags":924},{"matched_tokens":921,"snippet":922,"value":923},[72],"Barbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia \u003Cmark>Mantova\u003C/mark>ni, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando"," \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 09 ore 21,00 – ENI greenwashing 31 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nCosa ci fanno gli esperti dell’Ente Nazionale Idrocarburi in cattedra a parlare di ambiente? E come è cambiato il modo in cui i grandi trafficanti di gas e petrolio si raccontano? Se un tempo dire “essere al verde” era come dire “non avere un soldo”, oggi invece il colore “green” attira enormi fiumi di denaro. Per metterci sopra le mani, o le zampe, occorre però cambiare abito e ritinteggiarsi il pelo, attraverso un’articolata campagna di “greenwashing”, senza per questo perdere il vizio, cioè ad esempio continuando, com’è il caso del Cane a Sei Zampe, ad estrarre fonti fossili ai quattro angoli del pianeta.\r\nAndrea Turco, coautore del dossier “Follow the green. La narrazione di Eni alla prova dei fatti”, ci accompagna nel fiabesco mondo della comunicazione targata Eni, ci racconta delle mire del Cane a Sei Zampe sui fondi europei per la transizione ecologica, e ci mette in guardia rispetto al progetto di stoccaggio di gas inquinanti al largo di Ravenna. L’impressione generale è quella d trovarsi di fronte ad una spaventosa visione “circolare” dell’economia che, più che ad una rivoluzione verde, somiglia ad una spirale senza uscita.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 09 ore 21,30 – Woodstown: racconto horror di A. Daudet 14 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRacconto horror del diciannovesimo secolo, ambientato in oscure foreste che si ribellano verso gli umani che le vogliono distruggere o controllare\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 08,30 – Do you remember revolution? pt. 2 31 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nRivisitazione Radiofonica del documentario di Loredana Bianconi del 1997\r\n“Do You Remember Revolution”\r\n\r\nBarbara Balzerani, Adriana Faranda, Nadia \u003Cmark>Mantova\u003C/mark>ni, Susanna Ronconi, avevano vent’anni quando decisero di unirsi alla lotta armata e di lasciare alle spalle la vita sociale e la famiglia per fare della rivoluzione il centro e lo scopo della loro esistenza.\r\nPrendono qui parola, dopo lunghi anni di carcerazione, per raccontare e raccontarsi, partendo da dove tutto ha avuto inizio, interrogando e indagando responsabilità, torti e ragioni dell’ultimo grande conflitto sociale nella storia di questo Paese.\r\n\r\nDedicato alla Memoria di Barbara Balzerani (1949-2024)\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 11 ore 16,30 – Intervista ad Andrea Borgnino sul futuro della radio 43 minuti [Radio Blackout, Stakka stakka]: Abbiamo avuto come redazione di Stakka stkka il piacere di fare una lunga discussione in studio con Andrea Borgnino, che cura la rubrica Interferenze per Radio3 Mondo, sul futuro della radio e il suo valore in contesti sensibili, come crisi umanitarie e conflitti.\r\nediting e mastering a cura di arsider\r\nplaylist from: dj subumano library archives\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 08,30 – Podcast Franti pt.2 36 minuti [Franti]:\r\n\r\nIl podcast che vi apprestate ad ascoltare prende le sue mosse dalla necessità di riattivare un ragionamento collettivo che tenga conto dell’attuale situazione in cui versa la scuola italiana, alla luce del turbine di eventi alla cui manifestazione abbiamo assistito negli ultimi anni, a partire dalla pandemia fino allo scoppio di nuove terribili guerre.\r\n\r\nQuesto esperimento porterà a contatto diverse generazioni di professori e di studenti, impegnati tutti nel difficile compito di ristabilire una egemonia del discorso e della prassi rivoluzionari – a partire anche dall’interrogarsi sul senso di parole come questa – nella scuola.\r\n\r\nEsso è frutto di un lavoro collettivo, e per il collettivo questo lavoro è pensato e svolto: per gli studenti, i docenti e gli educatori, e tutti coloro che gravitano attorno al mondo della scuola, che credono ancora nella possibilità di quello che il situazionista Raoul Vaneigem chiamava “rovesciamento di prospettiva”.\r\n\r\nLe puntate sono tutte registrate nei locali dell’Archivio Moroni e del Centro Sociale di via Conchetta 18, a Milano.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 11,30 – La Casa Del Disastro! Je suis Punk! Breve storia delle origini del punk in Francia 53 minuti [La Casa del disastro!, Radio Onda D'urto]:\r\n\r\nBreve storia sulle origini del punk in Francia con musiche di BULDOZER, LOU REED, NEW YORK DOLLS, TELEVISION, STINKY TOYS\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 12 ore 15,30 – Blackout Fest 2025 Mix 70 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nMix con gruppi e progetti che suoneranno all'edizione del Blackout Fest 2025. Con in ordine di apparizione: Andrea Santalucia, Arsenal Mikebe, Warfuck, Concetration, Odia, Ddwy, Jedbalak, Frammenti, Babe Roots, Korobu, Semiratruth, Ondakeiki, Ethico, Resina, Eden For All, Asino. Non sono tutti ovviamente!\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 08,30 – Muhammad Alì, Rumble in the jungle 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBiografia del leggendario pugile Muhammad Alì.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 19,00 – Babe Roots - Estratto dal live del 2019 al Leoncavallo 18 minuti [Babe Roots, Radio Blackout]:\r\n\r\nSessione spirituale e subacquea condensata in un mini-live-set purificante, deep dub techno. Tracklist:\r\n> Live intro feat Baba Ras (live only)\r\n\r\n> Jah Nuh Dead feat Another Channel\r\n\r\n> Can’t See feat Lee Perry (live only)\r\n\r\n> Sufferation Time feat Kojo Neatness (Babe Roots remix)\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 20,00 – SFratture: Contro la guerra alle droghe 48 minuti [Fratture]:\r\n\r\nIl collettivo Fratture si occupa di cronaca e analisi del carcere e della società che lo alimenta.\r\nIn questo podcast si affronta il tema della guerra alle droghe, della riduzione del danno, del rapporto tra sostanze e detenzione, grazie a un'intervista alle Chemical Sisters.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ore 21,00 – Worlds to come - Chapter 2 - Corpi 32 minuti [Sei Iturriaga, Giulia Deval, Alessio Alonne]: Per trascendere l'idea dell'essere umano come centro dell'ordine, è necessario rioccupare i nostri corpi, il primato della mente, l'idea di coscienza costruita sul senso univoco della narrazione dominante che ci ha spinto alla negazione della materialità che ci costituisce. Tornare al corpo è l'unico modo che abbiamo per trovare il nostro posto nello spazio della ricostruzione. Non si tratta del corpo come unità standardizzata, regolata e limitata, bensì del veicolo di potenzialità fisiche con cui sperimentiamo la nostra esistenza. Il corpo come unità semantica a partire dalla quale abitiamo un mondo che può accettarci solo se diventiamo coscienti e responsabili della nostra appartenenza a un ordine geologico, rizomatico, acquifero, atmosferico, dove l'organico è solo un altro strato, un rivestimento permeabile attraverso cui passano gli elementi.\r\nI corpi non nascono, si fanno. I corpi sono marcati (sessualizzati, razzializzati, animalizzati). I corpi sono simpoietici. Questo è ciò che esploriamo in questa puntata grazie alle pratiche artistiche di Johanna Hedva e Justin Randolph Thompson.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 00,30 – Lrwd - Mixtape tribute to Turin-Open-Medium 50 minuti [Lrwd, Radio Blackout]: Questo è un mixtape realizzato da Lrwd (si legge Lo-rrd) come tributo ai mezzi di comunicazione indipendenti di Torino, infatti questo fu messo a disposizione di download benefit Radio Blackout\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 08,30 – Ponte Radio - Resistere a sud 131 minuti [Radio Neanderthal, Ponte Radio]:\r\n\r\nPuntata del 29/11/2024 di Ponte Radio a cura di Radio Neanderthal, realizzata da registrazioni dell'iniziativa \"Resistere a sud\" al Terzo Piano Autogestito a Napoli. Chiacchiere e riflessioni su cosa significa stare, restare e resistere a Sud\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 20,00 – Macchina del tempo Ep.6 56 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTrasmissione speciale ideata per il ventennale di Radio Blackout, contentitore di interviste, frammenti e testimonianze dagli archivi della radio.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 21,30 – Intervista Alex Vargiu: Un punk a Roma 64 minuti [Radio Blackout, Radio Kebab]: Votato fin dalla fine degli anni 70 al Punk R'n'R Hc con gruppi come Stigma,Bloody Riot,Bingo,Dissuaders, Alex Vargiu, in questa intervista del 2015, ci sbatte in faccia il cadavere ambulante del punk! Punk's dead your the next!\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 14 ore 23,00 – No Hay Banda Live @ Blackout house 19/5/19 110 minuti [No Hay Banda, Radio Blackout]: Nohaybandatrio was born in 2004, when Fabio Recchia (prepared bass and guitar which he plays simultaneously) met Marcello Allulli (sax and liveelectronics) and Emanuele Tommasi (drums and percussions).\r\n\r\nIts musical proposal has its roots in many genres: jazzcore, prog, math rock, `70s groove, soundtracks, noise… but they are all re-encoded in its unique style.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,00 – Audiodocumentario Saharawi pt.2 25 minuti [Tullio Togni]:\r\n\r\nTullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 09,30 – GRRAWR - Mix 05/2025 65 minuti [GRRAWR]:\r\n\r\nGRRAWR va alla ricerca del suono del suo cervello. La legge delle tre R (ripetere ripetere ripetere) è meravigliosamente incorniciata dai corollari della noia e dell'errore. Cosa fa un animale che ripete ripete ripete ma poi si distrae, si sbaglia e si dimentica che cosa doveva ripetere? Fare musica è solo un modo di fischiettare.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 13,30 – Psychotronic Radio vol.4 30 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUn gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 15 ore 18,30 – ARREMBAGGIO! compilation ardecore benefit v.3 32 minuti [Radio Blackout, compilation ardecore benefit]: Siamo partiti quasi per scherzo, poi l’affare si è ingrossato e siamo arrivati al volume 3. Oltre a queste edizioni digitali, stiamo curando anche le uscite in cassetta, non per santificare una moda ma per ribadire che il diy è il nostro unico “metodo”. Oggi come ieri, ma forse più di ieri, ciò che conta è lo spirito. In tutte le sue accezioni.\r\n\r\n ",[925,927,929,931,933,935,937,939,941,943,945,947,949,951,953,955,957,959,961,963,965,967,969,971,973,975,977,979,981,983,985,987,989,991,993,995,997,999,1001,1003,1005,1007,1009,1011,1013,1015,1017,1019,1021,1023,1025,1027,1029,1031,1033,1035,1037,1039,1041,1043,1045,1047,1049,1051,1053,1055,1057,1059,1061,1063,1065,1067,1069,1071,1073,1075,1077,1079,1081,1083,1085,1087,1089,1091,1093,1095,1097,1099,1101,1103,1105,1107,1109,1111,1113,1115,1117,1119,1121,1123,1125,1127,1129,1131,1133,1135,1137,1139,1141,1143,1145,1147,1149,1151,1153,1155,1157,1159,1161,1163,1165,1167,1169,1171,1173,1175,1177,1179,1181,1183,1185,1187,1189,1191,1194,1196,1198,1200,1202,1204,1206,1208,1210,1212,1214,1216,1218,1220,1222,1224,1226,1228,1230,1232,1234,1236,1238,1240,1242,1244,1246,1248,1250,1252,1254,1256,1258,1260,1262,1264,1266,1268,1270,1272,1274,1276,1278,1280,1282,1284,1286,1288,1290,1292,1294,1296,1298,1300,1302,1304,1306,1308,1310,1312,1314,1316,1318,1320,1322,1324,1326,1328,1330,1332,1334,1336,1338,1340,1342,1344],{"matched_tokens":926,"snippet":721,"value":721},[],{"matched_tokens":928,"snippet":722,"value":722},[],{"matched_tokens":930,"snippet":723,"value":723},[],{"matched_tokens":932,"snippet":724,"value":724},[],{"matched_tokens":934,"snippet":725,"value":725},[],{"matched_tokens":936,"snippet":726,"value":726},[],{"matched_tokens":938,"snippet":727,"value":727},[],{"matched_tokens":940,"snippet":728,"value":728},[],{"matched_tokens":942,"snippet":729,"value":729},[],{"matched_tokens":944,"snippet":730,"value":730},[],{"matched_tokens":946,"snippet":731,"value":731},[],{"matched_tokens":948,"snippet":732,"value":732},[],{"matched_tokens":950,"snippet":733,"value":733},[],{"matched_tokens":952,"snippet":734,"value":734},[],{"matched_tokens":954,"snippet":735,"value":735},[],{"matched_tokens":956,"snippet":736,"value":736},[],{"matched_tokens":958,"snippet":737,"value":737},[],{"matched_tokens":960,"snippet":738,"value":738},[],{"matched_tokens":962,"snippet":739,"value":739},[],{"matched_tokens":964,"snippet":740,"value":740},[],{"matched_tokens":966,"snippet":741,"value":741},[],{"matched_tokens":968,"snippet":742,"value":742},[],{"matched_tokens":970,"snippet":743,"value":743},[],{"matched_tokens":972,"snippet":744,"value":744},[],{"matched_tokens":974,"snippet":745,"value":745},[],{"matched_tokens":976,"snippet":746,"value":746},[],{"matched_tokens":978,"snippet":747,"value":747},[],{"matched_tokens":980,"snippet":748,"value":748},[],{"matched_tokens":982,"snippet":749,"value":749},[],{"matched_tokens":984,"snippet":750,"value":750},[],{"matched_tokens":986,"snippet":751,"value":751},[],{"matched_tokens":988,"snippet":752,"value":752},[],{"matched_tokens":990,"snippet":753,"value":753},[],{"matched_tokens":992,"snippet":754,"value":754},[],{"matched_tokens":994,"snippet":755,"value":755},[],{"matched_tokens":996,"snippet":756,"value":756},[],{"matched_tokens":998,"snippet":757,"value":757},[],{"matched_tokens":1000,"snippet":353,"value":353},[],{"matched_tokens":1002,"snippet":758,"value":758},[],{"matched_tokens":1004,"snippet":759,"value":759},[],{"matched_tokens":1006,"snippet":760,"value":760},[],{"matched_tokens":1008,"snippet":761,"value":761},[],{"matched_tokens":1010,"snippet":762,"value":762},[],{"matched_tokens":1012,"snippet":763,"value":763},[],{"matched_tokens":1014,"snippet":764,"value":764},[],{"matched_tokens":1016,"snippet":765,"value":765},[],{"matched_tokens":1018,"snippet":766,"value":766},[],{"matched_tokens":1020,"snippet":767,"value":767},[],{"matched_tokens":1022,"snippet":768,"value":768},[],{"matched_tokens":1024,"snippet":769,"value":769},[],{"matched_tokens":1026,"snippet":770,"value":770},[],{"matched_tokens":1028,"snippet":771,"value":771},[],{"matched_tokens":1030,"snippet":772,"value":772},[],{"matched_tokens":1032,"snippet":773,"value":773},[],{"matched_tokens":1034,"snippet":774,"value":774},[],{"matched_tokens":1036,"snippet":775,"value":775},[],{"matched_tokens":1038,"snippet":776,"value":776},[],{"matched_tokens":1040,"snippet":777,"value":777},[],{"matched_tokens":1042,"snippet":367,"value":367},[],{"matched_tokens":1044,"snippet":778,"value":778},[],{"matched_tokens":1046,"snippet":779,"value":779},[],{"matched_tokens":1048,"snippet":780,"value":780},[],{"matched_tokens":1050,"snippet":781,"value":781},[],{"matched_tokens":1052,"snippet":782,"value":782},[],{"matched_tokens":1054,"snippet":783,"value":783},[],{"matched_tokens":1056,"snippet":784,"value":784},[],{"matched_tokens":1058,"snippet":785,"value":785},[],{"matched_tokens":1060,"snippet":786,"value":786},[],{"matched_tokens":1062,"snippet":787,"value":787},[],{"matched_tokens":1064,"snippet":788,"value":788},[],{"matched_tokens":1066,"snippet":789,"value":789},[],{"matched_tokens":1068,"snippet":790,"value":790},[],{"matched_tokens":1070,"snippet":791,"value":791},[],{"matched_tokens":1072,"snippet":792,"value":792},[],{"matched_tokens":1074,"snippet":793,"value":793},[],{"matched_tokens":1076,"snippet":794,"value":794},[],{"matched_tokens":1078,"snippet":795,"value":795},[],{"matched_tokens":1080,"snippet":796,"value":796},[],{"matched_tokens":1082,"snippet":797,"value":797},[],{"matched_tokens":1084,"snippet":798,"value":798},[],{"matched_tokens":1086,"snippet":799,"value":799},[],{"matched_tokens":1088,"snippet":800,"value":800},[],{"matched_tokens":1090,"snippet":801,"value":801},[],{"matched_tokens":1092,"snippet":802,"value":802},[],{"matched_tokens":1094,"snippet":803,"value":803},[],{"matched_tokens":1096,"snippet":804,"value":804},[],{"matched_tokens":1098,"snippet":805,"value":805},[],{"matched_tokens":1100,"snippet":806,"value":806},[],{"matched_tokens":1102,"snippet":807,"value":807},[],{"matched_tokens":1104,"snippet":808,"value":808},[],{"matched_tokens":1106,"snippet":809,"value":809},[],{"matched_tokens":1108,"snippet":810,"value":810},[],{"matched_tokens":1110,"snippet":811,"value":811},[],{"matched_tokens":1112,"snippet":812,"value":812},[],{"matched_tokens":1114,"snippet":813,"value":813},[],{"matched_tokens":1116,"snippet":814,"value":814},[],{"matched_tokens":1118,"snippet":815,"value":815},[],{"matched_tokens":1120,"snippet":816,"value":816},[],{"matched_tokens":1122,"snippet":817,"value":817},[],{"matched_tokens":1124,"snippet":818,"value":818},[],{"matched_tokens":1126,"snippet":819,"value":819},[],{"matched_tokens":1128,"snippet":820,"value":820},[],{"matched_tokens":1130,"snippet":821,"value":821},[],{"matched_tokens":1132,"snippet":822,"value":822},[],{"matched_tokens":1134,"snippet":823,"value":823},[],{"matched_tokens":1136,"snippet":824,"value":824},[],{"matched_tokens":1138,"snippet":825,"value":825},[],{"matched_tokens":1140,"snippet":826,"value":826},[],{"matched_tokens":1142,"snippet":827,"value":827},[],{"matched_tokens":1144,"snippet":365,"value":365},[],{"matched_tokens":1146,"snippet":357,"value":357},[],{"matched_tokens":1148,"snippet":828,"value":828},[],{"matched_tokens":1150,"snippet":829,"value":829},[],{"matched_tokens":1152,"snippet":830,"value":830},[],{"matched_tokens":1154,"snippet":831,"value":831},[],{"matched_tokens":1156,"snippet":832,"value":832},[],{"matched_tokens":1158,"snippet":833,"value":833},[],{"matched_tokens":1160,"snippet":834,"value":834},[],{"matched_tokens":1162,"snippet":835,"value":835},[],{"matched_tokens":1164,"snippet":836,"value":836},[],{"matched_tokens":1166,"snippet":837,"value":837},[],{"matched_tokens":1168,"snippet":838,"value":838},[],{"matched_tokens":1170,"snippet":839,"value":839},[],{"matched_tokens":1172,"snippet":17,"value":17},[],{"matched_tokens":1174,"snippet":840,"value":840},[],{"matched_tokens":1176,"snippet":841,"value":841},[],{"matched_tokens":1178,"snippet":842,"value":842},[],{"matched_tokens":1180,"snippet":843,"value":843},[],{"matched_tokens":1182,"snippet":844,"value":844},[],{"matched_tokens":1184,"snippet":363,"value":363},[],{"matched_tokens":1186,"snippet":845,"value":845},[],{"matched_tokens":1188,"snippet":846,"value":846},[],{"matched_tokens":1190,"snippet":847,"value":847},[],{"matched_tokens":1192,"snippet":1193,"value":1193},[72],"Nadia \u003Cmark>Mantova\u003C/mark>ni",{"matched_tokens":1195,"snippet":848,"value":848},[],{"matched_tokens":1197,"snippet":849,"value":849},[],{"matched_tokens":1199,"snippet":850,"value":850},[],{"matched_tokens":1201,"snippet":851,"value":851},[],{"matched_tokens":1203,"snippet":852,"value":852},[],{"matched_tokens":1205,"snippet":853,"value":853},[],{"matched_tokens":1207,"snippet":854,"value":854},[],{"matched_tokens":1209,"snippet":855,"value":855},[],{"matched_tokens":1211,"snippet":856,"value":856},[],{"matched_tokens":1213,"snippet":857,"value":857},[],{"matched_tokens":1215,"snippet":858,"value":858},[],{"matched_tokens":1217,"snippet":859,"value":859},[],{"matched_tokens":1219,"snippet":860,"value":860},[],{"matched_tokens":1221,"snippet":861,"value":861},[],{"matched_tokens":1223,"snippet":862,"value":862},[],{"matched_tokens":1225,"snippet":863,"value":863},[],{"matched_tokens":1227,"snippet":864,"value":864},[],{"matched_tokens":1229,"snippet":865,"value":865},[],{"matched_tokens":1231,"snippet":866,"value":866},[],{"matched_tokens":1233,"snippet":867,"value":867},[],{"matched_tokens":1235,"snippet":868,"value":868},[],{"matched_tokens":1237,"snippet":869,"value":869},[],{"matched_tokens":1239,"snippet":870,"value":870},[],{"matched_tokens":1241,"snippet":871,"value":871},[],{"matched_tokens":1243,"snippet":872,"value":872},[],{"matched_tokens":1245,"snippet":873,"value":873},[],{"matched_tokens":1247,"snippet":874,"value":874},[],{"matched_tokens":1249,"snippet":312,"value":312},[],{"matched_tokens":1251,"snippet":875,"value":875},[],{"matched_tokens":1253,"snippet":876,"value":876},[],{"matched_tokens":1255,"snippet":877,"value":877},[],{"matched_tokens":1257,"snippet":878,"value":878},[],{"matched_tokens":1259,"snippet":879,"value":879},[],{"matched_tokens":1261,"snippet":349,"value":349},[],{"matched_tokens":1263,"snippet":351,"value":351},[],{"matched_tokens":1265,"snippet":880,"value":880},[],{"matched_tokens":1267,"snippet":881,"value":881},[],{"matched_tokens":1269,"snippet":882,"value":882},[],{"matched_tokens":1271,"snippet":883,"value":883},[],{"matched_tokens":1273,"snippet":884,"value":884},[],{"matched_tokens":1275,"snippet":885,"value":885},[],{"matched_tokens":1277,"snippet":886,"value":886},[],{"matched_tokens":1279,"snippet":887,"value":887},[],{"matched_tokens":1281,"snippet":888,"value":888},[],{"matched_tokens":1283,"snippet":889,"value":889},[],{"matched_tokens":1285,"snippet":890,"value":890},[],{"matched_tokens":1287,"snippet":891,"value":891},[],{"matched_tokens":1289,"snippet":892,"value":892},[],{"matched_tokens":1291,"snippet":893,"value":893},[],{"matched_tokens":1293,"snippet":894,"value":894},[],{"matched_tokens":1295,"snippet":895,"value":895},[],{"matched_tokens":1297,"snippet":896,"value":896},[],{"matched_tokens":1299,"snippet":897,"value":897},[],{"matched_tokens":1301,"snippet":359,"value":359},[],{"matched_tokens":1303,"snippet":898,"value":898},[],{"matched_tokens":1305,"snippet":899,"value":899},[],{"matched_tokens":1307,"snippet":900,"value":900},[],{"matched_tokens":1309,"snippet":901,"value":901},[],{"matched_tokens":1311,"snippet":902,"value":902},[],{"matched_tokens":1313,"snippet":903,"value":903},[],{"matched_tokens":1315,"snippet":904,"value":904},[],{"matched_tokens":1317,"snippet":905,"value":905},[],{"matched_tokens":1319,"snippet":906,"value":906},[],{"matched_tokens":1321,"snippet":355,"value":355},[],{"matched_tokens":1323,"snippet":907,"value":907},[],{"matched_tokens":1325,"snippet":908,"value":908},[],{"matched_tokens":1327,"snippet":909,"value":909},[],{"matched_tokens":1329,"snippet":910,"value":910},[],{"matched_tokens":1331,"snippet":911,"value":911},[],{"matched_tokens":1333,"snippet":912,"value":912},[],{"matched_tokens":1335,"snippet":913,"value":913},[],{"matched_tokens":1337,"snippet":914,"value":914},[],{"matched_tokens":1339,"snippet":915,"value":915},[],{"matched_tokens":1341,"snippet":916,"value":916},[],{"matched_tokens":1343,"snippet":917,"value":917},[],{"matched_tokens":1345,"snippet":918,"value":918},[],[1347,1349],{"field":94,"matched_tokens":1348,"snippet":922,"value":923},[72],{"field":35,"indices":1350,"matched_tokens":1352,"snippets":1354,"values":1355},[1351],133,[1353],[72],[1193],[1193],578730089005449300,{"best_field_score":1358,"best_field_weight":293,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":47,"score":1359,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":109},"1108074561536","578730089005449330",6637,{"collection_name":381,"first_q":19,"per_page":324,"q":19},16,["Reactive",1364],{},["Set"],["ShallowReactive",1367],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fLnGsfaqbyb_csm-s2NNBjx6aF57jvckZvs0rdgj1qhI":-1},true,"/search?query=mantova"]