","Food and gentrification a Porta Palazzo ( + aggiornamento sulle iniziative)","post",1554992303,[60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/balon/","http://radioblackout.org/tag/gentrification/","http://radioblackout.org/tag/mercato-centrale/","http://radioblackout.org/tag/mercato-del-pesce/","http://radioblackout.org/tag/palafuksas/","http://radioblackout.org/tag/porta-palazzo/",[17,29,31,33,23,27],{"post_content":68,"tags":75},{"matched_tokens":69,"snippet":73,"value":74},[70,71,72],"mercato","del","pesce","ore. Restyling anche per il \u003Cmark>mercato\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>pesce\u003C/mark>: i lavori dureranno circa due","Lo scorso luglio è partito un progetto investe tutta l’area di Porta Palazzo, che ospita il \u003Cmark>mercato\u003C/mark> all’aperto più grande d’Europa. Il fulcro narrativo e materiale della “riqualificazione” dell’area è la gastronomia.\r\nDa settembre prossimo l’ex caserma dei Vigili \u003Cmark>del\u003C/mark> fuoco in corso Regina Margherita ospiterà “Combo”, un nuovo ostello della gioventù progettato dall’architetto norvegese Ole Sondresen e finanziato da Michele Denegri. Nei 5.500 mq di superficie ci saranno 250 posti letto, aree multifunzionali artistiche con servizio di ristorazione e un bar aperto 24 ore. Restyling anche per il \u003Cmark>mercato\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>pesce\u003C/mark>: i lavori dureranno circa due anni. L’intervento prevede una “boutique \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>pesce”\u003C/mark> al piano terra con punti vendita ristrutturati, un bar, uno stand per la degustazione “street food” delle specialità ittiche e un ristorante di lusso.\r\nL’operazione sarà gestita dal Consorzio \u003Cmark>mercato\u003C/mark> ittico di Porta Palazzo, formato da Coming alimentare srl e la Cortese Santo Nicola.\r\nA completamento \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>mercato\u003C/mark> è prevista anche la risistemazione dei bastioni sotto il parco archeologico, dove gli ambulanti potranno nuovamente parcheggiare i loro carretti.\r\nSabato 13 aprile verrà inaugurato \u003Cmark>Mercato\u003C/mark> Centrale. Il bottiglione verde dell’archistar Massimiliano Fuksas ha conosciuto una vita tribolata sin dall’esordio, quando venne costruito al posto della vecchia Ala liberty che ospitava i negozietti/bancarelle degli abiti a basso costo per gli abituali frequentatori \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>mercato\u003C/mark>.\r\nIl Palafuksas era destinato a fallire, perché i negozi di lusso non lo trovavano attrattivo e i vecchi negozianti non potevano permettersi i nuovi affitti. Dalla sua apertura è sempre stato una spina nel fianco delle amministrazioni subalpine. Oggi, nella Porta Palazzo in via di gentrificazione, voluta prima dalle amministrazioni targate PD e oggi dalla giunta a 5Stelle, il bottiglione ospita un polo \u003Cmark>del\u003C/mark> gusto, secondo la recente vocazione torinese, che va da Terra Madre ad Eataly, Alti Cibi ad enorme tasso di sfruttamento.\r\nCi sono voluti dieci mesi di lavoro con un investimento di sei milioni di euro per realizzare a Torino il terzo “\u003Cmark>Mercato\u003C/mark> Centrale” in Italia, dopo quelli aperti a Firenze (\u003Cmark>mercato\u003C/mark> San Lorenzo) e Roma (Stazione Termini). 4.500 metri quadri distribuiti su tre livelli. Ci saranno 26 botteghe, tra artigiani \u003Cmark>del\u003C/mark> gusto, ristoranti, bar, birreria e una scuola di cucina.\r\nIl '\u003Cmark>Mercato\u003C/mark> Centrale' nasce dall'idea dell'imprenditore della ristorazione Umberto Montano e dall'esperienza \u003Cmark>del\u003C/mark> gruppo Human Company della famiglia Cardini-Vannucchi. \"Non solo - spiegano gli ideatori - un luogo, aperto dalle 8 alle 24, dove mangiare e fare la spesa, ma una destinazione in cui cibo e cultura s'incontrano, generando forte aggregazione sociale e realizzando progetti di rigenerazione nel tessuto urbano all'interno \u003Cmark>del\u003C/mark> quale si inserisce\".\r\nIn altri termini: per i poveri, che pure ancora abitano in buona parte della zona \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>mercato\u003C/mark>, non ci sarà posto. L’aumento degli affitti delle case, dei posti dove piazzare i banchi, dei prezzi delle merci allontanerà dal quartiere la popolazione che non se lo potrà permettere.\r\nUn quartiere attira le persone perché vivace, multietnico, perché nell’area \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>mercato\u003C/mark> e in quella \u003Cmark>del\u003C/mark> limitrofo Balon, gira tanta gente diversa, che ne costituisce l’attrattiva, rischia di trasformarsi in un Luna Park plastificato, destinato a turisti plastificati che affolleranno – già ora accade – le case trasformate di Bed & Breckfast dopo la fuga dei vecchi abitanti.\r\nUltimo tassello della partita dell’amministrazione Appendino lo spostamento \u003Cmark>del\u003C/mark> pezzo non ancora normalizzato \u003Cmark>del\u003C/mark> Balon, quello tra il canale Molassi e il piazzale di San Pietro in Vincoli, il vecchio cimitero degli impiccati, rinominato “Barattolo” e gestito dall’associazione Vivi Balon, nata per mettere sotto controllo il \u003Cmark>mercato\u003C/mark> illegale, spontaneo, che nell’area che va dal Ponte ora dedicato al vicesindaco sceriffo Domenico Carpanini” al limite della grande piazza della Repubblica, che i vecchi piemu chiamavano Porta Pila. Ora vengono sfrattati tutti, sospinti verso via Carcano, in un’area desolata nei pressi \u003Cmark>del\u003C/mark> cimitero, dove già si svolge il \u003Cmark>mercato\u003C/mark> domenicale, che dieci anni fa occupava motu proprio l’area di Porta Palazzo Nord, che, nonostante le lotte, venne cacciato con la politica \u003Cmark>del\u003C/mark> divide et impera.\r\nDoveva finire tutto quasi tre mesi fa, invece sabato dopo sabato, i balonari occupano la piazza e resistono.\r\nLa gentrificazione ci mostra la linea di cesura tra le classi senza finzioni o belletti.\r\nSu questa scena ci sono anche altri attori. La questura di Torino, che stringe il quartiere in una soffocante morsa disciplinare, i poveri che resistono e difendono i loro commerci, gli anarchici che si collocano sulla faglia mobile \u003Cmark>del\u003C/mark> conflitto, \u003Cmark>del\u003C/mark> mutuo appoggio, della costruzione di assemblee popolari dal basso, parte dell’intelligenza torinese, che sente l’urgenza di impastare le proprie ricerche con la polvere delle strade di Porta Palazzo, per un pensiero che è situato, perché la neutralità è la maschera dei padroni e degli oppressori.\r\nDi \u003Cmark>Mercato\u003C/mark> Centrale, di quest’ennesima riqualificazione escludente nel cuore di Porta Palazzo, abbiamo parlato con Giovanni Semi, sociologo dell’Università di Torino, tra i promotori dell’iniziativa “Cosa succede in città?”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/2019-04-09-semi-gentrification-a-porta-palazzo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nAGGIORNAMENTO: sempre su questo tema, abbiamo parlato con una compagna torinese dell'iniziativa di sabato 13 alle 19, un contro-aperitivo sotto la tettoia dell'orologio per festeggiare insieme la fine della varia umanità di Porta Palazzo e l'inizio di un nuovo magnifico destino, senz'altro \"di classe\", fatto di food, ostelli di lusso ed espulsioni.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/04/cenafood.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[76,78,80,83,86,88],{"matched_tokens":77,"snippet":17},[],{"matched_tokens":79,"snippet":29},[],{"matched_tokens":81,"snippet":82},[70],"\u003Cmark>mercato\u003C/mark> centrale",{"matched_tokens":84,"snippet":85},[70,71,72],"\u003Cmark>mercato\u003C/mark> \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>pesce\u003C/mark>",{"matched_tokens":87,"snippet":23},[],{"matched_tokens":89,"snippet":27},[],[91,98],{"field":34,"indices":92,"matched_tokens":94,"snippets":97},[93,38],3,[95,96],[70,71,72],[70],[85,82],{"field":99,"matched_tokens":100,"snippet":73,"value":74},"post_content",[70,71,72],1736172819517538300,{"best_field_score":103,"best_field_weight":104,"fields_matched":38,"num_tokens_dropped":46,"score":105,"tokens_matched":93,"typo_prefix_score":46},"3315704398080",13,"1736172819517538410",{"document":107,"highlight":126,"highlights":131,"text_match":134,"text_match_info":135},{"cat_link":108,"category":109,"comment_count":46,"id":110,"is_sticky":46,"permalink":111,"post_author":112,"post_content":113,"post_date":114,"post_excerpt":52,"post_id":110,"post_modified":115,"post_thumbnail":116,"post_thumbnail_html":117,"post_title":118,"post_type":57,"sort_by_date":119,"tag_links":120,"tags":125},[43],[45],"66445","http://radioblackout.org/2021/02/democrazia-della-borsa-il-caso-gamestop/","info","GameStop è una catena di supermercati specializzata in giochi elettronici. Oggetto di una speculazione al ribasso, è stata “salvata” da una contromossa “dal basso” di persone che si sono iscritte a piattaforme di trading on line come Robinhood.\r\nSu questa vicenda è stata costruita la narrazione sulla possibilità di una “democrazia” del mercato azionario, dove i pesci piccoli, unendosi, ingoiano quelli grandi. Ma è proprio così? Gli squali di Wall Street sono stati sconfitti dai peones della finanza? In questa vicenda emerge il ruolo di ben 9 grossi pescecani, che hanno fatto bingo con l’affare GameStop.\r\nNe abbiamo parlato con l’economista Francesco Fricche.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021-02-02-gamestop-fricche.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","2 Febbraio 2021","2021-02-02 17:05:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/gamestop-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"183\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/gamestop-300x183.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/gamestop-300x183.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/gamestop-768x469.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/gamestop.jpeg 900w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Democrazia della Borsa? Il caso GameStop",1612285517,[121,122,123,124],"http://radioblackout.org/tag/borsa/","http://radioblackout.org/tag/finanza/","http://radioblackout.org/tag/gamestop/","http://radioblackout.org/tag/speculazione/",[15,19,21,25],{"post_content":127},{"matched_tokens":128,"snippet":129,"value":130},[71,70],"sulla possibilità di una “democrazia” \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>mercato\u003C/mark> azionario, dove i pesci piccoli,","GameStop è una catena di supermercati specializzata in giochi elettronici. Oggetto di una speculazione al ribasso, è stata “salvata” da una contromossa “dal basso” di persone che si sono iscritte a piattaforme di trading on line come Robinhood.\r\nSu questa vicenda è stata costruita la narrazione sulla possibilità di una “democrazia” \u003Cmark>del\u003C/mark> \u003Cmark>mercato\u003C/mark> azionario, dove i pesci piccoli, unendosi, ingoiano quelli grandi. Ma è proprio così? Gli squali di Wall Street sono stati sconfitti dai peones della finanza? In questa vicenda emerge il ruolo di ben 9 grossi \u003Cmark>pesce\u003C/mark>cani, che hanno fatto bingo con l’affare GameStop.\r\nNe abbiamo parlato con l’economista Francesco Fricche.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/2021-02-02-gamestop-fricche.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[132],{"field":99,"matched_tokens":133,"snippet":129,"value":130},[71,70],1733920985477808000,{"best_field_score":136,"best_field_weight":137,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":138,"tokens_matched":93,"typo_prefix_score":14},"2216176058368",14,"1733920985477808241",6646,{"collection_name":57,"first_q":33,"per_page":141,"q":33},6,{"facet_counts":143,"found":38,"hits":153,"out_of":212,"page":14,"request_params":213,"search_cutoff":35,"search_time_ms":214},[144,150],{"counts":145,"field_name":148,"sampled":35,"stats":149},[146],{"count":38,"highlighted":147,"value":147},"anarres","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":151,"field_name":34,"sampled":35,"stats":152},[],{"total_values":46},[154,186],{"document":155,"highlight":168,"highlights":176,"text_match":182,"text_match_info":183},{"comment_count":46,"id":156,"is_sticky":46,"permalink":157,"podcastfilter":158,"post_author":147,"post_content":159,"post_date":160,"post_excerpt":52,"post_id":156,"post_modified":161,"post_thumbnail":162,"post_title":163,"post_type":164,"sort_by_date":165,"tag_links":166,"tags":167},"71846","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-5-novembre-spese-militari-4-novembre-di-lotta-convegno-su-kropotkin-lotta-no-border-al-confine-tra-bielorussia-e-polonia/",[147],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-05-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIn questa puntata: \r\n\r\nSpese militari e missioni militari all’estero.\r\nLe spese militari quest’anno hanno toccato i 25 miliardi. Vent’anni di guerra e occupazione militare dell’Afganistan sono costati alla sola Italia 8,7 miliardi di euro.\r\nLa scorsa estate il parlamento ha approvato il rifinanziamento delle varie avventure neo-coloniali delle forze armate italiane. In Africa sono concentrate 18 delle 40 missioni tricolori.\r\nLe missioni militari all’estero costano un miliardo e 200 milioni di euro: 9.449 i militari impiegati: un secco aumento rispetto alle cifre già da record del 2020.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti dell’ateneo libertario di Milano, che martedì 9 novembre è stato a a Torino per un incontro su “ Guerre tricolori. Missioni militari e spesa di guerra tra gasdotti, colonialismo e lager per migranti”\r\n\r\nCronache dalla piazza torinese del 4 novembre.\r\n4 novembre. Festa degli assassini\r\nl 4 novembre è la festa delle forze armate. Viene celebrata nel giorno della “vittoria” nella prima guerra mondiale, un immane massacro per spostare un confine. Nella sola Italia i morti furono 600.000.\r\nIl 4 novembre è la festa degli assassini. La divisa e la ragion di stato trasformano chi uccide, occupa, bombarda, in eroe.\r\nA Torino i militari sono tornati in piazza Castello, che per l’occasione è stata completamente blindata dalla polizia. Stefano Lorusso, il nuovo sindaco di Torino, per l’occasione esalta la prima guerra mondiale, il patriottismo, la gestione militare della pandemia, le missioni militari all’estero travestite da missioni di pace. \r\nCent’anni fa, a rischio della vita, disertarono a migliaia la guerra, consapevoli che le frontiere tra gli Stati sono tratti di matita sulle mappe. Interessano a chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro.\r\nLa storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali, pur ricostruita in numerosi studi, non è mai entrata nei programmi scolastici, perché la propaganda militarista nelle scuole non è mai cessata. Anzi! I militari entrano nelle scuole come “esperti”, per indottrinare ed arruolare ragazzi e ragazze.\r\nCent’anni dopo, quelle trincee impastate di sangue, sudore, fango e rabbia la retorica patriottica, il garrire di bandiere e le parate militari continuano a nascondere i massacri, i pescecani che si arricchivano, le “decimazioni”, gli stupri di massa.\r\nLa memoria popolare ne conserva traccia nelle canzoni, che sono passate di bocca in bocca e riecheggiano nelle labbra di chi oggi lotta contro eserciti, guerre, stati e frontiere.\r\nA Torino e in tante altre città italiane in piazza c’erano anche gli antimilitaristi.\r\nNel primo pomeriggio uno striscione, con la scritta “4 novembre. Festa degli assassini” è stato appeso al monumento militarista all’angolo tra corso Vercelli e via Ivrea. \r\nNonostante i blocchi di polizia il presidio antimilitarista è riuscito a collocarsi in via Garibaldi non lontano da piazza Castello. A fine giornata ci si è spostati in mini corteo in piazza Castello, dove un cartello con un gruppo di generali raffigurati da Baj è stato dato alle fiamme. \r\nNei tanti interventi la memoria dei disertori e il rifiuto della retorica patriottica si è saldato alle lotte contro le frontiere, le missioni militari all’estero, la militarizzazione delle città.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nKropotkin. Lo scorso fine settimana si è svolto a Massenzatico un convegno sul rivoluzionario e teorico russo a cent’anni della morte.\r\nTanti gli spunti e le suggestioni emerse sull’anarchico e geografo in un ritratto in piedi a tutto tondo, dalla formazione alla galera, al lungo esilio, sino al ritorno nella Russia dove presto la rivoluzione si volse in dittatura. Il suo funerale fu l’ultima grande manifestazione anarchica in Russia, mentre calava il buio del totalitarismo bolscevico. \r\nCe ne ha parlato Simone Ruini\r\n\r\nNo border. Repressione e lotta sul confine tra la Bielorussia e la Polonia\r\nDa agosto il dittatore bielorusso Lukashenko offre per mille euro un visto valido tre giorni, comprensivo di viaggio, un paio di pernottamenti, persino la visita ad un Castello. Poi le persone, spesso interi gruppi familiari con bambini ed anziani, vengono accompagnati alla frontiera con la Polonia e li abbandonati. Provano ad entrare in Europa attraversando l’ultima foresta originale d’Europa, dove non ci sono sentieri, dove non ci sono insediamenti umani, dove sopravvivere, specie ora che l’inverno sta arrivando è un terno al lotto. Sinora ci sono stati 8 morti, ma nella foresta potrebbero essere molti di più. La Polonia ha schierato la polizia e poi l’esercito e, da un mese, ha anche istituito una zona cuscinetto interdetta ai civili, che rischiano multe e denunce. La Situazione è terribile. Ma c’è chi sta costriuendo un rete solidale. A Byalistok è stata aperta una casa che funge da deposito, mentre compagne e compagni presidiano il confine, cercando di intercettare i migranti prima della polizia polacca, per aiutarli a proseguire il viaggio. \r\nCe ne ha parlato Marco, un compagno della Federazione Anarchica di Cracovia\r\nNotizie recentissime, arrivate dopo l’intervista, riferiscono un’auto senza targa con dentro alcuni cadaveri e di altri corpi emersi in un fiume che viene attraversato per passare il confine.\r\nSubito dopo quest’intervista la situazione al confine è divenuta di pubblico dominio anche in Italia, perché Lukashenko ha provato ad accelerare, spingendo sul confine migliaia di migranti. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\nCorteo antimilitarista\r\nore 14,30 Porta Palazzo – Corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nContro i mercanti d’armi, le fabbriche di morte e le basi militari\r\nContro l’Aerospace & defence meetings\r\nContro la spesa di guerra e le missioni militari all’estero\r\nContro il colonialismo tricolore, boicottiamo l’ENI\r\nContro la guerra ai migranti e ai poveri\r\nContro la violenza sessista di ogni esercito\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\n\r\nSabato 27 novembre\r\nGiornata contro la violenza sessista degli eserciti\r\nPunto info al Balon dalle 10,30\r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale.\r\nDalle 12,30\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","15 Novembre 2021","2021-11-15 19:56:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/war-is-good-business-danksy-200x110.jpg","Anarres del 5 novembre. Spese militari. 4 novembre di lotta. Convegno su Kropotkin. Lotta no border al confine tra Bielorussia e Polonia…","podcast",1637006113,[],[],{"post_content":169,"post_title":173},{"matched_tokens":170,"snippet":171,"value":172},[71],"Il nostro nostro viaggio \u003Cmark>del\u003C/mark> venerdì su Anarres, il pianeta","Il nostro nostro viaggio \u003Cmark>del\u003C/mark> venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-05-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIn questa puntata: \r\n\r\nSpese militari e missioni militari all’estero.\r\nLe spese militari quest’anno hanno toccato i 25 miliardi. Vent’anni di guerra e occupazione militare dell’Afganistan sono costati alla sola Italia 8,7 miliardi di euro.\r\nLa scorsa estate il parlamento ha approvato il rifinanziamento delle varie avventure neo-coloniali delle forze armate italiane. In Africa sono concentrate 18 delle 40 missioni tricolori.\r\nLe missioni militari all’estero costano un miliardo e 200 milioni di euro: 9.449 i militari impiegati: un secco aumento rispetto alle cifre già da record \u003Cmark>del\u003C/mark> 2020.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti dell’ateneo libertario di Milano, che martedì 9 novembre è stato a a Torino per un incontro su “ Guerre tricolori. Missioni militari e spesa di guerra tra gasdotti, colonialismo e lager per migranti”\r\n\r\nCronache dalla piazza torinese \u003Cmark>del\u003C/mark> 4 novembre.\r\n4 novembre. Festa degli assassini\r\nl 4 novembre è la festa delle forze armate. Viene celebrata nel giorno della “vittoria” nella prima guerra mondiale, un immane massacro per spostare un confine. Nella sola Italia i morti furono 600.000.\r\nIl 4 novembre è la festa degli assassini. La divisa e la ragion di stato trasformano chi uccide, occupa, bombarda, in eroe.\r\nA Torino i militari sono tornati in piazza Castello, che per l’occasione è stata completamente blindata dalla polizia. Stefano Lorusso, il nuovo sindaco di Torino, per l’occasione esalta la prima guerra mondiale, il patriottismo, la gestione militare della pandemia, le missioni militari all’estero travestite da missioni di pace. \r\nCent’anni fa, a rischio della vita, disertarono a migliaia la guerra, consapevoli che le frontiere tra gli Stati sono tratti di matita sulle mappe. Interessano a chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro.\r\nLa storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali, pur ricostruita in numerosi studi, non è mai entrata nei programmi scolastici, perché la propaganda militarista nelle scuole non è mai cessata. Anzi! I militari entrano nelle scuole come “esperti”, per indottrinare ed arruolare ragazzi e ragazze.\r\nCent’anni dopo, quelle trincee impastate di sangue, sudore, fango e rabbia la retorica patriottica, il garrire di bandiere e le parate militari continuano a nascondere i massacri, i \u003Cmark>pesce\u003C/mark>cani che si arricchivano, le “decimazioni”, gli stupri di massa.\r\nLa memoria popolare ne conserva traccia nelle canzoni, che sono passate di bocca in bocca e riecheggiano nelle labbra di chi oggi lotta contro eserciti, guerre, stati e frontiere.\r\nA Torino e in tante altre città italiane in piazza c’erano anche gli antimilitaristi.\r\nNel primo pomeriggio uno striscione, con la scritta “4 novembre. Festa degli assassini” è stato appeso al monumento militarista all’angolo tra corso Vercelli e via Ivrea. \r\nNonostante i blocchi di polizia il presidio antimilitarista è riuscito a collocarsi in via Garibaldi non lontano da piazza Castello. A fine giornata ci si è spostati in mini corteo in piazza Castello, dove un cartello con un gruppo di generali raffigurati da Baj è stato dato alle fiamme. \r\nNei tanti interventi la memoria dei disertori e il rifiuto della retorica patriottica si è saldato alle lotte contro le frontiere, le missioni militari all’estero, la militarizzazione delle città.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano dell’assemblea antimilitarista\r\n\r\nKropotkin. Lo scorso fine settimana si è svolto a Massenzatico un convegno sul rivoluzionario e teorico russo a cent’anni della morte.\r\nTanti gli spunti e le suggestioni emerse sull’anarchico e geografo in un ritratto in piedi a tutto tondo, dalla formazione alla galera, al lungo esilio, sino al ritorno nella Russia dove presto la rivoluzione si volse in dittatura. Il suo funerale fu l’ultima grande manifestazione anarchica in Russia, mentre calava il buio \u003Cmark>del\u003C/mark> totalitarismo bolscevico. \r\nCe ne ha parlato Simone Ruini\r\n\r\nNo border. Repressione e lotta sul confine tra la Bielorussia e la Polonia\r\nDa agosto il dittatore bielorusso Lukashenko offre per mille euro un visto valido tre giorni, comprensivo di viaggio, un paio di pernottamenti, persino la visita ad un Castello. Poi le persone, spesso interi gruppi familiari con bambini ed anziani, vengono accompagnati alla frontiera con la Polonia e li abbandonati. Provano ad entrare in Europa attraversando l’ultima foresta originale d’Europa, dove non ci sono sentieri, dove non ci sono insediamenti umani, dove sopravvivere, specie ora che l’inverno sta arrivando è un terno al lotto. Sinora ci sono stati 8 morti, ma nella foresta potrebbero essere molti di più. La Polonia ha schierato la polizia e poi l’esercito e, da un mese, ha anche istituito una zona cuscinetto interdetta ai civili, che rischiano multe e denunce. La Situazione è terribile. Ma c’è chi sta costriuendo un rete solidale. A Byalistok è stata aperta una casa che funge da deposito, mentre compagne e compagni presidiano il confine, cercando di intercettare i migranti prima della polizia polacca, per aiutarli a proseguire il viaggio. \r\nCe ne ha parlato Marco, un compagno della Federazione Anarchica di Cracovia\r\nNotizie recentissime, arrivate dopo l’intervista, riferiscono un’auto senza targa con dentro alcuni cadaveri e di altri corpi emersi in un fiume che viene attraversato per passare il confine.\r\nSubito dopo quest’intervista la situazione al confine è divenuta di pubblico dominio anche in Italia, perché Lukashenko ha provato ad accelerare, spingendo sul confine migliaia di migranti. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\nCorteo antimilitarista\r\nore 14,30 Porta Palazzo – Corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nContro i mercanti d’armi, le fabbriche di morte e le basi militari\r\nContro l’Aerospace & defence meetings\r\nContro la spesa di guerra e le missioni militari all’estero\r\nContro il colonialismo tricolore, boicottiamo l’ENI\r\nContro la guerra ai migranti e ai poveri\r\nContro la violenza sessista di ogni esercito\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\n\r\nSabato 27 novembre\r\nGiornata contro la violenza sessista degli eserciti\r\nPunto info al Balon dalle 10,30\r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra \u003Cmark>mercato\u003C/mark> dell’industria bellica aerospaziale.\r\nDalle 12,30\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo",{"matched_tokens":174,"snippet":175,"value":175},[71],"Anarres \u003Cmark>del\u003C/mark> 5 novembre. Spese militari. 4 novembre di lotta. Convegno su Kropotkin. Lotta no border al confine tra Bielorussia e Polonia…",[177,179],{"field":99,"matched_tokens":178,"snippet":171,"value":172},[71],{"field":180,"matched_tokens":181,"snippet":175,"value":175},"post_title",[71],1731669185798340600,{"best_field_score":184,"best_field_weight":137,"fields_matched":38,"num_tokens_dropped":46,"score":185,"tokens_matched":93,"typo_prefix_score":14},"1116664496128","1731669185798340722",{"document":187,"highlight":199,"highlights":206,"text_match":182,"text_match_info":211},{"comment_count":46,"id":188,"is_sticky":46,"permalink":189,"podcastfilter":190,"post_author":147,"post_content":191,"post_date":192,"post_excerpt":52,"post_id":188,"post_modified":193,"post_thumbnail":194,"post_title":195,"post_type":164,"sort_by_date":196,"tag_links":197,"tags":198},"71732","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-29-ottobre-corteo-antimilitarista-del-20-novembre-kropotkin-agite-voi-stessi-controllo-sociale-da-crespi-dadda-al-green-pass/",[147],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-10-29-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: \r\n\r\n20 novembre corteo antimilitarista a Torino\r\nMercanti d’armi e missioni militari: colonialismo e buoni affari\r\n\r\nPetr Kropotkin. I primi cento anni.\r\nCent’anni fa moriva Kropotkin. Tante le iniziative e i libri usciti per l’occasione.\r\nNel fine settimana si è svolto a Massenzatico un convegno dedicato all’anarchico e rivoluzionario russo.\r\nNe parliamo con Francesco Codello, che per i tipi della Baronata ha curato “Agite voi stessi”, una raccolta di scritti rari e inediti\r\n\r\n4 novembre. Festa degli assassini\r\nl 4 novembre è la festa delle forze armate. Viene celebrata nel giorno della “vittoria” nella prima guerra mondiale, un immane massacro per spostare un confine.\r\nIl 4 novembre è la festa degli assassini. La divisa e la ragion di stato trasformano chi uccide, occupa, bombarda, in eroe.\r\nCent’anni fa, a rischio della vita, disertarono a migliaia la guerra, consapevoli che le frontiere tra gli Stati sono colpi di matita sulle mappe. Interessano a chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro.\r\nCent’anni dopo, quelle trincee impastate di sangue, sudore, fango e rabbia la retorica patriottica, il garrire di bandiere e le parate militari nascondono i massacri, i pescecani che si arricchivano, le “decimazioni”, gli stupri di massa. Solo studi recenti ci restituiscono la storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali. La memoria popolare ne conserva traccia nelle canzoni, che sono passate di bocca in bocca e riecheggiano nelle labbra di chi oggi lotta contro eserciti, guerre, stati e frontiere.\r\n\r\nDinamiche di controllo sociale dal Panopticon capitalista di Crespi d’Adda al prelievo forzato del DNA ai migranti senza carte, sino alla carta di identità elettronica e al Green Pass.\r\nIl Qr code vaccinale rappresenta una autentica cesura nelle dinamiche del controllo sociale o viene percepito come tale solo perché investe chi ha sempre creduto di avere quei diritti, che per tanta parte degli umani sono solo privilegi? Ne parliamo con Lollo. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\nCorteo antimilitarista\r\nore 14,30 Porta Palazzo – Corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nContro i mercanti d’armi, le fabbriche di morte e le basi militari\r\nContro l’Aerospace & defence meetings\r\nContro la spesa di guerra e le missioni militari all’estero\r\nContro il colonialismo tricolore, boicottiamo l’ENI\r\nContro la guerra ai migranti e ai poveri\r\nContro la violenza sessista di ogni esercito\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\n\r\nSabato 27 novembre\r\nGiornata contro la violenza sessista degli eserciti\r\nPunto info al Balon dalle 10,30\r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeing – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale.\r\nDalle 12,30\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo","10 Novembre 2021","2021-11-10 14:08:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/WarBusiness-200x110.jpg","Anarres del 29 ottobre. Corteo antimilitarista del 20 novembre. Kropotkin: agite voi stessi. Controllo sociale da Crespi d’Adda al Green Pass...",1636553297,[],[],{"post_content":200,"post_title":203},{"matched_tokens":201,"snippet":171,"value":202},[71],"Il nostro nostro viaggio \u003Cmark>del\u003C/mark> venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-10-29-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: \r\n\r\n20 novembre corteo antimilitarista a Torino\r\nMercanti d’armi e missioni militari: colonialismo e buoni affari\r\n\r\nPetr Kropotkin. I primi cento anni.\r\nCent’anni fa moriva Kropotkin. Tante le iniziative e i libri usciti per l’occasione.\r\nNel fine settimana si è svolto a Massenzatico un convegno dedicato all’anarchico e rivoluzionario russo.\r\nNe parliamo con Francesco Codello, che per i tipi della Baronata ha curato “Agite voi stessi”, una raccolta di scritti rari e inediti\r\n\r\n4 novembre. Festa degli assassini\r\nl 4 novembre è la festa delle forze armate. Viene celebrata nel giorno della “vittoria” nella prima guerra mondiale, un immane massacro per spostare un confine.\r\nIl 4 novembre è la festa degli assassini. La divisa e la ragion di stato trasformano chi uccide, occupa, bombarda, in eroe.\r\nCent’anni fa, a rischio della vita, disertarono a migliaia la guerra, consapevoli che le frontiere tra gli Stati sono colpi di matita sulle mappe. Interessano a chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro.\r\nCent’anni dopo, quelle trincee impastate di sangue, sudore, fango e rabbia la retorica patriottica, il garrire di bandiere e le parate militari nascondono i massacri, i \u003Cmark>pesce\u003C/mark>cani che si arricchivano, le “decimazioni”, gli stupri di massa. Solo studi recenti ci restituiscono la storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali. La memoria popolare ne conserva traccia nelle canzoni, che sono passate di bocca in bocca e riecheggiano nelle labbra di chi oggi lotta contro eserciti, guerre, stati e frontiere.\r\n\r\nDinamiche di controllo sociale dal Panopticon capitalista di Crespi d’Adda al prelievo forzato \u003Cmark>del\u003C/mark> DNA ai migranti senza carte, sino alla carta di identità elettronica e al Green Pass.\r\nIl Qr code vaccinale rappresenta una autentica cesura nelle dinamiche \u003Cmark>del\u003C/mark> controllo sociale o viene percepito come tale solo perché investe chi ha sempre creduto di avere quei diritti, che per tanta parte degli umani sono solo privilegi? Ne parliamo con Lollo. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\nCorteo antimilitarista\r\nore 14,30 Porta Palazzo – Corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nContro i mercanti d’armi, le fabbriche di morte e le basi militari\r\nContro l’Aerospace & defence meetings\r\nContro la spesa di guerra e le missioni militari all’estero\r\nContro il colonialismo tricolore, boicottiamo l’ENI\r\nContro la guerra ai migranti e ai poveri\r\nContro la violenza sessista di ogni esercito\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\n\r\nSabato 27 novembre\r\nGiornata contro la violenza sessista degli eserciti\r\nPunto info al Balon dalle 10,30\r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeing – mostra \u003Cmark>mercato\u003C/mark> dell’industria bellica aerospaziale.\r\nDalle 12,30\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org\r\n\r\nfb: @anarresinfo",{"matched_tokens":204,"snippet":205,"value":205},[71,71],"Anarres \u003Cmark>del\u003C/mark> 29 ottobre. Corteo antimilitarista \u003Cmark>del\u003C/mark> 20 novembre. Kropotkin: agite voi stessi. Controllo sociale da Crespi d’Adda al Green Pass...",[207,209],{"field":99,"matched_tokens":208,"snippet":171,"value":202},[71],{"field":180,"matched_tokens":210,"snippet":205,"value":205},[71,71],{"best_field_score":184,"best_field_weight":137,"fields_matched":38,"num_tokens_dropped":46,"score":185,"tokens_matched":93,"typo_prefix_score":14},6637,{"collection_name":164,"first_q":33,"per_page":141,"q":33},5,["Reactive",216],{},["Set"],["ShallowReactive",219],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fLCTfnCdNdNduXHIO-uaT4SHr1yeCsehs-ceuz79YorA":-1},true,"/search?query=mercato+del+pesce"]