","Askatasuna. Chiesti 9,2 milioni di euro di risarcimento","post",1736991572,[63,64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/askatasuna/","http://radioblackout.org/tag/associazione-a-delinquere/","http://radioblackout.org/tag/ministero-difesa/","http://radioblackout.org/tag/ministero-interno/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/risarcimento/","http://radioblackout.org/tag/telt/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[72,73,74,75,76,77,78,23],"Askatasuna","associazione a delinquere","ministero difesa","ministero interno","no tav","risarcimento","Telt",{"post_content":80,"tags":85},{"matched_tokens":81,"snippet":83,"value":84},[82],"Difesa","i ministeri dell’Interno e della \u003Cmark>Difesa\u003C/mark> e Telt, la società che","Nel processo contro numerosi esponenti dell’area dell’Autonomia, accusati di associazione a delinquere, dopo le richieste di 88 anni di carcere da parte del PM, lunedì mattina sono arrivate quelle delle parti civili, i ministeri dell’Interno e della \u003Cmark>Difesa\u003C/mark> e Telt, la società che ha l’appalto per la Torino Lione.\r\nCifre esorbitanti, specie se si tiene conto che nel conteggio vengono introdotte le spese per le indagini e la sorveglianza dei cantieri militarizzati della Val Susa.\r\nQuesti soldi vengono richiesti in maniera solidale a tutti gli imputati: se uno è del tutto nullatenente possono comunque rivalersi sugli altri. La richiesta dei ministeri è di un milione e mezzo e si accompagna alla pretesa che non venga concessa la sospensione condizionale della pena a chi non paga.\r\nNe abbiamo parlato con Roberto Lamacchia uno degli avvocati del pool difensivo\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/2025-01-14-aska-lamacchia.mp3\"][/audio]",[86,88,90,95,98,100,102,104],{"matched_tokens":87,"snippet":72},[],{"matched_tokens":89,"snippet":73},[],{"matched_tokens":91,"snippet":94},[92,93],"ministero","difesa","\u003Cmark>ministero\u003C/mark> \u003Cmark>difesa\u003C/mark>",{"matched_tokens":96,"snippet":97},[92],"\u003Cmark>ministero\u003C/mark> interno",{"matched_tokens":99,"snippet":76},[],{"matched_tokens":101,"snippet":77},[],{"matched_tokens":103,"snippet":78},[],{"matched_tokens":105,"snippet":23},[],[107,114],{"field":37,"indices":108,"matched_tokens":110,"snippets":113},[109,27],2,[111,112],[92,93],[92],[94,97],{"field":115,"matched_tokens":116,"snippet":83,"value":84},"post_content",[82],1157451471441625000,{"best_field_score":119,"best_field_weight":120,"fields_matched":109,"num_tokens_dropped":49,"score":121,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":49},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":123,"highlight":149,"highlights":173,"text_match":181,"text_match_info":182},{"cat_link":124,"category":125,"comment_count":49,"id":126,"is_sticky":49,"permalink":127,"post_author":52,"post_content":128,"post_date":129,"post_excerpt":55,"post_id":126,"post_modified":130,"post_thumbnail":131,"post_thumbnail_html":132,"post_title":133,"post_type":60,"sort_by_date":134,"tag_links":135,"tags":144},[46],[48],"33739","http://radioblackout.org/2016/01/ritardare-la-guerra-bloccando-il-muos-che-rimane-sequestrato/"," \r\nMentre la Cassazione ha rigettato l’ennesimo ricorso dell’Avvocatura dello Stato (il terzo dopo quelli dei primi due gradi del processo) che, per conto del Ministero della Difesa, aveva chiesto il dissequestro dell’impianto Muos e ha lasciato, così, vigente l’ordinanza di sequestro emessa il 1 aprile del 2015 dal GIP di Caltagirone, su richiesta del procuratore Giuseppe Verzera; e il Ministero della Difesa si appresta al pagamento della spese processuali.\r\nMentre si attende il verdetto che i giudici del CGA dovranno pronunciare in ordine al secondo (e definitivo) grado del processo amministrativo, dopo le misure non eseguite e le “fantasiose” verificazioni degli incaricati dallo stesso Consiglio di Stato.\r\n\r\nMentre ci si interroga su quali principi di equanimità si baserà il responso degli alti giudici se essi stessi hanno voluto come Verificatori contro un Ministero, gli imparziali rappresentanti di altri tre ministeri e di due organi statali e non hanno concesso nemmeno quei novanta giorni considerati il minimo per non fare andare, di traverso, almeno il pranzo di Natale.\r\n\r\nMentre non si capisce che affidabilità potranno avere dati tecnici forniti dagli stessi americani, che già altre volte han dato prova di trasparenza e “sincerità” o basati su un modello previsionale fornito da uno dei tecnici del Ministero della Difesa, protagonista di dichiarazioni pro-Muos, sicuramente non super partes.\r\n\r\nInsomma, nella confusione che circonda tutta la faccenda, poche certezze: il lavoro estenuante dei Consulenti di parte e dei Legali che hanno avuto solo tre giorni per leggere la relazione dei Verificatori e relazionare le loro controdeduzioni e soprattutto la vitalità di un movimento, reale motivo dell'impedimento dell'uso del sistema di comunicazione americano, laddove gli eserciti sono in fregola per collaudare il Muos, bombardando la Libia.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Pippo dei comitati No Muos\r\n\r\n \r\n\r\nUnknown","29 Gennaio 2016","2016-02-01 14:00:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/2016-01-29_sucate-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"153\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/2016-01-29_sucate-300x153.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/2016-01-29_sucate-300x153.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/2016-01-29_sucate.jpg 473w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Ritardare la guerra, bloccando il Muos, che rimane sequestrato",1454073446,[136,137,138,139,140,141,142,143],"http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/avvocatura/","http://radioblackout.org/tag/blocco-impianto/","http://radioblackout.org/tag/ministero-pinotti/","http://radioblackout.org/tag/niscemi/","http://radioblackout.org/tag/no-muos/","http://radioblackout.org/tag/sentenza-cassazione/","http://radioblackout.org/tag/sicilia/",[15,145,146,147,32,25,148,30],"avvocatura","blocco impianto","ministero Pinotti","sentenza cassazione",{"post_content":150,"tags":155},{"matched_tokens":151,"snippet":153,"value":154},[152,82],"Ministero","processo) che, per conto del \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> della \u003Cmark>Difesa\u003C/mark>, aveva chiesto il dissequestro dell’impianto"," \r\nMentre la Cassazione ha rigettato l’ennesimo ricorso dell’Avvocatura dello Stato (il terzo dopo quelli dei primi due gradi del processo) che, per conto del \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> della \u003Cmark>Difesa\u003C/mark>, aveva chiesto il dissequestro dell’impianto Muos e ha lasciato, così, vigente l’ordinanza di sequestro emessa il 1 aprile del 2015 dal GIP di Caltagirone, su richiesta del procuratore Giuseppe Verzera; 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Questa ultima ingente confisca è vista dallx palestinesi come un preludio al completamento del piano di annessione delle terre della Cisgiordania, che Israele intende attuare pubblicamente l'anno prossimo, dopo l'insediamento ufficiale del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump.\r\nIntanto, lx palestinesi si trovano ad affrontare le continue perquisizioni, check point, raid, violenze, incarcerazioni, omicidi da parte dell'esercito israeliano e dallx colonx israelianx. Abbiamo parlato dei piani di annessione della zona C della West Bank da parte di Israele con una compagna che si trova proprio in una zona C nella Valle del Giordano, in Cisgiordania. Ascoltate l'interessante corrispondenza:\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/WEST-BANK.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","17 Dicembre 2024","2024-12-17 02:11:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/800px-A_West_Bank_Checkpoint-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/800px-A_West_Bank_Checkpoint-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/800px-A_West_Bank_Checkpoint-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/800px-A_West_Bank_Checkpoint-768x510.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/800px-A_West_Bank_Checkpoint.jpg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Corrispondenza dalla Jordan Valley",1734401298,[200,201,202,203],"http://radioblackout.org/tag/cisgiordania/","http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/netanyahu/","http://radioblackout.org/tag/palestina/",[205,206,207,20],"Cisgiordania","Israele","netanyahu",{"post_content":209},{"matched_tokens":210,"snippet":211,"value":212},[152,82],"insediamenti e l'Amministrazione civile del \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> della \u003Cmark>Difesa\u003C/mark> di gettare le basi per","Il ministro delle Finanze israeliano di estrema destra, Bezalel Smotrich, dopo l'elezione di Trump a presidente degli Stati Uniti, ha incaricato la Direzione per gli insediamenti e l'Amministrazione civile del \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> della \u003Cmark>Difesa\u003C/mark> di gettare le basi per l'annessione della Cisgiordania. “2025: l’anno della sovranità in Giudea e Samaria”, ha scritto Smotrich su X, utilizzando il nome biblico con cui Israele si riferisce alla Cisgiordania occupata.\r\nNel giro dell'ultimo anno, sono stati confiscati 24.000 dunum alla Cisgiordania occupata, e negli ultimi 30 anni, dalla firma degli accordi di Oslo, ne sono stati confiscati 50.000. 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Ieri mattina un gruppo di centinaia di studenti e studentesse del movimento Intifada Studentesca ha occupato l'azienda di corso Francia a Torino.\r\n\r\nCon grande facilità gli studenti e le studentesse sono entrate all'interno degli stabilimenti, occupandoli per qualche ora, con striscioni, interventi al megafono e volantini per spiegare ai lavoratori il motivo dell'occupazione. All'interno dell'azienda era in corso un convegno della difesa, aspetto che ha sollevato reazioni dure da parte del Ministro Crosetto che ha definito l'iniziativa antisemita e organizzata dai soliti sovversivi. Le rivendicazioni dell'Intifada studentesca sono chiare ormai da tempo: occorre imporre un cessate il fuoco, porre fine al genocidio portato avanti da Israele e da parte del governo italiano deve esserci uno stop all'esportazione degli armamenti per finanziare questa guerra.\r\n\r\nLa necessità del movimento oggi è di allargare la mobilitazione denunciando i livelli di interconnessione tra la guerra globale e una società sempre più militarizzata, dove i delinquenti con le mani sporche di sangue siedono dentro i luoghi del potere decisionale.\r\n\r\nRicordiamo i due appuntamenti in solidarietà alla Palestina, al Libano per ribadire \"Basta Armi a Israele\" che saranno venerdì 15 alle 9.30 da piazza XVIII dicembre e sabato 16 novembre con partenza da piazza Statuto alle ore 14.\r\n\r\nDI seguito il comunicato de l'Intifada studentesca sulla giornata di ieri\r\n\r\nOCCUPATA LA LEONARDO SPA\r\n\r\nOggi come Intifada studentesca abbiamo occupato la sede della Leonardo Spa! In 50 siamo entratə all’interno dello stabilimento mentre altre 50 persone bloccavano l’ingresso. Per due ore siamo statə all’interno in corte, attaccando i nostri manifesti e gli striscioni per denunciare la complicità di Leonardo con il genocidio in corso a Gaza. Nonostante il gruppo industriale dichiari di lavorare prevalentemente nel campo della difesa, infatti, Leonardo da oltre un anno continua a sostenere l'esercito israeliano attraverso spedizioni che includono assistenza tecnica da remoto, riparazioni materiali e fornitura di ricambi per i velivoli di addestramento della Israeli Air Force. Oltre a questo l'azienda ha fornito i sistemi per i bulldozer blindati (Caterpillar Do), che da anni vengono sistematicamente usati per distruggere le abitazioni palestinesi.\r\n\r\nNegli uffici era in corso un'importante riunione anche con personale del ministero della difesa e abbiamo potuto vedere all’interno il ricco banchetto che aspettava questi personaggi, mentre le persone bombardate con le loro stesse tecnologie muoiono di fame sotto l’assedio dello stato coloniale e illegittimo di Israele. Dopo un paio d’ore chi di noi era all’interno ha deciso di raggiungere le persone in presidio ai cancelli e concludere l’azione con un breve corteo in corso Francia\r\n\r\nI POPOLI IN RIVOLTA SCRIVONO LA STORIA, PALESTINA LIBERA FINO ALLA VITTORIA\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/Leonardo-intifada-2024_11_14_2024.11.14-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","14 Novembre 2024","2024-11-14 13:59:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/photo_5886278604046845077_y-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/photo_5886278604046845077_y-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/photo_5886278604046845077_y-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/photo_5886278604046845077_y-1024x768.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/photo_5886278604046845077_y-768x576.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/photo_5886278604046845077_y.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Torino: occupata la Leonardo spa dall'Intifada Studentesca",1731592796,[233,234,235],"http://radioblackout.org/tag/armi/","http://radioblackout.org/tag/intifada-studentesca/","http://radioblackout.org/tag/leonardo/",[237,238,239],"armi","intifada studentesca","leonardo",{"post_content":241},{"matched_tokens":242,"snippet":243,"value":244},[92,93],"riunione anche con personale del \u003Cmark>ministero\u003C/mark> della \u003Cmark>difesa\u003C/mark> e abbiamo potuto vedere all’interno","Prima azienda in Europa a livello di esportazione di armi, la Leonardo è l'emblema dell'economia bellica. 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Si conferma quindi la decisione di inserire i CPR all’interno di aree del demanio militare, perché considerati cruciali per la sicurezza dello Stato. In altri termini si sancisce in modo anche formale che i Centri sono campi di concentramento per i prigionieri della guerra ai migranti poveri. A Torino, invece, viene ristrutturata la struttura di corso Brunelleschi, chiusa da marzo 2023, quando i reclusi lo distrussero completamente.\r\nNe abbiamo parlato con l’avvocato Gianluca Vitale\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/2024-06-18-cpr-albania-torino-vitale.mp3\"][/audio]","20 Giugno 2024","2024-06-20 16:36:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/cpr-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"109\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/cpr-300x109.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/cpr-300x109.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/cpr-1024x373.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/cpr-768x280.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/cpr.jpg 1320w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","CPR in Albania e stragi in mare",1718901396,[263,264,265,266],"http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/cpr-di-torino/","http://radioblackout.org/tag/cpr-in-albania/","http://radioblackout.org/tag/guerra-ai-migranti/",[268,269,270,271],"cpr","cpr di torino","cpr in albania","guerra ai migranti",{"post_content":273},{"matched_tokens":274,"snippet":275,"value":276},[152,82],"che, sotto la supervisione del \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> dell \u003Cmark>Difesa\u003C/mark>, verranno costruiti in ogni Regione.","Lo scorso fine settimana le frontiere della fortezza Europa hanno inghiottito le vite di decine di persone annegate nello Jonio e nel Mediterraneo centrale.\r\nIn Albania fervono i lavori per la costruzione del primo sistema detentivo amministrativo dell’Italia fuori dai propri confini.\r\nLunedì Piantedosi ha annunciato che entro l’estate verrà comunicata la lista dei siti dei nuovi CPR, che, sotto la supervisione del \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> dell \u003Cmark>Difesa\u003C/mark>, verranno costruiti in ogni Regione. 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Lo stato italiano continua ad aumentare il suo investimento nel militare (come da indicazioni NATO) sottraendo risorse ai servizi essenziali (sanità, scuola, trasporto pubblico, enti locali, ecc.).\r\nAd una narrazione ufficiale infiorettata di “grandi successi”, recitata fino alla noia da ogni trasmissione televisiva, si affianca una “grancassa” ideologica di militarizzazione della società, con la propaganda delle forze armate direttamente nelle scuole, l'aumento degli effettivi militari e dei loro stipendi e la volontà del ministero della difesa (sic) italiano di istituire un corpo militare di 40.000 riservisti, giovani donne e uomini che affianchino all'occorrenza i militari di professione come carne da cannone.\r\nSiamo sempre più succubi di esigenze non nostre, ma pagate con i nostri soldi, come il progetto di nuovo comando operativo NATO per l'Europa Meridionale nella caserma Predieri a Rovezzano (Fi) e le basi militari di Coltano e Camp Darby (Pi) , o interventi diretti con uomini e mezzi, nelle cosiddette missioni di interposizione (Libano) e sicurezza navale (Mar Rosso-Canale di Suez).\r\nPer ripudiare la guerra occorre ripudiare gli eserciti, togliere risorse pubbliche alle forze armate e alle fabbriche di morte, promuovere le scelte individuali e collettive di renitenza alla leva, disertare ogni struttura militare gerarchica, occorre obiettare a ruoli di sterminio tra umani, distruzione di beni artificiali e naturali, occorre valorizzare l’etica di ogni società di cittadini pensanti e solidali, costruire iniziative di boicottaggio commerciale verso gli stati in guerra.\r\nL’assemblea antimilitarista testimonierà la volontà di iniziare una riflessione sulla conversione produttiva delle fabbriche di armi manifestazione e di non farsi coinvolgere in guerre volute da stati nazionalisti ad economia capitalista e dalle loro alleanze armate.”\r\nNe abbiamo parlato con Vincenzo dell’Assemblea Antimilitarista Toscana\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2023-05-21-vincenzo-campi-bisenzio.mp3\"][/audio]","22 Maggio 2024","2024-05-22 17:06:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/8d47590d97d4355a621d10bb3cad6d5d-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"211\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/8d47590d97d4355a621d10bb3cad6d5d-211x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/8d47590d97d4355a621d10bb3cad6d5d-211x300.jpg 211w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/8d47590d97d4355a621d10bb3cad6d5d-719x1024.jpg 719w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/8d47590d97d4355a621d10bb3cad6d5d-768x1093.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/8d47590d97d4355a621d10bb3cad6d5d-1079x1536.jpg 1079w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/8d47590d97d4355a621d10bb3cad6d5d.jpg 1124w\" sizes=\"auto, (max-width: 211px) 100vw, 211px\" />","Campi Bisenzio (FI). 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[...]”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_DefenseTech-TelAviv.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui l’articolo in inglese\r\n\r\n \r\n\r\nINTERVISTA A UN PORTAVOCE DELLA CAMPAGNA DRONES FOR ROJAVA\r\n\r\nLa situazione per la Resistenza Kurda si fa ancora più complessa dopo la presa del potere in Siria da parte di HTS (Hay’at Tahrir al-Sham – milizie sostenute da Ankara e altri attori).\r\n\r\nSe le relazioni con il nuovo governo siriano sono complesse, quelle con la Turchia proseguono nell’essere caratterizzate da attacchi militari portati avanti da milizie jihadiste (SNA) e dal secondo esercito più grande della NATO.\r\n\r\nMentre continuano gli abbattimenti di droni a lungo raggio turchi da parte delle SDF, alcune fonti suggeriscono come queste siano possibili grazie alla fornitura di loitering munitions (droni kamikaze) iraniani.\r\n\r\nConsiderando questa cornice, andiamo a leggere un’interessante intervista pubblicata sulla rivista tedesca ND, dove si parla della campagna Drone for Rojava: raccolta di fondi e saperi affinché la resistenza kurda (SDF YPG JPG) possa dotarsi di droni FPV per contrastare la supremazia degli arsenali della Turchia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_dronesXrojava.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nQui l’intervista in inglese\r\n\r\n ","22 Gennaio 2025","2025-01-23 10:14:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/bcupcb_telaviv-def-tech-200x110.jpg","ISRAELE, USA E LA NEW WAVE DELL’INDUSTRIA BELLICA | DRONES FOR ROJAVA","podcast",1737553251,[381,382,383,201,384,385,386,387],"http://radioblackout.org/tag/anduril/","http://radioblackout.org/tag/droni/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/killer-robots/","http://radioblackout.org/tag/palantir/","http://radioblackout.org/tag/rojava/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/",[389,390,349,206,391,392,393,356],"anduril","droni","killer robots","Palantir","rojava",{"post_content":395},{"matched_tokens":396,"snippet":397,"value":398},[152,82],"con il direttore generale del \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> della \u003Cmark>Difesa\u003C/mark> israeliano e il capo di","Dalla puntata del 13 gennaio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\nISRAELE E USA NELLA NEW WAVE DELL’INDUSTRIA BELLICA\r\n\r\nGrazie ad un interessantissimo articolo pubblicato su +972 andiamo a osservare il rafforzamento delle sinergie industriali e finanziarie tra l’apparato tecnomilitare israeliano e i colossi della new wave statunitense (come Palantir e Anduril).\r\n\r\nDopo la fase “vetrina”, rappresentata dal Genocidio a Gaza, scatta la fase mostra-mercato incarnata dal vertice Defense Tech: simposio ospitato dall’Università di Tel-Aviv… dato utile da ricordare a chi sostiene che gli accordi con il mondo accademico israeliano non centrano nulla con la guerra.\r\n\r\n“Al primo vertice DefenseTech israeliano, leader aziendali e funzionari dell’esercito hanno apertamente pubblicizzato la loro collaborazione nella guerra e nella sorveglianza guidate dall’intelligenza artificiale.\r\n\r\nIl 10 dicembre, ufficiali militari israeliani, produttori di armi e venture capitalist americani si sono riuniti all’Università di Tel Aviv per il primo Summit DefenseTech (giusto per ricordarci quanto sia fondamentale interrompere le relazioni accademiche con l’entità sionista). 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[...]”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_DefenseTech-TelAviv.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui l’articolo in inglese\r\n\r\n \r\n\r\nINTERVISTA A UN PORTAVOCE DELLA CAMPAGNA DRONES FOR ROJAVA\r\n\r\nLa situazione per la Resistenza Kurda si fa ancora più complessa dopo la presa del potere in Siria da parte di HTS (Hay’at Tahrir al-Sham – milizie sostenute da Ankara e altri attori).\r\n\r\nSe le relazioni con il nuovo governo siriano sono complesse, quelle con la Turchia proseguono nell’essere caratterizzate da attacchi militari portati avanti da milizie jihadiste (SNA) e dal secondo esercito più grande della NATO.\r\n\r\nMentre continuano gli abbattimenti di droni a lungo raggio turchi da parte delle SDF, alcune fonti suggeriscono come queste siano possibili grazie alla fornitura di loitering munitions (droni kamikaze) iraniani.\r\n\r\nConsiderando questa cornice, andiamo a leggere un’interessante intervista pubblicata sulla rivista tedesca ND, dove si parla della campagna Drone for Rojava: raccolta di fondi e saperi affinché la resistenza kurda (SDF YPG JPG) possa dotarsi di droni FPV per contrastare la supremazia degli arsenali della Turchia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/BCUPCB_dronesXrojava.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nQui l’intervista in inglese\r\n\r\n ",[400],{"field":115,"matched_tokens":401,"snippet":397,"value":398},[152,82],{"best_field_score":183,"best_field_weight":184,"fields_matched":217,"num_tokens_dropped":49,"score":218,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":49},{"document":404,"highlight":416,"highlights":421,"text_match":181,"text_match_info":424},{"comment_count":49,"id":405,"is_sticky":49,"permalink":406,"podcastfilter":407,"post_author":323,"post_content":408,"post_date":409,"post_excerpt":55,"post_id":405,"post_modified":410,"post_thumbnail":411,"post_title":412,"post_type":378,"sort_by_date":413,"tag_links":414,"tags":415},"93171","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-25-ottobre-clandestini-per-legge-hamas-e-la-turchia-el-alamein-guerra-e-neocolonialismo/",[323],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/2024-10-25-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nClandestini per legge\r\nNel nostro paese si è clandestini per legge. Entrare “legalmente” è impossibile: per avere il permesso di soggiorno serve un contratto di lavoro firmato nel paese d’origine. Quanti padroni conoscete che assumono a scatola chiusa un lavoratore mai visto, in un paese a migliaia di chilometri dall’Italia?\r\nNessuno di quelli che arrivano ha le carte in regola. Chi incappa in un controllo prende il foglio di via, se viene ripescato finisce al CPR.\r\nI CPR sono un importante ingranaggio della macchina delle espulsioni, necessaria a mantenere intatta la fama di intransigenza verso i “clandestini” di cui si fregia ogni governo.\r\nLe vite intrappolate nei CPR, sospese negli hotspot, in bilico tra carte da bollo e quotidiani abusi di polizia partono da lontano, in terre dove il neocolonialismo, lo sfruttamento delle risorse, le guerre fanno il deserto.\r\nLa storia dei CPR – un tempo CIE e prima ancora CPT – è storia di rivolte, fughe, pestaggi, scioperi della fame, gente che si taglia, altri che si cuciono la bocca. I CPR italiani sono stati distrutti e ricostruiti più e più volte.\r\nI CPR sono, con le carceri, discariche sociali nelle quali vengono rinchiusi quelli che non si sono adattati, quelli inghiottiti dalla strada, i ribelli, gli scarti da eliminare alla fine di un processo che comincia nei paesi d’origine.\r\nNe abbiamo parlato con Raffaele\r\n\r\nHamas a fianco della Turchia contro il confederalismo democratico\r\nIl 23 ottobre la Tusas, fabbrica d’armi del settore aerospaziale di proprietà pubblica, metà dell’esercito, metà del ministero della Difesa, è stata attaccata con esplosivi e mitra da due persone, che sono state uccise durante l’attacco in cui sono morte cinque persone.\r\nNelle ore successive un massiccio bombardamento turco ha colpito le città del nord della Siria e le basi del PKK in Iraq.\r\nHamas si è ovviamente posta a fianco di Erdogan con un comunicato di solidarietà per l’attacco alla Tusas.\r\nNoi non ci stupiamo. Fascisti islamici si schierano con altri fascisti islamici. \r\nQuello che non smette di indignarci è il silenzio dei movimenti che ancora una volta sono ambigui o conniventi con Hamas. \r\n\r\nEl Alamein: il ministero della guerra esalta la guerra e il colonialismo\r\nAnche quest’anno i parà della Folgore hanno festeggiato la “gloriosa sconfitta” nella battaglia di El Alamein nella seconda guerra mondiale. Alla cerimonia ha partecipato la vice ministro Rauti.\r\nIn un post su X il ministero della Difesa ha scritto: “El Alamein 23 ottobre 1942, un luogo e una data che raccontano di valore e sacrificio, un capitolo tanto eroico quanto tragico della nostra storia. Rendiamo onore ai coraggiosi militari italiani che combatterono tra le sabbie del Nord Africa. Con loro ricordiamo con deferenza tutti i Caduti che hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà.”\r\nNe abbiamo parlato con Dario\r\n\r\nIndustria bellica, esercitazioni militari: le ultime novità \r\n\r\nDal 14 al 29 ottobre si è tenuta Steadfast Noon, l’esercitazione annuale della NATO in cui viene simulato il dispiegamento e l'impiego di armi nucleari “tattiche” in territorio europeo (le nuove B61-12 già installate anche in territorio italiano nelle basi di Ghedi, Brescia, e Aviano, Pordenone).\r\n\r\nNell’ambito di un’ampia serie di accordi bilaterali tra Italia e Qatar definiti nel bilaterale tenutosi a Villa Pamphili a Roma tra il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e l’Emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, spicca un memorandum di intesa tra Fincantieri e il gruppo qatarino del settore difesa Barzan Holdings in vista della firma di un contratto per 40 radar Omega 360.\r\n\r\nIl programma aeronautico Gcap, il futuro cacciabombardiere che la Gran Bretagna sta studiando insieme a Italia e Giappone, va avanti. Si sono rivelate infondate le voci di un ridimensionamento del progetto, che si erano diffuse in luglio per l’intenzione del nuovo governo britannico di fare una spending review della difesa. Le delegazioni dei tre paesi partecipanti, firmatari di un trattato internazionale nel dicembre del 2023, hanno avuto incontri intensi anche nelle ultime settimane, per mettere a punto l’accordo industriale che dovrebbe portare alla costituzione di una joint venture paritetica.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 1 novembre\r\ncorteo contro la riapertura del CPR di Torino\r\nore 16 piazza Robilant\r\n\r\nGiornate dei disertori\r\nSabato 2 e lunedì 4 novembre\r\n\r\nContro la guerra, il militarismo, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon disertori e obiettori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 2 novembre dalle 15\r\nNo alla città dell’aerospazio! No alla città delle armi \r\nManifestazione antimilitarista\r\nIn via Roma 100 di fronte all’ingresso di Galleria San Federico, dove ha sede il DAP – Distretto Aerospaziale Piemontese\r\n\r\n\r\nLunedì 4 novembre\r\nIniziative antimilitariste in giro per Torino\r\nSmilitarizziamo la città! \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","1 Novembre 2024","2024-11-01 09:33:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/11-200x110.jpeg","Anarres del 25 ottobre. 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Nel precedente approfondimento ci eravamo concentrati sulla repressione, in questo invece cercheremo di affrontare il tema delle azioni.\r\n\r\nLa strategia portata avanti viene descritta come composta da due modalità: accountable (che abbiamo tradotto come “rivendicate personalmente pubblicamente”) e un-accountable (“non-rivendicate personalmente pubblicamente”), dove la modalità accountable prevede una sorta di sinergia tra l’azione diretta e la politicizzazione del processo, mentre la seconda il non farsi beccare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BCUPCB_PalestineAction-longNEW.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nALBANIA: LA MILITARIZZAZIONE DEI CPR PASSA ANCHE DAGLI APPALTI\r\n\r\nGrazie al contributo di Marika Ikonomu, coautrice di CPR Spa e di una recente inchiesta pubblicata sul Domani, approfondiamo alcuni aspetti meno visibili che hanno caratterizzato la realizzazione da parte del governo italiano di due centri di detenzione per migranti in Albania.\r\n\r\nOltre ai processi di esternalizzazione, in questo caso la militarizzazione del contrasto alle migrazioni (War on Migrants) si evidenzia anche dall’assegnazione degli appalti, diventata appannaggio del Ministero della Difesa italiano:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Radio_Marika-AlbaniaMIX.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSORVEGLIANZA BIOMETRICA ALLE FRONTIERE E AI NELLA WAR ON MIGRANTS\r\n\r\nGrazie al contributo di Antonella Napolitano, partendo dalle ricerche presso Hermes Center e EuroMedRights, andiamo a osservare come la vulnerabilità delle persone migranti e la loro discriminazione e criminalizzazione si producano anche attraverso la trasformazione della loro identità e delle loro vite in dati.\r\n\r\nSe l’apparato normativo produce la criminalizzazione primaria della persona migrante (il processo di clandestinizzazione), quello tecnologico produce una criminalizzazione secondaria, generata dalla sua iper-rappresentazione nei database biometrici ad uso delle forze repressive.\r\n\r\nUn altro fenomeno riguarda il ruolo delle tecnologie all’interno dei processi di esternalizzazione delle frontiere e di arruolamento di gendarmi, osservando come questi strumenti rinforzino la dimensione autoritaria dei nuovi alleati dell’Europa nella War on Migrants.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/ANTONELLA-BIOMETRICS-mixdown.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTutte le nostre esistenze hanno una sorta di “doppio digitale” che si compone nei datasets ad uso di strutture istituzionali (dai dati biometrici della Carta di Identià Elettronica ai curricula scolastici, dalla fedina penale alla dichiarazione dei redditi e via dicendo) o di attori commerciali (i profili che sono la merce “semilavorata” del capitalismo della sorveglianza); ma attorno a questa rappresentazione in dati si possono produrre processi di esclusione, di vulnerabilizzazione, di messa al bando, che rimandano al concetto di Banopticon (coniato dal sociologo della sorveglianza Dider Bigo a partire dal concetto di Panopticon – di onnivisione applicata prima al carcere da Bentham e poi riconosciuta nella sua estensione di dispostivo sociale di controllo e conoscenza da Foucault e altri – se il Panopticon tutto vuole conoscere e disciplinare, il Banopticon conosce per escludere – “mettere al bando”).","30 Ottobre 2024","2025-06-29 18:14:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/bcupcb-campus-pal-borders-200x110.jpg","PALESTINE ACTION - MILITARIZZAZIONE CPR ALBANIA - BIOMETRIA, AI E WAR ON MIGRANTS",1730285491,[437,438,439,263,440,383,441,442,443],"http://radioblackout.org/tag/albania/","http://radioblackout.org/tag/azione-diretta/","http://radioblackout.org/tag/biometria/","http://radioblackout.org/tag/frontiere/","http://radioblackout.org/tag/palestine-action/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[445,446,447,268,448,349,449,346,450],"albania","azione diretta","biometria","frontiere","Palestine action","war on migrants",{"post_content":452},{"matched_tokens":453,"snippet":454,"value":455},[152,82],"degli appalti, diventata appannaggio del \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> della \u003Cmark>Difesa\u003C/mark> italiano:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Radio_Marika-AlbaniaMIX.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSORVEGLIANZA","La puntata di lunedì 28 ottobre 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia è andata in onda dallo studio mobile di Radio Blackout, posizionato per l’occasione – insieme alla crew dell’info e di Harraga - al Campus Einaudi dell’Università di Torino: una mattinata dedicata alla controinformazione su centri di detenzione per migranti, frontiere, guerra alle persone migranti, industria bellica, imperialismo e genocidio in Palestina.\r\n\r\n \r\n\r\nPALESTINE ACTION: AZIONE DIRETTA E STRATEGIA PROCESSUALE\r\n\r\nTorniamo a parlare (in differita) con un compagno di Palestine Action. Nel precedente approfondimento ci eravamo concentrati sulla repressione, in questo invece cercheremo di affrontare il tema delle azioni.\r\n\r\nLa strategia portata avanti viene descritta come composta da due modalità: accountable (che abbiamo tradotto come “rivendicate personalmente pubblicamente”) e un-accountable (“non-rivendicate personalmente pubblicamente”), dove la modalità accountable prevede una sorta di sinergia tra l’azione diretta e la politicizzazione del processo, mentre la seconda il non farsi beccare.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BCUPCB_PalestineAction-longNEW.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nALBANIA: LA MILITARIZZAZIONE DEI CPR PASSA ANCHE DAGLI APPALTI\r\n\r\nGrazie al contributo di Marika Ikonomu, coautrice di CPR Spa e di una recente inchiesta pubblicata sul Domani, approfondiamo alcuni aspetti meno visibili che hanno caratterizzato la realizzazione da parte del governo italiano di due centri di detenzione per migranti in Albania.\r\n\r\nOltre ai processi di esternalizzazione, in questo caso la militarizzazione del contrasto alle migrazioni (War on Migrants) si evidenzia anche dall’assegnazione degli appalti, diventata appannaggio del \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> della \u003Cmark>Difesa\u003C/mark> italiano:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Radio_Marika-AlbaniaMIX.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSORVEGLIANZA BIOMETRICA ALLE FRONTIERE E AI NELLA WAR ON MIGRANTS\r\n\r\nGrazie al contributo di Antonella Napolitano, partendo dalle ricerche presso Hermes Center e EuroMedRights, andiamo a osservare come la vulnerabilità delle persone migranti e la loro discriminazione e criminalizzazione si producano anche attraverso la trasformazione della loro identità e delle loro vite in dati.\r\n\r\nSe l’apparato normativo produce la criminalizzazione primaria della persona migrante (il processo di clandestinizzazione), quello tecnologico produce una criminalizzazione secondaria, generata dalla sua iper-rappresentazione nei database biometrici ad uso delle forze repressive.\r\n\r\nUn altro fenomeno riguarda il ruolo delle tecnologie all’interno dei processi di esternalizzazione delle frontiere e di arruolamento di gendarmi, osservando come questi strumenti rinforzino la dimensione autoritaria dei nuovi alleati dell’Europa nella War on Migrants.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/ANTONELLA-BIOMETRICS-mixdown.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTutte le nostre esistenze hanno una sorta di “doppio digitale” che si compone nei datasets ad uso di strutture istituzionali (dai dati biometrici della Carta di Identià Elettronica ai curricula scolastici, dalla fedina penale alla dichiarazione dei redditi e via dicendo) o di attori commerciali (i profili che sono la merce “semilavorata” del capitalismo della sorveglianza); 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quindi una parentesi sulla cannabis light; per concludere con una descrizione delle norme a tutela delle forze dell’ordine e della loro impunità.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/RADIO_LOSCO_mix2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPurtroppo per questioni di tempo non abbiamo potuto inserire tutti gli interventi del seminario sul DDL 1660, come quelli dell’Osservatorio Repressione o di Marina Prosperi, che potete trovare linkati su Pungolo Rosso.\r\n\r\nIn compagnia di Pietro Basso della “Rete Liberi/e di Lottare – Fermiamo insieme il DDL1660” cerchiamo di approfondire la cornice politica del nuovo “pacchetto sicurezza”; come questo assuma la dimensione di una “legge di guerra” (o di guerre) e si inserisca all’interno della tendenza globale dei capitalismi alla “transizione autoritaria”:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_pietrobassoddl1660.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nA margine una piccola nota sul prossimo conferimento a Giorgia Meloni del Global Citizen Award per mano di Elon Musk:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_elon-meloni.mp3\"][/audio]","17 Settembre 2024","2024-09-17 10:51:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/bcupcb-ants-ddl1660-200x110.png","UNA LEGGE DI GUERRA: ANALISI E MOBILITAZIONE CONTRO IL DDL 1660",1726570261,[472,473,298,474,475,442],"http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/ddl-1660/","http://radioblackout.org/tag/guerra-ai-poveri/","http://radioblackout.org/tag/pacchetto-sicurezza/",[354,477,18,478,479,346],"ddl 1660","guerra ai poveri","pacchetto sicurezza",{"post_content":481},{"matched_tokens":482,"snippet":483,"value":484},[152,152,82],"degli Interni, \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> della Giustizia, \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> della \u003Cmark>Difesa\u003C/mark>.\r\n\r\nIntroduzione:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_ddl1660-intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nPassiamo all’ascolto","Estratti dalla puntata del 16 settembre 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nLa puntata di oggi è quasi integralmente dedicata al DDL 1660 e all’approfondimento di questo insieme di misure repressive progettato da \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> degli Interni, \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> della Giustizia, \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> della \u003Cmark>Difesa\u003C/mark>.\r\n\r\nIntroduzione:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_ddl1660-intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nPassiamo all’ascolto di due contributi estratti dal seminario tenutosi all’Ex-Snia Occupata di Roma l’8 settembre 2024.\r\n\r\nIl primo - di Livio Pepino – inizia col delineare le aree di intervento del DDL 1660 per poi concentrarsi sulla traiettoria storica della repressione in Italia e sulle sedimentazioni che hanno reso possibile l’ideazione di questo insieme di misure.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/RADIO_PEPINO_mix.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo – di Eugenio Losco – affronta specifiche trasformazioni che potrebbero venire apportate dal DDL 1660 rispetto al contesto della “sicurezza urbana”, soffermandosi su occupazioni abitative, blocchi stradali, danneggiamenti e resistenza; 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La realizzazione di tale progetto implica la formazione in ambito scolastico, sia a livello medio che universitario, di personale sempre più specializzato, ed una collaborazione sempre più stretta tra ricerca, università, ed apparato industriale militare.\r\nSostenere un utilizzo sempre più ambivalente dei prodotti sia in campo militare che civile: il cosiddetto dual use. Le invenzioni a doppio uso sono identificate ogni volta che un'innovazione nel campo della difesa trova una successiva applicazione civile, vale a dire quando un brevetto della difesa è citato da almeno un'invenzione non militare.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\nL’Italia in guerra. I droni di Sigonella guidano l’attacco a Sebastopoli\r\nDomenica 23 giugno alle 12 ora locale, l’Ucraina ha attaccato la Crimea lanciando 5 missili Atacms di produzione statunitense. 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Il costo? L’astronomica cifra di 20 miliardi di euro da saldare nel giro dei prossimi dieci anni.\r\nRoberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo (che per il 30% è controllata dal Ministero dell’Economia italiano), ha già firmato il memorandum d’intesa con il Ceo del colosso tedesco degli armamenti con sede a Düsseldorf, Armin Papperger, dando così il via alla più consistente commessa mai stipulata tra i due paesi.\r\n\r\nCpr. Prigionieri di guerra\r\nNelle galere per migranti, i CPR, da mesi si susseguono le rivolte.\r\nLa decisione di prolungare la detenzione amministrativa a 18 mesi, nei fatti una vera pena detentiva comminata senza processo, è stata il detonatore che ha fatto divampare ovunque le proteste.\r\nDa Gradisca d’Isonzo a Milano, da Macomer a Ponte Galeria, da Trapani Milo a Caltanissetta ci sono state ribellioni, fughe e durissima repressione.\r\nNel frattempo si esternalizza il sistema concentrazionario con due CPR in Albania.\r\nIl governo considera i CPR un tassello della sicurezza nazionale, della difesa dei confini: i prossimi saranno costruiti in aree militari, sotto il controllo del ministero della Difesa. Chi vi è rinchiuso diventa a tutti gli effetti un prigioniero di guerra.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nDa martedì 3 settembre\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\nriapre\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (dal 16 luglio a fine agosto le aperture saranno intermittenti)\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nTelegram\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","11 Luglio 2024","2024-07-11 12:23:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/occhi-200x110.png","Anarres del 5 luglio. 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L’astronomica cifra di 20 miliardi di euro da saldare nel giro dei prossimi dieci anni.\r\nRoberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo (che per il 30% è controllata dal \u003Cmark>Ministero\u003C/mark> dell’Economia italiano), ha già firmato il memorandum d’intesa con il Ceo del colosso tedesco degli armamenti con sede a Düsseldorf, Armin Papperger, dando così il via alla più consistente commessa mai stipulata tra i due paesi.\r\n\r\nCpr. Prigionieri di guerra\r\nNelle galere per migranti, i CPR, da mesi si susseguono le rivolte.\r\nLa decisione di prolungare la detenzione amministrativa a 18 mesi, nei fatti una vera pena detentiva comminata senza processo, è stata il detonatore che ha fatto divampare ovunque le proteste.\r\nDa Gradisca d’Isonzo a Milano, da Macomer a Ponte Galeria, da Trapani Milo a Caltanissetta ci sono state ribellioni, fughe e durissima repressione.\r\nNel frattempo si esternalizza il sistema concentrazionario con due CPR in Albania.\r\nIl governo considera i CPR un tassello della sicurezza nazionale, della \u003Cmark>difesa\u003C/mark> dei confini: i prossimi saranno costruiti in aree militari, sotto il controllo del \u003Cmark>ministero\u003C/mark> della \u003Cmark>Difesa\u003C/mark>. Chi vi è rinchiuso diventa a tutti gli effetti un prigioniero di guerra.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nDa martedì 3 settembre\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\nriapre\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (dal 16 luglio a fine agosto le aperture saranno intermittenti)\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nTelegram\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[508],{"field":115,"matched_tokens":509,"snippet":505,"value":506},[92,82],{"best_field_score":183,"best_field_weight":184,"fields_matched":217,"num_tokens_dropped":49,"score":218,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":49},{"document":512,"highlight":524,"highlights":529,"text_match":181,"text_match_info":532},{"comment_count":49,"id":513,"is_sticky":49,"permalink":514,"podcastfilter":515,"post_author":323,"post_content":516,"post_date":517,"post_excerpt":55,"post_id":513,"post_modified":518,"post_thumbnail":519,"post_title":520,"post_type":378,"sort_by_date":521,"tag_links":522,"tags":523},"88701","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-5-aprile-emma-goldman-anarchica-e-femminista-colonialismo-made-in-italy-guerra-a-gaza-il-ruolo-dei-paesi-arabi/",[323],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-05-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nNiger. La nuova frontiera del colonialismo made in Italy\r\nSettanta milioni di euro. È la cifra stanziata nel luglio 2022 dall’Unione Europea per supportare l’esercito del Niger. Soldi che Bruxelles ha difficoltà a gestire da quando, a fine luglio 2023, a Niamey i militari guidati dal generale Abdourahamane Tchiani hanno deposto il presidente Mohamed Bazoum.\r\nAlcuni degli stati membri dell’Unione di maggior peso hanno posizioni divergenti sull’argomento. Francia e Germania, ad esempio, spingono per ritirare i fondi e destinarli ad altri stati dell’Africa occidentale. L’Italia, invece, punta a mantenere un dialogo con Niamey e trovare un compromesso con la giunta militare al potere, l’autoproclamato Consiglio nazionale per la salvaguardia della patria.\r\nI 70 milioni di euro stanziati dall’UE per equipaggiare le forze armate nigerine sono infatti gestiti per conto dell’Unione dall’Agenzia Industrie Difesa (AID), ente controllato dal ministero della Difesa italiano. Un bel gruzzolo per mantenere la propria presenza militare in Niger, dopo la cacciata dei francesi e, più recentemente, degli statunitensi, cui è stato intimato di abbandonare la base per droni di Agadez. Nel frattempo nel paese subsahariano, al di là dei toni da revanche anticoloniale adottati dai nuovi signori di Niamey, si sono affacciati ed insediati altri attori, la Cina e, soprattutto i mercenari russi degli Africa Corps (ex Wagner). L’ambizione dell’Italia è restare nel paese, per poter perseguire i propri interessi imperiali.\r\nIl contingente militare tricolore è un tassello fondamentale nell’esternalizzazione della la guerra ai migranti e, non secondariamente, per il controllo delle risorse di uranio del paese. L’uranio è alla base del combustibile per le centrali nucleari e per le bombe atomiche.\r\n\r\nConflitto Israele Hamas: il ruolo dei paesi arabi\r\nIn questi lunghi mesi di feroce guerra a Gaza raramente si sono accesi i riflettori sul ruolo e gli interessi dei paesi arabi, al di là degli schieramenti formali adottati.\r\nUn’opacità di analisi che vale la pena provare ad illuminare, perché ne emerge un quadro decisamente più variegato ed interessante, specie se ci si astiene da una logora logica campista.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Capello\r\n\r\nEmma Goldman. Anarchica e femminista\r\nIl prossimo venerdì 12 aprile presenteremo a Torino – ore 21 corso Palermo 46 - la nuova edizione dell’autobiografia che Emma Goldman scrisse nel 1934, in uno dei rari momenti di tregua di un’esistenza vissuta nel cuore delle lotte.\r\nGrazie ai “Quaderni di Paola” sono disponibili i primi due volumi di questo scritto denso, dove le narrazioni della vita quotidiana si impastano con la storia delle lotte sociali di cui fu protagonista quella che venne definita “la donna più pericolosa d’America”.\r\nUn racconto dove la strada e la cucina, il carcere ed il lavoro in fabbrica, le relazioni umane e quelle politiche, spesso intrecciate, restituiscono l’immagine viva di un’anarchica che sapeva, già in quegli anni, quello che le femministe avrebbero teorizzato molti decenni dopo: il personale è politico.\r\nAttiva nel movimento dei lavoratori, antimilitarista, in prima fila nelle lotte sul terreno della contraccezione e dell’aborto, nata in Russia ed emigrata giovanissima negli Stati Uniti, “Emma la Rossa” verrà deportata in Unione Sovietica nel 1919, dopo due anni di carcere per essersi opposta alla prima guerra mondiale. Dalla Russia fuggirà dopo la durissima repressione della Comune di Kronstadt e diverrà tra le voci più lucide nel denunciare il totalitarismo sovietico.\r\nSenzapatria per convinzione e apolide per condizione, dopo aver cercato rifugio in diversi paesi europei, compresa la Spagna rivoluzionaria del 1936, trascorre gli ultimi anni in Canada.\r\nNegli Stati Uniti, dove il suo impegno nelle lotte, l’intensa attività editoriale, hanno lasciato una traccia duratura, non potrà più mettere piede. \r\nAbbiamo anticipato alcuni dei temi dell’incontro con Selva Varengo, curatrice di questa edizione dell’autobiografia \r\n\r\nAppuntamenti\r\n\r\nVenerdì 12 aprile\r\nEmma Goldman\r\nanarchica e femminista\r\nDalle lotte sociali a quelle per la libertà delle donne, dall’attività editoriale all’opposizione alla guerra tra emigrazione, lavoro in fabbrica, comizi, carcere ed esilio.\r\nore 21 corso Palermo 46\r\nIncontro con Selva Varengo e Luisa Dell'Acqua curatrice e traduttrice della nuova edizione di \"Vivendo la mia vita\", l'autobiografia di Emma Goldman.\r\n\r\nSabato 20 aprile\r\nore 17 in corso Palermo 46\r\nL’anarchia in 100 canti\r\ndi e con Alessio Lega\r\npresentazione del libro e concerto\r\na seguire pastasciutta, spritz e birrette\r\n\r\nGiovedì 25 aprile ore 15\r\nalla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni, in corso Giulio Cesare angolo corso Novara dove Ilio cadde combattendo il 26 aprile 1945.\r\nRicordo, bicchierata, fiori, musica.\r\nE, dal vivo, Alba&carenza503 e il Cor'occhio nel canzoniere anarchico e antifascista\r\n\r\nDomenica 28 aprile\r\nCorteo No G7 a Venaria\r\nGiardini Galileo Galilei\r\nore 10,30 assemblea\r\nore 14,30 manifestazione sino alla Reggia dove i ministri dei sette paesi più industrializzati discuteranno di Ambiente ed Energia. \r\nAntimilitarist* contro il G7 energia e ambiente, contro l'ENI, la logica estrattivista, le missioni militari neocoloniali dell'Italia\r\n\r\nMercoledì 1 maggio\r\nSpezzone antimilitarista\r\nore 9 piazza Vittorio\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","11 Aprile 2024","2024-04-11 00:13:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/emma-goldman-200x110.jpg","Anarres del 5 aprile. 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