","Con-tèsto e affinamento... prossime lotte: finesettimana a Milano",1441209207,[88,89,90,91],"http://radioblackout.org/tag/iniziative-no-expo/","http://radioblackout.org/tag/mercato-avigliana/","http://radioblackout.org/tag/off-topic/","http://radioblackout.org/tag/piano-terra/",[30,28,18,22],{"post_content":94},{"matched_tokens":95,"snippet":97,"value":98},[96],"confidenza","istituzioni e ai suoi linguaggi, \u003Cmark>confidenza\u003C/mark> con le tecnologie e imparando","Stare insieme a contestare e insieme al testo: cioè imparando a con-tèstare, o perlomeno a prendere le misure alle istituzioni e ai suoi linguaggi, \u003Cmark>confidenza\u003C/mark> con le tecnologie e imparando a comunicare e diffondere le inchieste e l'attivismo nella ricerca di fonti e di documenti ufficiali... tutto questo e altro ancora, come la presentazione di un libro contro l'expo (di cui si parlerà anche il 6 a Venaus), curato dai partecipanti alla giornata contro il cibo che affama tenutasi il 26 aprile alla Cascina Roccafranca di Torino, tra i quali Abo che ci parla di queste due giornate del 5 e del 6 settembre al Piano Terra di via Confalonieri 3 a Milano.\r\n\r\nInoltre ci saranno valutazioni anche su cosa è stato il Primo Maggio 2015 milanese, laddove nelle parole di Abo si evidenzia la mancanza del riverbero di quel botto...\r\n\r\n \r\n\r\nUnknown",[100],{"field":64,"matched_tokens":101,"snippet":97,"value":98},[96],{"best_field_score":68,"best_field_weight":69,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":43,"score":70,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":71},{"document":104,"highlight":127,"highlights":132,"text_match":66,"text_match_info":135},{"cat_link":105,"category":106,"comment_count":43,"id":107,"is_sticky":43,"permalink":108,"post_author":46,"post_content":109,"post_date":110,"post_excerpt":49,"post_id":107,"post_modified":111,"post_thumbnail":112,"post_thumbnail_html":113,"post_title":114,"post_type":52,"sort_by_date":115,"tag_links":116,"tags":122},[75],[77],"30007","http://radioblackout.org/2015/05/unmask-anonymous-perquisito-anche-un-dj-di-blackout/","Perquisizioni, denunce e due arresti domiciliari durante un'operazione coordinata questa mattina dalla Polizia Postale contro presunti membri della crew di hacktivisti digitali Anonymous. Ad essere colpite dall'operazione repressiva denominata “UNMASK” (“smascherare”) almeno 5 persone nelle città di Torino, Sondrio, Livorno e Pisa accusate, secondo gli inquirenti, di avere “portato a termine ripetuti attacchi informatici ai sistemi di numerose amministrazioni pubbliche ed aziende private, dalle quali venivano illecitamente carpite credenziali di autenticazione (userid e password) ed altre informazioni sensibili”. \r\nNel mirino delle forze dell'ordine alcune delle più eclatanti azioni del collettivo, tutte volte a fornire un supporto “esterno” (ma non per questo meno fondamentale) alle lotte e ai movimenti sociali articolatisi negli ultimi anni in Italia: tra le operazioni contestate figurano infatti i numerosi attacchi contro il sito del Tribunale di Torino in sostegno alla lotta No Tav e contro gli infami sindacati di Polizia (Coisp, Siulp, Sappe) sempre pronti a difendere l'operato dei propri uomini, come nel caso degli omicidi di Aldrovani e Cucchi. Nelle indagini risultano finanche i recenti hackeraggi contro la biglietteria online di Expo 2015 nella giornata del primo maggio scorso e contro il Ministero della Difesa, operazione quest'ultima rivelata dagli account ufficiali di Anonymous Italia nella giornata di ieri. \r\nAd essere presi di mira in maniera particolare dal Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (C.N.A.I.P.I.C., già oggetto di attacchi da parte degli hacktivisti negli anni scorsi) due cittadini dietro i quali, secondo le forze dell'ordine, si nasconderebbero i volti degli account conosciuti come aken e otherwise, tra i più attivi e generosi nelle operazioni di attacco informatico e di diffusione dei dati trafugati. Le indagini, secondo quanto scritto nel comunicato della polizia, avrebbero “necessitato un particolare dispositivo operativo che ha permesso grazie al diretto coinvolgimento del personale impiegato in attività sotto copertura ed al coordinamento delle operazioni sul territorio, di sorprendere gli esperti hacker con i computer accesi, evitando quindi la cifratura dei contenuti”; una modalità di azione nuova per quanto riguarda questo tipo di operazioni repressive, che ben dimostra come la centralità dell'operato di Anonymous abbia messo in estremo imbarazzo istituzioni e forze politiche, da sempre costrette a minimizzare i successi degli hacktivisti salvo poi dovere fare i conti i pesanti danni (di immagine e di contenuto) che le diverse #op hanno causato nel corso degli anni. \r\nTra le persone indagate risulta anche un redattore dell'emittente torinese indipendente Radio Black Out, che questa mattina ha subito una perquisizione nella propria abitazione durante la quale è stato sequestrato un computer portatile (di proprietà della sua compagna...). Diego, questo il nome del compagno, ha raccontato l'episodio questa mattina ai microfoni di Radio Black Out, spiegando come il suo rapporto di estrema diffidenza nei confronti degli apparecchi informatici – per di più nota e risaputa da chiunque abbia confidenza con lui – lo renda una delle persone meno indicate ad essere oggetto di un indagine sul collettivo Anonymous. \r\nUna dichiarazione che rende evidente come la rocambolesca ricostruzione delle indagini fornita delle forze dell'ordine, al limite di una spy story, sia poi smentita dai fatti e dall'approssimazione che mostra come determinate operazioni di polizia puntino più che altro a colpire nel mucchio per reprimere una forma di militanza e di attivazione politica del tutto sfuggevole alle consuetudinarie forme di controllo e, per questo, considerata più pericolosa di altre. \r\nIn ogni caso, solidarietà agli anons (veri o presunti) colpiti dalla repressione questa mattina!\r\nAscolta il commento di Diego dopo la perquisizione\r\ndiego_perquisa_unmask","20 Maggio 2015","2015-05-22 14:58:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/lead_large-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/lead_large-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/lead_large-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/lead_large.jpg 675w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","\"Unmask\" Anonymous: perquisito anche un DJ di Blackout",1432147270,[117,118,119,120,121],"http://radioblackout.org/tag/anonymous/","http://radioblackout.org/tag/hacker/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[123,12,124,125,126],"anonymous","Radio Blackout","repressione","torino",{"post_content":128},{"matched_tokens":129,"snippet":130,"value":131},[96],"e risaputa da chiunque abbia \u003Cmark>confidenza\u003C/mark> con lui – lo renda una","Perquisizioni, denunce e due arresti domiciliari durante un'operazione coordinata questa mattina dalla Polizia Postale contro presunti membri della crew di hacktivisti digitali Anonymous. Ad essere colpite dall'operazione repressiva denominata “UNMASK” (“smascherare”) almeno 5 persone nelle città di Torino, Sondrio, Livorno e Pisa accusate, secondo gli inquirenti, di avere “portato a termine ripetuti attacchi informatici ai sistemi di numerose amministrazioni pubbliche ed aziende private, dalle quali venivano illecitamente carpite credenziali di autenticazione (userid e password) ed altre informazioni sensibili”. \r\nNel mirino delle forze dell'ordine alcune delle più eclatanti azioni del collettivo, tutte volte a fornire un supporto “esterno” (ma non per questo meno fondamentale) alle lotte e ai movimenti sociali articolatisi negli ultimi anni in Italia: tra le operazioni contestate figurano infatti i numerosi attacchi contro il sito del Tribunale di Torino in sostegno alla lotta No Tav e contro gli infami sindacati di Polizia (Coisp, Siulp, Sappe) sempre pronti a difendere l'operato dei propri uomini, come nel caso degli omicidi di Aldrovani e Cucchi. 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Insieme a Claudia, che è a piede libero, tute e tre sono in attesa della sentenza del processo per direttissima che le vede imputate per resistenza in occasione della giornata contro gli sfratti dello scorso marzo a Torino.\r\n\r\nLa sentenza della giudice Paola Trovati, la stessa che ha disposto le restrizioni su richiesta del PM, è prevista per venerdi 19 luglio e per quel giorno si dà a tutti/e un appuntamento in aula, alle 9 al tribunale di Torino.\r\n\r\nNel frattempo si invita a far girare la notizia dello sciopero, divulgando uno scritto di Marianna, pervenuto attraverso i suoi genitori (vedi oltre), e a manifestare solidarietà, come meglio si crede, con la loro protesta.\r\n\r\nDi seguito un'intervista a un compagno che ricostruisce più nel dettaglio la situazione delle due ragazze, spiegando anche qual'è l'attuale contesto di lotte e repressione del quartiere di Porta Palazzo nel quale questa vicenda specifica si trova inserita:\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\nmariannaesimona\r\n\r\nSCRITTO DI MARIANNA:\r\n«Oggi, giovedì 11 Luglio 2013, inizio uno sciopero della fame…\r\nPer colpa di un parapiglia con dei poliziotti dentro una camionetta, della conseguente accusa per resistenza ci hanno incastrato in mezzo ad un processo, dentro galere ed ora agli arresti domiciliari con il divieto di comunicare con l’esterno.\r\nDopo 4 giorni di carcere, 2 mesi di firme giornaliere, e poi ancora 17 giorni di carcere, dopo il rigetto di domande di domiciliari a casa di amici, ho ottenuto gli arresti a casa dei miei genitori, in un piccolo paese della campagna piemontese.\r\nRitorno nella mia stanza d’adolescente, abbandonata dopo le superiori, ripercorro a ritroso i passi verso l’autonomia che mi ero creata rispetto alla famiglia. I risparmi personali si sono velocemente asciugati, le casse detenuti devono anche aiutare tanti prigionieri messi in condizioni peggiori.\r\nGiudice e Pm non vogliono dare la revoca delle restrizioni. È dal 4 Maggio che non posso parlare a lungo con un amico, se non le parole rubate durante le udienze in tribunale. È più di due mesi che rinchiudo le mie lettere dentro un cassetto, e la postina qui porta solo bollette e depliant con le offerte dell’ipermercato.\r\nIl divieto di comunicazione con l’esterno che mi hanno imposto dovrebbe essere inutile a questo punto, il 19 luglio avremo una sentenza di condanna di primo grado, le dichiarazioni sono state fatte da tutti quanti, non c’è alcuna informazione che potrebbe passare e modificare il racconto dei fatti per i quali stiamo venendo giudicate. Dicono che da qui potrei istigare qualcun altro a commettere dei reati… sono sicura che in giro c’è gente agitata e pronta a far fracasso, ma non aspetta certo che glielo dica io.\r\nIn strada la gente si rivolta perché ne ha la necessità personale, si agita con disordine, senza avere sempre chiarezza d’idee e scopi unanimi, senza aspettare la parola di qualcun altro esterno alla faccenda.\r\nIeri è stata di nuovo rifiutata l’istanza per la revoca del divieto di comunicazione e per il permesso di lavorare in una cooperativa agricola. Dato che ad Agosto il tribunale funziona a regime ridotto dovrò attendere fino a Settembre per poter, forse, vedere un viso amico, per poter lavorare, per guadagnarmi due soldi per fare la spesa.\r\nSto pensando ora che sarebbe stato meglio rimanere in carcere.\r\nLì avrei potuto inviare lunghe lettere e riceverne, sicuramente avrei potuto conoscere più a fondo donne con storie interessanti, avrei continuato a condividere tempo e spazio con persone con le mie stesse tensioni, le stesse preoccupazioni, con l’opportunità di stringere complicità ed avere delle idee da costruire insieme. Dentro forse avrei potuto avere la possibilità di incontrare il mio innamorato al colloquio, oppure un amica o un amico, con cui condividevo parte del mio tempo, della mia vita fino all’altro ieri.\r\nQua, mi ritrovo in un luogo passato, a fare le mie confidenze ad un piccolo cane, a percorrere ripetute volte il perimetro dei muri di cinta, a sentire il tempo sprecato, a far indigestioni di letture per finire a non capire più nessuna parola, a far vorticare i pensieri in maniera dolorosa, perdendo i punti di riferimento, vedendo svanire i progetti e sentendo scivolare via i legami non avendo alcun modo di mantenerli e stringerli, trovando conforto nei momenti di debolezza solo nella vista di piccole formiche che trasportano gigantesche foglie.\r\nIn questo limbo, in un isolamento dolce, con la nutella in grossi barattoli di vetro, con coltelli di metallo per pelare e tagliare le patate e con la possibilità di vedere il cielo sopra la mia testa in qualsiasi momento (ciò a differenza della galera), ma senza alcun contatto umano - se non con i miei genitori, che si, son gentili, ma il tempo dello svezzamento è già da tanto tempo tramontato -, senza possibilità di dialogo non ci voglio più stare.\r\nNon attendo più carte e scartoffie, risposte ad istanze… non mangio più.\r\nVoglio parlare con i miei amici, abbracciarli, scrivere lettere alle forti donne che ho conosciuto in carcere, voglio poter telefonare a mia zia, ad una mia cara amica del liceo, ad un mio amico che è all’ospedale perché si è rotto il bacino.\r\nVoglio poter lavorare, per essere indipendente a livello economico e non un peso per qualcuno e per prendere aria.\r\nVorrei essere libera, ma son cascata nella trappola giudiziaria.\r\nEvadendo potrei soddisfare i miei desideri, ma aggraverei la situazione e il gioco non ne vale la candela.\r\nL’unico strumento che mi rimane è me stessa.\r\nNon mangio e rido… per non arrabbiarmi troppo.»\r\nMarianna, agli arresti domiciliari ad Oglianico, in via Fiume 16a\r\n ","14 Luglio 2013","2016-11-28 20:38:45","Marianna e Simona ai domiciliari in sciopero della fame",1373834650,[],[],{"post_content":151},{"matched_tokens":152,"snippet":154,"value":155},[153],"confidenze","passato, a fare le mie \u003Cmark>confidenze\u003C/mark> ad un piccolo cane, a","Da giovedi 11 luglio Marianna e subito dopo di lei Simona sono entrate in sciopero della fame per protestare contro gli arresti domiciliari con tutte le restrizioni alle quali sono sottoposte da circa due mesi. 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Come già accaduto per la COP28 dello scorso anno a Dubai, a Baku è stato concesso l’accesso a un numero significativamente maggiore di lobbisti delle fonti fossili rispetto a quasi tutte le delegazioni nazionali. Nel dettaglio, quelli italiani fanno capo a Eni, la più importante multinazionale del nostro Paese, Italgas, Edison e Confindustria. Risulta aggregato alla delegazione italiana anche il direttore generale dell’azienda dell’oil&gas azero Socar, Azer Mammadov, a dimostrazione del forte legame con il Paese della regione del Caspio, da cui l’Italia importa la percentuale più alta di petrolio e gas combinati. Si presentano dietro al paravento di fondazioni con apparente scopo di protezione dell'ambiente ma in realtà perseguono l'obiettivo di rafforzare l'egemonia dei combustibili fossili con il pieno sostegno reciproco di governi autocratici come quello dell'Azerbaigian.\r\n\r\nNe parliamo con Elena Gerebizza di ReCommon .\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/INFO-18112024-RECOMMON.mp3\"][/audio]","18 Novembre 2024","Le lobbies del fossile alla COP 29.","2024-11-18 13:27:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/LOBBIES-FOSSILE-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"292\" height=\"173\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/LOBBIES-FOSSILE.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","LE LOBBIES DEL FOSSILE ALLA COP29 FANNO AFFARI.",1731936428,[175,176,177],"http://radioblackout.org/tag/cop29/","http://radioblackout.org/tag/energia-fossile/","http://radioblackout.org/tag/lobbies/",[179,180,181],"#cop29","energia fossile","lobbies",{"post_content":183},{"matched_tokens":184,"snippet":186,"value":187},[185],"confiden","ha avuto accesso a documenti \u003Cmark>confiden\u003C/mark>ziali da cui si rileva che","ReCommon ha avuto accesso a documenti \u003Cmark>confiden\u003C/mark>ziali da cui si rileva che in totale i “lobbisti fossili” presenti al vertice in corso in Azerbaigian sono almeno 1773. 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Si presentano dietro al paravento di fondazioni con apparente scopo di protezione dell'ambiente ma in realtà perseguono l'obiettivo di rafforzare l'egemonia dei combustibili fossili con il pieno sostegno reciproco di governi autocratici come quello dell'Azerbaigian.\r\n\r\nNe parliamo con Elena Gerebizza di ReCommon .\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/INFO-18112024-RECOMMON.mp3\"][/audio]",[189],{"field":64,"matched_tokens":190,"snippet":186,"value":187},[185],578729951566495900,{"best_field_score":193,"best_field_weight":69,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":43,"score":194,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":195},"1108007452672","578729951566495857",5,{"document":197,"highlight":209,"highlights":214,"text_match":191,"text_match_info":217},{"cat_link":198,"category":199,"comment_count":43,"id":200,"is_sticky":43,"permalink":201,"post_author":46,"post_content":202,"post_date":203,"post_excerpt":49,"post_id":200,"post_modified":204,"post_thumbnail":49,"post_thumbnail_html":49,"post_title":205,"post_type":52,"sort_by_date":206,"tag_links":207,"tags":208},[40],[42],"99452","http://radioblackout.org/2024/03/twin-casino-codigos-promocionais-e-promocoes/","ContentTwin Casino Login PortugalApostas Ao Vivo na Twin: Os Melhores Jogos de Hoje\r\n\r\nFelizmente a Twin Portugal tem um site onde facilmente os utilizadores se adaptam, fruto de uma plataforma intuitiva e bastante fluída onde tudo está acessível com pouquíssimos cliques. 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Semplicemente perché ciò non ci interessa; la nostra intenzione è quella di liberarci dagli impedimenti di questo mondo di merda, compresi quelli che ci sono imposti dalla scienza. A questo proposito, vorremmo discutere di sociobiologia, che si potrebbe descrivere come un modo di spiegare i nostri rapporti sociali, le nostre emozioni ed i nostri comportamenti attraverso dei fattori biologici. Le tesi sostenute dagli ideologi di tali discorsi scientifici – dai ricercatori ai giornalisti – riguardano spesso un gene particolare o il funzionamento di certe zone del cervello (neuroscienze) o certi ormoni, che si presume identifichino una causa materiale precisa quale origine di fenomeni che li superano di gran lunga. Si cercherà quindi, per esempio, il gene del delinquente, l’ormone della fedeltà oppure il feromone dell’istinto materno e una volta “identificata” questa causa, si proporrà di palliarvi, dato che essa è problematica, attraverso mezzi anch’essi biologici, per esempio attraverso prodotti proposti dai laboratori che finanziano queste stesse ricerche. \r\nIl testo “L’obscurantisme triomphant des neurosciences” descrive un buon esempio di questo tipo di discorsi scientifici. Tratta di una conferenza di Larry Y. Joung, a Ginevra nel 2014, nell’ambito della “Settimana del cervello”, che aveva come tema l’amore e la fedeltà. Topi e arvicole sottoposti agli effetti di certi ormoni vengono divisi fra fedeli e “leggeri”, secondo il tipo dei prodotti utilizzati su di loro, e servono come esempio al conferenziere per parlare di quegli stessi comportamenti da parte di esseri umani. La causa, alfine trovata, dell’adulterio si ridurrà così ad una produzione eccessiva o ad una mancanza di un certo ormone e Young proporrà dei prodotti commerciali come lo spray nasale all’ossitocina per “guarirne”, garantendo gli stessi effetti che la morale coniugale, ma senza le costrizioni che le sono associate. Precisiamo che per noi alle norme sociali umane, fra cui quelle che hanno a che fare con il desiderio, la fedeltà, l’amore o la sessualità, cioè le vere cause del problema, non si possono opporre delle critiche valide se non cerchiamo di comprenderle nel loro contesto banale, quello di individui appartenenti alla specie umana, con tutte le loro specificità (storiche, culturali). Non, al contrario, attraverso paragoni possibili fra la produzione di un certo ormone e i comportamenti che vi sono associati presso altri animali, semplicemente perché questi ormoni non hanno la stessa incidenza né gli stessi significati per le diverse specie. Agendo in questo modo, la sociobiologia serve a dare delle risposte a tutta una massa di persone ingenue che contano sul verdetto degli “esperti” del comportamento per prendere le proprie decisioni e regolare i propri problemi emotivi o affettivi per mezzo di terapie e di prescrizioni mediche, esattamente come i credenti che contano sulle prediche dei preti, la cui comprensione del divino permetterebbe di meglio capire le specificità dell’animo umano. Verranno perciò utilizzate le stesse immagini da favola; quando tutti vivranno nel favoloso reame dello stato psichico perfetto, potremo trovare principi e principesse anch’essi emotivamente regolati, con i quali essere fecondi e moltiplicarci. \r\nRicordiamo anche che, in sovrappiù del suo ruolo di autorità morale, la sociobiologia fornisce delle armi al controllo sociale moderno. Possiamo prendere come esempio, certo un po’ facile, poiché tutto ciò è spesso fatto in maniera più sottile, l’idea del gene del delinquente oppure quella dei segnali biologici (come la produzione di testosterone) che permetterebbero di operare il più presto possibile una selezione ed un controllo dei potenziali sobillatori. A proposito di tali predisposizioni, possiamo pensare ad una dottrina ridicola come la frenologia del XIX secolo, che voleva identificare tipi precisi di criminali a seconda della forma del loro cranio, mettendo semplicemente da parte le condizioni di vita delle persone e la loro storia personale. Per riassumere, la principale arma della scienza è, come sempre, la strumentalizzazione dell’ignoranza e se si vuole provare che un tal gene è all’origine di comportamenti aggressivi, al comitato di esperti o di politici basterà trovare l’articolo scientifico giusto, che mostra il risultato che interessa loro su cavie o umani da laboratorio, per poi estendere la portata di questo “studio” ad una spiegazione universale e conseguentemente incriticabile di comportamenti giudicati devianti. \r\nNon dimentichiamo che a voler sempre trovare une radice del male (l’anima malvagia, l’umore bilioso, l’eccesso di un certo ormone, il gene del delinquente) si cade facilmente in un moralismo quasi religioso che serve a giustificare la rassegnazione: “Volevo ribellarmi, ma mi hanno detto che il problema sono io, il mio comportamento, il mio gene sbagliato e non la società, che funziona perfettamente” oppure al contrario, la mia mancanza di autocontrollo : “Ho un problema insormontabile, sono violento, non posso farci nulla a parte curarmi”. L’eugenismo, che opera una separazione degli individui a seconda della “qualità” del loro materiale genetico, non è altro che la continuazione di questa concezione di correzione dei corpi attraverso mezzi esterni. Per evitare i possibili problemi derivanti da “geni sbagliati”, che si tratti della salute, il carattere o le capacità delle persone, tanto vale selezionarle prima, in modo da evitare ogni problema, cosa che giustifica tutte le scuse per rimandare le possibilità di una vita migliore ad un avvenire ipotetico: “Aspettiamo ancora qualche decennio, che la ricerca avanzi, e non ci saranno altro che esseri umani sani, vicini alla perfezione”. \r\nLa sociobiologia, in particolare quando si appoggia sulla genetica, può sempre essere utilizzata per sostenere qualunque discorso che pretende di presentarsi come la verità, come il razzismo o il razzialismo1 (ricordiamo che Watson, che con Crick ha proposto il modello di molecola di DNA a doppia elica, l’ha fatto per dimostrare la superiorità della razza bianca). Essa può servire anche a visioni ben chiuse quanto ai generi, come quelle dei neoevoluzionisti, per i quali le divergenze fra uomini e donne dipenderebbero da una mitologia antropologica di uomini-cacciatori e donne-casalinghe. Per farla breve, quello che si può vedere è che se ci si rifà a “verità scientifiche” è facile ricalcare sull’insieme della vita umana dei modelli completamente costruiti, osservati velocemente e che non contengono nient’altro che un vecchio moralismo da bar, e prendere poi gli effetti che i nostri corpi subiscono nel rapporto con questa società di merda come le cause dei nostri problemi. \r\nPer finire sotto forma di domanda, e poi lasciare la parola a chi vuole prenderla, il problema sarebbe: come attaccare il mondo scientifico in maniera concreta, ma senza presentarsi come portatore di verità? \r\n\r\n\r\n1racialisme : una forma si riappropriazione del razzismo da parte delle persone che lo subiscono, che ne accettano la tesi di fondo, la divisione dell’umanità in razze, ma ne rovesciano la gerarchia di valore, utilizzando la propria appartenenza “razziale” come identità e motivo di orgoglio, a volte riproducendo forme di razzismo verso altri; NdT.\r\n\r\n\r\n———————————————————————————————————————————-\r\n\r\nSociobiologie : quand la science justifie la domination sociale\r\n\r\nMercredi 28 octobre 2015 – 19h\r\nLa sociobiologie est la science qui prétend expliquer nos rapports sociaux, nos émotions et nos comportements par des facteurs biologiques, même si elle fait mine aujourd’hui de tenir compte du social. Ses discours portent souvent sur des gènes particuliers, des hormones particulières ou encore, liés aux premiers, sur le fonctionnement de certaines zones du cerveau, qui sont censés expliquer l’existence de nos prétendus « instincts naturels ». Ainsi, les sociobiologistes affirment avoir déterminé quel gène « déclenche » la production de l’hormone qui, à son tour, « stimule » entre autres choses le développement de « l’instinct maternel ». Par suite, ils proposent de palier à la faiblesse, voire à l’absence de tels « instincts » par des kits de survie biologiques, ou même psychologiques. En naturalisant ainsi ce qui relève du social et de l’histoire, la sociobiologie apparaît comme l’un des moyens privilégiés pour domestiquer les individus, sous prétexte de les aider à surmonter les souffrances qui les tourmentent. Elle les empêche de remettre en cause le carcan des rôles qui les écrasent et donc participe au maintien de la domination sociale et étatique.\r\nQuelques suggestions de lecture (d’autres à venir prochainement) :\r\n\r\n\r\n\tBref recueil de citations sur les apologistes de l’instinctivisme (Konrad Lorenz en tête) et du comportementalisme, et leurs critiques (ici en la personne d’Erich Fromm).\r\n\tNotes sur le darwinisme, l’une des principales bases de la sociobiologie.","3 Novembre 2015","2018-11-01 22:01:21","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/octobre1-200x110.png","La sociobiologia come scienza che giustifica il dominio sociale","podcast",1446572742,[267,268,269,270,271,272,273,274,275,276,277,278],"http://radioblackout.org/tag/addomesticamento/","http://radioblackout.org/tag/biblioteca-anarchica/","http://radioblackout.org/tag/critica-alla-scienza/","http://radioblackout.org/tag/dominio-sociale/","http://radioblackout.org/tag/la-discordia/","http://radioblackout.org/tag/la-terra-trama/","http://radioblackout.org/tag/liberazione/","http://radioblackout.org/tag/necrotecnologie/","http://radioblackout.org/tag/neuroscienze/","http://radioblackout.org/tag/non-fides/","http://radioblackout.org/tag/parigi/","http://radioblackout.org/tag/sociobiologia/",[244,250,248,242,236,246,280,240,281,220,233,238],"liberazione","neuroscienze",{"tags":283},[284,286,288,290,292,294,296,298,300,302,305,307],{"matched_tokens":285,"snippet":244,"value":244},[],{"matched_tokens":287,"snippet":250,"value":250},[],{"matched_tokens":289,"snippet":248,"value":248},[],{"matched_tokens":291,"snippet":242,"value":242},[],{"matched_tokens":293,"snippet":236,"value":236},[],{"matched_tokens":295,"snippet":246,"value":246},[],{"matched_tokens":297,"snippet":280,"value":280},[],{"matched_tokens":299,"snippet":240,"value":240},[],{"matched_tokens":301,"snippet":281,"value":281},[],{"matched_tokens":303,"snippet":304,"value":304},[220],"\u003Cmark>non-fides\u003C/mark>",{"matched_tokens":306,"snippet":233,"value":233},[],{"matched_tokens":308,"snippet":238,"value":238},[],[310],{"field":31,"indices":311,"matched_tokens":312,"snippets":314,"values":315},[35],[313],[220],[304],[304],578730123365712000,{"best_field_score":318,"best_field_weight":319,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":43,"score":320,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":43},"1108091339008",13,"578730123365711977",6698,{"collection_name":264,"first_q":220,"per_page":221,"q":220},{"title":324,"slug":325,"exerpt":326,"link":327,"featured_media":328,"slot":329},"Piovono Calcinacci","piovono-calcinacci","La trasmissione più passionale-pessimista del palinsesto di Blackout Un’ora e mezza di selezione Punk HC//Emo//Skramz//Midwest//Crust Pogo e farfalle nello stomaco tutti i martedì dalle 12 alle 13:30","https://radioblackout.org/shows/piovono-calcinacci/","https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/1-e1727102244216.jpg",{"day":330,"start":331,"end":332},"martedi","12:00","13:30",["Reactive",334],{},["Set"],["ShallowReactive",337],{"$f_gHogzgsXwyL7KBO1jhzKvSrPuXuDt76udnDdqtTLrs":-1,"$f3ZYDLJQ-_2gOFsAv-KblFnZEscmSD9tjkrhtdLklKno":-1},true,"/search?query=non-fides"]