","Intervista a Pasquale Abatangelo, rivoluzionario combattente","post",1509698085,[60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/abatangelo/","http://radioblackout.org/tag/br/","http://radioblackout.org/tag/carcere-speciale/","http://radioblackout.org/tag/lotta-armata/","http://radioblackout.org/tag/nap/","http://radioblackout.org/tag/piazza-alberti/",[27,15,31,67,17,29],"lotta armata",{"tags":69},[70,72,74,76,78,80],{"matched_tokens":71,"snippet":27},[],{"matched_tokens":73,"snippet":15},[],{"matched_tokens":75,"snippet":31},[],{"matched_tokens":77,"snippet":67},[],{"matched_tokens":79,"snippet":17},[],{"matched_tokens":81,"snippet":84},[82,83],"piazza","alberti","\u003Cmark>piazza\u003C/mark> \u003Cmark>alberti\u003C/mark>",[86],{"field":34,"indices":87,"matched_tokens":89,"snippets":91},[88],5,[90],[82,83],[84],1157451471441625000,{"best_field_score":94,"best_field_weight":95,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":96,"tokens_matched":97,"typo_prefix_score":46},"2211897868544",13,"1157451471441625193",2,{"document":99,"highlight":119,"highlights":125,"text_match":129,"text_match_info":130},{"cat_link":100,"category":101,"comment_count":46,"id":102,"is_sticky":46,"permalink":103,"post_author":49,"post_content":104,"post_date":105,"post_excerpt":52,"post_id":102,"post_modified":106,"post_thumbnail":107,"post_thumbnail_html":108,"post_title":109,"post_type":57,"sort_by_date":110,"tag_links":111,"tags":116},[43],[45],"77686","http://radioblackout.org/2022/10/avvocati-contro-laccanimento-repressivo-verso-la-conflittualita-anarchica/","Oltre venti avvocati/e di diverse città italiane si sono esposti/e pubblicamente scrivendo un appello congiunto riguardo al particolare accanimento giudiziario, evidente negli ultimi mesi, riservato ad imputati/e anarchici/e. Una giustizia accanita nel formalizzare imputazioni pesantissime mai utilizzate per eventi storici italiani quali le stragi degli anni 80, evidenziando una deriva giustizialista in cui le persone sono punite per quello che rappresentano politicamente.\r\n\r\nUltima evidenza di ciò, è la decisione della Corte di Cassazione all'interno del processo “Scripta manent” di Torino, di riqualificare da strage contro la pubblica incolumità a strage \"politica\" contro lo Stato degli avvenimenti del 2006, che non avevano causato alcun ferito. Fatti attribuiti a due imputati/e anarchici/e. Riqualificazione che consente di condannare all'ergastolo chi è imputato/a. Ma gli esempi sono molti: dalla Sorveglianza Speciale alla detenzione in regime di Alta Sicurezza e di regime duro 41 Bis, una tortura istituzionalizzata.\r\n\r\nCerchiamo di riflettere con l'Avvocato Gianluca Vitale su quello che sta avvenendo all'interno delle aule tribunalizie italiane contro la conflittualità anarchica, riflettendo anche sulla sorgente storica e politica di questa \"peculiarità\" allarmante dello Stato italiano e di quanto questa situazione è sicuramente inserita in un insieme di rapporti di forza momentaneamente a svantaggio dei movimenti conflittuali sociali dal basso.\r\n\r\nIn diretta, dai microfoni di Radio Blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/avvocati-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDi seguito pubblichiamo l'appello degli avvocati ed un podcast targato RBO sullo stesso tema, con una intervista ad un altro avvocato firmatario.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/podcast/repressione-anarchici-avvocati-prendono-parola-ep-01/\r\n\r\n \r\n\r\nL'appello:\r\n\r\nIl 6 luglio scorso la Corte di Cassazione ha deciso di riqualificare da strage contro la pubblica incolumità (art 422 c.p.) a strage contro la sicurezza dello Stato (art. 285 c.p.) un duplice attentato contro la Scuola Allievi Carabinieri di Fossano, avvenuto nel giugno 2006 (due esplosioni in orario notturno, che non avevano causato nessun ferito) e attribuito a due imputati anarchici.\r\n\r\nL’originaria qualificazione di strage prevede l’applicazione della pena non inferiore a 15 anni di reclusione, l’attuale, invece, la pena dell’ergastolo. Sembra paradossale che il più grave reato previsto dal nostro ordinamento giuridico sia stato ritenuto sussistente in tale episodio e non nelle tante gravissime vicende accadute in Italia negli ultimi decenni, dalla strage di Piazza Fontana a quella della stazione di Bologna, da Capaci a Via D’Amelio e Via dei Georgofili ecc.\r\n\r\nNel mese di aprile 2022 uno dei due imputati era stato inoltre destinatario di un decreto applicativo del cd. carcere duro, ai sensi dell’art. 41 bis comma 2 O.P. (introdotto nel nostro sistema penitenziario per combattere le associazioni mafiose e che presuppone la necessità di impedire collegamenti tra il detenuto e l’associazione criminale all’esterno per fini criminosi), altra vicenda singolare essendo notorio che il movimento anarchico rifugge in radice qualsiasi struttura gerarchica e/o forma organizzata, tanto da far emergere il serio sospetto che con il decreto ministeriale si voglia impedire l’interlocuzione politica di un militante politico con la sua area di appartenenza piuttosto che la relazione di un associato con i sodali in libertà.\r\n\r\nSempre nel mese di luglio u.s. è stata pronunciata una ulteriore aspra condanna in primo grado, a 28 anni di reclusione, contro un altro militante anarchico per un attentato alla sede della Lega Nord, denominata K3, anche per tale episodio nessuno ha riportato conseguenze lesive. Inoltre, nell’estate del 2020 altri cinque militanti anarchici sono stati raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare in carcere per reati di terrorismo, trascorrendo circa un anno in AS2 (Alta Sorveglianza, altro regime carcerario “duro”), nonostante i fatti a loro concretamente attribuiti fossero bagatellari, quali manifestazioni non preavvisate, imbrattamenti, ecc.\r\n\r\nAltri processi contro attivisti anarchici sono intentati per reati di opinione, ad esempio due a Perugia, qualificati come istigazione a delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo, in quanto i rei avrebbero diffuso slogan violenti anarchici; quegli stessi slogan e idee che soltanto alcuni anni or sono sarebbero stati ricondotti alla fattispecie di cui all’art. 272 cp, propaganda sovversiva, fattispecie abrogata nel 2006, sulla base dell’assunto che la 2 propaganda, anche di ideologie di sovversione violenta, debba essere tollerata da uno Stato che si dica democratico, pena la negazione del suo stesso carattere fondante.\r\n\r\nAltre iniziative giudiziarie per reati associativi sono state intentate a Trento, nuovamente a Torino, a Bologna a Firenze, contro altri militanti anarchici, con diffusa quanto incomprensibile applicazione di misure cautelari in carcere.\r\n\r\nLa narrazione mediatica sempre degli ultimi due anni, costruita sulla scorta di dichiarazioni qualificate del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, vede inoltre gli anarchici responsabili, istigatori, delle rivolte in carcere del mese di marzo 2020, salva recente successiva smentita da parte della commissione ad hoc istituita per stabilire le cause dell’insorgenza dei detenuti.\r\n\r\nPiù in generale, in epoca recente, all’indistinta area anarchica è stata attribuita una enfatica pericolosità sociale da parte delle relazioni semestrali dei servizi segreti.\r\n\r\nE’ lecito domandarsi cosa stia avvenendo in questo paese e se gli anarchici rappresentino effettivamente un pericolo per l’incolumità pubblica meritevole di essere affrontato in termini muscolari e talvolta spregiudicati oppure se, in coerenza con il passato, rappresentino gli apripista per una ristrutturazione e/o un rafforzamento in chiave autoritaria degli spazi di agibilità politica e democratica nel paese.\r\n\r\nChi scrive svolge la professione di avvocato ed è direttamente impegnato nella difesa di numerosi anarchici in altrettante vicende penali ed è così che riscontra la sempre più diffusa e disinvolta sottrazione delle garanzie processuali a questa tipologia di imputati: in primo luogo in tema di valutazione delle prove in ordine alla riconducibilità soggettiva dei fatti contestati; oppure di abbandono del diritto penale del fatto, a vantaggio del diritto penale del tipo d’autore, realizzato attraverso l’esaltazione della pericolosità dell’ideologia a cui il reo appartiene.\r\n\r\nSiamo consapevoli che la genesi di un possibile diritto penale del nemico si radica nella storia recente di questo paese nel contrasto giudiziario alle organizzazioni combattenti, nel corso dei processi degli anni 70/80 del secolo scorso, e che poi le continue emergenze susseguitesi negli anni hanno permesso di condividere ed estendere ad altre categorie di imputati (ad esempio ai migranti, ma non solo) l’atteggiamento giudiziario tenuto ieri nei confronti dei militanti della lotta armata. Atteggiamento che oggi viene riproposto verso gli anarchici, rei soprattutto di manifestare una alterità irriducibile all’ordine costituito.\r\n\r\nDa avvocati e avvocate ci troviamo ad essere spettatori di una deriva giustizialista che rischia di contrapporre ad un modello di legalità penale indirizzato ai cittadini, con le garanzie e i 3 diritti tipici degli stati democratici, uno riservato ai soggetti ritenuti pericolosi, destinatari di provvedimenti e misure rigidissimi, nonché di circuiti di differenziazione penitenziaria.\r\n\r\nTutto ciò ci preoccupa perché comporta un progressivo allontanamento dai principi del garantismo giuridico, da quello di legalità (per cui si punisce per ciò che si è fatto e non per chi si è) a quello di offensività, sino ad un pericoloso slittamento verso funzioni meramente preventive e neutralizzatrici degli strumenti sanzionatori, come gli esempi sopra richiamati dimostrano.\r\n\r\nDa Roma: Avv. Flavio Rossi Albertini, Avv. Caterina Calia, Avv. Simonetta Crisci, Avv. Ludovica Formoso Avv. Ivonne Panfilo; Avv. Marco Grilli; Avv. Pamela Donnarumma; Avv. Gregorio Moneti; Avv. Leonardo Pompili.\r\n\r\nDa Torino: Avv. Gianluca Vitale, Avv. Claudio Novaro, Avv. Gianmario Ramondini.\r\n\r\nDa Bologna: Avv. Ettore Grenci, Avv. Daria Mosini,Avv. Danilo Camplese \r\n\r\nDa Milano: Avv. Margherita Pelazza, Avv. Eugenio Losco, Avv.Benedetto Ciccaroni, Avv.Tania Bassini\r\n\r\n Da Firenze: Avv. Sauro Poli\r\n\r\nDa La Spezia: Avv. Fabio Sommovigo\r\n\r\nDa Napoli: Avv. 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Pochi gli elementi probanti, azioni repressive utili soprattutto perl'opinione pubblica. Il commento dell'avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore di uno dei minorenni arrestati. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/avvocato_ROma_28-10-11.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n28/10/2011 - Per 3 giorni (28-29-30 ottobre)) il csoa Askatasuna ospiterà il Feminist Blog Camp, una 3 giuorni di confronto, discussioni e workshop sull'uso politico della Rete secondo una prospettiva di genere. La presentazione della 3 giorni con Chiara del Laboratorio Sguardi Sui Generis. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/femblogcamp-28-10-11.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n28/10/2011 - Domani in 5 città del paese (Saline Ioniche, Porto Tolle, Vado Ligure, Civitavecchia, Brindisi si terranno mobilitazione per il No-Carbon Day, contro l'utilizzo persistente del carbone come fonte di produzione energetica dannosa e costosa. Peppe, del csoa A.Cartella di Reggio Calabria ci presenta l'iniziativa che si terrà alle Saline Ioniche (RC). [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/peppe_nocarbonDay_28-10-11.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n28/10/2011 - Una chiacchierata con Giorgio Airaudo su \"libertà\" di licenziare, crisi in Piemonte e Piano-Marchionne. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/airaudo_28-10-11.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n26/10/2011 Il governo ha inserito nel pacchetto sviluppo l'articolo 108 che stabilisce che la zona del cantiere della Maddalena diventi 'sito strategico'. Chi ne violerà i confini, rischia da 3 mesi a un anno. Ne parliamo con Marco Melano, uno degli avvocati del pool NoTav. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/sito_strategico.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n25/10/2011 I primi risultati delle prime elezioni libere in Tunisia danno in netto vantaggio il partito islamista moderato di Ennhada. Seguono, a distanza, Ettakol, di centro-sinistra, i nazionalisti di sinistra del Congres pour la republique (Cpr) al 14-15%; il Pdp, lo storico partito progressista appena all'8-10%. I centristi del Pole democratique moderniste avrebbero invece il 4%. Ne abbiamo parlato con Francesca, residente a Tunisi, curatrice del blog Italiani di Cartagine. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/francesca_tunisia.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n25/10/2011 Una chiacchierata con Alessandro Dal Lago, sociologo e docente all'Università di Genova, sugli scenari \"invernali\" che stanno facendo seguito alla \"primavera araba\": le elezioni tunisine con la vincita degli islamisti moderati di Ennhada; l'uccisione di Gheddafi e i conflitti latenti della nuova Libia; la rivolta e la repressione in Siria. Un quadro inquieto e cangiante. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/dal_lago_inverno_arabo.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n25/10/2011 Nel Decreto Sviluppo appena licenziato dal governo Berlusconi per far fronte alla crisi e alle richieste dell'UE ben 3 articoli riguardano il Tav e la popolazione della valle che si oppone alla grande opera. Non solo la militarizzazione della Maddalena (sede del cantiere che non c'è) ma anche altri 2 articoli che prevedono lo snellimento delle procedure di approvazione (ridotte da 3 a 1) e la libertà di inquinare i siti interessati dagli scavi. Ne abbiamo parlato con Alberto Perino del movimento NoTav. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/perino_dlsviluppo_25oct11.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n21/10/2011 Due giorni di sciopero in Grecia contro le pesantissime misure anticrisi adottate dal governo. Scontri violenti in piazza contro la polizia, ma anche tra autonomi e sindacati stalinisti. La corrispondenza da Atene con Achille. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/achille_sciopero_scontri_grecia.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n21/10/2011 Storico annuncio dell'organizzazione armata basca. Euskadi Ta Askatasuna, Paese basco e libertà, a oltre cinquant'anni dalla sua nascita ha annunciato ieri la fine di ogni attività armata. L'annuncio in un comunicato trasmesso dal quotidiano basco Gara. Cessazione definitiva dell'attività armata e un appello a Madrid e Parigi per affrontare le conseguenze del conflitto. La corrispondenza con Nicola Latorre da Bilbao. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/nicolalatorre_eta_annunciofinelottarmata.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n21/10/2011Senza paura con grande determinazione torna in marcia lungo i sentieri di Giaglione il popolo NoTav. Domenica 23 ottobre la manifestazione popolare e pacifica di taglio delle recinzioni del non cantiere. La corrispondenza con Ermelinda del Comitato di lotta popolare NoTav di Bussoleno. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/erme_manifnotav_dom23ottobre.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n20/10/2011 Intervista da Gaza a Silvia dell'ISM sulla reazione in Palestina allo scambio di prigionieri in corso e sullo stato del processo sull'omicidio di Vittorio Arrigoni [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/Silvia-ISM-da-Gaza.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n20/10/2011 Intervista con Pasquale della Fiom Mirafiori sullo sciopero e la manifestazione di Venerdì 21 dei lavoratori dell'industria dell'auto e di Fincantieri [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/Pasquale-Fiom-Mirafiori.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n20/10/2011 Domani a Torino ci sarà una manifestazione di richiedenti asilo davanti a Porta Nuova alle 15:00 Ne parliamo con Claudio [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/intervista-su-rifugiati.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n15/10/2011 La diretta durante le cariche con un redattore di radio blackout presente alla grande manifestazione di oggi a Roma [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/diretta-dario-da-roma.mp3\"] Scarica file\r\n\r\nE la diretta successiva [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/dariodaroma2.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n14/10/2011 Sabato 15 ottobre giornata globale degli indignados. Manifestazioni in più di 700 città e 70 paesi. A Roma si concentra la mobilitazione nostrana. Quali sono le componenti promotrici del percorso italiano? Quali i soggetti protagonisti della manifestazione? E quali le aspettative sulla giornata di domani? La diretta con Gianluca del portale Infoaut.org. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/gianluca_15ottobre_roma.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n14/10/2011Non si ferma la mobilitazione in Valsusa mentre entra nel vivo il NoTav Tour con i valsusini in viaggio in giro per l'Italia per informare e sensibilizzare sulla situazione del loro territorio. Il movimento NoTav sarà presente anche domani a Roma alla manifestazione del 15 ottobre. La corrispondenza con Francesco del Comitato di lotta popolare NoTav di Bussoleno. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/francesco_notav.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n\r\n13/10/2011 Intervista a Miki ricercatore precario dell'università di Bologna e attivista di Bartelby sull'assalto a Banca Italia a Bologna il 12 ottobre durante il quale la polizia ha effettuato diverse cariche. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/intervista-a-miki-bartolby.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n13/10/2011 Intervista a Valerio attivista di occupiamo Banca Italia sullo sgombero dell'accampada di via Nazionale e sulle iniziative di mobilitazioni che si sono svolte a Roma il 12/10/2011 in avvicinamento alla manifestazione di Sabato 15 ottobreintervista valerio occupiamo banca italia. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/intervista-valerio-occupiamo-banca-italia.mp3\"] scarica file\r\n\r\n11/10/2011 Intervista ad Aitor del movimento 15M a proposito del prossimo 15 ottobre [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/intervista-ad-Aitor-del-movimento-15M.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n11/10/2011 A Napoli occupata la facoltà di lettere. L'intervista con un occupante sulle motivazioni e i contenuti dell'occupazione e sulla resistenza antifascista di ieri[audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/intervistastudentinapoli2.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n7/10/2011 Suad aggredita perchè donna, perchè \"diversa\". Una donna somala insultata e picchiata su un autobus torinese da un signorotto italiano di mezza età. La reazione, la rabbia, l'amarezza...e insieme tanta voglia per lei di continuare a lottare per i diritti delle donne, dei migranti e delle migranti. Suad racconta la sua storia ai microfoni di Radio Blackout. La prima parte dell'intervista: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/suad_aggressionetorino_prima-parte.mp3\"] Scarica file\r\n\r\nLa seconda parte dell'intervista a Suad: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/suad_aggressionetorino_secondaparte.mp3\"] Scarica file\r\n\r\nLa terza parte dell'intervista a Suad: [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/suad_aggressionetorino_terzaparte.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n1/10/2011 Presidio a Torino per la liberazione dei prigionieri e delle prigioniere palestinesi. Domani in Piazza Castello, anche per non dimenticare chi vive a Gaza, un vero e proprio carcere a cielo aperto. La diretta con Grazia dell'Ism. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/grazia_presidiopalestina.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n ","7 Ottobre 2011","2025-09-24 22:01:18","Ottobre 2011",1317982364,[145,146,147,148],"http://radioblackout.org/tag/info/","http://radioblackout.org/tag/linformazione-di-blackout/","http://radioblackout.org/tag/news/","http://radioblackout.org/tag/notizie-2/",[49,33,19,21],{"post_content":151},{"matched_tokens":152,"snippet":154,"value":155},[153],"Alberti","Il commento dell'avvocato Flavio Rossi \u003Cmark>Alberti\u003C/mark>ni, difensore di uno dei minorenni","31/10/2011 -Approfondimento in studio sul Kurdistan con Aldo Canestrari [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/31-10-kurdistan2.mp3\"]Scarica file\r\n\r\n31/10/2011- Intervista a Marco de Michelis, docente di Storia e istituzioni dei paesi islamici presso l'Università di Torino, sulla situazione in Siria con aggiornamenti sul medio oriente [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/demichelis.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n \r\n\r\n28/10/2011 - Un aggiornamento sulla situazione giuridica degli arrestati durante e dopo la giornata di lotta \"indignata\" del 15 ottobre a Roma. Pochi gli elementi probanti, azioni repressive utili soprattutto perl'opinione pubblica. Il commento dell'avvocato Flavio Rossi \u003Cmark>Alberti\u003C/mark>ni, difensore di uno dei minorenni arrestati. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/avvocato_ROma_28-10-11.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n28/10/2011 - Per 3 giorni (28-29-30 ottobre)) il csoa Askatasuna ospiterà il Feminist Blog Camp, una 3 giuorni di confronto, discussioni e workshop sull'uso politico della Rete secondo una prospettiva di genere. La presentazione della 3 giorni con Chiara del Laboratorio Sguardi Sui Generis. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/femblogcamp-28-10-11.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n28/10/2011 - Domani in 5 città del paese (Saline Ioniche, Porto Tolle, Vado Ligure, Civitavecchia, Brindisi si terranno mobilitazione per il No-Carbon Day, contro l'utilizzo persistente del carbone come fonte di produzione energetica dannosa e costosa. Peppe, del csoa A.Cartella di Reggio Calabria ci presenta l'iniziativa che si terrà alle Saline Ioniche (RC). [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/peppe_nocarbonDay_28-10-11.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n28/10/2011 - Una chiacchierata con Giorgio Airaudo su \"libertà\" di licenziare, crisi in Piemonte e Piano-Marchionne. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/airaudo_28-10-11.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n26/10/2011 Il governo ha inserito nel pacchetto sviluppo l'articolo 108 che stabilisce che la zona del cantiere della Maddalena diventi 'sito strategico'. Chi ne violerà i confini, rischia da 3 mesi a un anno. Ne parliamo con Marco Melano, uno degli avvocati del pool NoTav. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/sito_strategico.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n25/10/2011 I primi risultati delle prime elezioni libere in Tunisia danno in netto vantaggio il partito islamista moderato di Ennhada. Seguono, a distanza, Ettakol, di centro-sinistra, i nazionalisti di sinistra del Congres pour la republique (Cpr) al 14-15%; il Pdp, lo storico partito progressista appena all'8-10%. I centristi del Pole democratique moderniste avrebbero invece il 4%. Ne abbiamo parlato con Francesca, residente a Tunisi, curatrice del blog Italiani di Cartagine. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/francesca_tunisia.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n25/10/2011 Una chiacchierata con Alessandro Dal Lago, sociologo e docente all'Università di Genova, sugli scenari \"invernali\" che stanno facendo seguito alla \"primavera araba\": le elezioni tunisine con la vincita degli islamisti moderati di Ennhada; l'uccisione di Gheddafi e i conflitti latenti della nuova Libia; la rivolta e la repressione in Siria. Un quadro inquieto e cangiante. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/dal_lago_inverno_arabo.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n25/10/2011 Nel Decreto Sviluppo appena licenziato dal governo Berlusconi per far fronte alla crisi e alle richieste dell'UE ben 3 articoli riguardano il Tav e la popolazione della valle che si oppone alla grande opera. Non solo la militarizzazione della Maddalena (sede del cantiere che non c'è) ma anche altri 2 articoli che prevedono lo snellimento delle procedure di approvazione (ridotte da 3 a 1) e la libertà di inquinare i siti interessati dagli scavi. Ne abbiamo parlato con Alberto Perino del movimento NoTav. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/perino_dlsviluppo_25oct11.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n21/10/2011 Due giorni di sciopero in Grecia contro le pesantissime misure anticrisi adottate dal governo. Scontri violenti in \u003Cmark>piazza\u003C/mark> contro la polizia, ma anche tra autonomi e sindacati stalinisti. 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Manifestazioni in più di 700 città e 70 paesi. A Roma si concentra la mobilitazione nostrana. Quali sono le componenti promotrici del percorso italiano? Quali i soggetti protagonisti della manifestazione? E quali le aspettative sulla giornata di domani? La diretta con Gianluca del portale Infoaut.org. [audio mp3=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2011/10/gianluca_15ottobre_roma.mp3\"] Scarica file\r\n\r\n14/10/2011Non si ferma la mobilitazione in Valsusa mentre entra nel vivo il NoTav Tour con i valsusini in viaggio in giro per l'Italia per informare e sensibilizzare sulla situazione del loro territorio. Il movimento NoTav sarà presente anche domani a Roma alla manifestazione del 15 ottobre. La corrispondenza con Francesco del Comitato di lotta popolare NoTav di Bussoleno. 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Sembra paradossale che il più grave reato previsto dal nostro ordinamento giuridico sia stato ritenuto sussistente in tale episodio e non nelle tante gravissime vicende accadute in Italia negli ultimi decenni, dalla strage di Piazza Fontana a quella della stazione di Bologna, da Capaci a Via D’Amelio e Via dei Georgofili ecc.\r\n\r\nNel mese di aprile 2022 uno dei due imputati era stato inoltre destinatario di un decreto applicativo del cd. carcere duro, ai sensi dell’art. 41 bis comma 2 O.P. (introdotto nel nostro sistema penitenziario per combattere le associazioni mafiose e che presuppone la necessità di impedire collegamenti tra il detenuto e l’associazione criminale all’esterno per fini criminosi), altra vicenda singolare essendo notorio che il movimento anarchico rifugge in radice qualsiasi struttura gerarchica e/o forma organizzata, tanto da far emergere il serio sospetto che con il decreto ministeriale si voglia impedire l’interlocuzione politica di un militante politico con la sua area di appartenenza piuttosto che la relazione di un associato con i sodali in libertà.\r\n\r\nSempre nel mese di luglio u.s. è stata pronunciata una ulteriore aspra condanna in primo grado, a 28 anni di reclusione, contro un altro militante anarchico per un attentato alla sede della Lega Nord, denominata K3, anche per tale episodio nessuno ha riportato conseguenze lesive. Inoltre, nell’estate del 2020 altri cinque militanti anarchici sono stati raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare in carcere per reati di terrorismo, trascorrendo circa un anno in AS2 (Alta Sorveglianza, altro regime carcerario “duro”), nonostante i fatti a loro concretamente attribuiti fossero bagatellari, quali manifestazioni non preavvisate, imbrattamenti, ecc.\r\n\r\nAltri processi contro attivisti anarchici sono intentati per reati di opinione, ad esempio due a Perugia, qualificati come istigazione a delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo, in quanto i rei avrebbero diffuso slogan violenti anarchici; quegli stessi slogan e idee che soltanto alcuni anni or sono sarebbero stati ricondotti alla fattispecie di cui all’art. 272 cp, propaganda sovversiva, fattispecie abrogata nel 2006, sulla base dell’assunto che la 2 propaganda, anche di ideologie di sovversione violenta, debba essere tollerata da uno Stato che si dica democratico, pena la negazione del suo stesso carattere fondante.\r\n\r\nAltre iniziative giudiziarie per reati associativi sono state intentate a Trento, nuovamente a Torino, a Bologna a Firenze, contro altri militanti anarchici, con diffusa quanto incomprensibile applicazione di misure cautelari in carcere.\r\n\r\nLa narrazione mediatica sempre degli ultimi due anni, costruita sulla scorta di dichiarazioni qualificate del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, vede inoltre gli anarchici responsabili, istigatori, delle rivolte in carcere del mese di marzo 2020, salva recente successiva smentita da parte della commissione ad hoc istituita per stabilire le cause dell’insorgenza dei detenuti.\r\n\r\nPiù in generale, in epoca recente, all’indistinta area anarchica è stata attribuita una enfatica pericolosità sociale da parte delle relazioni semestrali dei servizi segreti.\r\n\r\nE’ lecito domandarsi cosa stia avvenendo in questo paese e se gli anarchici rappresentino effettivamente un pericolo per l’incolumità pubblica meritevole di essere affrontato in termini muscolari e talvolta spregiudicati oppure se, in coerenza con il passato, rappresentino gli apripista per una ristrutturazione e/o un rafforzamento in chiave autoritaria degli spazi di agibilità politica e democratica nel paese.\r\n\r\nChi scrive svolge la professione di avvocato ed è direttamente impegnato nella difesa di numerosi anarchici in altrettante vicende penali ed è così che riscontra la sempre più diffusa e disinvolta sottrazione delle garanzie processuali a questa tipologia di imputati: in primo luogo in tema di valutazione delle prove in ordine alla riconducibilità soggettiva dei fatti contestati; oppure di abbandono del diritto penale del fatto, a vantaggio del diritto penale del tipo d’autore, realizzato attraverso l’esaltazione della pericolosità dell’ideologia a cui il reo appartiene.\r\n\r\nSiamo consapevoli che la genesi di un possibile diritto penale del nemico si radica nella storia recente di questo paese nel contrasto giudiziario alle organizzazioni combattenti, nel corso dei processi degli anni 70/80 del secolo scorso, e che poi le continue emergenze susseguitesi negli anni hanno permesso di condividere ed estendere ad altre categorie di imputati (ad esempio ai migranti, ma non solo) l’atteggiamento giudiziario tenuto ieri nei confronti dei militanti della lotta armata. Atteggiamento che oggi viene riproposto verso gli anarchici, rei soprattutto di manifestare una alterità irriducibile all’ordine costituito.\r\n\r\nDa avvocati e avvocate ci troviamo ad essere spettatori di una deriva giustizialista che rischia di contrapporre ad un modello di legalità penale indirizzato ai cittadini, con le garanzie e i 3 diritti tipici degli stati democratici, uno riservato ai soggetti ritenuti pericolosi, destinatari di provvedimenti e misure rigidissimi, nonché di circuiti di differenziazione penitenziaria.\r\n\r\nTutto ciò ci preoccupa perché comporta un progressivo allontanamento dai principi del garantismo giuridico, da quello di legalità (per cui si punisce per ciò che si è fatto e non per chi si è) a quello di offensività, sino ad un pericoloso slittamento verso funzioni meramente preventive e neutralizzatrici degli strumenti sanzionatori, come gli esempi sopra richiamati dimostrano.\r\n\r\nDa Roma: Avv. Flavio Rossi Albertini, Avv. Caterina Calia, Avv. Simonetta Crisci, Avv. Ludovica Formoso Avv. Ivonne Panfilo; Avv. Marco Grilli; Avv. Pamela Donnarumma; Avv. Gregorio Moneti; Avv. Leonardo Pompili.\r\n\r\nDa Torino: Avv. Gianluca Vitale, Avv. Claudio Novaro, Avv. Gianmario Ramondini.\r\n\r\nDa Bologna: Avv. Ettore Grenci, Avv. Daria Mosini,Avv. Danilo Camplese \r\n\r\nDa Milano: Avv. Margherita Pelazza, Avv. Eugenio Losco, Avv.Benedetto Ciccaroni, Avv.Tania Bassini\r\n\r\n Da Firenze: Avv. Sauro Poli\r\n\r\nDa La Spezia: Avv. Fabio Sommovigo\r\n\r\nDa Napoli: Avv. Alfonso Tatarano","2022-11-25 12:57:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/bcupcb_repre01-200x110.jpg","REPRESSIONE ANARCHICI: AVVOCATI PRENDONO PAROLA [Ep 01]","podcast",1666179203,[112],[117],{"post_content":191},{"matched_tokens":192,"snippet":193,"value":194},[153],"In compagnia di Flavio Rossi \u003Cmark>Alberti\u003C/mark>ni, avvocato difensore in molti processi","Estratto dalla puntata del 17 ottobre 2022 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nREPRESSIONE ANTI-ANARCHICA: GLI AVVOCATI PRENDONO PUBBLICAMENTE PAROLA\r\n\r\nOltre venti avvocati/e hanno deciso di esprimersi pubblicamente, attraverso un documento firmato da legali di diverse città, riguardo alle modalità e alle strategie repressive messe in atto – con particolare evidenza negli ultimi mesi – contro la conflittualità anarchica.\r\n\r\nCome viene sottolineato nel comunicato, l’utilizzo del reato di “strage politica” (seppur in contesti dove non vi è stato alcun ferito) consente di condannare all’ergastolo chi è imputato delle azioni portate a giudizio; ma a quanto pare a venire giudicati sembrano, più che i fatti specifici, l’indole e il pensiero politico di compagne e compagni anarchici coinvolti in queste inchieste.\r\n\r\nIn compagnia di Flavio Rossi \u003Cmark>Alberti\u003C/mark>ni, avvocato difensore in molti processi contro la conflittualità anarchica, riflettiamo sulla scelta da parte sua e dei suoi colleghi di prendere pubblicamente parola rispetto all’operato e alle possibili strategie della repressione in Italia, sul progressivo configurarsi del cosiddetto “diritto penale del nemico”, sulla natura profondamente classista dell’apparato sanzionatorio, su come queste mosse si inseriscano nel tentativo di cancellare il conflitto sociale (sindacati di base, occupazioni, centri sociali, migranti).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BCUPCB_flavio-doc-avv01.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSegue il documento:\r\n\r\nIl 6 luglio scorso la Corte di Cassazione ha deciso di riqualificare da strage contro la pubblica incolumità (art 422 c.p.) a strage contro la sicurezza dello Stato (art. 285 c.p.) un duplice attentato contro la Scuola Allievi Carabinieri di Fossano, avvenuto nel giugno 2006 (due esplosioni in orario notturno, che non avevano causato nessun ferito) e attribuito a due imputati anarchici.\r\n\r\nL’originaria qualificazione di strage prevede l’applicazione della pena non inferiore a 15 anni di reclusione, l’attuale, invece, la pena dell’ergastolo. Sembra paradossale che il più grave reato previsto dal nostro ordinamento giuridico sia stato ritenuto sussistente in tale episodio e non nelle tante gravissime vicende accadute in Italia negli ultimi decenni, dalla strage di \u003Cmark>Piazza\u003C/mark> Fontana a quella della stazione di Bologna, da Capaci a Via D’Amelio e Via dei Georgofili ecc.\r\n\r\nNel mese di aprile 2022 uno dei due imputati era stato inoltre destinatario di un decreto applicativo del cd. carcere duro, ai sensi dell’art. 41 bis comma 2 O.P. (introdotto nel nostro sistema penitenziario per combattere le associazioni mafiose e che presuppone la necessità di impedire collegamenti tra il detenuto e l’associazione criminale all’esterno per fini criminosi), altra vicenda singolare essendo notorio che il movimento anarchico rifugge in radice qualsiasi struttura gerarchica e/o forma organizzata, tanto da far emergere il serio sospetto che con il decreto ministeriale si voglia impedire l’interlocuzione politica di un militante politico con la sua area di appartenenza piuttosto che la relazione di un associato con i sodali in libertà.\r\n\r\nSempre nel mese di luglio u.s. è stata pronunciata una ulteriore aspra condanna in primo grado, a 28 anni di reclusione, contro un altro militante anarchico per un attentato alla sede della Lega Nord, denominata K3, anche per tale episodio nessuno ha riportato conseguenze lesive. Inoltre, nell’estate del 2020 altri cinque militanti anarchici sono stati raggiunti da una ordinanza di custodia cautelare in carcere per reati di terrorismo, trascorrendo circa un anno in AS2 (Alta Sorveglianza, altro regime carcerario “duro”), nonostante i fatti a loro concretamente attribuiti fossero bagatellari, quali manifestazioni non preavvisate, imbrattamenti, ecc.\r\n\r\nAltri processi contro attivisti anarchici sono intentati per reati di opinione, ad esempio due a Perugia, qualificati come istigazione a delinquere aggravata dalla finalità di terrorismo, in quanto i rei avrebbero diffuso slogan violenti anarchici; quegli stessi slogan e idee che soltanto alcuni anni or sono sarebbero stati ricondotti alla fattispecie di cui all’art. 272 cp, propaganda sovversiva, fattispecie abrogata nel 2006, sulla base dell’assunto che la 2 propaganda, anche di ideologie di sovversione violenta, debba essere tollerata da uno Stato che si dica democratico, pena la negazione del suo stesso carattere fondante.\r\n\r\nAltre iniziative giudiziarie per reati associativi sono state intentate a Trento, nuovamente a Torino, a Bologna a Firenze, contro altri militanti anarchici, con diffusa quanto incomprensibile applicazione di misure cautelari in carcere.\r\n\r\nLa narrazione mediatica sempre degli ultimi due anni, costruita sulla scorta di dichiarazioni qualificate del Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, vede inoltre gli anarchici responsabili, istigatori, delle rivolte in carcere del mese di marzo 2020, salva recente successiva smentita da parte della commissione ad hoc istituita per stabilire le cause dell’insorgenza dei detenuti.\r\n\r\nPiù in generale, in epoca recente, all’indistinta area anarchica è stata attribuita una enfatica pericolosità sociale da parte delle relazioni semestrali dei servizi segreti.\r\n\r\nE’ lecito domandarsi cosa stia avvenendo in questo paese e se gli anarchici rappresentino effettivamente un pericolo per l’incolumità pubblica meritevole di essere affrontato in termini muscolari e talvolta spregiudicati oppure se, in coerenza con il passato, rappresentino gli apripista per una ristrutturazione e/o un rafforzamento in chiave autoritaria degli spazi di agibilità politica e democratica nel paese.\r\n\r\nChi scrive svolge la professione di avvocato ed è direttamente impegnato nella difesa di numerosi anarchici in altrettante vicende penali ed è così che riscontra la sempre più diffusa e disinvolta sottrazione delle garanzie processuali a questa tipologia di imputati: in primo luogo in tema di valutazione delle prove in ordine alla riconducibilità soggettiva dei fatti contestati; oppure di abbandono del diritto penale del fatto, a vantaggio del diritto penale del tipo d’autore, realizzato attraverso l’esaltazione della pericolosità dell’ideologia a cui il reo appartiene.\r\n\r\nSiamo consapevoli che la genesi di un possibile diritto penale del nemico si radica nella storia recente di questo paese nel contrasto giudiziario alle organizzazioni combattenti, nel corso dei processi degli anni 70/80 del secolo scorso, e che poi le continue emergenze susseguitesi negli anni hanno permesso di condividere ed estendere ad altre categorie di imputati (ad esempio ai migranti, ma non solo) l’atteggiamento giudiziario tenuto ieri nei confronti dei militanti della lotta armata. Atteggiamento che oggi viene riproposto verso gli anarchici, rei soprattutto di manifestare una alterità irriducibile all’ordine costituito.\r\n\r\nDa avvocati e avvocate ci troviamo ad essere spettatori di una deriva giustizialista che rischia di contrapporre ad un modello di legalità penale indirizzato ai cittadini, con le garanzie e i 3 diritti tipici degli stati democratici, uno riservato ai soggetti ritenuti pericolosi, destinatari di provvedimenti e misure rigidissimi, nonché di circuiti di differenziazione penitenziaria.\r\n\r\nTutto ciò ci preoccupa perché comporta un progressivo allontanamento dai principi del garantismo giuridico, da quello di legalità (per cui si punisce per ciò che si è fatto e non per chi si è) a quello di offensività, sino ad un pericoloso slittamento verso funzioni meramente preventive e neutralizzatrici degli strumenti sanzionatori, come gli esempi sopra richiamati dimostrano.\r\n\r\nDa Roma: Avv. Flavio Rossi \u003Cmark>Alberti\u003C/mark>ni, Avv. 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