","Moussa Balde, a processo l'ex direttrice e l'ex direttore sanitario del CPR","post",1757381230,[67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/processi/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/",[71,72,73],"cpr","processi","razzismo",{"post_content":75,"tags":79},{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":78},[72],"Per leggere di più sui \u003Cmark>processi\u003C/mark> e la sua storia, si","Moussa Balde era un amico e un compagno. Lo hanno trovato morto in una cella del CPR di Torino la notte tra il 22 e il 23 maggio 2021, dopo dieci giorni passati in isolamento. Dieci giorni in cui la direzione del CPR negava la sua presenza all’interno della struttura agli avvocati che lo stavano cercando, dopo essere stato picchiato e ridotto in gravi condizioni fisiche e psicologiche.\r\n\r\nA 4 anni dagli eventi inizia il processo ai CPR, il processo più importante mai fatto in Italia contro il sistema dei CPR, al tribunale di Torino. Il 12 febbraio di quest’anno si è tenuta l’udienza preliminare del procedimento per omicidio colposo a carico della ex direttrice del CPR e del medico direttore sanitario della struttura all’epoca della morte di Moussa Balde. Il 22 settembre si terrà la seconda udienza e saranno presenti i genitori di Moussa: facciamoci sentire per sostenere la famiglia Balde nella lotta comune contro i CPR!\r\n\r\nLE UDIENZE SI TERRANNO L’8 SETTEMBRE – IL 22 SETTEMBRE – IL 6 OTTOBRE – IL 20 OTTOBRE 2025 AL TRIBUNALE DI TORINO\r\n\r\nLink per la raccolta fondi: https://www.papayoux-solidarite.com/fr/collecte/contro-i-c-p-r-giustizia-per-moussa-udienza-8-09-2025-1\r\n\r\nPer leggere di più sui \u003Cmark>processi\u003C/mark> e la sua storia, si può visitare il blog ‘Parole sul confine’ alla categoria Moussa Balde, https://Parolesulconfine.com",[80,82,85],{"matched_tokens":81,"snippet":71},[],{"matched_tokens":83,"snippet":84},[72],"\u003Cmark>processi\u003C/mark>",{"matched_tokens":86,"snippet":73},[],[88,94],{"field":41,"indices":89,"matched_tokens":91,"snippets":93},[90],1,[92],[72],[84],{"field":95,"matched_tokens":96,"snippet":77,"value":78},"post_content",[72],578730123365712000,{"best_field_score":99,"best_field_weight":100,"fields_matched":101,"num_tokens_dropped":53,"score":102,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":53},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",{"document":104,"highlight":120,"highlights":130,"text_match":97,"text_match_info":138},{"cat_link":105,"category":106,"comment_count":53,"id":107,"is_sticky":53,"permalink":108,"post_author":21,"post_content":109,"post_date":110,"post_excerpt":59,"post_id":107,"post_modified":111,"post_thumbnail":112,"post_thumbnail_html":113,"post_title":114,"post_type":64,"sort_by_date":115,"tag_links":116,"tags":118},[50],[52],"14932","http://radioblackout.org/2013/04/una-storia-di-collusione-tra-magistratura-e-politica/","Giovedì scorso Marco, un attivista No Tav, è stato condannato in uno dei tanti processi che vedono impegnata la magistratura contro il movimento No Tav: una piccola condanna che però la dice lunga sull'aria che si respira nelle aule di trubunale, dove, a quanto pare, non occorre aver compiuto particolari reati per essere condannati, ma è sufficente essere riconosciuto come militante, attivista, antagonista. Per queso motivo oggi abbiamo chiesto a Marco di raccontarci la sua incredibile vicenda di ordinaria repressione\r\n\r\nmarco tutto valsusa\r\n\r\n ","15 Aprile 2013","2013-04-22 11:12:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/04/processo-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"240\" height=\"159\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/04/processo.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Una storia di collusione tra magistratura e politica",1366026255,[117,68],"http://radioblackout.org/tag/notav/",[119,72],"notav",{"post_content":121,"tags":125},{"matched_tokens":122,"snippet":123,"value":124},[72],"condannato in uno dei tanti \u003Cmark>processi\u003C/mark> che vedono impegnata la magistratura","Giovedì scorso Marco, un attivista No Tav, è stato condannato in uno dei tanti \u003Cmark>processi\u003C/mark> che vedono impegnata la magistratura contro il movimento No Tav: una piccola condanna che però la dice lunga sull'aria che si respira nelle aule di trubunale, dove, a quanto pare, non occorre aver compiuto particolari reati per essere condannati, ma è sufficente essere riconosciuto come militante, attivista, antagonista. 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Sono stati condannati a un anno e otto mesi per omicidio colposo i tre vigili autori della cattura ( Enri Botturi, Stefano Del Monaco e Manuel Vair) e lo psichiatra Pier Carlo Della Porta dell'Asl to2 che ha richiesto il TSO. È stato fissato un risarcimento, da definire in sede civile, di 220.000 euro al padre e di 75.000 euro alla sorella.\r\nNon crediamo nei tribunali e nella giustizia dello Stato: in galera non vogliamo vederci nessuno. Non possiamo non constatare che il collegio, pur aumentando di due mesi la condanna rispetto alle richieste del Pm, ha comminato una pena risibile. Poco più di un anno e mezzo per aver ucciso un uomo. Basta fare un confronto con le pene di oltre 4 anni che lo stesso tribunale ha inflitto ad alcuni imputati NO TAV che si opposero alla distruzione di un territorio per un progetto inutile quanto oneroso.\r\nLo Stato assolve se stesso e condanna duramente chi lo contrasta!\r\nQuello stesso Stato per molti anni tempo ha imposto il suo potere su Andrea, prima che le forze del (dis)ordine lo strangolassero sulla panchina di piazzale Umbria. La psichiatria da anni lo teneva sotto stretto controllo, assoggettandolo alle sue cure e drogandone corpo e mente per renderlo più mansueto. Tante volte Andrea aveva cercato di liberarsi da questa trappola, di riprendere in mano la propria vita e le proprie scelte: per questo aveva subito una decina di trattamenti obbligatori (TSO), fino all'ultimo che l'ha portato alla morte.\r\nLa maggior parte degli utenti psichiatrici sono pazienti (in)volontari dell'istituzione psichiatrica, come dimostrano i dati sul numero dei TSO effettuati. Della loro vita scandita dal SSN non parla mai nessuno, della prigionia vissuta all'interno dei repartini per periodi prolungati, dei continui ricatti, del degrado fisico dovuto ai farmaci, della sedazione, dell'infantilizzazione, della perdita del controllo sulla propria vita, sul proprio corpo e sul proprio pensiero, dell'invalidità indotta, dei lavori a 2euro/h concordati dai servizi.\r\nAndrea è morto perché rifiutava le \"cure\". Se pensiamo alla storia della psichiatria, costellata di atrocità, possiamo facilmente immaginare che in futuro la puntura di haldol, a cui cercava di sottrarsi, verrà vista con lo stesso sdegno con cui oggi vediamo i vecchi manicomi, i manicomi criminali, la lobotomia, le terapie da shock.\r\nMa, al di là di una storia che si ripete e ad un'istituzione totale che nel tempo è sempre riuscita a ripulirsi degli orrori perpetrati e a \"riformarsi\" senza cambiare la sostanza, resta il fatto che senza consenso ogni cura è una tortura, e che tutti debbano poter rifiutare le cure, se ritenute lesive della propria integrità psico-fisica o contrarie ai propri convincimenti. Tutti, quindi anche gli utenti psichiatrici. Perché, come Andrea, non sono \"malati\", \"schizofrenici\", ma esseri umani come noi. «Perché la pazzia, amici miei, non esiste. Esiste soltanto nei riflessi onirici del sonno e in quel terrore che abbiamo tutti, inveterato, di perdere la nostra ragione» (Alda Merini)\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Maria del collettivo antipsichiatrico Mastrogiovanni.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\nsentenzaSoldiUva","1 Giugno 2018","2018-06-04 15:03:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/100337908-8a543bd2-5560-434d-9b12-8b3f37b5d1d2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/100337908-8a543bd2-5560-434d-9b12-8b3f37b5d1d2-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/100337908-8a543bd2-5560-434d-9b12-8b3f37b5d1d2-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/100337908-8a543bd2-5560-434d-9b12-8b3f37b5d1d2.jpg 560w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sentenza Soldi, sentenza Uva: due processi a confronto",1527856640,[209,210,211],"http://radioblackout.org/tag/andrea-soldi/","http://radioblackout.org/tag/sentenza/","http://radioblackout.org/tag/tso/",[213,214,215],"andrea soldi","sentenza","TSO",{"post_title":217},{"matched_tokens":218,"snippet":219,"value":219},[72],"Sentenza Soldi, sentenza Uva: due \u003Cmark>processi\u003C/mark> a confronto",[221],{"field":187,"matched_tokens":222,"snippet":219,"value":219},[72],{"best_field_score":193,"best_field_weight":17,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":53,"score":224,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":53},"578730123365187705",{"document":226,"highlight":252,"highlights":256,"text_match":191,"text_match_info":259},{"cat_link":227,"category":228,"comment_count":53,"id":229,"is_sticky":53,"permalink":230,"post_author":21,"post_content":231,"post_date":232,"post_excerpt":59,"post_id":229,"post_modified":233,"post_thumbnail":234,"post_thumbnail_html":235,"post_title":236,"post_type":64,"sort_by_date":237,"tag_links":238,"tags":245},[50],[52],"36142","http://radioblackout.org/2016/05/primarie-usa-un-focus-sui-processi-del-partito-democratico/","Si avvicina l'ultima tornata elettorale delle primarie per il candidato presidenziale americano nei due partiti principali del paese. 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È la condanna inflitta dal giudice di Torino al No Tav soprannominato “Pecorella” dal 28 febbraio 2012, ovvero da quando le telecamere del Corriere della sera lo avevano ripreso mentre apostrofava così un carabiniere durante una protesta contro la Torino-Lione a Chianocco, sullo svincolo autostradale della Torino-Bardonecchia, occupato da centinaia di manifestanti. Erano i giorni immediatamente seguenti lo sgombero della baita in Clarea e della caduta di Luca Abbà dal traliccio. Il reato contestato è ovviamente di oltraggio a pubblico ufficiale, nonostante l'entità modesta dell'insulto.\r\n\r\nIl commento di Marco all'uscita dal tribunale marco_pecorella\r\n\r\n ","19 Maggio 2014","2014-05-22 13:25:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/05/images2-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"226\" height=\"223\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/05/images2.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Processi No Tav: sentenza del processo \"pecorella\"",1400500051,[274,275,276,210],"http://radioblackout.org/tag/marco/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/pecorella/",[278,15,279,214],"marco","pecorella",{"post_title":281},{"matched_tokens":282,"snippet":284,"value":284},[283],"Processi","\u003Cmark>Processi\u003C/mark> No Tav: sentenza del processo \"pecorella\"",[286],{"field":187,"matched_tokens":287,"snippet":284,"value":284},[283],{"best_field_score":193,"best_field_weight":17,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":53,"score":224,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":53},6646,{"collection_name":64,"first_q":72,"per_page":36,"q":72},{"facet_counts":292,"found":346,"hits":347,"out_of":557,"page":90,"request_params":558,"search_cutoff":42,"search_time_ms":23},[293,323],{"counts":294,"field_name":320,"sampled":42,"stats":321},[295,298,301,304,307,309,311,313,315,318],{"count":296,"highlighted":297,"value":297},51,"anarres",{"count":299,"highlighted":300,"value":300},36,"Bello come una prigione che brucia",{"count":302,"highlighted":303,"value":303},18,"liberation front",{"count":305,"highlighted":306,"value":306},11,"frittura mista",{"count":26,"highlighted":308,"value":308},"I Bastioni di Orione",{"count":36,"highlighted":310,"value":310},"reset-club",{"count":36,"highlighted":312,"value":312},"cattivi pensieri",{"count":39,"highlighted":314,"value":314},"stakka stakka",{"count":316,"highlighted":317,"value":317},4,"Macerie su macerie",{"count":316,"highlighted":319,"value":319},"il colpo del strega","podcastfilter",{"total_values":322},42,{"counts":324,"field_name":41,"sampled":42,"stats":344},[325,326,328,330,332,334,337,339,341,343],{"count":20,"highlighted":18,"value":18},{"count":305,"highlighted":327,"value":327},"guerra",{"count":23,"highlighted":329,"value":329},"sorveglianza",{"count":23,"highlighted":331,"value":331},"intelligenza artificiale",{"count":26,"highlighted":333,"value":333},"Bastioni di Orione",{"count":335,"highlighted":336,"value":336},7,"41 bis",{"count":335,"highlighted":338,"value":338},"war on migrants",{"count":36,"highlighted":340,"value":340},"biometria",{"count":36,"highlighted":342,"value":342},"capitalismo",{"count":39,"highlighted":15,"value":15},{"total_values":345},462,191,[348,391,431,458,500,532],{"document":349,"highlight":366,"highlights":380,"text_match":97,"text_match_info":390},{"comment_count":53,"id":350,"is_sticky":53,"permalink":351,"podcastfilter":352,"post_author":297,"post_content":353,"post_date":354,"post_excerpt":59,"post_id":350,"post_modified":355,"post_thumbnail":356,"post_title":357,"post_type":358,"sort_by_date":359,"tag_links":360,"tags":363},"27875","http://radioblackout.org/podcast/la-rottura-dellordine-liberale-ovvero-il-diritto-penale-del-nemico/",[],"Gli ultimi fatti giudiziari, che hanno coinvolto decine di compagni torinesi, attivi nel movimento antirazzista e nel movimento No Tav, mettono sul tavolo una questione cruciale: la sostanziale modifica del diritto penale liberale.\r\n\r\nAl centro degli ultimi processi è stata posta la personalità dell'imputato, rendendola oggetto di valutazione in base a criteri di pericolosità sociale, al di là della condotta specifica. Il diritto penale liberale ha il suo cardine in due concetti chiave:\r\na) l'azione giudiziaria è rivolta verso la condotta del reo e non contro la persona dello stesso\r\nb) gli imputati sono soggetti giuridici ovvero titolari di alcuni diritti inalienabili, sono persone inserite all'interno di un contratto sociale\r\n\r\nQuesti due principi, sulla cui effettività torneremo più avanti, vengono pesantemente messi in crisi dalla teoria del diritto penale del nemico, elaborata negli anni ottanta dal giurista tedesco Jakobs. Secondo Jakobs oltre al criminale comune, che è recuperabile alle regole del contratto sociale, esiste un'altra specie di criminale: il nemico. Costui non è recuperabile al contratto sociale e di conseguenza per proteggere la società (torneremo poi su questo concetto) è necessario neutralizzarlo. Una logica di guerra entra nel diritto penale.\r\n\r\nNe anniamo parlato con Lorenzo, un compagno che da tempo studia queste dinamiche.\r\nAscolta la chiacchierata che abbiamo fatto con lui:\r\n\r\n2015.02 06 lollodiritto penale del nemico\r\n\r\nPer definire la figura del nemico, che nella teoria di Jakobs rimane sempre molto vaga, forse volutamente, si deve ricorrere all'osservazione della personalità dell'imputato, alla sua messa a nudo da parte dei tribunali e di una pletora di esperti. A questi il compito di valutare se si è di fronte ad un semplice deviante o ad un nemico. Ma attenzione: chi definisce in termini politici il nemico? Chi indirizza l'azione giudiziaria? E qua torna un altro concetto forte della teoria politica occidentale: quello di sovranità. Infatti tocca al potere sovrano, quello dotato del potere di porre eccezioni, definire chi è il nemico. Il diritto penale del nemico è una visione fortemente politicizzata della teoria del diritto in quanto si basa sull'esercizio del potere di porre eccezioni da parte di chi detiene la sovranità. Sarà questi ad indicare di volta in volta quali i nemici, ovvero gli individui e le collettività costitutivamente avverse all'ordine costituito.\r\nCostoro non saranno più soggetti titolari di diritti giuridici ma bensì nuda vita biologica soggetta ad una possibilità di violenza illimitata da parte del potere. È l'esatto contrario di quanto viene affermato dalla concezione liberale del diritto.\r\n\r\nPer questa sua caratteristica di essere estremamente politico il diritto penale del nemico poggia fortemente anche sulla costruzione del nemico tramite il discorso pubblico. Il discorso pubblico italiano, che negli ultimi 15 anni è sostanzialmente virato a destra con la retorica sulla sicurezza e la legalità, ha già individuato da tempo quali sono i soggetti che vanno etichettati come nemici: coloro che hanno la disgrazia di essere contemporaneamente immigrati e poveri, ovvero forza lavoro esclusa dalle tutele conquistate dai movimenti sociali. La legislazione differenziale su cui si basano i CIE-CPT è modellata intorno alla concezione di nemico. Una volta individuata la classe di individui che vanno considerati come nemici, la detenzione, con i suoi corollari di tortura, morte, ed l'espulsione ovvero sia i processi di neutralizzazione fisica diventano semplici passaggi amministrativi, mera contabilità per tanti piccoli Eichmann della burocrazia.\r\nE non faccio il paragone con il contabile della shoa a caso: la detenzione amministrativa, l'individuazione di categorie sociali come nemiche, la riduzione di soggetti a nuda vita biologica sottoposti a violenza illimitata, sono quanto esplicitato dal nazismo.\r\nMa attenzione: fuor di retorica questo è quanto succede di norma all'interno delle logiche capitaliste che vedono gli individui come portatori di forza lavoro da mettere a valore e basta. Il nazismo, e non solo lui, ha semplicemente esplicitato queste dinamiche portandole all'estremo e, in questo, ha prodotto scandalo.\r\n\r\nIl diritto penale del nemico, per quanto teorizzato in modo sistematico solo negli ultimi decenni, è presente sottotraccia in tutta la storia contemporanea. E non solo a livello teorico, si pensi a Carl Shmidt, ma anche a livello fattuale: il codice Rocco del 1936 con le sue misure di sorveglianza speciale, ereditate in buona parte dal diritto repubblicano, è sostanzialmente basato sul concetto di nemico. E anche lo stesso codice Zanardelli del 1897, la pietra angolare del diritto liberale italiano, contiene al suo interno dispositivi repressivi per le classi pericolose basati sul concetto di nemico.\r\n\r\nLe leggi sono il precipitato normativo dei rapporti di forza presenti nella società. Non sono concezioni che discendono dall'empireo platonico per farsi norma tramite l'opera di qualche demiurgo. Negli ultimi 40 anni abbiamo assistito ad una mitigazione delle concezioni più dure delle teorie giuridiche perché i rapporti sociali messi in campo dai movimenti sociali e la così detta “società civile”, intesi qua nella loro concezione più larga, dalle organizzazioni più o meno rivoluzionarie a pezzi della borghesia progressista come il Partito Radicale, erano tali da poter imporre delle garanzie all'interno dei procedimenti giuridici. Garanzie ipocrite, parziali, insufficienti e tutto fuor di dubbio. Ma comunque garanzie. Con la crisi dei movimenti sociali a fine anni '70 e il disimpegno degli anni '80 si è potuto assistere ad un prepotente ritorno delle concezioni più dure del diritto: la guerra alle formazioni lottarmatiste, l'introduzione delle leggi sul pentitismo, l'ingresso dello psicologo nelle carceri per analizzare la personalità dei rei politici e decidere su di una loro recuperabilità al consesso sociale, l'applicazione dello stato di eccezione permanente ovvero della sovranità.\r\nE non è un caso che in momento di profonda ristrutturazione degli assetti politici e sociali dell'occidente ci sia anche in Europa un ritorno di queste concezioni, che hanno ricevuto una formalizzazione e una sistematizzazione solo in tempi recenti ma sono state un sottotraccia e una costante di tutta la storia contemporanea.\r\n\r\nLa necessità di difesa della società teorizzata da Jakobs è in realtà la necessità di difendersi delle classi dominanti. Negli ultimi 15-20 anni coloro che sono stati stigmatizzati come nemici sono stati gli immigrati, oggi cominciano ad esserlo tutti gli oppositori sociali e domani? Di fronte ad una disoccupazione costantemente a due cifre e alla marginalizzazione di fasce sempre più ampie di popolazione chi sarà individuato come nemico, ovvero come non recuperabile e disciplinabile (o non facilmente tale) ai processi di accumulazione di capitale?\r\n\r\nBisogna difendere la società? Si, certamente: dall'attacco messo in atto costantemente dallo Stato e dal capitale.","12 Febbraio 2015","2018-10-17 22:09:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/02/occhio_mirino-c-200x110.jpg","La rottura dell’ordine liberale, ovvero il diritto penale del nemico","podcast",1423771124,[361,362,275,68],"http://radioblackout.org/tag/diritto-penale-del-nemico/","http://radioblackout.org/tag/jakobs/",[364,365,15,72],"diritto penale del nemico","jakobs",{"post_content":367,"tags":371},{"matched_tokens":368,"snippet":369,"value":370},[72],"liberale.\r\n\r\nAl centro degli ultimi \u003Cmark>processi\u003C/mark> è stata posta la personalità","Gli ultimi fatti giudiziari, che hanno coinvolto decine di compagni torinesi, attivi nel movimento antirazzista e nel movimento No Tav, mettono sul tavolo una questione cruciale: la sostanziale modifica del diritto penale liberale.\r\n\r\nAl centro degli ultimi \u003Cmark>processi\u003C/mark> è stata posta la personalità dell'imputato, rendendola oggetto di valutazione in base a criteri di pericolosità sociale, al di là della condotta specifica. 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Oltre a esportare materiale bellico e dual-use impiegato nel Genocidio in corso in Palestina, cosa significa importare tecnologie sviluppate in un contesto di oppressione come quello operato dalle forze sioniste? Cosa importiamo con i sistemi Cellebrite, Paragon o Safer Place?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_israele-italia-tech.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nWAR ON ENCRYPTION: UK CONTRO APPLE CLOUD\r\n\r\nMolti aspetti delle nostre vite vengono costantemente tradotti in dati: fotografie, filmati, chat, documenti e via dicendo. Gli spazi di archiviazione all’interno dei dispositivi sono limitati, motivo per cui il back-up su cloud è un servizio crescentemente diffuso e in parte automatizzato; per proteggere questi contenuti.\r\n\r\nIl Regno Unito sta operando pressioni su Apple per potere accedere ai dati crittografati di tutti gli utenti (britannici e non) caricati su iCloud; una tappa importante nella Guerra alla Cifratura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_uk-guerra-alla-crittografia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCONDIVISIONE DATI BIOMETRICI CON GLI STATI UNITI\r\n\r\nMentre gli Stati Uniti guidati da Trump identificano l’Europa come uno dei principali avversarsi geopolitici, mentre ICE diventa sempre più una milizia politica, la Commissione Europea intende negoziare un accordo che consenta alle agenzie statunitensi di accedere ai dati biometrici dalla popolazione raccolti nei propri database:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_usa-eu_dati-biometrici.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nACCELERAZIONE DELLA SORVEGLIANZA BIOMETRICA IN EUROPA\r\n\r\nIl caso irlandese rappresenta uno spaccato molto interessante per osservare la proliferazione di tecnologie sorveglianti basate su AI e biometria, ma soprattutto le pressioni per aggirare i limiti (blandi e puramente formali) introdotti con l’AI Act europeo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_irlanda-biometria-AI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMOBILITAZIONE CONTRO LEONARDO A GROTTAGLIE\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno del Coordinamento Permanente Grottaglie per la Palestina iniziamo a rilanciare la manifestazione che si terrà il 27 settembre 2025 nella cittadina pugliese dove ha sede uno stabilimento centrale nella geografia del colosso bellico Leonardo Spa, osservando anche le ripercussioni locali e i processi di “arruolamento occupazionale” operato dal settore armamenti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_contro-Leonardo-Grottaglie.mp3\"][/audio]","11 Settembre 2025","2025-09-11 13:12:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/bcupcb_israele-mercato-200x110.png","LEGITTIMAZIONE SIONISTA E MERCATO MILITARE - WAR ON ENCRYPTION - BIOMETRIA - CONTRO LEONARDO A GROTTAGLIE",1757596356,[512,513,514,515,516,517],"http://radioblackout.org/tag/biometria/","http://radioblackout.org/tag/crittografia/","http://radioblackout.org/tag/israelificazione/","http://radioblackout.org/tag/leonardo/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza-digitale/",[340,519,520,521,329,522],"crittografia","israelificazione","leonardo","sorveglianza digitale",{"post_content":524},{"matched_tokens":525,"snippet":526,"value":527},[72],"le ripercussioni locali e i \u003Cmark>processi\u003C/mark> di “arruolamento occupazionale” operato dal","Estratti dalla puntata dell’8 settembre 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nLEGITTIMAZIONE SIONISTA E MERCATO MILITARE: IL CASO PERUVIANO\r\n\r\nAndiamo a osservare il profilo di legittimazione internazionale che Israele riesce a corroborare attraverso la costruzione di forti interdipendenze in ambito militare, sorvegliante e cyberwarfare.\r\n\r\nUn importante esempio di questo processo è rappresentato dal Peru e dal recente accordo stipulato tra l’industria nazionale di materiale militare FAME e l’israeliana Elbit.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_israele-peru-elbit.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nPassiamo a uno sguardo più ampio sul ruolo politico del mercato bellico sionista, sulle triangolazioni e i cavilli per aggirare gli embarghi, sulle partnership tra colossi militari europei e israeliani, concentrandoci sull’Italia. 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Gli spazi di archiviazione all’interno dei dispositivi sono limitati, motivo per cui il back-up su cloud è un servizio crescentemente diffuso e in parte automatizzato; per proteggere questi contenuti.\r\n\r\nIl Regno Unito sta operando pressioni su Apple per potere accedere ai dati crittografati di tutti gli utenti (britannici e non) caricati su iCloud; una tappa importante nella Guerra alla Cifratura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_uk-guerra-alla-crittografia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCONDIVISIONE DATI BIOMETRICI CON GLI STATI UNITI\r\n\r\nMentre gli Stati Uniti guidati da Trump identificano l’Europa come uno dei principali avversarsi geopolitici, mentre ICE diventa sempre più una milizia politica, la Commissione Europea intende negoziare un accordo che consenta alle agenzie statunitensi di accedere ai dati biometrici dalla popolazione raccolti nei propri database:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_usa-eu_dati-biometrici.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nACCELERAZIONE DELLA SORVEGLIANZA BIOMETRICA IN EUROPA\r\n\r\nIl caso irlandese rappresenta uno spaccato molto interessante per osservare la proliferazione di tecnologie sorveglianti basate su AI e biometria, ma soprattutto le pressioni per aggirare i limiti (blandi e puramente formali) introdotti con l’AI Act europeo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_irlanda-biometria-AI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMOBILITAZIONE CONTRO LEONARDO A GROTTAGLIE\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno del Coordinamento Permanente Grottaglie per la Palestina iniziamo a rilanciare la manifestazione che si terrà il 27 settembre 2025 nella cittadina pugliese dove ha sede uno stabilimento centrale nella geografia del colosso bellico Leonardo Spa, osservando anche le ripercussioni locali e i \u003Cmark>processi\u003C/mark> di “arruolamento occupazionale” operato dal settore armamenti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/BCUPCB_contro-Leonardo-Grottaglie.mp3\"][/audio]",[529],{"field":95,"matched_tokens":530,"snippet":526,"value":527},[72],{"best_field_score":193,"best_field_weight":498,"fields_matched":90,"num_tokens_dropped":53,"score":499,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":53},{"document":533,"highlight":548,"highlights":553,"text_match":191,"text_match_info":556},{"comment_count":53,"id":534,"is_sticky":53,"permalink":535,"podcastfilter":536,"post_author":537,"post_content":538,"post_date":539,"post_excerpt":59,"post_id":534,"post_modified":540,"post_thumbnail":541,"post_title":542,"post_type":358,"sort_by_date":543,"tag_links":544,"tags":546},"99739","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-09-09-2025/",[306],"fritturamista","Il primo argomento della serata è stato il presidio chiamato a Torino e in molte città d'Italia, in risposta all'attacco incendiario avvenuto da parte di un drone all'imbarcazione principale della Global Sumud Flottilla, ecco il comunicato di indizione dell'appuntamento che si è tenuto stasera:\r\n\r\n\"In seguito all'ennesimo crimine sionista, oggi 9 settembre ci vedremo in Piazza Castello alle 19:00 per un grande corteo, con la consapevolezza che nessun governo muoverà un dito, non avendolo fatto per Gaza dopo due anni di massacri ininterrotti né in precedenza dopo decenni di pulizia etnica.9 SETTEMBRE - PIAZZA CASTELLO - ORE 19:00 - CORTEOL'assemblea del Coordinamento prevista per questa sera è rimandata a domani, mantenendo l'orario delle 18:30 e lo Spazio Neruda come luogo!\"\r\n\r\nIn collegamento telefonico con Omar del Coordinamento Torino Per Gaza, abbiamo avuto una corrispondenza diretta dalla piazza di stasera per poi farci fare una carrellata dei prossimi eventi previsti sul tema della Palestina nei prossimi giorni a Torino.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/F_m_09_09_Omar-Torino-per-Gaza-da-corteo-solidarietà-attacchi-global-sumud-flottilla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento di questa puntata lo abbiamo fatto intervistando Francesca del SUDD COBAS Prato e Firenze, riguardo alle lotte dei lavoratori che producevano materialmente prodotti di moda del marchio Montblanc, in subappalto per la Z Production di Campi Bisenzio. Abbiamo realizzato il tutto in differita, proprio perchè mentre stavamo registrando l'intervista, Francesca si stava recando in macchina verso Ginevra per portare la voce dei lavoratori di fronte agli azionisti del fondo Richemont che controlla, tra gli altri brand, Montblanc.\r\n\r\nGià l'anno scorso lavoratori, membri del sindacato e solidali erano andati a ricordare le responsabilità diretta a questi azionisti, la cui somma di fatturato dell'anno scorso ammontava a circa 21 miliardi di euro, guadagnati sul sangue di lavoratori costretti a lavorare dalle 12 alle 14 anche 15 ore al giorno, senza alcun dispositivo per la sicurezza e pagati 3 euro all'ora.\r\n\r\nFrancesca ci racconta nello specifico come è andata l'anno passato la contestazione a Ginevra e ci spiega le diversità con quelle che si terranno il 10 Settembre, perchè ci saranno di nuovo i lavoratori coinvolti nella vertenza Montblanc in presidio davanti all'Hotel Intercontinental, ma ci sarà anche una voce di critica dall'interno dell'assemblea di azionisti che proprio li avrà luogo. Infatti grazie alla convergenza con Abiti Puliti, parte della campagna internazionale Clean Clothes Campaign e ai contatti creati in loco con i sindacati svizzeri solidali, l'ONG Public Eye, ha intrapreso le mosse di quello che si definisce azionariato critico e da azionista, avrà facoltà di esprimere il suo parere critico sulle condotte in materia di tutela dei diritti dei lavoratori, all'assemblea degli azionisti.\r\n\r\nContinuiamo l'intervista proprio ricordando le numerose collaborazioni virtuose della lotta dei lavoratori Montblanc oltre che con le realtà già elencate, anche con il Collettivo lavoratori ex GKN e con Al Jazeera, che ha prodotto un reportage (che potete trovare sotto l'audio dell'intervista) e di quanto queste si siano rivelate parte fondamentale dei processi di lotta nel mondo dell'industria tessile e non solo.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/F_m_09_09_Francesca-SUDD-COBAS-su-picchetto-Montblanc-a-Ginevra.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=owXegVj1NC4\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento della puntata è ruotato attorno al collettivo CALP di Genova, in compagnia di Lorenzo Montanari di USB Torino, anche con lui intervista registrata in differita, proprio perchè con il sindacato sono parte attiva della presenza di piazza di cui abbiamo parlato nel primo collegamento della puntata. Nello specifico stiamo parlando della seconda proiezione organizzata a Torino del film \"Portuali\" diretto da Perla Sardella, che avverrà il 16 settembre alle 20 presso il Circolo OST Barriera di via Pietracqua 9 a Torino. Abbiamo chiesto a Lorenzo perchè come USB Piemonte hanno scelto di fare quesa proiezione, di raccontarci qualcosa riguardo a questo film e poi abbiamo rilanciato le prossime iniziative che vede coinvolto il sindacato di base,\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/F_m_09_09_Lorenzo-Montanari-su-proiezione-portuali.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","10 Settembre 2025","2025-09-10 09:52:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/000003950015-scaled-1-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 09/09/2025",1757497929,[545],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[547],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":549},{"matched_tokens":550,"snippet":551,"value":552},[72],"siano rivelate parte fondamentale dei \u003Cmark>processi\u003C/mark> di lotta nel mondo dell'industria","Il primo argomento della serata è stato il presidio chiamato a Torino e in molte città d'Italia, in risposta all'attacco incendiario avvenuto da parte di un drone all'imbarcazione principale della Global Sumud Flottilla, ecco il comunicato di indizione dell'appuntamento che si è tenuto stasera:\r\n\r\n\"In seguito all'ennesimo crimine sionista, oggi 9 settembre ci vedremo in Piazza Castello alle 19:00 per un grande corteo, con la consapevolezza che nessun governo muoverà un dito, non avendolo fatto per Gaza dopo due anni di massacri ininterrotti né in precedenza dopo decenni di pulizia etnica.9 SETTEMBRE - PIAZZA CASTELLO - ORE 19:00 - CORTEOL'assemblea del Coordinamento prevista per questa sera è rimandata a domani, mantenendo l'orario delle 18:30 e lo Spazio Neruda come luogo!\"\r\n\r\nIn collegamento telefonico con Omar del Coordinamento Torino Per Gaza, abbiamo avuto una corrispondenza diretta dalla piazza di stasera per poi farci fare una carrellata dei prossimi eventi previsti sul tema della Palestina nei prossimi giorni a Torino.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/F_m_09_09_Omar-Torino-per-Gaza-da-corteo-solidarietà-attacchi-global-sumud-flottilla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento di questa puntata lo abbiamo fatto intervistando Francesca del SUDD COBAS Prato e Firenze, riguardo alle lotte dei lavoratori che producevano materialmente prodotti di moda del marchio Montblanc, in subappalto per la Z Production di Campi Bisenzio. 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Infatti grazie alla convergenza con Abiti Puliti, parte della campagna internazionale Clean Clothes Campaign e ai contatti creati in loco con i sindacati svizzeri solidali, l'ONG Public Eye, ha intrapreso le mosse di quello che si definisce azionariato critico e da azionista, avrà facoltà di esprimere il suo parere critico sulle condotte in materia di tutela dei diritti dei lavoratori, all'assemblea degli azionisti.\r\n\r\nContinuiamo l'intervista proprio ricordando le numerose collaborazioni virtuose della lotta dei lavoratori Montblanc oltre che con le realtà già elencate, anche con il Collettivo lavoratori ex GKN e con Al Jazeera, che ha prodotto un reportage (che potete trovare sotto l'audio dell'intervista) e di quanto queste si siano rivelate parte fondamentale dei \u003Cmark>processi\u003C/mark> di lotta nel mondo dell'industria tessile e non solo.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/F_m_09_09_Francesca-SUDD-COBAS-su-picchetto-Montblanc-a-Ginevra.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=owXegVj1NC4\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento della puntata è ruotato attorno al collettivo CALP di Genova, in compagnia di Lorenzo Montanari di USB Torino, anche con lui intervista registrata in differita, proprio perchè con il sindacato sono parte attiva della presenza di piazza di cui abbiamo parlato nel primo collegamento della puntata. 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