","Iuventa. La procura accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina","post",1617730152,[61,62,63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/favoreggiamento-dellimmigrazione-clandestina/","http://radioblackout.org/tag/iuventa/","http://radioblackout.org/tag/jugend-rettet/","http://radioblackout.org/tag/mdf/","http://radioblackout.org/tag/minniti/","http://radioblackout.org/tag/ong/","http://radioblackout.org/tag/procura-di-trapani/","http://radioblackout.org/tag/save-the-children/",[70,71,72,73,17,15,19,74],"favoreggiamento dell'immigrazione clandestina","iuventa","jugend rettet","mdf","Save the children",{"post_content":76,"post_title":83,"tags":87},{"matched_tokens":77,"snippet":81,"value":82},[78,79,80],"Procura","di","Trapani","mare delle Ong che la \u003Cmark>Procura\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Trapani\u003C/mark> ha chiuso tre anni dopo","Sono gravissime le accuse contestate ai 21 indagati dell'inchiesta sui salvataggi in mare delle Ong che la \u003Cmark>Procura\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Trapani\u003C/mark> ha chiuso tre anni dopo il sequestro della nave Iuventa della organizzazione umanitaria tedesca Jugend Rettet.\r\nNel mirino le operazioni \u003Cmark>di\u003C/mark> salvataggio in mare svoltesi tra il 2016 e il 2017, quando al Viminale sedeva Minniti e il governo Gentiloni si apprestava a firmare l’accordo Italia-Libia, che prevedeva il finanziamento della guardia costiera libica cui veniva delegato il “salvataggio in mare”.\r\nQuesti avvisi \u003Cmark>di\u003C/mark> garanzia preludono ad una richiesta \u003Cmark>di\u003C/mark> rinvio a giudizio per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e falso rivolte a comandanti, capimissione ed equipaggi \u003Cmark>di\u003C/mark> diverse navi della flotta umanitaria salvarono migliaia \u003Cmark>di\u003C/mark> migranti. Le pm \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Trapani\u003C/mark> Brunella Sardoni e Giulia Mucaria, coordinate dal procuratore reggente Maurizio Agnello, si apprestano a chiedere il rinvio a giudizio anche per i rappresentanti legali \u003Cmark>di\u003C/mark> Save the children e Medici senza frontiere.\r\n\"Le decisioni della magistratura - replica Medici senza frontiere - allungano l’elenco dei numerosi tentativi \u003Cmark>di\u003C/mark> criminalizzare il soccorso in mare, che a oggi non hanno confermato alcuna accusa, ma che insieme alle ciniche politiche dell’Italia e dell’Europa hanno pericolosamente indebolito la capacità \u003Cmark>di\u003C/mark> soccorso nel Mediterraneo centrale, al drammatico costo \u003Cmark>di\u003C/mark> migliaia \u003Cmark>di\u003C/mark> vite umane\".\r\nTra gli accusati molti sono membri dell’equipaggio della nave tedesca Iuventa. La reazione che giunge da Berlino è quanto mai decisa: \"Questa - denunciano - è una dichiarazione politica \u003Cmark>di\u003C/mark> guerra, con l’intenzione \u003Cmark>di\u003C/mark> criminalizzare la migrazione e la solidarietà con conseguenze mortali: la gente muore quando potrebbe essere salvata!\".\r\n\"Noi combatteremo - continuano i membri della crew - perché questo è un processo politico. 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Queste registrazioni, pur riferite a persone non indagate, sono state trascritte e inserite nei fascicoli della Procura. Quindi, dopo la chiusura delle indagini sul caso Iuventa, sono diventate pubbliche. Come pubblici sono i nomi delle fonti, che, per loro tutela, in un simile contesto, erano ovviamente anonime e riservate.\r\nQuest’operazione mette in pericolo le vite di giornalisti e informatori e rende molto più difficile il lavoro di chi fa informazione, perché la riservatezza delle fonti è uno strumento indispensabile per poter acquisire da persone “interne” agli apparati della guardia costiera libica, come delle stesse milizie, gli elementi indispensabili a rendere meno opaco quello che avviene nei centri di detenzione libici, come in mare.\r\nTra le giornaliste intercettate c’è anche Nancy Porsia, freelance, che da anni si occupa di migrazioni, subendo anche minacce dalle milizie libiche.\r\nNancy è stata intercettata e pedinata tramite GPS per sei mesi, mentre la legge consente di farlo solo per 15 giorni a fronte di casi di estrema urgenza e gravità.\r\nLe intercettazioni di Nancy non hanno alcuna di queste caratteristiche.\r\nIn quel periodo Nancy Porsia stava indagando sulla situazione in Libia e sulla cosiddetta “guardia costiera libica”, che il governo Gentiloni si accingeva a finanziare per poter esternalizzare la frontiera, delegando ai libici i respingimenti.\r\nNancy ci ha raccontato di aver sospettato già all’epoca di essere sotto controllo ed in pericolo di vita, perché le sue inchieste potevano mettere sabbia nell’ingranaggio repressivo che il governo italiano stava oliando insieme a quello libico.\r\nQuesta vicenda è un precedente gravissimo, perché rivelare le fonti di un giornalista, intercettandolo, rischia di rendere sempre più difficile trovare persone disponibili a raccontare la trama sottesa ad intese internazionali come quella del 2017.\r\nPer quegli accordi migliaia di persone sono morte in mare o nei lager libici.\r\n\r\nAscolta la diretta con Nancy Porsia, su questa vicenda che la vede, suo malgrado, protagonista:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/2021-04-06-intecettazioni-nancy-porsia.mp3\"][/audio]","2021-04-06 18:01:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/intercettazioni-1280x720-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/intercettazioni-1280x720-1-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/intercettazioni-1280x720-1-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/intercettazioni-1280x720-1-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/intercettazioni-1280x720-1-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/intercettazioni-1280x720-1.jpg 1280w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Inchiesta ONG: intercettati giornalisti",1617732069,[138,139,140,141,142,143,65,144,67,145],"http://radioblackout.org/tag/accordi-italia-libia/","http://radioblackout.org/tag/gentiloni/","http://radioblackout.org/tag/giornalisti/","http://radioblackout.org/tag/guardia-costiera-libica/","http://radioblackout.org/tag/inchiesta-ong/","http://radioblackout.org/tag/libia/","http://radioblackout.org/tag/nancy-porsia/","http://radioblackout.org/tag/salvini/",[147,148,149,150,151,152,17,28,19,153],"accordi italia-libia","gentiloni","giornalisti","guardia costiera libica","inchiesta ong","libia","salvini",{"post_content":155,"tags":159},{"matched_tokens":156,"snippet":157,"value":158},[79],"privata ha intercettato le comunicazioni \u003Cmark>di\u003C/mark> numerosi giornalisti d’inchiesta, che da","The Guardian, ripreso in Italia da Andrea Palladino su Domani, ha rivelato che nell’inchiesta sulla Iuventa e le ONG Save The Children e Medici senza Frontiere, una società privata ha intercettato le comunicazioni \u003Cmark>di\u003C/mark> numerosi giornalisti d’inchiesta, che da anni seguono la Libia e le migrazioni nel Mediterraneo. 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Da diversi mesi le navi delle organizzazioni non governative che operano nel mar Mediterraneo salvando la vita di chi tenta la traversata verso l'Europa stanno subendo attacchi giuridici, mediatici e politici. Le procure di Catania e Trapani con le loro inchieste non svelano niente di che e l'operazione è più d'immagine che altro, anche se le loro disposizioni qualche effetto pratico lo hanno; ne è esempio il sequestro della Juventa avvenuto qualche mese fa che ha di fatto impedito che l'Ong tedesca Jugend Rettet potesse continuare ad effettuare salvataggi in mare. E potrebbe non essere un caso che la prima a cadere nella morsa repressiva dello Stato sia stata proprio una piccola organizzazione con pochi mezzi sia economici che legali per difendersi.\r\n\r\nSe da un lato infatti c'è l'esigenza di sviare l'attenzione dell'opinione pubblica dai massacri di migranti che gli accordi promossi da Minniti e i suoi predecessori con i Paesi d'Africa hanno contribuito a consolidare e diffondere, dall'altro togliere materialmente gli strumenti alle Ong di operare pare un obiettivo allettante per ripulire un po' il terreno e lasciare libera di agire la guardia costiera libica.\r\n\r\nIn questo contesto le Ong continuano a uscire in mare recuperando persone, raccogliendo le loro storie di violenza e ricatti, stando attente a girare alla larga dalla guardia costiera libica e dalla C-Star, la nave dei giovani di generazione identitaria, movimento di destra anti migranti che va a disturbare il loro operato.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Riccardo Gatto, comandante di imbarcazioni per l'ong Proactiva Open Arms\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\nGatto2","30 Ottobre 2017","2017-11-03 16:37:39","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/134602514-d97bb351-598b-47c3-b7b7-487f54ae6e18-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/134602514-d97bb351-598b-47c3-b7b7-487f54ae6e18-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/134602514-d97bb351-598b-47c3-b7b7-487f54ae6e18-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/134602514-d97bb351-598b-47c3-b7b7-487f54ae6e18.jpg 560w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Una chiacchierata sulla criminalizzazione delle Ong e la situazione nel mar Mediterraneo",1509371379,[205,206,66,207],"http://radioblackout.org/tag/mediterraneo/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/riccardo-gatto/",[209,210,15,30],"Mediterraneo","migranti",{"post_content":212},{"matched_tokens":213,"snippet":214,"value":215},[85,79,80],"Children, perquisita su disposizione della \u003Cmark>procura\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Trapani\u003C/mark> qualche giorno fa, riaccende l'attenzione","La vicenda della nave \u003Cmark>di\u003C/mark> Save the Children, perquisita su disposizione della \u003Cmark>procura\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> \u003Cmark>Trapani\u003C/mark> qualche giorno fa, riaccende l'attenzione sull'operato delle Ong accusate più o meno implicitamente \u003Cmark>di\u003C/mark> favorire l'immigrazione e \u003Cmark>di\u003C/mark> accordarsi con gli scafisti. 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Invece lo abbiamo richiamato per capire cosa stava succedendo dopo la sentenza Cga (Consiglio di giustizia amministrativa che nell’isola svolge le funzioni del Consiglio di Stato) del 9 settembre che pone di nuovo in discussione la questione dei radar di Niscemi, annullando in parte la decisione di febbraio che giudicava fuorilegge il Muos, restituendo di nuovo legittimità all'occupazione militare americana; subito un'associazione ambientalista, “Rita Atria”, aveva denunciato alla Procura di Palermo due giudici amministrativi, proprio il presidente Marco Lipari e il giudice estensore del Cga Gabriele Carlotti “per abuso in atti di ufficio”, configurando un conflitto di interessi e in questi giorni è stata avanzata dai comitati No Muos un'istanza perché la Cga stessa revochi almeno in parte la sua decisione.\r\n\r\nLa sentenza appena emessa dal Cga è definitiva solo per l’aspetto “ambientale” (“le autorizzazioni erano legittime”), mentre per altre due questioni, “salute” dei cittadini che abitano nelle vicinanze e presunti pericoli o interferenze al “traffico aereo”, il Collegio presieduto da Marco Lipari ha costituito una “commissione di verifica” composta dai presidenti del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), del Cnu (Consiglio nazionale universitario) e da tre ministri (Salute, Ambiente e Infrastrutture), fissando la sentenza definitiva per il 16 dicembre.I No Muos invece fanno notare che il collegio non spiega perché non sarebeb esaustiva la verificazione eseguita in primo grado dal prof. Marcello D'Amore, che già aveva ampiamente dimostrato l'erroneità e l'inbattendibilità degli studi posti a base delle autorizzazioni del sistema di radar americano, mentre il collegio dei verificatori nominato ora è composto per tre quinti da ministrie quindi anche loro in conflitto d'interessi e non sopra le parti.\r\n\r\nIl movimento si è ritrovato nuovamente trascinato nella contrapposizione al prepotente progetto militarista e si sta riorganizzando, a comincaire dalla battaglia in sede amministrativa. Ma sarà altrettanto e forse più importante l'appuntamento a Niscemi per il 6 dicembre, quando è convocata una manifestazoine a pochi giorni dall'udienza che è stata fissata per il 15 dicembre. Ma ascoltate i particolari dala voce di Fabio:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nIntanto a Lampedusa è in corso LampedusaInFestival, giunto alla settima edizione dove si trovano molte realtà legate alla lotta antimilitarista e a favore dei migranti (da Calais a Ventimiglia; dalla Sardegna al Giappone... dalla Tunisia), impegnate ad analizzare e cercare di individuare strategie valide per annullare la militarizzazione del Mediterraneo e combattere le molteplici manifestazioni di Frontex, agenzia europea di contrasto della migrazione, ma anche per collegare le guerre dell'Occidente fatte per procura in paesi saccheggiati, da cui partono i flussi di disperati, ridotti in miseria dal capitalismo. In questo caso l'appuntamento è per il 3 ottobre nel secondo anniversario della strage di Lampedusa dovuta a omissione di soccorso di fronte alla quale l'allora premier Letta si era ipocritamente inginocchiato, contribuendo a fabbricare la prima di tante immagini commoventi - l'ultima delle quali è quella del bambino siriano annegato a Bodrum: in quella data Askavusa farà girare in molte città italiane, approfittando della sicura sovraesposizione mediatica della data, un film che documenta come si poteva evitare la strage se due navi fossero intervenute, anziché abbandonare i naufraghi al loro destino.\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nSia Fabio da Niscemi, sia Giacomo da Lampedusa hanno poi collegato le loro lotte con quella dei comitati sardi contro le basi militari e contro la esercitazione che coinvolgerà Trapani-Birgi tra pochi giorni, intanto i radar americani stanno già operando in Trident.","24 Settembre 2015","2015-09-30 00:27:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/2015_09_24-Paladino-Porta-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"225\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/2015_09_24-Paladino-Porta-225x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/2015_09_24-Paladino-Porta-225x300.jpg 225w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/2015_09_24-Paladino-Porta.jpg 720w\" sizes=\"auto, (max-width: 225px) 100vw, 225px\" />","Da Niscemi a Lampedusa: più migranti, meno militari",1443096578,[238,239,240,241,242,243,244],"http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/lampedusainfestival/","http://radioblackout.org/tag/niscemi/","http://radioblackout.org/tag/no-muos/","http://radioblackout.org/tag/sentenza-cga/","http://radioblackout.org/tag/sicilia/","http://radioblackout.org/tag/strage-di-lampedusa/",[246,34,247,248,26,249,32],"antimilitarismo","niscemi","no Muos","sicilia",{"post_content":251,"tags":255},{"matched_tokens":252,"snippet":253,"value":254},[78,79],"Rita Atria”, aveva denunciato alla \u003Cmark>Procura\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> Palermo due giudici amministrativi, proprio","Abbiamo risentito Fabio da Niscemi dopo aver ingenuamente pensato che forse la lotta No Muos potesse venire archiviata registrando un buon successo grazie al giudizio \u003Cmark>di\u003C/mark> illegalità sancito dal Tar a inizio 2015. Invece lo abbiamo richiamato per capire cosa stava succedendo dopo la sentenza Cga (Consiglio \u003Cmark>di\u003C/mark> giustizia amministrativa che nell’isola svolge le funzioni del Consiglio \u003Cmark>di\u003C/mark> Stato) del 9 settembre che pone \u003Cmark>di\u003C/mark> nuovo in discussione la questione dei radar \u003Cmark>di\u003C/mark> Niscemi, annullando in parte la decisione \u003Cmark>di\u003C/mark> febbraio che giudicava fuorilegge il Muos, restituendo \u003Cmark>di\u003C/mark> nuovo legittimità all'occupazione militare americana; subito un'associazione ambientalista, “Rita Atria”, aveva denunciato alla \u003Cmark>Procura\u003C/mark> \u003Cmark>di\u003C/mark> Palermo due giudici amministrativi, proprio il presidente Marco Lipari e il giudice estensore del Cga Gabriele Carlotti “per abuso in atti \u003Cmark>di\u003C/mark> ufficio”, configurando un conflitto \u003Cmark>di\u003C/mark> interessi e in questi giorni è stata avanzata dai comitati No Muos un'istanza perché la Cga stessa revochi almeno in parte la sua decisione.\r\n\r\nLa sentenza appena emessa dal Cga è definitiva solo per l’aspetto “ambientale” (“le autorizzazioni erano legittime”), mentre per altre due questioni, “salute” dei cittadini che abitano nelle vicinanze e presunti pericoli o interferenze al “traffico aereo”, il Collegio presieduto da Marco Lipari ha costituito una “commissione \u003Cmark>di\u003C/mark> verifica” composta dai presidenti del Cnr (Consiglio nazionale delle ricerche), del Cnu (Consiglio nazionale universitario) e da tre ministri (Salute, Ambiente e Infrastrutture), fissando la sentenza definitiva per il 16 dicembre.I No Muos invece fanno notare che il collegio non spiega perché non sarebeb esaustiva la verificazione eseguita in primo grado dal prof. Marcello D'Amore, che già aveva ampiamente dimostrato l'erroneità e l'inbattendibilità degli studi posti a base delle autorizzazioni del sistema \u003Cmark>di\u003C/mark> radar americano, mentre il collegio dei verificatori nominato ora è composto per tre quinti da ministrie quindi anche loro in conflitto d'interessi e non sopra le parti.\r\n\r\nIl movimento si è ritrovato nuovamente trascinato nella contrapposizione al prepotente progetto militarista e si sta riorganizzando, a comincaire dalla battaglia in sede amministrativa. Ma sarà altrettanto e forse più importante l'appuntamento a Niscemi per il 6 dicembre, quando è convocata una manifestazoine a pochi giorni dall'udienza che è stata fissata per il 15 dicembre. Ma ascoltate i particolari dala voce \u003Cmark>di\u003C/mark> Fabio:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nIntanto a Lampedusa è in corso LampedusaInFestival, giunto alla settima edizione dove si trovano molte realtà legate alla lotta antimilitarista e a favore dei migranti (da Calais a Ventimiglia; dalla Sardegna al Giappone... dalla Tunisia), impegnate ad analizzare e cercare \u003Cmark>di\u003C/mark> individuare strategie valide per annullare la militarizzazione del Mediterraneo e combattere le molteplici manifestazioni \u003Cmark>di\u003C/mark> Frontex, agenzia europea \u003Cmark>di\u003C/mark> contrasto della migrazione, ma anche per collegare le guerre dell'Occidente fatte per \u003Cmark>procura\u003C/mark> in paesi saccheggiati, da cui partono i flussi \u003Cmark>di\u003C/mark> disperati, ridotti in miseria dal capitalismo. In questo caso l'appuntamento è per il 3 ottobre nel secondo anniversario della strage \u003Cmark>di\u003C/mark> Lampedusa dovuta a omissione \u003Cmark>di\u003C/mark> soccorso \u003Cmark>di\u003C/mark> fronte alla quale l'allora premier Letta si era ipocritamente inginocchiato, contribuendo a fabbricare la prima \u003Cmark>di\u003C/mark> tante immagini commoventi - l'ultima delle quali è quella del bambino siriano annegato a Bodrum: in quella data Askavusa farà girare in molte città italiane, approfittando della sicura sovraesposizione mediatica della data, un film che documenta come si poteva evitare la strage se due navi fossero intervenute, anziché abbandonare i naufraghi al loro destino.\r\n\r\nUnknown\r\n\r\nSia Fabio da Niscemi, sia Giacomo da Lampedusa hanno poi collegato le loro lotte con quella dei comitati sardi contro le basi militari e contro la esercitazione che coinvolgerà \u003Cmark>Trapani\u003C/mark>-Birgi tra pochi giorni, intanto i radar americani stanno già operando in Trident.",[256,258,260,262,264,266,268],{"matched_tokens":257,"snippet":246},[],{"matched_tokens":259,"snippet":34},[],{"matched_tokens":261,"snippet":247},[],{"matched_tokens":263,"snippet":248},[],{"matched_tokens":265,"snippet":26},[],{"matched_tokens":267,"snippet":249},[],{"matched_tokens":269,"snippet":270},[79],"strage \u003Cmark>di\u003C/mark> lampedusa",[272,274],{"field":114,"matched_tokens":273,"snippet":253,"value":254},[78,79],{"field":35,"indices":275,"matched_tokens":276,"snippets":278},[109],[277],[79],[270],1733920985477808000,{"best_field_score":281,"best_field_weight":222,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":47,"score":282,"tokens_matched":123,"typo_prefix_score":21},"2216176058368","1733920985477808242",{"document":284,"highlight":300,"highlights":305,"text_match":308,"text_match_info":309},{"cat_link":285,"category":286,"comment_count":47,"id":287,"is_sticky":47,"permalink":288,"post_author":50,"post_content":289,"post_date":290,"post_excerpt":53,"post_id":287,"post_modified":291,"post_thumbnail":292,"post_thumbnail_html":293,"post_title":294,"post_type":58,"sort_by_date":295,"tag_links":296,"tags":299},[44],[46],"33204","http://radioblackout.org/2015/12/in-ogm-veritas-un-vino-transgenico-per-brindare-alla-ricerca/","In radio si è tenuto il 29 novembre un incontro solidale con Billy Silvia e Costa, che saranno nuovamente processati dalla solita procura torinese il 13 gennaio e ne è scaturita una consapevolezza dell'urgenza (o meglio del ritardo con cui ci si muove) nell'opporsi al totalitarismo creato dalle tecnoscienze, che creano ulteriori nocività, ancora più intollerabili, perché sono espressione del dominio dei poteri forti; proprio gli ogm sono stati individuati come potenziale obiettivo su cui molte contrapposizioni potrebbero convergere con qualche possibilità di successo, per estendere la mobilitazione alla lotta a tutte le tecnoscienze (http://www.informa-azione.info/appello_per_una_settimana_di_mobilitazione_contro_le_nanobiotecnologie).\r\n\r\nPer questo ci siamo rivolti a una delle realtà già attive in quella direzione: la situazione agricola.\r\n\r\nLo spunto per la diretta con Luca è nato dalla lettura di un articolo scritto su \"la Repubblica\" di domenica 13 dicembre, dove la senatrice a vita Cattaneo, non nuova a uscite di questo tipo, probabilmente dovute a interessi personali per ottenere fondi per la sua ricerca (ma anche per legami con poteri forti e multinazionali), insisteva a sublimare le progressive frontiere dell'applicazione degli ogm nella viticoltura, portando come fulgido esempio l'iniziativa di un improvvido agricoltore di Barbaresco, che vorrebbe utilizzare tecniche ogm. La pulzella del geneticamente modificato insisteva in modo populistico da un lato sul fatto che si importano già molti mangimi ogm, mentre qui si continua a piantare semi (da lei supposti) deboli, dall'altro insufflando l'ipotesi che si possano evitare agrofarmaci sostituiti da \"sofisticati innesti\", che nominati in questo modo appaiono innocui, anzi esaltatori di tipicità, secondo l'uso delle parole d'ordine ‘disseminate’ ad arte nell'intero articolo. La ricercatrice della Statale di Milano, e senatrice rappresentante di quegli interessi in parlamento, lamentava che il ministero bloccasse ancora la sperimentazione sul campo e perciò abbiamo parlato con Luca, che sui campi ci lavora, aggiungendo altri due tasselli: il primo è che al cop21 le associazioni civiche raggruppate sotto il logo Oca (Organica Consumer Association) hanno deciso di processare Monsanto (un po’ come il tribunale dei popoli contro il tav tenutosi in corso Trapani): il processo dovrebbe emettere la sentenza il 16 ottobre e ora va montando l'istruttoria (http://www.greenstyle.it/pesticidi-ogm-monsanto-processo-ecocidio-179892.html); l'altro tassello del mosaico è la notizia che da Bruxelles si stanno bloccando nuove autorizzazioni a operare con ogm, una buona notizia che potrebbe nascondere una trappola, preludendo a una revisione dell'intero processo di autorizzazione, preludio a un sistema più lasco di rilascio di autorizzazioni.\r\n\r\nCome una trappola è stata quella ordita da UE, governo italiano e lobbies delle modificazioni genetiche nel caso degli ulivi estirpati per legge nelle campagne leccesi, decisione affrettata, inutile, spropositata e... riconducibile alla sperimentazione (illecita quando è stata effettuata), di cui la Cattaneo richiede a gran voce il riconoscimento legale, visto quanto sta emergendo adesso riguardo alla vicenda salentina da fonti non sospette: la magistratura arriva buona ultima a ricostruire quanto documentato da una diretta su radio blackout già del maggio scorso (http://radioblackout.org/2015/05/salento-ulivi-e-quello-che-non-si-dice/). I test di fitofarmaci non autorizzati per combattere la lebbra dell’olivo e per diserbare i terreni sono i principali indiziati del disseccamento che ha colpito le piante. Tra il 2010 e il 2012, sono stati avviati dei campi sperimentali appositi nelle campagne intorno a Gallipoli, cuore del primo focolaio dell’infezione. In particolare, in quel periodo è stato concesso per due volte l’utilizzo in deroga di un fitofarmaco di nome Insigna della Basf, distribuito in grossi quantitativi dai consorzi agrari ai coltivatori. «Risulta possibile – scrivono i pm – che questo secondo impiego del prodotto per un periodo così lungo e senza limitazioni di trattamenti abbia scatenato l’esplosione della sintomatologia che ha poi portato alla ricerca di altri patogeni. Altamente probabile è dunque l’ipotesi che prodotti impiegati, unitamente ad altri fattori antropici e ambientali, abbiano causato un drastico abbassamento delle difese immunitarie degli alberi di olivo, favorendo la virulenza dell’azione dei funghi e batteri, tra i quali Xylella fastidiosa». A questi si sono aggiunti i test del Roundup Platinum di Monsanto. «Quel che è dato acquisito – è riportato nel decreto – è che le due società interessate alle sperimentazioni in campo nel Salento sono collegate tra loro da investimenti comuni, avendo la Monsanto acquisito sin dal 2008 la società Allelyx (curiosamente palindromo di xylellA…) dalla società brasiliana Canavialis e avendo la Basf a sua volta investito 13,5 milioni di dollari in Allelyx nel marzo 2012».\r\n\r\nCon Luca quindi si è ricollocata la Monsanto al suo posto, mentre la Cattaneo fingeva nel suo articolo di non ricordare che proprio la multinazionale – che ora esprime anche il nuovo ministro dell'agricoltura argentino – produce quegli antiparassitari e invece la senatrice si proponeva come paladina del rifiuto dell'invasione delle multinazionali nel nome della ricerca italiana (vorrebbe semplicemente sostituire gli ogm di importazione con ogm patriotticamente italici); evidentemente la Cattaneo cerca una nuova veste per ammantare i margini di profitto e di guadagno nascosti sotto gli impresentabili ogm, a cui si può contrapporre invece un sano e responsabile percorso di vera salubrità, esaltando quello che si può attingere dalla natura in modo consapevole, gestendola in maniera diversa da quella che è l'agro-industria.\r\n\r\nUnknown\r\n\r\ndue appuntamenti nel primo mese del 2016:\r\n\r\na. Da tutte queste argomentazioni in occasione di quella riunione in radio di fine novembre è sorta l'idea di una settimana di mobilitazione contro le bionanotecnologie e le scienze convergenti nel loro insieme, settimana da collegare con una delle prossime udienze del processo contro Billy, Silvia e Costa (13 gennaio) e dove ogni situazione potrà organizzare iniziative sul proprio territorio, a cominciare dall'incontro il 9 gennaio alle 10 a El Paso, via Passo Buole, 47 (dove il giorno precedente alle 20 sarà presentato il giornale ecologista “L'urlo della terra”)\r\n\r\nb. 31 gennaio, ‘Una babele di semi’, iniziativa alla cascina Roccafranca a Torino: scambio di semi e di saperi a favore della biodiversità e documentazione dei percorsi differenti. Ci saranno due laboratori tecnico-pratici e culinari, dove si discuterà di soia non ogm e si presenteranno alcuni tipi di soia di quel tipo a disposizione dell'agricoltura non industriale per alimentazione di allevamenti e anche per chi ha bisogno di prodotti di origine non animale","20 Dicembre 2015","2015-12-23 11:36:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/2015_12_18-ogm-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"250\" height=\"167\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/2015_12_18-ogm.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","In ogm veritas: un brindisi transgenico per la ricerca",1450612901,[297,298],"http://radioblackout.org/tag/cattaneo/","http://radioblackout.org/tag/ogm/",[24,22],{"post_content":301},{"matched_tokens":302,"snippet":303,"value":304},[85],"saranno nuovamente processati dalla solita \u003Cmark>procura\u003C/mark> torinese il 13 gennaio e","In radio si è tenuto il 29 novembre un incontro solidale con Billy Silvia e Costa, che saranno nuovamente processati dalla solita \u003Cmark>procura\u003C/mark> torinese il 13 gennaio e ne è scaturita una consapevolezza dell'urgenza (o meglio del ritardo con cui ci si muove) nell'opporsi al totalitarismo creato dalle tecnoscienze, che creano ulteriori nocività, ancora più intollerabili, perché sono espressione del dominio dei poteri forti; proprio gli ogm sono stati individuati come potenziale obiettivo su cui molte contrapposizioni potrebbero convergere con qualche possibilità \u003Cmark>di\u003C/mark> successo, per estendere la mobilitazione alla lotta a tutte le tecnoscienze (http://www.informa-azione.info/appello_per_una_settimana_di_mobilitazione_contro_le_nanobiotecnologie).\r\n\r\nPer questo ci siamo rivolti a una delle realtà già attive in quella direzione: la situazione agricola.\r\n\r\nLo spunto per la diretta con Luca è nato dalla lettura \u003Cmark>di\u003C/mark> un articolo scritto su \"la Repubblica\" \u003Cmark>di\u003C/mark> domenica 13 dicembre, dove la senatrice a vita Cattaneo, non nuova a uscite \u003Cmark>di\u003C/mark> questo tipo, probabilmente dovute a interessi personali per ottenere fondi per la sua ricerca (ma anche per legami con poteri forti e multinazionali), insisteva a sublimare le progressive frontiere dell'applicazione degli ogm nella viticoltura, portando come fulgido esempio l'iniziativa \u003Cmark>di\u003C/mark> un improvvido agricoltore \u003Cmark>di\u003C/mark> Barbaresco, che vorrebbe utilizzare tecniche ogm. La pulzella del geneticamente modificato insisteva in modo populistico da un lato sul fatto che si importano già molti mangimi ogm, mentre qui si continua a piantare semi (da lei supposti) deboli, dall'altro insufflando l'ipotesi che si possano evitare agrofarmaci sostituiti da \"sofisticati innesti\", che nominati in questo modo appaiono innocui, anzi esaltatori \u003Cmark>di\u003C/mark> tipicità, secondo l'uso delle parole d'ordine ‘disseminate’ ad arte nell'intero articolo. La ricercatrice della Statale \u003Cmark>di\u003C/mark> Milano, e senatrice rappresentante \u003Cmark>di\u003C/mark> quegli interessi in parlamento, lamentava che il ministero bloccasse ancora la sperimentazione sul campo e perciò abbiamo parlato con Luca, che sui campi ci lavora, aggiungendo altri due tasselli: il primo è che al cop21 le associazioni civiche raggruppate sotto il logo Oca (Organica Consumer Association) hanno deciso \u003Cmark>di\u003C/mark> processare Monsanto (un po’ come il tribunale dei popoli contro il tav tenutosi in corso \u003Cmark>Trapani\u003C/mark>): il processo dovrebbe emettere la sentenza il 16 ottobre e ora va montando l'istruttoria (http://www.greenstyle.it/pesticidi-ogm-monsanto-processo-ecocidio-179892.html); l'altro tassello del mosaico è la notizia che da Bruxelles si stanno bloccando nuove autorizzazioni a operare con ogm, una buona notizia che potrebbe nascondere una trappola, preludendo a una revisione dell'intero processo \u003Cmark>di\u003C/mark> autorizzazione, preludio a un sistema più lasco \u003Cmark>di\u003C/mark> rilascio \u003Cmark>di\u003C/mark> autorizzazioni.\r\n\r\nCome una trappola è stata quella ordita da UE, governo italiano e lobbies delle modificazioni genetiche nel caso degli ulivi estirpati per legge nelle campagne leccesi, decisione affrettata, inutile, spropositata e... riconducibile alla sperimentazione (illecita quando è stata effettuata), \u003Cmark>di\u003C/mark> cui la Cattaneo richiede a gran voce il riconoscimento legale, visto quanto sta emergendo adesso riguardo alla vicenda salentina da fonti non sospette: la magistratura arriva buona ultima a ricostruire quanto documentato da una diretta su radio blackout già del maggio scorso (http://radioblackout.org/2015/05/salento-ulivi-e-quello-che-non-si-dice/). 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A questi si sono aggiunti i test del Roundup Platinum \u003Cmark>di\u003C/mark> Monsanto. «Quel che è dato acquisito – è riportato nel decreto – è che le due società interessate alle sperimentazioni in campo nel Salento sono collegate tra loro da investimenti comuni, avendo la Monsanto acquisito sin dal 2008 la società Allelyx (curiosamente palindromo \u003Cmark>di\u003C/mark> xylellA…) dalla società brasiliana Canavialis e avendo la Basf a sua volta investito 13,5 milioni \u003Cmark>di\u003C/mark> dollari in Allelyx nel marzo 2012».\r\n\r\nCon Luca quindi si è ricollocata la Monsanto al suo posto, mentre la Cattaneo fingeva nel suo articolo \u003Cmark>di\u003C/mark> non ricordare che proprio la multinazionale – che ora esprime anche il nuovo ministro dell'agricoltura argentino – produce quegli antiparassitari e invece la senatrice si proponeva come paladina del rifiuto dell'invasione delle multinazionali nel nome della ricerca italiana (vorrebbe semplicemente sostituire gli ogm \u003Cmark>di\u003C/mark> importazione con ogm patriotticamente italici); evidentemente la Cattaneo cerca una nuova veste per ammantare i margini \u003Cmark>di\u003C/mark> profitto e \u003Cmark>di\u003C/mark> guadagno nascosti sotto gli impresentabili ogm, a cui si può contrapporre invece un sano e responsabile percorso \u003Cmark>di\u003C/mark> vera salubrità, esaltando quello che si può attingere dalla natura in modo consapevole, gestendola in maniera diversa da quella che è l'agro-industria.\r\n\r\nUnknown\r\n\r\ndue appuntamenti nel primo mese del 2016:\r\n\r\na. Da tutte queste argomentazioni in occasione \u003Cmark>di\u003C/mark> quella riunione in radio \u003Cmark>di\u003C/mark> fine novembre è sorta l'idea di una settimana \u003Cmark>di\u003C/mark> mobilitazione contro le bionanotecnologie e le scienze convergenti nel loro insieme, settimana da collegare con una delle prossime udienze del processo contro Billy, Silvia e Costa (13 gennaio) e dove ogni situazione potrà organizzare iniziative sul proprio territorio, a cominciare dall'incontro il 9 gennaio alle 10 a El Paso, via Passo Buole, 47 (dove il giorno precedente alle 20 sarà presentato il giornale ecologista “L'urlo della terra”)\r\n\r\nb. 31 gennaio, ‘Una babele \u003Cmark>di\u003C/mark> semi’, iniziativa alla cascina Roccafranca a Torino: scambio \u003Cmark>di\u003C/mark> semi e \u003Cmark>di\u003C/mark> saperi a favore della biodiversità e documentazione dei percorsi differenti. Ci saranno due laboratori tecnico-pratici e culinari, dove si discuterà \u003Cmark>di\u003C/mark> soia non ogm e si presenteranno alcuni tipi \u003Cmark>di\u003C/mark> soia \u003Cmark>di\u003C/mark> quel tipo a disposizione dell'agricoltura non industriale per alimentazione \u003Cmark>di\u003C/mark> allevamenti e anche per chi ha bisogno \u003Cmark>di\u003C/mark> prodotti \u003Cmark>di\u003C/mark> origine non animale",[306],{"field":114,"matched_tokens":307,"snippet":303,"value":304},[85],1731669220158079000,{"best_field_score":310,"best_field_weight":222,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":47,"score":311,"tokens_matched":123,"typo_prefix_score":47},"1116681273344","1731669220158079089",6646,{"collection_name":58,"first_q":19,"per_page":109,"q":19},11,{"facet_counts":316,"found":21,"hits":326,"out_of":351,"page":21,"request_params":352,"search_cutoff":36,"search_time_ms":21},[317,323],{"counts":318,"field_name":321,"sampled":36,"stats":322},[319],{"count":21,"highlighted":320,"value":320},"arsider","podcastfilter",{"total_values":21},{"counts":324,"field_name":35,"sampled":36,"stats":325},[],{"total_values":47},[327],{"document":328,"highlight":342,"highlights":347,"text_match":219,"text_match_info":350},{"comment_count":47,"id":329,"is_sticky":47,"permalink":330,"podcastfilter":331,"post_author":332,"post_content":333,"post_date":334,"post_excerpt":53,"post_id":329,"post_modified":335,"post_thumbnail":336,"post_title":337,"post_type":338,"sort_by_date":339,"tag_links":340,"tags":341},"51306","http://radioblackout.org/podcast/ai-microfoni-intervista-con-s-e-k-equipaggio-della-nave-iuventa/",[320],"outsidermusic","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/12/iuventa_RBO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nUna intervista con Katrin e Sascha, membri dell'equipaggio della nave Iuvenda / Jugend Rettet ai microfoni di OP\r\n\r\n\r\n \r\n \r\n \r\nIUVENTA è la nave acquistata da Jugend Rettet: un network che si è\r\nauto-organizzato per partecipare attivamente al salvataggio nel Mediterraneo e dal 2016 più di 14.000 persone sono state portate in salvo. Tutto questo mentre i governi hanno abdicato all'impegno di soccorso esupporto, se non addirittura operato e legiferato per criminalizzarlo e di fatto impedirlo.\r\n \r\nNell'agosto 2017 la procura di Trapani ordina il sequestro della nave per presunto favoreggiamento dell'immigrazione clandestina in Italia, durante le operazioni di soccorso al largo della costa libica. Le operazioni di polizia che hanno portato alla definizione di una taleaccusa hanno richiesto mesi di sorveglianza, agenti sotto copertura ed intercettazioni. 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