","ASIA: ELEZIONI IN THAILANDIA, L'ITALIA ABBANDONA LA VIA DELLA SETA, IL CICLONE MOCHA COLPISCE I CAMPI PROFUGHI DEI ROHINGYAI","post",1684186360,[64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/ciclone/","http://radioblackout.org/tag/cina/","http://radioblackout.org/tag/cox-bazar/","http://radioblackout.org/tag/meloni/","http://radioblackout.org/tag/profughi/","http://radioblackout.org/tag/thailandia/","http://radioblackout.org/tag/usa/",[72,73,74,75,12,76,77],"ciclone","cina","cox bazar","meloni","thailandia","USA",{"post_content":79,"post_title":83,"tags":87},{"matched_tokens":80,"snippet":81,"value":82},[12],"di Cox Bazar, il campo \u003Cmark>profughi\u003C/mark> più grande al mondo, che","Con Sabrina Moles di China Files parliamo dell'esito delle elezioni in Thailandia, dove ha vinto il Move Forward Party di orientamento progressista, sostenuto da un elettorato giovane che si propone di cambiare la legge sulla lesa maestà che è stata utilizzata per reprimere l'opposizione politica e critica apertamente l'istituto monarchico. A seguire, il partito della figlia di Shinawatra, potente oligarca populista fuggito in Montenegro, mentre il partito dei militari ha perso decisamente consensi anche se la composizione del Parlamento - che discende dalla Costituzione imposta con un golpe militare - potrebbe garantire ancora il potere alle èlite monarchiche e militari.\r\n\r\nParliamo anche dell'imminente scadedenza dell'accordo tra Italia e Cina sottoscritto dal governo Conte che prevede l'adesione, unico paese del G7, al progetto della \"Belt and Road Initiative\" cinese, soprannominato \"Via della Seta\".\r\n\r\nL'accordo, a seguito delle pressioni di Washington, non sarà rinnovato dal governo Meloni che trova la sua legittimazione negli ambienti internazionali proprio in virtu' della sua fedeltà atlantica.\r\n\r\nInfine raccontiamo del devastante ciclone Mocha che ha colpito il Bangladesh e la Birmania domenica. Le dimensioni di questa catastrofe sono distruttive per la regione e desta preoccupazione soprattutto la zona di Cox Bazar, il campo \u003Cmark>profughi\u003C/mark> più grande al mondo, che ospita un milione di \u003Cmark>profughi\u003C/mark> Rohingya.\r\n\r\nAscolta e scarica l'approfondimento:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/elezionithailandia3.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":84,"snippet":86,"value":86},[85],"PROFUGHI","ASIA: ELEZIONI IN THAILANDIA, L'ITALIA ABBANDONA LA VIA DELLA SETA, IL CICLONE MOCHA COLPISCE I CAMPI \u003Cmark>PROFUGHI\u003C/mark> DEI ROHINGYAI",[88,90,92,94,96,99,101],{"matched_tokens":89,"snippet":72},[],{"matched_tokens":91,"snippet":73},[],{"matched_tokens":93,"snippet":74},[],{"matched_tokens":95,"snippet":75},[],{"matched_tokens":97,"snippet":98},[12],"\u003Cmark>profughi\u003C/mark>",{"matched_tokens":100,"snippet":76},[],{"matched_tokens":102,"snippet":77},[],[104,110,113],{"field":38,"indices":105,"matched_tokens":107,"snippets":109},[106],4,[108],[12],[98],{"field":111,"matched_tokens":112,"snippet":86,"value":86},"post_title",[85],{"field":114,"matched_tokens":115,"snippet":81,"value":82},"post_content",[12],578730054645711000,{"best_field_score":118,"best_field_weight":119,"fields_matched":120,"num_tokens_dropped":50,"score":121,"tokens_matched":122,"typo_prefix_score":123},"1108057784320",15,3,"578730054645710971",1,2,{"document":125,"highlight":150,"highlights":171,"text_match":116,"text_match_info":181},{"cat_link":126,"category":127,"comment_count":50,"id":128,"is_sticky":50,"permalink":129,"post_author":53,"post_content":130,"post_date":131,"post_excerpt":132,"post_id":128,"post_modified":133,"post_thumbnail":134,"post_thumbnail_html":135,"post_title":136,"post_type":61,"sort_by_date":137,"tag_links":138,"tags":144},[47],[49],"63163","http://radioblackout.org/2020/09/lesbo-tendopoli-militarizzata-gas-e-botte-per-i-profughi/","Dopo l’incendio che una settimana fa ha distrutto il centro di Moria migliaia di persone hanno provato a bloccare una strada: il governo ha reagito con gas e botte.\r\nIn questi giorni i militari hanno allestito una tendopoli dove, senza riguardo per distanze e tutela della salute, hanno ammassato circa 800 persone.\r\nLe altre tredicimila che vivevano nell’inferno di Moria sono accampate in condizioni spaventose lungo la strada di montagna che collega il centro dell’isola con i centri abitati. Non hanno cibo né acqua, né possibilità di procurarseli. Chi ha qualche soldo viene respinto dai negozianti, terrorizzati dal rischio di contagio.\r\nNel centro di Moria erano stati riscontrati alcuni casi di infezione da Covid 19, ma, anziché separare le persone positive dalle altre, il governo aveva deciso di mettere tutti in quarantena. Non è quindi da escludere l’ipotesi ventilata da alcuni che l’incendio che ha distrutto il campo, alimentato dai forti venti che spirano nell’isola d’estate, sia stato un atto di protesta contro le scelte del governo di Atene di non trasferire i profughi nella Grecia continentale, alleggerendo una struttura che non avrebbe potuto ospitare più di 3.000 persone, ma era arrivata a superare le 13.000.\r\nLa pandemia ha reso la situazione esplosiva. Già ci sono cenni di rivolta sia tra i prigionieri della tendopoli, sia tra chi è alla fame lungo la strada. Pochi si sono dispersi tra le montagne.\r\nLa popolazione locale un tempo ospitale e solidale oggi ha chiuso le porte ai migranti e chiede che vengano trasferiti altrove. La fama di isola-prigione ha messo in fuga i turisti stranieri, dando un colpo durissimo alla principale fonte di reddito per gli abitanti. Non si può escludere che l’acuirsi della paura, innescata dalla criminale gestione governativa, possa portare ad un’insorgenza popolare contro i profughi e contro il governo di Nea Democratia.\r\nL’estrema destra soffia sul fuoco ed ha più volte attaccato a sassate i profughi, che sono riusciti a difendersi e a contrattaccare.\r\nIl governo ha deciso di allestire a tempo di record una tendopoli militarizzata.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cosimo Caridi, giornalista e corrispondente di varie testate, che si trova da alcuni giorni a Lesbo.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/2020-09-15-lesbo-caridi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n2020 09 15 lesbo caridi\r\n\r\n ","16 Settembre 2020","","2020-09-16 15:37:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/lesbo-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/lesbo-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/lesbo-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/lesbo-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/09/lesbo.jpeg 1000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Lesbo. 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Il governo di destra guidato da Mitsotakis ha deciso di ammassare su isole piccole migliaia di profughi, senza trasferirli sulla terraferma.\r\nIl campo di Moria, nel nord dell’isola, è un inferno dove sopravvivono a stento oltre 20.000 persone. A Moria non potrebbero esserne ospitate più di 3.000.\r\nScontri durissimi sono seguiti alla decisione del governo di costruire un nuovo campo, con carattere di prigione detentiva, destinato ai profughi cui è stato negato l’asilo. Negli ultimi mesi in Grecia i dinieghi hanno raggiunto il 95%.\r\nI 600 poliziotti sbarcati a Lesbo per difendere la costruzione del nuovo lager, se ne sono andati di corsa. Sono invece rimasti i fascisti di Alba Dorata (Chrisi Arghì), che hanno provato, purtroppo con successo, a cavalcare il malcontento popolare in un’isola che sino a due anni fa aveva mantenuto la propria attitudine all’accoglienza della gente che arrivava con i barconi.\r\nL’isola è oggi spezzata in due dai blocchi stradali animati dai fascisti, che hanno effettuato numerose aggressioni ai migranti e attivisti delle ONG: ossa spezzate, auto distrutte, azioni squadriste con lo scopo di seminare la paura e bloccare nuovi sbarchi.\r\nDal canto suo la guardia costiera greca ha sparato in acqua ad un barcone, un bimbo a bordo di un altro gommone è annegato in un mare del tutto calmo, mentre stava approdando a Lesbo.\r\nIl governo greco punta sul caos per moltiplicare e rendere più dura la repressione.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Cosimo Caridi, giornalista che da ieri si trova a Lesvos.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020-03-03-caridi-lesvos.mp3\"][/audio]","3 Marzo 2020","2020-03-03 13:37:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lesbo2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lesbo2-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lesbo2-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lesbo2-1024x577.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lesbo2-768x433.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lesbo2-1536x865.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/lesbo2.jpg 1800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Lesbo. 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E se appena ieri la cancelliera concordava con Renzi sulla linea da tenere rispetto alla questione dei flussi di immigrati, anche se il presidente del Consiglio italiano ha ammesso la presenza di qualche punto di disaccordo, in particolar modo sulle forme di finanziamento del cosiddetto migration compact, sul suolo tedesco si deve fare i conti con tensioni reazionarie all'interno della società che alimentano il peso delle formazioni partitiche dell'estrema destra.\r\n\r\nDopo Capodanno e le aggressioni a Colonia, la solidarietà, soprattutto informale, nella primissima accoglienza delle persone che attraversavano i confini è proseguita, ma non la narrazione sui giornali e nei media nazionali. Su questi gesti è calato il silenzio lasciando presagire l'avvento di un nuovo racconto, più accettabile, visti i tempi che corrono, che mette persino in discussione l'accordo UE-Turchia; non certo perché il regime di Erdogan venga considerato come quello che è, un regime violento e despota che governa attraverso il terrore e la repressione. Il problema, secondo la stampa tedesca, pare essere la natura corruttibile dei turchi che si intascherebbero i soldi senza far poi quello che avevano promesso, ritornando, dopo il buonismo estivo, sul vecchio solco del pregiudizio razzista.\r\n\r\nIn generale certi sentimenti si respirano un po' in tutta Europa ma la sensazione in Germania è che le persone siano completamente distanti da ciò che succede nel mondo, lontane dai barconi che affondano nei mari o dalle centinaia di metri di filo spinato che bloccano il movimento di chi scappa da guerre e miseria.\r\n\r\nDi questo e di altro abbiamo parlato con Ricke:\r\n\r\nGermania\r\n\r\n \r\n\r\n ","6 Maggio 2016","2016-05-09 11:43:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/profughi-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"265\" height=\"190\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/05/profughi.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Un punto sul fronte interno tedesco e la questione dei profughi",1462539979,[242,243,68],"http://radioblackout.org/tag/estrema-destra/","http://radioblackout.org/tag/germania/",[245,246,12],"estrema destra","germania",{"post_content":248,"post_title":252,"tags":255},{"matched_tokens":249,"snippet":250,"value":251},[12],"di quest'estate, disponibile all'accoglienza dei \u003Cmark>profughi\u003C/mark> siriani e aperta a discutere","Dalle posizioni della cancelliera tedesca Merkel di quest'estate, disponibile all'accoglienza dei \u003Cmark>profughi\u003C/mark> siriani e aperta a discutere di quote e ridistribuzione dei rifugiati, la situazione sul fronte interno tedesco è un poco cambiata. 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Nella mattinata di venerdì 8 aprile quarantacinque di pakistani sono stati deportati in Turchia da Lesvos. Quattro attivisti hanno tentato di bloccare la nave, gettandosi in mare e cercando di scalare l’ancora. Sono stati bloccati, fermati e poi rilasciati.\r\nDue pakistani deportati martedì 5 aprile, appena giunti nel campo di detenzione in Turchia avrebbero tentato il suicidio. Secondo una notizia diffusa nei social media ma non confermata da altre fonti uno di loro sarebbe morto.\r\nMercoledì è stata diffusa la notizia che il governo greco avrebbe sospeso le deportazioni, per avere il tempo di esaminare le richieste d’asilo fioccate dopo le prime espulsioni forzate.\r\nLe persone provenienti da paesi considerati “sicuri”, tra cui Pakistan, l’Afganistan e il Bangladesh probabilmente verranno respinte. Gli stessi siriani si trovano intrappolati, perché, anche in caso di risposta favorevole, sarebbero obbligati ad interrompere il proprio viaggio verso le destinazioni prescelte.\r\nFare richiesta di asilo è però il solo modo per evitare le deportazioni, la detenzione in Turchia e il rimpatrio.\r\nNegli ultimi giorni si sono drasticamemente ridotti gli sbarchi a Lesvos, Chios, Samos e le altre isole greche di fronte alla costa turca. Le vie dell'esodo presto saranno altre, probabilmente più costose e pericolose. Un viaggio clandestino dalla Turchia verso l'Italia potrebbe costare sino a cinquemila euro. Crescono le difficoltà, si alzano i prezzi della carne umana nello spaventoso risiko delle frontiere.\r\nIl governo greco continua a lavarsene le mani. Le deportazioni sono fatte dagli uomini di Frontex, mentre i poliziotti greci assistono da lontano. Per la Grecia la Turchia non è un paese sicuro: per questa ragione non collaborano alle espulsioni.\r\nA Idomeni la polizia ha sparato proiettili di gomma e lanciato lacrimogeni contro i profughi, annegati nel fango e nella disperazione, che domenica hanno provato a bucare la frontiera. La polizia greca assisteva da lontano senza intervenire. Le equipe di Medici Senza Frontiere (MSF) hanno trattato centinaia di intossicati, tre profughi sono stati ricoverati in ospedale. La violenza è divampata dopo ore di manifestazione pacifica. Sin dalla mattina 500 rifugiati si sono avvicinati alla barriera che divide la Grecia dalla Macedonia, finché la polizia ha cominciato a sparare gomma e gas.\r\nA Idomeni ci sono cinquantamila persone ostaggio di un gioco di cui sanno poco o nulla. 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