","Referendum. Un'analisi a caldo del voto","post",1481045114,[58,59,60,61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/analisi-del-voto/","http://radioblackout.org/tag/astensione/","http://radioblackout.org/tag/differenziata/","http://radioblackout.org/tag/job-act/","http://radioblackout.org/tag/la-buona-scuola-di-renzi/","http://radioblackout.org/tag/referedum/",[30,26,28,22,32,15],{"tags":66},[67,69,71,73,75,77],{"matched_tokens":68,"snippet":30},[],{"matched_tokens":70,"snippet":26},[],{"matched_tokens":72,"snippet":28},[],{"matched_tokens":74,"snippet":22},[],{"matched_tokens":76,"snippet":32},[],{"matched_tokens":78,"snippet":79},[15],"\u003Cmark>referedum\u003C/mark>",[81],{"field":33,"indices":82,"matched_tokens":84,"snippets":86},[83],5,[85],[15],[79],578730123365712000,{"best_field_score":89,"best_field_weight":90,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":44,"score":91,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":44},"1108091339008",13,"578730123365711977",{"document":93,"highlight":110,"highlights":120,"text_match":87,"text_match_info":126},{"cat_link":94,"category":95,"comment_count":44,"id":96,"is_sticky":44,"permalink":97,"post_author":47,"post_content":98,"post_date":99,"post_excerpt":50,"post_id":96,"post_modified":100,"post_thumbnail":101,"post_thumbnail_html":102,"post_title":103,"post_type":55,"sort_by_date":104,"tag_links":105,"tags":109},[41],[43],"37600","http://radioblackout.org/2016/09/roma-1-ottobre-ce-chi-dice-no-a-renzi/","Numerose realtà autorganizzate, comitati territoriali e realtà di movimento si sono incontarete quest'estate in Val Susa al campeggio NoTav per preparare un autunno di mobilitazione contro il governo Renzi. La scadenza referendaria veniva individuata come passaggio politico fondamentale, come stabilizzazione della governamentalità renziana o momento di crisi della sua traiettoria. Gli allarmi del Wall Street Journal, le dichiarazioni dell'ambasciatore americano a Roma e le esternazioni della Merkel sono state altrettanti sintomi della paura delle elites che il Sì renziano non passi. Paura per gli effetti di (in)governabilità su un'Europa già messa a dura prova dalla BrExit.\r\nDa qualche giorno i Consiglio dei Ministri ha individuato nella domenica 4 dicembre la giornata di consultazione referendaria\r\nQuesto sabato a La Sapienza si troveranno i molti per dire NO! E per ribadire che votare non basta.\r\nMoltissimi da tutta Italia hanno annunciato la loro presenza, dalle h 11nella facoltà di Lettere alla Sapienza, dove si svolgerà l'assemblea.\r\n\r\n\r\nPer presentare l'appuntamento, abbiamo raggiunto Gabriel, studente delle scuole superiori romane\r\n\r\ngabriel-roma\r\n\r\n \r\n\r\nQui di seguito l'appello per l'assemblea:\r\n\r\nC’È CHI DICE NO!\r\n\r\n#CèChiDiceNo #CacciamoRenzi\r\n\r\nC’è qualcosa che non va in questo cielo.\r\n\r\nPresto si voterà sulla riforma costituzionale targata Renzi.\r\nChe una classe politica che ha passato gli ultimi trent’anni a dimostrare la propria assoluta continuità con la mafia e gli affaristi proponga di accentrare ancora di più il potere nelle mani dell’esecutivo è semplicemente grottesco.\r\nMa il Partito Democratico, dopo anni in cui ha ridotto i diritti sociali e impoverito milioni di persone, ha ancora tante “riforme” da proporci, tante grandi opere da costruire, tanti diritti da abolire e va di fretta. Velocizzando i processi legislativi e accentrando i poteri, la riforma costituzionale firmata dal ministro Boschi si propone di mettere olio negli ingranaggi che ci impoveriscono, di farci ingranare la quinta per accelerare verso per il baratro in cui ci stanno facendo precipitare.\r\nUn baratro fatto di milioni di voucher che stanno precarizzando la nostra vita; di un tasso di diseguaglianza indecoroso; di intere generazioni che per la prima volta nella storia vivranno peggio di chi le ha precedute; di spese universitarie insostenibili che rendono lo studiare un privilegio di pochi; di un welfare non più in grado di arginare la povertà dilagante; di una disoccupazione in crescita in un contesto in cui i diritti del lavoro sono in disfacimento e dove i lavoratori sono sempre più soli nella loro lotta per la sopravvivenza; di territori inquinati in cui migliaia di persone quotidianamente si ammalano e muoiono di tumore; di un sistema sanitario allo sfascio; di milioni e milioni di famiglie sul ciglio di una strada senza alcuna possibilità di riscattare la propria condizione.\r\nMatteo Renzi ha detto che con questa riforma c’è in ballo la credibilità dell’Italia. Ma la credibilità verso chi? Non certo verso i cittadini che amministra, che la fiducia verso di lui l’hanno ormai irrimediabilmente persa in questi 30 mesi di governo.\r\nL’unica credibilità che gli interessa è quella verso i mercati e le istituzioni europee! E per loro saremo credibili solo quando saremo fiaccati, docili e sottomessi, pronti a scannarci per un lavoro, a prendercela con chi è più debole di noi e lasciarli in pace.\r\nMatteo Renzi ha detto che se perde il referendum ci sarà instabilità. Ma instabilità per chi? Le nostre vite sono già instabili. Sono fatte di contratti a termine, di disoccupazione, di paura di perdere il posto al primo soffio, di traslochi per sfuggire agli affitti troppo cari, di emigrazione per trovare fortuna altrove. È la loro stabilità che vogliono preservare!\r\nLa stabilità dei nostri governanti, di chi era già ricco e in questa crisi ha continuato ad arricchirsi.\r\nNonostante si sta assista ogni giorno ai continui slittamenti della data del voto del referendum e ai tentennamenti del premier sulle sue promesse dimissioni in caso di sconfitta, Matteo Renzi non perde occasione di affermare che fuori dal PD non c’è niente di meglio che lui e il suo partito della nazione. Noi crediamo che non sia vero.\r\nChe in questo paese ci siano tante energie da spendere per cambiare davvero le cose, per tirare fuori la testa dalla melma e cominciare a fare i nostri interessi comuni, quelli della stragrande maggioranza della popolazione è stanca dei loro balletti e vuole vivere una vita dignitosa, vuole che si lavori meno ma che si lavori tutti, ha bisogno di una casa e un salario decenti, si è rotta di continuare a pagare tasse stratosferiche per ingrassare dei corrotti. A volte si tratta di persone che già sono protagoniste delle tante forme di dissenso che costellano il nostro Paese contro chi ci governa e contro quelle oligarchie politico-imprenditoriali che devastano e saccheggiano i nostri territori, da Sud a Nord. Spesso queste energie sono inespresse, frustrate, ancorate alla realtà virtuale e talvolta si riversano contro chi sta peggio di noi. È necessario costruire le condizioni per coagulare queste energie e trasformarle in quella forza d’urto che produce cambiamento reale.\r\nIn tanti e tante stanno vedendo questo referendum come un’occasione per dare un bel calcio nel sedere a Renzi e al PD. E questo è un bene. Pensiamo però che limitarci a glissare la nostra scheda nelle urne nel giorno X sia importante, ma che non basti.\r\nGoldman Sachs ha già presentato un rapporto in cui esclude, in caso di una vittoria del NO, che si vada a nuove elezioni confidando il fatto che ci sarà una nuova maggioranza, magari guidata dalla stesso Renzi che non avrà mantenuto fede all'impegno di dimettersi!\r\n Se a loro basta un Sì a noi non basta un NO.\r\nPensiamo sia il momento di smetterla di sperare che le soluzioni cadranno dal cielo e di finirla di credere che possiamo continuare a delegare ad altri di realizzare per conto nostro quel cambiamento di cui ci sarebbe tanto bisogno.\r\n\r\nLa campagna contro il referendum può essere una prima occasione per incontrarci e far sentire la nostra voce. Quest’autunno non restiamo a guardare.\r\n\r\nC’è chi lavora troppo per uno stipendio schifoso,\r\nc’è chi ha la scuola che crolla,\r\nc’è chi non riesce più a pagare l’affitto,\r\nc’è chi vorrebbe avere un figlio ma perderebbe il lavoro,\r\nc’è chi non ne può più di farsi rodere il fegato tutte le sere davanti al TG,\r\nc’è chi sono anni che aspetta la casa popolare,\r\nc’è chi è costretto a lasciare l’Italia,\r\nc’è chi non può entrare in Italia,\r\nc’è chi ci ha creduto e ora non ci crede più,\r\nc’è chi non ce la fa con la sua pensione,\r\nc’è chi non arriverà mai alla pensione,\r\n\r\nC’è chi dice NO!\r\n\r\n Incontriamoci Sabato 1 Ottobre per un’Assemblea all’Università La Sapienza di Roma","29 Settembre 2016","2016-10-03 12:24:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/14409404_1131447726939965_54829651899393942_o-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"167\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/14409404_1131447726939965_54829651899393942_o-300x167.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/14409404_1131447726939965_54829651899393942_o-300x167.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/14409404_1131447726939965_54829651899393942_o-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/09/14409404_1131447726939965_54829651899393942_o.jpg 600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Roma, 1 ottobre: \"C'è chi dice No\" a Renzi",1475173567,[106,63,107,108],"http://radioblackout.org/tag/movimenti/","http://radioblackout.org/tag/renzi/","http://radioblackout.org/tag/roma/",[24,15,20,18],{"tags":111},[112,114,116,118],{"matched_tokens":113,"snippet":24},[],{"matched_tokens":115,"snippet":79},[15],{"matched_tokens":117,"snippet":20},[],{"matched_tokens":119,"snippet":18},[],[121],{"field":33,"indices":122,"matched_tokens":123,"snippets":125},[17],[124],[15],[79],{"best_field_score":89,"best_field_weight":90,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":44,"score":91,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":44},6646,{"collection_name":55,"first_q":15,"per_page":129,"q":15},6,{"facet_counts":131,"found":183,"hits":184,"out_of":440,"page":17,"request_params":441,"search_cutoff":34,"search_time_ms":442},[132,158],{"counts":133,"field_name":155,"sampled":34,"stats":156},[134,137,139,141,143,145,147,149,151,153],{"count":135,"highlighted":136,"value":136},16,"I Bastioni di Orione",{"count":90,"highlighted":138,"value":138},"anarres",{"count":83,"highlighted":140,"value":140},"frittura mista",{"count":14,"highlighted":142,"value":142},"black in",{"count":14,"highlighted":144,"value":144},"il colpo del strega",{"count":14,"highlighted":146,"value":146},"Bello come una prigione che brucia",{"count":17,"highlighted":148,"value":148},"ponte radio",{"count":17,"highlighted":150,"value":150},"liberation front",{"count":17,"highlighted":152,"value":152},"la perla di labuan",{"count":17,"highlighted":154,"value":154},"Voci dall'antropocene","podcastfilter",{"total_values":157},11,{"counts":159,"field_name":33,"sampled":34,"stats":181},[160,162,165,167,169,171,173,175,177,179],{"count":135,"highlighted":161,"value":161},"Bastioni di Orione",{"count":163,"highlighted":164,"value":164},3,"referendum",{"count":163,"highlighted":166,"value":166},"proibizionismo",{"count":163,"highlighted":168,"value":168},"frittura mista radio fabbrica",{"count":14,"highlighted":170,"value":170},"rom",{"count":14,"highlighted":172,"value":172},"no tav",{"count":14,"highlighted":174,"value":174},"slovenia",{"count":14,"highlighted":176,"value":176},"mistral air",{"count":14,"highlighted":178,"value":178},"cittadinanza",{"count":14,"highlighted":180,"value":180},"antirazzismo",{"total_values":182},86,48,[185,237,299,352,381,412],{"document":186,"highlight":203,"highlights":219,"text_match":232,"text_match_info":233},{"comment_count":44,"id":187,"is_sticky":44,"permalink":188,"podcastfilter":189,"post_author":190,"post_content":191,"post_date":192,"post_excerpt":50,"post_id":187,"post_modified":193,"post_thumbnail":194,"post_title":195,"post_type":196,"sort_by_date":197,"tag_links":198,"tags":202},"98034","http://radioblackout.org/podcast/doveri-senza-diritti-riflessioni-sul-referendum-per-la-cittadinanza/",[142],"ujamaa","L’8 e il 9 giugno si voterà per la modifica della legge sulla cittadinanza 91/1992 che da più di trent’anni disciplina le possibilità di diventare \"cittadinə italianə\". Da sempre la cittadinanza è usata come dispositivo di esclusione, uno strumento che lo Stato concede con il contagocce a quelli che reputa dei \"bravi immigrati\". Senza la cittadinanza non è possibile: partecipare ai concorsi pubblici, votare e candidarsi, usufruire della libertà di movimento senza vincoli, iscriversi ad alcuni albi professionali; ma soprattutto si vive in funzione del rinnovo del permesso di soggiorno e del malfunzionamento delle questure.\r\n\r\nIl referendum propone il dimezzamento degli anni di residenza necessari per acquisire la cittadinanza, passando così da 10 a 5 anni. In questo scenario la modifica della legge sulla cittadinanza produrrebbe effetti positivi sulla vita di molte persone e sullə loro figliə, regolarizzando 3 milioni di persone che da anni sono sottoposte al ricatto del permesso di soggiorno.\r\n\r\nTuttavia, questa misura rappresenta un punto di partenza piuttosto che di un punto di arrivo, rendiamolo uno spunto per aprire una discussione collettiva sul razzismo sistemico: dalla legge sulla cittadinanza, alla violenza delle questure e degli uffici per i rinnovi.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/black-in-cittadinanza-5.5.25-escopost.mp3\"][/audio]","21 Maggio 2025","2025-05-21 18:40:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/manifesto-cittadinanza-2-giugno-200x110.jpeg","Doveri senza diritti - Riflessioni sul referendum per la cittadinanza","podcast",1747852740,[199,200,201],"http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/cittadinanza/","http://radioblackout.org/tag/referendum/",[180,178,164],{"post_content":204,"post_title":208,"tags":211},{"matched_tokens":205,"snippet":206,"value":207},[164],"del malfunzionamento delle questure.\r\n\r\nIl \u003Cmark>referendum\u003C/mark> propone il dimezzamento degli anni","L’8 e il 9 giugno si voterà per la modifica della legge sulla cittadinanza 91/1992 che da più di trent’anni disciplina le possibilità di diventare \"cittadinə italianə\". Da sempre la cittadinanza è usata come dispositivo di esclusione, uno strumento che lo Stato concede con il contagocce a quelli che reputa dei \"bravi immigrati\". Senza la cittadinanza non è possibile: partecipare ai concorsi pubblici, votare e candidarsi, usufruire della libertà di movimento senza vincoli, iscriversi ad alcuni albi professionali; ma soprattutto si vive in funzione del rinnovo del permesso di soggiorno e del malfunzionamento delle questure.\r\n\r\nIl \u003Cmark>referendum\u003C/mark> propone il dimezzamento degli anni di residenza necessari per acquisire la cittadinanza, passando così da 10 a 5 anni. In questo scenario la modifica della legge sulla cittadinanza produrrebbe effetti positivi sulla vita di molte persone e sullə loro figliə, regolarizzando 3 milioni di persone che da anni sono sottoposte al ricatto del permesso di soggiorno.\r\n\r\nTuttavia, questa misura rappresenta un punto di partenza piuttosto che di un punto di arrivo, rendiamolo uno spunto per aprire una discussione collettiva sul razzismo sistemico: dalla legge sulla cittadinanza, alla violenza delle questure e degli uffici per i rinnovi.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/black-in-cittadinanza-5.5.25-escopost.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":209,"snippet":210,"value":210},[164],"Doveri senza diritti - Riflessioni sul \u003Cmark>referendum\u003C/mark> per la cittadinanza",[212,214,216],{"matched_tokens":213,"snippet":180,"value":180},[],{"matched_tokens":215,"snippet":178,"value":178},[],{"matched_tokens":217,"snippet":218,"value":218},[164],"\u003Cmark>referendum\u003C/mark>",[220,226,229],{"field":33,"indices":221,"matched_tokens":222,"snippets":224,"values":225},[14],[223],[164],[218],[218],{"field":227,"matched_tokens":228,"snippet":210,"value":210},"post_title",[164],{"field":230,"matched_tokens":231,"snippet":206,"value":207},"post_content",[164],578730054645711000,{"best_field_score":234,"best_field_weight":235,"fields_matched":163,"num_tokens_dropped":44,"score":236,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":14},"1108057784320",15,"578730054645710971",{"document":238,"highlight":262,"highlights":287,"text_match":232,"text_match_info":298},{"comment_count":44,"id":239,"is_sticky":44,"permalink":240,"podcastfilter":241,"post_author":138,"post_content":242,"post_date":243,"post_excerpt":50,"post_id":239,"post_modified":244,"post_thumbnail":245,"post_title":246,"post_type":196,"sort_by_date":247,"tag_links":248,"tags":256},"38866","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-18-novembre-psichiatria-assassina-liberta-e-democrazia-godzilla-e-il-referendum-la-cattiva-fama-dellavvocato-valentini/",[138],"Ogni venerdì vi invitiamo a sbarcare su Anarres, il pianeta delle utopie concrete, dalle 10,45 alle 12,45 sui 105.250 delle libere frequenze di Blackout\r\nAscolta l'escopost:\r\n\r\n2016-11-18-anarres1\r\n\r\n2016-11-18-anarres2\r\n\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nLa psichiatria uccide. Martedì scorso la corte d'appello del tribunale di Salerno ha condannato a pene tra i 13 mesi e i due anni tutti i 17 medici e infermieri, responsabili della tortura e della morte di Francesco Mastrogiovanni. \r\n\r\nLibertà e democrazia. Ne abbiamo parlato con Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all’università di Palermo. Leggi un suo articolo su Sicilia Libertaria \r\n\r\nGodzilla e il referendum\r\n\r\nRom. Nuova retata in via Germagnano\r\n\r\nCondannati quelli della Libera Repubblica della Maddalena. Una Repubblica contro la Repubblica\r\n\r\nL’Aquila. La cattiva fama dell’avvocato Valentini\r\n\r\nDocumenti: \r\n\r\nTorturato a morte. Nel processo di secondo grado per la morte di Francesco Mastrogiovanni sono stati condannati tutti i 17 imputati, tra medici e infermieri del repartino-lager dell’ospedale di Vallo della Lucania.\r\nLe pene dei medici sono state ridotte, mentre sono stati condannati gli 11 infermieri che in primo grado erano stati assolti. I medici sono stati condannati a pene che vanno dai 13 mesi ai due anni, gli infermieri dai 14 mesi ai 15 mesi. Per tutti la pena è sospesa. Tutti in questi anni hanno continuato a lavorare in ospedali pubblici e continueranno a farlo.\r\nNon auguriamo la galera a nessuno, nemmeno agli assassini di Francesco. Ci piacerebbe però non trovarli ancora in ospedale.\r\nPurtroppo il consenso intorno alle pratiche psichiatriche è tale da trasformare il sequestro e la tortura come normali pratiche mediche. La psichiatria viene assolta con formula piena, le lievi condanne inflitte ai medici e agli infermieri ne sono il segno. Colpevoli di incuria, non di una pratica che ogni giorno sequestra, umilia, tortura uomini e donne nei repartini del nostro paese.\r\n\r\nDue parole per ricordare Francesco.\r\n\r\nIl 31 luglio del 2009 Francesco Mastrogiovanni entra nell’ospedale psichiatrico di Vallo della Lucania. Gli è stato imposto un TSO – trattamento sanitario obbligatorio.\r\nNe uscirà morto.\r\n\r\nFrancesco fa il maestro, in quei giorni è in vacanza al mare. Lo accusano falsamente di aver tamponato qualche auto e invece di una multa lo portano in repartino.\r\n\r\nPer eseguire il “ricovero” mandano decine di carabinieri armati di tutto punto. Francesco ha su di se il marchio dell’anarchico pericoloso: nel 1972 venne ferito durante un aggressione fascista, che si concluse con la morte dello squadrista Falvella, ucciso con il suo stesso coltello dall’anarchico Giovanni Marini, che intervenne per aiutare Francesco.\r\nNel 1999 venne arrestato perché protestava per una multa. Calci, pugni e manganellate, poi un’accusa di resistenza e lesioni. Il carcere, una condanna a tre anni, poi cancellata in appello.\r\nFrancesco era da anni nel mirino degli uomini in divisa, degli uomini al servizio dello Stato. Lo sapeva e aveva paura. Quando lo hanno preso per il TSO disse “se mi portano all’ospedale di Vallo non ne esco vivo”.\r\nIn un rapporto di polizia venne definito “incompatibile ai carabinieri”, uno che canta “canzoni sovversive”. Basta per dichiararlo matto: il sindaco firma senza esitare il TSO.\r\nIn ospedale viene sedato pesantemente e legato al letto: le mani in alto, i piedi in basso. Crocefisso.\r\nViene lasciato lì senza cibo, senza acqua, senza “cure”. Griderà di dolore, ma nessuno lo ascolterà: sanguina dalle profonde ferite ai polsi inflitte dai legacci. Man mano la voce di Franco si farà più flebile, nella sete di aria dell’agonia. Verrà liberato 92 ore dopo, quando era morto da quasi sei.\r\nI suoi parenti non potranno vederlo né avere sue notizie. Solo la loro caparbietà a non credere alle bugie dei medici ha fatto sì che questo crimine non passasse sotto silenzio.\r\n\r\nL’agonia di Francesco viene ripresa dagli occhi impietosi ed indifferenti di una telecamera. Mai tanto impietosi e indifferenti come quelli dei “medici” e “infermieri”. Mai chiusi come quelli dell’infermiera che asciuga il suo sangue, senza badare all’uomo che agonizza inchiodato al letto.\r\nAl processo il Pubblico Ministero, lo stesso che aveva chiesto il carcere per Francesco, investendolo con accuse infondate, fa il processo alla vittima, minimizzando le responsabilità dei carcerieri.\r\nNel procedimento di secondo grado, conclusosi il 15 novembre, i 17 medici e infermieri sono stati condannati a pene tra i 13 mesi e i 2 anni, con la condizionale. Non siamo giustizialisti: le sentenze che privano della libertà qualcuno non ci fanno gioire.\r\nLa giustizia che vogliamo è quella che elimina le sbarre e i legacci, che chiude con gli orrori della psichiatria, in un mondo senza carabinieri. Sì, perché anche noi, come l’anarchico Mastrogiovanni, maestro elementare assassinato dalla psichiatria e dalla forze dell’ordine, siamo, inguaribilmente, “incompatibili con i carabinieri”.\r\n\r\nIl caso di Francesco è la punta di un iceberg enorme, ma spesso invisibile.\r\nA quarant’anni dalla chiusura dei manicomi la psichiatria continua a torturare e, qualche volta, anche a uccidere.\r\nLe prigioni per i “matti”, discariche sociali per contenere e reprimere gli incompatibili, sono tornate in forme diverse, ma la psichiatria continua a torturare e uccidere.\r\n\r\n00000000\r\n\r\nGodzilla e il referendum\r\n\r\nFate fatica ad arrivare alla fine del mese? Siete nei guai con il padrone di casa? Stanno per sfrattarvi? Vi portano via i mobili perché avete perso il lavoro e non avete pagato le rate? \r\n\r\nDi che vi lamentate? Il governo dice che viviamo nel migliore dei mondi possibili, che liberismo e democrazia garantiscono pace, libertà, benessere. Ci raccontano le favole e pretendono che ci crediamo. \r\nIntanto per la povera gente vivere è sempre più difficile. \r\n\r\nLa destra fascista e leghista all’opposizione ci dice che è tutta colpa di chi è più povero di noi, dell’immigrato, del profugo di guerra: basta chiudere le frontiere e il nostro paese diventa l’Eldorado, dove tutti sono ricchi e felici. \r\n\r\nPure i Pentastellati vorrebbero chiudere le frontiere e cacciare tutti i senza documenti. Vorrebbero anche più galere per rinchiudere i corrotti e i corruttori. Poi tutto andrebbe a posto: noi saremo tutti felici di far ricchi i padroni per bene, saremo contenti che vi siano governi saggi che decidono cosa è meglio per noi. \r\n\r\nGli antagonisti invece hanno trovato la formula magica che risolve tutti i problemi. Votare No alla riforma costituzionale voluta dal governo, per far cadere Renzi e mandare al suo posto i 5 stelle, un partito autoritario, giustizialista, razzista e guerrafondaio. \r\n\r\nLeghisti, fascisti, forza italici, pentastellati, rifondati ed antagonisti andranno tutti a votare No per cacciare Renzi. Anche la minoranza dello stesso PD voterà No per indebolire il governo. \r\n\r\nLa Carta costituzionale è solo carta. Nei fatti la Costituzione reale del paese è sempre stata lontana da quella formale, comunque condizionata dal trovare un equilibrio tra i maggiori partiti, in un paese destinato all’orbita statunitense. Al di là di qualche generico proclama, la Costituzione difende la proprietà privata e quindi il diritto allo sfruttamento del lavoro, delle risorse e delle nostre stesse vite. \r\n\r\nLa distanza tra la Costituzione formale e la Costituzione reale dimostra che le stesse regole del gioco del potere sono solo una vetrina da lustrare nelle cerimonie ufficiali tra il 25 aprile e il 2 giugno. Una vetrina che certa sinistra, radicale e non, sta lustrando per mettere in scena un’opposizione al governo che stenta a crescere nella società e si rifugia nel gioco referendario, dove c’è ressa per partecipare alla partita dei tutti quanti assortiti contro Renzi.\r\n\r\nI richiami alla Resistenza farebbero infuriare i tanti partigiani che combatterono perché volevano che la sconfitta del fascismo fosse il primo passo verso la rivoluzione, senza padroni e senza un governo dei pochi su tutti. \r\n\r\nIn questi ultimi trent’anni chi ha governato ha distrutto diritti e tutele, strappati in decenni di lotte, di chi aspirava ad una totale trasformazione sociale.\r\n\r\nI governi di questi decenni ci hanno detto che non c’erano soldi. Mentivano. I soldi per le guerre, per le armi, per le grandi opere inutili li hanno sempre trovati. Da anni aumenta la spesa bellica e si moltiplicano i tagli per ospedali, trasporti locali, scuole. \r\nNon vogliono spendere per migliorare le nostre vite, perché preferiscono usarli per le guerre non dichiarate, che in barba alla Costituzione, i governi di destra e di sinistra hanno fatto in ogni dove. \r\n\r\nCostruire un’opposizione sociale radicale e radicata è un percorso che non consente scappatoie. \r\n\r\nCacciare Renzi per far governare Di Maio? O Salvini, Berlusconi…\r\n\r\nNon fa per noi. Cacciamoli tutti! Vadano via tutti! \r\n\r\nIl gioco della Carta Costituzionale è come quello delle tre carte: non si vince mai. O, meglio, vince il ceto politico, vincono i populisti, il popolo del no euro, quello degli spaventati dalla finanziarizzazione dell’economia. Non si caccia un mostro evocandone un altro. Il Godzilla che esce dalle acque del Mediterraneo è un mostro nazionalista, che si nutre di muri e filo spinato, che sogna il protezionismo e l’autarchia. Può sconfiggere Renzi, come Trump ha sconfitto Clinton.\r\n\r\nTra i due o tre mostri che governano o aspirano a governare noi rifiutiamo di scegliere, scegliamo il rifiuto. Non vogliamo decidere la foggia delle nostre catene, perché vogliamo spezzarle. \r\n\r\nCambiare la rotta è possibile. Con l’azione diretta, costruendo spazi politici non statali, moltiplicando le esperienze di autogestione, costruendo reti sociali che sappiano inceppare la macchina e rendano efficaci gli scioperi, le lotte territoriali, le occupazioni e riappropriazioni dal basso degli spazi di vita. \r\n\r\nUn mondo senza sfruttati né sfruttatori, senza servi né padroni, un mondo di liberi ed eguali è possibile. \r\nTocca a noi costruirlo.","18 Novembre 2016","2018-10-17 22:58:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/diserta1-200x110.jpg","Anarres del 18 novembre. Psichiatria assassina, libertà e democrazia, Godzilla e il referendum, la cattiva fama dell'avvocato Valentini...",1479496761,[249,250,251,252,253,201,254,255],"http://radioblackout.org/tag/andrea-soldi/","http://radioblackout.org/tag/francesco-mastrogiovanni/","http://radioblackout.org/tag/godzilla/","http://radioblackout.org/tag/libera-repubblica-della-maddalena/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/rom/","http://radioblackout.org/tag/salvo-vaccaro/",[257,258,259,260,172,164,170,261],"andrea soldi","francesco mastrogiovanni","godzilla","libera repubblica della maddalena","salvo vaccaro",{"post_content":263,"post_title":267,"tags":270},{"matched_tokens":264,"snippet":265,"value":266},[164],"Sicilia Libertaria \r\n\r\nGodzilla e il \u003Cmark>referendum\u003C/mark>\r\n\r\nRom. Nuova retata in via","Ogni venerdì vi invitiamo a sbarcare su Anarres, il pianeta delle utopie concrete, dalle 10,45 alle 12,45 sui 105.250 delle libere frequenze di Blackout\r\nAscolta l'escopost:\r\n\r\n2016-11-18-anarres1\r\n\r\n2016-11-18-anarres2\r\n\r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\nLa psichiatria uccide. Martedì scorso la corte d'appello del tribunale di Salerno ha condannato a pene tra i 13 mesi e i due anni tutti i 17 medici e infermieri, responsabili della tortura e della morte di Francesco Mastrogiovanni. \r\n\r\nLibertà e democrazia. Ne abbiamo parlato con Salvo Vaccaro, docente di filosofia politica all’università di Palermo. Leggi un suo articolo su Sicilia Libertaria \r\n\r\nGodzilla e il \u003Cmark>referendum\u003C/mark>\r\n\r\nRom. Nuova retata in via Germagnano\r\n\r\nCondannati quelli della Libera Repubblica della Maddalena. Una Repubblica contro la Repubblica\r\n\r\nL’Aquila. La cattiva fama dell’avvocato Valentini\r\n\r\nDocumenti: \r\n\r\nTorturato a morte. Nel processo di secondo grado per la morte di Francesco Mastrogiovanni sono stati condannati tutti i 17 imputati, tra medici e infermieri del repartino-lager dell’ospedale di Vallo della Lucania.\r\nLe pene dei medici sono state ridotte, mentre sono stati condannati gli 11 infermieri che in primo grado erano stati assolti. I medici sono stati condannati a pene che vanno dai 13 mesi ai due anni, gli infermieri dai 14 mesi ai 15 mesi. Per tutti la pena è sospesa. Tutti in questi anni hanno continuato a lavorare in ospedali pubblici e continueranno a farlo.\r\nNon auguriamo la galera a nessuno, nemmeno agli assassini di Francesco. Ci piacerebbe però non trovarli ancora in ospedale.\r\nPurtroppo il consenso intorno alle pratiche psichiatriche è tale da trasformare il sequestro e la tortura come normali pratiche mediche. La psichiatria viene assolta con formula piena, le lievi condanne inflitte ai medici e agli infermieri ne sono il segno. Colpevoli di incuria, non di una pratica che ogni giorno sequestra, umilia, tortura uomini e donne nei repartini del nostro paese.\r\n\r\nDue parole per ricordare Francesco.\r\n\r\nIl 31 luglio del 2009 Francesco Mastrogiovanni entra nell’ospedale psichiatrico di Vallo della Lucania. Gli è stato imposto un TSO – trattamento sanitario obbligatorio.\r\nNe uscirà morto.\r\n\r\nFrancesco fa il maestro, in quei giorni è in vacanza al mare. Lo accusano falsamente di aver tamponato qualche auto e invece di una multa lo portano in repartino.\r\n\r\nPer eseguire il “ricovero” mandano decine di carabinieri armati di tutto punto. Francesco ha su di se il marchio dell’anarchico pericoloso: nel 1972 venne ferito durante un aggressione fascista, che si concluse con la morte dello squadrista Falvella, ucciso con il suo stesso coltello dall’anarchico Giovanni Marini, che intervenne per aiutare Francesco.\r\nNel 1999 venne arrestato perché protestava per una multa. Calci, pugni e manganellate, poi un’accusa di resistenza e lesioni. Il carcere, una condanna a tre anni, poi cancellata in appello.\r\nFrancesco era da anni nel mirino degli uomini in divisa, degli uomini al servizio dello Stato. Lo sapeva e aveva paura. Quando lo hanno preso per il TSO disse “se mi portano all’ospedale di Vallo non ne esco vivo”.\r\nIn un rapporto di polizia venne definito “incompatibile ai carabinieri”, uno che canta “canzoni sovversive”. Basta per dichiararlo matto: il sindaco firma senza esitare il TSO.\r\nIn ospedale viene sedato pesantemente e legato al letto: le mani in alto, i piedi in basso. Crocefisso.\r\nViene lasciato lì senza cibo, senza acqua, senza “cure”. Griderà di dolore, ma nessuno lo ascolterà: sanguina dalle profonde ferite ai polsi inflitte dai legacci. Man mano la voce di Franco si farà più flebile, nella sete di aria dell’agonia. Verrà liberato 92 ore dopo, quando era morto da quasi sei.\r\nI suoi parenti non potranno vederlo né avere sue notizie. Solo la loro caparbietà a non credere alle bugie dei medici ha fatto sì che questo crimine non passasse sotto silenzio.\r\n\r\nL’agonia di Francesco viene ripresa dagli occhi impietosi ed indifferenti di una telecamera. Mai tanto impietosi e indifferenti come quelli dei “medici” e “infermieri”. Mai chiusi come quelli dell’infermiera che asciuga il suo sangue, senza badare all’uomo che agonizza inchiodato al letto.\r\nAl processo il Pubblico Ministero, lo stesso che aveva chiesto il carcere per Francesco, investendolo con accuse infondate, fa il processo alla vittima, minimizzando le responsabilità dei carcerieri.\r\nNel procedimento di secondo grado, conclusosi il 15 novembre, i 17 medici e infermieri sono stati condannati a pene tra i 13 mesi e i 2 anni, con la condizionale. Non siamo giustizialisti: le sentenze che privano della libertà qualcuno non ci fanno gioire.\r\nLa giustizia che vogliamo è quella che elimina le sbarre e i legacci, che chiude con gli orrori della psichiatria, in un mondo senza carabinieri. Sì, perché anche noi, come l’anarchico Mastrogiovanni, maestro elementare assassinato dalla psichiatria e dalla forze dell’ordine, siamo, inguaribilmente, “incompatibili con i carabinieri”.\r\n\r\nIl caso di Francesco è la punta di un iceberg enorme, ma spesso invisibile.\r\nA quarant’anni dalla chiusura dei manicomi la psichiatria continua a torturare e, qualche volta, anche a uccidere.\r\nLe prigioni per i “matti”, discariche sociali per contenere e reprimere gli incompatibili, sono tornate in forme diverse, ma la psichiatria continua a torturare e uccidere.\r\n\r\n00000000\r\n\r\nGodzilla e il \u003Cmark>referendum\u003C/mark>\r\n\r\nFate fatica ad arrivare alla fine del mese? Siete nei guai con il padrone di casa? Stanno per sfrattarvi? Vi portano via i mobili perché avete perso il lavoro e non avete pagato le rate? \r\n\r\nDi che vi lamentate? Il governo dice che viviamo nel migliore dei mondi possibili, che liberismo e democrazia garantiscono pace, libertà, benessere. Ci raccontano le favole e pretendono che ci crediamo. \r\nIntanto per la povera gente vivere è sempre più difficile. \r\n\r\nLa destra fascista e leghista all’opposizione ci dice che è tutta colpa di chi è più povero di noi, dell’immigrato, del profugo di guerra: basta chiudere le frontiere e il nostro paese diventa l’Eldorado, dove tutti sono ricchi e felici. \r\n\r\nPure i Pentastellati vorrebbero chiudere le frontiere e cacciare tutti i senza documenti. Vorrebbero anche più galere per rinchiudere i corrotti e i corruttori. Poi tutto andrebbe a posto: noi saremo tutti felici di far ricchi i padroni per bene, saremo contenti che vi siano governi saggi che decidono cosa è meglio per noi. \r\n\r\nGli antagonisti invece hanno trovato la formula magica che risolve tutti i problemi. Votare No alla riforma costituzionale voluta dal governo, per far cadere Renzi e mandare al suo posto i 5 stelle, un partito autoritario, giustizialista, razzista e guerrafondaio. \r\n\r\nLeghisti, fascisti, forza italici, pentastellati, rifondati ed antagonisti andranno tutti a votare No per cacciare Renzi. Anche la minoranza dello stesso PD voterà No per indebolire il governo. \r\n\r\nLa Carta costituzionale è solo carta. Nei fatti la Costituzione reale del paese è sempre stata lontana da quella formale, comunque condizionata dal trovare un equilibrio tra i maggiori partiti, in un paese destinato all’orbita statunitense. Al di là di qualche generico proclama, la Costituzione difende la proprietà privata e quindi il diritto allo sfruttamento del lavoro, delle risorse e delle nostre stesse vite. \r\n\r\nLa distanza tra la Costituzione formale e la Costituzione reale dimostra che le stesse regole del gioco del potere sono solo una vetrina da lustrare nelle cerimonie ufficiali tra il 25 aprile e il 2 giugno. Una vetrina che certa sinistra, radicale e non, sta lustrando per mettere in scena un’opposizione al governo che stenta a crescere nella società e si rifugia nel gioco referendario, dove c’è ressa per partecipare alla partita dei tutti quanti assortiti contro Renzi.\r\n\r\nI richiami alla Resistenza farebbero infuriare i tanti partigiani che combatterono perché volevano che la sconfitta del fascismo fosse il primo passo verso la rivoluzione, senza padroni e senza un governo dei pochi su tutti. \r\n\r\nIn questi ultimi trent’anni chi ha governato ha distrutto diritti e tutele, strappati in decenni di lotte, di chi aspirava ad una totale trasformazione sociale.\r\n\r\nI governi di questi decenni ci hanno detto che non c’erano soldi. Mentivano. I soldi per le guerre, per le armi, per le grandi opere inutili li hanno sempre trovati. Da anni aumenta la spesa bellica e si moltiplicano i tagli per ospedali, trasporti locali, scuole. \r\nNon vogliono spendere per migliorare le nostre vite, perché preferiscono usarli per le guerre non dichiarate, che in barba alla Costituzione, i governi di destra e di sinistra hanno fatto in ogni dove. \r\n\r\nCostruire un’opposizione sociale radicale e radicata è un percorso che non consente scappatoie. \r\n\r\nCacciare Renzi per far governare Di Maio? O Salvini, Berlusconi…\r\n\r\nNon fa per noi. Cacciamoli tutti! Vadano via tutti! \r\n\r\nIl gioco della Carta Costituzionale è come quello delle tre carte: non si vince mai. O, meglio, vince il ceto politico, vincono i populisti, il popolo del no euro, quello degli spaventati dalla finanziarizzazione dell’economia. Non si caccia un mostro evocandone un altro. Il Godzilla che esce dalle acque del Mediterraneo è un mostro nazionalista, che si nutre di muri e filo spinato, che sogna il protezionismo e l’autarchia. Può sconfiggere Renzi, come Trump ha sconfitto Clinton.\r\n\r\nTra i due o tre mostri che governano o aspirano a governare noi rifiutiamo di scegliere, scegliamo il rifiuto. Non vogliamo decidere la foggia delle nostre catene, perché vogliamo spezzarle. \r\n\r\nCambiare la rotta è possibile. Con l’azione diretta, costruendo spazi politici non statali, moltiplicando le esperienze di autogestione, costruendo reti sociali che sappiano inceppare la macchina e rendano efficaci gli scioperi, le lotte territoriali, le occupazioni e riappropriazioni dal basso degli spazi di vita. \r\n\r\nUn mondo senza sfruttati né sfruttatori, senza servi né padroni, un mondo di liberi ed eguali è possibile. \r\nTocca a noi costruirlo.",{"matched_tokens":268,"snippet":269,"value":269},[164],"Anarres del 18 novembre. Psichiatria assassina, libertà e democrazia, Godzilla e il \u003Cmark>referendum\u003C/mark>, la cattiva fama dell'avvocato Valentini...",[271,273,275,277,279,281,283,285],{"matched_tokens":272,"snippet":257,"value":257},[],{"matched_tokens":274,"snippet":258,"value":258},[],{"matched_tokens":276,"snippet":259,"value":259},[],{"matched_tokens":278,"snippet":260,"value":260},[],{"matched_tokens":280,"snippet":172,"value":172},[],{"matched_tokens":282,"snippet":218,"value":218},[164],{"matched_tokens":284,"snippet":170,"value":170},[],{"matched_tokens":286,"snippet":261,"value":261},[],[288,294,296],{"field":33,"indices":289,"matched_tokens":290,"snippets":292,"values":293},[83],[291],[164],[218],[218],{"field":227,"matched_tokens":295,"snippet":269,"value":269},[164],{"field":230,"matched_tokens":297,"snippet":265,"value":266},[164],{"best_field_score":234,"best_field_weight":235,"fields_matched":163,"num_tokens_dropped":44,"score":236,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":14},{"document":300,"highlight":320,"highlights":339,"text_match":232,"text_match_info":351},{"comment_count":44,"id":301,"is_sticky":44,"permalink":302,"podcastfilter":303,"post_author":138,"post_content":304,"post_date":305,"post_excerpt":50,"post_id":301,"post_modified":306,"post_thumbnail":307,"post_title":308,"post_type":196,"sort_by_date":309,"tag_links":310,"tags":315},"38062","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-21-ottobre-elezioni-usa-referendum-settimana-antimilitarista-cacerolazo-femminista/",[138],"Un'altra tappa del viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 10,45 alle 12,45 sui 105,250 di radio Blackout\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n2016-10-21-anarres1\r\n2018-10-18-anarres2\r\n2018-10-18-anarres3\r\nin questa puntata:\r\nLe elezioni negli Stati Uniti. La battaglia per la Casa Bianca ai tempi del basso Impero. Ne abbiamo parlato con Lorenzo della redazione del settimanale anarchico Umanità Nova\r\nIl referendum: ultima spiaggia di un'opposizione sociale con il fiato corto? \r\nAbbiamo fatto una lunga chiacchierata con Massimo Varengo, di Zero in Condotta\r\nTorino. Vigili assassini: striscione in via Bologna\r\nIniziative\r\n \r\n\r\nMangia e bevi per l’anarchia\r\nSabato 22 ottobre cena benefit\r\nalla Fat in corso Palermo 46 dalle 20\r\nDa ciascuno secondo le proprie possibilità, a ciascuno secondo il suo appetito…\r\nPrenotate a fai_to@inrete.it o chiamate 338 659 4361 \r\n\r\n29 ott – 2 nov – 4 nov. Nessuna pace per chi fa guerra. Settimana antimilitarista\r\nSabato 29 ottobre ore 10,30/13,30\r\npresidio antimilitarista itinerante al Balon \r\ncon performance sulle fabbriche d'armi\r\nInterverrà Stefano Capello, autore, tra gli altri, di \"Oltre il giardino\"\r\n\r\n \r\n\r\n \r\nMercoledì 2 novembre ore 21\r\nalla FAT, in corso Palermo 46\r\n“Bombe, muri e frontiere.\r\nGiochi di potenza dal Mediterraneo all'Eufrate. Dal nuovo secolo americano al tutti contro tutti”\r\n\r\nVenerdì 4 novembre ore 17\r\nParata dei disertori con clown army e carro armato, in contemporanea con la cerimonia militarista in piazza Castello\r\nAppuntamento in piazza Castello angolo via Garibaldi\r\n \r\n\r\nContro la violenza femminile sulle donne\r\nSabato 5 novembre ore 20\r\nCacerolazo femminista itinerante per le vie di San Salvario contro la violenza maschile sulle donne\r\nAppuntamento alle 20 in largo Saluzzo (se piove in piazza Madama)\r\norganizza l'assemblea “Non Una di meno” di Torino\r\n\r\n \r\n\r\nAppuntamenti No Tav\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 15,30 in piazza Castello angolo via Garibaldi presidio solidale con i No Tav sotto processo per le giornate del 27 giugno 2011 - sgombero della Libera Repubblica della Maddalena - e 3 Luglio – assedio al nascente cantiere/fortino di Chiomonte.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 7 novembre – presidio in tribunale\r\n\r\n \r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","21 Ottobre 2016","2018-10-17 22:58:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/pace-guerra-lilla-200x110.jpg","Anarres del 21 ottobre. Elezioni USA, referendum, settimana antimilitarista, cacerolazo femminista...",1477069757,[311,312,313,314,201],"http://radioblackout.org/tag/14-novembre/","http://radioblackout.org/tag/antimilitarismo/","http://radioblackout.org/tag/antipsichiatria/","http://radioblackout.org/tag/elezioni/",[316,317,318,319,164],"14 novembre","antimilitarismo","antipsichiatria","elezioni",{"post_content":321,"post_title":325,"tags":328},{"matched_tokens":322,"snippet":323,"value":324},[164],"settimanale anarchico Umanità Nova\r\nIl \u003Cmark>referendum\u003C/mark>: ultima spiaggia di un'opposizione sociale","Un'altra tappa del viaggio su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 10,45 alle 12,45 sui 105,250 di radio Blackout\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n2016-10-21-anarres1\r\n2018-10-18-anarres2\r\n2018-10-18-anarres3\r\nin questa puntata:\r\nLe elezioni negli Stati Uniti. La battaglia per la Casa Bianca ai tempi del basso Impero. Ne abbiamo parlato con Lorenzo della redazione del settimanale anarchico Umanità Nova\r\nIl \u003Cmark>referendum\u003C/mark>: ultima spiaggia di un'opposizione sociale con il fiato corto? \r\nAbbiamo fatto una lunga chiacchierata con Massimo Varengo, di Zero in Condotta\r\nTorino. Vigili assassini: striscione in via Bologna\r\nIniziative\r\n \r\n\r\nMangia e bevi per l’anarchia\r\nSabato 22 ottobre cena benefit\r\nalla Fat in corso Palermo 46 dalle 20\r\nDa ciascuno secondo le proprie possibilità, a ciascuno secondo il suo appetito…\r\nPrenotate a fai_to@inrete.it o chiamate 338 659 4361 \r\n\r\n29 ott – 2 nov – 4 nov. Nessuna pace per chi fa guerra. Settimana antimilitarista\r\nSabato 29 ottobre ore 10,30/13,30\r\npresidio antimilitarista itinerante al Balon \r\ncon performance sulle fabbriche d'armi\r\nInterverrà Stefano Capello, autore, tra gli altri, di \"Oltre il giardino\"\r\n\r\n \r\n\r\n \r\nMercoledì 2 novembre ore 21\r\nalla FAT, in corso Palermo 46\r\n“Bombe, muri e frontiere.\r\nGiochi di potenza dal Mediterraneo all'Eufrate. Dal nuovo secolo americano al tutti contro tutti”\r\n\r\nVenerdì 4 novembre ore 17\r\nParata dei disertori con clown army e carro armato, in contemporanea con la cerimonia militarista in piazza Castello\r\nAppuntamento in piazza Castello angolo via Garibaldi\r\n \r\n\r\nContro la violenza femminile sulle donne\r\nSabato 5 novembre ore 20\r\nCacerolazo femminista itinerante per le vie di San Salvario contro la violenza maschile sulle donne\r\nAppuntamento alle 20 in largo Saluzzo (se piove in piazza Madama)\r\norganizza l'assemblea “Non Una di meno” di Torino\r\n\r\n \r\n\r\nAppuntamenti No Tav\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 29 ore 15,30 in piazza Castello angolo via Garibaldi presidio solidale con i No Tav sotto processo per le giornate del 27 giugno 2011 - sgombero della Libera Repubblica della Maddalena - e 3 Luglio – assedio al nascente cantiere/fortino di Chiomonte.\r\n\r\n \r\n\r\nLunedì 7 novembre – presidio in tribunale\r\n\r\n \r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":326,"snippet":327,"value":327},[164],"Anarres del 21 ottobre. Elezioni USA, \u003Cmark>referendum\u003C/mark>, settimana antimilitarista, cacerolazo femminista...",[329,331,333,335,337],{"matched_tokens":330,"snippet":316,"value":316},[],{"matched_tokens":332,"snippet":317,"value":317},[],{"matched_tokens":334,"snippet":318,"value":318},[],{"matched_tokens":336,"snippet":319,"value":319},[],{"matched_tokens":338,"snippet":218,"value":218},[164],[340,347,349],{"field":33,"indices":341,"matched_tokens":343,"snippets":345,"values":346},[342],4,[344],[164],[218],[218],{"field":227,"matched_tokens":348,"snippet":327,"value":327},[164],{"field":230,"matched_tokens":350,"snippet":323,"value":324},[164],{"best_field_score":234,"best_field_weight":235,"fields_matched":163,"num_tokens_dropped":44,"score":236,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":14},{"document":353,"highlight":365,"highlights":374,"text_match":232,"text_match_info":379},{"comment_count":44,"id":354,"is_sticky":44,"permalink":355,"podcastfilter":356,"post_author":138,"post_content":357,"post_date":358,"post_excerpt":50,"post_id":354,"post_modified":359,"post_thumbnail":360,"post_title":361,"post_type":196,"sort_by_date":362,"tag_links":363,"tags":364},"98622","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-23-maggio-il-leone-di-chicago-referendum-una-trappola-fascisti-in-barriera/",[138],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/2025-05-23-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIl Leone di Chicago\r\nIl nuovo papa, agostiniano statunitense, per ora non gode a sinistra delle stesse simpatie del suo predecessore, nonostante abbia le stesse posizioni sulle donne, le persone omosessuali, trans, non binarie. Ma che dire? Prevost non è certo un populista. Anche se, essendo noto per il proprio spiccato antisemitismo, si è affrettato a correre ai ripari, stringendo la mano al presidente israeliano.\r\nPer capirne di più dobbiamo mettere in fila alcuni fattori chiave. Il primo è sicuramente la scelta del nome, mai casuale per i papi, che danno il loro primo segnale, scegliendo un nome adottato da un papa il cui ruolo è stato in qualche modo cruciale. Leone XIII fu il papa della Rerum Novarum cupiditas, l’enciclica con cui venne formulata la dottrina sociale della chiesa cattolica, basata sulla collaborazione di classe in opposizione alla guerra di classe. In questa stessa enciclica vi è una critica dei processi di industrializzazione, che oggi, in tempi mutati potrebbe avere una forte eco.\r\nInoltre un agostiniano sul soglio di Pietro, con l’insistito ruolo della grazia divina come necessaria ispirazione al bene, può rappresentare una forte alternativa alle chiese evangeliche, che stanno scalzando il cattolicesimo sia in Sud America che in Africa.\r\nNe abbiamo parlato con Giorgio Sacchetti, docente di storia all’Università di Firenze\r\n\r\nReferendum. Una trappola insidiosa\r\nI referendum abrogativi sul reintegro sul posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, le indennità per i lavoratori licenziati nelle imprese con meno di 15 dipendenti, i contratti a termine, la responsabilità delle aziende committenti sugli infortuni nel lavoro in caso di appalti e la riduzione del tempo necessario per richiedere la cittadinanza italiana da parte dei cittadini stranieri, sono ancora una volta un'arma spuntata per i movimenti sociali.\r\nIl gioco referendario ha le sue regole ferree: se non si raggiunge il quorum del 50% + 1, il referendum viene invalidato, portando acqua al mulino del governo.\r\nNon solo. In passato anche i referendum che hanno raggiunto il quorum e la maggioranza sono stati regolarmente svuotati come una vasca da bagno quando si toglie il tappo.\r\nUn buon esempio è il referendum sull'acqua pubblica che, a distanza di oltre un decennio, è stato totalmente ignorato.\r\nNe abbiamo parlato con Gian Maria Valent\r\n\r\nCroci celtiche alla lapide di Ilio Baroni.\r\nChiamata Antifascista per una Barriera libera e solidale. No Pasarán!\r\nAd un mese dalla partecipata commemorazione del 25 aprile, ignoti neofascisti hanno insultato la memoria della Resistenza sfregiando con i loro simboli di morte la lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni.\r\nDomenica 25 maggio ore 16,30 presidio alla lapide in corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 28 giugno\r\ndalle 10,30 alle 12,30\r\npresidio antimilitarista in corso Palermo angolo via Sesia\r\nVia i militari e la polizia da Barriera di Milano!\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nvanno in pausa sino a settembre\r\nCi troverete alla Blackout fest!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","20 Giugno 2025","2025-06-20 01:10:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/faccia-spinata-200x110.jpg","Anarres del 23 maggio. Il Leone di Chicago. Referendum: una trappola. Fascisti in Barriera…",1750381794,[],[],{"post_content":366,"post_title":371},{"matched_tokens":367,"snippet":369,"value":370},[368,164],"Referendum","di storia all’Università di Firenze\r\n\r\n\u003Cmark>Referendum\u003C/mark>. Una trappola insidiosa\r\nI \u003Cmark>referendum\u003C/mark>","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/2025-05-23-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nIl Leone di Chicago\r\nIl nuovo papa, agostiniano statunitense, per ora non gode a sinistra delle stesse simpatie del suo predecessore, nonostante abbia le stesse posizioni sulle donne, le persone omosessuali, trans, non binarie. Ma che dire? Prevost non è certo un populista. Anche se, essendo noto per il proprio spiccato antisemitismo, si è affrettato a correre ai ripari, stringendo la mano al presidente israeliano.\r\nPer capirne di più dobbiamo mettere in fila alcuni fattori chiave. Il primo è sicuramente la scelta del nome, mai casuale per i papi, che danno il loro primo segnale, scegliendo un nome adottato da un papa il cui ruolo è stato in qualche modo cruciale. Leone XIII fu il papa della Rerum Novarum cupiditas, l’enciclica con cui venne formulata la dottrina sociale della chiesa cattolica, basata sulla collaborazione di classe in opposizione alla guerra di classe. In questa stessa enciclica vi è una critica dei processi di industrializzazione, che oggi, in tempi mutati potrebbe avere una forte eco.\r\nInoltre un agostiniano sul soglio di Pietro, con l’insistito ruolo della grazia divina come necessaria ispirazione al bene, può rappresentare una forte alternativa alle chiese evangeliche, che stanno scalzando il cattolicesimo sia in Sud America che in Africa.\r\nNe abbiamo parlato con Giorgio Sacchetti, docente di storia all’Università di Firenze\r\n\r\n\u003Cmark>Referendum\u003C/mark>. Una trappola insidiosa\r\nI \u003Cmark>referendum\u003C/mark> abrogativi sul reintegro sul posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, le indennità per i lavoratori licenziati nelle imprese con meno di 15 dipendenti, i contratti a termine, la responsabilità delle aziende committenti sugli infortuni nel lavoro in caso di appalti e la riduzione del tempo necessario per richiedere la cittadinanza italiana da parte dei cittadini stranieri, sono ancora una volta un'arma spuntata per i movimenti sociali.\r\nIl gioco referendario ha le sue regole ferree: se non si raggiunge il quorum del 50% + 1, il \u003Cmark>referendum\u003C/mark> viene invalidato, portando acqua al mulino del governo.\r\nNon solo. In passato anche i \u003Cmark>referendum\u003C/mark> che hanno raggiunto il quorum e la maggioranza sono stati regolarmente svuotati come una vasca da bagno quando si toglie il tappo.\r\nUn buon esempio è il \u003Cmark>referendum\u003C/mark> sull'acqua pubblica che, a distanza di oltre un decennio, è stato totalmente ignorato.\r\nNe abbiamo parlato con Gian Maria Valent\r\n\r\nCroci celtiche alla lapide di Ilio Baroni.\r\nChiamata Antifascista per una Barriera libera e solidale. No Pasarán!\r\nAd un mese dalla partecipata commemorazione del 25 aprile, ignoti neofascisti hanno insultato la memoria della Resistenza sfregiando con i loro simboli di morte la lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni.\r\nDomenica 25 maggio ore 16,30 presidio alla lapide in corso Giulio Cesare angolo corso Novara\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 28 giugno\r\ndalle 10,30 alle 12,30\r\npresidio antimilitarista in corso Palermo angolo via Sesia\r\nVia i militari e la polizia da Barriera di Milano!\r\n\r\nA-Distro e SeriRiot\r\nvanno in pausa sino a settembre\r\nCi troverete alla Blackout fest!\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20,30\r\nper info scrivete a fai_torino@autistici.org\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":372,"snippet":373,"value":373},[368],"Anarres del 23 maggio. Il Leone di Chicago. \u003Cmark>Referendum\u003C/mark>: una trappola. Fascisti in Barriera…",[375,377],{"field":227,"matched_tokens":376,"snippet":373,"value":373},[368],{"field":230,"matched_tokens":378,"snippet":369,"value":370},[368,164],{"best_field_score":234,"best_field_weight":235,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":44,"score":380,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":14},"578730054645710970",{"document":382,"highlight":396,"highlights":406,"text_match":232,"text_match_info":411},{"comment_count":44,"id":383,"is_sticky":44,"permalink":384,"podcastfilter":385,"post_author":386,"post_content":387,"post_date":388,"post_excerpt":50,"post_id":383,"post_modified":389,"post_thumbnail":390,"post_title":391,"post_type":196,"sort_by_date":392,"tag_links":393,"tags":395},"79715","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-26-01-2023-ecuadorpreguntasnazional-populiste-per-un-referendum-imposto-da-un-presidente-in-caduta-libera-la-turchia-tra-repressione-crisi-economica-presenza-militare-nel/",[136],"radiokalakuta"," \r\n\r\nBastioni di Orione in questa puntata parliamo con Davide Matrone che vive a Quito e collabora con varie testate giornalistiche ,del referendum indetto in Ecuador dal presidente Lasso nel tentativo di recupare consenso dopo l'ondata di proteste contro le politiche neoliberali imposte dal presidente banchiere .Le \"preguntas\" del referendum prefigurano un assetto reazionario delle istituzioni e solleticano le suggestioni populiste richiedendo una diminuzione dei parlamentari ,ma impattano anche sulle politiche ambientali , i movimenti sociali si sono schierati per il no mentre le conseguenze dei tagli alla sanità ,all'istruzione e l'attacco alle condizioni di vita delle masse popolari si fanno sentire sempre di piu' .\r\n\r\nhttps://pagineesteri.it/2023/01/25/america-latina/ecuador-attesa-per-il-referendum-popolare-in-un-paese-in-pena-crisi/\r\n\r\n \r\n\r\n,\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/BASTIONI-260123-DAVIDE-MATRONE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Murat Cinar giornalista e frequentatore della nostra trasmissione parliamo di Turchia , della decisione di Erdogan di anticipare le elezioni ma anche del suo rapporto controverso con l'Unione europea ,del ruolo della Turchia nella Nato ,della presenza militare turca nel nord della Siria,del problema dei profughi siriani e delle soluzione proposte dai partiti di estrema destra turchi,la crisi economica e l'aumento dell'emigrazione con la perdita delle migliori energie del paese, il ruolo della Turchia all'interno della divisione internazionale del lavoro come fabbrica e luogo di assemblaggio a costo del lavoro ridotto e diritti negati per le produzioni del nord Europa.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/BASTIONI-26012023-MURAT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","30 Gennaio 2023","2023-01-30 12:58:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 26/01/2023- ECUADOR\"PREGUNTAS\"NAZIONAL-POPULISTE PER UN REFERENDUM IMPOSTO DA UN PRESIDENTE IN CADUTA LIBERA - LA TURCHIA TRA REPRESSIONE ,CRISI ECONOMICA ,PRESENZA MILITARE NEL NORD DELLA SIRIA E RICATTI SUI MIGRANTI VERSO LE ELEZIONI ANTICIPATE A MAGGIO.",1675083494,[394],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[161],{"post_content":397,"post_title":401},{"matched_tokens":398,"snippet":399,"value":400},[164],"con varie testate giornalistiche ,del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> indetto in Ecuador dal presidente"," \r\n\r\nBastioni di Orione in questa puntata parliamo con Davide Matrone che vive a Quito e collabora con varie testate giornalistiche ,del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> indetto in Ecuador dal presidente Lasso nel tentativo di recupare consenso dopo l'ondata di proteste contro le politiche neoliberali imposte dal presidente banchiere .Le \"preguntas\" del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> prefigurano un assetto reazionario delle istituzioni e solleticano le suggestioni populiste richiedendo una diminuzione dei parlamentari ,ma impattano anche sulle politiche ambientali , i movimenti sociali si sono schierati per il no mentre le conseguenze dei tagli alla sanità ,all'istruzione e l'attacco alle condizioni di vita delle masse popolari si fanno sentire sempre di piu' .\r\n\r\nhttps://pagineesteri.it/2023/01/25/america-latina/ecuador-attesa-per-il-referendum-popolare-in-un-paese-in-pena-crisi/\r\n\r\n \r\n\r\n,\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/BASTIONI-260123-DAVIDE-MATRONE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nCon Murat Cinar giornalista e frequentatore della nostra trasmissione parliamo di Turchia , della decisione di Erdogan di anticipare le elezioni ma anche del suo rapporto controverso con l'Unione europea ,del ruolo della Turchia nella Nato ,della presenza militare turca nel nord della Siria,del problema dei profughi siriani e delle soluzione proposte dai partiti di estrema destra turchi,la crisi economica e l'aumento dell'emigrazione con la perdita delle migliori energie del paese, il ruolo della Turchia all'interno della divisione internazionale del lavoro come fabbrica e luogo di assemblaggio a costo del lavoro ridotto e diritti negati per le produzioni del nord Europa.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/01/BASTIONI-26012023-MURAT.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",{"matched_tokens":402,"snippet":404,"value":405},[403],"REFERENDUM","ORIONE 26/01/2023- ECUADOR\"PREGUNTAS\"NAZIONAL-POPULISTE PER UN \u003Cmark>REFERENDUM\u003C/mark> IMPOSTO DA UN PRESIDENTE IN","BASTIONI DI ORIONE 26/01/2023- ECUADOR\"PREGUNTAS\"NAZIONAL-POPULISTE PER UN \u003Cmark>REFERENDUM\u003C/mark> IMPOSTO DA UN PRESIDENTE IN CADUTA LIBERA - LA TURCHIA TRA REPRESSIONE ,CRISI ECONOMICA ,PRESENZA MILITARE NEL NORD DELLA SIRIA E RICATTI SUI MIGRANTI VERSO LE ELEZIONI ANTICIPATE A MAGGIO.",[407,409],{"field":227,"matched_tokens":408,"snippet":404,"value":405},[403],{"field":230,"matched_tokens":410,"snippet":399,"value":400},[164],{"best_field_score":234,"best_field_weight":235,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":44,"score":380,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":14},{"document":413,"highlight":425,"highlights":434,"text_match":232,"text_match_info":439},{"comment_count":44,"id":414,"is_sticky":44,"permalink":415,"podcastfilter":416,"post_author":386,"post_content":417,"post_date":418,"post_excerpt":50,"post_id":414,"post_modified":419,"post_thumbnail":420,"post_title":421,"post_type":196,"sort_by_date":422,"tag_links":423,"tags":424},"76983","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-08-09-2022-cile-il-rechazo-rigurgito-pinochettista-o-improvvisazione-velleitaria-di-una-sinistra-acerba-analisi-dellesito-del-referendum-costituzionale-cileno-iraq-la-contes/",[136],"Bastioni di Orione ritorna dopo la pausa estiva ,analizziamo con Diego Battistessa giornalista free lance e conoscitore dell'America Latina gli esiti del referendum costituzionale cileno con la vittoria del \"rechazo\" alla costituzione sostenuta dal presidente Boric appena eletto .Si aprono nuovi scenari ,i partiti tornano in campo ,si dovrà tener conto dell'influenza delle destre nella società cilena durante processo riformatore che il governo del presidente dovrà intraprendere ,si aprirà una negoziazione sul nuovo testo della costituzione e già si sfrondano le ali radicali della compagne governativa.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/BASTIONI-08092022-CILE-DIEGO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Antonella De Biasi giornalista attenta e appassionata osservatrice del Medio Oriente facciamo un ampio giro d'orizzonte partendo dalla situazione in Iraq dopo gli scontri davanti al parlamento per la definizione del nuovo governo e il ruolo di Muqtada Al Sadr ,l'influenza dell'Iran e la sua situazione interna ,il ruolo della Turchia nella ridefinizione degli equilibri mediorientali, la contesa per il controllo delle risorse energetiche nel Mediterraneo orientale , la Siria e la questione curda.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/BASTIONI-080920022-ANTONELLA.mp3\"][/audio]","11 Settembre 2022","2022-09-11 17:24:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/blade-1-200x110.jpg","-BASTIONI DI ORIONE 08/09/2022-CILE IL RECHAZO ,RIGURGITO PINOCHETTISTA O IMPROVVISAZIONE VELLEITARIA DI UNA SINISTRA ACERBA ? ANALISI DELL'ESITO DEL REFERENDUM COSTITUZIONALE CILENO - IRAQ LA CONTESA PER IL POTERE DIVIDE IL FRONTE SCITA ,L'INFLUENZA IRANIANA ,LA DEFINIZIONE DEI NUOVI EQUILIBRI IN MEDIO ORIENTE,LA PARTITA DEL GAS NEL MEDITERRANEO ORIENTALE.",1662917080,[394],[161],{"post_content":426,"post_title":430},{"matched_tokens":427,"snippet":428,"value":429},[164],"dell'America Latina gli esiti del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> costituzionale cileno con la vittoria","Bastioni di Orione ritorna dopo la pausa estiva ,analizziamo con Diego Battistessa giornalista free lance e conoscitore dell'America Latina gli esiti del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> costituzionale cileno con la vittoria del \"rechazo\" alla costituzione sostenuta dal presidente Boric appena eletto .Si aprono nuovi scenari ,i partiti tornano in campo ,si dovrà tener conto dell'influenza delle destre nella società cilena durante processo riformatore che il governo del presidente dovrà intraprendere ,si aprirà una negoziazione sul nuovo testo della costituzione e già si sfrondano le ali radicali della compagne governativa.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/BASTIONI-08092022-CILE-DIEGO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Antonella De Biasi giornalista attenta e appassionata osservatrice del Medio Oriente facciamo un ampio giro d'orizzonte partendo dalla situazione in Iraq dopo gli scontri davanti al parlamento per la definizione del nuovo governo e il ruolo di Muqtada Al Sadr ,l'influenza dell'Iran e la sua situazione interna ,il ruolo della Turchia nella ridefinizione degli equilibri mediorientali, la contesa per il controllo delle risorse energetiche nel Mediterraneo orientale , la Siria e la questione curda.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/09/BASTIONI-080920022-ANTONELLA.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":431,"snippet":432,"value":433},[403],"SINISTRA ACERBA ? ANALISI DELL'ESITO DEL \u003Cmark>REFERENDUM\u003C/mark> COSTITUZIONALE CILENO - IRAQ LA CONTESA","-BASTIONI DI ORIONE 08/09/2022-CILE IL RECHAZO ,RIGURGITO PINOCHETTISTA O IMPROVVISAZIONE VELLEITARIA DI UNA SINISTRA ACERBA ? ANALISI DELL'ESITO DEL \u003Cmark>REFERENDUM\u003C/mark> COSTITUZIONALE CILENO - IRAQ LA CONTESA PER IL POTERE DIVIDE IL FRONTE SCITA ,L'INFLUENZA IRANIANA ,LA DEFINIZIONE DEI NUOVI EQUILIBRI IN MEDIO ORIENTE,LA PARTITA DEL GAS NEL MEDITERRANEO ORIENTALE.",[435,437],{"field":227,"matched_tokens":436,"snippet":432,"value":433},[403],{"field":230,"matched_tokens":438,"snippet":428,"value":429},[164],{"best_field_score":234,"best_field_weight":235,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":44,"score":380,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":14},6637,{"collection_name":196,"first_q":15,"per_page":129,"q":15},7,["Reactive",444],{},["Set"],["ShallowReactive",447],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fKfJleymx-bLBvH_L3-LTLmz8H26w4X6N0qIXp338_Uc":-1},true,"/search?query=referedum"]