","L’Iraq e la Siria nel grande gioco mediorientale","post",1509463571,[59,60,61,62,63,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73],"http://radioblackout.org/tag/barzani/","http://radioblackout.org/tag/confederalismo-democratico/","http://radioblackout.org/tag/hassad/","http://radioblackout.org/tag/iraq/","http://radioblackout.org/tag/isis/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/raqqa/","http://radioblackout.org/tag/refertendum-indipendenza/","http://radioblackout.org/tag/rojava/","http://radioblackout.org/tag/russia/","http://radioblackout.org/tag/sciiti/","http://radioblackout.org/tag/siria/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/","http://radioblackout.org/tag/sunniti/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[27,33,23,17,15,75,19,31,21,76,77,78,29,25,79],"Kurdistan","russia","sciiti","Siria","Turchia",{"tags":81},[82,84,86,88,90,92,94,96,101,103,105,107,109,111,113],{"matched_tokens":83,"snippet":27},[],{"matched_tokens":85,"snippet":33},[],{"matched_tokens":87,"snippet":23},[],{"matched_tokens":89,"snippet":17},[],{"matched_tokens":91,"snippet":15},[],{"matched_tokens":93,"snippet":75},[],{"matched_tokens":95,"snippet":19},[],{"matched_tokens":97,"snippet":100},[98,99],"refertendum","indipendenza","\u003Cmark>refertendum\u003C/mark> \u003Cmark>indipendenza\u003C/mark>",{"matched_tokens":102,"snippet":21},[],{"matched_tokens":104,"snippet":76},[],{"matched_tokens":106,"snippet":77},[],{"matched_tokens":108,"snippet":78},[],{"matched_tokens":110,"snippet":29},[],{"matched_tokens":112,"snippet":25},[],{"matched_tokens":114,"snippet":79},[],[116],{"field":34,"indices":117,"matched_tokens":119,"snippets":121},[118],7,[120],[98,99],[100],1157451471441625000,{"best_field_score":124,"best_field_weight":125,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":45,"score":126,"tokens_matched":127,"typo_prefix_score":45},"2211897868544",13,"1157451471441625193",2,6646,{"collection_name":56,"first_q":31,"per_page":130,"q":31},6,{"facet_counts":132,"found":136,"hits":145,"out_of":225,"page":14,"request_params":226,"search_cutoff":35,"search_time_ms":227},[133,140],{"counts":134,"field_name":138,"sampled":35,"stats":139},[135],{"count":136,"highlighted":137,"value":137},3,"I Bastioni di Orione","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":141,"field_name":34,"sampled":35,"stats":144},[142],{"count":136,"highlighted":143,"value":143},"Bastioni di Orione",{"total_values":14},[146,178,204],{"document":147,"highlight":161,"highlights":168,"text_match":172,"text_match_info":173},{"comment_count":45,"id":148,"is_sticky":45,"permalink":149,"podcastfilter":150,"post_author":48,"post_content":151,"post_date":152,"post_excerpt":51,"post_id":148,"post_modified":153,"post_thumbnail":154,"post_title":155,"post_type":156,"sort_by_date":157,"tag_links":158,"tags":160},"93023","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-24-10-2024-la-corte-di-giustizia-dellunione-europea-riconosce-i-diritti-del-popolo-saharawi-vertice-dei-brics-elezioni-in-moldavia-e-ucraina-uniamo-i-puntini/",[137],"Bastioni di Orione ritorna sulla questione della lotta per l'autodeterminazione del popolo saharawi con Andrea Mezzetti e Kynzi Grizzi due partecipanti alla Delegazione italiana delle 30 associazioni che gestiscono i progetti sul saharawi che è stata all'audizione della IV commissione speciale sul Saharawi dell’assemblea generale dell’Onu . Il 4 ottobre scorso la Corte Europea di giustizia ha sancito che non sono validi gli accordi intercorsi con il Marocco per lo sfruttamento delle risorse del popolo saharawi e riconosce il Sahara occidentale come occupato ma non parte del Marocco e che le risorse vanno ai saharawi, quindi contro interessi di Francia e Spagna, alla base della sentenza c'è la constatazione che la popolazione del Sahara occidentale non aveva dato il proprio consenso e che i trattati erano stati conclusi in violazione dei principi di autodeterminazione dei popoli.\r\n\r\nUn altra sentenza del tribunale civile di Roma ha riconosciuto lo status di rifugiato a Mohamed Dihani, attivista saharawi per i diritti umani perseguitato dal regime marocchino. In questa sentenza depositata il 16 settembre scorso si riconosce che il Marocco non è un paese sicuro per Mohamed e ritiene credibili le sue denunce fatte in questi anni circa la persecuzione e la repressione subita durante il suo soggiorno in Marocco.\r\n\r\nCon in nostri interlocutori parliamo anche del ruolo della missione MINURSO ,sostanzialmente inefficace ,dell'ormai fantomatico referendum per l'indipendenza ,del ruolo che rivestono gli accordi di Abramo e il riconoscimento delle pretese marocchine da parte della Francia ,la politica di Rabat che incoraggia i coloni a trasferirsi nel territorio occupato del Sahara occidentale.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-24102024-SAHARAWI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Francesco Dall'Aglio ,esperto di Est Europa e questioni strategico - militari ,parliamo della riunione dei Brics che si è tenuta in questi giorni a Kazan e delle sue conseguenze sugli scenari economici e commerciali in una prospettiva di superamento del sistema finanziario \"dollaro centrico\" ereditato dagli equilibri post bellici. Il vertice di Kazan è stato un momento di definizione di una strategia multipolare che critica apertamente la politica sanzionatoria dell'Occidente globale e che mira alla costituzione di un circuito finanziario alternativo allo SWIFT e alla costituzione di una istituzione finanziaria svincolata dal condizionamento delle politiche statunitensi. La presenza del segretario delle Nazioni Unite al vertice dei BRICS è stata criticata da Zelensky e questa annotazione ci consente di fare un aggiornamento sulla situazione sul terreno della guerra russo ucraina per poi passare ad analizzare i risultati delle elezioni moldave.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/BASTIONI-24102024-DALL-AGLIO.mp3\"][/audio]","27 Ottobre 2024","2024-10-27 20:47:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 24/10/2024-LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL'UNIONE EUROPEA RICONOSCE I DIRITTI DEL POPOLO SAHARAWI-VERTICE DEI BRICS, ELEZIONI IN MOLDAVIA E UCRAINA UNIAMO I PUNTINI.","podcast",1730062066,[159],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[143],{"post_content":162},{"matched_tokens":163,"snippet":166,"value":167},[164,165],"referendum","l'indipendenza","MINURSO ,sostanzialmente inefficace ,dell'ormai fantomatico \u003Cmark>referendum\u003C/mark> per \u003Cmark>l'indipendenza\u003C/mark> ,del ruolo che rivestono gli","Bastioni di Orione ritorna sulla questione della lotta per l'autodeterminazione del popolo saharawi con Andrea Mezzetti e Kynzi Grizzi due partecipanti alla Delegazione italiana delle 30 associazioni che gestiscono i progetti sul saharawi che è stata all'audizione della IV commissione speciale sul Saharawi dell’assemblea generale dell’Onu . 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Ormai non si potrà piu' parlare della Siria come l'abbiamo conosciuta finora ,l'instabilità è divenuta l'unica certezza , tutta la zona che va dall'Iraq al Libano passando per la Siria si sta ridisegnando verso una configurazione che prevede Israele come unica potenza militarmente dominante. L'opzione laica panaraba incarnata dal partito bath nelle sue differenti declinazioni nazionali è evaporata ,l'insurrezione jihadista di stampo salafita che aveva prevalso fra le correnti sunnite si sta trasformando per opportunismo in una fratellaza musulmana subordinata alle proiezioni strategiche neottomane della Turchia . Erdogan ha mandato un chiaro messaggio a quelle potenze che vogliono ridefinire gli equilibri in Medio Oriente sulla sua influenza con cui bisognerà inevitabilmente fare i conti anche per non rischiare di rimanere tagliato fuori dal corridoio economico e infrastruturale Imec , corridoio tra India, Medio Oriente ed Europa, annunciato a settembre 2023, che come illustrato con tanto di cartelli da Netanyahu alle Nazione Unite prevede la cancellazione di Gaza dalla mappa geografica. I curdi rischiano di subire l'attacco delle milizie filo turche in particolare dell'Esercito Nazionale Siriano che sono lo strumento con cui Erdogan vuole realizzare il suo piano di creare una zona cuscinetto ai confini della Turchia e annientare l'entità curda ,il suo timore è che nel contesto della disintegrazione dello stato siriano si possa concretizzare un entità statale curda nel nord est della Siria.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/BASTIONI-12122024-MURAT-SIRIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nTorniamo a parlare della lotta per l'indipendenza del popolo saharawi con Mirca , compagna che ci racconta la sua esperienza di viaggio a Tindouf dove i rifugiati saharawi sono distribuiti in cinque accampamenti denominati wilaya , viaggio organizzato tramite la rappresentante in Italia del Polisario, Fatima Mahfud e la comunità di Sesto fiorentino. Ci viene restituita un vivace quadro delle condizioni di vita dei rifugiati ,sopratutto donne e bambini ,che nonostante le difficoltà non perdono la determinazione nella lotta e la certezza di ritornare nei propri territori occupati dal Marocco da cinquant' anni . Parliamo anche con Abdallah Salim responsabile del Polisario a Sesto fiorentino che ci parla del muro di divisione costruito dal Marocco nei territori occupati del Sahara occidentale ,lungo 2700 km e infestato da 9 milioni di mine ,molte italiane . Le condizioni dell'occupazione coloniale marocchina sono estremamente pesanti per la popolazione rimasta ,con sparizioni,torture in carcere ed arresti .La guerra è ripresa ad intermittenza mentre ormai la prospettiva del referendum ,non difesa dagli organismi internazionali ,è sfumata . Di fronte alla resistenza del Fronte Polisario il Marocco propone irricevibili progetti di autonomia all'interno dello stato marocchino , Spagna e Francia e Marocco hanno messo gli occhi sui ricchi giacimenti di fosfato e sulle concessioni per la pesca ,mentre la Corte di giustizia dell’Unione Europea ha bocciato lo scorso 4 ottobre ancora una volta l'accordo commerciale tra Ue e Marocco del 2019 relativamente al territorio del Sahara Occidentale, fondamentalmente perché l’accordo e le sue integrazioni non rispettano il diritto all’autodeterminazione del popolo sahrawi, il cui parere non è stato acquisito.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/BASTIONI-12120024-SAHARAWI.mp3\"][/audio]","14 Dicembre 2024","2024-12-14 20:03:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/05/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 12/12/2024-L'IMPLOSIONE DELLA SIRIA E LE MIRE NEOTTOMANE DI ERDOGAN -IL POLISARIO CONTINUA LA SUA LOTTA PER I DIRITTI DEL POPOLO SAHARAWI",1734206603,[159],[143],{"post_content":193},{"matched_tokens":194,"snippet":195,"value":196},[165],"a parlare della lotta per \u003Cmark>l'indipendenza\u003C/mark> del popolo saharawi con Mirca","Bastioni di Orione ritorna sulla Siria con Murat Cinar giornalista turco che vive in Italia il quale ci restituisce la prospettiva turca sugli eventi siriani a partire dalla fine degli accordi di Astana tra Russia ,Iran e Turchia che avevano sancito la divisione delle sfere d'influenza in Siria. 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Nei campi profughi si sono attivate le scuole con un buon successo per l'istruzione nel Polisario e questo, come le strutture ospedaliere di Tindouf sono in gran parte ascrivibili all'impegno femminile.\r\n\r\nSi prosegue così paragonando popolo saharawi, curdi e palestinesi, trovando similarità e differenze nella comune condizione di occupazione. Approfondendo però anche la condizione di estrema povertà e l'assenza di una classe media o di possibilità di permettersi un'istruzione universitaria in Europa. E la chiacchierata si conclude ad anello tornando sulla questione risorse e loro saccheggio che coinvolge anche imprese italiane. E di nuovo emerge l'ingombrante figura della monarchia pigliatutto che riduce i marocchini a sudditi di un sovrano coloniale, che possiede le terre e quindi anche lo sfruttamento delle miniere finanzia la sua campagna di occupazione e repressione del popolo saharawi.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/BASTIONI-250424-SAHRAWI.mp3\"][/audio]","2 Maggio 2024","2024-05-02 23:52:58","BASTIONI DI ORIONE 25/04/2024- LA RESISTENZA DEL POPOLO SAHRAWI E LA SOLIDARIETA' IN BICICLETTA .",1714693759,[159],[143],{"post_content":217},{"matched_tokens":218,"snippet":219,"value":220},[165],"degli interessi coloniali che impediscono \u003Cmark>l'indipendenza\u003C/mark> della popolazione del Sahara occidentale,","Bastioni di Orione ha incontrato Sanna Ghotbi e Benjamin Ladraa, due ciclisti svedesi simpatizzanti per la lotta del popolo sahrawi che sono partiti il 15 maggio 2022 da Goteborg a cavallo di due bici pesanti 40 chili e contano di arrivare in Sahara occidentale nel 2025, dopo aver percorso 30.000 chilometri dedicati alla sensibilizzazione dell'ingiustizia che il popolo sahrawi subisce da mezzo secolo, costretto a vivere in campi profughi , ospiti nel Sud dell'Algeria a Tindouf.\r\n\r\nI due giovani ciclisti militanti hanno dapprima inquadrato quali risorse sono al centro degli interessi coloniali che impediscono \u003Cmark>l'indipendenza\u003C/mark> della popolazione del Sahara occidentale, i giacimenti di fosfati che vengono sfruttati dalle compagnie multinazionali e arrichiscono la monarchia marocchina .Ci hanno parlato del muro lungo 2700 km innalzato dal Marocco per mantenere il controllo sul territorio, dell'invasione dei coloni marocchini iniziata con la cosidetta \"marcia verde\" nel 1975 ,del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> fantasma per l'autodeterminazione richiesto a gran voce dal Fronte Polisario e mai svolto ,della vita nei campi profughi e del ruolo delle donne.\r\n\r\nIntanto si sta creando un embrione di stato saharawi organizzato in modo autonomo nel territorio algerino grazie alla autonomia data dall'Algeria. 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