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Le stime ufficiali parlano di 20 milioni di persone il cui salario minimo solo entro il 2020 potrà raggiungere il minimo di sopravvivenza, mentre non più del 25% dei lavoratori raggiungerebbe il salario medio di 36.000 rubli. Secondo i dati riportati da communist.ru, il salario medio del paese sarebbe invece di 15.150 rubli e pochissime aree supererebbero i 30.000 rubli, mentre nella maggior parte si viaggerebbe sui 10.000. Questa, insieme alla rabbia anti-corruzione, è la ragione del successo delle manifestazioni organizzate il 26 marzo in tutta la Russia, da San Pietroburgo a Vladivostok passando per Mosca e decine di altre città. Protagonisti in primo luogo i giovani, su cui si è abbattutea la scure repressiva che ha portato all'arresto di centinaia di persone.\r\nA far leva su casi veri o inventati di corruzione e sulle altre cause di malcontento per fomentare una ribellione anti-governativa, così da indebolire lo Stato dall’interno, mentre dall’esterno cresce su di esso la pressione militare, politica ed economica, è stato Alexey Navalny. Navalny è co-fondatore del movimento «Alternativa democratica», beneficiario della National Endowment for Democracy (Ned), potente «fondazione privata non-profit» statunitense che con fondi forniti anche dal Congresso finanzia, apertamente o sottobanco, migliaia di organizzazioni non-governative in oltre 90 paesi per «far avanzare la democrazia», nonchè una delle succursali della Cia per le operazioni coperte. Navalny, nel frattempo, è ovviamente già diventato un eroe delle cronache mainstream occidentali.\r\n\r\n \r\n\r\nNel frattempo, sempre sulle cronache mainstream occidentali dilaga la notizia dell'apertura di un \"campo di concentramento per omosessuali\" nella Cecenia di Kadyrov. In realtà, la violenza omofoba - e non solo - è già da tempo sufficientemente orribile nel paese da non necessitare di titoli sensazionalistici. Come denunciato ad inizio aprile da Novaya Gazeta sulla base di testimonianze anonime, più di 100 uomini, accusati di essere omosessuali, sarebbero stati arrestati dalla polizia cecena ricostruendo i loro rapporti tramite le app di incontro gay ed almeno tre persone sarebbe state uccise. Sarebbe da tempo in atto una “repressione di massa di ceceni sospettati di avere un orientamento omosessuale”, con rapimenti da parte della polizia, torture, umiliazioni, violenze sessuali. 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Abbiamo realizzato il tutto in differita, proprio perchè mentre stavamo registrando l'intervista, Francesca si stava recando in macchina verso Ginevra per portare la voce dei lavoratori di fronte agli azionisti del fondo Richemont che controlla, tra gli altri brand, Montblanc.\r\n\r\nGià l'anno scorso lavoratori, membri del sindacato e solidali erano andati a ricordare le responsabilità diretta a questi azionisti, la cui somma di fatturato dell'anno scorso ammontava a circa 21 miliardi di euro, guadagnati sul sangue di lavoratori costretti a lavorare dalle 12 alle 14 anche 15 ore al giorno, senza alcun dispositivo per la sicurezza e pagati 3 euro all'ora.\r\n\r\nFrancesca ci racconta nello specifico come è andata l'anno passato la contestazione a Ginevra e ci spiega le diversità con quelle che si terranno il 10 Settembre, perchè ci saranno di nuovo i lavoratori coinvolti nella vertenza Montblanc in presidio davanti all'Hotel Intercontinental, ma ci sarà anche una voce di critica dall'interno dell'assemblea di azionisti che proprio li avrà luogo. Infatti grazie alla convergenza con Abiti Puliti, parte della campagna internazionale Clean Clothes Campaign e ai contatti creati in loco con i sindacati svizzeri solidali, l'ONG Public Eye, ha intrapreso le mosse di quello che si definisce azionariato critico e da azionista, avrà facoltà di esprimere il suo parere critico sulle condotte in materia di tutela dei diritti dei lavoratori, all'assemblea degli azionisti.\r\n\r\nContinuiamo l'intervista proprio ricordando le numerose collaborazioni virtuose della lotta dei lavoratori Montblanc oltre che con le realtà già elencate, anche con il Collettivo lavoratori ex GKN e con Al Jazeera, che ha prodotto un reportage (che potete trovare sotto l'audio dell'intervista) e di quanto queste si siano rivelate parte fondamentale dei processi di lotta nel mondo dell'industria tessile e non solo.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/09/F_m_09_09_Francesca-SUDD-COBAS-su-picchetto-Montblanc-a-Ginevra.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\nhttps://www.youtube.com/watch?v=owXegVj1NC4\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento della puntata è ruotato attorno al collettivo CALP di Genova, in compagnia di Lorenzo Montanari di USB Torino, anche con lui intervista registrata in differita, proprio perchè con il sindacato sono parte attiva della presenza di piazza di cui abbiamo parlato nel primo collegamento della puntata. 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Da quest'ultimo testo abbiamo tratto parole e ispirazione per questo radiospettacolo\r\n\r\nAscolta o scarica:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/eliogabalodefinitivo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer maggiori informazioni consigliamo l'ascolto di questa intervista impossibile a Eliogabalo di Malerba e Poli (https://www.youtube.com/watch?v=XCWN9mDjzsY)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/ELIOGABALO-Le-interviste-impossibili.mp3\"][/audio]",[264],{"field":100,"matched_tokens":265,"snippet":261,"value":262},[260],{"best_field_score":238,"best_field_weight":142,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":239,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":38},{"document":268,"highlight":282,"highlights":287,"text_match":236,"text_match_info":290},{"comment_count":46,"id":269,"is_sticky":46,"permalink":270,"podcastfilter":271,"post_author":273,"post_content":274,"post_date":275,"post_excerpt":52,"post_id":269,"post_modified":276,"post_thumbnail":277,"post_title":278,"post_type":221,"sort_by_date":279,"tag_links":280,"tags":281},"95891","http://radioblackout.org/podcast/matinee-xxl-67-24-02-2025/",[272],"matinée xxl","Adriano","Mattinata di poche parole. Gufo Mangiasale vola in Nuova Zelanda, mentre Dj Post Pony, ancora confuso dalla parata di carnevale, non sa se indossare una carmagnola con feluca o un bel tabarro con solo licium e baionetta - arriva in ritardo ma comunque bello sfasato, è lunedì anche per lui.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/matine240225.mp3\"][/audio]\r\n\r\nTracklist:\r\nMiki Yui - grant\r\nEzio Piermattei - A1-2 (Gran Trotto)\r\nBohman Brothers - Plummet / Rollmops\r\nMaria Teresa Luciani - Between Town and Country / Public Gardens\r\nI Tarantolati - Al Mare\r\nMaria Teresa Luciani - Modern Residential Complex\r\nJoachim Badenhorst - Duo With Annoying Birds\r\nMark Hollis - Colour Of Spring\r\nJohn Coltrane - A love supreme III\r\nAndrew Peckler - Saxemburg ?\r\nNikolaienko - live a cafe oto (side a)\r\nAhnnu - Special Forces (excerpt)\r\nPatrick Gibson ??\r\nBroshuda- Fatima’s dreams (excerpt)\r\n\r\n ","24 Febbraio 2025","2025-02-24 12:25:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/photo_2025-02-24_12-12-32-200x110.jpg","Matinée XXL #67 - 24.02.2025",1740399901,[],[],{"post_content":283},{"matched_tokens":284,"snippet":285,"value":286},[230],"Luciani - Between Town and Country / \u003Cmark>Public\u003C/mark> Gardens\r\nI Tarantolati - Al Mare\r","Mattinata di poche parole. 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I primi residenti sono previsti per l’estate 2025.\r\n\r\nSe Woven City intende essere la capofila di questa fase dell’ingegneria sociale urbanistica (arrivando a registrare i suoi slogan come marchi: A Living Laboratory™, Human-Centered, and Ever Evolving City™ ), è importante leggere il modello Smart City anche nell’ottica delle Charter Cities promosse dall’agenda neoliberista: zone che fuoriescono dal campo di forza dello Stato in favore di quello del mercato.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_ToyotaWoven_SmartCity.mp3\"][/audio]","11 Febbraio 2025","2025-02-11 10:29:25","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bcupcb_woven-aiact-200x110.jpg","AI ACT: ECCEZIONI SECURITARIE IN VIGORE | TOYOTA WOVEN CITY",1739269697,[305,306,307,308,309,310,311,312,313],"http://radioblackout.org/tag/ai-act/","http://radioblackout.org/tag/charter-cities/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/killer-robots/","http://radioblackout.org/tag/riconoscimento-emotivo/","http://radioblackout.org/tag/riconoscimento-facciale/","http://radioblackout.org/tag/smart-city/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/war-on-migrants/",[315,316,317,318,319,320,321,322,323],"AI Act","charter cities","intelligenza artificiale","killer robots","riconoscimento emotivo","riconoscimento facciale","smart city","sorveglianza","war on migrants",{"post_content":325},{"matched_tokens":326,"snippet":327,"value":328},[260],"aperture alla sorveglianza pervasiva, quali \u003Cmark>ruoli\u003C/mark> hanno giocato gli apparati securitari","Estratti dalla puntata del 10 febbraio 2025 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nAI ACT: ECCEZIONI SECURITARIE E SORVEGLIANZA ALGORITMICA\r\n\r\nIl 2 febbraio 2025 sono entrate in vigore alcune norme previste dall’AI ACT, la normativa europea riguardante le applicazioni dell’intelligenza artificiale.\r\n\r\nApriamo l’approfondimento con una rapida analisi del ruolo che questo quadro normativo può assumere e di cosa rappresenti per il mercato digitale europeo, soffermandoci sulle pratiche considerate “inaccettabili” per il livello di rischio attribuitogli… salvo poi osservare come, sotto la pressione dell’apparato repressivo e delle lobbies della sorveglianza di massa, si siano prodotte diverse clausole di eccezionalità che consentono tanto il riconoscimento facciale negli spazi pubblici quanto quello emotivo alle frontiere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_AiAct2025_intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nGrazie al contributo di Martina Turola (The Good Lobby) approfondiamo diversi aspetti dell’AI ACT: come sono state plasmate queste aperture alla sorveglianza pervasiva, quali \u003Cmark>ruoli\u003C/mark> hanno giocato gli apparati securitari e le aziende del settore, cosa possiamo aspettarci in termini di proliferazione e normalizzazione dell’ambiente sorvegliante basato su intelligenza artificiale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BCUPCB_AiAct_MartinaTurola.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nTOYOTA WOVEN CITY\r\n\r\nWoven City di Toyota, è una Smart City laboratorio costruita sul sito di una fabbrica dismessa nella prefettura di Shizuoka in Giappone: un contesto sperimentale sorvegliante dove trasformare umani in cavie per estrarre dati dalle loro interazioni con l’ambiente, i prodotti di consumo, la comunità.\r\n\r\nNel corso della sua prima presentazione al pubblico, Toyota dichiarò che sarebbe stata un “prototipo di città del futuro” testare veicoli autonomi, tecnologia per domotica, robotica relazionale e nuovi prodotti per la mobilità su una popolazione di persone reali. 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Dawson,regista,sceneggiatore ed effettista. Un maestro dei generi del cinema italiano.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 05 ore 08,30 – CRAIM: centro per la sorveglianza multimediale della polizia italiana 37 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]: CRAIM (acronimo di Centro di Ricerca per l’Analisi delle Informazioni Multimediali della Polizia di Stato) è una struttura dell’apparato repressivo e sorvegliante italiano decisamente invisibilizzata.\r\n\r\nCRAIM raccoglie, conserva ed elabora file di immagine, video, registrazioni vocali e testi raccolti online con funzioni di indagine e di intelligence.\r\n\r\nApprofondimento di Bello Come Una Prigione Che Brucia con Riccardo Coluccini\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 06 ore 08,30 – Amadeu Casellas, Robin Hood spagnolo 38 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nAmadeu Casellas ha passato più di un quarto di secolo nelle carceri spagnole per aver commesso qualche decina di rapine durante gli anni Settanta e Ottanta. In prigione ha preso parte alla diversificazione delle forme di lotta dei detenuti e a una serie impressionante di scioperi della fame, l’ultimo dei quali – messo in atto per ottenere la revisione delle proprie condanne – vide un’ampia ondata di mobilitazioni e solidarietà in suo favore in Spagna e a livello internazionale. Rilasciato definitivamente nel 2010, ha scritto un libro (Un reflejo de la sociedad. 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The type of images transmitted, who selects them, who decides what to say and what not to say, and how to say it are therefore crucial for the functioning of democracies, for the selection of politicians through elections, and subsequently in holding them accountable to the electorate.\r\n\r\nIn Italy, this phenomenon is glaring: since the early 2000s, Israel has become a model, a laboratory that the European and Italian right has increasingly looked to with interest. This trend emerged at the same time as the global right incorporated the fight against Palestinian terrorism into the broader scenario of the war on terror sparked by the events of September 11, the invasion of Iraq, and Afghanistan. In this context, the state of Israel was elevated to the front line of a war defending the West against Islamic extremism. 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Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 08,30 – 8 Marzo anticarcerario 113 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 20,00 – Rock en Caux 23/01/2025 64 minuti [Patryck Albert, Radio Vallée de la Lézarde]: Ultima trasmissione di questo format in onda su Radio Vallèe de la Lèzarde per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 21,30 – Free and easy 26/01/2025 72 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\nUltima trasmissione di questo format in onda su Ouest Track Radio per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 23,30 – Lady Maru live set per Queer on space, sunday after tea podcast 72 minuti [Radio Blackout, Lady Maru]: This dj set is a 2020’s Podcast of 09/02/2020 for Queer on Space, Sunday After Tea, with a Deep Sound Hypnotic Techno.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 09 ore 09,30 – 9cento - Crac Autoproduzioni Sotterranee + Raffaello Regoli 76 minuti [Crac Autoproduzioni Sotterranee, Radio Blackout]: 9cento eventi e sedimentazioni cantautoriali, di nomadismo tra improvvisazione, esplorazione sonora e rumorismo.\r\nCondotti da Crac Autoproduzioni Sotterranee e Raffaello Regoli detto “Stratuz” della Compagnia Teatro Ribelle attraverso il filo rosso e nero dal secolo scorso ai giorni nostri e anche oltre l’orizzonte. Ricordi e storie realmente accadute che legano inevitabilmente sconfitte e vittorie: dai morti nelle trincee alle fughe sulla montagna; dai campi di concentramento alle vittorie in armi delle Resistenze; dall’alienazione e le nevrosi della Fabbrica-Metropoli ai sogni di liberazione degli anni ’70. Dalle successive sconfitte alle rinascite future passando per Genova 2001…Ci sono momenti in cui un sogno sembra tramontare…ma verrà ancora una nuova Alba… Ciò che precede l’azione… per l’indissolubilità di un sogno…\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 13,30 – La profezia del popolo Yanomami 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nL’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. Parole di uno sciamano yanomami.","6 Febbraio 2025","2025-02-06 23:44:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black holes dal 3 al 9 Febbraio 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Dawson,regista,sceneggiatore ed effettista. Un maestro dei generi del cinema italiano.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 05 ore 08,30 – CRAIM: centro per la sorveglianza multimediale della polizia italiana 37 minuti [Radio Blackout, Bello come una prigione che brucia]: CRAIM (acronimo di Centro di Ricerca per l’Analisi delle Informazioni Multimediali della Polizia di Stato) è una struttura dell’apparato repressivo e sorvegliante italiano decisamente invisibilizzata.\r\n\r\nCRAIM raccoglie, conserva ed elabora file di immagine, video, registrazioni vocali e testi raccolti online con funzioni di indagine e di intelligence.\r\n\r\nApprofondimento di Bello Come Una Prigione Che Brucia con Riccardo Coluccini\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 06 ore 08,30 – Amadeu Casellas, Robin Hood spagnolo 38 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nAmadeu Casellas ha passato più di un quarto di secolo nelle carceri spagnole per aver commesso qualche decina di rapine durante gli anni Settanta e Ottanta. In prigione ha preso parte alla diversificazione delle forme di lotta dei detenuti e a una serie impressionante di scioperi della fame, l’ultimo dei quali – messo in atto per ottenere la revisione delle proprie condanne – vide un’ampia ondata di mobilitazioni e solidarietà in suo favore in Spagna e a livello internazionale. Rilasciato definitivamente nel 2010, ha scritto un libro (Un reflejo de la sociedad. Crónica de una experiencia en las cárceles de la democracia, El Grillo Libertario, Barcelona, 2014) insieme autobiografico e di analisi delle attuali condizioni dell’imprigionamento in Spagna.\r\n\r\nIn questa conversazione ripercorre alcuni momenti della sua esperienza, a partire dalla formazione dei “gruppi autonomi” nella prima metà degli anni Settanta.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 07 ore 08,30 – Frank Zappa pt.5 25 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUltima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 07 ore 20,30 – The vacuum 32 minuti [Arsider sound lab]:\r\n\r\nThe world with which we engage politically is outside our heads; our perceptions, ideas, and actions in the political sphere must rely on images of reality provided by others. The type of images transmitted, who selects them, who decides what to say and what not to say, and how to say it are therefore crucial for the functioning of democracies, for the selection of politicians through elections, and subsequently in holding them accountable to the electorate.\r\n\r\nIn Italy, this phenomenon is glaring: since the early 2000s, Israel has become a model, a laboratory that the European and Italian right has increasingly looked to with interest. This trend emerged at the same time as the global right incorporated the fight against Palestinian terrorism into the broader scenario of the war on terror sparked by the events of September 11, the invasion of Iraq, and Afghanistan. In this context, the state of Israel was elevated to the front line of a war defending the West against Islamic extremism. Xenophobic anti-Islamism became the new ideological glue.\r\n\r\nEnsuring all of this is the power of media language that shapes \u003Cmark>public\u003C/mark> opinion with a narrative that, under the guise of an objective account, serves as a propaganda tool, perpetuating a narrative in line with a pro-Zionist and pro-apartheid agenda.\r\n\r\nThis framing not only distorted \u003Cmark>public\u003C/mark> perception but also contributed to the normalization of discriminatory policies that support the status quo of oppression and marginalization by offering a single interpretation of what is happening in Palestine.\r\ncredits\r\nreleased February 21, 2024\r\n\r\nAired on February 2024, 24hrs/Palestine is a global live radio event to explore the different practices implemented in every corner of the world in support of the Palestinian people, with the aim of hearing from people all over the world about the necessities of solidarity and anti-colonial alliances. For 24 hours, the airwaves will be filled with the diverse expressions of solidarity for the anti-colonial struggle that characterize frequencies worldwide.\r\n\r\n“24 hours live Palestine” is a global media action within a network of physical locations, a 24-hour global live radio event in support of the Palestinian people, and with the aim of hearing from people all over the world about the necessities/possibilities of solidarity and anti-colonial alliances. Promoted by Radio Alhara became then worldwide spread on Radio Flouka, Radio Blackout, The Mosaic Rooms (London, England), Libreria Proyeccion (Santiago, Chili), La Parole Errante (Montreuil, France), Station of Commons and on other hosting sites in Beirut, Mayotte, La Réunion and Cairo.\r\n\r\nWritten, recorded and mixed by Arsider Sound Lab\r\ntext and radio archive research: p_annaderia\r\nGraphic design: Silvia Basano\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 08,30 – 8 Marzo anticarcerario 113 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nQuesto 8 Marzo, oltre alle consuete dirette dalla piazza Torinese di Non Una Di Meno, la redazione informativa di Radio Blackout ha deciso di dedicare una serie di approfondimenti a tema Abolizionismo Carcerario e Femminismo Anti-punitivista.\r\n\r\nAbbiamo contattato diverse realtà in giro per il mondo che si occupano di questo tema, da collettivi che lavorano sulla giustizia riparativa, associazioni che si occupano di relazioni con le persone vittime di repressione prima e dopo la scarcerazione, fino a campagne per la liberazione di singole persone, per concludere con una diretta dal presidio sotto la sezione femminile del carcere di Cagliari.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 20,00 – Rock en Caux 23/01/2025 64 minuti [Patryck Albert, Radio Vallée de la Lézarde]: Ultima trasmissione di questo format in onda su Radio Vallèe de la Lèzarde per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 21,30 – Free and easy 26/01/2025 72 minuti [Patryck Albert, Ouest Track Radio]:\r\n\r\nUltima trasmissione di questo format in onda su Ouest Track Radio per Patryck Albert, storico conoscitore e promotore di musica, di fanzine e non solo, scomparso a fine Gennaio 2025.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 08 ore 23,30 – Lady Maru live set per Queer on space, sunday after tea podcast 72 minuti [Radio Blackout, Lady Maru]: This dj set is a 2020’s Podcast of 09/02/2020 for Queer on Space, Sunday After Tea, with a Deep Sound Hypnotic Techno.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 09 ore 09,30 – 9cento - Crac Autoproduzioni Sotterranee + Raffaello Regoli 76 minuti [Crac Autoproduzioni Sotterranee, Radio Blackout]: 9cento eventi e sedimentazioni cantautoriali, di nomadismo tra improvvisazione, esplorazione sonora e rumorismo.\r\nCondotti da Crac Autoproduzioni Sotterranee e Raffaello Regoli detto “Stratuz” della Compagnia Teatro Ribelle attraverso il filo rosso e nero dal secolo scorso ai giorni nostri e anche oltre l’orizzonte. Ricordi e storie realmente accadute che legano inevitabilmente sconfitte e vittorie: dai morti nelle trincee alle fughe sulla montagna; dai campi di concentramento alle vittorie in armi delle Resistenze; dall’alienazione e le nevrosi della Fabbrica-Metropoli ai sogni di liberazione degli anni ’70. Dalle successive sconfitte alle rinascite future passando per Genova 2001…Ci sono momenti in cui un sogno sembra tramontare…ma verrà ancora una nuova Alba… Ciò che precede l’azione… per l’indissolubilità di un sogno…\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 02 ore 13,30 – La profezia del popolo Yanomami 26 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nL’evidenza della catastrofe in atto, l’evidenza cioè dell’epoca attuale in cui si dà “la somma di tutte le scadenze” (Cesarano), non sembrerebbe richiedere l’ausilio di particolari doti profetiche. Ma di quell’evidenza fa parte anche il fatto che il “popolo della merce” non ha orecchie per intendere il contenuto reale dell’alternativa in atto. Di qui l’importanza di far risuonare la profezia sciamanica del popolo yanomami che ci avverte: “quando finirà la foresta e le viscere della terra saranno state completamente distrutte da macchine minerarie divoratrici, crolleranno le fondamenta del cosmo e il cielo crollerà terribile sopra tutti i viventi.”\r\n\r\nEstratti da una conversazione sulla fine del mondo con i traduttori di Davi Kopenawa e Bruce Albert, La caduta del cielo. 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In its continuous pursuit of efficiency and optimization, technology has been reduced to a tool of control, production, and surveillance.\r\n\r\nFor instance, the buffer is not merely a defect to be corrected but a product of the material conditions of the system. It is a slowdown imposed by resource overload, manifesting a paradox: it arises from the tension between the push for efficiency and the inability to maintain it in a world of finite resources, saturated devices, and failed interconnections.\r\n\r\nTo appreciate the signals of finiteness and dysfunction underlying the technological world we live in, it is necessary to familiarize ourselves with this \"buffer.\" The term takes on a meaning beyond its technical use: it is when the machine does not respond immediately that the fracture of the perpetual capitalist-technological operation, constantly in motion and always optimized, becomes apparent.\r\n\r\nHowever, the buffer is not merely a stalling area but a surface of resistance, a \"support plane\" between perfect flow and the unforeseen. It is the moment when the system charges with potential, and the delay becomes a sign of dysfunction that cannot be controlled. Thanks to the buffer, chaos erupts within the machine: it is the place where error becomes visible, not only as inefficiency but as a space of critique against the capitalist dominance of infinite productivity.\r\n\r\n\r\n\r\nNegative Feedback\r\nArsider is a system of \"recombined erratic response.\" Input: established technology, disciplinary tools, formalism. Output: noise, fracture, failure, tampering.\r\n\r\nThe process is carried out through intentional decomposition of individual functional units, a binary mechanism that does not foresee intermediation. Each device, information flow, or pre-combined calculation process undergoes a desynchronization treatment, an operational hack that polarizes its parameters. What was designed for maximum control is recalibrated to produce maximum indeterminacy.\r\n\r\nThe protocol through which the signal is \"reconfigured\" is radio transmissions: real-time, unstable connection, public flow. Arsider functions as a counter-production device. The techno-capitalist paradigms – efficiency, optimization, surveillance – are bypassed because the machines \"generically\" do not respond. Arsider pushes devices beyond their own failure, inciting them to shatter into their primordial code. The natural attempt to recompose order is subverted by the tactic of reassembling disintegration. The programming dissolves and adopts disorder as its native tongue.\r\n\r\n\r\n\r\nThe output is neither aesthetic nor functional: it is a corrupted datum that interrupts the regular flow of connections while being perfectly integrated into it. The parameter of sonic camouflage operates simultaneously with mechanisms of repulsion and attraction: it drives the listening of familiar and known sounds, as well as those unknown and aberrant because transfigured. ASMR, clipping, panning, use of spectral sounds, ostinato, autotune, digital noise, psychoacoustics are just some of the parasitic mimicry tactics practiced to transmit its propaganda message infiltrated into the communication flows in the era of advanced technological capitalism.\r\n\r\nThe Arsider system is anti-perfection. Each intervention destabilizes network nodes, reducing the margin of control. Every transmission is a simulation of freedom: non-linear, non-replicable, non-conformist, desirable. A process that triggers decomposition, amplifying, as the only plausible response to our times, the most absurd noise.\r\n\r\nImpro\r\nImprovisation is a primary protocol in the technological hacking practiced by Arsider. It is a mode of continuous sabotage that incorporates the effects of becoming, not as accidents to correct but as resources to exploit.\r\nArsider creates spaces for the unforeseen and for freedom at the friction point where predetermined flows are interrupted. Every instrument, every circuit is interrupted in its rational flow and treated as an element of the recomposition strategy. The technology used is susceptible to unplanned modifications to rebalance the absence of responses to commands and the production of non-linear responses.\r\n\r\nPure State\r\nWe live in societies of advanced control, where efficiency is religion, and prediction is law. Every breath, every click, every movement is recorded, analyzed, consumed, and summarized in standardization. Arsider, in its pure state, expresses the signals of a system that cannot be fully mapped or predicted.\r\n\r\n ","20 Gennaio 2025","2025-01-20 10:25:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/01/nosignal-200x110.jpg","17/01/25 | ARS_MALWARE_WARMHACK PRONTO MI SENTI?",1737368705,[],[],{"post_content":543},{"matched_tokens":544,"snippet":545,"value":546},[512],"radio transmissions: real-time, unstable connection, \u003Cmark>public\u003C/mark> flow. 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