","Aggiornamenti dalla Grecia in vista della giornata internazionale di solidarietà del 12 febbraio a Koufodinas","post",1612792185,[65,66,67,68,69,70,71],"http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/grecia/","http://radioblackout.org/tag/koufonidas/","http://radioblackout.org/tag/lotte/","http://radioblackout.org/tag/riforma-universitaria-grecia/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-della-fame/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-della-fame-detenuti/",[18,21,73,74,75,15,38],"koufonidas","lotte","riforma universitaria Grecia",{"post_content":77,"post_title":84,"tags":87},{"matched_tokens":78,"snippet":82,"value":83},[79,80,81],"sciopero","della","fame","Continua lo \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> di Koufodinas e con esso le","Continua lo \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> di Koufodinas e con esso le varie manifestazioni in suo supporto.\r\n\r\nNell'intervista facciamo il punto sulle manifestazioni \u003Cmark>della\u003C/mark> scorsa settimana in Grecia, di supporto a Koufodinas ma anche quelle degli studenti contro il tentativo di riforma del sistema universitario, e gli appuntamenti di questa settimana.\r\n\r\nIn particolare:\r\n\r\nVENERDÌ 12 FEBBRAIO. GIORNATA INTERNAZIONALE DI SOLIDARIETÀ CON LO \u003Cmark>SCIOPERO\u003C/mark> \u003Cmark>DELLA\u003C/mark> \u003Cmark>FAME\u003C/mark> DI DIMITRI KOUFONTINAS\r\nAlla fine del dicembre scorso il governo greco ha approvato una riforma del sistema penitenziario nazionale che, oltre ad altre misure che peggiorano le condizioni detentive, stabilisce che chi è condannato per terrorismo non possa accedere alle “carceri rurali”, istituti più “aperti” a cui hanno accedono i prigionieri di lungo corso. L’approvazione di questa legge ha subito attivato l’iter burocratico per il trasferimento di Dimitri Koufontinas dal carcere rurale di Kassevitia.\r\nDimitri è un compagno condannato per la partecipazione all’organizzazione rivoluzionaria 17 Novembre, in carcere dal 2002.\r\nIl nuovo pacchetto di leggi stabilisce che i reclusi nelle carceri rurali vengano riclassificati e trasferiti quindi nell’ultimo carcere in cui sono stati. Nel caso di Dimitri sarebbe dovuto essere quello ateniese di Koridallos. L’amministrazione penitenziaria ha però deciso di trasferirlo, manipolando le carte del trasferimento, nel carcere di Domokos. Nonostante in Grecia non esistano circuiti differenziati, l’intenzione dell’amministrazione penitenziaria negli ultimi anni è stata quella di rendere questa prigione un carcere “duro”.\r\nUn trasferimento punitivo, dunque, volto a colpire un compagno che lotta da sempre, fuori, nelle aule di tribunale, in prigione: da quando è detenuto ha partecipato a numerose proteste e ha\r\nintrapreso ben quattro scioperi \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark>.\r\nRepressione volta ad annichilire Dimitri Koufontinas ma che si iscrive nel progetto repressivo complessivo dello Stato greco: cercare di schiacciare le parti più radicali e combattive \u003Cmark>della\u003C/mark> società per scongiurare l’ipotesi di conflitti futuri.\r\nDavanti al trasferimento Dimitri Koufontinas ha deciso di non rimanere in silenzio e di usare l’unica arma che aveva a disposizione, il suo corpo. Dal 8 gennaio ha iniziato uno \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> che proseguirà ad oltranza fino a quando non sarà trasferito nel carcere di Koridallos.\r\nOrmai i giorni di \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> cominciano a essere molti, il compagno si trova in condizioni critiche e precarie nell’ospedale di Lamia: secondo i medici potrebbe avere un tracollo da un momento all’altro.\r\nDurante lo \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> sono state moltissime le iniziative e le azioni di solidarietà avvenute in tutta la Grecia e non solo: presidi, manifestazioni, scritte sui muri, striscioni, attacchi contro molteplici obiettivi (politici, banche, uffici postali, etc).\r\nMa proprio ora che il tempo stringe pensiamo sia arrivato il momento di compiere uno sforzo in più.\r\nPensiamo che la lotta di Dimitri sia anche la lotta di ognuno ed ognuna di noi e siamo convinti dell’importanza di creare ed ampliare legami internazionali, sopratutto in un momento come questo.\r\nPer tutto questo abbiamo deciso di indire per VENERDÌ 12 FEBBRAIO una giornata INTERNAZIONALE di solidarietà e azione per sostenere Dimitri Koufontinas.\r\nLE RICHIESTE DELLO \u003Cmark>SCIOPERO\u003C/mark> \u003Cmark>DELLA\u003C/mark> \u003Cmark>FAME\u003C/mark> DEVONO ESSERE ACCETTATE\r\nLA SOLIDARIETÀ INTERNAZIONALE È LA NOSTRA ARMA\r\nAtene, 7 Febbraio\r\nAssemblea di solidarietà con Dimitri Koufontinas\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/Grecia.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":85,"snippet":86,"value":86},[80],"Aggiornamenti dalla Grecia in vista \u003Cmark>della\u003C/mark> giornata internazionale di solidarietà del 12 febbraio a Koufodinas",[88,90,92,94,96,98,101],{"matched_tokens":89,"snippet":18},[],{"matched_tokens":91,"snippet":21},[],{"matched_tokens":93,"snippet":73},[],{"matched_tokens":95,"snippet":74},[],{"matched_tokens":97,"snippet":75},[],{"matched_tokens":99,"snippet":100},[79,80,81],"\u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark>",{"matched_tokens":102,"snippet":104},[79,80,81,103],"detenuti","\u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> \u003Cmark>detenuti\u003C/mark>",[106,112,115],{"field":39,"indices":107,"matched_tokens":108,"snippets":111},[20,23],[109,110],[79,80,81,103],[79,80,81],[104,100],{"field":113,"matched_tokens":114,"snippet":82,"value":83},"post_content",[79,80,81],{"field":116,"matched_tokens":117,"snippet":86,"value":86},"post_title",[80],2314894167593451500,{"best_field_score":120,"best_field_weight":14,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":51,"score":121,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":51},"4419510927616","2314894167593451627",{"document":123,"highlight":139,"highlights":157,"text_match":118,"text_match_info":166},{"cat_link":124,"category":125,"comment_count":51,"id":126,"is_sticky":51,"permalink":127,"post_author":54,"post_content":128,"post_date":129,"post_excerpt":57,"post_id":126,"post_modified":130,"post_thumbnail":131,"post_thumbnail_html":132,"post_title":133,"post_type":62,"sort_by_date":134,"tag_links":135,"tags":138},[48],[50],"67440","http://radioblackout.org/2021/03/koufontinas-continua-a-resistere-aggiornamenti-dalla-grecia/","Dimitri Koufontinas è ormai da 2 mesi in sciopero della fame e si trova in condizioni critiche nel reparto di terapia intensiva di Lamia.\r\n\r\nContinua incessantemente anche la solidarietà nei suoi confronti con manifestazioni estremamente partecipate. Il governo di Nea Demokratia, che si trova ormai in estrema difficoltà davanti agli eventi, risponde con una repressione poliziesca sempre più brutale nella gestione delle piazze.\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Grecia0803.mp3\"][/audio]","8 Marzo 2021","2021-03-08 17:39:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/grecia-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/grecia-300x225.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/grecia-300x225.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/grecia-768x576.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/grecia.jpeg 800w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Koufontinas continua a resistere: aggiornamenti dalla Grecia",1615225182,[65,66,136,137,70,71],"http://radioblackout.org/tag/koufontinas/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[18,21,34,24,15,38],{"post_content":140,"tags":144},{"matched_tokens":141,"snippet":142,"value":143},[79,80,81],"ormai da 2 mesi in \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> e si trova in condizioni","Dimitri Koufontinas è ormai da 2 mesi in \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> e si trova in condizioni critiche nel reparto di terapia intensiva di Lamia.\r\n\r\nContinua incessantemente anche la solidarietà nei suoi confronti con manifestazioni estremamente partecipate. Il governo di Nea Demokratia, che si trova ormai in estrema difficoltà davanti agli eventi, risponde con una repressione poliziesca sempre più brutale nella gestione delle piazze.\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Grecia0803.mp3\"][/audio]",[145,147,149,151,153,155],{"matched_tokens":146,"snippet":18},[],{"matched_tokens":148,"snippet":21},[],{"matched_tokens":150,"snippet":34},[],{"matched_tokens":152,"snippet":24},[],{"matched_tokens":154,"snippet":100},[79,80,81],{"matched_tokens":156,"snippet":104},[79,80,81,103],[158,164],{"field":39,"indices":159,"matched_tokens":160,"snippets":163},[23,26],[161,162],[79,80,81,103],[79,80,81],[104,100],{"field":113,"matched_tokens":165,"snippet":142,"value":143},[79,80,81],{"best_field_score":120,"best_field_weight":14,"fields_matched":167,"num_tokens_dropped":51,"score":168,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":51},2,"2314894167593451626",{"document":170,"highlight":189,"highlights":203,"text_match":118,"text_match_info":211},{"cat_link":171,"category":172,"comment_count":51,"id":173,"is_sticky":51,"permalink":174,"post_author":54,"post_content":175,"post_date":176,"post_excerpt":57,"post_id":173,"post_modified":177,"post_thumbnail":178,"post_thumbnail_html":179,"post_title":180,"post_type":62,"sort_by_date":181,"tag_links":182,"tags":186},[48],[50],"31678","http://radioblackout.org/2015/10/il-regime-marocchino-e-una-monarchia-assoluta/","Ieri si è interrotta una lunga serie di scioperi dela fame, che accomunano le lotte dalla Palestina (detenuti amministrativi sottoposti alla repressione israeliana) a quelle poco consociute dell'opposizione marocchina al re (giovani oppositori del regime assolutista di Mohamed VI, detenuti anche loro senza che sia ascritto o contestato alcun reato), fatto passare dai media occidentali e non solo come un monarca democratico e illuminato; in realtà scaltro burattinaio di un sistema che gli conferisce ogni potere.\r\n\r\nPer farci spiegare meglio cosa succede in Marocco, quali i temi in discussione, quali soggetti - anche internazionali - sono coinvolti, quali affari e ambiti sono oggetto di interesse da parte del potere finanziario, economico e politico, come funzionano le consultazioni elettorali come l'ultima di nemmeno un mese fa e, fuori dal paese, quali iniziative di resistenza vengono intraprese da chi ha lasciato il paese maghrebino, ci siamo fatti aiutare da Mhamed:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ","1 Ottobre 2015","2015-10-06 11:07:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/2015_10_01-mohammed6-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/2015_10_01-mohammed6-300x168.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Il regime marocchino è una monarchia assoluta",1443700188,[183,184,185,71],"http://radioblackout.org/tag/detenzione-amministrativa/","http://radioblackout.org/tag/marocco/","http://radioblackout.org/tag/mobilitazione-emigrati-marocchini/",[187,32,188,38],"detenzione amministrativa","mobilitazione emigrati marocchini",{"post_content":190,"tags":194},{"matched_tokens":191,"snippet":192,"value":193},[81,103],"lunga serie di scioperi dela \u003Cmark>fame\u003C/mark>, che accomunano le lotte dalla Palestina (\u003Cmark>detenuti\u003C/mark> amministrativi sottoposti alla repressione israeliana)","Ieri si è interrotta una lunga serie di scioperi dela \u003Cmark>fame\u003C/mark>, che accomunano le lotte dalla Palestina (\u003Cmark>detenuti\u003C/mark> amministrativi sottoposti alla repressione israeliana) a quelle poco consociute dell'opposizione marocchina al re (giovani oppositori del regime assolutista di Mohamed VI, \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> anche loro senza che sia ascritto o contestato alcun reato), fatto passare dai media occidentali e non solo come un monarca democratico e illuminato; in realtà scaltro burattinaio di un sistema che gli conferisce ogni potere.\r\n\r\nPer farci spiegare meglio cosa succede in Marocco, quali i temi in discussione, quali soggetti - anche internazionali - sono coinvolti, quali affari e ambiti sono oggetto di interesse da parte del potere finanziario, economico e politico, come funzionano le consultazioni elettorali come l'ultima di nemmeno un mese fa e, fuori dal paese, quali iniziative di resistenza vengono intraprese da chi ha lasciato il paese maghrebino, ci siamo fatti aiutare da Mhamed:\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ",[195,197,199,201],{"matched_tokens":196,"snippet":187},[],{"matched_tokens":198,"snippet":32},[],{"matched_tokens":200,"snippet":188},[],{"matched_tokens":202,"snippet":104},[79,80,81,103],[204,209],{"field":39,"indices":205,"matched_tokens":206,"snippets":208},[31],[207],[79,80,81,103],[104],{"field":113,"matched_tokens":210,"snippet":192,"value":193},[81,103],{"best_field_score":120,"best_field_weight":14,"fields_matched":167,"num_tokens_dropped":51,"score":168,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":51},{"document":213,"highlight":235,"highlights":255,"text_match":263,"text_match_info":264},{"cat_link":214,"category":215,"comment_count":51,"id":216,"is_sticky":51,"permalink":217,"post_author":54,"post_content":218,"post_date":219,"post_excerpt":57,"post_id":216,"post_modified":220,"post_thumbnail":221,"post_thumbnail_html":222,"post_title":223,"post_type":62,"sort_by_date":224,"tag_links":225,"tags":230},[48],[50],"16410","http://radioblackout.org/2013/05/lunga-e-trasparente-primavera-marocchina/","Le prigioni del Marocco continuano ad accogliere militanti del Movimento 20 febbraio (costituitosi in quela data del 2011, quando fu indetta la prima manifestazione che chiedeva la fine della monarchia) e dell'Unione degli studenti. Molti detenuti sono in sciopero della fame da marzo e le manifestazioni si sussegono: l'ultima si è risolta domenica con una repressione poliziesca che ha portato altri compagni in galera. Si tratta di persone che hanno una profonda coscienza politica, ma ancora non si è riusciti a coinvolgere una massa critica di persone decise a rovesciare il regime e i prigionieri marciscono in condizioni inumane e torturati in galera, tanto da riprendere una inveterata tradizione di scioperi delal fame che nei primi anni ottanta portarono alla morte rivoluzionari rimasti anonimi rispetto ai più famosi casi irlandesi del carcere di Maze. Un aspetto questo della scarsa diffusione delle notizie provenienti dal paese maghrebino che abbiamo cercato di comprendere con il nostro interlocutore, immigrato in Italia da anni, ma costantemente in contatto con i movimenti in patria.\r\n\r\nMhamed ci ha raccontato di un paese in lotta da due anni come le altre nazioni arabe, con assassini che cadono nel silenzio dei media internazionali (nonostante l'attenzione di Amnesty o Human right watch), incarcerazoni arbitrarie con accuse fittizie e infamanti e false, magari solo perché si è criticato il re in pubblico. Si tratta di una situazione diffusa sull'intero territorio nazionale... agli argomenti relativi alla lotta del popolo marocchino si è aggiunto un'ulteriore analisi relativa al paese, sollecitata da un ascoltatore che ha chiesto di conoscere la posizione del nostro interlocutore riguardo alla questione Saharawi – probabilmente supponendo una negazione del problema, come in genere accade con molti cittadini marocchini disinformati o che si sono lasciati condizionare dalla propaganda monarchica. Mhamed si è dimostrato non solo informato ma anche schierato a favore dela costituzione di quello stato tanto agognato dal Fronte Polisario, aggiungendo altre notizie sulla posizione delel formazioni di estrema sinistra marocchine e addirittura di collaborazione tra le due lotte, anche perché se il re perdesse il Saharawa probabilmente secondo Mhamed imploderebbe\r\n\r\nEcco il suo contributo per comprendere la situazione e la lotta marocchina\r\n\r\nmarocco","31 Maggio 2013","2013-06-10 14:43:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/M20febb-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"136\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/M20febb-300x136.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/M20febb-300x136.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/M20febb-100x44.jpg 100w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/05/M20febb.jpg 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Lunga e invisibile primavera marocchina",1369961519,[226,65,184,227,228,229,70],"http://radioblackout.org/tag/arresti/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/primavera-araba/","http://radioblackout.org/tag/saharawi/",[231,18,32,232,233,234,15],"arresti","migranti","primavera araba","saharawi",{"post_content":236,"tags":240},{"matched_tokens":237,"snippet":238,"value":239},[103,79,80,81],"e dell'Unione degli studenti. Molti \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> sono in \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> da marzo e le manifestazioni","Le prigioni del Marocco continuano ad accogliere militanti del Movimento 20 febbraio (costituitosi in quela data del 2011, quando fu indetta la prima manifestazione che chiedeva la fine \u003Cmark>della\u003C/mark> monarchia) e dell'Unione degli studenti. Molti \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> sono in \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> da marzo e le manifestazioni si sussegono: l'ultima si è risolta domenica con una repressione poliziesca che ha portato altri compagni in galera. Si tratta di persone che hanno una profonda coscienza politica, ma ancora non si è riusciti a coinvolgere una massa critica di persone decise a rovesciare il regime e i prigionieri marciscono in condizioni inumane e torturati in galera, tanto da riprendere una inveterata tradizione di scioperi delal \u003Cmark>fame\u003C/mark> che nei primi anni ottanta portarono alla morte rivoluzionari rimasti anonimi rispetto ai più famosi casi irlandesi del carcere di Maze. Un aspetto questo \u003Cmark>della\u003C/mark> scarsa diffusione delle notizie provenienti dal paese maghrebino che abbiamo cercato di comprendere con il nostro interlocutore, immigrato in Italia da anni, ma costantemente in contatto con i movimenti in patria.\r\n\r\nMhamed ci ha raccontato di un paese in lotta da due anni come le altre nazioni arabe, con assassini che cadono nel silenzio dei media internazionali (nonostante l'attenzione di Amnesty o Human right watch), incarcerazoni arbitrarie con accuse fittizie e infamanti e false, magari solo perché si è criticato il re in pubblico. Si tratta di una situazione diffusa sull'intero territorio nazionale... agli argomenti relativi alla lotta del popolo marocchino si è aggiunto un'ulteriore analisi relativa al paese, sollecitata da un ascoltatore che ha chiesto di conoscere la posizione del nostro interlocutore riguardo alla questione Saharawi – probabilmente supponendo una negazione del problema, come in genere accade con molti cittadini marocchini disinformati o che si sono lasciati condizionare dalla propaganda monarchica. Mhamed si è dimostrato non solo informato ma anche schierato a favore dela costituzione di quello stato tanto agognato dal Fronte Polisario, aggiungendo altre notizie sulla posizione delel formazioni di estrema sinistra marocchine e addirittura di collaborazione tra le due lotte, anche perché se il re perdesse il Saharawa probabilmente secondo Mhamed imploderebbe\r\n\r\nEcco il suo contributo per comprendere la situazione e la lotta marocchina\r\n\r\nmarocco",[241,243,245,247,249,251,253],{"matched_tokens":242,"snippet":231},[],{"matched_tokens":244,"snippet":18},[],{"matched_tokens":246,"snippet":32},[],{"matched_tokens":248,"snippet":232},[],{"matched_tokens":250,"snippet":233},[],{"matched_tokens":252,"snippet":234},[],{"matched_tokens":254,"snippet":100},[79,80,81],[256,258],{"field":113,"matched_tokens":257,"snippet":238,"value":239},[103,79,80,81],{"field":39,"indices":259,"matched_tokens":260,"snippets":262},[20],[261],[79,80,81],[100],2314894167324492000,{"best_field_score":265,"best_field_weight":266,"fields_matched":167,"num_tokens_dropped":51,"score":267,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":51},"4419510796288",14,"2314894167324491890",{"document":269,"highlight":287,"highlights":302,"text_match":312,"text_match_info":313},{"cat_link":270,"category":271,"comment_count":51,"id":272,"is_sticky":51,"permalink":273,"post_author":54,"post_content":274,"post_date":275,"post_excerpt":57,"post_id":272,"post_modified":276,"post_thumbnail":277,"post_thumbnail_html":278,"post_title":279,"post_type":62,"sort_by_date":280,"tag_links":281,"tags":284},[48],[50],"58556","http://radioblackout.org/2020/03/sciopero-della-fame-nel-cpr-di-gradisca/","Nel cpr di Gradisca i detenuti hanno cominciato uno sciopero della fame per lottare contro le condizioni inumane a cui sono sottoposti e per richiedere, anche per loro, un minimo di prevenzione contro la diffusione del CoronaVirus. Allo stesso tempo anche la situazione dei profughi in arrivo dalla rotta balcanica è allarmante, mentre il sindaco di Trieste incentiva la caccia allo straniero e a chi si mobilità per portare solidarietà dal basso.\r\nne parliamo con un compagno dell'assemblea no cpr - no frontiere del Friuli Venezia Giulia (https://nofrontierefvg.noblogs.org):\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/cpr-gradisca.mp3\"][/audio]\r\n\r\nin seguito il punti di rivendicazione dei reclusi del cpr:\r\n\r\n \tLa pessima qualità del cibo, probabilmente scaduto, che sta provocando a tutti i detenuti problemi intestinali da giorni ;\r\n \tLe condizioni igieniche del Cpr e l’impossibilità di avere vestiti e lenzuola pulite e prodotti per l’igiene personale (come uno shampoo);\r\n \tLa paura per la diffusione, all’interno del centro, del Coronavirus: fino a 5 giorni fa, hanno continuato a portare dentro persone nuove, nonostante si fosse raggiunto il limite di capienza. Chiunque entri nel centro, compresi gli operatori e chi distribuisce il cibo, potrebbe essere portatore del virus. \r\n \tLa volontà di uscire dal CPR per poter tornare alle loro case. \r\n\r\n ","25 Marzo 2020","2020-03-26 19:25:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/cprgradisca-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/cprgradisca-300x150.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/cprgradisca-300x150.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/cprgradisca.jpeg 318w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","sciopero della fame nel cpr di Gradisca",1585134809,[282,283,70],"http://radioblackout.org/tag/cpr-gradisca/","http://radioblackout.org/tag/frontiere/",[285,286,15],"CPR Gradisca","frontiere",{"post_content":288,"post_title":292,"tags":295},{"matched_tokens":289,"snippet":290,"value":291},[103,79,80,81],"Nel cpr di Gradisca i \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> hanno cominciato uno \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> per lottare contro le condizioni","Nel cpr di Gradisca i \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> hanno cominciato uno \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> per lottare contro le condizioni inumane a cui sono sottoposti e per richiedere, anche per loro, un minimo di prevenzione contro la diffusione del CoronaVirus. Allo stesso tempo anche la situazione dei profughi in arrivo dalla rotta balcanica è allarmante, mentre il sindaco di Trieste incentiva la caccia allo straniero e a chi si mobilità per portare solidarietà dal basso.\r\nne parliamo con un compagno dell'assemblea no cpr - no frontiere del Friuli Venezia Giulia (https://nofrontierefvg.noblogs.org):\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/cpr-gradisca.mp3\"][/audio]\r\n\r\nin seguito il punti di rivendicazione dei reclusi del cpr:\r\n\r\n \tLa pessima qualità del cibo, probabilmente scaduto, che sta provocando a tutti i \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> problemi intestinali da giorni ;\r\n \tLe condizioni igieniche del Cpr e l’impossibilità di avere vestiti e lenzuola pulite e prodotti per l’igiene personale (come uno shampoo);\r\n \tLa paura per la diffusione, all’interno del centro, del Coronavirus: fino a 5 giorni fa, hanno continuato a portare dentro persone nuove, nonostante si fosse raggiunto il limite di capienza. Chiunque entri nel centro, compresi gli operatori e chi distribuisce il cibo, potrebbe essere portatore del virus. \r\n \tLa volontà di uscire dal CPR per poter tornare alle loro case. \r\n\r\n ",{"matched_tokens":293,"snippet":294,"value":294},[79,80,81],"\u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> nel cpr di Gradisca",[296,298,300],{"matched_tokens":297,"snippet":285},[],{"matched_tokens":299,"snippet":286},[],{"matched_tokens":301,"snippet":100},[79,80,81],[303,305,310],{"field":113,"matched_tokens":304,"snippet":290,"value":291},[103,79,80,81],{"field":39,"indices":306,"matched_tokens":307,"snippets":309},[167],[308],[79,80,81],[100],{"field":116,"matched_tokens":311,"snippet":294,"value":294},[79,80,81],2314894167190274000,{"best_field_score":314,"best_field_weight":266,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":51,"score":315,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":51},"4419510730752","2314894167190274163",{"document":317,"highlight":335,"highlights":340,"text_match":343,"text_match_info":344},{"cat_link":318,"category":319,"comment_count":51,"id":320,"is_sticky":51,"permalink":321,"post_author":54,"post_content":322,"post_date":323,"post_excerpt":57,"post_id":320,"post_modified":324,"post_thumbnail":325,"post_thumbnail_html":326,"post_title":327,"post_type":62,"sort_by_date":328,"tag_links":329,"tags":332},[48],[50],"44079","http://radioblackout.org/2017/11/dopo-un-anno-di-rivolta-il-rif-non-e-sedato/","A un anno dall'inizio della rivolta del Rif, territorio del Maghreb marocchino abitato in parte da amazigh, la popolazione berbera con un'identità che si differenzia dal mondo arabo. L'insurrezione è sorta il 28 ottobre 2016 a seguito della fine atroce di un pescatore vessato dalle forze di polizia di Mohammed VI e triturato in un camion della spazzatura, perché cercava di recuperare la sua mercanzia gettata nel pattume.\r\n\r\nSu quel pretesto feroce si è innestato il malcontento che ha portato ad animare manifestazioni e ribellioni, arresti, processi rimandati e tentativi di visibilità anche fuori dall'Africa settentrionale; proprio l'attenzione mediatica sul movimento si è un po' spenta e ha fatto scrivere ad alcuni mezzi di informazione che il Rif era rientrato nei ranghi, ma in realtà proprio in questi giorni le piazze si sono di nuovo riempite, mentre i detenuti politici hanno iniziato uno sciopero della fame per le condizioni disumane di detenzione e per i maltrattamenti a cui sono sottoposti; la difficoltà è diffondere nel resto del paese la rivolta, soprattutto dovendo fronteggiare una propaganda di regime che descrive i territori del Rif come privilegiati che vogliono avere ulteriori privilegi rispetto al resto del Marocco. Eppure, nonostante la forte censura del regime, le notizie trapelano, soprattutto grazie a giornalisti occidentali, poiché a loro può essere interdetta in misura minore la libertà di movimento e di raccogliere notizie e mobilitare l'opinione pubblica internazionale per spingere a un cambiamento. Esiste una petizione che il movimento internazionale di sostegno alla lotta di Al Hoceima invita a sottoscrivere.\r\n\r\nPerciò abbiamo cercato di riprendere il discorso che avevamo cominciato qualche tempo fa con Fadwa per fare il punto sulla situazione:\r\n\r\nUn anno di rivolta nel Rif","6 Novembre 2017","2017-11-08 18:48:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/2017-11-03_Hoceima-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/2017-11-03_Hoceima-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/2017-11-03_Hoceima-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/2017-11-03_Hoceima.jpg 620w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Dopo un anno di rivolta il Rif non è sedato",1509927278,[330,184,331],"http://radioblackout.org/tag/berberi/","http://radioblackout.org/tag/rif/",[333,32,334],"berberi","rif",{"post_content":336},{"matched_tokens":337,"snippet":338,"value":339},[103,79,80,81],"di nuovo riempite, mentre i \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> politici hanno iniziato uno \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> per le condizioni disumane di","A un anno dall'inizio \u003Cmark>della\u003C/mark> rivolta del Rif, territorio del Maghreb marocchino abitato in parte da amazigh, la popolazione berbera con un'identità che si differenzia dal mondo arabo. L'insurrezione è sorta il 28 ottobre 2016 a seguito \u003Cmark>della\u003C/mark> fine atroce di un pescatore vessato dalle forze di polizia di Mohammed VI e triturato in un camion \u003Cmark>della\u003C/mark> spazzatura, perché cercava di recuperare la sua mercanzia gettata nel pattume.\r\n\r\nSu quel pretesto feroce si è innestato il malcontento che ha portato ad animare manifestazioni e ribellioni, arresti, processi rimandati e tentativi di visibilità anche fuori dall'Africa settentrionale; proprio l'attenzione mediatica sul movimento si è un po' spenta e ha fatto scrivere ad alcuni mezzi di informazione che il Rif era rientrato nei ranghi, ma in realtà proprio in questi giorni le piazze si sono di nuovo riempite, mentre i \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> politici hanno iniziato uno \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> per le condizioni disumane di detenzione e per i maltrattamenti a cui sono sottoposti; la difficoltà è diffondere nel resto del paese la rivolta, soprattutto dovendo fronteggiare una propaganda di regime che descrive i territori del Rif come privilegiati che vogliono avere ulteriori privilegi rispetto al resto del Marocco. Eppure, nonostante la forte censura del regime, le notizie trapelano, soprattutto grazie a giornalisti occidentali, poiché a loro può essere interdetta in misura minore la libertà di movimento e di raccogliere notizie e mobilitare l'opinione pubblica internazionale per spingere a un cambiamento. Esiste una petizione che il movimento internazionale di sostegno alla lotta di Al Hoceima invita a sottoscrivere.\r\n\r\nPerciò abbiamo cercato di riprendere il discorso che avevamo cominciato qualche tempo fa con Fadwa per fare il punto sulla situazione:\r\n\r\nUn anno di rivolta nel Rif",[341],{"field":113,"matched_tokens":342,"snippet":338,"value":339},[103,79,80,81],2314894167056056300,{"best_field_score":345,"best_field_weight":266,"fields_matched":346,"num_tokens_dropped":51,"score":347,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":51},"4419510665216",1,"2314894167056056433",6646,{"collection_name":62,"first_q":38,"per_page":20,"q":38},12,{"facet_counts":352,"found":398,"hits":399,"out_of":647,"page":346,"request_params":648,"search_cutoff":40,"search_time_ms":649},[353,378],{"counts":354,"field_name":375,"sampled":40,"stats":376},[355,357,359,361,363,365,367,369,371,373],{"count":350,"highlighted":356,"value":356},"Bello come una prigione che brucia",{"count":167,"highlighted":358,"value":358},"tutti pazzi",{"count":346,"highlighted":360,"value":360},"usa",{"count":346,"highlighted":362,"value":362},"val susa",{"count":346,"highlighted":364,"value":364},"Yanomami",{"count":346,"highlighted":366,"value":366},"sud america",{"count":346,"highlighted":368,"value":368},"USI sanità",{"count":346,"highlighted":370,"value":370},"rivolte urbane",{"count":346,"highlighted":372,"value":372},"sportello mai più cpr",{"count":346,"highlighted":374,"value":374},"una canzone senza finale","podcastfilter",{"total_values":377},70,{"counts":379,"field_name":39,"sampled":40,"stats":396},[380,381,383,384,385,387,389,391,393,395],{"count":17,"highlighted":18,"value":18},{"count":26,"highlighted":382,"value":382},"41 bis",{"count":26,"highlighted":24,"value":24},{"count":31,"highlighted":15,"value":15},{"count":167,"highlighted":386,"value":386},"Gaza",{"count":167,"highlighted":388,"value":388},"hardcore",{"count":167,"highlighted":390,"value":390},"chitarra",{"count":167,"highlighted":392,"value":392},"palestina",{"count":167,"highlighted":394,"value":394},"radio cane",{"count":167,"highlighted":358,"value":358},{"total_values":397},155,17,[400,434,492,537,590,620],{"document":401,"highlight":416,"highlights":427,"text_match":312,"text_match_info":432},{"comment_count":51,"id":402,"is_sticky":51,"permalink":403,"podcastfilter":404,"post_author":405,"post_content":406,"post_date":407,"post_excerpt":57,"post_id":402,"post_modified":408,"post_thumbnail":409,"post_title":410,"post_type":411,"sort_by_date":412,"tag_links":413,"tags":415},"82162","http://radioblackout.org/podcast/carcere-morire-di-sciopero-della-fame-in-italia/",[356],"bellocome","Estratto dalla puntata del 15 maggio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nAUGUSTA: MORIRE IN SCIOPERO DELLA FAME… NEL SILENZIO PIÙ TOTALE\r\n\r\nSi tratta di una delle più gravi vicende che abbiano riguardato le carceri italiane negli ultimi anni: la morte in sciopero della fame di due uomini detenuti nello stesso carcere a poche settimane di distanza. La censura di questa notizia da parte dei media di regime è accompagnata da un imbarazzante rimpallo di responsabilità tra direzione del carcere, garanti delle persone detenute, sindacati dei secondini... mentre DAP e ministero tacciono.\r\n\r\nMentre 70 persone sono state denunciate per la solidarietà espressa nei confronti del prigioniero anarchico Alfredo Cospito quando si trovava in sciopero della fame nel carcere di Bancali, a uccidere questi due uomini detenuti nel carcere di Augusta è stata proprio l’assenza di una rete di attenzione e visibilizzazione della loro estrema protesta.\r\n\r\nSempre dal carcere di Augusta apprendiamo di un’altra situazione che ci ricorda l’importanza della solidarietà: il pestaggio di un ragazzo afghano psichiatrizzato, la reazione dei compagni di detenzione, la visibilità rapidamente assunta dalla situazione che ha frenato un potenziale massacro.\r\n\r\nPartendo dalla terribile morte di due persone detenute in sciopero della fame concludiamo con un contributo dalla Sardegna, ricordando come altri prigionieri rischino la stessa sorte:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BCUPCB_augusta-morti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","17 Maggio 2023","2023-05-17 10:10:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/bcupcb_sciopero-fame-augusta-200x110.jpg","CARCERE: MORIRE DI SCIOPERO DELLA FAME IN ITALIA","podcast",1684318200,[414,65],"http://radioblackout.org/tag/41-bis/",[382,18],{"post_content":417,"post_title":421},{"matched_tokens":418,"snippet":419,"value":420},[79,80,81,103],"ultimi anni: la morte in \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> di due uomini \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> nello stesso carcere a poche","Estratto dalla puntata del 15 maggio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nAUGUSTA: MORIRE IN \u003Cmark>SCIOPERO\u003C/mark> \u003Cmark>DELLA\u003C/mark> \u003Cmark>FAME…\u003C/mark> NEL SILENZIO PIÙ TOTALE\r\n\r\nSi tratta di una delle più gravi vicende che abbiano riguardato le carceri italiane negli ultimi anni: la morte in \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> di due uomini \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> nello stesso carcere a poche settimane di distanza. La censura di questa notizia da parte dei media di regime è accompagnata da un imbarazzante rimpallo di responsabilità tra direzione del carcere, garanti delle persone detenute, sindacati dei secondini... mentre DAP e ministero tacciono.\r\n\r\nMentre 70 persone sono state denunciate per la solidarietà espressa nei confronti del prigioniero anarchico Alfredo Cospito quando si trovava in \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> nel carcere di Bancali, a uccidere questi due uomini \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> nel carcere di Augusta è stata proprio l’assenza di una rete di attenzione e visibilizzazione \u003Cmark>della\u003C/mark> loro estrema protesta.\r\n\r\nSempre dal carcere di Augusta apprendiamo di un’altra situazione che ci ricorda l’importanza \u003Cmark>della\u003C/mark> solidarietà: il pestaggio di un ragazzo afghano psichiatrizzato, la reazione dei compagni di detenzione, la visibilità rapidamente assunta dalla situazione che ha frenato un potenziale massacro.\r\n\r\nPartendo dalla terribile morte di due persone detenute in \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> concludiamo con un contributo dalla Sardegna, ricordando come altri prigionieri rischino la stessa sorte:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BCUPCB_augusta-morti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":422,"snippet":426,"value":426},[423,424,425],"SCIOPERO","DELLA","FAME","CARCERE: MORIRE DI \u003Cmark>SCIOPERO\u003C/mark> \u003Cmark>DELLA\u003C/mark> \u003Cmark>FAME\u003C/mark> IN ITALIA",[428,430],{"field":113,"matched_tokens":429,"snippet":419,"value":420},[79,80,81,103],{"field":116,"matched_tokens":431,"snippet":426,"value":426},[423,424,425],{"best_field_score":314,"best_field_weight":266,"fields_matched":167,"num_tokens_dropped":51,"score":433,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":51},"2314894167190274162",{"document":435,"highlight":453,"highlights":476,"text_match":488,"text_match_info":489},{"comment_count":51,"id":436,"is_sticky":51,"permalink":437,"podcastfilter":438,"post_author":405,"post_content":439,"post_date":440,"post_excerpt":57,"post_id":436,"post_modified":441,"post_thumbnail":442,"post_title":443,"post_type":411,"sort_by_date":444,"tag_links":445,"tags":449},"89211","http://radioblackout.org/podcast/alta-sicurezza-3-war-on-drugs-e-mobilitazione-dei-detenuti/",[356],"Estratti dalla puntata del 29 aprile 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nSCIOPERO DELLA SPESA\r\n\r\nApriamo la puntata con la lettura di un comunicato da Rebibbia Nuovo Complesso nel quale si annuncia uno sciopero della spesa nazionale e a oltranza, a partire dal 27 aprile 2024:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BCUPCB_sciopero-carrello-ita.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPARMA - ALTA SICUREZZA 3: WAR ON DRUGS E MOBILITAZIONE DEI DETENUTI\r\n\r\nEra il 23 febbraio 2024, quando 114 detenuti nella sezione Alta Sicurezza 3 annunciavano uno sciopero della fame per protestare contro le condizioni di invivibilità e di abbandono sanitario a cui erano costretti nel carcere di Parma.\r\n\r\nIl circuito Alta Sicurezza 3 contiene oltre 9000 tra uomini e donne accusati di narcotraffico, vi è rinchiuso poco meno di 1/5 delle popolazione detenuta italiana e rappresenta il regime di differenziazione carceraria più “popolato” dell’apparato detentivo.\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno anarchico, che ha seguito questa mobilitazione a Parma, cerchiamo di analizzare la situazione di questa struttura punitiva, per estendere poi la riflessione alla War on Drugs, al suo ruolo nell’economia della repressione, alla funzione delle sostanze psicoalteranti come supporto per sostenere tanto la quotidianità carceraria quanto quella “libera”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BCUPCB_parma-lucky.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","30 Aprile 2024","2024-04-30 12:25:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/bcupcb-parma-as3-200x110.jpg","ALTA SICUREZZA 3: WAR ON DRUGS E MOBILITAZIONE DEI DETENUTI",1714479935,[65,446,447,448,137,70],"http://radioblackout.org/tag/droga/","http://radioblackout.org/tag/droghe/","http://radioblackout.org/tag/economia-della-repressione/",[18,450,451,452,24,15],"droga","droghe","economia della repressione",{"post_content":454,"post_title":458,"tags":462},{"matched_tokens":455,"snippet":456,"value":457},[103,79,80,81],"23 febbraio 2024, quando 114 \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> nella sezione Alta Sicurezza 3 annunciavano uno \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> per protestare contro le condizioni","Estratti dalla puntata del 29 aprile 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\n\u003Cmark>SCIOPERO\u003C/mark> \u003Cmark>DELLA\u003C/mark> SPESA\r\n\r\nApriamo la puntata con la lettura di un comunicato da Rebibbia Nuovo Complesso nel quale si annuncia uno \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> spesa nazionale e a oltranza, a partire dal 27 aprile 2024:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BCUPCB_sciopero-carrello-ita.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nPARMA - ALTA SICUREZZA 3: WAR ON DRUGS E MOBILITAZIONE DEI \u003Cmark>DETENUTI\u003C/mark>\r\n\r\nEra il 23 febbraio 2024, quando 114 \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> nella sezione Alta Sicurezza 3 annunciavano uno \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> per protestare contro le condizioni di invivibilità e di abbandono sanitario a cui erano costretti nel carcere di Parma.\r\n\r\nIl circuito Alta Sicurezza 3 contiene oltre 9000 tra uomini e donne accusati di narcotraffico, vi è rinchiuso poco meno di 1/5 delle popolazione detenuta italiana e rappresenta il regime di differenziazione carceraria più “popolato” dell’apparato detentivo.\r\n\r\nGrazie al contributo di un compagno anarchico, che ha seguito questa mobilitazione a Parma, cerchiamo di analizzare la situazione di questa struttura punitiva, per estendere poi la riflessione alla War on Drugs, al suo ruolo nell’economia \u003Cmark>della\u003C/mark> repressione, alla funzione delle sostanze psicoalteranti come supporto per sostenere tanto la quotidianità carceraria quanto quella “libera”.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/BCUPCB_parma-lucky.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",{"matched_tokens":459,"snippet":461,"value":461},[460],"DETENUTI","ALTA SICUREZZA 3: WAR ON DRUGS E MOBILITAZIONE DEI \u003Cmark>DETENUTI\u003C/mark>",[463,465,467,469,472,474],{"matched_tokens":464,"snippet":18,"value":18},[],{"matched_tokens":466,"snippet":450,"value":450},[],{"matched_tokens":468,"snippet":451,"value":451},[],{"matched_tokens":470,"snippet":471,"value":471},[80],"economia \u003Cmark>della\u003C/mark> repressione",{"matched_tokens":473,"snippet":24,"value":24},[],{"matched_tokens":475,"snippet":100,"value":100},[79,80,81],[477,479,486],{"field":113,"matched_tokens":478,"snippet":456,"value":457},[103,79,80,81],{"field":39,"indices":480,"matched_tokens":481,"snippets":484,"values":485},[23,31],[482,483],[79,80,81],[80],[100,471],[100,471],{"field":116,"matched_tokens":487,"snippet":461,"value":461},[460],2314894166653403000,{"best_field_score":490,"best_field_weight":266,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":51,"score":491,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":51},"4419510468608","2314894166653403251",{"document":493,"highlight":507,"highlights":522,"text_match":533,"text_match_info":534},{"comment_count":51,"id":494,"is_sticky":51,"permalink":495,"podcastfilter":496,"post_author":405,"post_content":497,"post_date":498,"post_excerpt":57,"post_id":494,"post_modified":499,"post_thumbnail":500,"post_title":501,"post_type":411,"sort_by_date":502,"tag_links":503,"tags":505},"82410","http://radioblackout.org/podcast/morire-in-sciopero-della-fame-nordio-risponde-copertura-delle-violenze-in-carcere-rivolta-avellino/",[356],"Dalla puntata del 29 maggio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMORIRE IN SCIOPERO DELLA FAME NEL CARCERE DI AUGUSTA - LA RISPOSTA DEL MINISTRO NORDIO\r\n\r\n\r\nContinuiamo a parlare della morte di due uomini in sciopero della fame nel carcere di Augusta; pochi giorni fa si è tenuto un “question time” al Senato, nel corso del quale – per la prima volta - il ministro della giustizia Carlo Nordio ha commentato quanto accaduto.\r\n\r\nAscoltiamo e analizziamo le dichiarazioni del ministro:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BCUPCB_nordio-augusta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n[dalla puntata precedente]\r\nAnalisi del resoconto dell’ispezione di Santi Consolo (garante nazionale delle persone detenute) nel carcere di Augusta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BCUPCB_visita-garante-augusta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nVITERBO E COPAGANDA\r\n\r\n\r\nUn procuratore e una magistrata a processo per non aver raccolto le segnalazioni dei pestaggi e della violenza sistemica nel carcere Mammagialla di Viterbo: un clima di terrore che portò alla morte di Hassan Sharaf, un giovane detenuto di soli 21 anni.\r\n\r\nL’invisibilizzazione mediatica di questa notizia apre a una rapida riflessione sul concetto di Copaganda:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BCUPCB_viterbo-magistrati.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nLA MACELLERIA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE A PROCESSO\r\n[dalla puntata precedente]\r\n\r\nBreve resoconto di quanto sta emergendo dalle udienze riguardanti il massacro del 6 aprile 2020, tra la complicità di tutto il personale del carcere e la sparizione dei referti delle persone massacrate dai secondini:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BCUPCB_processoSMCVreferti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nRIVOLTA NEL CARCERE DI AVELLINO?\r\n[dalla puntata precedente]\r\n\r\nI sindacati di polizia penitenziaria definiscono “rivolta” i recenti episodi avvenuti nel carcere di Avellino: detenuti asserragliati, olio bollente pronto a essere scagliato sugli agenti… La versione raccolta da chi ha visitato il carcere – lo stesso pomeriggio - è molto diversa, ma in ogni caso è stato attivato il “Protocollo Gabrielli”: militarizzazione interforze di tutta l’area limitrofa il carcere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BCUPCB_avellino-bootcamps.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n/ / in coda un piccolo approfondimento:\r\n\r\nPartendo dalla riproduzione di una cella al Salone del Libro di Torino a fini esperienziali, passiamo a qualche accenno sui programmi statunitensi per “raddrizzare i giovani con la paura”: Scared Straight Programs, Boot Camps et similia.","30 Maggio 2023","2024-05-23 11:34:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/bcupcb_nordio-time-200x110.jpg","MORIRE IN SCIOPERO DELLA FAME: NORDIO RISPONDE - COPERTURA DELLE VIOLENZE IN CARCERE - RIVOLTA AVELLINO?",1685448139,[65,504,70],"http://radioblackout.org/tag/santa-maria-capua-vetere/",[18,506,15],"santa maria capua vetere",{"post_content":508,"post_title":512,"tags":515},{"matched_tokens":509,"snippet":510,"value":511},[423,424,425],"Brucia\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMORIRE IN \u003Cmark>SCIOPERO\u003C/mark> \u003Cmark>DELLA\u003C/mark> \u003Cmark>FAME\u003C/mark> NEL CARCERE DI AUGUSTA - LA","Dalla puntata del 29 maggio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMORIRE IN \u003Cmark>SCIOPERO\u003C/mark> \u003Cmark>DELLA\u003C/mark> \u003Cmark>FAME\u003C/mark> NEL CARCERE DI AUGUSTA - LA RISPOSTA DEL MINISTRO NORDIO\r\n\r\n\r\nContinuiamo a parlare \u003Cmark>della\u003C/mark> morte di due uomini in \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> nel carcere di Augusta; pochi giorni fa si è tenuto un “question time” al Senato, nel corso del quale – per la prima volta - il ministro \u003Cmark>della\u003C/mark> giustizia Carlo Nordio ha commentato quanto accaduto.\r\n\r\nAscoltiamo e analizziamo le dichiarazioni del ministro:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BCUPCB_nordio-augusta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n[dalla puntata precedente]\r\nAnalisi del resoconto dell’ispezione di Santi Consolo (garante nazionale delle persone detenute) nel carcere di Augusta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BCUPCB_visita-garante-augusta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nVITERBO E COPAGANDA\r\n\r\n\r\nUn procuratore e una magistrata a processo per non aver raccolto le segnalazioni dei pestaggi e \u003Cmark>della\u003C/mark> violenza sistemica nel carcere Mammagialla di Viterbo: un clima di terrore che portò alla morte di Hassan Sharaf, un giovane detenuto di soli 21 anni.\r\n\r\nL’invisibilizzazione mediatica di questa notizia apre a una rapida riflessione sul concetto di Copaganda:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BCUPCB_viterbo-magistrati.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nLA MACELLERIA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE A PROCESSO\r\n[dalla puntata precedente]\r\n\r\nBreve resoconto di quanto sta emergendo dalle udienze riguardanti il massacro del 6 aprile 2020, tra la complicità di tutto il personale del carcere e la sparizione dei referti delle persone massacrate dai secondini:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BCUPCB_processoSMCVreferti.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nRIVOLTA NEL CARCERE DI AVELLINO?\r\n[dalla puntata precedente]\r\n\r\nI sindacati di polizia penitenziaria definiscono “rivolta” i recenti episodi avvenuti nel carcere di Avellino: \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> asserragliati, olio bollente pronto a essere scagliato sugli agenti… La versione raccolta da chi ha visitato il carcere – lo stesso pomeriggio - è molto diversa, ma in ogni caso è stato attivato il “Protocollo Gabrielli”: militarizzazione interforze di tutta l’area limitrofa il carcere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/BCUPCB_avellino-bootcamps.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n/ / in coda un piccolo approfondimento:\r\n\r\nPartendo dalla riproduzione di una cella al Salone del Libro di Torino a fini esperienziali, passiamo a qualche accenno sui programmi statunitensi per “raddrizzare i giovani con la paura”: Scared Straight Programs, Boot Camps et similia.",{"matched_tokens":513,"snippet":514,"value":514},[423,424,425],"MORIRE IN \u003Cmark>SCIOPERO\u003C/mark> \u003Cmark>DELLA\u003C/mark> \u003Cmark>FAME\u003C/mark>: NORDIO RISPONDE - COPERTURA DELLE VIOLENZE IN CARCERE - RIVOLTA AVELLINO?",[516,518,520],{"matched_tokens":517,"snippet":18,"value":18},[],{"matched_tokens":519,"snippet":506,"value":506},[],{"matched_tokens":521,"snippet":100,"value":100},[79,80,81],[523,525,531],{"field":113,"matched_tokens":524,"snippet":510,"value":511},[423,424,425],{"field":39,"indices":526,"matched_tokens":527,"snippets":529,"values":530},[167],[528],[79,80,81],[100],[100],{"field":116,"matched_tokens":532,"snippet":514,"value":514},[423,424,425],2312642367913459700,{"best_field_score":535,"best_field_weight":266,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":51,"score":536,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":51},"3319999365120","2312642367913459827",{"document":538,"highlight":559,"highlights":579,"text_match":533,"text_match_info":588},{"comment_count":51,"id":539,"is_sticky":51,"permalink":540,"podcastfilter":541,"post_author":405,"post_content":542,"post_date":543,"post_excerpt":57,"post_id":539,"post_modified":544,"post_thumbnail":545,"post_title":546,"post_type":411,"sort_by_date":547,"tag_links":548,"tags":554},"91779","http://radioblackout.org/podcast/lotta-alle-vallette-regia-occulta-vaccini-e-rischio-a-gaza/",[356],"Estratti dalla puntata del 9 settembre 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nSCIOPERO FAME A STAFFETTA NELLE SEZIONI FEMMINILI DELLE VALLETTE\r\n\r\n \r\n\r\nIl 5 settembre 2024 le prigioniere del carcere di Torino si sono auto-organizzate e mobilitate con uno sciopero della fame a staffetta a oltranza.\r\n\r\nDi seguito il comunicato di indizione:\r\n\r\n“A fronte del crescente sovraffollamento e di tutti gli eventi critici riguardanti gli istituti di pena, e viste le inefficaci misure adottate fino ad oggi da parte delle istituzioni competenti in materia penitenziaria per ridurre il numero dei reclusi, garantendo così, condizioni di vita dignitose e percorsi trattamentali e di reinserimento così come è scritto in Costituzione ed anche nell’ordinamento penitenziario del 1975. La sezione femminile del carcere di Torino, con l’adesione di 57 donne ivi ristrette\r\n\r\nDICHIARA\r\n\r\nche a partire dal 5/9/24 comincerà lo sciopero della fame a staffetta e ad oltranza. Tale iniziativa e scelta pacifica ha lo scopo di richiamare più attenzione possibile sulle condizioni detentive affinché venga concessa la liberazione anticipata speciale di 75 giorni e/o qualsiasi misura concreta ed immediata che riduca il sovraffollamento e faccia fronte all’emergenza umanitaria che vive tutta la comunità penitenziaria.\r\nSeguono 57 firme della 1, 2 e 3 sezione femminile\r\nNon c’è più tempo, ne spazio. In queste strutture fatiscenti ed insalubri si fa fatica a gestire “un’esistenza”.\r\n\r\nDopo il susseguirsi di suicidi, eventi critici, roghi, detenuti ed agenti feriti e la costante crescita del sovraffollamento.\r\n\r\nAl termine di un’estate “rovente” non solo per il clima, dal 5/9/24, 57 donne ristrette nel carcere di Torino, hanno deciso di portare avanti lo sciopero della fame ad oltranza e a staffetta.\r\n\r\nQuesta scelta pacifica ha lo scopo di richiamare l’attenzione pubblica, del Parlamento e delle istituzioni sulla situazione d’emergenza totale delle carceri ed affinché venga concessa qualsiasi misura che riduca il sovraffollamento e/o la Liberazione Anticipata Speciale di 75 giorni.\r\n\r\nA causa del sovraffollamento questi magazzini di corpi stanno per esplodere.\r\n\r\nL’unico crimine che vediamo e subisce tutta la comunità penitenziaria fatta di detenuti e detenenti e l’indifferenza. Chiediamo attenzione e concretezza, che tutti mettano da parte le strumentalizzazioni e si decidano.\r\n\r\nCi rivolgiamo ai parlamentari e ministri facendo leva sulla Costituzione, e quindi sui diritti fondamentali, sul senso utile della pena, che invece in queste condizioni e del tutto inefficace in prospettiva futura.\r\n\r\nCi rivolgiamo nuovamente al Presidente Mattarella, in quanto garante del rispetto della Costituzione: convinca coloro che insediandosi al governo hanno giurato proprio sulla Costituzione a ridurre il numero dei reclusi rispondendo con soluzioni logiche ed umane.\r\n\r\nNon c’è più tempo né spazio!”\r\n\r\n \r\n\r\nApprofondiamo la lotta delle prigioniere delle Vallette in compagnia di Nicoletta del collettivo Mamme in Piazza per la Libertà di Dissenso:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_scioperoValletteNicoletta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nRIVOLTE IN CARCERE: IL CONCETTO DI “REGIA OCCULTA”\r\n\r\nCon le rivolte carcerarie del marzo 2020 emerse il concetto di “regia occulta” anarco-mafiosa, una scorciatoia cognitiva che sta tornando alla ribalta dopo gli ammutinamenti dell’estate 2024.\r\n\r\nIniziando col descrivere cosa possa incarnare questo concetto, passiamo a osservare alcuni recenti orrori che sarebbero più che sufficienti a motivare un copione intriso di rabbia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_RegiaOcculta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMAGISTRATI\r\n\r\nI magistrati vengono rappresentati come servitori dello Stato che mettono costantemente a rischio la propria vita, ma rendiamoci conto che quantitativamente la maggior parte del loro lavoro consiste nel costruire una lettura degli eventi funzionale a mandare in carcere una persona per furto o per spaccio.\r\n\r\nIn un manuale di giurisprudenza utilizzato nelle università italiane vengono sollevate critiche sulla “sanità mentale” delle donne magistrato e della categoria in generale.\r\n\r\nAl netto degli insulti e delle reazioni, potrebbe essere interessante decostruire il ruolo della “gilda dei punitori” in termini di status, di relazione con la gratificazione generata dal potere, di esaltazione mediatica, di frequenti ripensamenti raggiunta la pensione…\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_magistrati.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nVACCINI E RISCHI A GAZA – MANIFESTAZIONI E CONNESSIONI – PRIMATI GEOTECH\r\n\r\nBrevissimi accenni al rischio generato dalla somministrazione di vaccini anti-polio in un contesto privo di infrastrutture fognarie come quello di Gaza in base a ricerche inerenti la proliferazione del virus nelle feci delle persone vaccinate [1]\r\n\r\nRapido sguardo a un’analisi dei dati estraibili e osservabili partendo dalle connessioni wi-fi e bluetooth presenti alle manifestazioni [2]\r\n\r\nLa crescita rapidissima dell’apparato scientifico cinese e il suo primato in vari settori di competizione geo-tecnologica [3]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_Gaza-vaccini-Eff-china.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n[1]\r\n\r\nhttps://www.who.int/news-room/questions-and-answers/item/poliomyelitis-vaccine-derived-polio\r\n\r\nhttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10241397/\r\n\r\n[2]\r\n\r\nhttps://www.wired.com/story/dnc-hidden-signal-hunt/\r\n\r\n[3]\r\n\r\nhttps://www.aspi.org.au/report/aspis-two-decade-critical-technology-tracker","13 Settembre 2024","2024-09-13 12:00:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/LetteraCarcere-820x547-1-e1726221463220-200x110.jpg","LOTTA ALLE VALLETTE – “REGIA OCCULTA” – VACCINI E RISCHIO A GAZA",1726228811,[65,549,550,70,551,552,553],"http://radioblackout.org/tag/carcere-delle-vallette/","http://radioblackout.org/tag/gaza/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/","http://radioblackout.org/tag/suicidi-in-carcere/","http://radioblackout.org/tag/vaccini/",[18,555,386,15,556,557,558],"carcere delle vallette","sorveglianza","suicidi in carcere","vaccini",{"post_content":560,"tags":564},{"matched_tokens":561,"snippet":562,"value":563},[79,80,81],"auto-organizzate e mobilitate con uno \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> a staffetta a oltranza.\r\n\r\nDi","Estratti dalla puntata del 9 settembre 2024 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\n\u003Cmark>SCIOPERO\u003C/mark> \u003Cmark>FAME\u003C/mark> A STAFFETTA NELLE SEZIONI FEMMINILI DELLE VALLETTE\r\n\r\n \r\n\r\nIl 5 settembre 2024 le prigioniere del carcere di Torino si sono auto-organizzate e mobilitate con uno \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> a staffetta a oltranza.\r\n\r\nDi seguito il comunicato di indizione:\r\n\r\n“A fronte del crescente sovraffollamento e di tutti gli eventi critici riguardanti gli istituti di pena, e viste le inefficaci misure adottate fino ad oggi da parte delle istituzioni competenti in materia penitenziaria per ridurre il numero dei reclusi, garantendo così, condizioni di vita dignitose e percorsi trattamentali e di reinserimento così come è scritto in Costituzione ed anche nell’ordinamento penitenziario del 1975. La sezione femminile del carcere di Torino, con l’adesione di 57 donne ivi ristrette\r\n\r\nDICHIARA\r\n\r\nche a partire dal 5/9/24 comincerà lo \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> a staffetta e ad oltranza. Tale iniziativa e scelta pacifica ha lo scopo di richiamare più attenzione possibile sulle condizioni detentive affinché venga concessa la liberazione anticipata speciale di 75 giorni e/o qualsiasi misura concreta ed immediata che riduca il sovraffollamento e faccia fronte all’emergenza umanitaria che vive tutta la comunità penitenziaria.\r\nSeguono 57 firme \u003Cmark>della\u003C/mark> 1, 2 e 3 sezione femminile\r\nNon c’è più tempo, ne spazio. In queste strutture fatiscenti ed insalubri si fa fatica a gestire “un’esistenza”.\r\n\r\nDopo il susseguirsi di suicidi, eventi critici, roghi, \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> ed agenti feriti e la costante crescita del sovraffollamento.\r\n\r\nAl termine di un’estate “rovente” non solo per il clima, dal 5/9/24, 57 donne ristrette nel carcere di Torino, hanno deciso di portare avanti lo \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> ad oltranza e a staffetta.\r\n\r\nQuesta scelta pacifica ha lo scopo di richiamare l’attenzione pubblica, del Parlamento e delle istituzioni sulla situazione d’emergenza totale delle carceri ed affinché venga concessa qualsiasi misura che riduca il sovraffollamento e/o la Liberazione Anticipata Speciale di 75 giorni.\r\n\r\nA causa del sovraffollamento questi magazzini di corpi stanno per esplodere.\r\n\r\nL’unico crimine che vediamo e subisce tutta la comunità penitenziaria fatta di \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> e detenenti e l’indifferenza. Chiediamo attenzione e concretezza, che tutti mettano da parte le strumentalizzazioni e si decidano.\r\n\r\nCi rivolgiamo ai parlamentari e ministri facendo leva sulla Costituzione, e quindi sui diritti fondamentali, sul senso utile \u003Cmark>della\u003C/mark> pena, che invece in queste condizioni e del tutto inefficace in prospettiva futura.\r\n\r\nCi rivolgiamo nuovamente al Presidente Mattarella, in quanto garante del rispetto \u003Cmark>della\u003C/mark> Costituzione: convinca coloro che insediandosi al governo hanno giurato proprio sulla Costituzione a ridurre il numero dei reclusi rispondendo con soluzioni logiche ed umane.\r\n\r\nNon c’è più tempo né spazio!”\r\n\r\n \r\n\r\nApprofondiamo la lotta delle prigioniere delle Vallette in compagnia di Nicoletta del collettivo Mamme in Piazza per la Libertà di Dissenso:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_scioperoValletteNicoletta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nRIVOLTE IN CARCERE: IL CONCETTO DI “REGIA OCCULTA”\r\n\r\nCon le rivolte carcerarie del marzo 2020 emerse il concetto di “regia occulta” anarco-mafiosa, una scorciatoia cognitiva che sta tornando alla ribalta dopo gli ammutinamenti dell’estate 2024.\r\n\r\nIniziando col descrivere cosa possa incarnare questo concetto, passiamo a osservare alcuni recenti orrori che sarebbero più che sufficienti a motivare un copione intriso di rabbia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_RegiaOcculta.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMAGISTRATI\r\n\r\nI magistrati vengono rappresentati come servitori dello Stato che mettono costantemente a rischio la propria vita, ma rendiamoci conto che quantitativamente la maggior parte del loro lavoro consiste nel costruire una lettura degli eventi funzionale a mandare in carcere una persona per furto o per spaccio.\r\n\r\nIn un manuale di giurisprudenza utilizzato nelle università italiane vengono sollevate critiche sulla “sanità mentale” delle donne magistrato e \u003Cmark>della\u003C/mark> categoria in generale.\r\n\r\nAl netto degli insulti e delle reazioni, potrebbe essere interessante decostruire il ruolo \u003Cmark>della\u003C/mark> “gilda dei punitori” in termini di status, di relazione con la gratificazione generata dal potere, di esaltazione mediatica, di frequenti ripensamenti raggiunta la pensione…\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_magistrati.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nVACCINI E RISCHI A GAZA – MANIFESTAZIONI E CONNESSIONI – PRIMATI GEOTECH\r\n\r\nBrevissimi accenni al rischio generato dalla somministrazione di vaccini anti-polio in un contesto privo di infrastrutture fognarie come quello di Gaza in base a ricerche inerenti la proliferazione del virus nelle feci delle persone vaccinate [1]\r\n\r\nRapido sguardo a un’analisi dei dati estraibili e osservabili partendo dalle connessioni wi-fi e bluetooth presenti alle manifestazioni [2]\r\n\r\nLa crescita rapidissima dell’apparato scientifico cinese e il suo primato in vari settori di competizione geo-tecnologica [3]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/BCUPCB_Gaza-vaccini-Eff-china.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n[1]\r\n\r\nhttps://www.who.int/news-room/questions-and-answers/item/poliomyelitis-vaccine-derived-polio\r\n\r\nhttps://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC10241397/\r\n\r\n[2]\r\n\r\nhttps://www.wired.com/story/dnc-hidden-signal-hunt/\r\n\r\n[3]\r\n\r\nhttps://www.aspi.org.au/report/aspis-two-decade-critical-technology-tracker",[565,567,569,571,573,575,577],{"matched_tokens":566,"snippet":18,"value":18},[],{"matched_tokens":568,"snippet":555,"value":555},[],{"matched_tokens":570,"snippet":386,"value":386},[],{"matched_tokens":572,"snippet":100,"value":100},[79,80,81],{"matched_tokens":574,"snippet":556,"value":556},[],{"matched_tokens":576,"snippet":557,"value":557},[],{"matched_tokens":578,"snippet":558,"value":558},[],[580,582],{"field":113,"matched_tokens":581,"snippet":562,"value":563},[79,80,81],{"field":39,"indices":583,"matched_tokens":584,"snippets":586,"values":587},[31],[585],[79,80,81],[100],[100],{"best_field_score":535,"best_field_weight":266,"fields_matched":167,"num_tokens_dropped":51,"score":589,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":51},"2312642367913459826",{"document":591,"highlight":603,"highlights":614,"text_match":533,"text_match_info":619},{"comment_count":51,"id":592,"is_sticky":51,"permalink":593,"podcastfilter":594,"post_author":405,"post_content":595,"post_date":596,"post_excerpt":57,"post_id":592,"post_modified":597,"post_thumbnail":598,"post_title":599,"post_type":411,"sort_by_date":600,"tag_links":601,"tags":602},"78098","http://radioblackout.org/podcast/alfredo-in-sciopero-della-fame-18-giorno-avvocati-prendono-parola-ep-03/",[356],"Estratti dalla puntata di Lunedì 7 ottobre 2022 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl regime detentivo del 41 bis rappresenta l’apice formale dell’afflittività dell’apparato punitivo italiano: una violenza – tipica del carcere nel suo insieme, ma estremamente amplificata - che si concentra sullo scorrere del tempo, sulle relazioni e gli affetti, sull’apparato cognitivo e sensoriale della persona detenuta. Una violenza che serve ad estorcere collaborazioni, ma - sempre di più – anche per silenziare il pensiero rivoluzionario di detenute e detenuti, seppellendolo insieme ai loro corpi nelle segrete dello Stato.\r\n\r\nQuali margini di declassificazione da quel circuito possono esserci per chi vi viene fatto precipitare?\r\n\r\nCosa si pretende dalla persona detenuta in 41 bis per consentirne il ritorno ad altri regimi detentivi?\r\n\r\nQuali sono le anomalie che stanno accopagnando l’utilizzo del 41 bis come strumento di censura e di deterrenza nell’ambito del conflitto sociale?\r\n\r\nNel 18° giorno di sciopero della fame del prigioniero anarchico Alfredo Cospito, cerchiamo di approfondire questi aspetti e di aggiornarci sulle condizioni di salute del compagno, grazie al contributo dell’avvocata Caterina Calia.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/BCUPCB_41bis-calia1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n/ / / Parole Chiave: Alfredo Cospito, Caterina Calia, 41bis, sciopero della fame","9 Novembre 2022","2022-11-25 12:56:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/bcupcb_41biscalia1-200x110.jpg","Alfredo in Sciopero Della Fame - 18° giorno: Avvocati Prendono Parola [ep 03]",1667989703,[414],[382],{"post_content":604,"post_title":608},{"matched_tokens":605,"snippet":606,"value":607},[79,80,81],"sociale?\r\n\r\nNel 18° giorno di \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> del prigioniero anarchico Alfredo Cospito,","Estratti dalla puntata di Lunedì 7 ottobre 2022 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nIl regime detentivo del 41 bis rappresenta l’apice formale dell’afflittività dell’apparato punitivo italiano: una violenza – tipica del carcere nel suo insieme, ma estremamente amplificata - che si concentra sullo scorrere del tempo, sulle relazioni e gli affetti, sull’apparato cognitivo e sensoriale \u003Cmark>della\u003C/mark> persona detenuta. Una violenza che serve ad estorcere collaborazioni, ma - sempre di più – anche per silenziare il pensiero rivoluzionario di detenute e \u003Cmark>detenuti\u003C/mark>, seppellendolo insieme ai loro corpi nelle segrete dello Stato.\r\n\r\nQuali margini di declassificazione da quel circuito possono esserci per chi vi viene fatto precipitare?\r\n\r\nCosa si pretende dalla persona detenuta in 41 bis per consentirne il ritorno ad altri regimi detentivi?\r\n\r\nQuali sono le anomalie che stanno accopagnando l’utilizzo del 41 bis come strumento di censura e di deterrenza nell’ambito del conflitto sociale?\r\n\r\nNel 18° giorno di \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> del prigioniero anarchico Alfredo Cospito, cerchiamo di approfondire questi aspetti e di aggiornarci sulle condizioni di salute del compagno, grazie al contributo dell’avvocata Caterina Calia.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/BCUPCB_41bis-calia1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n/ / / Parole Chiave: Alfredo Cospito, Caterina Calia, 41bis, \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark>",{"matched_tokens":609,"snippet":613,"value":613},[610,611,612],"Sciopero","Della","Fame","Alfredo in \u003Cmark>Sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>Della\u003C/mark> \u003Cmark>Fame\u003C/mark> - 18° giorno: Avvocati Prendono Parola [ep 03]",[615,617],{"field":113,"matched_tokens":616,"snippet":606,"value":607},[79,80,81],{"field":116,"matched_tokens":618,"snippet":613,"value":613},[610,611,612],{"best_field_score":535,"best_field_weight":266,"fields_matched":167,"num_tokens_dropped":51,"score":589,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":51},{"document":621,"highlight":633,"highlights":641,"text_match":533,"text_match_info":646},{"comment_count":51,"id":622,"is_sticky":51,"permalink":623,"podcastfilter":624,"post_author":405,"post_content":625,"post_date":626,"post_excerpt":57,"post_id":622,"post_modified":627,"post_thumbnail":628,"post_title":629,"post_type":411,"sort_by_date":630,"tag_links":631,"tags":632},"77839","http://radioblackout.org/podcast/alfredo-in-sciopero-della-fame-avvocati-prendono-parola-ep-02/",[356],"Estratto dalla puntata del 24 ottobre 2022 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\nIl prigioniero anarchico Alfredo Cospito ha deciso di lottare facendo leva sui pochi elementi che il regime di 41bis non può sottrarre a chi seppellisce nelle sue segrete: l'erogazione di cibo e il mantenimento IN VITA del corpo della persona detenuta. Il 20 ottobre 2022, tramite la lettura di una memoria difensiva - silenziata in aula dal giudice togliendo l’audio al compagno in videoconferenza – Alfredo ha dichiarato l’inizio di uno sciopero della fame a oltranza contro 41bis ed ergastolo ostativo. Dopo pochi giorni è arrivata la notizia che un altro prigioniero anarchico, Juan Sorroche, si è unito allo sciopero della fame.\r\n\r\nGrazie al contributo dell’avvocato Flavio Rossi Albertini cerchiamo di affrontare diversi aspetti inerenti la lotta intrapresa da Alfredo, tra i quali la censura che impedisce a questo compagno di prendere direttamente parola e che minaccia con pene dai 3 ai 7 anni di carcere chiunque – avvocati compresi – faciliti la fuoriuscita del suo pensiero da quella struttura di contenimento.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BCUPCB_flavio-scioperofame.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSegue comunicato redatto dall’avv. Flavio Rossi Albertini e dell’avv. Maria Teresa Pintus:\r\n\r\n \r\n\r\nIl giorno 20/10/2022 Alfredo Cospito, detenuto anarchico ristretto dal 4/5 u.s. nella casa Circondariale di Bancali (SS) in regime differenziato ex art. 41 bis op, nel corso della camera di consiglio dedicata alla trattazione di un reclamo ex art 18 ter op, ha letto una articolata memoria difensiva con la quale denuncia le insopportabili condizioni detentive a cui è sottoposto, dichiarando al contempo la decisione di intraprendere uno sciopero della fame per protestare sia contro il regime penitenziario subito che contro l’ergastolo ostativo.\r\n\r\nQuesta sintesi, lungi dal veicolare il testo dallo stesso letto in aula, intende informare la stampa di settore e le associazioni a tutela dei diritti dei detenuti delle ragioni che hanno indotto un detenuto anarchico, il primo sottoposto al peculiare regime restrittivo dall’introduzione dell’art. 41 bis o.p., ad intraprendere una battaglia che, dalla volontà espressa dal medesimo, non si arresterà se non con il suo decesso, stante la verosimile impossibilità di modificare il regime detentivo a cui è attualmente sottoposto.\r\n\r\nIl Cospito è detenuto da oltre dieci anni, di cui sei trascorsi, anche, quale indiziato di un reato associativo ex art 270 bis cp – per il quale è stato destinatario di misura cautelare in carcere nel settembre del 2016 – sempre in circuiti penitenziari AS2, trascorsi nella quasi totalità senza alcun vincolo di censura nella corrispondenza, ex art. 18 ter o.p.\r\n\r\nIn questo lungo periodo, il Cospito ha costantemente intrattenuto relazioni epistolari con decine o centinaia di anarchici e anarchiche, con siti e riviste della medesima matrice politica, partecipando anche alla esperienza editoriale che ha condotto alla pubblicazione di due libri sulla storia del movimento anarchico. Attività svolta alla luce del sole, in cui veniva esposto il pensiero anarchico del predetto e che lo ha visto, nonostante ciò, in almeno tre occasioni, destinatario di altrettante iniziative giudiziarie per il reato p. e p. dall’art. 414 cp., ossia l’istigazione a delinquere.\r\n\r\nPensiero anarchico che ha, tuttavia, posto in seria difficoltà i Giudici i quali, nei diversi gradi di giudizio, hanno alternato qualificazioni giuridiche contrapposte, talvolta riconducendolo alla abrogata propaganda sovversiva, ex art. 272 cp, altre all’istigazione a delinquere. Con ciò dimostrando la labilità del confine tra le due fattispecie incriminatrici, nonché il delicato tema dei reati di opinione posto a confronto con diritti di rango costituzionale, ex art. 21 cost, in un paese liberale figlio degli insegnamenti del Beccaria e del Verri.\r\n\r\nNella precedente detenzione il Cospito riceveva libri e riviste, partecipava a dibattiti pubblici mediante contributi scritti, condivideva la sezione AS2 con imputati della medesima area politica e/o con detenuti politici, godeva di numerose ore d’aria, palestra, biblioteca, socialità, ecc. E soprattutto non era stato sottoposto al regime di cui all’art. 41 bis o.p. nonostante dal 2016, a seguito dell’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare del Gip di Torino, era stato ritenuto comunque intraneo al sodalizio anarchico denominato FAI, la cui appartenenza, nel 2022, sarà posta a fondamento del decreto ministeriale applicativo del cd carcere duro.\r\n\r\nDall’aprile scorso e in assenza di avvenimenti che possano giustificare la diversità di trattamento penitenziario, il medesimo è privato di ogni diritto ed in particolare di leggere, studiare, informarsi su ciò che corrisponde alle sue inclinazioni e interessi (un paese liberale tutela tutte le ideologie, anche le più odiose, nonché il diritto allo studio e all’informazione quale strumento necessario sia al trattamento penitenziario in vista della rieducazione del reo art. 27 cost. – art. 1 O.P. e art. 1 DPR 230/2000 ché allo sviluppo stesso della personalità umana). Non riceve alcuna corrispondenza, quelle in entrata sono tutte trattenute e quelle in uscita soffrono dell’autocensura del detenuto stesso.\r\n\r\nLe ore d’aria si sono ridotte a due, trascorse in un cubicolo di cemento di pochi metri quadri, il cui perimetro è circondato da alti muri che impediscono alcuna visuale o semplicemente di estendere lo sguardo all’orizzonte, mentre la visuale del cielo è oscurata da una rete metallica. Un luogo caratterizzato in estate da temperature torride e in inverno da un microclima umido e insalubre. La mancanza di profondità visiva incide inoltre sulla funzionalità del senso della vista mentre la mancanza di sole sull’assunzione della vitamina D.\r\n\r\nLa socialità è compiuta una sola ora al giorno in una saletta assieme a tre detenuti, sottoposti al regime da numerosissimi anni, che in realtà si riducono ad uno in considerazione del fatto che un detenuto è sottoposto ad isolamento diurno per due anni e un secondo ormai tende a non uscire più dalla cella.\r\n\r\nUna condizione insopportabile che ora spinge il Cospito a rifiutare una vita priva di alcuna prospettiva futura, che apparirebbe tale a qualunque essere umano ma che lo è in particolar modo per un uomo che vive e viveva delle relazioni che intratteneva con il mondo dei liberi. Una condizione talmente afflittiva da spingere il medesimo a rimpiangere la pena di morte per fucilazione ritenuta più degna di una infinita agonia in un limbo senza speranza.\r\n\r\nTutto ciò senza neppure sia stata ancora fissata l’udienza camerale per decidere sul reclamo avverso il decreto ministeriale applicativo del regime differenziato – nonostante l’art 41 bis o.p. preveda che, entro 10 gg dal ricevimento del reclamo, il Tribunale lo debba valutare – e quindi senza ancora sia stata sottoposta al vaglio della Magistratura la stessa causa del trattamento deteriore che con il suo gesto estremo intende censurare e denunciare.","25 Ottobre 2022","2022-11-25 12:56:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/bcupcb_alfredo-sciopero-200x110.jpg","ALFREDO IN SCIOPERO DELLA FAME: AVVOCATI PRENDONO PAROLA [EP 02]",1666702115,[414],[382],{"post_content":634,"post_title":638},{"matched_tokens":635,"snippet":636,"value":637},[79,80,81],"ha dichiarato l’inizio di uno \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> a oltranza contro 41bis ed","Estratto dalla puntata del 24 ottobre 2022 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\nIl prigioniero anarchico Alfredo Cospito ha deciso di lottare facendo leva sui pochi elementi che il regime di 41bis non può sottrarre a chi seppellisce nelle sue segrete: l'erogazione di cibo e il mantenimento IN VITA del corpo \u003Cmark>della\u003C/mark> persona detenuta. Il 20 ottobre 2022, tramite la lettura di una memoria difensiva - silenziata in aula dal giudice togliendo l’audio al compagno in videoconferenza – Alfredo ha dichiarato l’inizio di uno \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> a oltranza contro 41bis ed ergastolo ostativo. Dopo pochi giorni è arrivata la notizia che un altro prigioniero anarchico, Juan Sorroche, si è unito allo \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark>.\r\n\r\nGrazie al contributo dell’avvocato Flavio Rossi Albertini cerchiamo di affrontare diversi aspetti inerenti la lotta intrapresa da Alfredo, tra i quali la censura che impedisce a questo compagno di prendere direttamente parola e che minaccia con pene dai 3 ai 7 anni di carcere chiunque – avvocati compresi – faciliti la fuoriuscita del suo pensiero da quella struttura di contenimento.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BCUPCB_flavio-scioperofame.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSegue comunicato redatto dall’avv. Flavio Rossi Albertini e dell’avv. Maria Teresa Pintus:\r\n\r\n \r\n\r\nIl giorno 20/10/2022 Alfredo Cospito, detenuto anarchico ristretto dal 4/5 u.s. nella casa Circondariale di Bancali (SS) in regime differenziato ex art. 41 bis op, nel corso \u003Cmark>della\u003C/mark> camera di consiglio dedicata alla trattazione di un reclamo ex art 18 ter op, ha letto una articolata memoria difensiva con la quale denuncia le insopportabili condizioni detentive a cui è sottoposto, dichiarando al contempo la decisione di intraprendere uno \u003Cmark>sciopero\u003C/mark> \u003Cmark>della\u003C/mark> \u003Cmark>fame\u003C/mark> per protestare sia contro il regime penitenziario subito che contro l’ergastolo ostativo.\r\n\r\nQuesta sintesi, lungi dal veicolare il testo dallo stesso letto in aula, intende informare la stampa di settore e le associazioni a tutela dei diritti dei \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> delle ragioni che hanno indotto un detenuto anarchico, il primo sottoposto al peculiare regime restrittivo dall’introduzione dell’art. 41 bis o.p., ad intraprendere una battaglia che, dalla volontà espressa dal medesimo, non si arresterà se non con il suo decesso, stante la verosimile impossibilità di modificare il regime detentivo a cui è attualmente sottoposto.\r\n\r\nIl Cospito è detenuto da oltre dieci anni, di cui sei trascorsi, anche, quale indiziato di un reato associativo ex art 270 bis cp – per il quale è stato destinatario di misura cautelare in carcere nel settembre del 2016 – sempre in circuiti penitenziari AS2, trascorsi nella quasi totalità senza alcun vincolo di censura nella corrispondenza, ex art. 18 ter o.p.\r\n\r\nIn questo lungo periodo, il Cospito ha costantemente intrattenuto relazioni epistolari con decine o centinaia di anarchici e anarchiche, con siti e riviste \u003Cmark>della\u003C/mark> medesima matrice politica, partecipando anche alla esperienza editoriale che ha condotto alla pubblicazione di due libri sulla storia del movimento anarchico. Attività svolta alla luce del sole, in cui veniva esposto il pensiero anarchico del predetto e che lo ha visto, nonostante ciò, in almeno tre occasioni, destinatario di altrettante iniziative giudiziarie per il reato p. e p. dall’art. 414 cp., ossia l’istigazione a delinquere.\r\n\r\nPensiero anarchico che ha, tuttavia, posto in seria difficoltà i Giudici i quali, nei diversi gradi di giudizio, hanno alternato qualificazioni giuridiche contrapposte, talvolta riconducendolo alla abrogata propaganda sovversiva, ex art. 272 cp, altre all’istigazione a delinquere. Con ciò dimostrando la labilità del confine tra le due fattispecie incriminatrici, nonché il delicato tema dei reati di opinione posto a confronto con diritti di rango costituzionale, ex art. 21 cost, in un paese liberale figlio degli insegnamenti del Beccaria e del Verri.\r\n\r\nNella precedente detenzione il Cospito riceveva libri e riviste, partecipava a dibattiti pubblici mediante contributi scritti, condivideva la sezione AS2 con imputati \u003Cmark>della\u003C/mark> medesima area politica e/o con \u003Cmark>detenuti\u003C/mark> politici, godeva di numerose ore d’aria, palestra, biblioteca, socialità, ecc. E soprattutto non era stato sottoposto al regime di cui all’art. 41 bis o.p. nonostante dal 2016, a seguito dell’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare del Gip di Torino, era stato ritenuto comunque intraneo al sodalizio anarchico denominato FAI, la cui appartenenza, nel 2022, sarà posta a fondamento del decreto ministeriale applicativo del cd carcere duro.\r\n\r\nDall’aprile scorso e in assenza di avvenimenti che possano giustificare la diversità di trattamento penitenziario, il medesimo è privato di ogni diritto ed in particolare di leggere, studiare, informarsi su ciò che corrisponde alle sue inclinazioni e interessi (un paese liberale tutela tutte le ideologie, anche le più odiose, nonché il diritto allo studio e all’informazione quale strumento necessario sia al trattamento penitenziario in vista \u003Cmark>della\u003C/mark> rieducazione del reo art. 27 cost. – art. 1 O.P. e art. 1 DPR 230/2000 ché allo sviluppo stesso \u003Cmark>della\u003C/mark> personalità umana). Non riceve alcuna corrispondenza, quelle in entrata sono tutte trattenute e quelle in uscita soffrono dell’autocensura del detenuto stesso.\r\n\r\nLe ore d’aria si sono ridotte a due, trascorse in un cubicolo di cemento di pochi metri quadri, il cui perimetro è circondato da alti muri che impediscono alcuna visuale o semplicemente di estendere lo sguardo all’orizzonte, mentre la visuale del cielo è oscurata da una rete metallica. Un luogo caratterizzato in estate da temperature torride e in inverno da un microclima umido e insalubre. La mancanza di profondità visiva incide inoltre sulla funzionalità del senso \u003Cmark>della\u003C/mark> vista mentre la mancanza di sole sull’assunzione \u003Cmark>della\u003C/mark> vitamina D.\r\n\r\nLa socialità è compiuta una sola ora al giorno in una saletta assieme a tre \u003Cmark>detenuti\u003C/mark>, sottoposti al regime da numerosissimi anni, che in realtà si riducono ad uno in considerazione del fatto che un detenuto è sottoposto ad isolamento diurno per due anni e un secondo ormai tende a non uscire più dalla cella.\r\n\r\nUna condizione insopportabile che ora spinge il Cospito a rifiutare una vita priva di alcuna prospettiva futura, che apparirebbe tale a qualunque essere umano ma che lo è in particolar modo per un uomo che vive e viveva delle relazioni che intratteneva con il mondo dei liberi. Una condizione talmente afflittiva da spingere il medesimo a rimpiangere la pena di morte per fucilazione ritenuta più degna di una infinita agonia in un limbo senza speranza.\r\n\r\nTutto ciò senza neppure sia stata ancora fissata l’udienza camerale per decidere sul reclamo avverso il decreto ministeriale applicativo del regime differenziato – nonostante l’art 41 bis o.p. preveda che, entro 10 gg dal ricevimento del reclamo, il Tribunale lo debba valutare – e quindi senza ancora sia stata sottoposta al vaglio \u003Cmark>della\u003C/mark> Magistratura la stessa causa del trattamento deteriore che con il suo gesto estremo intende censurare e denunciare.",{"matched_tokens":639,"snippet":640,"value":640},[423,424,425],"ALFREDO IN \u003Cmark>SCIOPERO\u003C/mark> \u003Cmark>DELLA\u003C/mark> \u003Cmark>FAME\u003C/mark>: AVVOCATI PRENDONO PAROLA [EP 02]",[642,644],{"field":113,"matched_tokens":643,"snippet":636,"value":637},[79,80,81],{"field":116,"matched_tokens":645,"snippet":640,"value":640},[423,424,425],{"best_field_score":535,"best_field_weight":266,"fields_matched":167,"num_tokens_dropped":51,"score":589,"tokens_matched":26,"typo_prefix_score":51},6637,{"collection_name":411,"first_q":38,"per_page":20,"q":38},8,["Reactive",651],{},["Set"],["ShallowReactive",654],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fb9VAx2phbKhQu0SqhnyyKKh4kgAeLAWIn9Jzol885JQ":-1},true,"/search?query=sciopero+della+fame+detenuti"]