","Sblocca Italia. Cemento e affari","post",1415813611,[55,56,57,58,59],"http://radioblackout.org/tag/carrara/","http://radioblackout.org/tag/cementificazione/","http://radioblackout.org/tag/genova/","http://radioblackout.org/tag/napoli/","http://radioblackout.org/tag/sbocca-italia/",[18,28,14,12,24],{"post_content":62},{"matched_tokens":63,"snippet":65,"value":66},[64],"cantieri","Misure urgenti per l’apertura dei \u003Cmark>cantieri\u003C/mark>, la realizzazione delle opere pubbliche,","“Misure urgenti per l’apertura dei \u003Cmark>cantieri\u003C/mark>, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l’emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive”, contiene 44 articoli destinati ad avere un notevole impatto: dai treni ad alta velocità alle nuove autostrade, dalle prerogative delle soprintendenze alle norme sull’edilizia.” Questo l’incipit del decreto del governo diventato legge qualche giorno fa.\r\n\r\nDi cosa si tratta?\r\nEliminazione di vincoli e tutele per l’ambiente, la salute, la sicurezza dei lavoratori e di chi abita un territorio, via libera a enormi colate di cemento per autostrade, linee ad alta velocità, urbanizzazioni \u003Cmark>selvagge\u003C/mark>, trivellazioni.\r\n\r\nLo Sblocca Italia è stato ribattezzato da alcuni anche Sblocca Antenne, perché introduce un principio di deregulation per cui le ditte di telecomunicazioni potranno piazzare antenne sempre più potenti – la tecnologia a 4 giga – sforando legalmente i limiti per l’inquinamento elettromagnetico.\r\n\r\nTra le chicche dello Sblocca Italia ci sono gli articoli 36, 37 e 38 che danno nuovo stimolo alle ricerche di petrolio sul territorio, e nei mari, italiani e all’importazione e allo stoccaggio di gas. A poco o nulla valgono considerazioni banali sulla pericolosità delle trivellazioni, per non dire dell’assoluta inutilità dei rigassificatori. Quello di Livorno, ormai completato da tempo, non è, per fortuna, mai entrato in funzione. Il motivo? Il gas arriva regolarmente sia dalla Russia sia dal nord africa. I rigassificatori però, anche quando sono fermi, li paghiamo noi tutti in bolletta.\r\n\r\nMessa in soffitta anche la tutela del paesaggio e del patrimonio artistico: la norma del silenzio assenzio spargerà cemento ovunque.\r\n\r\nMentre il ministro dell’ambiente chiama omicidi i mille condoni edilizi concessi nel nostro paese, il suo governo ha chiarito i propri obiettivi: ridare slancio alla grande lobby dei costruttori, per drogare l’economia e ridare slancio alle grandi opere, a danno di chi in questo paese vive e si barcamena tra stabile precarietà e disoccupazione.\r\nIn questi giorni un gruppo di uomini e donne con figli a scuola ha scritto al prefetto di Genova, ricordando gli enormi sacrifici affrontati, la perdita di ore di lavoro e del relativo stipendio dovute ai sette giorni di stop delle scuole per l’alluvione. L’ennesima alluvione annunciata. Nella lettera si chiedono ragione dello stanziamento di poche decine di milioni per la messa in sicurezza dei territori a fronte dei miliardi destinati al cemento.\r\n\r\nA Carrara i cittadini, esasperati da alluvioni continue intervallate da provvedimenti tampone che tappano un buco ma non incidono sulle cause occupano dall’8 novembre la sala di rappresentanza del comune e hanno dato vita all’assemblea permanente dei cittadini. Un’eco non casuale con l’analoga esperienza che condusse alla chiusura della Farmoplant di Massa.\r\n\r\nE’ finita con cassonetti in fiamme e scontri con la polizia la manifestazione dello scorso 7 novembre a Napoli. Il corteo era stato convocato per protesta contro la nomina, prevista all’articolo 33 dello Sblocca Italia, di un commissario che porti a compimento la bonifica dell’ex area industriale di Bagnoli cominciata quasi vent’anni fa. Al centro della protesta il timore che attraverso il commissariamento si arrivi a una cementificazione di un’area che tanti vorrebbero bonificata e destinata ad uso pubblico.\r\n\r\nDa Genova a Napoli a Carrara sono tanti i segnali di un’insofferenza diffusa tra chi paga un duro prezzo per le scelte scellerate di una classe politica che bada sola alla perpetuazione di se stessa.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Carlizza.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nfrancesco_sbloccaitalia",[68],{"field":69,"matched_tokens":70,"snippet":65,"value":66},"post_content",[64],1155199465603203000,{"best_field_score":73,"best_field_weight":74,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":41,"score":75,"tokens_matched":33,"typo_prefix_score":76},"1112285642752",14,"1155199465603203185",6,{"document":78,"highlight":96,"highlights":106,"text_match":112,"text_match_info":113},{"cat_link":79,"category":80,"comment_count":41,"id":81,"is_sticky":41,"permalink":82,"post_author":44,"post_content":83,"post_date":84,"post_excerpt":47,"post_id":81,"post_modified":85,"post_thumbnail":86,"post_thumbnail_html":87,"post_title":88,"post_type":52,"sort_by_date":89,"tag_links":90,"tags":95},[38],[40],"17642","http://radioblackout.org/2013/07/prima-era-una-tendopoli-abusiva-ora-un-accampamento-selvaggio/"," Nel Foro boario di Saluzzo a inizio luglio bivaccano abusivamente circa 400 migranti africani, senza acqua, corrente elettrica e servizi igienici. Dormono su dei cartoni e sotto teli di fortuna. L’11 giugno è avvenuto lo sgombero farsa voluto dal sindaco per “far capire che il piano accoglienza sarebbe stato portato avanti senza tentennamenti dove deve essere chiaro che il saluzzese è un mercato con regole e confini, non il far west”. I migranti presenti erano circa 150. L'anno scorso ci fu un picco di 400 raccoglitori, ora sono arrivati a 600.\r\n\r\nLa coldiretti – cioè i padroni che dovrebbero dare lavoro a queste persone che non hanno bisogno di assistenzialismo, ma sono fieri e dignitosi lavoratori – ha allestito un campo \"ufficiale\" per 66 persone. Ma ora ci sono circa 600 lavoratori accampati in un campeggio senza strutture, sorto a ridosso dell'altro nei pressi del Foro boario, un po' nascosto per non dare troppo fastidio alla \"zona grigia\" (nel senso che dava alla espressione Primo Levi) degli autoctoni, che non vanno molto al di là di un \"Poverini\", sussurrato con aria mesta tirando via, evitando ogni contatto: assistenzialismo un po' peloso, tipicamente cattolico. Ci sono alcuni anziani curiosi e un po' aperti, ma la maggioranza non è nemmeno consapevole.\r\n\r\nIl lavoro poi è il protagonista mancante, perché la campagna è in ritardo e la raccolta di pesche comincia soltanto ora e a ritmo ridotto, perciò si riescono a impegnare pochi lavoratori: la stima non supera i 200 ingaggiati. Oltre alle solite piaghe dei lavori stagionali in campagna, anche se qui non si aggiunge il caporalato che affligge Puglia e Calabria in particolare, si assiste al lavoro grigio: le ore effettivamente lavorate non sono mai quelle denunciate.\r\n\r\nTutti sapevano da mesi, come già si era detto nelle dirette andate in onda su questa emittente già in febbraio con Yvan e poi un paio di mesi fa con Walter, eppure si è arrivati anche quest'anno alla emergenza. Sicuramente il cosiddetto “Progetto Accoglienza” non è del tutto realistico visto quello che sta succedendo: la realtà è fatta di corpi, odori, voci, fame, emozioni, non solo di tavoli, carte, parole e calcoli…\r\n\r\nBisogna andarci al foro per capire veramente, guardare negli occhi chi è là, di chi va a fare le «passeggiate alle reti» che sono le recinzioni del campo \"ufficiale\" (con regole assurde, gradualmente fatte rientrare in parte, ma comunque improntate a regole militari che ricordano la vecchia naja), sentire la puzza del cibo andato a male, evitare le pozzanghere schiumose e i resti di scarpe e biciclette, respirare la rassegnazione, la diffidenza, la rabbia, la vita che nonostante tutto e tutti emana da un drappello di persone di nazionalità, lingue, etnie diverse che comunque sono riusciti a fare comunità, giocano a dama, ascoltano musica africana dal cellulare, giocano a pallone; mentre guardiani simili a kapò sorvegliano l'altro lager, quello ufficiale, affinché i reietti non possano accedervi, privi come sono del braccialetto giallo che identifica i \"privilegiati\" che vivono in container bollenti e almeno possono accedere a dei bagni e a tre docce in 66, anziché una ricavata da una turca in 550. Magari un'occasione per andarci è la serata di sabato 27 luglio, quando Baba Sissoko farà una digressione straordinaria dal suo Tour estivo per portare la sua musica di griot maliano e conforto a questi lavoratori trattati da schiavi.\r\n\r\nEcco il racconto coinvolgente di Gabriele, uno dei partecipanti al comitato antirazzista saluzzese, che condivide anche il giaciglio in questi mesi con i raccoglitori accampati.\r\n\r\n2013.07.25-gabri_saluzzo.\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n ","25 Luglio 2013","2013-08-02 12:45:55","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/07/saluzzo-by-night-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/07/saluzzo-by-night-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/07/saluzzo-by-night-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/07/saluzzo-by-night.jpg 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Prima era una tendopoli abusiva, ora un accampamento selvaggio",1374770325,[91,92,93,94],"http://radioblackout.org/tag/immigrazione/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/nuovi-schiavi/","http://radioblackout.org/tag/saluzzo/",[22,20,26,16],{"post_content":97,"post_title":102},{"matched_tokens":98,"snippet":100,"value":101},[99],"sentire","che ricordano la vecchia naja), \u003Cmark>sentire\u003C/mark> la puzza del cibo andato"," Nel Foro boario di Saluzzo a inizio luglio bivaccano abusivamente circa 400 migranti africani, senza acqua, corrente elettrica e servizi igienici. 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Non avremo un'identità ma almeno corriamo veloci su autostrade bellissime: arsider ripercorre al rallenti l'età dell'oro e dell'asfalto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Speciale_AutobahnArsider_51.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMarcoledì 28 ore 8,30 - Il perno originario - parte 2 (16 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\n“Nello scorso episodio, abbiamo visto come lo spazio economico tedesco si sia costituito attorno a tre epicentri. Nel corso del tempo se ne aggiungeranno altri. Ma sono questi tre a trainare lo sviluppo della proto-industria dell’area tedesca nell’alto Medioevo […] È questo lo sfondo e la base materiale per la proliferazione di sette religiose dalle vedute eterodosse e, più fondamentalmente, della rivendicazione di libero accesso alla parola divina di contro al suo monopolio ecclesiastico, che sarà il nodo ideologico della riforma protestante, come lo era già stato per le eresie catare e bogomile qualche secolo prima”\r\n\r\n“Come è noto, la cristallizzazione dell’idea protestante inizia prima della Guerra dei contadini del 1524-1526. È nel 1517 che il monaco agostiniano Martin Lutero pubblica la sue tesi ostili al traffico delle indulgenze, che contestano direttamente l’autorità papale. Quattro anni dopo, Lutero viene scomunicato dalla Chiesa di Roma e messo al bando dal Sacro Romano Impero. 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In conclusione la sorella di Mattia Palloni, uno dei firmatari dell’esposto, ci racconta degli interrogatori e delle strategie di insabbiamento della procura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Omicidi-carceri-Modena_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSabato 2 ore 10 - La fine del Marinese (30 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nLettura dal racconto di Primo Levi. Il breve periodo trascorso in montagna con Giustizia e Libertà è rimasto dunque sostanzialmente fuori dai suoi scritti. Esiste tuttavia un’eccezione: un breve racconto del 1949 che si ispira alla sua deludente esperienza di partigiano. Fine del marinese colpisce soprattutto per il punto di vista “impossibile” dal quale sono narrati gli eventi. Levi adotta, infatti, una prima persona plurale: a parlare sono i compagni di un partigiano catturato dai tedeschi, eppure questo noi è informato su tutti i movimenti dell’animo del prigioniero: la paralisi e lo sconforto, la rassegnazione e il desiderio di reagire, fino alla decisione di…\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Fine-del-Marinese_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSabato 2 ore 20 - Migrazione e intolleranze U. Eco, musicata (59 minuti) [Penny-Kella]:\r\n\r\nUna lettura musicata di una piccola raccolta di scritti e interventi di umberto eco. alcuni risalgono a piu' di vent'anni fa ma ci invitano a riflettere su temi ancora piu' che mai attuali al giorno d'oggi\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BLACKHOLE-INTOLLERANTI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 3 ore 10 - Emilio Salgari (32 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nBreve biografia di Emilio Salgari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 3 ore 18,30 - Orsi Trentino [Titolo originale: Sentieri selvaggi. Orsi in fuga fra propaganda, gabbie e proprietà privata] (17 minuti) [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]:\r\n\r\nRecenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","26 Febbraio 2024","2024-03-04 09:15:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","BlackHoles dal 26 febbraio al 3 marzo 2024","podcast",1708941749,[184,185,186,187,188,189,190,191,192,193,194,195,196,197,198,199,200,201,202,203,204,205,206,207,208,209,210,211,212,213,214,215,216,217,218,219,220,221,222,223,224,225,226,227,228,229,230,231,232,233,234],"http://radioblackout.org/tag/abusi-polizieschi/","http://radioblackout.org/tag/alto-medioevo/","http://radioblackout.org/tag/ambiente/","http://radioblackout.org/tag/antispecismo/","http://radioblackout.org/tag/assemblea-antispecista/","http://radioblackout.org/tag/autobahn/","http://radioblackout.org/tag/autostrada/","http://radioblackout.org/tag/avventura/","http://radioblackout.org/tag/biografia/","http://radioblackout.org/tag/brescia/","http://radioblackout.org/tag/caffaro/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/chiesa/","http://radioblackout.org/tag/chitarra/","http://radioblackout.org/tag/chitarrista/","http://radioblackout.org/tag/dante/","http://radioblackout.org/tag/ecologia/","http://radioblackout.org/tag/emilio-salgari/","http://radioblackout.org/tag/frank-zappa/","http://radioblackout.org/tag/guerra-contadini/","http://radioblackout.org/tag/infrastrutture/","http://radioblackout.org/tag/inquinamento/","http://radioblackout.org/tag/la-fine-della-fine-della-storia/","http://radioblackout.org/tag/letteratura/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/liberation-front/","http://radioblackout.org/tag/marino-ruzzenenti/","http://radioblackout.org/tag/martin-lutero/","http://radioblackout.org/tag/modena/","http://radioblackout.org/tag/monografia/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/natura/","http://radioblackout.org/tag/nocivita-chimiche/","http://radioblackout.org/tag/omicidi-carcerari/","http://radioblackout.org/tag/orsi/","http://radioblackout.org/tag/pcb/","http://radioblackout.org/tag/perno-originario/","http://radioblackout.org/tag/primo-levi/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/radio-cane/","http://radioblackout.org/tag/riforma-protestantesimo/","http://radioblackout.org/tag/rivista-liberazioni/","http://radioblackout.org/tag/rivolte-urbane/","http://radioblackout.org/tag/rock/","http://radioblackout.org/tag/scrittore/","http://radioblackout.org/tag/sentieri-selvaggi/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/strage/","http://radioblackout.org/tag/trentino/","http://radioblackout.org/tag/val-susa/",[236,237,238,157,165,239,240,155,241,242,243,244,245,246,247,248,249,159,250,251,252,253,254,255,256,161,257,258,259,260,261,262,263,264,128,265,266,267,268,269,270,143,271,272,153,119,273,274,275,130,276],"abusi polizieschi","alto medioevo","Ambiente","Autobahn","autostrada","biografia","brescia","caffaro","carcere","chiesa","chitarra","chitarrista","dante","ecologia","Frank Zappa","guerra contadini","infrastrutture","inquinamento","La fine della Fine della storia","letteratura","lettura","Marino Ruzzenenti","Martin Lutero","modena","monografia","musica","NATURA","nocività chimiche","omicidi carcerari","PCB","Perno originario","primo levi","Radio Blackout","radio cane","riforma protestantesimo","rivolte urbane","rock","serie podcast","storia","strage","val susa",{"post_content":278,"tags":284},{"matched_tokens":279,"snippet":282,"value":283},[280,281],"Sentieri","selvaggi","18,30 - Orsi Trentino [Titolo originale: \u003Cmark>Sentieri\u003C/mark> \u003Cmark>selvaggi\u003C/mark>. Orsi in fuga fra propaganda,"," \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 27 ore 8,30 - Dante in Val Susa (21 minuti) [Radio Cane]:\r\n\r\nSi formerà dal Seghino a Chianocco\r\nda Venaus, Bussoleno e Chiomonte\r\nper tutta la Val Susa un solo blocco;\r\n\r\nda fondovalle fino in cima al monte\r\nsarà modello d’ogni altra vallata,\r\ne d’ogni libertà presidio e fronte;\r\n\r\nchi vorrà far colà terra bruciata\r\nvedrà levar la testa, e quanto vale\r\nl’orgoglio d’una gente ricattata.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Dante-in-Val-Susa_21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 27 ore 11,30 - Speciale autobahn (51 minuti) [Arsider]:\r\n\r\nWir fahren, fahren, fahren auf der Autobahn.\r\nDie Sonne scheint mit Glitzerstrahl. Non avremo un'identità ma almeno corriamo veloci su autostrade bellissime: arsider ripercorre al rallenti l'età dell'oro e dell'asfalto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Speciale_AutobahnArsider_51.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nMarcoledì 28 ore 8,30 - Il perno originario - parte 2 (16 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\n“Nello scorso episodio, abbiamo visto come lo spazio economico tedesco si sia costituito attorno a tre epicentri. Nel corso del tempo se ne aggiungeranno altri. Ma sono questi tre a trainare lo sviluppo della proto-industria dell’area tedesca nell’alto Medioevo […] È questo lo sfondo e la base materiale per la proliferazione di sette religiose dalle vedute eterodosse e, più fondamentalmente, della rivendicazione di libero accesso alla parola divina di contro al suo monopolio ecclesiastico, che sarà il nodo ideologico della riforma protestante, come lo era già stato per le eresie catare e bogomile qualche secolo prima”\r\n\r\n“Come è noto, la cristallizzazione dell’idea protestante inizia prima della Guerra dei contadini del 1524-1526. È nel 1517 che il monaco agostiniano Martin Lutero pubblica la sue tesi ostili al traffico delle indulgenze, che contestano direttamente l’autorità papale. Quattro anni dopo, Lutero viene scomunicato dalla Chiesa di Roma e messo al bando dal Sacro Romano Impero. Ma è solo dopo la sconfitta della Guerra dei Contadini che questa cristallizzazione prosegue come un ché di essenzialmente religioso, costituendosi in un insieme distinto di dottrine. La vittoria della riforma nel cielo dell’ideologia è la sanzione della sconfitta della rivoluzione tedesca nel mondo materiale”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Perno-originario-n.2_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 29 ore 8,30 - Il caso Caffaro, una pandemia silenziosa (26 minuti) [Radio Cane]:\r\n\r\nPoliclorobifenili, Mercurio, Cromo Esavalente, Tetracloruro di carbonio, Esaclorocicloesano… il tutto ben pressato nelle terre bresciane, dove l’industrializzazione, nel tempo, ha inquinato in maniera cronica, subdola e silenziosa. Tra i maggiori artefici di questo disastro in corso c’è la Caffaro, un antico stabilimento chimico, dismesso da oltre dieci anni, abbandonato a un lento degrado senza alcun intervento di bonifica; solo un recente, ma colpevolmente tardivo, interessamento della magistratura ha avviato un procedimento penale, quando ormai i bresciani erano già stati abbondantemente avvelenati dai PCB, parenti stretti delle più note diossine. Di questa realtà fatta di veleni e di assuefazione degli abitanti abbiamo parlato con Marino Ruzzenenti, autore di Un secolo di cloro e… PCB, dal cui racconto emerge un quadro buio, in cui la terra che abitiamo figura come una “variabile dipendente” sottomessa alla logica del profitto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Nocività-chimiche_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 1 ore 8,30 - Frank Zappa #1 (26 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nPrima di cinque puntate monografiche dedicate a Frank Zappa.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/Frank-Zappa_1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 1 ore 13,30 - Modena: la strage che non c'è (28 minuti) [Radio Cane]:\r\n\r\nA distanza di più di un anno dalla strage nel carcere di Modena, e a qualche mese dall’esposto di alcuni detenuti che hanno deciso di rompere il silenzio, torniamo a Modena dove una delle animatrici del Comitato Verità e Giustizia per i morti del Sant’Anna, nato dopo i fatti dell’8 marzo 2020, ci racconta di quei giorni e ci aggiorna sullo stato delle indagini in corso. In conclusione la sorella di Mattia Palloni, uno dei firmatari dell’esposto, ci racconta degli interrogatori e delle strategie di insabbiamento della procura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Omicidi-carceri-Modena_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSabato 2 ore 10 - La fine del Marinese (30 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nLettura dal racconto di Primo Levi. Il breve periodo trascorso in montagna con Giustizia e Libertà è rimasto dunque sostanzialmente fuori dai suoi scritti. Esiste tuttavia un’eccezione: un breve racconto del 1949 che si ispira alla sua deludente esperienza di partigiano. Fine del marinese colpisce soprattutto per il punto di vista “impossibile” dal quale sono narrati gli eventi. Levi adotta, infatti, una prima persona plurale: a parlare sono i compagni di un partigiano catturato dai tedeschi, eppure questo noi è informato su tutti i movimenti dell’animo del prigioniero: la paralisi e lo sconforto, la rassegnazione e il desiderio di reagire, fino alla decisione di…\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Fine-del-Marinese_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSabato 2 ore 20 - Migrazione e intolleranze U. Eco, musicata (59 minuti) [Penny-Kella]:\r\n\r\nUna lettura musicata di una piccola raccolta di scritti e interventi di umberto eco. alcuni risalgono a piu' di vent'anni fa ma ci invitano a riflettere su temi ancora piu' che mai attuali al giorno d'oggi\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/02/BLACKHOLE-INTOLLERANTI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 3 ore 10 - Emilio Salgari (32 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nBreve biografia di Emilio Salgari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 3 ore 18,30 - Orsi Trentino [Titolo originale: \u003Cmark>Sentieri\u003C/mark> \u003Cmark>selvaggi\u003C/mark>. Orsi in fuga fra propaganda, gabbie e proprietà privata] (17 minuti) [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]:\r\n\r\nRecenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[285,287,289,291,293,295,297,299,301,303,305,307,309,311,313,315,317,319,321,323,325,327,329,331,333,335,337,339,341,343,345,347,349,351,353,355,357,359,361,363,365,367,369,371,373,375,379,381,383,385,387],{"matched_tokens":286,"snippet":236,"value":236},[],{"matched_tokens":288,"snippet":237,"value":237},[],{"matched_tokens":290,"snippet":238,"value":238},[],{"matched_tokens":292,"snippet":157,"value":157},[],{"matched_tokens":294,"snippet":165,"value":165},[],{"matched_tokens":296,"snippet":239,"value":239},[],{"matched_tokens":298,"snippet":240,"value":240},[],{"matched_tokens":300,"snippet":155,"value":155},[],{"matched_tokens":302,"snippet":241,"value":241},[],{"matched_tokens":304,"snippet":242,"value":242},[],{"matched_tokens":306,"snippet":243,"value":243},[],{"matched_tokens":308,"snippet":244,"value":244},[],{"matched_tokens":310,"snippet":245,"value":245},[],{"matched_tokens":312,"snippet":246,"value":246},[],{"matched_tokens":314,"snippet":247,"value":247},[],{"matched_tokens":316,"snippet":248,"value":248},[],{"matched_tokens":318,"snippet":249,"value":249},[],{"matched_tokens":320,"snippet":159,"value":159},[],{"matched_tokens":322,"snippet":250,"value":250},[],{"matched_tokens":324,"snippet":251,"value":251},[],{"matched_tokens":326,"snippet":252,"value":252},[],{"matched_tokens":328,"snippet":253,"value":253},[],{"matched_tokens":330,"snippet":254,"value":254},[],{"matched_tokens":332,"snippet":255,"value":255},[],{"matched_tokens":334,"snippet":256,"value":256},[],{"matched_tokens":336,"snippet":161,"value":161},[],{"matched_tokens":338,"snippet":257,"value":257},[],{"matched_tokens":340,"snippet":258,"value":258},[],{"matched_tokens":342,"snippet":259,"value":259},[],{"matched_tokens":344,"snippet":260,"value":260},[],{"matched_tokens":346,"snippet":261,"value":261},[],{"matched_tokens":348,"snippet":262,"value":262},[],{"matched_tokens":350,"snippet":263,"value":263},[],{"matched_tokens":352,"snippet":264,"value":264},[],{"matched_tokens":354,"snippet":128,"value":128},[],{"matched_tokens":356,"snippet":265,"value":265},[],{"matched_tokens":358,"snippet":266,"value":266},[],{"matched_tokens":360,"snippet":267,"value":267},[],{"matched_tokens":362,"snippet":268,"value":268},[],{"matched_tokens":364,"snippet":269,"value":269},[],{"matched_tokens":366,"snippet":270,"value":270},[],{"matched_tokens":368,"snippet":143,"value":143},[],{"matched_tokens":370,"snippet":271,"value":271},[],{"matched_tokens":372,"snippet":272,"value":272},[],{"matched_tokens":374,"snippet":153,"value":153},[],{"matched_tokens":376,"snippet":378,"value":378},[377,281],"sentieri","\u003Cmark>sentieri\u003C/mark> \u003Cmark>selvaggi\u003C/mark>",{"matched_tokens":380,"snippet":273,"value":273},[],{"matched_tokens":382,"snippet":274,"value":274},[],{"matched_tokens":384,"snippet":275,"value":275},[],{"matched_tokens":386,"snippet":130,"value":130},[],{"matched_tokens":388,"snippet":276,"value":276},[],[390,397],{"field":29,"indices":391,"matched_tokens":393,"snippets":395,"values":396},[392],45,[394],[377,281],[378],[378],{"field":69,"matched_tokens":398,"snippet":282,"value":283},[280,281],1157451471441625000,{"best_field_score":401,"best_field_weight":402,"fields_matched":33,"num_tokens_dropped":41,"score":403,"tokens_matched":33,"typo_prefix_score":41},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":405,"highlight":521,"highlights":667,"text_match":399,"text_match_info":677},{"comment_count":41,"id":406,"is_sticky":41,"permalink":407,"podcastfilter":408,"post_author":175,"post_content":409,"post_date":410,"post_excerpt":47,"post_id":406,"post_modified":411,"post_thumbnail":179,"post_title":412,"post_type":181,"sort_by_date":413,"tag_links":414,"tags":468},"86114","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-25-al-31-dicembre-2023/",[126]," \r\n\r\nLunedì 25 h 13.30 - Natale a babbo morto (41 minuti) [Produzioni nessun rimborso]: La NessunRimborso Production e la Blackout Tribe presentano: il primo giallo radiofonico su un omicidio politico in Lapponia.\r\n\r\nQuest’anno nessuno riceverà il suo regalo sotto l’albero. 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Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra del golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 27 h 8.30 - Vogliamo tutto (30 minuti) [Radio Blackout]: Presentazione e letture dal romanzo di Nanni Balestrini \"Vogliamo tutto\". Correva l’anno 1969 nei giorni 3 e 4 luglio, cinquantaquattro anni fa, e a Torino andava in scena la rivolta di corso Traiano. Il “Vogliamo Tutto” del libro è la piattaforma di uomini e donne che iniziano, insieme alle prime forme dell’Autonomia, a parlare di rifuto del lavoro, fabbrica sociale, di qualità della vita di bisogni sociali. La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta di corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno di una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura di Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle di piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino a tarda notte. Una rivolta dispiegata: dalle strade ai balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 28 h 8.30 - Orsi Trentino [Titolo originale: Sentieri selvaggi. Orsi in fuga fra propaganda, gabbie e proprietà privata] (17 minuti) [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]: Recenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 8.30 - ROTE ZORA. Guerriglia urbana femminista (17 minuti) [Porfido]: Lettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. Ogni cuore è una bomba a orologeria.\r\nIl libro è un’autoproduzione femminista del 2018.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Rote-Zora_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 13.30 - Emilio Salgari (32 minuti) [Radio blackout]: Breve biografia di Emilio Slagari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 20.00 - Presentazione libro Jin Jiyan Azadi (48 minuti) [Frittura Mista alias Radio Fabbrica]: Con l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano di Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato a livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. Essendo il testo molto interessante e pregno di contenuti abbiamo voluto fare un’intervista divisa in 3 parti, divise tra loro da due brani (qui nel podcast riprodotte parzialmente), tratti dalla compilation “Music for Rojava” edito dall’etichetta Sonic Resistance.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Presentazione-libro-Jin-Jiyan-AzadiFritturaMista26042022_48.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 10 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 1 (24 minuti) [Radio Alpi Libere]: Benvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile...\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_1@radio-alpi-libere_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 20 - Quaresima in quarantena (48 minuti) [Produzioni nessun rimborso]: QUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia di Gesù ai nostri drammatici giorni di pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia di come il figlio di Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 11 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 2 (32 minuti) [Radio Alpi Libere]: v. sopra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_2@-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #6 (8 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis] : “Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Lo Statuto dei Lavoratori è la legge che stabilisce per tutti e tutte la libertà di aderire ad un sindacato. Ma da oltre 40 anni c'è chi tenta in ogni modo di aggirare questa legge. Confindustria & Co.? Sì, ovvio, ma non solo. Anche in questo caso, purtroppo, non è tutta colpa dei padroni...\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.6_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","31 Dicembre 2023","2024-03-01 18:31:10","Black Holes dal 25 al 31 dicembre 2023",1704048105,[415,187,416,188,417,418,191,192,419,420,421,422,423,424,425,201,426,427,428,429,430,431,432,433,434,435,436,437,438,439,440,441,207,208,209,442,443,444,445,446,447,448,449,450,451,452,215,453,454,218,455,456,457,458,459,225,460,228,229,230,461,231,232,462,463,233,464,465,466,467],"http://radioblackout.org/tag/ai-piani-bassi/","http://radioblackout.org/tag/arundhata-roy/","http://radioblackout.org/tag/attivismo/","http://radioblackout.org/tag/autoformazione/","http://radioblackout.org/tag/collettiva-scobi/","http://radioblackout.org/tag/comico/","http://radioblackout.org/tag/covid-19/","http://radioblackout.org/tag/delfina-donnici/","http://radioblackout.org/tag/diapason/","http://radioblackout.org/tag/diritti-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/donne/","http://radioblackout.org/tag/federico-bosis/","http://radioblackout.org/tag/femminismo/","http://radioblackout.org/tag/fiat/","http://radioblackout.org/tag/frittura-mista/","http://radioblackout.org/tag/germania/","http://radioblackout.org/tag/gesu/","http://radioblackout.org/tag/guerriglia/","http://radioblackout.org/tag/india/","http://radioblackout.org/tag/intervista/","http://radioblackout.org/tag/intrattenimento/","http://radioblackout.org/tag/istituto-andrea-wolf/","http://radioblackout.org/tag/jin-jiyan-azadi/","http://radioblackout.org/tag/jineology/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/lavoro-domestico/","http://radioblackout.org/tag/liberta-sindacale/","http://radioblackout.org/tag/libro/","http://radioblackout.org/tag/lockdown/","http://radioblackout.org/tag/lotta-di-classe/","http://radioblackout.org/tag/lotte-operaie/","http://radioblackout.org/tag/maoismo/","http://radioblackout.org/tag/marcello-pini/","http://radioblackout.org/tag/margaret-powell/","http://radioblackout.org/tag/morti-sul-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/nanni-balestrini/","http://radioblackout.org/tag/natale/","http://radioblackout.org/tag/naxaliti/","http://radioblackout.org/tag/operaismo/","http://radioblackout.org/tag/presentazione-2/","http://radioblackout.org/tag/produzioni-nessun-rimborso/","http://radioblackout.org/tag/quarantena/","http://radioblackout.org/tag/queer/","http://radioblackout.org/tag/radio-alpi-libere/","http://radioblackout.org/tag/rote-zora/","http://radioblackout.org/tag/sindacato/","http://radioblackout.org/tag/tamu-edizioni/","http://radioblackout.org/tag/torino/","http://radioblackout.org/tag/uk/","http://radioblackout.org/tag/vogliamo-tutto/","http://radioblackout.org/tag/white-noise/","http://radioblackout.org/tag/working-class/",[469,157,470,165,471,472,155,241,473,474,475,476,477,478,479,159,480,481,482,483,484,485,486,487,488,489,490,491,492,493,494,495,255,256,161,496,497,498,499,500,501,502,503,504,505,506,262,507,508,128,509,510,511,512,513,143,514,153,119,273,515,274,275,516,517,130,518,519,132,520],"ai piani bassi","Arundhata Roy","attivismo","autoformazione","collettiva scobi","comico","covid 19","Delfina Donnici","diapason","diritti lavoro","donne","Federico Bosis","femminismo","fiat","frittura mista","germania","gesù","guerriglia","india","intervista","intrattenimento","istituto Andrea Wolf","Jin Jiyan Azadi","jineology","Kurdistan","lavoro","lavoro domestico","libertà sindacale","libro","lockdown","lotta di classe","lotte operaie","maoismo","Marcello Pini","margaret powell","morti sul lavoro","Nanni Balestrini","natale","Naxaliti","operaismo","presentazione","produzioni nessun rimborso","quarantena","queer","radio alpi libere","rote zora","sindacato","tamu edizioni","torino","UK","vogliamo tutto","working class",{"post_content":522,"tags":526},{"matched_tokens":523,"snippet":524,"value":525},[280,281],"8.30 - Orsi Trentino [Titolo originale: \u003Cmark>Sentieri\u003C/mark> \u003Cmark>selvaggi\u003C/mark>. Orsi in fuga fra propaganda,"," \r\n\r\nLunedì 25 h 13.30 - Natale a babbo morto (41 minuti) [Produzioni nessun rimborso]: La NessunRimborso Production e la Blackout Tribe presentano: il primo giallo radiofonico su un omicidio politico in Lapponia.\r\n\r\nQuest’anno nessuno riceverà il suo regalo sotto l’albero. Babbo natale è stato assassinato.\r\nIl rosso del Natale si tinge di un nero funereo a tinte gialle, quelle di questo radio-romanzo che indaga sul più sanguinoso omicidio della storia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Natale-a-Babbo-Mortonessun-rimborso_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 h 8.30 - Working class (29 minuti) [Radio Blackout]: Racconto della vita della scrittrice Margaret Powell, attraverso letture ed estratti dal libro poi divenuto best seller da lei scritto “Dai piani bassi”. Un tuffo nelle condizioni di vita della classe lavoratrice inglese negli anni ’30 del 900, tra povertà estrema e ricca aristocrazia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Working-class_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 26 h 12.30 - Diapason #1 : Morti sul lavoro (54 minuti) [White Noise]: L’ Italia è la nazione che detiene il primato delle vittime sul lavoro in Europa. Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra del golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 27 h 8.30 - Vogliamo tutto (30 minuti) [Radio Blackout]: Presentazione e letture dal romanzo di Nanni Balestrini \"Vogliamo tutto\". Correva l’anno 1969 nei giorni 3 e 4 luglio, cinquantaquattro anni fa, e a Torino andava in scena la rivolta di corso Traiano. Il “Vogliamo Tutto” del libro è la piattaforma di uomini e donne che iniziano, insieme alle prime forme dell’Autonomia, a parlare di rifuto del lavoro, fabbrica sociale, di qualità della vita di bisogni sociali. La lotta alla Fiat diviene la scuola per tutti i compagni e le compagne che mirano ad una trasformazione radicale dell’esistente. La rivolta di corso Traiano esemplifica tutto ciò, nel giorno di una manifestazione slegata ed in conflitto con il sindacato, militarizzata dalla Questura di Torino, che vuole portare nel cuore della metropoli le lotte della fabbrica, si sviluppa uno dei momenti più alti nel conflitto cittadino, dopo quelle di piazza Statuto del 1963, vedendo mirafiori e la prima periferia torinese, ingaggiare la battaglia con le autoblindo fino a tarda notte. Una rivolta dispiegata: dalle strade ai balconi dei palazzi, da corso Traiano a Nichelino, gli scontri si moltiplicano e le forze dell’ordine sono costrette a riparare in difesa, rispetto a quella che sarà la forza del conflitto operaio e sociale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Vogliamo-tutto_30.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 28 h 8.30 - Orsi Trentino [Titolo originale: \u003Cmark>Sentieri\u003C/mark> \u003Cmark>selvaggi\u003C/mark>. Orsi in fuga fra propaganda, gabbie e proprietà privata] (17 minuti) [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]: Recenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 8.30 - ROTE ZORA. Guerriglia urbana femminista (17 minuti) [Porfido]: Lettura di alcuni estratti dal libro. Rote Zora è una rete di gruppi di donne e lesbiche che ha portato avanti azioni femministe di guerriglia urbana nella Repubblica Federale Tedesca dagli anni ’70 agli anni ’90. Le loro parole ci arrivano oggi con la stessa potenza del fuoco dei loro sabotaggi. Ogni cuore è una bomba a orologeria.\r\nIl libro è un’autoproduzione femminista del 2018.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Rote-Zora_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 13.30 - Emilio Salgari (32 minuti) [Radio blackout]: Breve biografia di Emilio Slagari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 29 h 20.00 - Presentazione libro Jin Jiyan Azadi (48 minuti) [Frittura Mista alias Radio Fabbrica]: Con l’aiuto della nostra ospite in studio Delfina Donnici; abbiamo presentato “Jin Jiyan Azadi. La rivoluzione delle donne in Kurdistan” – Istituto Andrea Wolf – Tamu, 2022. Delfina Donnici fa parte del comitato italiano di Jineolojî che ha curato la traduzione del libro. Da quando in anni recenti si sono accesi i riflettori sulla resistenza contro l’assedio dello Stato Islamico in Rojava, il movimento delle donne libere curde è diventato a livello globale uno degli esempi rivoluzionari più luminosi del 21° secolo. Jin, Jiyan, Azadî raccoglie le voci di venti rivoluzionarie curde e le compone in un’architettura maestosa: le combattenti ci offrono attraverso memorie private, lettere e pagine di diario una profonda riflessione su un percorso che non inizia con la riconquista di Kobane del 2015 ma ha radici ben più lontane. Ripercorrendo varie fasi della lotta di liberazione curda contro l’oppressione dello stato turco, questo volume offre una avvincente e monumentale ricostruzione della storia recente del Kurdistan, dalla costituzione del Pkk all’arresto di Öcalan, fino all’elaborazione dei nuovi paradigmi del confederalismo democratico e di Jineolojî, la scienza delle donne. Per la prima volta scopriamo dalla prospettiva delle protagoniste la visione del mondo e le scelte di vita che le hanno portate alla guida di una guerra di liberazione, oltre che di un epocale progetto di trasformazione dei rapporti tra donne e uomini, tra nazioni e tra specie viventi. Essendo il testo molto interessante e pregno di contenuti abbiamo voluto fare un’intervista divisa in 3 parti, divise tra loro da due brani (qui nel podcast riprodotte parzialmente), tratti dalla compilation “Music for Rojava” edito dall’etichetta Sonic Resistance.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Presentazione-libro-Jin-Jiyan-AzadiFritturaMista26042022_48.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 10 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 1 (24 minuti) [Radio Alpi Libere]: Benvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile...\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_1@radio-alpi-libere_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 30 h 20 - Quaresima in quarantena (48 minuti) [Produzioni nessun rimborso]: QUARESIMA IN QUARANTENA ripercorre le sacre scritture per riportare la storia di Gesù ai nostri drammatici giorni di pandemia e isolamento. Questo radiodramma è la storia di come il figlio di Dio ha affrontato la quarantena.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/QUARESIMA-IN-QUARANTENA-AUDIO-sigla.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 11 - Con gli insorti Naxaliti nel cuore della foresta indiana 2 (32 minuti) [Radio Alpi Libere]: v. sopra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_2@-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 31 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #6 (8 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis] : “Tutta colpa dei padroni?” è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i “contratti mostro”, come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos’è lo sciopero e come si fa.\r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Lo Statuto dei Lavoratori è la legge che stabilisce per tutti e tutte la libertà di aderire ad un sindacato. Ma da oltre 40 anni c'è chi tenta in ogni modo di aggirare questa legge. Confindustria & Co.? Sì, ovvio, ma non solo. Anche in questo caso, purtroppo, non è tutta colpa dei padroni...\r\n\r\n\r\n[audio 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perla di labuan","fritturamista"," \r\n\r\nMartedì 24 ore 12,30 - Con gli insorti Naxaliti pt.2 32 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nBenvenuti in India. La più grande Democrazia del mondo. Vessillo della Modernità trionfante.«…foreste, montagne e sistemi idrici vengono devastati dalle razzie delle multinazionali… interi ecosistemi vengono distrutti dalle miniere di bauxite e minerale ferroso…».Un «ecocidio» fatto di deportazioni, desertificazione e una vera e propria campagna militare, lanciata dal governo indiano contro la dilagante sollevazione armata delle popolazioni tribali e dei guerriglieri naxaliti.Sul cammino del Progresso, infuria la guerra civile…\r\n\r\nArundhati Roy è una scrittrice, non è una militante “maoista”. Armata di curiosità, ha vissuto con i guerriglieri naxaliti nelle zone tribali dell’India in cui brucia l’insurrezione, realizzando un reportage intenso, ricco di spunti preziosi. Non è un’ideologia preconfezionata, ma il contatto epidermico con i miliziani e con la gente dei villaggi, nelle giornate di marcia nella foresta e nelle notti passate insieme sotto le stelle, a dare forma alla sua narrazione e, con essa, alla sua limpida e inequivocabile scelta di campo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Con-gli-insorti-Naxaliti-nel-cuore-della-foresta-indiana_2@-radio-alpi-libere.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 25 ore 08,30 - Il direttore del teatro pt.1 11 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nUna scurissima parabola del totalitarismo a cura del maestro svizzero Friedrich Dürrenmatt, letta e interpretata dal maestro della Scarnanza Michele Mazzani.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/Il-direttore-del-teatro-pt.1_11.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 26 ore 08,30 - La parte che manca pt.1 40 minuti [Pugno di sale]: La parte che manca è un podcast della redazione del giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 27 ore 08,30 - Emilio Salgari 32 minuti [Radio Blackout]: Breve biografia di Emilio Salgari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 27 ore 13,30 - Orsi trentino 17 minuti [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]: Recenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 08,30 - Tutta colpa dei padroni? 7 11 minuti [Marcello Pini e Federico Bosis]: Vuoi gli aumenti? Sciopera! Scopri falsi miti, regole e problematiche di questa formidabile arma dei lavoratori.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Tutta-colpa-dei-padroni-n.7_12.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 9 - Psychotronic Radio vol.7 41 minuti [Radio Blackout]: Un gorgo radiofonico di melma auricolare bizzarra e straziante fatta di b-movies z-movies musiche degenerate vhs a noleggio e pellicole infuocate!!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/PSYCHOTRONIC-RADIO-VOL.-7_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 19,30 - Natale a babbo morto 26 minuti [Nessun Rimborso]: Quest’anno nessuno riceverà il suo regalo sotto l’albero. Babbo natale è stato assassinato.\r\nIl rosso del Natale si tinge di un nero funereo a tinte gialle, quelle di questo radio-romanzo che indaga sul più sanguinoso omicidio della storia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Natale-a-Babbo-Mortonessun-rimborso_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 20,30 - Fugazi live @ El Paso 1988 54 minuti [Nautilus Autoproduzioni, Radio Blackout]: Storica registrazione della punk band di Ian MacKaye, da Washington\r\na El Paso Occupato, Autunno 1988\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/Fugazi-live-@-El-Paso-1988_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ore 23,30 - Una tendenza eccessiva in tutto 62 minuti [Federico Pit]:\r\n\r\nIn memoria di Alberto Grifi e di tuttɜ lɜ giovanɜ del Parco Lambro\r\n\r\nDiscorso iniziale di Fabrizio Passarella - Digital collage realizzati con pagine di giornali e riviste di movimento del periodo\r\n\r\nDedicato a M.\r\n\r\nIl mixtape rende omaggio al movimento italiano degli anni '70 ricordando la storia del « meraviglioso disastro» dell'edizione del 1976 del « festival del proletariato giovanile di Parco Lambro ».\r\n\r\nAlla sua sesta edizione il festival, nato dal sogno di unire la parte psichedelica del movimento con la parte più politicizzata (legata alle esperienze dei gruppi quali Lotta continua, Avanguardia Operaia, ecc.) registra la sua più grande crisi.\r\n\r\nSi verifica infatti una grossa spaccatura tra l'organizzazione del festival e la base dellɜ partecipantɜ.\r\n\r\nQuella di Parco Lambro è un’aggregazione sociale e politica, che vuole creare una città temporanea dentro la città. Ad affluire al festival sono ragazzɜ dei circoli del proletariato giovanile, delle radio libere, i collettivi femministi e omosessuali, alternativɜ e freaks.\r\n\r\nIl« personale» è politico, il comunismo si vuole concreto, sfacciato e immediato, la festa deve essere di tuttɜ. La contestazione della dimensione commerciale del festival si trasforma subito in una domanda di autogestione. Il palco viene occupato. Contro il caro prezzi di cibi e bevande cominciano gli espropri e contro tutti gli schemi morali borghesi si organizza una gigantesca tarantella e si comincia a ballare nudi. Sul lungo '68 italiano tuttavia, e anche su Parco Lambro, comincia ad affacciarsi anche « l'angelo del male »dell'eroina.\r\n\r\nGli Area, il leggendario gruppo psichedelico di Demetrio Stratos cominciano il loro live suonando « Caos parte II »: il pianista srotola due cavi scoperti in mezzo al pubblico collegati ad un sintetizzatore che se toccati interagiscono col suono e alzano le frequenze dello strumento.Subito dopo, il gruppo attacca con la sua versione de L'Internazionale.\r\n\r\nMusiche da queste label incredibili: Turspios, Random Numbers, Worst Records e altre...\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/07/Una-tendenza-eccessiva-in-tutto_62.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 29 ore 09,30 - L'alba di tutto pt.1 66 minuti [Radio Blackout]: L’alba di tutto è un libro che ha la modesta pretesa di riscrivere la storia dell’umanità, partendo da presupposti tanti banali quanto innovativi: e se trattassimo gli esseri umani (tutti) come capaci di ragionare, decidere, scegliere per se stessi e sperimentare modalità di organizzazione sociale? Se smettessimo di proiettare le nostre istanze politiche su un passato di migliaia e migliaia di anni? Se studiassimo i reperti archeologici con sguardo libero e non con i prosciutti liberali sugli occhi? 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stato delle indagini in corso. In conclusione la sorella di Mattia Palloni, uno dei firmatari dell’esposto, ci racconta degli interrogatori e delle strategie di insabbiamento della procura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Omicidi-carceri-Modena_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 30 ore 8,30 - Orsi Trentino [Titolo originale: Sentieri selvaggi. Orsi in fuga fra propaganda, gabbie e proprietà privata] 17 minuti [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]:\r\n\r\nRecenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 31 ore 8,30 - Racconti Ovali 2 34 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nIncontriamo il leggendario gesto di William Webb Ellis che diede origine al gioco del Rugby, la storia e le difficoltà della prima giovane giocatrice Emily Valentine e le vicende contemporanee del grande arbitro Nigel Owens, primo sportivo di alto livello nel mondo ovale ad aver fatto coming out del proprio essere gay.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali2_34.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 31 ore 13,30 - Emilio Salgari 32 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBreve biografia di Emilio Salgari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 1 ore 9,30 - Diapason #1 : Morti sul lavoro 54 minuti [White Noise]:\r\n\r\nL’ Italia è la nazione che detiene il primato delle vittime sul lavoro in Europa. Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra del golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 1 ore 20 - Andrea Santalusia presenta Alnitak 52 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Andrea-Santalusia-presenta-Alnitak_52.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 9 - La parte che manca pt.1 40 minuti [Pugno di Sale]:\r\n\r\nLa parte che manca è un podcast della redazione del giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 10 - La parte che manca pt.2 41 minuti [Pugno di Sale]:\r\n\r\nLa parte che manca è un podcast della redazione del giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca2PugnoDiSale_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 13,30 - Cinema Underground: Alberto Grifi pt.2 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTre frammenti, tre schegge per conoscere Alberto Grifi, considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano; regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi2_16.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","27 Maggio 2024","2024-06-02 15:38:59","Black Holes dal 27 maggio al 2 giugno 2024",1716806215,[],[],{"post_content":1057},{"matched_tokens":1058,"snippet":1059,"value":1060},[280,281],"8,30 - Orsi Trentino [Titolo originale: \u003Cmark>Sentieri\u003C/mark> \u003Cmark>selvaggi\u003C/mark>. Orsi in fuga fra propaganda,"," \r\n\r\n\r\n\r\nMartedì 28 ore 12,30 - Mohammed Alì, Rumble in the jungle 29 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBiografia del leggendario pugile Mohamed Alì.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Mohammed-Al%C3%AC_Rumble-in-the-jungle_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 29 ore 8,30 - Modena: la strage che non c’è 28 minuti [Radio Cane]:\r\n\r\nA distanza di più di un anno dalla strage nel carcere di Modena, e a qualche mese dall’esposto di alcuni detenuti che hanno deciso di rompere il silenzio, torniamo a Modena dove una delle animatrici del Comitato Verità e Giustizia per i morti del Sant’Anna, nato dopo i fatti dell’8 marzo 2020, ci racconta di quei giorni e ci aggiorna sullo stato delle indagini in corso. In conclusione la sorella di Mattia Palloni, uno dei firmatari dell’esposto, ci racconta degli interrogatori e delle strategie di insabbiamento della procura.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Omicidi-carceri-Modena_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 30 ore 8,30 - Orsi Trentino [Titolo originale: \u003Cmark>Sentieri\u003C/mark> \u003Cmark>selvaggi\u003C/mark>. Orsi in fuga fra propaganda, gabbie e proprietà privata] 17 minuti [Assemblea Antispecista e Collettiva Scobi]:\r\n\r\nRecenti episodi di cronaca hanno riacceso i riflettori della stampa e l’interesse dell’opinione pubblica sulla questione “gestione orsi” in Trentino. Cerchiamo di mettere un po’ di ordine, alla luce dell’esperienza di quasi tre anni di campagna svolta sul territorio Trentino.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/orsi-trentino_17.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 31 ore 8,30 - Racconti Ovali 2 34 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nIncontriamo il leggendario gesto di William Webb Ellis che diede origine al gioco del Rugby, la storia e le difficoltà della prima giovane giocatrice Emily Valentine e le vicende contemporanee del grande arbitro Nigel Owens, primo sportivo di alto livello nel mondo ovale ad aver fatto coming out del proprio essere gay.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali2_34.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 31 ore 13,30 - Emilio Salgari 32 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nBreve biografia di Emilio Salgari, capitano di mare e sfruttato di terra.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Emilio-Salgari_32.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 1 ore 9,30 - Diapason #1 : Morti sul lavoro 54 minuti [White Noise]:\r\n\r\nL’ Italia è la nazione che detiene il primato delle vittime sul lavoro in Europa. Troppo spesso la vita si baratta per uno stipendio, talvolta misero e indecente. Le cause sono tante, e hanno un comune denominatore: il profitto.\r\nInfatti, molti imprenditori per accrescere il proprio profitto, tagliano sulla sicurezza. In Italia gli incidenti sul lavoro hanno causato più morti della guerra del golfo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Diapason-1-morti-sul-lavoro_54.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 1 ore 20 - Andrea Santalusia presenta Alnitak 52 minuti [Radio Blackout, Radio Bizarre]:\r\n\r\nIntervista registrata il 3 dicembre 2023 già andata in onda in due parti all’interno di due puntate di radio Bizarre.\r\n\r\nSi tratta di una lunga chiaccherata con Andrea Santalucia cantante, autrice, producer tra le esponenti più interessanti della ribollente scena Sevillana che dedica la sua ricerca a recuperare radici profonde della tradizione Andalusa rielaborando sofisticate riflessioni attraverso l’uso della sua voce preziosa, della sua perizia come producer e con il contributo di prestigiosi featuring.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Andrea-Santalusia-presenta-Alnitak_52.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 9 - La parte che manca pt.1 40 minuti [Pugno di Sale]:\r\n\r\nLa parte che manca è un podcast della redazione del giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 10 - La parte che manca pt.2 41 minuti [Pugno di Sale]:\r\n\r\nLa parte che manca è un podcast della redazione del giornale “Pugno di sale” a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca2PugnoDiSale_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 2 ore 13,30 - Cinema Underground: Alberto Grifi pt.2 minuti [Radio Blackout]:\r\n\r\nTre frammenti, tre schegge per conoscere Alberto Grifi, considerato tra i massimi esponenti del cinema sperimentale italiano; regista, pittore e inventore di dispositivi video-cinematografici.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://cdn.radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/CinemaUndergroundAlbertoGrifi2_16.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[1062],{"field":69,"matched_tokens":1063,"snippet":1059,"value":1060},[280,281],1157451471441100800,{"best_field_score":1066,"best_field_weight":74,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":41,"score":1067,"tokens_matched":33,"typo_prefix_score":41},"2211897868288","1157451471441100913",{"document":1069,"highlight":1082,"highlights":1088,"text_match":1091,"text_match_info":1092},{"comment_count":41,"id":1070,"is_sticky":41,"permalink":1071,"podcastfilter":1072,"post_author":1073,"post_content":1074,"post_date":1075,"post_excerpt":47,"post_id":1070,"post_modified":1076,"post_thumbnail":1077,"post_title":1078,"post_type":181,"sort_by_date":1079,"tag_links":1080,"tags":1081},"59979","http://radioblackout.org/podcast/darwinismo-sociale-e-mutuo-appoggio-uno-sguardo-politico-etologico-ed-evolutivo/",[161],"liberationfront","PRIMA PUNTATA\r\n\r\nGli approcci iniziali al CoronaVirus da parte dei governi ultra-liberali di U.K., Brasile e U.S.A. convergevano nel sottovalutare la minaccia, e sventagliavano l'idea dell'immunità di gregge, con le catastrofiche conseguenze che avrebbe generato, per poi arrendersi all'idea del lockdown e del distanziamento sociale.\r\n\r\n\r\n\r\nLa possibilità di far ammalare gran parte della popolazione si sposa con le logiche liberali del darwinismo sociale, ma ancor di più col sistema di sanità privata di quei paesi. Il concetto di 'lotta per la sopravvivenza' descritto da Darwin viene completamente rivisto dai luminari del capitalismo per far accettare la concorrenza spietata e l'idea che un uomo possa comandare sull'altro. Con una buona dose di eugenetica questi concetti sono stati anche utilizzati dai regimi fascisti e nazisti. Il darwinismo sociale non è scomparso e anzi, con la parcellizzazione della società in cui l'individuo è solo contro tutti, questa idea distorta si fa ancor più feroce. Ma Darwin sosteneva che la sopravvivenza dell'individuo più forte avvenisse solo in un contesto di scarsità, qualora le risorse non fossero bastate per tutti. Ma in quale scarsità viviamo oggi? Di quella che i monopolisti della ricchezza elemosinano al 99% della popolazione mondiale. La concentrazione di capitali nelle mani di pochi, fa sì che il resto della gente debba sgomitare e lottarsi reciprocamente per poter ambire a un pezzettino di benessere.\r\nQuesti ragionamenti sono stati ispirati dall'articolo di Franco Palazzi \"Immunità di gregge e darwinismo sociale\" (https://www.iltascabile.com/societa/immunita-di-gregge-e-darwinismo-sociale/)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/darwinismo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nMa davvero lo sviluppo dell'essere umano si è fondato su un continuo conflitto per la sopravvivenza? O forse l'uomo, così come tanti animali, si è servito della solidarietà e del mutualismo per sopravvivere alle insidie della vita? Quale ruolo ha avuto la convivialità nell'evoluzione della specie?\r\nInsieme a Giacomo Borella (curatore dell'ultima traduzione di Eleuthera) andiamo a ripercorrere il pensiero di Kropotkin sul Mutuo Appoggio espresso dal filosofo russo in una serie di saggi indipendenti raccolti poi nel libro omonimo. Kropotkin non nega la tesi darwiniana della lotta per la sopravvivenza, ma sottolinea come essa sia condotta dalle specie contro i rigori e le avversità dell'ambiente che le circonda e come spesso a queste avversioni la risposta sia di cooperazione di gruppo e non di attacco l'uno contro l'altro. L'esempio delle formiche è uno degli esempi proposti da Kropotkin di come l'unione permetta la sopravvivenza di specie seppur deboli e indifese. Ma non solo, nonostante scrivesse in un epoca fortemente eurocentrica e imperialista, nei suoi saggi Kropotkin prende ad esempio anche le usanze dei Selvaggi (popoli indigeni), dei Barbari e delle gilde medioevali per rafforzare la sua tesi, affidandosi anche ad alcune pratiche mutualistiche dei tempi moderni.\r\nOggi assistiamo alla criminalizzazione della solidarietà da parte dello Stato: tutto deve essere accentrato nel potere istituzionale. Il welfare è una forma di de-responsabilizzazione dell'individuo, considerato inadatto ad auto-organizzarsi per far fronte alle proprie esigenze. Anche in altre e varie esperienze di crisi (ambientali, sanitarie, ecc) la forza della solidarietà ha espresso tutto il suo valore nell'aiuto reciproco e nella ricostruzione.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/kropotkin.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSECONDA PUNTATA\r\n\r\nPer quanto valide e politicamente interessanti, le osservazioni di Kropotkin sul comportamento animale risalgono a più di cento anni fa, quando ancora l'etologia moderna non esisteva, e dunque contengono, inevitabilmente, alcune inesattezze. Abbiamo tentato quindi di spiegare, alla luce delle attuali teorie della biologia, perché anche all'interno delle altre specie animali sia presente il comportamento di cooperazione e di aiuto reciproco. In base all'idea del \"gene egoista\" (Dawkins), l'oggetto della selezione naturale non è l'individuo, come ipotizzava Darwin, ma suoi geni, che posso rivelarsi più o meno adatti (secondo il concetto di \"fitness\") alla situazione di vita contestuale. Questi geni, che esprimono un carattere nel fisico, nella personalità o nel comportamento del soggetto \"gareggiano\" (per così dire) nel diventare i geni più comuni nelle generazioni successive, attraverso il processo di trasmissione ereditaria. Ora, è noto che tra individui imparentati la condivisione del corredo genetico ha delle percentuali anche molto alte, e questo sarebbe il motivo per cui nei gruppi di altri animali l'aiuto reciproco è spesso limitato al gruppo famigliare. In sostanza, il comportamento di cura di un genitore nei confronti di un figlio è giustificato dalla volontà (inconscia) del primo a fare in modo che i geni del secondo (ovvero la metà dei propri) abbiano la maggiore probabilità di successo e di trasmissione alle generazioni successive. E' chiaro che per l'essere umano, animale estremamente culturale, questo tipo di processi siano molto influenzati dal contesto sociale in cui il soggetto vive, e tali meccanismi possono anche non essere validi, ma rimane ugualmente interessante capire cosa accade negli altri animali.\r\n\r\n\r\n\r\nSempre parlando di evoluzione e di umanità, abbiamo voluto ripercorrere la storia evolutiva della nostra specie grazie al libro \"Homo Sapiens ed altre catastrofi\" di Telmo Pievani. Filosofo, biologo ed esperto della teoria dell'evoluzione, l'autore ci spiega (in un audio di una conferenza che potete ritrovare in versione integrale qui: https://www.youtube.com/watch?v=Oeq9FhFus1s) come il percorso che ci ha portati, come specie, ad essere ciò che siamo oggi sia un sentiero di condivisione, per milioni di anni, con altre specie pre-umane contemporanee, di diversi livelli evolutivi fisici, tecnologici e cerebrali che non hanno mai seguito un progresso lineare, quanto più un percorso a cespuglio dalle innumerevoli ramificazioni. Il fatto che attualmente rappresentiamo l'unica specie Homo sul pianeta, non significa che lo siamo sempre stati, né che questa situazione fosse deterministicamente inevitabile.\r\n\r\n\r\n\r\nLa nostra storia antica è stata costruita attraverso il nascere ed il morire di sentieri evolutivi diversi e contemporanei: nello stesso momento, alcune specie simili a noi assumevano la posizione eretta, altre, da ancora a 4 zampe utilizzavano la pietra, alcune si estinguevano e altre nascevano, con cervelli più grandi o più piccoli, in continuazione, senza una vera evoluzione progressiva, ma in base alle modificazioni geologiche, climatiche, catastrofiche, e così via. Insomma, come nel caso di qualsiasi altra specie, è stata una storia determinata dal caso delle mutazioni circostanti e dalla capacità di adattamento ad esse, non dal loro controllo come la narrazione antropocentrica vorrebbe farci credere.\r\n\r\nLa stessa cooperazione tra esseri umani ha delle spiegazioni biologiche ed evolutive, in quanto all'interno di gruppi sociali coesi, il gene dell'egoismo, per quanto possa essere presente, non ha, sul lungo periodo un effetto dominante, per il fatto che un insieme di individui che cooperano e solidarizzino risulta evolutivamente più forte e stabile di un insieme di individui in conflitto o egoisti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/evoluzione.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","1 Maggio 2020","2020-05-01 17:05:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/0uvLOGaz5CwTXpQpZ-200x110.jpg","Darwinismo sociale e mutuo appoggio: uno sguardo politico, etologico ed evolutivo",1588352717,[],[],{"post_content":1083},{"matched_tokens":1084,"snippet":1086,"value":1087},[1085],"Selvaggi","esempio anche le usanze dei \u003Cmark>Selvaggi\u003C/mark> (popoli indigeni), dei Barbari e ","PRIMA PUNTATA\r\n\r\nGli approcci iniziali al CoronaVirus da parte dei governi ultra-liberali di U.K., Brasile e U.S.A. convergevano nel sottovalutare la minaccia, e sventagliavano l'idea dell'immunità di gregge, con le catastrofiche conseguenze che avrebbe generato, per poi arrendersi all'idea del lockdown e del distanziamento sociale.\r\n\r\n\r\n\r\nLa possibilità di far ammalare gran parte della popolazione si sposa con le logiche liberali del darwinismo sociale, ma ancor di più col sistema di sanità privata di quei paesi. Il concetto di 'lotta per la sopravvivenza' descritto da Darwin viene completamente rivisto dai luminari del capitalismo per far accettare la concorrenza spietata e l'idea che un uomo possa comandare sull'altro. Con una buona dose di eugenetica questi concetti sono stati anche utilizzati dai regimi fascisti e nazisti. Il darwinismo sociale non è scomparso e anzi, con la parcellizzazione della società in cui l'individuo è solo contro tutti, questa idea distorta si fa ancor più feroce. Ma Darwin sosteneva che la sopravvivenza dell'individuo più forte avvenisse solo in un contesto di scarsità, qualora le risorse non fossero bastate per tutti. Ma in quale scarsità viviamo oggi? Di quella che i monopolisti della ricchezza elemosinano al 99% della popolazione mondiale. La concentrazione di capitali nelle mani di pochi, fa sì che il resto della gente debba sgomitare e lottarsi reciprocamente per poter ambire a un pezzettino di benessere.\r\nQuesti ragionamenti sono stati ispirati dall'articolo di Franco Palazzi \"Immunità di gregge e darwinismo sociale\" (https://www.iltascabile.com/societa/immunita-di-gregge-e-darwinismo-sociale/)\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/darwinismo.mp3\"][/audio]\r\n\r\nMa davvero lo sviluppo dell'essere umano si è fondato su un continuo conflitto per la sopravvivenza? O forse l'uomo, così come tanti animali, si è servito della solidarietà e del mutualismo per sopravvivere alle insidie della vita? 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