","Dai fronti di Mambij e Shengal. Messaggio del Battaglione antifascista in Siria","post",1490359340,[62,63,64,65,66,67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/ait/","http://radioblackout.org/tag/battaglione-antifascista-internazionalista/","http://radioblackout.org/tag/iraq/","http://radioblackout.org/tag/makhmur/","http://radioblackout.org/tag/mambij/","http://radioblackout.org/tag/newroz/","http://radioblackout.org/tag/shengal/","http://radioblackout.org/tag/siria/",[22,71,26,72,32,73,17,15],"battaglione antifascista internazionalista","makhmur","newroz",{"post_content":75,"post_title":80,"tags":83},{"matched_tokens":76,"snippet":78,"value":79},[77],"Shengal","a durissimo prezzo, l'offensiva. A \u003Cmark>Shengal\u003C/mark>, le truppe dell'enclave curda in","A Mambij la Turchia sta giocando la sua carta da mesi, ma il fronte di resistenza sta arginando, sia pure a durissimo prezzo, l'offensiva. A \u003Cmark>Shengal\u003C/mark>, le truppe dell'enclave curda in Iraq, addestrate dalla Turchia hanno sferrato un'offensiva per spezzare la resistenza e preparare l'attacco al campo profughi di Makhmur.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Paolo, anarchico torinese che combatte nell'AIT, il battaglione di volontari antifascisti, costituitosi lo scorso 20 novembre, nell'anniversario della morte in combattimento dell'anarchico Buenaventura Durruti.\r\nAscolta la diretta:\r\n2017 03 21 pachi siria\r\n\r\nDi seguito l'appello del Battaglione antifascista uscito in occasione del Newroz\r\n\r\nDalla Rojava al mondo.\r\nIn questo momento il Battaglione Antifascista Internazionalista sta combattendo per proteggere la rivoluzione dei popoli confederati della Siria del Nord, facciamo una chiamata alla solidarietà tutte le forze rivoluzionarie del mondo.\r\nQuello che vogliamo è che tali forze siano presenti ora e sempre in questi territori, affermando il nostro totale attaccamento ai valori del Confederalismo Democratico e alle persone che difendono tali valori. Per loro siamo presenti sul campo di battaglia per aumentare le nostre esperienze e le nostre prospettive rivoluzionarie.\r\nCon queste persone abbiamo attivato una rete di mutuo soccorso e di solidarietà perchè in questa lotta non c'è posto per prese di parte o di personalismi, infatti è la lotta di un intero popolo che dal niente si è sollevato per se stesso, per l'umanità e per il futuro di tutti e tutte.\r\nQuesto futuro si sta costruendo qui, giorno dopo giorno, sforzo dopo sforzo. Dopo oltre cinque anni di battaglie la rivoluzione sta finalmente vincendo e lontani dall'essere stanchi, vogliamo continuare a crescere ed alimentare questa lotta così da piantare nuovi germogli.\r\nLi proteggeremo ad ogni costo.\r\nSaranno gli alberi che i figli coglieranno, che le madri accudiranno, saranno gli alberi dei nostri fratelli che hanno perso i loro fratelli in battaglia e delle figlie che hanno preso in mano le armi guardandoci tutti negli occhi.\r\nI nostri nemici sono: fascismo, assolutismo, sciovinismo maschilista, oscurantismo e il capitale.\r\nChiediamo a tutti di rompere il silenzio, di rompere i muri, di sradicare le frontiere e di unirsi a noi nella protezione della vita, della terra e della libertà. Qui abbiamo finalmente trovato un luogo adatto a tutto ciò e siamo in attesa.\r\nInsieme, il domani è nostro!\r\n\r\nBiji Berxwadana Rojava!\r\n\r\nLunga vita alla resistenza della Con-federazione Democratica della Siria del Nord!\r\n\r\nA.I.T.",{"matched_tokens":81,"snippet":82,"value":82},[77],"Dai fronti di Mambij e \u003Cmark>Shengal\u003C/mark>. Messaggio del Battaglione antifascista in Siria",[84,86,88,90,92,94,96,99],{"matched_tokens":85,"snippet":22},[],{"matched_tokens":87,"snippet":71},[],{"matched_tokens":89,"snippet":26},[],{"matched_tokens":91,"snippet":72},[],{"matched_tokens":93,"snippet":32},[],{"matched_tokens":95,"snippet":73},[],{"matched_tokens":97,"snippet":98},[17],"\u003Cmark>shengal\u003C/mark>",{"matched_tokens":100,"snippet":15},[],[102,108,111],{"field":36,"indices":103,"matched_tokens":105,"snippets":107},[104],6,[106],[17],[98],{"field":109,"matched_tokens":110,"snippet":82,"value":82},"post_title",[77],{"field":112,"matched_tokens":113,"snippet":78,"value":79},"post_content",[77],578730123365712000,{"best_field_score":116,"best_field_weight":117,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":48,"score":118,"tokens_matched":119,"typo_prefix_score":48},"1108091339008",13,"578730123365711979",1,{"document":121,"highlight":148,"highlights":176,"text_match":114,"text_match_info":185},{"cat_link":122,"category":123,"comment_count":48,"id":124,"is_sticky":48,"permalink":125,"post_author":51,"post_content":126,"post_date":127,"post_excerpt":54,"post_id":124,"post_modified":128,"post_thumbnail":129,"post_thumbnail_html":130,"post_title":131,"post_type":59,"sort_by_date":132,"tag_links":133,"tags":142},[45],[47],"43035","http://radioblackout.org/2017/09/corrispondenza-dal-fronte-di-raqqa-2/","A fine agosto sono ripresi i combattimenti sul fronte di Raqqa, interrotti per oltre un mese per l'offensiva turca contro il cantone di Efrin, in Rojava.\r\n\r\nCekdar Agir è il nome di battaglia di un anarchico torinese, che combatte in Siria nelle brigate Ypg.\r\n\r\n \r\n\r\nDa lui abbiamo avuto gli ultimi aggiornamenti sulla durissima battaglia che si sta combattendo nella capitale del Califfato.\r\n\r\n \r\n\r\nLa testimonianza risale al primo settembre.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nAscolta Cekdar Agir:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 09 05 jak da raqqa\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito la trascrizione del suo intervento.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n“L'operazione \"Ira dell'Eufrate\" é ripartita il 24 agosto, dalla fine di luglio per una ventina di giorni l'operazione si era quasi totalmente bloccata, uno dei motivi sono gli attacchi portati avanti dall'esercito Turco sul lato di Efrin.\r\n\r\n \r\n\r\nDal 24 agosto per circa una settimana, dal lato est si è avanzato di circa 400 metri, per liberare quasi mezzo chilometro la resistenza da parte dei miliziani dell'Isis è stata poca.\r\n\r\n \r\n\r\nRaqqa è una città fantasma e la conquista di nuove postazioni è stata molto veloce, l'unico pericolo sono le mine che purtroppo hanno portato la morte di 2 compagni delle Sdf, esse sono mine di vario tipo tra cui anche incendiarie, alcuni compagni sono rimasti feriti gravemente.\r\n\r\n \r\n\r\nI miliziani dell'Isis per rallentare l'avanzata delle Sdf continuano ad attaccare con macchine esplosive, esse a volte vengono neutralizzate dai raid della coalizione, gli aerei individuano le macchine che sfrecciano ad alta velocità, la tattica dell'isis per prevenire i raid e quella di colorare le macchine con lo stesso colore delle macchine in possesso alle Sdf.\r\n\r\n \r\n\r\nLa città é piena di tunnel in cui a volte i Daesh attaccano le Sdf, in molti casi i gruppi di miliziani che portano avanti questi tipi di attacchi,sono stati quasi sempre neutralizzati.\r\n\r\n \r\n\r\nLo stato islamico continua a colpire le Sdf con lanci di mortai specialmente di notte, ogni 5/10 minuti vengono lanciati sia verso l'est che verso l'ovest della città, continuano anche i lanci di razzi rpg, e in città sono sempre presenti i cecchini dell'Isis.\r\n\r\n \r\n\r\nL'operazione nell'ultima settimana é accelerata, un mese fa in mano ai Daesh rimanevano più o meno 3 chilometri quadrati di territorio nell'ovest della città, adesso si é ridotta più o meno a un chilometro e 200 metri, le truppe del cantone di Jezira hanno avanzato verso il centro della città superando le mura vecchie, i tempi che vengono dati per la liberazione di Raqqa sono di due mesi.\r\n\r\n \r\n\r\nPartecipano all'operazione \"Ira dell'Eufrate\" le varie etnie presenti in Siria, Arabi, Curdi, Turcomanni, Armeni e Assiri, sono presenti alcune truppe arabe di Efrin fra cui alcune fuoriuscite dall'Fsa, ci sono anche le forze cristiane assire denominate Msf. Ci sono anche le Ybs, unità di resistenza di Shengal, la città nel nord dell'Iraq, che nel 2014 subì un duro attacco da parte dell'Isis. I Daesh avevano compiuto un vero e proprio massacro verso gli Yezidi: circa 7.500 persone furono deportate dai monti di Shengal e molte donne furono rivendute come schiave, oppure date come spose ai miliziani dell'Isis, per le strade di Shengal i Daesh non si fecero scrupolo a tagliare le teste anche a bambini di un anno.\r\n\r\n \r\n\r\nLe forze di Shengal sono presenti in città anche per vendicare gli yezidi massacrati nel 2014.\r\n\r\n \r\n\r\nSu alcuni giornali sono uscite molte polemiche contro le Sdf e le forze statunitensi, per i bombardamenti sui civili, per cui l'Onu vorrebbe aprire un corridoio umanitario. Raqqa è una città fantasma, non c'é nessuno per strada e i civili che sono in città sono in mano all'Isis: chi ha potuto è fuggito.\r\nA Tabqa i Daesh utilizzarono i civili come arma di contrattazione: l'Isis minacciò di sgozzare i civili se non li avessero fatti fuggire, e quindi le Sdf decisero di far fuggire i miliziani dell'Isis per salvare la vita di centinaia di persone, un convoglio di 200 persone fuggì dalla città. Qui credo che non ci sia la possibilità di aprire un corridoio: la città è piena di mine e per strada non ci sono civili, ci sono i combattenti dell'Isis che sparano a ogni cosa che si muove, certamente i civili non possono muoversi e andarsene, purtroppo sono sotto tiro dei bombardamenti anche se si cerca di essere i più precisi possibili.","7 Settembre 2017","2017-09-09 23:46:01","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/IMG-20170901-WA0014-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/IMG-20170901-WA0014-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/IMG-20170901-WA0014-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/IMG-20170901-WA0014-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/IMG-20170901-WA0014-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/09/IMG-20170901-WA0014.jpg 1600w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Corrispondenza dal fronte di Raqqa",1504787254,[134,135,64,136,137,138,139,140,68,69,141],"http://radioblackout.org/tag/cekdar-agir/","http://radioblackout.org/tag/daesh/","http://radioblackout.org/tag/isis/","http://radioblackout.org/tag/mine/","http://radioblackout.org/tag/onu/","http://radioblackout.org/tag/raqqa/","http://radioblackout.org/tag/sdf/","http://radioblackout.org/tag/ypg/",[143,144,26,24,145,146,28,35,17,15,147],"cekdar agir","Daesh","mine","ONU","YPG",{"post_content":149,"tags":153},{"matched_tokens":150,"snippet":151,"value":152},[77],"Ybs, unità di resistenza di \u003Cmark>Shengal\u003C/mark>, la città nel nord dell'Iraq,","A fine agosto sono ripresi i combattimenti sul fronte di Raqqa, interrotti per oltre un mese per l'offensiva turca contro il cantone di Efrin, in Rojava.\r\n\r\nCekdar Agir è il nome di battaglia di un anarchico torinese, che combatte in Siria nelle brigate Ypg.\r\n\r\n \r\n\r\nDa lui abbiamo avuto gli ultimi aggiornamenti sulla durissima battaglia che si sta combattendo nella capitale del Califfato.\r\n\r\n \r\n\r\nLa testimonianza risale al primo settembre.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nAscolta Cekdar Agir:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 09 05 jak da raqqa\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito la trascrizione del suo intervento.\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n“L'operazione \"Ira dell'Eufrate\" é ripartita il 24 agosto, dalla fine di luglio per una ventina di giorni l'operazione si era quasi totalmente bloccata, uno dei motivi sono gli attacchi portati avanti dall'esercito Turco sul lato di Efrin.\r\n\r\n \r\n\r\nDal 24 agosto per circa una settimana, dal lato est si è avanzato di circa 400 metri, per liberare quasi mezzo chilometro la resistenza da parte dei miliziani dell'Isis è stata poca.\r\n\r\n \r\n\r\nRaqqa è una città fantasma e la conquista di nuove postazioni è stata molto veloce, l'unico pericolo sono le mine che purtroppo hanno portato la morte di 2 compagni delle Sdf, esse sono mine di vario tipo tra cui anche incendiarie, alcuni compagni sono rimasti feriti gravemente.\r\n\r\n \r\n\r\nI miliziani dell'Isis per rallentare l'avanzata delle Sdf continuano ad attaccare con macchine esplosive, esse a volte vengono neutralizzate dai raid della coalizione, gli aerei individuano le macchine che sfrecciano ad alta velocità, la tattica dell'isis per prevenire i raid e quella di colorare le macchine con lo stesso colore delle macchine in possesso alle Sdf.\r\n\r\n \r\n\r\nLa città é piena di tunnel in cui a volte i Daesh attaccano le Sdf, in molti casi i gruppi di miliziani che portano avanti questi tipi di attacchi,sono stati quasi sempre neutralizzati.\r\n\r\n \r\n\r\nLo stato islamico continua a colpire le Sdf con lanci di mortai specialmente di notte, ogni 5/10 minuti vengono lanciati sia verso l'est che verso l'ovest della città, continuano anche i lanci di razzi rpg, e in città sono sempre presenti i cecchini dell'Isis.\r\n\r\n \r\n\r\nL'operazione nell'ultima settimana é accelerata, un mese fa in mano ai Daesh rimanevano più o meno 3 chilometri quadrati di territorio nell'ovest della città, adesso si é ridotta più o meno a un chilometro e 200 metri, le truppe del cantone di Jezira hanno avanzato verso il centro della città superando le mura vecchie, i tempi che vengono dati per la liberazione di Raqqa sono di due mesi.\r\n\r\n \r\n\r\nPartecipano all'operazione \"Ira dell'Eufrate\" le varie etnie presenti in Siria, Arabi, Curdi, Turcomanni, Armeni e Assiri, sono presenti alcune truppe arabe di Efrin fra cui alcune fuoriuscite dall'Fsa, ci sono anche le forze cristiane assire denominate Msf. 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I combattenti sono entrati da est e da ovest e sono avanzati verso il centro. L’Isis usa cecchini ed autobombe per frenare l’avanzata.\r\n\r\nTabqa è strategica perché indispensabile tappa per raggiungere Raqqa. La presa di Tabqa serve a chiudere strade e rifornimenti all’Isis.\r\n\r\nLe SDF hanno liberato 3 villaggi e 4 insediamenti a sud della roccaforte Isis, tra cui El-Mişêrfe. Inoltre, a ovest sono stati riconquistati al-Rîhaniyan e Kebeş. A nord, invece, Daesh ha perso Rahiyat.\r\n\r\nCon le manovre e l’attività di sminamento (soprattutto a nord) si punta a creare un corridoio sicuro per le SDF verso Raqqa. Queste si ricongiungeranno con le unità già presenti alle porte della città (sono a meno di 2 chilometri) e con quelle in arrivo da sud-ovest. Dal versante di Tabqa. I corridoi permetteranno da una parte un flusso costante di rinforzi e rifornimenti nella battaglia alla roccaforte Isis. Dall’altra, di evacuare i civili senza far correre loro rischi di subire attacchi a sorpresa da elementi Daesh.\r\n\r\nRestano fermi di fronti di Mambij e di Shengal, dove si teme un attacco turco, volto a spezzare l’unità territoriale delle aree curdofone.\r\n\r\nAmbiguo il ruolo degli Stati Uniti che appoggiano le SDF sul fronte di Tabqa, ma sono alleati sia del satrapo iracheno Barzani, sia della Turchia.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Paolo, anarchico torinese, che combatte in Siria nelle brigate antifasciste internazionali.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2017 04 18 paolo fronte siria","19 Aprile 2017","2017-04-19 15:29:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/20170410-tabqa-raqqaea2671-image-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"152\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/20170410-tabqa-raqqaea2671-image-300x152.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/20170410-tabqa-raqqaea2671-image-300x152.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/20170410-tabqa-raqqaea2671-image-768x388.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/20170410-tabqa-raqqaea2671-image.jpg 990w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Siria. 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Carri armati e truppe di terra hanno preso possesso della città, senza trovare la minima resistenza da parte dei miliziani dell'ISIS che per la prima volta si sono ritirati senza combattere ed anzi molti di questi hanno cambiato bandiera e festeggiato l'arrivo dei Turchi.\r\nL’operazione, che è stata presentata dai media di tutto il mondo come una “ operazione di antiterrorismo”, si è rivelata più mediatica che altro, con un’attenzione alla documentazione video, degna di Hollywood.\r\nIl vero obiettivo del governo turco , ormai pubblico a chiunque, è di dividere e spezzare la rivoluzione del Rojava e non certo combattere l’ISIS che anzi da anni sostiene ed arma.\r\nDa agosto di quest’anno, il cantone di Efrin, il più ad ovest del Rojava, é sotto l’attacco di carri armati e raid aerei. Molti villaggi sono stati rasi al suolo, molti civili sono stati uccisi o feriti dalle cannonate turche e più di 200 guerriglieri SDF e YPG-YPJ hanno perso la vita, il tutto nel silenzio più totale dei media.\r\nL'obiettivo dichiarato fin da subito da Erdogan è conquistare Al-Bab città a ovest dell'Eufrate occupata dall'ISIS. Oggi l’esercito turco si trova a soli 2 chilometri dalla città mentre le forze delle SDF e dello YPG-YPJ si trovano a 6 chilometri, il sultano non dorme quindi sonni tranquilli. La conquista di Al-Bab da parte delle SDF significherebbe infatti la fine dell'isolamento per le migliaia di persone che vivono nel cantone di Efrin e, dopo anni di guerra, l’unione dei tre cantoni del Rojava: Jezire, Kobane e, appunto, Efrin.\r\nDa qualche settimana SDF e YPG-YPJ hanno dato il via all’operazione per liberare Raqqa, impegnando 30.000 uomini, l'obiettivo dichiarato è quello di circondare la città ed in seguito attaccarla per liberarla dai Daesh. Decine di villaggi nei territori limitrofi sono già stati liberati e l’avanzamento verso Raqqa continua senza sosta. Non sarà facile liberare la città che è considerata la capitale dell'ISIS in Siria, che conta più di 100.000 abitanti e che negli ultimi anni è stata fortificata e attrezzata per resistere a qualsiasi attacco. La liberazione di Raqqa sarebbe un colpo durissimo per lo Stato Islamico. Questa mossa ha inoltre irritato molto Erdogan il quale subito dopo l'inizio dell'operazione ha annunciato che non lascerà che i terroristi \"curdi\" agiscano vicino al proprio confine e dopo pochi giorni ha iniziato ad attaccare per rappresaglia i villaggi intorno a Mambiji.\r\nMambiji è una città ad ovest dell'Eufrate, liberata dall'ISIS dopo 70 giorni di durissima battaglia in cui centinaia di guerriglieri SDF e YPG-YPJ e civili persero la vita.\r\nOrmai da giorni l'esercito turco bombarda e rade al suolo le case dei villaggi\r\nintorno alla città di Mambiji. Molti civili sono rimasti uccisi o feriti e più di 20 SDF hanno perso la vita in durissimi scontri. L'obbiettivo dell’esercito turco adesso sembra essere proprio Mambiji, ma il prezzo pagato in vite umane per la sua liberazione è stato troppo alto ed anche per questo motivo le forze di liberazione SDF YPG-YPG hanno dichiarato che difenderanno la città contro ogni attacco.\r\nFino a pochi mesi fa l’ipotesi di una guerra aperta tra la Turchia e il Rojava sembrava lontana ma ogni giorno che passa questo scenario diventa sempre più realtà.\r\nI sogni di espansione turchi non si fermano al solo Rojava, da settimane a Silopi, al confine tra Turchia e Kurdistan Iracheno, sono ammassate centinaia di carri armati e truppe di terra, che puntano all’invasione del Bashur, precisamente alla zona di Shengal, liberata due anni fa dopo che migliaia di Yazidi persero la vita massacrati senza pietà sotto il dominio di Daesh. Dopo Shengal l’esercito turco facilmente cercherebbe di muoversi verso Qandil, la zona montuosa tra il nord Iraq e la Turchia dove il PKK ha le sue basi storiche. Se l'esercito turco deciderà di invadere la zona di Shengal e dirigersi verso Qandil non sarà certamente accolto con i fiori dai guerriglieri e dalla popolazione locale.\r\nLa Rivoluzione del Rojava è sotto attacco da mesi, nel più totale silenzio dei media, ora più che mai è importante sostenere il popolo del Rojava e tutti coloro che lottano per la libertà e per la rivoluzione, e smascherare i piani di conquista di Erdogan.\r\nMolti compagni e compagne hanno versato il proprio sangue per questa rivoluzione che non sarà spazzata via facilmente e che è pronta a resistere contro ogni aggressione.\r\nSolo con la solidarietà e il sostegno internazionale si potranno spezzare definitivamente i sogni di Erdogan e dei suoi aguzzini!\r\nBiji Rojava biji Kurdistan.”","6 Dicembre 2016","2016-12-07 11:56:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/CobaneBlocco-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/CobaneBlocco-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/CobaneBlocco-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/CobaneBlocco-768x511.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/12/CobaneBlocco.jpg 865w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Rojava sotto attacco turco",1481037308,[136,66,256,68,69,257],"http://radioblackout.org/tag/rojava/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[24,32,30,17,15,19],{"post_content":260,"tags":264},{"matched_tokens":261,"snippet":262,"value":263},[77],"autogoverno del Rojava. 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Secondo quanto rivelato da Defencenews, il ministero della difesa della Turchia ha scelto gli elicotteri AW119T (versione ammodernata degli AW119M prodotti dal maggior gruppo del comparto militare-industriale italiano) per l’addestramento del personale in forza al Comando delle forze terrestri. Prevista la fornitura di 15 velivoli.\r\nLeonardo SpA opera in Turchia attraverso una propria sede di rappresentanza ad Ankara. “Quella in Turchia è una presenza commerciale e industriale di lunga data”, spiegano i manager del colosso italiano. “Leonardo è presente in Turchia attraverso programmi in tutti i settori di competenza. 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Nei mesi segnati dall’aggressione russa all’Ucraina si intensificano i programmi di riarmo del martoriato paese nord-africano, grande sponsor il regime del presidente-sultano Recep Tayyp Erdogan.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, antimilitarista, insegnante, blogger\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/2022-06-14-mazzeo-armi-libia-turchia.mp3\"][/audio]","14 Giugno 2022","2022-06-14 17:13:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/kur-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"158\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/kur-300x158.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/kur-300x158.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/kur-1024x538.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/kur-768x403.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/kur.png 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Mercato delle armi. Elicotteri Leonardo in Turchia, addestratori turchi in Libia",1655226809,[300,301,302,303,68,257],"http://radioblackout.org/tag/armi/","http://radioblackout.org/tag/augusta-westland/","http://radioblackout.org/tag/elicotteri-leonardo/","http://radioblackout.org/tag/libia/",[305,306,307,308,17,19],"armi","augusta-westland","elicotteri leonardo","libia",{"tags":310},[311,313,315,317,319,321],{"matched_tokens":312,"snippet":305},[],{"matched_tokens":314,"snippet":306},[],{"matched_tokens":316,"snippet":307},[],{"matched_tokens":318,"snippet":308},[],{"matched_tokens":320,"snippet":98},[17],{"matched_tokens":322,"snippet":19},[],[324],{"field":36,"indices":325,"matched_tokens":327,"snippets":329},[326],4,[328],[17],[98],{"best_field_score":116,"best_field_weight":117,"fields_matched":119,"num_tokens_dropped":48,"score":331,"tokens_matched":119,"typo_prefix_score":48},"578730123365711977",{"document":333,"highlight":353,"highlights":358,"text_match":361,"text_match_info":362},{"cat_link":334,"category":335,"comment_count":48,"id":336,"is_sticky":48,"permalink":337,"post_author":51,"post_content":338,"post_date":339,"post_excerpt":54,"post_id":336,"post_modified":340,"post_thumbnail":341,"post_thumbnail_html":342,"post_title":343,"post_type":59,"sort_by_date":344,"tag_links":345,"tags":349},[45],[47],"82361","http://radioblackout.org/2023/05/la-resistenza-e-vita-il-campo-di-makhmur-continua-a-lottare-contro-laggressione-irachena/","Entra nel settimo giorno di resistenza il campo curdo di Makhmur, nel Kurdistan iracheno. La popolazione del campo dopo aver respinto a sassate le jeep dell'esercito ha iniziato subito a smantellare a mani nude il fossato creato dalle forze irachene con lo scopo di circondare il campo e installare filo spinato e torrette di controllo. Nel frattempo che la tensione sale, dopo 11 anni di riconoscimento ufficiale, due giorni fa sono comparse le prime ambascerie delle Nazioni Unite, con lo scopo di confermare la già ovvia sistematica violazione dei diritti umani, iniziata non una settimana fa, ma negli anni '90 con la fondazione del campo, lo spostamento e ricollocamento forzato, successivamente con gli attacchi sistematici dei droni turchi e dell'embargo del KDP di Barzani. La vita del campo è modellata sui principi del confederalismo democratico ed è inscindibile con l'esperienza di amministrazione autonoma della comunità ezida di Shengal (Sinjar in arabo) non distante da Makhmur, nata dal genocidio del 2014 operato da Daesh e resa materialmente possibile dalla resa e dalla fuga delle forze del KDP. Sullo sfondo di tutto questo vi è il ballottaggio del 28 Maggio tra Kilicdaroglu e Erdogan, da cui nel bene e nel male dipende molto dello sforzo di Turchia e alleati nello stroncare la rivoluzione.\r\n\r\nDi tutto questo ne abbiamo parlato ai nostri microfoni con UIKI (ufficio informazioni per il Kurdistan in Italia).\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/uikimaxmur.mp3\"][/audio]","26 Maggio 2023","2023-05-26 17:45:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/mohmour2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/mohmour2-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/mohmour2-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/mohmour2-768x431.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/mohmour2.jpg 990w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","La resistenza è vita: il campo di Makhmur continua a lottare contro l'aggressione irachena.",1685123146,[346,65,347,348],"http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/maxmur/","http://radioblackout.org/tag/uiki/",[350,72,351,352],"Kurdistan","maxmur","uiki",{"post_content":354},{"matched_tokens":355,"snippet":356,"value":357},[77],"autonoma della comunità ezida di \u003Cmark>Shengal\u003C/mark> (Sinjar in arabo) non distante","Entra nel settimo giorno di resistenza il campo curdo di Makhmur, nel Kurdistan iracheno. La popolazione del campo dopo aver respinto a sassate le jeep dell'esercito ha iniziato subito a smantellare a mani nude il fossato creato dalle forze irachene con lo scopo di circondare il campo e installare filo spinato e torrette di controllo. Nel frattempo che la tensione sale, dopo 11 anni di riconoscimento ufficiale, due giorni fa sono comparse le prime ambascerie delle Nazioni Unite, con lo scopo di confermare la già ovvia sistematica violazione dei diritti umani, iniziata non una settimana fa, ma negli anni '90 con la fondazione del campo, lo spostamento e ricollocamento forzato, successivamente con gli attacchi sistematici dei droni turchi e dell'embargo del KDP di Barzani. 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Sullo sfondo di tutto questo vi è il ballottaggio del 28 Maggio tra Kilicdaroglu e Erdogan, da cui nel bene e nel male dipende molto dello sforzo di Turchia e alleati nello stroncare la rivoluzione.\r\n\r\nDi tutto questo ne abbiamo parlato ai nostri microfoni con UIKI (ufficio informazioni per il Kurdistan in Italia).\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/uikimaxmur.mp3\"][/audio]",[359],{"field":112,"matched_tokens":360,"snippet":356,"value":357},[77],578730123365187700,{"best_field_score":363,"best_field_weight":364,"fields_matched":119,"num_tokens_dropped":48,"score":365,"tokens_matched":119,"typo_prefix_score":48},"1108091338752",14,"578730123365187697",6646,{"collection_name":59,"first_q":17,"per_page":104,"q":17},{"facet_counts":369,"found":119,"hits":399,"out_of":439,"page":119,"request_params":440,"search_cutoff":37,"search_time_ms":34},[370,376],{"counts":371,"field_name":374,"sampled":37,"stats":375},[372],{"count":119,"highlighted":373,"value":373},"il colpo del strega","podcastfilter",{"total_values":119},{"counts":377,"field_name":36,"sampled":37,"stats":397},[378,380,381,383,385,387,389,391,393,395],{"count":119,"highlighted":379,"value":379},"stupro",{"count":119,"highlighted":30,"value":30},{"count":119,"highlighted":382,"value":382},"kobane",{"count":119,"highlighted":384,"value":384},"resistenze",{"count":119,"highlighted":386,"value":386},"partigiane",{"count":119,"highlighted":388,"value":388},"patriarcato",{"count":119,"highlighted":390,"value":390},"violenza sessuale",{"count":119,"highlighted":392,"value":392},"violenza di genere",{"count":119,"highlighted":394,"value":394},"droghe dello stupro",{"count":119,"highlighted":396,"value":396},"violenza maschile contro le donne",{"total_values":398},12,[400],{"document":401,"highlight":426,"highlights":432,"text_match":435,"text_match_info":436},{"comment_count":48,"id":402,"is_sticky":48,"permalink":403,"podcastfilter":404,"post_author":405,"post_content":406,"post_date":407,"post_excerpt":54,"post_id":402,"post_modified":408,"post_thumbnail":409,"post_title":410,"post_type":411,"sort_by_date":412,"tag_links":413,"tags":424},"26084","http://radioblackout.org/podcast/i-podacast-de-il-colpo-della-strega-10novembre2014/",[373],"dj","Torniamo in Kurdistan, per la morte di Kader Ortakaya, uccisa la scorsa settimana al confine con Kobane. 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Mentre a questo link la lettera che Kader Ortakaya aveva scritto alla famiglia mentre partiva per Kobane e che abbiamo letto in trasmissione.\r\nSempre trattando di Kurdistan, qualche settimana fa a Roma, alla Casa internazionale delle donne è stato organizzato un convegno dal titolo \"Praticare la libertà contro la guerra senza fine del sistema patriarcale: donne curde in Irak, Siria, Europa\". L'incontro ha dato voce alle donne protagoniste della rivoluzione femminile curde, alle testimoni delle violenze, alle donne che dall'estero contribuiscono a informare e denunciare le violazioni dei diritti umani che si stanno consumando in danno delle minoranze nelle zone di conflitto. Si è parlato delle vicende degli yezidi a Şengal, e dei problemi sopraggiunti dopo l'esodo, di lotta e rivoluzione del Rojava, dell'Isis, con l’obiettivo di creare una piattaforma comune di informazione e di aggiornamento.\r\nSul blog del Mfla di RadioOndaRossa di Roma, trovate molti contributi audio davvero interessanti, registrati in quell'occasione, tradotti e sistemati dalle compagne. Ne abbiamo mandato in onda uno, quello di Sinem Mohammed, amministratrice locale dei cantoni del Rojava, che è intervenuta sulla rivoluzione in Rojava, la guerra di Isis e la resistenza di Kobane.\r\n***\r\nA Bologna una compagna è stata stuprata dopo una serata in un locale. Molto probabilmente il violentatore l'ha drogata, tanto che la compagna ha un'amnesia di più di 10 ore e non ricorda nulla. Risvegliatasi nel letto del porco, si è resa conto dell'accaduto ed è corsa dalla sua ginecologa, la quale le ha certificato i segni della violenza subita. La compagna ha reagito denunciando pubblicamente quanto le era successo e le compagne di Bologna la stanno sostenendo con l'organizzazione di un'iniziativa informativa e di lotta che si terrà sabato 15 novembre in Piazza San Francesco. Qui il comunicato. Abbiamo raggiunto per telefono Katia, una compagna bolognese che ci ha raccontato la vicenda.\r\nAlla compagna violentata tutta la nostra solidarietà e un abbraccio di sorellanza.\r\n***\r\nPer riascoltare la puntata:\r\nil colpo della strega_10novembre2014_primaparte\r\n\r\n il colpo della strega_10novembre2014_secondaparte","11 Novembre 2014","2018-10-24 17:35:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-e1413229678451-200x110.jpg","I podacast de Il colpo della strega: 10novembre2014","podcast",1415725261,[414,415,416,346,417,418,419,256,420,421,422,423],"http://radioblackout.org/tag/droghe-dello-stupro/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/kobane/","http://radioblackout.org/tag/partigiane/","http://radioblackout.org/tag/patriarcato/","http://radioblackout.org/tag/resistenze/","http://radioblackout.org/tag/stupro/","http://radioblackout.org/tag/violenza-di-genere/","http://radioblackout.org/tag/violenza-maschile-contro-le-donne/","http://radioblackout.org/tag/violenza-sessuale/",[394,425,382,350,386,388,384,30,379,392,396,390],"guerra",{"post_content":427},{"matched_tokens":428,"snippet":430,"value":431},[429],"Şengal","parlato delle vicende degli yezidi a \u003Cmark>Şengal\u003C/mark>, e dei problemi sopraggiunti dopo","Torniamo in Kurdistan, per la morte di Kader Ortakaya, uccisa la scorsa settimana al confine con Kobane. 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