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Trivelle e militari","post",1465312911,[64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/collina-morenica/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/rivalta/","http://radioblackout.org/tag/sanvittore/","http://radioblackout.org/tag/sondaggi/","http://radioblackout.org/tag/tratta-nazionale-della-torino-lyon/","http://radioblackout.org/tag/trivelle/",[72,18,73,74,75,76,28],"collina morenica","rivalta","sanvittore","sondaggi","tratta nazionale della torino-lyon",{"post_content":78,"tags":82},{"matched_tokens":79,"snippet":80,"value":81},[75],"due trivelle stanno effettuando un \u003Cmark>sondaggi\u003C/mark>o preliminare alla definizione del progetto","Dalle 5,30 di questa mattina un contingente di 120 uomini, fra polizia e carabinieri, e decine di mezzi presidia gli accessi alla collina di San Vittore, dove due trivelle stanno effettuando un \u003Cmark>sondaggi\u003C/mark>o preliminare alla definizione del progetto definitivo per la tratta nazionale della linea ad alta velocità tra Torino e Lyon.\r\nDurissimo il commento del sindaco No Tav Mauro Marinari che accusa: «E’ inaccettabile che un sindaco e un’amministrazione comunale non siano minimamente informati di quello che accade sul proprio territorio. Ed è altrettanto inquietante svegliarsi la mattina e trovare il proprio paese invaso a poliziotti e militari».\r\nSin dalle prime ore del giorno gruppi di attivisti hanno dato vita ad un presidio. L'imponente schieramento di polizia impedisce agli attivisti No Tav di avvicinarsi alle aree di trivellazione. In matgtinata i No Tav hanno fatto un presidio informativo al mercato.\r\nIl coordinamento No Tav Valsangone e Coliina Morenica ha lanciato un appello per due presidi: il primo alle 13,30, il secondo alle 17.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Filippo, un No Tav della zona, che si trovava al presidio.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-06-07-trivelle-filippo",[83,85,87,89,91,94,96],{"matched_tokens":84,"snippet":72},[],{"matched_tokens":86,"snippet":18},[],{"matched_tokens":88,"snippet":73},[],{"matched_tokens":90,"snippet":74},[],{"matched_tokens":92,"snippet":93},[75],"\u003Cmark>sondaggi\u003C/mark>",{"matched_tokens":95,"snippet":76},[],{"matched_tokens":97,"snippet":28},[],[99,104],{"field":38,"indices":100,"matched_tokens":101,"snippets":103},[23],[102],[75],[93],{"field":105,"matched_tokens":106,"snippet":80,"value":81},"post_content",[75],578730123365712000,{"best_field_score":109,"best_field_weight":110,"fields_matched":111,"num_tokens_dropped":50,"score":112,"tokens_matched":111,"typo_prefix_score":50},"1108091339008",13,1,"578730123365711977",{"document":114,"highlight":131,"highlights":147,"text_match":107,"text_match_info":156},{"cat_link":115,"category":116,"comment_count":50,"id":117,"is_sticky":50,"permalink":118,"post_author":53,"post_content":119,"post_date":120,"post_excerpt":56,"post_id":117,"post_modified":121,"post_thumbnail":122,"post_thumbnail_html":123,"post_title":124,"post_type":61,"sort_by_date":125,"tag_links":126,"tags":129},[47],[49],"32164","http://radioblackout.org/2015/10/notavkeinbbt-bloccata-una-trivella-in-provincia-di-trento/","Mattinata movimentata a Mattarello (provincia di Trento). Ieri pomeriggio è arrivata una grossa trivella per perforare il terreno (si presume per un sondaggio linea TAV-TAC ). Da subito sono state bloccatele strade dalla polizia. I Militanti del coordinamento No Tav Trentino si sono ieri radunati in assemblea per poi entrare in azione oggi di prima mattina, occupando il cantiere .\r\nDopo aver istituito un presidio permanente, verso le 8,30 è intervenuta la polizia in antisommossa che ha identificato i presenti e portato in Questura una ventina di attivisti. Uno di loro invece si è arrampicato sulla trivella, seguito poi da altri 3 militanti, occupandola e di fatto bloccando la sua messa in funzione.\r\nAlle 16.30 i quattro attivisti continuano a resistere sulla trivella. Altri solidali che cercavano di far arrivare cibo a chi è sulla trivella sono stati fermati e portati in Questura. Quello che è certo, è che oggi la macchina del Tav non ha funzionato a pieno regime!\r\nAscolta la diretta con Massimo da sopra la trivella\r\n massimo_trivella_trento_notav","28 Ottobre 2015","2015-10-29 12:29:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/IMG_5909-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"242\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/IMG_5909-300x242.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/IMG_5909-300x242.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/IMG_5909-768x619.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/IMG_5909.jpg 957w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","NoTav/KeinBbt: bloccata una trivella in provincia di Trento",1446053926,[127,65,68,128,70],"http://radioblackout.org/tag/kein-bbt/","http://radioblackout.org/tag/trento/",[130,18,75,31,28],"kein bbt",{"post_content":132,"tags":136},{"matched_tokens":133,"snippet":134,"value":135},[75],"terreno (si presume per un \u003Cmark>sondaggi\u003C/mark>o linea TAV-TAC ). 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La candidata di sinistra, che in precedenza aveva denunciato numerose irregolarità da parte delle autorità e del CNE stesso, come il divieto di ingresso di osservatori internazionali nel paese, il divieto di votare per gli ecuadoriani che vivono in Venezuela, il decreto dello stato di emergenza in sette province, la sospensione dei diritti civili di base o lo spostamento all’ultimo minuto di 18 seggi elettorali (precisamente quelli in cui il governo ha ottenuto cattivi risultati nel primo turno), ha rifiutato di riconoscere i risultati elettorali e ha richiesto un nuovo conteggio. Sorprende la vittoria del pupillo della dinastia dei Noboa ,la famiglia più ricca dell'Ecuador, per il distacco dalla candidata del correismo considerato il pareggio tecnico del primo turno e anche il fallimento di Noboa che in un anno e mezzo ha accumulato una battuta d'arresto dopo l'altra, dalla militarizzazione e uno \"stato di emergenza permanente\" che non è riuscito a ripristinare nemmeno un singolo indice di sicurezza, all'aggravarsi della crisi economica e a un disastro energetico senza precedenti che nel 2024 ha causato mesi di razionamento e blackout diffusi che sono durati fino a 14 ore . Sembra non sia servita l'alleanza che la candidata di Revolucion Ciudadana aveva stipulato con il movimento indigeno di Leonidas Iza che ora dovrà affrontare i malumori della sua base per questo patto elettorale con la candidata dell'ala moderata del correismo . L'Ecuador con Noboa si allinea con personaggi come Bukele e Milei nel sostegno alle politiche repressive contro i migranti di Trump mentre rimangono aperte le questioni poste dall'esito delle elezioni al correismo incapace di una vera svolta radicale necessaria per affrontare i problemi strutturali del paese.\r\n\r\n\r\n\r\nNe parliamo con Andrea Cegna giornalista e collaboratore di varie testate .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/INFO-14042025-CEGNA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","14 Aprile 2025","Ecuador vince Noboa ,Gonzalez chiede il riconteggio.","2025-04-14 20:38:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/ECUADOR-ELEZIONI-INFO-14042025-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/ECUADOR-ELEZIONI-INFO-14042025-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/ECUADOR-ELEZIONI-INFO-14042025-300x225.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/ECUADOR-ELEZIONI-INFO-14042025.jpg 400w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","ECUADOR ELEZIONI : VINCE NOBOA ,LUISA GONZALEZ DENUNCIA BROGLI .",1744663113,[207,208,173,209,210],"http://radioblackout.org/tag/correismo/","http://radioblackout.org/tag/ecuador/","http://radioblackout.org/tag/gonzalez/","http://radioblackout.org/tag/noboa/",[212,213,15,214,215],"correismo","Ecuador","Gonzalez","noboa",{"post_content":217},{"matched_tokens":218,"snippet":219,"value":220},[75],"Contro quasi tutti i \u003Cmark>sondaggi\u003C/mark>, compresi gli exit-poll, che prevedevano","Contro quasi tutti i \u003Cmark>sondaggi\u003C/mark>, compresi gli exit-poll, che prevedevano una vittoria della Revolucion ciudadana di Luisa Gonzalez, il Consiglio Elettorale Nazionale, controllato dal governo, ha annunciato la vittoria del milionario Daniel Noboa con più di 10 punti di scarto : 56% rispetto al 44% per Gonzalez. 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Il risultato è stato una grave sconfitta per il Rassemblement National di Le Pen, che sperava domenica di portare a termine la sua trasformazione da gruppo neofascista marginale a partito di governo.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nL’estrema destra, infatti, era stata ampiamente in vantaggio al primo turno, con il sostegno di 1 elettore su 3, e alcuni sondaggi avevano suggerito che il partito avrebbe potuto ottenere la maggioranza assoluta in Parlamento.\r\n\r\n\r\nInvece di inaugurare il primo governo di estrema destra in Francia dalla seconda guerra mondiale, gli elettori francesi, che si sono recati in gran numero domenica alle urne, hanno votato la coalizione di sinistra francese, che inaspettatamente ha preso il maggior numero di seggi, mentre il partito di estrema destra è risultato il meno votato.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nCosa succederà ora? Con quale programma elettorale Melanchon ha vinto le elezioni? 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Scelta analoga per il Belgio, dove il partito conservatore al potere viene superato a destra da nazionalisti e sovranisti.\r\nIn Francia ha votato poco il 51,49% degli aventi diritto: quasi la metà ha disertato le urne. Una diserzione che nei quartieri popolari è stata ancora più massiccia. In certe zone non ha votato più del 30% della popolazione.\r\nIl risultato francese era ampiamente annunciato dai sondaggi, che regalano a Macron la coppa del presidente più impopolare della Republique.\r\nLa mossa delle elezioni anticipate, dopo la valanga fascista e il dimezzamento del partito di Macron, è probabilmente un calcolo machiavellico sulle dinamiche di potere. 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Se sul fronte libanese la situazione sembra stazionaria, con Hezbollah che non scopre le carte per paura di un collasso interno, gli attacchi degli Houti alle navi cargo e i bombardamenti angloamericani in Yemen hanno aperto la questione “Mar Rosso”. Tutto ciò mentre l’Iran, altro grande attore regionale, si è impegnato in uno scambio di missili a lunga gittata con il Pakistan nel Belucistan. Una prima risposta agli attentati esplosivi all’anniversario della morte di Soleimani: avvertimento alle componenti sunnite o prova balistica da mostrare a Israele?\r\n\r\nL’innalzarsi della temperatura in Medio Oriente e l’impossibilità di una de-escalation, il fallimento ormai conclamato della gloriosa contro offensiva ucraina di primavera e lo sprofondamento della volontà europea sono solo gli ultimi, in ordine di tempo, segnali di quella “Sconfitta dell’Occidente” di cui più volte abbiamo provato a rendere conto ai nostri microfoni e intorno alla quale abbiamo provato a indagare grazie alla lettura dell’introduzione dell’omonimo libro di Emmanuel Todd recentemente uscito in Francia. (“La Defaite de l’Occident”, Gallimard 2024).\r\n\r\nOccidente in crisi, sotto molteplici punti di vista, ma sopratutto Vecchio Continente confuso spaesato e impotente, così tanto da arrivare ad “autodistruggersi per paura di Putin”. 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Se il 2023 è stato l’anno degli scioperi in Germania questo 2024 si apre con più di un grattacapo per la coalizione al governo guidata dai Verdi: un grosso sciopero dei ferrovieri e la protesta massiva degli agricoltori, che si sono visti ridurre gli incentivi per l’acquisto di carburante nel disperato tentativo di Scholz di trovare fondi per la “transizione verde”, hanno letteralmente bloccato il paese.\r\nDi tutto questo abbiamo provato a ragionare con un compagno tedesco.\r\n\r\nNella terza e ultima parte di trasmissione siamo volati in Ecuador dove grazie al contributo di Marcelo, compagno di Quito, abbiamo provato a raccontare il clima che si vive nel paese dopo la spettacolare recrudescenza della violenza dei narcos seguita all’evasione la settimana scorsa di Adolfo Macias, leader del gruppo narcos Los Choneros. 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Nel 2025 si tornerà al voto per un mandato regolare.\r\n\r\nLa campagna elettorale in Ecuador è stata segnata da violenze nei confronti dei candidati, culminate nell'omicidio di Fernando Villavicencio, che lottava contro la corruzione dilagante, ucciso a colpi di arma da fuoco al termine di un comizio.\r\n\r\nNoboa ha sconfitto quella che sembrava essere la favorita in queste elezioni, l'erede di Rafael Correa, Luisa Gonzalez candidata con il partito di sinistra Revolucion Ciudadana.\r\n\r\nIn Ecuador si sta vivendo una crescita della violenza in quanto il paese è diventato un crocevia dei traffici di droga dall'America Latina verso i mercati europei e nordamericani con l'ingresso dei cartelli messicani che si sono alleati con le organizzazioni locali e si scontrano per il controllo del mercato.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-19102023-ECUADOR.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","21 Ottobre 2023","2023-10-21 19:01:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-2-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 19/10/2023- ARGENTINA AL VOTO FINE DEL CICLO PERONISTA ?- PALESTINA: LA PROPAGANDA FILO ISRAELIANA AGITA IL RICATTO DELLA MEMORIA COME DETERRENTE CONTRO QUALSIASI CRITICA-ECUADOR DOPO UN BANCHIERE IL RAMPOLLO DELL'OLIGARCHIA LATIFONDISTA.",1697914890,[370],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[313],{"post_content":373},{"matched_tokens":374,"snippet":375,"value":376},[75],"Milei è in vantaggio nei \u003Cmark>sondaggi\u003C/mark> sopratutto fra le fasce giovanili","Bastioni di Orione racconta la vigilia delle elezioni argentine che si terranno questa domenica con Alfredo Somoza giornalista ed economista argentino che ci parla della figura di Javier Milei ,il canditato populista di estrema destra che rischia di vincere queste elezioni con parole d'ordine che parlano alla pancia di un paese piegato dalla crisi economica,l'inflazione e la corruzione.\r\n\r\nProposte quelle di Milei irricevibili quali la libertà di armarsi per tutti i cittadini,la dollarizzazione dell'economia argentina,la chiusura della banca centrale ,la privatizzazione selvaggia dell'apparato pubblico ,la cancellazione del servizio sanitario e altre amenità . Nonostante tutto Milei è in vantaggio nei \u003Cmark>sondaggi\u003C/mark> sopratutto fra le fasce giovanili anche meno abbienti ed è circondato da una pletora di nostalgici della dittatura militare .I peronisti presentano come candidato il ministro dell'economia Massa maggiore responsabile del fallimento economico del paese che è flagellato da un inflazione del 138 % su base annua e una povertà in aumento come testimoniano le file degli indigenti in pieno centro di Buenos Aires in Plaza de Mayo ,in attesa di qualcosa da mangiare davanti alla Croce Rossa.\r\n\r\nIl presidente fantasma Fernandez testimonia la crisi strutturale del peronismo e il ritorno di un menemismo con venature di estrema destra incarnato da Milei ,la campagna elettorale è stata caratterizzata anche dal tema della sicurezza cavalcato da Patricia Bullrich che i \u003Cmark>sondaggi\u003C/mark> collocano al terzo posto e che ha posizioni destrorse ed era sostenuta dall’ex presidente Mauricio Macri.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-191023-SOMOZA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nParliamo di Palestina e informazione con Farid Adly scrittore e giornalista direttore di Anbamed ,sito di informazione sull'area medio orientale ,che ci parla della manipolazione informativa e della costruzione del nemico ,della necessità della verifica delle fonti e della propaganda filo israeliana.\r\n\r\nAffrontiamo anche la questione dell'aggressione israeliana a Gaza ,della vacuità delle proposte di dialogo ,della volontà israeliana di dividere la Palestina ,il peso del mancato riconoscimento internazionale dello stato di Palestina,la corruzione all'interno dell'ANP, la mancanza di una leadership capace di unificare il fronte di lotta e il tema della rappresentanza delle istanze del popolo palestinese che Farid attribuisce all'OLP e alle sue organizzazioni .\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-19102023-PALESTINA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nInfine Davide Matrone prova a raccontarci l'esito delle elezioni presidenziali in Ecuador ,ma i problemi di collegamento da Quito penalizzano il suo intervento ,comunque emerge che la vittoria di Noboa , giovane neo presidente è figlio di Alvaro Noboa l'uomo più ricco dell'Ecuador che per cinque volte ha tentato di candidarsi alla massima carica dello Stato, è anche frutto di una egemonia del neoliberalismo che controlla l'informazione .\r\n\r\nIl nuovo presidente avrà poco margine di manovra in quanto rimarrà in carica appena 16 mesi dopo che l'ultimo presidente, Guillermo Lasso, ha sciolto il parlamento invocando la clausola della \"muerte cruzada\" (morte reciproca) e indetto le elezioni lampo per sfuggire all'impeachment che lo avrebbe visto accusato di corruzione e appropriazione indebita. Nel 2025 si tornerà al voto per un mandato regolare.\r\n\r\nLa campagna elettorale in Ecuador è stata segnata da violenze nei confronti dei candidati, culminate nell'omicidio di Fernando Villavicencio, che lottava contro la corruzione dilagante, ucciso a colpi di arma da fuoco al termine di un comizio.\r\n\r\nNoboa ha sconfitto quella che sembrava essere la favorita in queste elezioni, l'erede di Rafael Correa, Luisa Gonzalez candidata con il partito di sinistra Revolucion Ciudadana.\r\n\r\nIn Ecuador si sta vivendo una crescita della violenza in quanto il paese è diventato un crocevia dei traffici di droga dall'America Latina verso i mercati europei e nordamericani con l'ingresso dei cartelli messicani che si sono alleati con le organizzazioni locali e si scontrano per il controllo del mercato.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-19102023-ECUADOR.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[378],{"field":105,"matched_tokens":379,"snippet":375,"value":376},[75],{"best_field_score":189,"best_field_weight":225,"fields_matched":111,"num_tokens_dropped":50,"score":226,"tokens_matched":111,"typo_prefix_score":50},{"document":382,"highlight":394,"highlights":399,"text_match":187,"text_match_info":402},{"comment_count":50,"id":383,"is_sticky":50,"permalink":384,"podcastfilter":385,"post_author":362,"post_content":386,"post_date":387,"post_excerpt":56,"post_id":383,"post_modified":388,"post_thumbnail":389,"post_title":390,"post_type":344,"sort_by_date":391,"tag_links":392,"tags":393},"84277","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-12-10-2023-el-salvador-repressione-di-massa-e-lalibi-della-lotta-alle-maras-gaza-ulteriore-capitolo-del-progetto-sionista-di-stermino-del-popolo-palestinese-polonia-elezion/",[294],"Bastioni di Orione si occupa di El Salvador ,il paese piu' piccolo dell'America Centrale con Maria Teresa Messidoro che ha una lunga frequentazione con le realtà salvadoregne che si oppongono al regime del presidente Bukele .Con l'introduzione dello stato di eccezione nel marzo del 2022 con l'alibi della lotta alle\" pandillas\" si è scatenata una repressione di massa con migliaia di arresti e violenze, si sono introdotte limitazioni alla libertà di riunione e di associazione, è stato tolto il diritto alla inviolabilità della corrispondenza e della posta elettronica, non è garantito il diritto alla difesa, non esistono più limiti alla carcerazione preventiva, si può essere arrestati senza un ordine di cattura emesso da un giudice, possono passare 72 ore senza che una persona tratta in arresto conosca il suo capo d’accusa.\r\n\r\nBukele continua a godere di una certa popolarità ,dovuta anche all'utilizzo dei social media ,l'immagine informale con il cappellino rovesciato che fa presa sui giovani ,ed è sostenuto dalle oligarchie salvadoregne che stanno cambiando pelle orientandosi sulla speculazione e sullo sfruttamento delle risorse minerarie allo scopo di attirare investitori stranieri.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-12102023-EL-SALVADOR.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nParliamo di quello che sta accadendo in Palestina con Eric Salerno che è stato corrispondente del Messaggero da Gerusalemme per quasi 30 anni il quale fa una ricostruzione della nascita di Hamas legandola all'interesse israeliano di dividere la leadership palestinese , fa risalire agli accordi di Oslo il ritiro dei coloni israeliani da Gaza ,commenta i fatti del 7 ottobre definendo Hamas un gruppo di terroristi e non riconoscendogli alcuna legittimità di rappresentanza della resistenza palestinese all'occupazione .Nonostante la sua indubbia esperienza maturata sul \"campo\", in linea con la narrazione corrente che utilizza le categorie manichee del bene e del male per analizzare la situazione in Palestina ,decontestualizza gli eventi dal processo storico ed espunge dalla riflessione le responsabiltà del progetto sionista che informa sempre più la politica dello stato israeliano contro i palestinesi negandone la loro stessa esistenza.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-12102023-ERIC-SALERNO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine parliamo delle prossime elezioni in Polonia che si svolgeranno il 15 di Ottobre con Alessandro Ajres studioso di storia della Polonia ed esperto conoscitore dell'area ,con cui affrontiamo il tema dell'opposizione al governo reazionario del PIS il partito Diritto e giustizia, opposizione che è scesa in piazza con una manifestazione estremamente numerosa guidata da Donald Tusk.\r\n\r\nSecondo i sondaggi il Pis sarebbe in testa con il 35-37% delle preferenze, ma in calo rispetto all’ultima tornata elettorale, nella quale superò la barriera del 43% ottenendo la maggioranza assoluta grazie al premio di maggioranza per chi supera la soglia del 40%. Il partito di Tusk inseguirebbe a 6-7 punti di distanza, ma sarebbe in rimonta. Se queste previsioni fossero confermate, Morawiecki dovrebbe chiedere l’appoggio al partito di estrema destra e anti-Ue Konfederacja per tentare di formare un esecutivo. Tusk, dal canto suo, potrebbe puntare a una coalizione larga con i centristi dell’Alleanza della terza via e, qualora fosse necessario, eventualmente anche la Sinistra. Konfederacja, Alleanza della terza via e Sinistra mirano tutte a raggiungere il 10% dei consensi per avere più voce in capitolo possibile. Resta ancora alta la percentuale degli indecisi, stimata sopra il 30%, questo potrebbe rimescolare le carte in tavola in un senso o nell’altro.\r\n\r\nAffrontiamo anche alcuni temi di fondo come il nuovo ruolo della Polonia nell'architettura della NATO e relativamente alla guerra in Ucraina ,l'insofferenza polacca storicamente riproposta per la condizione di vicinanza a volte subordinata con Germania e Russia ,Il ruolo delle campagna nel sostegno al PIS in contrapposizione con la borghesia urbanizzata piu' favorevole all'opposizione ,il tema dei migranti che ha condizionato una campagna elettorale molto virulenta.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/AlessandroAjres_Polonia-di-guerra-e-di-piazza.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","14 Ottobre 2023","2023-10-14 12:27:05","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 12/10/2023- EL SALVADOR REPRESSIONE DI MASSA E L'ALIBI DELLA LOTTA ALLE \"MARAS\" -GAZA ULTERIORE CAPITOLO DEL PROGETTO SIONISTA DI STERMINO DEL POPOLO PALESTINESE -POLONIA ELEZIONI : SCELTA FRA REAZIONE E ALLINEAMENTO ALL'ORDINE LIBERALE DI BRUXELLES.",1697286425,[370],[313],{"post_content":395},{"matched_tokens":396,"snippet":397,"value":398},[75],"da Donald Tusk.\r\n\r\nSecondo i \u003Cmark>sondaggi\u003C/mark> il Pis sarebbe in testa","Bastioni di Orione si occupa di El Salvador ,il paese piu' piccolo dell'America Centrale con Maria Teresa Messidoro che ha una lunga frequentazione con le realtà salvadoregne che si oppongono al regime del presidente Bukele .Con l'introduzione dello stato di eccezione nel marzo del 2022 con l'alibi della lotta alle\" pandillas\" si è scatenata una repressione di massa con migliaia di arresti e violenze, si sono introdotte limitazioni alla libertà di riunione e di associazione, è stato tolto il diritto alla inviolabilità della corrispondenza e della posta elettronica, non è garantito il diritto alla difesa, non esistono più limiti alla carcerazione preventiva, si può essere arrestati senza un ordine di cattura emesso da un giudice, possono passare 72 ore senza che una persona tratta in arresto conosca il suo capo d’accusa.\r\n\r\nBukele continua a godere di una certa popolarità ,dovuta anche all'utilizzo dei social media ,l'immagine informale con il cappellino rovesciato che fa presa sui giovani ,ed è sostenuto dalle oligarchie salvadoregne che stanno cambiando pelle orientandosi sulla speculazione e sullo sfruttamento delle risorse minerarie allo scopo di attirare investitori stranieri.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-12102023-EL-SALVADOR.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nParliamo di quello che sta accadendo in Palestina con Eric Salerno che è stato corrispondente del Messaggero da Gerusalemme per quasi 30 anni il quale fa una ricostruzione della nascita di Hamas legandola all'interesse israeliano di dividere la leadership palestinese , fa risalire agli accordi di Oslo il ritiro dei coloni israeliani da Gaza ,commenta i fatti del 7 ottobre definendo Hamas un gruppo di terroristi e non riconoscendogli alcuna legittimità di rappresentanza della resistenza palestinese all'occupazione .Nonostante la sua indubbia esperienza maturata sul \"campo\", in linea con la narrazione corrente che utilizza le categorie manichee del bene e del male per analizzare la situazione in Palestina ,decontestualizza gli eventi dal processo storico ed espunge dalla riflessione le responsabiltà del progetto sionista che informa sempre più la politica dello stato israeliano contro i palestinesi negandone la loro stessa esistenza.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-12102023-ERIC-SALERNO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine parliamo delle prossime elezioni in Polonia che si svolgeranno il 15 di Ottobre con Alessandro Ajres studioso di storia della Polonia ed esperto conoscitore dell'area ,con cui affrontiamo il tema dell'opposizione al governo reazionario del PIS il partito Diritto e giustizia, opposizione che è scesa in piazza con una manifestazione estremamente numerosa guidata da Donald Tusk.\r\n\r\nSecondo i \u003Cmark>sondaggi\u003C/mark> il Pis sarebbe in testa con il 35-37% delle preferenze, ma in calo rispetto all’ultima tornata elettorale, nella quale superò la barriera del 43% ottenendo la maggioranza assoluta grazie al premio di maggioranza per chi supera la soglia del 40%. 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La mobilitazione, che secondo alcuni sondaggi otterrebbe la simpatia di oltre il 70 % degli statunitensi, sembra essere pronta a durare a lungo, portando una sfida notevole alle multinazionali del settore. Le richieste sono di un aumento netto del 40% del salario, lo stesso rapporto, in percentuale, degli aumenti che i boss delle rispettive imprese hanno ottenuto negli ultimi anni grazie ai notevoli incassi del settore. La Ford ha mostrato disponibilità alle trattative mentre Stellantis e General Motors non intendono cedere, adducendo che se venissero incontro alle richieste del sindacato, non potrebbero più reggere la competizione con le case produttrici concorrenti dove non esiste sindacalizzazione come Tesla, Honda e Toyota. La mobilitazione segna per ora un picco rispetto agli ultimi decenni e per la prima volta nella storia lo sciopero riguarda non solo uno, ma ben tre diverse imprese del settore dell’auto. La fiammata si inserisce del resto in un trend più generale di mobilitazioni salariali, col censimento di ben 900 scioperi registrati nell’ultimo anno. In particolare si segnala la lotta degli sceneggiatori di Hollywood e degli attori contro la sempre maggiore ingerenza e utilizzo dell’Intelligenza artificiale nella entertainment industry.\r\n\r\nAbbiamo raggiunto Felice Mometti a New York per avere una panoramica di queste mobilitazioni.\r\n\r\n****\r\n\r\nLa politica del presidente Biden, già battezzata Bidenomics, fatta di enormi investimenti nazionali, ripristino della produzione manifatturiera interna, acquisizione di miniere di litio e sostegno alla costruzione di fabbriche di microchip, appare in fondo come un tentativo ben militarizzato di superare la Cina.\r\n\r\nDal punto di vista dei decisori politici, l'orientamento anti-Cinese della politica industriale degli Stati Uniti non è l'effetto collaterale e sfortunato della \"transizione\" verde, ma il suo scopo principale. Per i suoi ideatori, la logica che governa la nuova era di spesa per le infrastrutture è fondamentalmente geopolitica: il suo precedente non è affatto il celebre New Deal ma piuttosto il keynesismo militare della Guerra Fredda.\r\n\r\nDescritto dettagliatamente in un rapporto per la Carnegie Foundation, firmato da Sullivan e da altri consiglieri di Biden, è come se la \"politica estera per la classe media\" avesse fatto crollare le distinzioni fittizie tra sicurezza nazionale e pianificazione economica. Le speranze che un commercio pacifico e globalizzato potesse indurre permanentemente le altre potenze ad accettare l'egemonia degli Stati Uniti sono ben presto andate in pezzi. \"Non c'è più una linea di demarcazione netta tra politica estera e politica interna\", ha dichiarato Biden nel suo discorso inaugurale sulla politica estera. \"Ogni azione che intraprendiamo all'estero, dobbiamo compierla tenendo a mente le famiglie lavoratrici americane.\" La vittoria di Trump, per cui sono state decisive le regioni deindustrializzate del \"massacro americano\" e della crisi dell'ossicodone aveva scosso l'establishment democratico che iniziava a capire che non necessariamente quanto era buono per Goldman Sachs non lo era per l'America.\r\n\r\n****\r\n\r\nNella seconda parte di trasmissione spostiamo lo sguardo dall'altro lato del Pacifico, andando ad analizzare la crisi attraversata dal settore immobiliare cinese, balzato ancora una volta alle cronache per il caso dei colossi Evergrande e Country Garden. Si tratta di una bolla speculativa sedimenta da tempo, fino ad ora in qualche modo congelata dall'azione del governo ma che riemerge in una particolare congiuntura economica segnata dal rallentamento della crescita, dall’aumento della disoccupazione (soprattutto giovanile), dal calo delle esportazioni, dalle crescenti tensioni nello scontro commerciale e tecnologico con gli Stati Uniti. Partendo da un suo recente articolo, andiamo ad inquadrare la vicenda insieme a Piero Favetta.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/la-fine-26-09.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nMichael Lind - Trump Can Win the Union Vote in 2024 \r\n\r\nGrey Anderson - Strategies of Denial\r\n\r\nPiero Favetta - Il tracollo di Evergrande e le crescenti difficoltà del capitalismo cinese","27 Settembre 2023","2023-09-28 10:50:24","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/us-strike-200x110.png","LA FINE DELLA FINE DELLA STORIA S.2 #2 - SCIOPERI AMERICANI, BOLLA CINESE",1695852756,[],[],{"post_content":418},{"matched_tokens":419,"snippet":420,"value":421},[75],"La mobilitazione, che secondo alcuni \u003Cmark>sondaggi\u003C/mark> otterrebbe la simpatia di oltre","Dallo scorso 15 settembre migliaia di lavoratori statunitensi dell’automobile, inquadrati nel sindacato di categoria UAW (United Auto Workers), stanno portando avanti uno sciopero (che potremmo definire “a singhiozzo”) contro le “Big Three” del comparto: General Motors, Stellantis e Ford. 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Le speranze che un commercio pacifico e globalizzato potesse indurre permanentemente le altre potenze ad accettare l'egemonia degli Stati Uniti sono ben presto andate in pezzi. \"Non c'è più una linea di demarcazione netta tra politica estera e politica interna\", ha dichiarato Biden nel suo discorso inaugurale sulla politica estera. \"Ogni azione che intraprendiamo all'estero, dobbiamo compierla tenendo a mente le famiglie lavoratrici americane.\" La vittoria di Trump, per cui sono state decisive le regioni deindustrializzate del \"massacro americano\" e della crisi dell'ossicodone aveva scosso l'establishment democratico che iniziava a capire che non necessariamente quanto era buono per Goldman Sachs non lo era per l'America.\r\n\r\n****\r\n\r\nNella seconda parte di trasmissione spostiamo lo sguardo dall'altro lato del Pacifico, andando ad analizzare la crisi attraversata dal settore immobiliare cinese, balzato ancora una volta alle cronache per il caso dei colossi Evergrande e Country Garden. Si tratta di una bolla speculativa sedimenta da tempo, fino ad ora in qualche modo congelata dall'azione del governo ma che riemerge in una particolare congiuntura economica segnata dal rallentamento della crescita, dall’aumento della disoccupazione (soprattutto giovanile), dal calo delle esportazioni, dalle crescenti tensioni nello scontro commerciale e tecnologico con gli Stati Uniti. Partendo da un suo recente articolo, andiamo ad inquadrare la vicenda insieme a Piero Favetta.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/la-fine-26-09.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nMATERIALI\r\n\r\nMichael Lind - Trump Can Win the Union Vote in 2024 \r\n\r\nGrey Anderson - Strategies of Denial\r\n\r\nPiero Favetta - Il tracollo di Evergrande e le crescenti difficoltà del capitalismo cinese",[423],{"field":105,"matched_tokens":424,"snippet":420,"value":421},[75],{"best_field_score":189,"best_field_weight":225,"fields_matched":111,"num_tokens_dropped":50,"score":226,"tokens_matched":111,"typo_prefix_score":50},{"document":427,"highlight":438,"highlights":443,"text_match":187,"text_match_info":446},{"comment_count":50,"id":428,"is_sticky":50,"permalink":429,"podcastfilter":430,"post_author":362,"post_content":431,"post_date":432,"post_excerpt":56,"post_id":428,"post_modified":433,"post_thumbnail":389,"post_title":434,"post_type":344,"sort_by_date":435,"tag_links":436,"tags":437},"83803","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-14-09-2023-cile-a-50-anni-dal-golpe-incombe-ancora-sul-latinoamerica-la-pesante-eredita-del-neoliberismo-autoritario-corno-dafrica-strage-senza-fine-in-sudan-e-guerra-civile-et/",[294],"Bastioni di Orione riflette con Alfredo Somoza e Diego Battistessa sulla pesante eredità del colpo di stato in Cile di cui ricorre il cinquantenario,la sua ingombrante ombra ancora condiziona la politica cilena ,le difficoltà del presidente Boric che si va sempre di piu' spostando verso posizioni moderate ,la nuova legge \"anti tomas\" contro le occupazioni di terreni ed edifici che segue quella definita \"gatillo facil \" che concede l'impunità alle forze di polizia, la condizione dei Mapuche che affrontano una repressione sempre piu' pesante nel difendere le loro terre dalle espropriazioni ,le cariche contro i manifestanti cui è stato impedito di accedere alle celebrazioni ufficiali davanti alla Moneda in occasione dell'11 settembre, l'esito incerto del processo costituzionale che potrebbe portare ad una riforma peggiorativa della costituzione pinochettista del 1980 .\r\n\r\nCi soffermiamo anche sull'insegnamento dell'esperienza di Unidad Popular per i movimenti rivoluzionari latinoamericani e non solo , relativamente alla possibilità di operare cambiamenti radicali in un contesto di rispetto delle istituzioni democratiche borghesi.La vicenda cilena dimostra che quando le organizzazioni popolari arrivano a contendere il potere reale a borghesia e oligarchia ,queste non esitano a usare la violenza per mantenere i loro privilegi rendendo vano il ricorso ad un percorso di mutamento istituzionale .\r\n\r\nCon Alfredo Somoza parliamo anche delle prossime elezioni in Argentina con la preoccupante ascesa di Javier Milei ,personaggio televisivo dalle proposte radicali neoliberiste e autoritarie che sembra godere dei favori degli elettori e della crisi da fine regime del peronismo.\r\n\r\nGuardiamo anche alla seconda tornata delle elezioni in Ecuador ,divenuto centro delle attività del narcotraffico con una forte presenza dei cartelli messicani e un incremento parossistico della violenza con decine di morti al giorno. La candidata del correismo potrebbe prevalere ma i sondaggi la danno testa a testa con il rampollo della famiglia di AlvaroNoboa ,uno degli uomini piu' ricchi dell'Ecuador.\r\n\r\nPesa la rottura fra il correismo e le organizzazioni indigene che frattura il fronte di sinistra e non garantisce l'unità di azione delle forze di opposizione al governo Lasso.\r\n\r\nInfine ci occupiamo anche delle vicende del Guatemala dove la vittoria elettorale nelle scorse presidenziali del partito Semilla guidato dal neo presidente progressista Bernardo Arevalo è messo in discussione dalla mobilitazione dei \"poderes facticos\" che garantiscono l'oligarchia corrotta e l'ineguale distribuzione delle risorse . Vari magistrati cercano di invalidare l'esito elettorale con accuse strumentali tanto da costringere Arevalo a sospendere il processo di transizione presidenziale che dovrebbe concretizzarsi a gennaio con il passaggio delle consegne .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Bastioni-di-orione-14-settembre-latinoamerica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Matteo Palamidesse parliamo della notizia dell'avvenuto completamento del riempimento della diga della \"Rinascita\" ,che acuisce le tensioni con i paesi limitrofi in particolare l'Egitto ,e facciamo il punto sulla situazione interna dell'Etiopia dove continuano i combattimenti con le milizie ahmara Fano nonostante il cessate il fuoco firmato a Pretoria nel novembre 2022, continua l'abominevole pratica degli stupri etnici da parte delle forze armate eritree ancora sul campo, si mette in discussione la presenza degli organismi di verifica del rispetto dei iritti umani da parte del governo di Ahmed che continua con la sua politica di accentramento e repressione.\r\n\r\nParliamo anche della guerra in Sudan che non si ferma ,bombardamenti indiscriminati su obiettivi civili come è accaduto su un mercato di Karthoum ,centinaia di migliaia di profughi in fuga alla ricerca di protezione ,la guerra sembra impantanarsi con una supremazia aerea dell'esercito di Al Bhuran ,mentre sul terreno si muovono agevolmente le RSF di Hemmetti.\r\n\r\nGuardiamo anche alle prospettive dell'allargamento dei Brics all'Etiopia e la possibilità di consolidamento di un polo economico alternativo alle istituzioni globali dominate dall'Occidente.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/BASTIONI-140923-PALAMIDESSE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Raffaele Crocco di Atlante delle guerre ,parliamo di WARS una mostra fotografica dedicata alle foto di guerra visibile anche sul sito della rivista .Sono stati premiati i lavori dei fotoreporter e l'occasione ci consente anche delle riflessioni sulle narrazione asimmetriche dei conflitti e la pulsione censoria che caratterizza il sistema informativo quando si parla di guerra.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/BASTIONI-140923-WARS.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","19 Settembre 2023","2023-09-19 12:42:29","BASTIONI DI ORIONE 14/09/2023- CILE A 50 ANNI DAL GOLPE INCOMBE ANCORA SUL LATINOAMERICA LA PESANTE EREDITA' DEL NEOLIBERISMO AUTORITARIO-CORNO D'AFRICA STRAGE SENZA FINE IN SUDAN E GUERRA CIVILE ETIOPE-L'OCCHIO DEI FOTOREPORTER SULLA GUERRA .",1695127349,[370],[313],{"post_content":439},{"matched_tokens":440,"snippet":441,"value":442},[75],"correismo potrebbe prevalere ma i \u003Cmark>sondaggi\u003C/mark> la danno testa a testa","Bastioni di Orione riflette con Alfredo Somoza e Diego Battistessa sulla pesante eredità del colpo di stato in Cile di cui ricorre il cinquantenario,la sua ingombrante ombra ancora condiziona la politica cilena ,le difficoltà del presidente Boric che si va sempre di piu' spostando verso posizioni moderate ,la nuova legge \"anti tomas\" contro le occupazioni di terreni ed edifici che segue quella definita \"gatillo facil \" che concede l'impunità alle forze di polizia, la condizione dei Mapuche che affrontano una repressione sempre piu' pesante nel difendere le loro terre dalle espropriazioni ,le cariche contro i manifestanti cui è stato impedito di accedere alle celebrazioni ufficiali davanti alla Moneda in occasione dell'11 settembre, l'esito incerto del processo costituzionale che potrebbe portare ad una riforma peggiorativa della costituzione pinochettista del 1980 .\r\n\r\nCi soffermiamo anche sull'insegnamento dell'esperienza di Unidad Popular per i movimenti rivoluzionari latinoamericani e non solo , relativamente alla possibilità di operare cambiamenti radicali in un contesto di rispetto delle istituzioni democratiche borghesi.La vicenda cilena dimostra che quando le organizzazioni popolari arrivano a contendere il potere reale a borghesia e oligarchia ,queste non esitano a usare la violenza per mantenere i loro privilegi rendendo vano il ricorso ad un percorso di mutamento istituzionale .\r\n\r\nCon Alfredo Somoza parliamo anche delle prossime elezioni in Argentina con la preoccupante ascesa di Javier Milei ,personaggio televisivo dalle proposte radicali neoliberiste e autoritarie che sembra godere dei favori degli elettori e della crisi da fine regime del peronismo.\r\n\r\nGuardiamo anche alla seconda tornata delle elezioni in Ecuador ,divenuto centro delle attività del narcotraffico con una forte presenza dei cartelli messicani e un incremento parossistico della violenza con decine di morti al giorno. 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fra Etiopia e Tigray ,le implicazioni che coinvolgono il ruolo dell'Eritrea e la politica del dittatore Isaias Afewerki,la crisi all'interno della compagine etiope ,il ruolo della Cina protagonista sempre piu' ingombrante nel corno d'Africa,i nuovi soggetti come la Turchia che riveste un ruolo militare e commerciale estremamente rilevante,parliamo anche della Somalia e dell'offensiva militare contro gli Shebaab ,sostenuta dai militari americani che rientrano in Somalia con l'Africom.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BASTIONI-etiopia-matteo-061022.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Luigi Spera , ricercatore e giornalista affrontiamo le implicazioni dell'esito delle elezioni in Brasile , un risultato che smentisce i sondaggi e che dimostra come il bolsonarismo sia ancora vivo e vegeto .Lula mantiene il vantaggio ma la campagna mediatica ,il sostegno degli evangelici ,la visione manichea dei sostenitori di Bolsonaro hanno rosicchiato il vantaggio iniziale .Ci soffermiamo anche sui problemi del P.T. relativi alla mancanza di ricambio ,una leadership appanata e una gestione precedente che non è stata in grado di connettere le istanze dei movimenti contadini con la presidenza lulista .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BASTIONI-BRASILE-061022.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nRiceviamo da una compagna iraniana una dichiarazione collettiva di attivisti politici e civili iraniani a sostegno delle proteste delle donne afgane che esprime vicinanza alle famiglie in lutto in seguito all'attentato del 3 ottobre scorso all'interno di un centro educativo a Kabul ,in un quartiere a maggioranza hazara ,in cui sono morte almeno 46 ragazze. Il comunicato invita a lottare uniti contro i rispettivi governi repressivi e omicidi\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/messaggio-afganistan-iran.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","9 Ottobre 2022","2022-10-09 19:42:22","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 06/10/2022-CORNO D'AFRICA: LA GUERRA ELISIR DI LUNGA VITA PER AFEWERKI ,I SOGNI DEL NOVELLO MENELIK ETIOPE DEL XXI SECOLO ,LA SOMALIA CAMPO DI BATTAGLIA DELL'AFRICOM YANKEE- BRASILE COLPO DI CODA DEL BOLSONARISMO ,BALLOTTAGGIO TRA UN PALLIDO LULA E IL MACHO MAN PUPILLO DEI LATIFONDISTI-AFGANISTAN E IRAN STESSA MISOGINIA DI STATO STESSA LOTTA.",1665333341,[370],[313],{"post_content":461},{"matched_tokens":462,"snippet":463,"value":464},[75],"un risultato che smentisce i \u003Cmark>sondaggi\u003C/mark> e che dimostra come il","Bastioni di Orione ritorna a parlare del Corno d'Africa con Matteo Palamidesse giornalista e conoscitore dell'area ,affrontiamo le convulsioni della guerra fra Etiopia e Tigray ,le implicazioni che coinvolgono il ruolo dell'Eritrea e la politica del dittatore Isaias Afewerki,la crisi all'interno della compagine etiope ,il ruolo della Cina protagonista sempre piu' ingombrante nel corno d'Africa,i nuovi soggetti come la Turchia che riveste un ruolo militare e commerciale estremamente rilevante,parliamo anche della Somalia e dell'offensiva militare contro gli Shebaab ,sostenuta dai militari americani che rientrano in Somalia con l'Africom.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BASTIONI-etiopia-matteo-061022.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Luigi Spera , ricercatore e giornalista affrontiamo le implicazioni dell'esito delle elezioni in Brasile , un risultato che smentisce i \u003Cmark>sondaggi\u003C/mark> e che dimostra come il bolsonarismo sia ancora vivo e vegeto .Lula mantiene il vantaggio ma la campagna mediatica ,il sostegno degli evangelici ,la visione manichea dei sostenitori di Bolsonaro hanno rosicchiato il vantaggio iniziale .Ci soffermiamo anche sui problemi del P.T. relativi alla mancanza di ricambio ,una leadership appanata e una gestione precedente che non è stata in grado di connettere le istanze dei movimenti contadini con la presidenza lulista .\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/10/BASTIONI-BRASILE-061022.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nRiceviamo da una compagna iraniana una dichiarazione collettiva di attivisti politici e civili iraniani a sostegno delle proteste delle donne afgane che esprime vicinanza alle famiglie in lutto in seguito all'attentato del 3 ottobre scorso all'interno di un centro educativo a Kabul ,in un quartiere a maggioranza hazara ,in cui sono morte almeno 46 ragazze. 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