","COME LE AZIENDE DI SICUREZZA INFORMATICA ISRAELIANE COLLABORANO CON LE AUTORITÁ ITALIANE PER ACCEDERE AI DISPOSITIVI MOBILI","post",1740445104,[63,64],"http://radioblackout.org/tag/israele/","http://radioblackout.org/tag/tecnologie/",[66,28],"Israele",{"post_content":68,"tags":72},{"matched_tokens":69,"snippet":70,"value":71},[28],"vende i suoi pacchetti di \u003Cmark>tecnologie\u003C/mark> securitarie e repressive alla Polizia","Allx inquirenti, si sa, piace spiare i telefoni, utilizzare questi dispositivi che portiamo sempre con noi come strumento per controllare spostamenti e comunicazioni, scritte e orali.\r\n\r\nAd oggi – come si legge nel blog NoCPR Torino – attraverso le intense partnership con paesi, come Israele, in grado di sviluppare sistemi di sorveglianza capaci di manomettere e accedere facilmente ai dispositivi mobili, l’accesso da parte delle polizie e dei governi ad informazioni riservate, dettagliate e sensibili può rivelarsi più pervasivo di quanto si possa immaginare. Il sistema spyware PARAGON ne è un esempio.\r\n\r\nGrazie a un report pubblicato di recente da Amnesty International è emerso che l'azienda israeliana Cellebrite vende i suoi pacchetti di \u003Cmark>tecnologie\u003C/mark> securitarie e repressive alla Polizia serba, perchè sono stati rinvenuti dei file omonimi provenienti da Cellebrite nei telefoni di giornalistx e attivistx. Gli stessi file sono stati trovati sui telefoni di 3 compagnx, senza che lo sblocco e la copia dei dati fossero mai state comunicate e senza alcuna convocazione del perito informatico della difesa, in seguito al dissequestro.\r\n\r\nAbbiamo chiesto a 2 compagnx dell'assemblea NoCPR di raccontarci ciò che hanno scoperto sull'uso di software di importazione israeliana ad uso repressivo in Italia.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/cellebrite.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nlink per chi volesse avere due informazioni tecniche: https://discuss.grapheneos.org/d/14344-cellebrite-premium-july-2024-documentation",[73,75],{"matched_tokens":74,"snippet":66},[],{"matched_tokens":76,"snippet":77},[28],"\u003Cmark>tecnologie\u003C/mark>",[79,85],{"field":37,"indices":80,"matched_tokens":82,"snippets":84},[81],1,[83],[28],[77],{"field":86,"matched_tokens":87,"snippet":70,"value":71},"post_content",[28],578730123365712000,{"best_field_score":90,"best_field_weight":91,"fields_matched":92,"num_tokens_dropped":49,"score":93,"tokens_matched":81,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",{"document":95,"highlight":115,"highlights":131,"text_match":88,"text_match_info":139},{"cat_link":96,"category":97,"comment_count":49,"id":98,"is_sticky":49,"permalink":99,"post_author":52,"post_content":100,"post_date":101,"post_excerpt":55,"post_id":98,"post_modified":102,"post_thumbnail":103,"post_thumbnail_html":104,"post_title":105,"post_type":60,"sort_by_date":106,"tag_links":107,"tags":112},[46],[48],"56538","http://radioblackout.org/2019/12/cina-intelligenza-artificiale-al-servizio-della-repressione/","Nel contesto cinese - e naturalmente altrove - il controllo e la repressione governativa del malcontento sociale vengono sempre più spesso esercitati attraverso la tecnologia, spingendo all'estremo ciò che è stato definito \"capitalismo di sorveglianza \", cioè l'utilizzo di software di intelligenza artificiale (AI) e di strumenti di apprendimento automatico che studiano il comportamento dei consumatori per prevederne le preferenze. Le misure di sorveglianza che il governo di Xi Jinping sta implementando in realtà non rappresentano di per sé una novità, inserendosi in una specifica genealogia di controllo che da secoli caratterizza la società cinese, in modo differenziale a seconda del grado di conflittualità espresso nei diversi territori.\r\n\r\nEmblematico è in questo senso il caso dello Xinjiang, storicamente oggetto di repressione, dove è in atto un processo di sinizzazione forzata con metodi che si servono sempre più delle nuove tecnologie. Ad esempio, le telecamere di sorveglianza di tutto il paese sono state programmate con un software che identifica gli uiguri ed avvisa la polizia se un sospetto uiguro entra in qualsiasi istituzione pubblica o avverte il governo cinese se un numero crescente di uiguri tende a radunarsi in un'area specifica in un breve periodo di tempo. O ancora, il governo ha ordinato di installare su tutti i veicoli il sistema di navigazione satellitare Beidou ed ha costretto la popolazione locale a scaricare due app nei telefoni come mezzo aggiuntivo per controllare e raccogliere dati tra la popolazione.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Simone Pieranni, fondatore del sito China-Files e redattore de Il Manifesto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/pieranni.mp3\"][/audio]","23 Dicembre 2019","2019-12-23 17:25:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/chinese-gov-ai-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/chinese-gov-ai-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/chinese-gov-ai-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/chinese-gov-ai-1024x682.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/chinese-gov-ai-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/chinese-gov-ai-1536x1024.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/chinese-gov-ai.jpg 2000w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Cina: intelligenza artificiale al servizio della repressione",1577121784,[108,109,110,64,111],"http://radioblackout.org/tag/ai/","http://radioblackout.org/tag/cina/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/xinjiang/",[113,18,30,28,114],"a/i","Xinjiang",{"post_content":116,"tags":120},{"matched_tokens":117,"snippet":118,"value":119},[28],"servono sempre più delle nuove \u003Cmark>tecnologie\u003C/mark>. 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Le misure di sorveglianza che il governo di Xi Jinping sta implementando in realtà non rappresentano di per sé una novità, inserendosi in una specifica genealogia di controllo che da secoli caratterizza la società cinese, in modo differenziale a seconda del grado di conflittualità espresso nei diversi territori.\r\n\r\nEmblematico è in questo senso il caso dello Xinjiang, storicamente oggetto di repressione, dove è in atto un processo di sinizzazione forzata con metodi che si servono sempre più delle nuove \u003Cmark>tecnologie\u003C/mark>. Ad esempio, le telecamere di sorveglianza di tutto il paese sono state programmate con un software che identifica gli uiguri ed avvisa la polizia se un sospetto uiguro entra in qualsiasi istituzione pubblica o avverte il governo cinese se un numero crescente di uiguri tende a radunarsi in un'area specifica in un breve periodo di tempo. O ancora, il governo ha ordinato di installare su tutti i veicoli il sistema di navigazione satellitare Beidou ed ha costretto la popolazione locale a scaricare due app nei telefoni come mezzo aggiuntivo per controllare e raccogliere dati tra la popolazione.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Simone Pieranni, fondatore del sito China-Files e redattore de Il Manifesto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/12/pieranni.mp3\"][/audio]",[121,123,125,127,129],{"matched_tokens":122,"snippet":113},[],{"matched_tokens":124,"snippet":18},[],{"matched_tokens":126,"snippet":30},[],{"matched_tokens":128,"snippet":77},[28],{"matched_tokens":130,"snippet":114},[],[132,137],{"field":37,"indices":133,"matched_tokens":134,"snippets":136},[25],[135],[28],[77],{"field":86,"matched_tokens":138,"snippet":118,"value":119},[28],{"best_field_score":90,"best_field_weight":91,"fields_matched":92,"num_tokens_dropped":49,"score":93,"tokens_matched":81,"typo_prefix_score":49},{"document":141,"highlight":165,"highlights":183,"text_match":88,"text_match_info":191},{"cat_link":142,"category":143,"comment_count":49,"id":144,"is_sticky":49,"permalink":145,"post_author":52,"post_content":146,"post_date":147,"post_excerpt":55,"post_id":144,"post_modified":148,"post_thumbnail":149,"post_thumbnail_html":150,"post_title":151,"post_type":60,"sort_by_date":152,"tag_links":153,"tags":159},[46],[48],"54505","http://radioblackout.org/2019/06/fca-renault-fusione-in-testa-coda/","I pezzi non combaciano e adesso è un bel casino, perché la mossa ha fatto emergere le debolezze. Era ancora vivo Marchionne e persino Giovanni Agnelli che già si preconizzava un mondo in cui sarebbero sopravvissute 4 al massimo 5 case automobilistiche; anche gli agglomerati di molti marchi alleati a coprire aree di mercato, gamme, alimentazioni diverse sono destinate a non rappresentare una risposta alle esigenze della produzione globale. A questo punto la Fca si è trovata nell'assoluta necessità di confluire in un gruppo più ampio che potesse competere con i colossi senza soccombere, cercando un'amalgama complementare, o tecnologie da rapinare per poter reggere la concorrenza, mercati da penetrare – preferibilmente quelli non ancora conosciuti –, maestranze da ridurre, siti da ridimensionare, appoggiandosi a sedi assimilabili e più performative.\r\n\r\nPer riuscire a orientarci in questi orizzonti celermente variabili, colmi di differenti condizionamenti, sensibili a tecnologie e risorse energetiche, ma impostati tendenzialmente sul lato finanziario, più che a quello produttivo, ci siamo rivolti a Stefano Capello, ottenendo molti lumi geoeconomici e qualche dubbio condiviso,\r\n\r\nMancata fusione automotive europeo: si apre un quadro fosco?","8 Giugno 2019","2019-06-08 14:49:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/beffa-pezzi-non-combaciano-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/beffa-pezzi-non-combaciano-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/beffa-pezzi-non-combaciano-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/beffa-pezzi-non-combaciano-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/beffa-pezzi-non-combaciano-1024x576.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/beffa-pezzi-non-combaciano.jpeg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Fca/Renault: fusione in testa coda",1559988554,[154,155,156,157,158,64],"http://radioblackout.org/tag/automotive/","http://radioblackout.org/tag/fca-renault/","http://radioblackout.org/tag/fusioni/","http://radioblackout.org/tag/industria-e-geopolitica/","http://radioblackout.org/tag/mercati/",[160,161,162,163,164,28],"automotive","Fca Renault","fusioni","industria e geopolitica","mercati",{"post_content":166,"tags":170},{"matched_tokens":167,"snippet":168,"value":169},[28],"soccombere, cercando un'amalgama complementare, o \u003Cmark>tecnologie\u003C/mark> da rapinare per poter reggere","I pezzi non combaciano e adesso è un bel casino, perché la mossa ha fatto emergere le debolezze. Era ancora vivo Marchionne e persino Giovanni Agnelli che già si preconizzava un mondo in cui sarebbero sopravvissute 4 al massimo 5 case automobilistiche; anche gli agglomerati di molti marchi alleati a coprire aree di mercato, gamme, alimentazioni diverse sono destinate a non rappresentare una risposta alle esigenze della produzione globale. 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Scuole per ricchi, senza ombra di dubbio, visto che le rette per poterle frequentare si aggirano in media intorno ai 10mila euro l'anno e gli stessi ideatori lo confermano, affermando che tra gli obiettivi c'è proprio la volontà di formare \"i nuovi leader etici del futuro\". Ma anche scuole che si propongono di scompaginare i programmi e le metodologie tradizionali di insegnamento proposti nelle scuole pubbliche per \"educare alla contemporaneità\" a colpi di nuove tecnologie e sguardi olistici sulla realtà. Per capirne meglio l'approccio e per mettere sotto critica il loro progetto abbiamo chiamato Simone di REL ( rete per l'educazione libertaria ) che ci ha spiegato come funzionerà la \"Scuola Possibile\", chi sono i suoi promotori e finanziatori e quali sono gli obiettivi taciuti di esperimenti formativi come questi.\r\n\r\nPerché se nella propaganda la proposta educativa di queste scuole per ricchi ricalca strade e tentativi percorsi in parte anche negli esperimenti di scuola libertaria, e ciò apre sicuramente una riflessione su quanto sia diffusamente percepito lacunoso e sorpassato l'approccio e la programmazione proposti nelle scuole pubbliche, dall'altro insospettiscono i finanziatori e le intenzioni che dimostrano come l'obiettivo sia sempre quello dell'estrazione di profitto.\r\n\r\nUna riflessione ulteriore sorge poi dal concetto di scuola di classe che purtroppo all'oggi si concretizza nell'apertura di scuole per le fasce abbienti della popolazione e meno, e sicuramente con più fatica, nell'ideazione di scuole per il proletariato o il sottoproletariato urbano che siano in grado di fornire gli strumenti per svelare i meccanismi di sfruttamento ed esclusione che muovono questo sistema economico e per provare a combatterlo.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\nSimonesuScuolaPossibile\r\n\r\n ","18 Aprile 2017","2017-04-19 12:40:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/143554550-a0701ff5-3d35-4ed0-8fad-901b20b7f0cb-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/143554550-a0701ff5-3d35-4ed0-8fad-901b20b7f0cb-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/143554550-a0701ff5-3d35-4ed0-8fad-901b20b7f0cb-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/143554550-a0701ff5-3d35-4ed0-8fad-901b20b7f0cb.jpg 560w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","\"Scuola Possibile\": creatività e nuove tecnologie per formare i leader del futuro",1492513790,[],[],{"post_content":208,"post_title":212},{"matched_tokens":209,"snippet":210,"value":211},[28],"contemporaneità\" a colpi di nuove \u003Cmark>tecnologie\u003C/mark> e sguardi olistici sulla realtà.","A settembre a Torino apriranno due nuove scuole private: la “Scuola Possibile” con sede in Aurora e la “World international school\" nel villaggio Juventus alla Continassa. 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Un business redditizio, teoricamente soggetto a restrizioni internazionali, che coinvolge anche aziende del nostro paese.\r\n\r\n \r\n\r\nA riportare in auge la questione negli ultimi giorni è stato un documentario dal titolo \"Spy Merchants\" realizzato sotto copertura da Al Jazeera sui \"mercati di sorveglianza\". Nel servizio, andato in onda lunedì, vengono riportate alcune conversazioni con rappresentanti di aziende che producono tecnologie di intercettazione delle comunicazioni e le esportano in paesi che vìolano i diritti umani del propri cittadini (come Iran e Sud Sudan). Tra le aziende coinvolte anche due note imprese italiane, IPS e Area spa.\r\n\r\n \r\n\r\nNella giornata di ieri alcune associazioni per i diritti digitali (Privacy International, Cild-Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili e il Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani) hanno inviato una lettera al Ministero per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, chiedendo di rendere pubblici alcuni dati sulle licenze all’esportazione di tecnologia di sorveglianza sottoposte a controlli (dati che fino ad oggi non sono stati divulgati nel loro insieme). 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Un business redditizio,","L'Italia torna sotto i riflettori per quanto riguarda l'esportazione di \u003Cmark>tecnologie\u003C/mark> di cybersorveglianza. Un business redditizio, teoricamente soggetto a restrizioni internazionali, che coinvolge anche aziende del nostro paese.\r\n\r\n \r\n\r\nA riportare in auge la questione negli ultimi giorni è stato un documentario dal titolo \"Spy Merchants\" realizzato sotto copertura da Al Jazeera sui \"mercati di sorveglianza\". Nel servizio, andato in onda lunedì, vengono riportate alcune conversazioni con rappresentanti di aziende che producono \u003Cmark>tecnologie\u003C/mark> di intercettazione delle comunicazioni e le esportano in paesi che vìolano i diritti umani del propri cittadini (come Iran e Sud Sudan). Tra le aziende coinvolte anche due note imprese italiane, IPS e Area spa.\r\n\r\n \r\n\r\nNella giornata di ieri alcune associazioni per i diritti digitali (Privacy International, Cild-Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili e il Centro Hermes per la Trasparenza e i Diritti Umani) hanno inviato una lettera al Ministero per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, chiedendo di rendere pubblici alcuni dati sulle licenze all’esportazione di tecnologia di sorveglianza sottoposte a controlli (dati che fino ad oggi non sono stati divulgati nel loro insieme). Le stesse associazioni avevano già contattato il Ministro all'inizio dell'anno, chiedendo - e ottenendo - la revoca della licenza di esportazione per l'azienda italiana Area SpA, che vendeva \u003Cmark>tecnologie\u003C/mark> di sorveglianza all'agenzia di intelligence egiziana Technical Research Department.\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo commentato queste notizie con Riccardo Coluccini, collaboratore di Motherboard:\r\n\r\nUnknown",{"matched_tokens":254,"snippet":255,"value":255},[28],"Esportazione di \u003Cmark>tecnologie\u003C/mark> di cybersorveglianza, nel business anche aziende italiane",[257,259],{"field":217,"matched_tokens":258,"snippet":255,"value":255},[28],{"field":86,"matched_tokens":260,"snippet":251,"value":252},[28],{"best_field_score":223,"best_field_weight":224,"fields_matched":92,"num_tokens_dropped":49,"score":225,"tokens_matched":81,"typo_prefix_score":49},{"document":263,"highlight":283,"highlights":287,"text_match":221,"text_match_info":290},{"cat_link":264,"category":265,"comment_count":49,"id":266,"is_sticky":49,"permalink":267,"post_author":52,"post_content":268,"post_date":269,"post_excerpt":55,"post_id":266,"post_modified":270,"post_thumbnail":55,"post_thumbnail_html":55,"post_title":271,"post_type":60,"sort_by_date":272,"tag_links":273,"tags":278},[46],[48],"22285","http://radioblackout.org/2014/04/nuove-tecnologie-vecchie-censure/","Dopo aver ricevuto la benedizione di Michael Barnier, commissario dell’Unione Europea responsabile per il mercato unico – che qualche tempo fa aveva parlato di norme “conformi al quadro legislativo europeo”, il regolamento per il diritto d’autore su internet stilato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) è entrato ufficialmente in vigore il 31 marzo. Le disposizioni contenute nel testo hanno scatenato durissime e motivate critiche. Perché il provvedimento contiene una serie di punti inaccettabili, soprattutto in merito alle definizioni di “opera digitale” e “gestori” e a tempi e modalità per la rimozione dei contenuti illegali. Inoltre, l’entrata in vigore della nuova normativa configura una situazione giuridica piuttosto bizzarra: un organismo dello Stato (l’Agcom) regolamenta in via amministrativa e senza le dovute garanzie del caso, una serie di illeciti, scavalcando d'emblée politica e magistratura ordinaria.\r\n\r\nNelle intenzioni dei legislatori, il “Regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica”dovrebbe proteggere i detentori del copyright e promuovere “lo sviluppo dell’offerta legale di opere digitali e la corretta fruizione delle stesse”. Cosa si intende, esattamente, per “opera digitale”? Al Capo I del testo si legge che un’opera digitale è “un’opera [sic] o parti di essa, di carattere sonoro, audiovisivo, fotografico, videoludico, editoriale e letterario, inclusi i programmi applicativi e i sistemi operativi per elaboratore, tutelata dalla Legge sul diritto d’autore e diffusa su reti di comunicazione elettronica”. Una definizione dentro la quale vanno a finire praticamente tutti i contenuti della rete.\r\n\r\nE' sin troppo facile immaginare i livelli strumentali a cui si presta un simile ginepraio, dalla tacitazione di voci scomode all'eliminazione di piccoli concorrenti sul mercato da parte di gruppi più grossi in una svariata serie di ambiti.\r\n\r\nDi fronte alla denuncia di violazione si aprono sostanzialmente due strade: i gestori possono procedere all’“adeguamento spontaneo” dei contenuti oppure rispondere alla notifica, il tutto entro cinque giorni dalla ricezione della comunicazione (in questo caso la procedura viene sospesa). Se questo non accade, l’Agcom si rivolge ai gestori di servizi di hosting e agli internet service provider – indicati come“prestatori di servizi” nel testo – e richiede la rimozione selettiva del contenuto se il portale si trova in Italia. In caso di violazioni di“carattere massivo”, l’agenzia può anche richiedere ladisabilitazione completa dell’accesso, provvedimento invece previsto sempre per portali con sede all’estero. Il tutto entro trentacinque giorni dalla ricezione dell’istanza originaria. La legislazione prevede inoltre un procedimento abbreviato a dodici giorni per casi speciali che “configurino un’ipotesi di grave lesione dei diritti di sfruttamento economico di un’opera digitale”o “un’ipotesi di violazione di carattere massivo”. Qui di massivo in realtà c'è soprattutto l'intervento preventivo che l'Authority è in grado di attuare sulla libertà in rete.\r\n\r\nUn provvedimento affatto anacronistico che rischia di avere ricadute gravissime e che immagina una proprietà privata dei diritti intellettuali che di fatto non è mai esistita e che la rete rende del tutto impalpabile e in definitiva inafferrabile. L'operazione non potendo realizzarsi in una regolamentazione vera e propria che sarebbe impossibile, finirà con l'essere uno strumento attentamente selettivo di eliminazione di realtàscomode a chi è in grado di far partire la macchina della censura.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con l'avvocato Fulvio Sarzana che da diversi anni si occupa di diritti digitali.\r\n\r\nSarzana\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","1 Aprile 2014","2014-04-07 12:54:25","Nuove tecnologie, vecchie censure",1396377430,[274,275,276,277],"http://radioblackout.org/tag/agicom/","http://radioblackout.org/tag/censura/","http://radioblackout.org/tag/diritti-digitali/","http://radioblackout.org/tag/internet/",[279,280,281,282],"Agicom","censura","diritti digitali","internet",{"post_title":284},{"matched_tokens":285,"snippet":286,"value":286},[28],"Nuove \u003Cmark>tecnologie\u003C/mark>, vecchie censure",[288],{"field":217,"matched_tokens":289,"snippet":286,"value":286},[28],{"best_field_score":223,"best_field_weight":224,"fields_matched":81,"num_tokens_dropped":49,"score":291,"tokens_matched":81,"typo_prefix_score":49},"578730123365187705",6646,{"collection_name":60,"first_q":28,"per_page":294,"q":28},6,{"facet_counts":296,"found":348,"hits":349,"out_of":768,"page":81,"request_params":769,"search_cutoff":38,"search_time_ms":17},[297,324],{"counts":298,"field_name":322,"sampled":38,"stats":323},[299,302,305,308,310,313,315,317,319,321],{"count":300,"highlighted":301,"value":301},63,"Bello come una prigione che brucia",{"count":303,"highlighted":304,"value":304},23,"liberation front",{"count":306,"highlighted":307,"value":307},14,"stakka stakka",{"count":91,"highlighted":309,"value":309},"anarres",{"count":311,"highlighted":312,"value":312},9,"Macerie su macerie",{"count":17,"highlighted":314,"value":314},"arsider",{"count":17,"highlighted":316,"value":316},"La fine della Fine della storia",{"count":25,"highlighted":318,"value":318},"carcere",{"count":25,"highlighted":320,"value":320},"Voci dall'antropocene",{"count":92,"highlighted":32,"value":32},"podcastfilter",{"total_values":41},{"counts":325,"field_name":37,"sampled":38,"stats":346},[326,328,330,332,333,334,337,339,342,344],{"count":327,"highlighted":32,"value":32},28,{"count":329,"highlighted":36,"value":36},27,{"count":331,"highlighted":15,"value":15},18,{"count":91,"highlighted":318,"value":318},{"count":91,"highlighted":30,"value":30},{"count":335,"highlighted":336,"value":336},12,"killer robots",{"count":335,"highlighted":338,"value":338},"war on migrants",{"count":340,"highlighted":341,"value":341},11,"biometria",{"count":14,"highlighted":343,"value":343},"storia",{"count":14,"highlighted":345,"value":345},"musica",{"total_values":347},644,157,[350,595,647,686,714,741],{"document":351,"highlight":471,"highlights":585,"text_match":88,"text_match_info":593},{"comment_count":49,"id":352,"is_sticky":49,"permalink":353,"podcastfilter":354,"post_author":355,"post_content":356,"post_date":357,"post_excerpt":55,"post_id":352,"post_modified":358,"post_thumbnail":359,"post_title":360,"post_type":361,"sort_by_date":362,"tag_links":363,"tags":419},"86503","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dal-22-al-28-gennaio-2024/",[301],"fritturamista"," \r\n\r\nMartedì 23 h 8.30 - Il percorso di Ocalan (26 minuti) [Radio Alpi Libere]: Tratto dal video/documentario \"Ocalan's journey to peace\".\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Il-percorso-di-Ocalan-radio-alpi-libere_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nMartedì 23 h 11.30 - Presentazione sportello Mai Più CPR (118 minuti) [CSOA Gabrio]:\r\nIn questa presentazione che si è svolta al CSOA Gabrio il 10 Ottobre 2023, abbiamo parlato dei recenti cambiamenti normativi in materia di immigrazione e della situazione a Lampedusa insieme a Elena Garelli, avvocata, Carolina Di Luciano, giurista e Giovanni D’Ambrosio, operatore di Mediterranean Hope.\r\n\r\nI decreti Piantedosi hanno apportato diverse modifiche in materia, delineando un sistema che riduce i diritti delle persone migranti e che mira a detenere ed espellere il più possibile le persone che arrivano in Italia. Fin dal primo momento è chiaro l’intento di rendere difficile l’accesso ad un documento e a trattenere le persone nelle disponibilità dello stato in luoghi detentivi che si ampliano sempre di più.\r\nQuesto avviene con l’introduzione delle procedure di frontiera, l’aumento dell’applicazione delle procedure accelerate, l’estensione dela lista dei paesi sicuri, l’inasprimento della normativa per i trattenimenti.\r\nL’altro chiaro obiettivo di tutta la più recente decretazione d’urgenza (che considera le migrazioni un problema e le persone migranti come un nemico), è quello di precarizzare le persone che si trovano sul territorio italiano.\r\nEsempio lampante sono le modifiche alla protezione speciale, che cercano di intaccare il diritto alla vita privata e familiare del persone che hanno il centro degli interessi della propria vita in Italia. Attacco a un diritto umano e internazionale che sarà da difendere nei tribunali e fuori.\r\nL’hotspot di Lampedusa è uno dei primi luoghi che molte persone attraversano appena arrivate in Italia e per tanto anche uno dei primi luoghi in cui questi cambiamenti e le logiche di questo sistema hanno le loro ripercussioni.\r\nLe persone non sono libere di lasciare l’hotspot ed è qui che avvengono le prime procedure, permeate della malata logica di persona meritevole di restare o persona da espellere, che già definiscono la vita di una persona in Italia.\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Presentazione-sportello-mai-più-cpr_118.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 24 h 8.30 - Report su AI e confini (22 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nEstratti dalle puntate del 17 e 24 luglio 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\nSi è recentemente tenuto un incontro internazionale – curato da Statewatch e EuroMed Rights – sulle frontiere tecnologiche della Fortezza Europa.\r\n\r\nAscoltiamo alcuni contributi inviatici da Antonella Napolitano, curatrice del report Artificial intelligence: the new frontier of the EU’s border externalisation strategy nei quali si affronta la dimensione economica, tecnologica, ma anche di eccezione normativa e morale, che caratterizza le evoluzioni della War on Migrants\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/BH_ai-borders_20min.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 25 h 8.30 - Giorgio Panizzari. Libero per interposto ergastolo (30 minuti) [Porfido]: \r\n\r\n\r\nCarcere minorile, riformatorio, manicomio criminale, carcere speciale: dentro le gabbie della Repubblica.\r\n\r\nPorfido edizioni 2021, pagine 174, 10 euro\r\n\r\n“…Del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite ombre…” ….Le vicende narrate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che, in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. E che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della spada.\r\n\r\nNOTA EDITORIALE “Libero per interposto ergastolo” esce all’inizio del 1990, in un periodo in cui argomenti come rivolte carcerarie, carceri speciali, lotta armata hanno poco appeal. Sono appena finiti gli anni ’80 è l’opinione pubblica italiana vive un immenso rimosso collettivo. Gli eventi dei vent’anni precedenti sembrano asfaltati sotto uno spesso strato di oblio, considerati inutili, folli, sorpassati… un vero olocausto della memoria di uno dei momenti più alti nella storia della riscossa degli sfruttati (eventi tra l’altro ancora in corso lungo tutti quei famigerati anni ’80). Nello stesso periodo però quel libro lo abbiamo divorato in tanti. Per almeno 15 anni è stato letto e riletto, ci ha aiutati a conoscere, imparare, meditare. Nel frattempo questo piccolo volume è sparito dalla circolazione, relegato ad un mercato di nicchia di collezionisti ed “intenditori”. Anche per questo lo riproponiamo dopo 30 anni, ma non solo… attraverso la sua storia Giorgio Panizzari ci racconta di una società e di un carcere sicuramente diversi da quelli attuali. Come lui stesso dice nella postfazione “del contesto narrato, così come del contesto che si evince senza dire nulla, sono rimaste solo sbiadite ombre”. Negli anni ’70 la borghesia italiana era sotto l’attacco di una guerriglia rivoluzionaria che mirava sempre più in alto. Allo stesso tempo nelle città ribolliva un’attività extralegale spavalda e sempre più efficace. La popolazione carceraria di allora era in grossa parte frutto di questo duplice attacco. In prigione l’insorgenza proletaria non arretrava, il “dentro”e il “fuori” si legavano e spesso rilanciavano. Nessuno di noi oggi si illude di fare di quegli eventi un modello replicabile. Le differenze strutturali sono abnormi. Fuori e dentro ai penitenziari è pressoché esaurita ogni tensione di lotta organizzata e non. Inoltre “il modello di controllo adottato nel sistema penitenziario, con tutte le sue rozze ma anche raffinate articolazioni, s’é espanso – direi s’é conquistato – il corpo sociale nel suo complesso”(sempre dalla postfazione). Le vicende raccontate da Giorgio Panizzari possono però servirci a capire che in carcere come fuori, la solidarietà è uno strumento imprescindibile. È che, come lui stesso ci indica, gli apparentemente intricatissimi nodi di Gordio di una società che si dice complessa possono essere molto vulnerabili di fronte al filo della Spada\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Giorgio-Panizzari_30.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 h 8.30 - Escartoun. La federazione delle libertà (23 minuti) [Radio Alpi Libere]: \r\nItinerari di autonomia, eresia e resistenza nelle Alpi Occidentali.\r\n\r\nNel 1713 il Trattato di Utrecht pone fine alla vicenda storica della Confederazione degli Escartons. Formalmente nata nel 1343 con la Grande Charte des Libertès Briançonnaises, essa è in realtà il culmine di un’organizzazione secolare di comunità federate tra loro, eredi di una millenaria resistenza che oppone i montanari delle Alpi ai poteri che si sono susseguiti nei tentativi di “pacificare” e “normalizzare” un territorio ribelle, sempre in lotta a difesa della propria autonomia. Un cammino incompiuto, come dimostra la resistenza che in Valsusa continua; una resistenza che oggi, confrontandosi con i propri precedenti passi, non può che acquistare ulteriore consapevolezza e forza per le battaglie presenti e per quelle a venire.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Escarton-radio-alpi-libere_23.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 26 h 13 - Estrus records (38 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nShovelin’ The Shit Since ’87 il libro definitivo sulla storia dell'etichetta GaragePunkTrashSurfR'n'r statunitense ESTRUS RECORDS\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/EstrusRecords_38.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 27 h 10 - Cinema Undergound: Antonio Margheriti (18 minuti) [Radio Blackout]:\r\n\r\nAnthony M. Dawson,regista,sceneggiatore ed effettista. Un maestro dei generi del cinema italiano.\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundAntonioMargheriti_18.mp3\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 27 h 20 - Quelli della THC Blob (40 minuti) [Radio Blackout ]: \r\n\r\n\r\nIl meglio di “Quelli della THC” remixato per il vostro sballo ma anche per la vostra cura\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Quelli-della-THC-Blob_40mp3.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 28 h 10 - Cinema Underground: Claudio Caligari (22 minuti) [Radio Blackout] :\r\n\r\nClaudio Caligari in un intervista su Amore Tossico,film capolavoro del cinema underground anni 80\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/CinemaUndergroundClaudioCaligari_22.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 28 h 18 - Racconti ovali parte 4 (Titolo originale: Munster - All Blacks '78, a Limerick gli underdogs scrivono la storia) (31 minuti) [Luca Wallace Costello]: \r\nAttraversiamo la città di Limerick ed il suo stadio ovale, ci addentriamo in un episodio della lotta anticoloniale irlandese e scopriamo l’incredibile partita del 31 ottobre 1978 tra Munster e gli All Blacks, ovvero una delle squadre più forti del rugby irish in maglia tutta rossa contro la formidabile nazionale neozelandese in maglia tutta nera.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/01/Racconti-ovali4_31.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","28 Gennaio 2024","2024-03-01 18:30:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 22 al 28 gennaio 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martedì dedicato a due dirette.\r\n\r\nLa prima con Luana, imputata con altre dodici persone nel processo Green Hill a seguito delle liberazioni di beagles avvenute ad aprile 2012, in merito all'udienza che si è tenuta il 16 giugno a Brescia. Alcune considerazioni sulla stessa, sulla censura mediatica, su quella giornata di aprile e sulla lotta di liberazione allargata a tutto il vivente. Qui la dichiarazione da lei resa in aula che abbiamo condiviso leggendola e che riportiamo:\r\n\r\nLo sfruttamento animale, dell'uomo e della terra è ciò su cui si basa il sistema tecno-industriale della nostra società.\r\nUn sistema economico che tende alla massificazione dei profitti trasformando ogni essere vivente in oggetto, merce. Così viene istituzionalizzato il massacro di milioni di vite animali ogni anno.\r\nE proprio dietro allo sfruttamento animale troviamo multinazionali miliardarie che creano morte e devastazione.\r\nLa Marshall, azienda multinazionale specializzata nell'allevamento e vendita di animali per i laboratori di vivisezione porta avanti la logica secondo la quale gli animali sono oggetti da riprodurre in serie e vendere per ricavarne profitto.\r\nIl 28 aprile 2012 alcune individualità in modo indipendente hanno deciso di oltrepassare il filo spinato di quel lager per portare soccorso agli animali imprigionati. La legge parla di violazione di proprietà privata, danneggiamento e furto, io parlo di un azione finalizzata alla liberazione di più individui possibile. Un'azione, per me, con scopi precisi e non certo dettata dall'emotività della situazione.\r\nUn'azione che leggo solo nei termini della solidarietà ed analizzo secondo criteri di efficacia.\r\nOggi in questo tribunale il criterio usato è quello della legalità. Una legalità di fatto funzionale agli interessi dei potenti, degli sfruttatori e degli aguzzini. Oggi vengono processati coloro che hanno agito coerentemente con una diversa visione del mondo in cui dominio, sopraffazione,violenza e differenza tra forme di vita non vogliono più essere categorie che regolano i rapporti di convivenza su questo pianeta. Chi è intervenuto ha semplicemente diminuito l'enorme il livello di violenza perpetrato in questo caso da Green Hill e dalla società in generale.\r\nLo stesso tribunale è figlio di un sistema di sfruttamento e dominio e non può che leggere l'azione nei termini di reati e violenze verso l'ordine sociale costituito. 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Non sarò mai complice di queste visioni ma in conflitto permanente attaccando gli interessi che giustificano queste aberrazioni.\r\nLa sentenza che questo stesso tribunale ha inflitto a Green Hill e alla quale gran parte di chi lotta per la liberazione animale ha applaudito altro non è che un'emanazione dello stesso sistema di sfruttamento che ne garantisce la sua legittimità in osservanza delle norme vigenti.\r\nGreen hill non è stato chiuso perché non è giusto imprigionare,torturare, sfruttare e uccidere ma semplicemente perchè le uccisioni erano ingiustificate e perché non sono state rispettate le norme che consentono l'utilizzo degli animali.\r\nChi pensa che attraverso questa sentenza sia cambiato qualcosa si sbaglia. L'azione di conflitto verso l'intero sistema culturale, politico, tecno-scientifico va portata avanti da chi questo sistema lo vuole combattere in toto.\r\nNon riconosco il tribunale e le leggi in quanto prodotti dello stesso sistema che opprime, domina e reprime.\r\nNon provo alcun ripensamento per la mia azione né alcun timore per le conseguenze e in questo non collaborerò in nessun modo, non mi sottoporrò ad interrogatorio, né accetterò alcuna forma di patteggiamento o messa alla prova che altro non sono che l'ennesimo dispositivo di controllo per riaffermare la legittimità di questo sistema. Resto ostile a chiunque si renda complice di tanta sofferenza. Né ricorrerò ad alcuna attenuante che tenda a definire i miei atti come giustificati dai maltrattamenti perpetrati in quel Lager. La mia azione scaturisce da una convinzione: ogni individuo deve essere libero, ed è quindi parte di una precisa strategia di liberazione. L'azione di liberazione per me è motivata dal fatto che quegli animali erano imprigionati e condannati a sofferenza e morte. Così sarebbe stato per gli allevamenti di visoni, gli allevamenti intensivi, nei macelli, negli istituti di vivisezione e in tutti quei casi in cui un individuo sia costretto nella sua libertà o sacrificato a interessi di un sistema violento e di dominio.\r\nPenso che sia urgente l'azione diretta di ognuno che senza deleghe possa contribuire a inceppare gli ingranaggi di ciò che sta distruggendo la vita.\r\nNon credo nella delega e mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni.\r\nLa mia convinzione è che non ci si può riferire solo all'individuo sperando in un cambiamento culturale-etico sia per limiti di tempo nel veloce progresso tecnologico che sta distruggendo le basi della vita di tutto il pianeta, ma anche per capacità di comunicazione limitata rispetto a quelle potenti e pervasive del sistema che costruisce stili di vita e verità sociali in grado di legittimarlo. Per questo ritengo essenziale l'azione di individui sensibili e determinati contro un sistema che fa apparire sfruttamento e distruzione come naturali e necessari. Azioni in grado di contrastare gli interessi di profitto su cui essi si muovono.\r\nRilancio l'azione diretta come metodo di contrasto e di liberazione del vivente in ogni sua forma.\r\nLuana Martucci\r\n\r\nluana_greenhill\r\n\r\n \r\n\r\nLa seconda diretta con Paolo della rete Liberati da Expo che con qualche sorriso piuttosto amaro, ci ha parlato della nuova performance satirica \"Gli spettacolari sensi di Expo\", di come sia nata e sia in continua evoluzione. Di come ciò che rasenta l'assurdo sia invece così maledettamente reale, non solo in Expo fino ad ottobre, ma ovunque, ogni giorno. Di come di fantascientifico non ci sia più nulla in una realtà sempre più pervasa dalla tecnologia. Di come la sfacciataggine, l'ipocrisia e la menzogna di stati, multinazionali e potenze varie, siano veicolatate e rappresentate con una normalità sempre più raccapricciante.\r\n\r\nspettacolari sensi di expo\r\n\r\n ","26 Giugno 2015","2019-01-31 12:53:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/07/310114_300DPI-200x110.jpeg","Processo Green Hill e considerazioni - Liberati da Expo e dai suoi \"spettacolari sensi\": puntata del 23.06.15",1435307106,[608,609,610,611,110,612,64,613],"http://radioblackout.org/tag/green-hill/","http://radioblackout.org/tag/lager/","http://radioblackout.org/tag/multinazionali/","http://radioblackout.org/tag/noexpo/","http://radioblackout.org/tag/sfruttamento/","http://radioblackout.org/tag/vivisezione/",[615,616,617,618,30,619,28,620],"Green Hill","lager","multinazionali","noexpo","sfruttamento","vivisezione",{"tags":622},[623,625,627,629,631,633,635,637],{"matched_tokens":624,"snippet":615,"value":615},[],{"matched_tokens":626,"snippet":616,"value":616},[],{"matched_tokens":628,"snippet":617,"value":617},[],{"matched_tokens":630,"snippet":618,"value":618},[],{"matched_tokens":632,"snippet":30,"value":30},[],{"matched_tokens":634,"snippet":619,"value":619},[],{"matched_tokens":636,"snippet":77,"value":77},[28],{"matched_tokens":638,"snippet":620,"value":620},[],[640],{"field":37,"indices":641,"matched_tokens":642,"snippets":644,"values":645},[294],[643],[28],[77],[77],{"best_field_score":90,"best_field_weight":91,"fields_matched":81,"num_tokens_dropped":49,"score":594,"tokens_matched":81,"typo_prefix_score":49},{"document":648,"highlight":671,"highlights":680,"text_match":221,"text_match_info":685},{"comment_count":49,"id":649,"is_sticky":49,"permalink":650,"podcastfilter":651,"post_author":652,"post_content":653,"post_date":654,"post_excerpt":55,"post_id":649,"post_modified":655,"post_thumbnail":656,"post_title":657,"post_type":361,"sort_by_date":658,"tag_links":659,"tags":666},"84620","http://radioblackout.org/podcast/gaza-tra-carcere-e-evasione-condizionamento-a-sparare-ucraina-tecnologie-e-cina/",[301],"bellocome","Estratti dalla puntata del 23 ottobre 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nGAZA: TRA CARCERE E EVASIONE\r\n\r\nLa dimensione carceraria e concentrazionaria della Striscia di Gaza viene al contempo assunta dal mainstream e normalizzata nella sua brutalità.\r\n\r\nSi può tranquillamente affermare come la popolazione di quel pezzo di mondo sia costretta in un “grande carcere a cielo aperto”, ma al contempo costruire un dispositivo interpretativo che ne componga la sentenza di condanna: “se sono rinchiusi è per il bene di Israele”.\r\n\r\nGrazie al contributo di un articolo della giornalista statunitense-palestinese Miriam Barghouti, scritto per Al Jazeera, cerchiamo quindi di leggere gli eventi del 7 ottobre 2023, anche come un’operazione di evasione dal carcere, quantomeno sul piano simbolico.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BCUPCB_gaza-evasione.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nADDESTRAMENTO MILITARE: CONDIZIONAMENTO A SPARARE E RIPROGRAMMAZIONE MORALE\r\n\r\nPartendo da una riflessione su come la Guerra possa essere analizzata all’interno della gerarchizzazione del valore dei corpi tipica della Tecnica e del Capitalismo, cerchiamo di approfondire come l’umano possa essere “preparato per uccidere”.\r\n\r\nGrazie a un documento dell’esercito statunitense [2] osserviamo come le istituzioni militari, in particolar modo a partire dalla conclusione della Seconda Guerra Mondiale, abbiano investito su tecniche di condizionamento per produrre individui che “sparino senza riflettere”, ma come questa sottrazione di consapevolezza non sia stata sufficiente ad evitare i traumi che insorgono quando ci si rende conto di avere ucciso. L’imperativo deve quindi essere la “riprogrammazione morale” dei soldati:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BCUPCB_addestramento-kilner.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nGUERRA IN UCRAINA: LA CINA NON MOSTRA LE SUE TECNOLOGIE\r\n\r\nLa guerra in Ucraina, oltre alla sua dimensione di vetrina per l’industria bellica, rappresenta un campo di prova per i “conflitti simmetrici” del futuro prossimo. Gli analisti di tutti gli eserciti stanno osservando il ruolo delle nuove tecnologie schierate per ipotizzarne l’impatto su altri scenari, come quello del Mare Cinese Meridionale. 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Non è forse un caso che la Cina stia evitando di scoprire le sue carte.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BCUPCB_war-tech-ukraine.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[1] https://www.aljazeera.com/opinions/2023/10/14/on-october-7-gaza-broke-out-of-prison\r\n\r\n[2] https://isme.tamu.edu/JSCOPE00/Kilner00.html",{"matched_tokens":678,"snippet":679,"value":679},[674],"GAZA: TRA CARCERE E EVASIONE - CONDIZIONAMENTO A SPARARE - UCRAINA, \u003Cmark>TECNOLOGIE\u003C/mark> E CINA",[681,683],{"field":217,"matched_tokens":682,"snippet":679,"value":679},[674],{"field":86,"matched_tokens":684,"snippet":675,"value":676},[674],{"best_field_score":223,"best_field_weight":224,"fields_matched":92,"num_tokens_dropped":49,"score":225,"tokens_matched":81,"typo_prefix_score":49},{"document":687,"highlight":699,"highlights":708,"text_match":221,"text_match_info":713},{"comment_count":49,"id":688,"is_sticky":49,"permalink":689,"podcastfilter":690,"post_author":691,"post_content":692,"post_date":693,"post_excerpt":55,"post_id":688,"post_modified":694,"post_thumbnail":55,"post_title":695,"post_type":361,"sort_by_date":696,"tag_links":697,"tags":698},"82347","http://radioblackout.org/podcast/stakkastakka-17-maggio-2023-crypobluff-tecnologie-conviviali-censura-alla-francese/",[307],"les","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/dallafrancia_cryptobluff_tecnologieconviviali_ivan_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica puntata\r\n\r\n \r\nAbbiamo parlato di\r\nTecnologie Conviviali\r\n\r\nCryptoBluff\r\n\r\n \r\nTelegram bloccato in francia per sbaglio e leggi liberticide\r\nhttps://www.lemonde.fr/pixels/article/2023/05/13/les-adresses-telegram-bloquees-en-france-par-erreur_6173242_4408996.html\r\n\r\nhttps://www.lemonde.fr/pixels/article/2023/05/09/ce-que-contient-le-projet-de-loi-visant-a-securiser-l-espace-numerique_6172689_4408996.html\r\n\r\n \r\nSulla questione Ivan\r\nhttps://www.csrc.link/read/some-initial-notes-on-the-investigation-file-against-ivan.html\r\n\r\nhttps://mjg59.dreamwidth.org/66429.html\r\n\r\nhttps://nantes.indymedia.org/posts/87395/une-lettre-divan-enferme-a-la-prison-de-villepinte-perquisitions-et-disques-durs-dechiffres/\r\n\r\n \r\n\r\n ","26 Maggio 2023","2023-05-26 12:25:55","StakkaStakka 17 Maggio 2023 - 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AI, LA FINE NEOLIBERISTA DELLA PROPRIETA’\r\n\r\n/ / / dalla puntata del 27 marzo 2023\r\n\r\nLa richiesta di disinstallare TikTok dai dispositivi governativi australiani e il ricorso della politica a telefoni usa-e-getta vista la dipendenza propagandistica dalla piattaforma cinese, il conflitto tra l’avanzata dell’autenticazione biometrica e le capacità di aggirarla da parte di strumenti basati su AI, un recente brevetto di Ford riguardante la possibilità di sottrarre a utenti morosi i propri veicoli in leasing attraverso sistemi di guida autonoma.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/BCUPCB_27_tiktok-AI-Ford.mp3\"][/audio]","14 Aprile 2023","2023-04-14 09:55:33","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/bcupcb_ros-tech-200x110.jpg","ROS E TECNOLOGIE, TIKTOK e POLITICA, BIOMETRIA vs AI",1681466133,[],[],{"post_content":728,"post_title":732},{"matched_tokens":729,"snippet":730,"value":731},[674],"Brucia:\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nLO STRAPOTERE DELLE \u003Cmark>TECNOLOGIE\u003C/mark> INVESTIGATIVE (E GLI STRUMENTI LEGALI","Estratti da Bello Come Una Prigione Che Brucia:\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nLO STRAPOTERE DELLE \u003Cmark>TECNOLOGIE\u003C/mark> INVESTIGATIVE (E GLI STRUMENTI LEGALI PER LIMITARLO)\r\n\r\n/ / / Dalla puntata del 3 aprile 2023\r\n\r\nPartendo dalle dichiarazioni del comandante del ROS dei Carabinieri osserviamo le relazioni tra \u003Cmark>tecnologie\u003C/mark> investigative e automazione: alla raccolta bulimica di dati corrisponde la necessità di elaborarli attraverso sistemi di intelligenza artificiale.\r\n\r\nL’arsenale tecnologico dell’apparato repressivo sta esacerbando in tutto il mondo l’asimmetria di potere tra accusa e difesa: negli Stati Uniti alcune associazioni di avvocati (come NACDL) si stanno organizzando per fornire strumenti per la formazione e il confronto con imputazioni basate su geofencing, keyword search warrant e riconoscimento biometrico.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/BCUPCB_RosTech.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nTIKTOK E POLITICA, BIOMETRIA VS. 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