","Trivelle, petrolio e referendum","post",1459872660,[52,53],"http://radioblackout.org/tag/petrolio/","http://radioblackout.org/tag/trivelle-referendum/",[17,25],{"post_content":56,"post_title":61,"tags":65},{"matched_tokens":57,"snippet":59,"value":60},[58],"referendum","più ingannevole. La storia dei \u003Cmark>referendum\u003C/mark> mostra come questo istituto sia","Periodicamente l’Italia è percorsa dalla febbre referendaria, con la quale ci si illude di poter porre all’attenzione generale questioni rilevanti e trovare soluzioni che rafforzino il processo democratico. Niente di più ingannevole. La storia dei \u003Cmark>referendum\u003C/mark> mostra come questo istituto sia un’arma spuntata, utile nel migliore dei casi a mimare una parvenza di partecipazione democratica, ma incapace di modificare i reali rapporti sociali e di forza. Se ciò può essere avvenuto in qualche occasione, a determinarlo sono stati fattori che solo marginalmente avevano a che fare con il \u003Cmark>referendum\u003C/mark>.\r\nIn linea generale l’istituto del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> abrogativo in Italia soggiace a condizionamenti istituzionali e politici che lo sovra determinano annullandone qualsiasi potenziale di cambiamento. Innanzitutto il \u003Cmark>referendum\u003C/mark> è solo abrogativo, quindi si può solo cancellare una legge o parte di essa. In secondo luogo, cosa ancora più importante, l’ammissibilità di un quesito referendario è sottoposta al vaglio della giurisprudenza della Corte Costituzionale che pone vincoli, paletti, eccezioni che finiscono per ridurne la portata a questioni a volte assolutamente marginali. Lo stesso avviene sul piano politico, dove l’intervento del governo e del parlamento ne condizionano pesantemente rilevanza, svolgimento, prospettive.\r\n\r\nSotto questi aspetti il caso del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> sull’acqua pubblica del 2011 è assolutamente emblematico. A quasi cinque anni di distanza quasi nulla è cambiato nella gestione dell’acqua. Le gestioni private sono continuate. Nel frattempo governo e parlamento hanno ricollocato una serie di tasselli che riportano tutto all’anno zero.\r\nNel caso del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> sulle trivellazioni, per il quale si voterà il 17 aprile prossimo, ad attivarsi sono stati nove consigli regionali che avevano proposto sei quesiti che volevano abrogare l’articolo 35 dell’ultimo Decreto sviluppo, parti dell’articolo 38 dello Sblocca Italia e l’articolo 6 comma 17 del Codice dell’Ambiente, in modo da mantenere il ruolo delle Regioni nella pianificazione delle ricerche di idrocarburi, definire senza ambiguità i titoli concessori e contenere il proliferare di nuove ricerche entro le 12 miglia dalla costa. A dicembre con la legge di stabilità il governo è intervenuto su questi argomenti rendendo vani cinque dei sei quesiti. Di conseguenza è rimasto in piedi un solo quesito, quello su cui si voterà il 17 aprile e che riguarda la durata delle trivellazioni in atto entro le 12 miglia dalla costa. Se dovessero prevalere i sì, queste concessioni cesserebbero allo scadere del contratto, mentre se dovessero prevalere i no le concessioni potrebbero essere rinnovate fino all’esaurimento del giacimento.\r\n\r\nCome è chiaro si tratta di un \u003Cmark>referendum\u003C/mark> che tocca un aspetto assolutamente marginale della questione trivellazioni. Né gli altri quesiti bocciati per la verità entravano nel merito di una netta presa di posizione contro scelte energetiche che puntano sui combustibili fossili. In ogni caso l’intero pacchetto referendario lascia quasi inalterato il settore delle trivellazioni; ammesso che dovesse passare il sì per il \u003Cmark>referendum\u003C/mark> superstite, si continua e si continuerà a estrarre petrolio e gas dalle decine e decine di installazioni sparse per terra e per mare.\r\n\r\nI sostenitori del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> ritengono che l’importanza del voto derivi dall’impatto simbolico e politico che una vittoria del sì avrebbe. Ma dati i precedenti, dato il clima politico prevalente in Italia, data la debolezza dei movimenti, di questo c’è molto da dubitare. La domanda che a questo punto dovremmo porci è perché si affida alla scorciatoia del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> l’incarico di affrontare questioni così rilevanti e anche complesse. Il fatto è che i \u003Cmark>referendum\u003C/mark> scaturiscono spesso dalla volontà di un ceto politico che fa prevalere proprie esigenze di visibilità, di legittimazione e di controllo su percorsi autonomi di lotta dai quali potrebbe scaturire una partecipazione sempre più attiva e consapevole. Naturalmente è più facile e conveniente lanciare un \u003Cmark>referendum\u003C/mark> che impegnarsi nella costruzione di mobilitazioni territoriali. Tuttavia cessato il piccolo clamore mediatico suscitato dall’imminenza della scadenza referendaria, che fine faranno i problemi che continueranno a investire popolazioni e territori?\r\n\r\nLa scelta di ricorrere al \u003Cmark>referendum\u003C/mark> è in ogni caso rischiosa. Chiaramente il mancato raggiungimento del quorum, abbastanza probabile, sarebbe un bell’assist offerto al governo, ma anche l’auspicata vittoria del sì avrebbe un modesto impatto che verrà fagocitato da una situazione che rimane quasi inalterata e da scelte politiche arroganti e protese a tutelare interessi forti. Per non parlare, infine, del fatto che anche tra parecchi dei promotori del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> continua a permanere l’idea dell’uso del territorio a fini esclusivamente economici. Infatti la salvaguardia del territorio dalle \u003Cmark>trivelle\u003C/mark> è finalizzata all’implementazione, come si dice, di un turismo di qualità, in un’ottica di sviluppo e competizione. Il territorio viene comunque asservito alla creazione di profitto e forse occupazione. Per sfuggire a tali ambiguità e rompere con qualsiasi logica economicista e sviluppista non serve certo un \u003Cmark>referendum\u003C/mark>.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Pippo Gurrieri un compagno di Ragusa con cui abbiamo approfondito sia i temi ambientali sia le questioni poste dal prossimo \u003Cmark>referendum\u003C/mark>.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-04-05-trivelle-referendum",{"matched_tokens":62,"snippet":64,"value":64},[63,58],"Trivelle","\u003Cmark>Trivelle\u003C/mark>, petrolio e \u003Cmark>referendum\u003C/mark>",[66,68],{"matched_tokens":67,"snippet":17},[],{"matched_tokens":69,"snippet":71},[70,58],"trivelle","\u003Cmark>trivelle\u003C/mark>. \u003Cmark>referendum\u003C/mark>",[73,78,81],{"field":26,"indices":74,"matched_tokens":75,"snippets":77},[14],[76],[70,58],[71],{"field":79,"matched_tokens":80,"snippet":64,"value":64},"post_title",[63,58],{"field":82,"matched_tokens":83,"snippet":59,"value":60},"post_content",[58],1157451471441625000,{"best_field_score":86,"best_field_weight":87,"fields_matched":88,"num_tokens_dropped":38,"score":89,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":38},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":91,"highlight":109,"highlights":114,"text_match":117,"text_match_info":118},{"cat_link":92,"category":93,"comment_count":38,"id":94,"is_sticky":38,"permalink":95,"post_author":41,"post_content":96,"post_date":97,"post_excerpt":44,"post_id":94,"post_modified":98,"post_thumbnail":99,"post_thumbnail_html":100,"post_title":101,"post_type":49,"sort_by_date":102,"tag_links":103,"tags":108},[35],[37],"31711","http://radioblackout.org/2015/10/4-ottobre-assemblea-nazionale-contro-lo-sblocca-italia-ad-ancona/","Dieci regioni italiane hanno bocciato la politica energetica del governo e indicono il referendum popolare contro le trivellazioni dei mari italiani. Sei i quesiti depositati alla Corte di Cassazione. Tra le norme contestate il decreto Sblocca Italia che «svende l’ambiente» alle lobby del petrolio. Entro un anno la decisione dei giudici... ma le trivellazioni dovrebbero iniziare prima!\r\nOltre un referendum che si annuncia come inutile, le popolazioni in movimento dell'Adriatico hanno indetto per questa domenica ad Ancona un'assemblea nazionale contro lo Sblocca Italia e le grandi opere.\r\nAscolta l'intervista con Augusto De Santics del coordinamento No Ombrina\r\nNoOmbrina\r\n\r\nIl documento di convocazione:\r\n\r\nANCONA 4 OTTOBRE ASSEMBLEA NAZIONALE\r\n\r\nCOMITATI ASSOCIAZIONI MOVIMENTI A CONFRONTO\r\nCONTRO SBLOCCA ITALIA E GRANDI OPERE\r\nPER LA NOSTRA TERRA, PER IL NOSTRO MARE, LA DEMOCRAZIA\r\n\r\nDOMENICA 4 OTTOBRE ANCONA FORTE DEI PIRATI VIA SCRIMA 13\r\nCi siamo lasciati per rivederci presto, dopo il Festival a Trivelle Zero tenutosi a San Vito Chietino lo scorso agosto a cui hanno partecipato molte realtà da 15 regioni.\r\nLo abbiamo fatto constatando l’esigenza di un’assemblea che sia nazionale nel senso della ricomposizione volontaria di forze protagoniste delle lotte territoriali.\r\nPartendo dalle movimentazioni che si stanno dando sulle questioni più specifiche delle trivellazioni e dello Sblocca Italia, ma declinandole anche in una ottica più allargata, sulla scorta passata e presente delle resistenze alle grandi opere, e nell’invito allargato a tutte quelle vertenze territoriali sparse e forse anche confinate nei limiti dei giardini precostituiti da altri.\r\nMovimenti e questioni che a nostro avviso ci pare limitativo etichettare solo come “ambientalisti”, ma che interrogano simultaneamente l’esigenza di democrazia e partecipazione reali, di ripensamento delle forme del lavoro, di difesa delle strutture economiche e sociali legate e frutto delle esperienze territoriali.\r\nE quindi No Ombrina e Trivelle Zero, insieme ai NO tav della Valsusa e a No Grandi Navi veneti, e il coordinamento comitati ambientalisti Lombardia, i Comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona, V Forum Friuli, il Forum Acqua, i NoTRIV di Potenza, gli StopBiocidio, e tanti altri ancora…\r\nFedeli quindi a questa atipicità che spinge a liberarci da facili etichettature proponiamo di iniziare a pensare e praticare uno scenario nazionale che sia da subito connessione anche con altre lotte: Lavoro, scuola, beni comuni, privatizzazioni…\r\nNel generalizzarsi delle politiche di “devastazione e saccheggio”, dallo Sblocca Italia alla Buona Scuola, al Jobs Act alle riforme costituzionali, non ci si può perdere in discussioni che attentano alla stessa coesione dei movimenti. Le strade per resistere sono tante e possono essere sperimentate e praticate tutte, è importante però che si creino i tempi e le condizioni giuste affinché tutte le azioni che mettiamo in campo siano efficaci e in sincronia tra loro.\r\nSi dibatte sulla questione del referendum. Emergono da più parti perplessità poiché si sottovaluta un aspetto fondamentale, quello del quorum. Non dimentichiamo il risultato positivo del referendum sull’acqua, che molti di noi hanno vissuto in prima persona, che continua ancor oggi a essere oggetto di numerosi attacchi e proprio per questo non si è dispiegato in tutta la sua efficacia originaria. Il referendum non può essere inteso come momento meramente informativo, piuttosto sarebbe meglio agire nei territori per prepararli a livello sociale e culturale per poter poi eventualmente pensare anche ad iniziative di questo tipo. E in questo senso, per avere successo in iniziative referendarie e per dare loro un significato più ampio di generale opposizione all’ideologia liberista su cui si fondano gli atti del Governo, è fondamentale allargare la questione anche alla “Buona scuola” e al “Jobs act”. In ogni caso una vittoria referendaria può ottenere formalmente il cambiamento di una legge, che può però rischiare di rimanere anche lettera morta o momento di resistenza simbolico e non di costruzione di modelli alternativi, in assenza di una continua e generalizzata movimentazione sociale anche a posteriori.\r\nAnche perchè siamo di fronte ad una deriva autoritaria delle politiche di Governo, che stanno completamente ignorando il volere e il dissenso diffuso in tantissimi territori, dalle province alle metropoli. Nelle decisioni di Governo emerge addirittura una totale esclusione anche di quelle regioni che avevano posto delle questioni a livello nazionale.\r\nLe questioni della deriva petrolifera, delle grandi opere e in generale dei processi devastanti attivati e/o esacerbati dallo Sblocca Italia, come ad esempio la questione degli inceneritori promossi con l’Art.35 del decreto, hanno ormai una dimensione che tocca quasi tutte le regioni.\r\nDobbiamo ribaltare questa situazione, valorizzare le ricchezze di quanto si produce nei territori e non lasciarle isolate e se stesse , schiacciate dalle proprie vertenze territoriali.\r\nDobbiamo avanzare e costituire, non tanto o non solo coordinamenti, ma anche e soprattutto campagne.\r\nC’è urgenza di forte concretezza e dell’assunzione di consapevolezza che se non lo facciamo noi, nessun altro lofarà…","2 Ottobre 2015","2015-10-27 17:45:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/11219588_1630109650610396_8919845960245023107_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"111\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/11219588_1630109650610396_8919845960245023107_n-300x111.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/11219588_1630109650610396_8919845960245023107_n-300x111.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/11219588_1630109650610396_8919845960245023107_n-768x283.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/11219588_1630109650610396_8919845960245023107_n.jpg 849w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","4 ottobre: assemblea nazionale contro lo Sblocca Italia ad Ancona",1443781136,[104,105,106,107],"http://radioblackout.org/tag/ancona/","http://radioblackout.org/tag/grandi-opere/","http://radioblackout.org/tag/no-ombrina/","http://radioblackout.org/tag/sblocca-italia/",[15,21,19,23],{"post_content":110},{"matched_tokens":111,"snippet":112,"value":113},[58],"del governo e indicono il \u003Cmark>referendum\u003C/mark> popolare contro le trivellazioni dei","Dieci regioni italiane hanno bocciato la politica energetica del governo e indicono il \u003Cmark>referendum\u003C/mark> popolare contro le trivellazioni dei mari italiani. Sei i quesiti depositati alla Corte di Cassazione. Tra le norme contestate il decreto Sblocca Italia che «svende l’ambiente» alle lobby del petrolio. Entro un anno la decisione dei giudici... ma le trivellazioni dovrebbero iniziare prima!\r\nOltre un \u003Cmark>referendum\u003C/mark> che si annuncia come inutile, le popolazioni in movimento dell'Adriatico hanno indetto per questa domenica ad Ancona un'assemblea nazionale contro lo Sblocca Italia e le grandi opere.\r\nAscolta l'intervista con Augusto De Santics del coordinamento No Ombrina\r\nNoOmbrina\r\n\r\nIl documento di convocazione:\r\n\r\nANCONA 4 OTTOBRE ASSEMBLEA NAZIONALE\r\n\r\nCOMITATI ASSOCIAZIONI MOVIMENTI A CONFRONTO\r\nCONTRO SBLOCCA ITALIA E GRANDI OPERE\r\nPER LA NOSTRA TERRA, PER IL NOSTRO MARE, LA DEMOCRAZIA\r\n\r\nDOMENICA 4 OTTOBRE ANCONA FORTE DEI PIRATI VIA SCRIMA 13\r\nCi siamo lasciati per rivederci presto, dopo il Festival a \u003Cmark>Trivelle\u003C/mark> Zero tenutosi a San Vito Chietino lo scorso agosto a cui hanno partecipato molte realtà da 15 regioni.\r\nLo abbiamo fatto constatando l’esigenza di un’assemblea che sia nazionale nel senso della ricomposizione volontaria di forze protagoniste delle lotte territoriali.\r\nPartendo dalle movimentazioni che si stanno dando sulle questioni più specifiche delle trivellazioni e dello Sblocca Italia, ma declinandole anche in una ottica più allargata, sulla scorta passata e presente delle resistenze alle grandi opere, e nell’invito allargato a tutte quelle vertenze territoriali sparse e forse anche confinate nei limiti dei giardini precostituiti da altri.\r\nMovimenti e questioni che a nostro avviso ci pare limitativo etichettare solo come “ambientalisti”, ma che interrogano simultaneamente l’esigenza di democrazia e partecipazione reali, di ripensamento delle forme del lavoro, di difesa delle strutture economiche e sociali legate e frutto delle esperienze territoriali.\r\nE quindi No Ombrina e \u003Cmark>Trivelle\u003C/mark> Zero, insieme ai NO tav della Valsusa e a No Grandi Navi veneti, e il coordinamento comitati ambientalisti Lombardia, i Comitati cittadini per l’ambiente di Sulmona, V Forum Friuli, il Forum Acqua, i NoTRIV di Potenza, gli StopBiocidio, e tanti altri ancora…\r\nFedeli quindi a questa atipicità che spinge a liberarci da facili etichettature proponiamo di iniziare a pensare e praticare uno scenario nazionale che sia da subito connessione anche con altre lotte: Lavoro, scuola, beni comuni, privatizzazioni…\r\nNel generalizzarsi delle politiche di “devastazione e saccheggio”, dallo Sblocca Italia alla Buona Scuola, al Jobs Act alle riforme costituzionali, non ci si può perdere in discussioni che attentano alla stessa coesione dei movimenti. Le strade per resistere sono tante e possono essere sperimentate e praticate tutte, è importante però che si creino i tempi e le condizioni giuste affinché tutte le azioni che mettiamo in campo siano efficaci e in sincronia tra loro.\r\nSi dibatte sulla questione del \u003Cmark>referendum\u003C/mark>. Emergono da più parti perplessità poiché si sottovaluta un aspetto fondamentale, quello del quorum. Non dimentichiamo il risultato positivo del \u003Cmark>referendum\u003C/mark> sull’acqua, che molti di noi hanno vissuto in prima persona, che continua ancor oggi a essere oggetto di numerosi attacchi e proprio per questo non si è dispiegato in tutta la sua efficacia originaria. Il \u003Cmark>referendum\u003C/mark> non può essere inteso come momento meramente informativo, piuttosto sarebbe meglio agire nei territori per prepararli a livello sociale e culturale per poter poi eventualmente pensare anche ad iniziative di questo tipo. E in questo senso, per avere successo in iniziative referendarie e per dare loro un significato più ampio di generale opposizione all’ideologia liberista su cui si fondano gli atti del Governo, è fondamentale allargare la questione anche alla “Buona scuola” e al “Jobs act”. In ogni caso una vittoria referendaria può ottenere formalmente il cambiamento di una legge, che può però rischiare di rimanere anche lettera morta o momento di resistenza simbolico e non di costruzione di modelli alternativi, in assenza di una continua e generalizzata movimentazione sociale anche a posteriori.\r\nAnche perchè siamo di fronte ad una deriva autoritaria delle politiche di Governo, che stanno completamente ignorando il volere e il dissenso diffuso in tantissimi territori, dalle province alle metropoli. Nelle decisioni di Governo emerge addirittura una totale esclusione anche di quelle regioni che avevano posto delle questioni a livello nazionale.\r\nLe questioni della deriva petrolifera, delle grandi opere e in generale dei processi devastanti attivati e/o esacerbati dallo Sblocca Italia, come ad esempio la questione degli inceneritori promossi con l’Art.35 del decreto, hanno ormai una dimensione che tocca quasi tutte le regioni.\r\nDobbiamo ribaltare questa situazione, valorizzare le ricchezze di quanto si produce nei territori e non lasciarle isolate e se stesse , schiacciate dalle proprie vertenze territoriali.\r\nDobbiamo avanzare e costituire, non tanto o non solo coordinamenti, ma anche e soprattutto campagne.\r\nC’è urgenza di forte concretezza e dell’assunzione di consapevolezza che se non lo facciamo noi, nessun altro lofarà…",[115],{"field":82,"matched_tokens":116,"snippet":112,"value":113},[58],1155199671761633300,{"best_field_score":119,"best_field_weight":120,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":38,"score":121,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":38},"1112386306048",14,"1155199671761633393",6646,{"collection_name":49,"first_q":25,"per_page":29,"q":25},4,{"facet_counts":126,"found":14,"hits":157,"out_of":198,"page":14,"request_params":199,"search_cutoff":27,"search_time_ms":200},[127,133],{"counts":128,"field_name":131,"sampled":27,"stats":132},[129],{"count":14,"highlighted":130,"value":130},"il colpo del strega","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":134,"field_name":26,"sampled":27,"stats":155},[135,137,139,141,143,145,147,149,151,153],{"count":14,"highlighted":136,"value":136},"vagina",{"count":14,"highlighted":138,"value":138},"no tav",{"count":14,"highlighted":140,"value":140},"voucher",{"count":14,"highlighted":142,"value":142},"No Triv",{"count":14,"highlighted":144,"value":144},"sessismo",{"count":14,"highlighted":146,"value":146},"molestie",{"count":14,"highlighted":148,"value":148},"Jobs act",{"count":14,"highlighted":150,"value":150},"legge di stabilità",{"count":14,"highlighted":152,"value":152},"pubblicità sessista",{"count":14,"highlighted":154,"value":154},"consultoria autogestita",{"total_values":156},11,[158],{"document":159,"highlight":185,"highlights":191,"text_match":194,"text_match_info":195},{"comment_count":38,"id":160,"is_sticky":38,"permalink":161,"podcastfilter":162,"post_author":163,"post_content":164,"post_date":165,"post_excerpt":44,"post_id":160,"post_modified":166,"post_thumbnail":167,"post_title":168,"post_type":169,"sort_by_date":170,"tag_links":171,"tags":183},"34578","http://radioblackout.org/podcast/i-podcast-de-il-colpo-della-strega-14marzo2016/",[130],"dj","* La diretta con Francesca, compagna che con altre si trova imputata in un processo che accusa numerose donne di aver partecipato nell'estate 2013 al presidio fuori dal tribunale di Torino, in concomitanza con la prima udienza del processo a carico di Marta, compagna NoTav pisana picchiata e molestata dalla polizia nel corso di un fermo. In quell'occasione molte compagne cercarono di appendere alle mura del tribunale uno striscione in solidarietà a Marta e furono caricate dalla celere. Ignobile e pretestuoso l'impianto accusatorio della Pm, che ben evidenzia il clima che si respira nei tribunali del nostro paese. La violenza maschile contro le donne non trova terreno di riconoscimento, mentre la solidarietà delle donne viene derisa e offesa.\r\n* Con la legge di stabilità 2016 è stato prolungato per tutto l'anno in corso il voucher per i servizi all'infanzia. Di che cosa si tratta nello specifico? Quali i vantaggi? Quali le criticità? Una riflessione sul testo normativo che rappresenta l'ennesima misura provvisoria, parziale edi fatto insufficiente, proposta alle sole donne come unica risposta al problema del carico di lavoro di cura, ormai irrimediabilmente connotato per genere.\r\n* Trivella tua sorella! L'orrenda trovata di una nota agenzia di comunicazione per sostenere il Sì al referendum contro le trivelllazioni nel Mar Mediterraneo del prossimo 17 aprile. Un commento critico all'ennesima pubblicità sessista.\r\n* In collegamento con Ale, compagna della Consultoria Autogestita di Milano, che ci racconta del nuovo ciclo di iniziative. Dopo la serie di incontri dedicati alle mestruazioni, è la volta di un ciclo dedicato alla vagina. \"Di fronte all’ampia disponibilità di materiali di tutti i tipi su internet e alla libertà con cui si parla di sesso anche nei media, la parola vagina è sempre allusa e mai pronunciata: è un concetto onnipresente – “il motore del mondo”: in cronaca nera, come in quella rosa – e mai definito.\"\r\nPer riascoltare la puntata:\r\nUnknown\r\nil colpo della strega_15marzo016_secondaparte\r\nUnknown","15 Marzo 2016","2018-10-24 17:34:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-200x110.jpg","I podcast de Il colpo della strega: 14marzo2016","podcast",1458081115,[172,173,174,175,176,177,178,179,180,181,182],"http://radioblackout.org/tag/consultoria-autogestita/","http://radioblackout.org/tag/jobs-act/","http://radioblackout.org/tag/legge-di-stabilita/","http://radioblackout.org/tag/molestie/","http://radioblackout.org/tag/no-tav-2/","http://radioblackout.org/tag/no-triv/","http://radioblackout.org/tag/pubblicita-sessista/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/sessismo/","http://radioblackout.org/tag/vagina/","http://radioblackout.org/tag/voucher/",[154,148,150,146,138,142,152,184,144,136,140],"repressione",{"post_content":186},{"matched_tokens":187,"snippet":189,"value":190},[188],"Trivella","ormai irrimediabilmente connotato per genere.\r\n* \u003Cmark>Trivella\u003C/mark> tua sorella! L'orrenda trovata di","* La diretta con Francesca, compagna che con altre si trova imputata in un processo che accusa numerose donne di aver partecipato nell'estate 2013 al presidio fuori dal tribunale di Torino, in concomitanza con la prima udienza del processo a carico di Marta, compagna NoTav pisana picchiata e molestata dalla polizia nel corso di un fermo. In quell'occasione molte compagne cercarono di appendere alle mura del tribunale uno striscione in solidarietà a Marta e furono caricate dalla celere. Ignobile e pretestuoso l'impianto accusatorio della Pm, che ben evidenzia il clima che si respira nei tribunali del nostro paese. La violenza maschile contro le donne non trova terreno di riconoscimento, mentre la solidarietà delle donne viene derisa e offesa.\r\n* Con la legge di stabilità 2016 è stato prolungato per tutto l'anno in corso il voucher per i servizi all'infanzia. Di che cosa si tratta nello specifico? Quali i vantaggi? Quali le criticità? Una riflessione sul testo normativo che rappresenta l'ennesima misura provvisoria, parziale edi fatto insufficiente, proposta alle sole donne come unica risposta al problema del carico di lavoro di cura, ormai irrimediabilmente connotato per genere.\r\n* \u003Cmark>Trivella\u003C/mark> tua sorella! L'orrenda trovata di una nota agenzia di comunicazione per sostenere il Sì al \u003Cmark>referendum\u003C/mark> contro le trivelllazioni nel Mar Mediterraneo del prossimo 17 aprile. Un commento critico all'ennesima pubblicità sessista.\r\n* In collegamento con Ale, compagna della Consultoria Autogestita di Milano, che ci racconta del nuovo ciclo di iniziative. Dopo la serie di incontri dedicati alle mestruazioni, è la volta di un ciclo dedicato alla vagina. \"Di fronte all’ampia disponibilità di materiali di tutti i tipi su internet e alla libertà con cui si parla di sesso anche nei media, la parola vagina è sempre allusa e mai pronunciata: è un concetto onnipresente – “il motore del mondo”: in cronaca nera, come in quella rosa – e mai definito.\"\r\nPer riascoltare la puntata:\r\nUnknown\r\nil colpo della strega_15marzo016_secondaparte\r\nUnknown",[192],{"field":82,"matched_tokens":193,"snippet":189,"value":190},[188],1155199603042156500,{"best_field_score":196,"best_field_weight":120,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":38,"score":197,"tokens_matched":30,"typo_prefix_score":30},"1112352751616","1155199603042156657",6637,{"collection_name":169,"first_q":25,"per_page":29,"q":25},12,["Reactive",202],{},["Set"],["ShallowReactive",205],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$faIKn14_eXT9LNLqoUQ23d9WmHvh6Gj3YaJp3AN_eIk8":-1},true,"/search?query=trivelle.+referendum"]