","Il Caffè turco con Murat: l'artiglio turco sulla spalla azera","post",1602786466,[62,63,64,65,66,67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/canada/","http://radioblackout.org/tag/caucaso/","http://radioblackout.org/tag/crisi-economica-turca/","http://radioblackout.org/tag/erdogan/","http://radioblackout.org/tag/mercenari/","http://radioblackout.org/tag/nagorno-karabach/","http://radioblackout.org/tag/turchia/","http://radioblackout.org/tag/vendita-armi/",[71,72,73,74,75,76,20,29],"canada","caucaso","crisi economica turca","Erdogan","mercenari","Nagorno Karabach",{"post_content":78,"tags":83},{"matched_tokens":79,"snippet":81,"value":82},[80,18],"vendita","ha parlato tra l'altro della \u003Cmark>vendita\u003C/mark> di \u003Cmark>armi\u003C/mark> a singhiozzo da parte del","Dopo il pezzo musicale dedicato a Tatavla – che evoca la componente armena della società multietnica di Istanbul, derivante dalla composizione dell'impero ottomano – riprendiamo il discorso che Murat aveva iniziato due giorni fa su queste frequenze, perché gli sviluppi in tempo di guerra guerreggiata, per quanto per procura, sono affannosi, e i morti sono autentici e non per procura. Compresi quei 52 cadaveri siriani, uccisi a 600 chilometri lontano da casa.\r\n\r\nCi sono aspetti legati a questioni interne e altri più espressamente di ingerenza in Caucaso da parte di Ankara. Si va equiparando questo conflitto con la Guerra siriana e quella libica, che vede gli eserciti o i mercenari turchi protagonisti, dove Erdoğan assume il ruolo di Mr. Wolf in Pulp Fiction. Ma sono soprattutto le \u003Cmark>armi\u003C/mark> e il loro scambio che fanno dell'Azerbaijan un centro nevralgico, visto che in questo mese ne ha fatto largo uso e, avendo anche una ricchezza molto maggiore del contendente, ha ottenuto pure il controllo di almeno una ventina di cittadine del Nagorno-Karabach. Anche il coinvolgimento dell'Iran fa parte dello smottamento che sta mutando il panorama che era di accordi strategici ad Astana, mentre ora invece le frizioni tra Tehran e Ankara si fanno sempre più pesanti e su fronti sempre contrapposti, come la rotta costantemente di collisione di Erdoğan con Putin.\r\n\r\nMurat ci ha parlato tra l'altro della \u003Cmark>vendita\u003C/mark> di \u003Cmark>armi\u003C/mark> a singhiozzo da parte del Canada, che si pente a tratti del proprio commercio di droni e la sospende... salvo poi riprenderla qualche mese dopo.\r\n\r\nPer quel che riguarda il comparto energetico infine gli aspetti interessanti sono più di politica interna ed emergono, nelle parole di Murat, quando si va a vedere da quali soggetti fisici sono controllati gli impianti e le pipeline, gli appalti e le informazioni. Ma eclatante è l'uso da parte del regime anatolico del conflitto per stornare l'attenzione dai reali problemi interni: dall'indebitamento dei cittadini, dalle banche alla soglia del crak, dal tracollo del valore della lira, dalla crisi economica e dalla perdita dei consensi di Erdoğan. E quindi, propaganda a tutto spiano sulla fratellanza dei due paesi: Azerbaijan e Turchia, un'identità ultranazionalista. E dall'altro lato gli \"ultimi\", anch'essi uniti nella fratellanza curdo-armena.\r\n\r\nL'artiglio turco sull'Azerbaijan e la conseguente repressione dei \"pacifisti\"\r\n\r\nIl pezzo musicale selezionato da Murat dedicato a Tatavla è Kurtuluş Son Durak - Aman Ağavni\r\n\r\n \r\n\r\n ",[84,86,88,90,92,94,96,98],{"matched_tokens":85,"snippet":71},[],{"matched_tokens":87,"snippet":72},[],{"matched_tokens":89,"snippet":73},[],{"matched_tokens":91,"snippet":74},[],{"matched_tokens":93,"snippet":75},[],{"matched_tokens":95,"snippet":76},[],{"matched_tokens":97,"snippet":20},[],{"matched_tokens":99,"snippet":100},[80,18],"\u003Cmark>vendita\u003C/mark> \u003Cmark>armi\u003C/mark>",[102,108],{"field":36,"indices":103,"matched_tokens":105,"snippets":107},[104],7,[106],[80,18],[100],{"field":109,"matched_tokens":110,"snippet":81,"value":82},"post_content",[80,18],1157451471441625000,{"best_field_score":113,"best_field_weight":114,"fields_matched":24,"num_tokens_dropped":48,"score":115,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":48},"2211897868544",13,"1157451471441625194",{"document":117,"highlight":137,"highlights":151,"text_match":111,"text_match_info":159},{"cat_link":118,"category":119,"comment_count":48,"id":120,"is_sticky":48,"permalink":121,"post_author":51,"post_content":122,"post_date":123,"post_excerpt":54,"post_id":120,"post_modified":124,"post_thumbnail":125,"post_thumbnail_html":126,"post_title":127,"post_type":59,"sort_by_date":128,"tag_links":129,"tags":133},[45],[47],"52101","http://radioblackout.org/2019/01/le-mani-di-pechino-sullafrica/","Proseguendo nei nostri approfondimenti sul colosso cinese e le sue mire espansionistiche siamo andati a vedere quel che accade nel continente africano dove da quasi dieci anni è in atto una sorta di \"colonizzazione\" made in China, salutata con soddisfazione dai governi locali. Fu esattamente alla fine di luglio del 2012 che a Pechino si tenne il 5° Forum di Cooperazione Cina-Africa, ribattezzato poi dagli analisti geopolitici “Conferenza di Pechino” per la sua importanza strategica. In quell'occasione la Cina annunciò investimenti in Africa per 20 miliardi nei tre anni successivi, un tassello nel mosaico di investimenti partiti nel 2010 nel continente africano per un ammontare di 101 miliardi, 90 dei quali legati direttamente a costruzioni e risorse naturali, fra cui 7,5 miliardi di progetti minerari con Sud Africa e Zambia.\r\n\r\nOltreconfine il gigante asiatico si è mosso con passo felpato. Non ha vincolato la propria assistenza ad aut aut ideologici di americana memoria e ha invece conquistato consensi strappando assegni e portando progresso “con caratteristiche cinesi”: strade, ferrovie e scuole in cambio di petrolio, rame, cobalto e un mercato di sbocco per i propri prodotti. Al contempo, si è fatta largo nei palazzi del potere promuovendo la ricetta economica con cui in soli trent’anni ha scalato i gironi alti della geopolitica. Non si impone con la forza, dunque, persuade con la lingua degli affari.\r\n\r\nSono state, ad esempio, la migliore qualità e l'offerta di competenze tecniche a far sì che il settore della vendita delle armi abbia avuto un crescendo inarrestabile fino ad arrivare a oggi, con due terzi dei Paesi africani che hanno ormai in dotazione armi esportate da Pechino. Ma se apparentemente l'interesse cinese per il mercato delle armi, uno dei più remunerativi al mondo, non sembra nascondere la volontà di una penetrazione militare cinese nel territorio africano, non si può nascondere che la Cina si sia mossa per garantirsi postazioni di interesse economico-militare in Africa. Ne è un esempio la stretta collaborazione tra la Cina e lo Stato di Djibouti, sancita con l'installazione della prima base militare permanente cinese fuori dal proprio territorio e poi con il progetto di un'area di libero scambio con la Cina, una “Free trade zone” di esclusivo appannaggio della China’s Merchants Holdings Company, l’azienda statale cinese di trasporti marittimi che garantirà così l’assoluta leadership nel settore commerciale della zona.\r\n\r\nPer cercare di meglio interpretare questa complessa situazione abbiamo contattato Andrea Spinelli Barrile, giornalista freelance.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\nsinafrica1\r\n\r\nsinafrica2\r\n\r\n \r\n\r\nArticoli correlati\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/2019/01/2049-la-nuova-via-della-seta-parte-dalla-cina/","26 Gennaio 2019","2019-01-28 01:20:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/cinafrica_2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"146\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/cinafrica_2-300x146.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/cinafrica_2-300x146.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/01/cinafrica_2.jpg 703w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Le mani di Pechino sull'Africa",1548519072,[130,131,132,69],"http://radioblackout.org/tag/africa/","http://radioblackout.org/tag/cina/","http://radioblackout.org/tag/investimenti-cinesi-in-africa/",[134,135,136,29],"Africa","cina","investimenti cinesi in africa",{"post_content":138,"tags":142},{"matched_tokens":139,"snippet":140,"value":141},[80,18],"sì che il settore della \u003Cmark>vendita\u003C/mark> delle \u003Cmark>armi\u003C/mark> abbia avuto un crescendo inarrestabile","Proseguendo nei nostri approfondimenti sul colosso cinese e le sue mire espansionistiche siamo andati a vedere quel che accade nel continente africano dove da quasi dieci anni è in atto una sorta di \"colonizzazione\" made in China, salutata con soddisfazione dai governi locali. 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Ciò significa un aumento di 127 miliardi in un anno. Gli Stati Uniti restano al primo posto in classifica nella spesa militare globale ricoprendo il 39%, una cifra di tre volte maggiore rispetto al paese al secondo posto, ossia la Cina.\r\n\r\nAnche l'Italia ambisce ad ottenere la sua posizione nella cartografia globale delle industrie di armamenti e questo risulta evidente in questa fase in cui la propaganda bellica assume un ruolo di primo piano negli interessi governativi, ciononostante è indicativo che nonostante la spesa pubblica dedicata agli armamenti aumenti, a totale discapito delle esigenze del Paese, la percentuale in PIL del ritorno di questa spesa è veramente minima. Ne abbiamo parlato con Francesco Vignarca della Rete Pace e Disarmo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/Francesco-Vignarca-rete-pace-e-disarmo-2023_05_11_2023.05.11-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\nLa questione degli armamenti in Italia ha differenti aspetti, uno di questi riguarda la vendita delle armi cosiddette leggere per uso privato. Di questo vasto mondo di lobby italiane ne ha fatto un'inchiesta Giorgio Beretta in un saggio dal titolo \"Il Paese delle armi\", che verrà presentato oggi pomeriggio alle ore 17.30 presso il Centro Studi Sereno Regis a Torino. All'interno del saggio viene analizzato il tema della \"cultura\" delle armi e le percentuali che riguardano il loro utilizzo in casi che smentiscono la narrazione della legittima difesa.\r\n\r\nIl governo in carica cavalca l'onda della propaganda bellicista, come dimostra, tra le altre, la fotografia che ritraeva la sottosegretaria della Difesa Isabella Rauti mentre imbracciava un fucile mitragliatore ARX-200 in occasione del Salone degli Armamenti di Abu Dhabi. Questo fatto pone in risalto come la narrazione che tende alla normalizzazione dell'uso e della vendita di armi rispecchi interessi economici e politici di cui nessuna forza politica è esente, come dimostrano le cariche presso le aziende principali in fatto di produzione di armi e nelle lobby, di esponenti da destra a sinistra dell'arco parlamentare che si riciclano nell'ambito della compra vendita delle armi.\r\n\r\nDi seguito l'approfondimento con Giorgio Beretta autore di \"Il Paese delle armi\".\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/Beretta-il-paese-delle-armi-2023_05_11_2023.05.11-10.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","11 Maggio 2023","2023-05-11 14:35:34","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/proxy-image-2-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"165\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/proxy-image-2-300x165.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/proxy-image-2-300x165.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/proxy-image-2-200x110.jpeg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/proxy-image-2.jpeg 620w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Aziende produttrici di armi : lobby e interessi italiani.",1683815734,[174,175,176],"http://radioblackout.org/tag/lobby-delle-armi/","http://radioblackout.org/tag/narrazione-bellica/","http://radioblackout.org/tag/produzione-armi-in-italia/",[178,179,180],"Lobby delle armi","narrazione bellica","produzione armi in italia",{"post_content":182,"post_title":186,"tags":189},{"matched_tokens":183,"snippet":184,"value":185},[80,18],"uno di questi riguarda la \u003Cmark>vendita\u003C/mark> delle \u003Cmark>armi\u003C/mark> cosiddette leggere per uso privato.","Secondo la stima diffusa dal SIPRI di Stoccolma la spesa militare mondiale ha raggiunto nel 2022 la somma di 2.240 miliardi di dollari complessivi, ossia una crescita del 3.7% rispetto all'anno precedente. 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Non si è fatta attendere la risposta della Russia, nettamente schierata con Assad, che ha annunciato la fornitura di nuovi missili antiaerei al governo siriano.\r\nPer la terza volta in tre anni la Francia imprime un'accelerazione bellica, che obbliga l'alleato/competitore statunitense a stare a ruota.\r\nIn questa prospettiva un compromesso sulla questione siriana pare allontanarsi. Se gli Stati Uniti potevano accontentarsi di un indebolimento del regime di Assad, se la Russia poteva accettare tale situazione di fatto, la scelta dell'UE mette a rischio ogni prospettiva di rapida risoluzione della guerra civile siriana.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, giornalista e blogger, esperto di commercio d'armi e degli equilibri geopolitci.\r\nAscolta il suo intervento\r\n\r\nMazzeo","29 Maggio 2013","2013-05-31 18:17:31","Siria. Armi e giochi di guerra",1369837595,[227,228,229,230,231,232],"http://radioblackout.org/tag/armi/","http://radioblackout.org/tag/embargo/","http://radioblackout.org/tag/russia/","http://radioblackout.org/tag/siria/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/","http://radioblackout.org/tag/ue/",[18,234,235,236,237,238],"embargo","russia","Siria","Stati Uniti","UE",{"post_content":240,"post_title":244,"tags":248},{"matched_tokens":241,"snippet":242,"value":243},[80,18],"spaccata sulla questione dell'embargo alla \u003Cmark>vendita\u003C/mark> di \u003Cmark>armi\u003C/mark> ai ribelli siriani, revocato su","L'Unione Europea si è spaccata sulla questione dell'embargo alla \u003Cmark>vendita\u003C/mark> di \u003Cmark>armi\u003C/mark> ai ribelli siriani, revocato su spinta di Francia e Gran Bretagna, nonostante l'opposizione degli altri Stati membri. 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Se gli Stati Uniti potevano accontentarsi di un indebolimento del regime di Assad, se la Russia poteva accettare tale situazione di fatto, la scelta dell'UE mette a rischio ogni prospettiva di rapida risoluzione della guerra civile siriana.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, giornalista e blogger, esperto di commercio d'armi e degli equilibri geopolitci.\r\nAscolta il suo intervento\r\n\r\nMazzeo",{"matched_tokens":245,"snippet":247,"value":247},[246],"Armi","Siria. \u003Cmark>Armi\u003C/mark> e giochi di guerra",[249,252,254,256,258,260],{"matched_tokens":250,"snippet":251},[18],"\u003Cmark>armi\u003C/mark>",{"matched_tokens":253,"snippet":234},[],{"matched_tokens":255,"snippet":235},[],{"matched_tokens":257,"snippet":236},[],{"matched_tokens":259,"snippet":237},[],{"matched_tokens":261,"snippet":238},[],[263,265,270],{"field":109,"matched_tokens":264,"snippet":242,"value":243},[80,18],{"field":36,"indices":266,"matched_tokens":267,"snippets":269},[48],[268],[18],[251],{"field":202,"matched_tokens":271,"snippet":247,"value":247},[246],{"best_field_score":212,"best_field_weight":213,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":48,"score":214,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":48},{"document":274,"highlight":288,"highlights":296,"text_match":210,"text_match_info":301},{"cat_link":275,"category":276,"comment_count":48,"id":277,"is_sticky":48,"permalink":278,"post_author":51,"post_content":279,"post_date":280,"post_excerpt":54,"post_id":277,"post_modified":281,"post_thumbnail":282,"post_thumbnail_html":283,"post_title":284,"post_type":59,"sort_by_date":285,"tag_links":286,"tags":287},[45],[47],"67975","http://radioblackout.org/2021/03/fiere-di-armi-vergognosi-traffici/","Stiamo assistendo a un'escalation nel rifornimento di mezzi di morte da parte delle potenze – piccole, medie, grandi – e di test su missili balistici, impieghi di nuove macchine belliche in teatri di guerra locali con lo scopo di collaudarle... parallelamente si sta profondendo altrettanto sforzo promozionale da parte di membri del governo e di figure colluse con la vendita di armi che promuovendo lo sforzo produttivo della filiera bellica, ne esalta gli effetti: l’uso nei paesi relativamente vicini è rivolto al contenimento dell'immigrazione (spesso con una falsa e strumentale equazione fantasiosa con il terrorismo), collaborando con regimi totalitari e fondati sulla sopraffazione e sull’estrazione da giacimenti controllati da Eni, l’altra preziosa industria nazionale; la vendita a nazioni lontane e sotto embargo invece è possibile attraverso triangolazioni con paesi terzi o impiantando società in un paese con minori scrupoli ancora che fabbrica usando brevetti e know-how, smerciando direttamente a massacratori. Come è il caso della bella inchiesta di Atlante delle Guerre, Opla e altri che hanno individuato da una fotografia la dotazione di proiettili \"italiani\" a Tatmadaw, il famigerato esercito birmano che sta soffocando l'insurrezione contro il golpe del 1° febbraio in Myanmar: un'inchiesta che sta proseguendo quotidianamente ospitata su \"il manifesto\" e ripresa su “Lettera22”.\r\n\r\nCasi come quelli vengono denunciati ultimamente da molti attenti analisti: Manlio Dinucci ha scritto un articolo per \"il manifesto\" del 23 febbraio in cui si studiavano le varie implementazioni di missili balistici a lungo e corto raggio presso tutte le potenze che si contendono il controllo globale a suon di testate nucleari, mentre il lavoro svolto da Antonio Mazzeo, insegnante, blogger ed esperto di armamenti, denuncia ogni forma di complicità con regimi messi al bando ufficialmente, ma con cui sotto banco si fanno affari, o addirittura si addestrano in una sorta di Escuela de las America mediterranea (ad Abbasanta in Sardegna, ma per insegnare ai poliziotti birmani la repressione c’è anche l’organizzazione umanitaria Ihil di Sanremo) i peggiori aguzzini per esempio egiziani, istruendo proprio i commilitoni che hanno torturato e assassinato Giulio Regeni. E il ministro Guerini nega tutto, ma Mazzeo lo ha inchiodato su \"Africa Express\", portando date, riferimenti (Fincantieri con le sue fregate – per quanto la lavorazione sia esternalizzata dando lavoro a maestranze a basso costo – e Leonardo con cacciabombardieri e con i Mangusta, oltre agli addestratori), iniziative (la partecipazione entusiasta alla Fiera delle Armi de Il Cairo, ennesima vetrina ipocrita)... progetti (Itepa).\r\n\r\n\r\n\r\nAntonio Mazzeo ha tracciato un quadro che prende in considerazione tutti questi ambiti, documentando come e perché è feroce e inaccettabile eticamente il comportamento dei responsabili italiani dell'esportazione enorme di armi – spesso poi premiati con posti di rilievo e molto ben remunerati (come Minniti nel mondo di Leonardo e anche editorialista di \"la Repubblica\" filoisraeliana diretta da Maurizio Molinari): la vera escalation di armi in fiera.\r\n\r\nMa esistono ancora movimenti e persone inorridite pronte a contrapporsi alle aziende di morte, come avvenne negli anni Settanta quando le maestranze stesse imposero la riconversione delle linee di prodotti militari in merci civili.\r\n\r\n\"Fiere in armi\".","26 Marzo 2021","2021-03-26 00:51:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Egitto-piramide-aereamilitare-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"183\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Egitto-piramide-aereamilitare-300x183.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Egitto-piramide-aereamilitare-300x183.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/Egitto-piramide-aereamilitare.jpeg 705w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Fiere di armi: vergognosi traffici",1616719898,[],[],{"post_content":289,"post_title":293},{"matched_tokens":290,"snippet":291,"value":292},[80,18],"di figure colluse con la \u003Cmark>vendita\u003C/mark> di \u003Cmark>armi\u003C/mark> che promuovendo lo sforzo produttivo","Stiamo assistendo a un'escalation nel rifornimento di mezzi di morte da parte delle potenze – piccole, medie, grandi – e di test su missili balistici, impieghi di nuove macchine belliche in teatri di guerra locali con lo scopo di collaudarle... parallelamente si sta profondendo altrettanto sforzo promozionale da parte di membri del governo e di figure colluse con la \u003Cmark>vendita\u003C/mark> di \u003Cmark>armi\u003C/mark> che promuovendo lo sforzo produttivo della filiera bellica, ne esalta gli effetti: l’uso nei paesi relativamente vicini è rivolto al contenimento dell'immigrazione (spesso con una falsa e strumentale equazione fantasiosa con il terrorismo), collaborando con regimi totalitari e fondati sulla sopraffazione e sull’estrazione da giacimenti controllati da Eni, l’altra preziosa industria nazionale; la \u003Cmark>vendita\u003C/mark> a nazioni lontane e sotto embargo invece è possibile attraverso triangolazioni con paesi terzi o impiantando società in un paese con minori scrupoli ancora che fabbrica usando brevetti e know-how, smerciando direttamente a massacratori. 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Con Alessandro Ferretti abbiamo infatti discusso in merito alla posizione del rettore di Unito e dei margini e degli spazi da poter investire in qualità di corpo docente che vuole sostenere il movimento studentesco.\r\n\r\nInfine, abbiamo sentito una studentessa romana del coordinamento dei collettivi della Sapienza per lanciare il weekend del 1-2-3 giugno a Roma dove verrà costruito un momento di mobilitazione nazionale di tutte le occupazioni studentesche per la Palestina.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/INfo-gio-Fisica-2024_05_23_2024.05.23-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","26 Maggio 2024","2024-05-26 12:45:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_5951705700587652085_y-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"203\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_5951705700587652085_y-300x203.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_5951705700587652085_y-300x203.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_5951705700587652085_y-1024x692.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_5951705700587652085_y-768x519.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/photo_5951705700587652085_y.jpg 1170w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Info da Fisica occupata: la complicità delle istituzioni universitarie nell'industria bellica e la posizione del Rettore Geuna.",1716727538,[317,318,319],"http://radioblackout.org/tag/accordi/","http://radioblackout.org/tag/fisica/","http://radioblackout.org/tag/intifada-studentesca/",[321,322,323],"accordi","fisica","intifada studentesca",{"post_content":325},{"matched_tokens":326,"snippet":327,"value":328},[80,18],"dalla redazione in merito alla \u003Cmark>vendita\u003C/mark> di \u003Cmark>armi\u003C/mark> da parte del governo italiano","In questa puntata dell'info del giovedì in diretta dal dipartimento di Fisica occupato all'interno del movimento Intifada Studentesca, abbiamo approfondito alcuni temi all'ordine del giorno della protesta.\r\n\r\nInnanzitutto con uno studente di Fisica abbiamo affrontato le ragioni e le rivendicazioni dell'occupazione ripartendo dai comunicati scritti dagli studenti e dalla studentesse.\r\n\r\nAttraverso l'intervento di Duccio Facchini, direttore di Altraeconomia, abbiamo approfondito l'inchiesta portata avanti dalla redazione in merito alla \u003Cmark>vendita\u003C/mark> di \u003Cmark>armi\u003C/mark> da parte del governo italiano a Israele nonostante le dichiarazioni del ministro Crosetto di aver interrotto il flusso di armamenti.\r\n\r\nGrazie alla partecipazione di alcuni docenti e ricercatori di Fisica, come Francesco Sylos Labini dirigente di ricerca presso il Centro di Ricerca Enrico Fermi a Roma, con il quale abbiamo affrontato la questione della spesa militare e della non indipendenza della scienza da questi temi. 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Lo abbiamo già sentito la scorsa settimana. Lo risentiamo oggi per discutere dell'agire il conflitto per l'autogestione.\r\n\r\n \r\n\r\nL'ultima strage negli Stati Uniti è stata fatta il 2 ottobre scorso in una discoteca di Las Vegas. Le stragi negli Stati Uniti suscitano sempre grande attenzione mediatica, perché siamo – ancora – nel cuore dell'impero. Ma non solo. Queste stragi riaprono ogni volta il dibattito sulla libera vendita delle armi. In prima fila sul fronte proibizionista tanta parte della sinistra statalista, che vorrebbe che le armi le tenessero in mano solo poliziotti e soldati. Ne parliamo con Lorenzo, autore di diversi articoli sull'argomento.\r\n\r\n \r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ottobre\r\n\r\n\r\nore 21\r\n\r\n\r\ncorso Palermo 46\r\n\r\n\r\nLe case fuorilegge \r\n\r\n\r\n…e chi ci vive, costruendo – anche – utopia concreta \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nNe parliamo con l'antropologo Andrea Staid, autore del libro “Abitare illegale. 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Me. Una fabbrica autogestita a Salonicco\r\n\r\n \r\n\r\nserata informativa e\r\nDistribuzione di saponi, detersivi autoprodotti nella Vio.Me occupata\r\n\r\n \r\nLe riunioni della federazione anarchica torinese sono aperte a tutti gli interessati e si svolgono ogni giovedì alle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","13 Ottobre 2017","2018-10-17 22:58:46","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/10/2017-10-12-manif-fat-donne-anar-200x110.jpg","Anarres del 13 ottobre. Voci di donne arabe. Donne anarchiche in Spagna. Case fuorilegge. 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Anche in streaming http://radioblackout.org/streaming/\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n2017 10 13 anarres1\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n2017 10 13 anarres2\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n2017 10 13 anarres3\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n2017 10 13 anarres4\r\n\r\n \r\n\r\nIn questa puntata:\r\n\r\n \r\n\r\nVi proponiamo un'intervista ad Hamid Zanaz, comparsa sull'ultimo numero di Arivista, che prende le mosse dal suo libro “La nostra rivoluzione. Voci di donne arabe”. \r\n\r\n \r\n\r\nPioniere e rivoluzionarie – Donne anarchiche in Spagna dalla rivoluzione sociale alla resistenza al franchismo...\r\n\r\n \r\n\r\nEulalia Vega ci parla del suo libro, appena uscito per le edizioni Zero in Condotta, che presenterà a Torino la prossima settimana.\r\n\r\n \r\n\r\nQuesta sera sarà con noi l'antropologo Andrea Staid, autore di Abitare illegale, etnologia del vivere ai margini in Occidente. Lo abbiamo già sentito la scorsa settimana. Lo risentiamo oggi per discutere dell'agire il conflitto per l'autogestione.\r\n\r\n \r\n\r\nL'ultima strage negli Stati Uniti è stata fatta il 2 ottobre scorso in una discoteca di Las Vegas. Le stragi negli Stati Uniti suscitano sempre grande attenzione mediatica, perché siamo – ancora – nel cuore dell'impero. Ma non solo. Queste stragi riaprono ogni volta il dibattito sulla libera \u003Cmark>vendita\u003C/mark> delle \u003Cmark>armi\u003C/mark>. In prima fila sul fronte proibizionista tanta parte della sinistra statalista, che vorrebbe che le \u003Cmark>armi\u003C/mark> le tenessero in mano solo poliziotti e soldati. Ne parliamo con Lorenzo, autore di diversi articoli sull'argomento.\r\n\r\n \r\n\r\nProssimi appuntamenti:\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 13 ottobre\r\n\r\n\r\nore 21\r\n\r\n\r\ncorso Palermo 46\r\n\r\n\r\nLe case fuorilegge \r\n\r\n\r\n…e chi ci vive, costruendo – anche – utopia concreta \r\n\r\n \r\n\r\n\r\nNe parliamo con l'antropologo Andrea Staid, autore del libro “Abitare illegale. Etnografia del vivere ai margini in occidente”, docente alla NABA\r\n\r\n \r\n\r\ncase occupate, costruite sugli alberi in Germania, accampamenti rom e sinti, le case autocostruite in Spagna, eco villaggi, comuni, wagenplatz, squatt, nomadi…\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 20 ottobre \r\n\r\n\r\nore 21\r\n\r\n\r\ncorso Palermo 46\r\n\r\n\r\nEulalia Vega delle università di Lleida e Trieste presenta il suo libro:\r\n\r\n\r\n“Pioniere e rivoluzionarie – Donne anarchiche nella Spagna (1931-1975)”\r\n\r\n\r\nDalla rivoluzione sociale alla resistenza al franchismo...\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSabato 28 ottobre\r\n\r\n \r\n\r\nore 20\r\n\r\n\r\ncorso Palermo 46\r\n\r\n\r\ncena benefit lotte sociali – menù vegetariano/vegano\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nSabato 4 novembre\r\n\r\n\r\nore 15\r\n\r\n\r\nquattro passi contro il militarismo\r\n\r\n\r\npasseggiata con lunghe soste da piazza Statuto a piazza Castello\r\n\r\n\r\nnel giorno che il governo celebra la festa degli assassini in divisa con una cerimonia militarista\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 10 novembre\r\n\r\n\r\nore 21\r\n\r\n\r\ncorso Palermo 46\r\n\r\n\r\nVio. Me. Una fabbrica autogestita a Salonicco\r\n\r\n \r\n\r\nserata informativa e\r\nDistribuzione di saponi, detersivi autoprodotti nella Vio.Me occupata\r\n\r\n \r\nLe riunioni della federazione anarchica torinese sono aperte a tutti gli interessati e si svolgono ogni giovedì alle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":403,"snippet":404,"value":404},[246],"Anarres del 13 ottobre. Voci di donne arabe. Donne anarchiche in Spagna. 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Districarsi nella complessità del contesto nazionale e internazionale non è facile, è però fondamentale riconoscere che quelli che vediamo oggi sono i frutti di una crisi economica che accelera da decenni.\r\n\r\nIn nome del principio di austerità vengono meno politiche materiali e redistributive, avendo ogni anno una grande mole di debito pubblico da alimentare. La finanziaria del Governo Meloni è una legge di tagli, non di redistribuzione. Redistribuire non è possibile in questo contesto politico, la destra fascista è capo di un governo di classe, dominante, che non ha alcuna intenzione di sovvertire l’ordine di mercato.\r\n\r\nFa da sfondo l’economia di guerra. I dati sono allarmanti: aumento di più di due miliardi nella Difesa con la vendita di armi e munizioni che supera il 10 %. La Germania censisce e struttura la costruzione di nuovi bunker e teme entro il 2030 uno scontro diretto tra Russia e Nato.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/F_m_26_11_Approfondimento-sulla-finanziaria-con-Francesco-Schettino_1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nNella seconda parte dell’approfondimento ci occupiamo più nel dettaglio della situazione italiana.\r\n\r\nIl Sistema Sanitario Nazionale necessità di 3 miliardi di incremento per una tenuta minima, contro gli 1,2 sbloccati dal governo Meloni. La scuola subisce il taglio di più di 5.000 insegnanti e più di 2.000 personali ATA. La riforma Bernini standardizza il precariato universitario. Continua il blocco del turn-over nelle assunzioni nella Pubblica Amministrazione.\r\n\r\nPer chi lavora è oggettivo osservare l’erosione un’ultima parte del suo salario, oltre alla paga netta e i contributi pensionistici. Il riferimento è ai servizi pubblici, oggi sempre più difficoltosi da usufruire, in particolare per la sanità, il cui mercato privato è in vertiginosa crescita. Rivolgersi a essi ha costi importanti, che impattano per forza di cose sull’economia delle persone.\r\n\r\nIn questo schema il governo fascista al potere in Italia si sta muovendo con il più nostalgico dei mezzi a sua disposizione per la tutela del capitale e della classe dominante: l’esercizio del potere con modalità coercitive e non democratiche. 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Alle ore 7:30 è in programma un picchetto al Campus Luigi Einaudi contro tagli, Riforma Berini, guerre e precarietà.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/F_m_26_11_Approfondimento-sulla-finanziaria-con-Francesco-Schettino_3-lancio-sciopero-generale.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nI testi citati durante l’intervista sono:\r\n\r\n \tLa fabbrica del falso. Strategie della menzogna nella politica contemporanea di Vladimiro Giacchè, DeriveApprodi, 2011.\r\n \tOperazione austerità. Come gli economisti hanno aperto la strada al fascismo di Clara E. Mattei, Einaudi, 2022\r\n \tL'economia è politica. Clara E. Mattei, Fuoriscena, 2023","28 Novembre 2024","2024-11-28 10:25:31","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/taglisutagl@-200x110.png","frittura mista|radio fabbrica 26/11/2024",1732789531,[445],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[447],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":449},{"matched_tokens":450,"snippet":451,"value":452},[80,18],"miliardi nella Difesa con la \u003Cmark>vendita\u003C/mark> di \u003Cmark>armi\u003C/mark> e munizioni che supera il"," \r\nAnalisi spietata della Legge finanziaria e le motivazioni dello sciopero generale del 29 novembre\r\nPer questo approfondimento unico ci accompagnano in diretta le voci di Dario Fontana, sociologo e ricercatore, e Francesco Schettino,\r\n docente di Economia presso l’Università della Campania e redattore di Radio Grad.\r\nNella prima parte dell’approfondimento ci concentriamo sul contesto economico della riforma: fine degli aiuti del PNRR, economia in stagnazione, nuovo patto di stabilità europeo all’orizzonte, economia di guerra. 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Prendiamo spunto da questa vicenda per parlare con Rolando da Guerra, compagno che vive da tanti anni a Barcellona ,delle attività dei GAL ,squadroni della morte creati dal ministro degli interni del governo Gonzalez contro gli indipendentisti baschi,l'impunità riservata ai torturatori ,la natura della transizione spagnola,le complicità dello stato francese , il ruolo che ebbero nella repressione i neofascisti italiani in Spagna ,la memoria storica della guerra civile spagnola e le responsabilità del fascismo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/BASTIONI-PAESI-BASCHI-rolando.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","1 Aprile 2023","2023-04-01 11:47:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 30/03/2023- TURCHIA VERSO LE ELEZIONI PRESIDENZIALI ,ERDOGAN RITROVA RUSSIA E SIRIA-ISRAELE LE MANIFESTAZIONI CONTRO LA RIFORMA DEL GOVERNO DIMENTICANO L'OCCUPAZIONE MILITARE DEI TERRITORI PALESTINESI-PAESE BASCO DOPO 39 ANNI RIAPPAIONO I FANTASMI DEL G.A.L. 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Prendiamo spunto da questa vicenda per parlare con Rolando da Guerra, compagno che vive da tanti anni a Barcellona ,delle attività dei GAL ,squadroni della morte creati dal ministro degli interni del governo Gonzalez contro gli indipendentisti baschi,l'impunità riservata ai torturatori ,la natura della transizione spagnola,le complicità dello stato francese , il ruolo che ebbero nella repressione i neofascisti italiani in Spagna ,la memoria storica della guerra civile spagnola e le responsabilità del fascismo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/04/BASTIONI-PAESI-BASCHI-rolando.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[479],{"field":109,"matched_tokens":480,"snippet":476,"value":477},[80,18],{"best_field_score":212,"best_field_weight":213,"fields_matched":333,"num_tokens_dropped":48,"score":334,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":48},{"document":483,"highlight":503,"highlights":523,"text_match":533,"text_match_info":534},{"comment_count":48,"id":484,"is_sticky":48,"permalink":485,"podcastfilter":486,"post_author":344,"post_content":487,"post_date":488,"post_excerpt":489,"post_id":484,"post_modified":490,"post_thumbnail":491,"post_title":492,"post_type":388,"sort_by_date":493,"tag_links":494,"tags":501},"8146","http://radioblackout.org/podcast/riforma-militare-piu-guerre-e-affari-per-tutti/",[],"Il ministro/ammiraglio Di Paola ha presentato la legge delega per la riforma militare. Tradotto dal formale al concreto significa che la proposta del ministro non è che un canovaccio genericissimo sul quale il governo vuole una delega in bianco. L'ex comandante militare della Nato ha parlato di \"una riforma strutturale, profonda che nasce dall'esigenza di tener conto del nuovo scenario internazionale pur nell'ambito della difficoltà di reperire risorse finanziarie\" dovuta alla crisi.\r\nLa riforma prevede una riduzione del personale – civile e militare – della Difesa e un incremento nelle spese per armamenti e “missioni all’estero”. Gran clamore ha fatto la notizia che l’Italia acquisterà “solo” 90 cacciabombardieri F35, anziché i 135 previsti inizialmente. Peccato che la spesa non diminuirà, perché l’aumento contestuale del prezzo di questi aerei fa sì che il costo per la collettività resti invariato.\r\nPer quanto riguarda la riduzione di spesa per il personale siamo di fronte al classico gioco delle tre carte: sposto di qua, sposto di là e alla fine non sai dove ho messo la carta con il fante in tenuta di guerra. Ormai da molti anni le forze armate sono impiegate sul fronte interno: militarizzazione di zone colpite da alluvioni e terremoti, sorveglianza di strade e centri di detenzione, utilizzo nelle aree dichiarate strategiche, per bloccare le lotte sociali e territoriali contro discariche, inceneritori, Tav. I costi della guerra interna vengono spostati su altri dicasteri, ma, il risultato non cambia. Anzi. Nei prossimi anni dobbiamo attenderci un sempre maggiore attivismo sul fronte “interno”.\r\nC’è una effettiva riduzione del personale inoperativo, ma la spesa nemmeno in questo caso si riduce perché le risorse vengono spostate per rendere più mortalmente efficaci i nostri “ragazzi” in gita di guerra all’estero.\r\nÈ previsto anche una sorta di ruolo imprenditoriale delle forze armate nell’acquisto e vendita di sistemi d’arma. Non più solo la cessione di vecchie armi da rottamare, ma commercio delle ultime e più sofisticate tecnologie di morte.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Stefano Raspa del Comitato contro Aviano 2000 di Pordenone.\r\n\r\nAscolta l’intervista: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/04/2012-04-08-stefano-riforma-militare.mp3|titles=2012 04 08 stefano riforma militare]\r\n\r\nscarica l’audio","15 Aprile 2012","Il ministro/ammiraglio Di Paola ha presentato la legge delega per la riforma militare. 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Peccato che la spesa non diminuirà, perché l’aumento contestuale del costo di questi aerei fa sì che il costo per la collettività resti invariato. \r\nPer quanto riguarda la riduzione di costo per il personale siamo di fronte al classico gioco delle tre carte: sposto di qua, sposto di là e alla fine non sai dove ho messo la carta con il fante in tenuta di guerra. Ormai da molti anni le forze armate sono impiegate sul fronte interno: militarizzazione di zone colpite da alluvioni e terremoti, sorveglianza di strade e centri di detenzione, utilizzo nelle aree dichiarate strategiche, per bloccare le lotte sociali e territoriali contro discariche, inceneritori, Tav. I costi della guerra interna vengono spostati su altri dicasteri, ma, il risultato non cambia. Anzi. 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Tradotto dal formale al concreto significa che la proposta del ministro non è che un canovaccio genericissimo sul quale il governo vuole una delega in bianco. L'ex comandante militare della Nato ha parlato di \"una riforma strutturale, profonda che nasce dall'esigenza di tener conto del nuovo scenario internazionale pur nell'ambito della difficoltà di reperire risorse finanziarie\" dovuta alla crisi.\r\nLa riforma prevede una riduzione del personale – civile e militare – della Difesa e un incremento nelle spese per armamenti e “missioni all’estero”. Gran clamore ha fatto la notizia che l’Italia acquisterà “solo” 90 cacciabombardieri F35, anziché i 135 previsti inizialmente. 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Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/2021-11-12-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: \r\n\r\nLa scure di Lamorgese\r\nIl governo va dritto sulla sua strada nel difendere la produzione, circolazione e vendita delle merci ad ogni costo. Il sabato pomeriggio deve essere bruciato sull’altare del consumo.\r\nNiente deve ostacolare lo shopping.\r\nAncora una volta lo Stato di emergenza viene usato per limitare o impedire la libertà di manifestare.\r\nTutti nei negozi e nei supermercati, affollati e di libero accesso per tutti, vaccinati e non vaccinati. Tutti stipati sugli autobus che portano in centro, vaccinati e non vaccinati.\r\nChi invece manifesta in centro, all’aria aperta diventa il pericolo numero uno da relegare in periferia o obbligare ad una manifestazione statica.\r\nL’utilizzo dello stato di emergenza sanitaria per comprimere la libertà di stare in piazza contro il governo è stato il carattere distintivo della democrazia al tempo del Covid.\r\nOggi, quando la grande macchina del produci, consuma, crepa viaggia a pieno regime, l’ultima circolare di Lamorgese è l’ultima atroce beffa. Ancora una volta il virus circola e uccide, mentre la libertà di denunciare le politiche criminali del governo viene limitata in nome della lotta al virus!\r\nUn uroboro che continuerà a mordersi la coda, celebrando l’eterno ritorno dell’eguale, finché non si svilupperanno movimenti capaci di mettere al centro la questione sociale.\r\nNe abbiamo parlato con Francesco\r\n\r\n“Kropotkin.” è un inedito di Luigi Fabbri dato alle stampe per i tipi di Zero in Condotta. Un'appassionata e appassionante introduzione alle idee e alla vita dell'anarchico Pëtr Kropotkin, in occasione del centesimo anniversario della morte.\r\nCe ne ha parlato Selva Varengo, curatrice del testo.\r\n\r\nVerso il corteo antimilitarista del 20 novembre a Torino\r\nLotte antimilitariste in Sicilia: dal Muos alla base di Sigonella.\r\nNe abbiamo parlato con Pippo Gurrieri del movimento No Muos\r\n\r\nTutti gli uomini della Fondazione Leonardo sistemi d’arma, intelligence e C.\r\nLa Fondazione Leonardo MED-OR è l’ultimo coniglio uscito dal cappello dei produttori di armi e della politica istituzionale, trasversalmente da sinistra a destra.\r\nA capo dell’ufficio immagine, una vecchia conoscenza, l’ex ministro dell’Interno Minniti. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nSabato 20 novembre\r\nCorteo antimilitarista\r\nore 14,30 Porta Palazzo – Corso Giulio Cesare angolo via Andreis\r\nContro i mercanti d’armi, le fabbriche di morte e le basi militari\r\nContro l’Aerospace & defence meetings\r\nContro la spesa di guerra e le missioni militari all’estero\r\nContro il colonialismo tricolore, boicottiamo l’ENI\r\nContro la guerra ai migranti e ai poveri\r\nContro la violenza sessista di ogni esercito\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere\r\n\r\nSabato 27 novembre\r\nGiornata contro la violenza sessista degli eserciti\r\nPunto info al Balon dalle 10,30\r\n\r\nMartedì 30 novembre\r\nPresidio di lotta di fronte all’ingresso dell’Oval, che ospita la ottava edizione dell’Aerospace and defence meeting – mostra mercato dell’industria bellica aerospaziale. Dalle 12,30 \r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","18 Novembre 2021","2021-11-18 19:54:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/nclb_color-blu-200x110.jpg","Anarres del 12 novembre. La scure di Lamorgese. Kropotkin secondo Luigi Fabbri. 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Risorse idriche prosciugate, terreno impoverito, rifiuti, metalli e altre sostanze tossiche derivanti dall'utilizzo, da parte di Israele, di armi non convenzionali: sono solo alcuni degli effetti ambientali devastanti che interessano quella sottile striscia di terra sul Mediterraneo che dal 1948 è teatro di invasioni, violente confische ed estrazione di risorse per incontrare le esigenze di una nazione con mire di potere e ricchezza. Abbiamo ripercorso brevemente gli effetti ambientali delle attività espansive di Israele qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/israele.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nL’attuale gestione delle risorse (idriche, minerarie, alimentari, ecc.) di molti governi e aziende private punta sempre di più ad elevati standard di tecnologizzazione e automazione, munendosi di mezzi ed infrastrutture avanzate come IA, 5G e blockchain. Un esempio nel campo dell’industria agroalimentare è quello della collaborazione tra un laboratorio di panificazione italiano con Vodafone e IBM. Cosa c’entra il pane con queste aziende delle comunicazioni e delle nuove tecnologie? L’innovativa unione promette di monitorare da remoto tutti i passaggi della filiera: dalla coltivazione nel campo e lievitazione, fino alla vendita al cliente. Questo tipo di progetti riduce ancora una volta le qualità di autonomia, genuinità, conoscenza e capacità che da sempre caratterizzano la produzione tradizionale del pane, con la scusa di una migliore (smart) gestione delle risorse idriche, dei pesticidi, e così via. Una filiera così gestita è anche altamente sorvegliata e regolamentata, escludendo possibilità diverse e informali di produzione del cibo.\r\n\r\nMa è vero che la tecnologizzazione e virtualizzazione della società rappresenta una svolta ecologica? Per capirlo abbiamo analizzato quanta energia assorbono e quante emissioni producono i nostri “gesti tecnologici” più quotidiani. E’ facile scoprire che il mondo virtuale è molto più materiale (ed inquinante) di quanto si pensi comunemente.\r\n\r\nAscolta l’audio qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/pane-smart.mp3\"][/audio]","20 Maggio 2021","2021-05-20 15:32:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/guerra_acqua_gaza-200x110.jpg","Sulla gestione delle risorse, dalla strategia israeliana alla smart agricolture",1621524764,[],[],{"post_content":575},{"matched_tokens":576,"snippet":577,"value":578},[18],"da parte di Israele, di \u003Cmark>armi\u003C/mark> non convenzionali: sono solo alcuni","La ripresa del conflitto arabo-israeliano è legata all'ennesima invasione delle terre palestinesi da parte di una nazione dalle chiare mire espansioniste: questo ci ricorda che la questione tra Israele e Palestina è innanzitutto una questione di terra e risorse.\r\nIsraele si presenta come sapiente amministratore di una terra altrimenti lasciata a se stessa da un popolo incapace di far fruttare ciò che possiede; in realtà, l'impatto della colonizzazione israeliana lascia segni profondissimi sul territorio e sulle persone che vi abitano. Risorse idriche prosciugate, terreno impoverito, rifiuti, metalli e altre sostanze tossiche derivanti dall'utilizzo, da parte di Israele, di \u003Cmark>armi\u003C/mark> non convenzionali: sono solo alcuni degli effetti ambientali devastanti che interessano quella sottile striscia di terra sul Mediterraneo che dal 1948 è teatro di invasioni, violente confische ed estrazione di risorse per incontrare le esigenze di una nazione con mire di potere e ricchezza. Abbiamo ripercorso brevemente gli effetti ambientali delle attività espansive di Israele qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/israele.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nL’attuale gestione delle risorse (idriche, minerarie, alimentari, ecc.) di molti governi e aziende private punta sempre di più ad elevati standard di tecnologizzazione e automazione, munendosi di mezzi ed infrastrutture avanzate come IA, 5G e blockchain. Un esempio nel campo dell’industria agroalimentare è quello della collaborazione tra un laboratorio di panificazione italiano con Vodafone e IBM. Cosa c’entra il pane con queste aziende delle comunicazioni e delle nuove tecnologie? L’innovativa unione promette di monitorare da remoto tutti i passaggi della filiera: dalla coltivazione nel campo e lievitazione, fino alla \u003Cmark>vendita\u003C/mark> al cliente. Questo tipo di progetti riduce ancora una volta le qualità di autonomia, genuinità, conoscenza e capacità che da sempre caratterizzano la produzione tradizionale del pane, con la scusa di una migliore (smart) gestione delle risorse idriche, dei pesticidi, e così via. Una filiera così gestita è anche altamente sorvegliata e regolamentata, escludendo possibilità diverse e informali di produzione del cibo.\r\n\r\nMa è vero che la tecnologizzazione e virtualizzazione della società rappresenta una svolta ecologica? Per capirlo abbiamo analizzato quanta energia assorbono e quante emissioni producono i nostri “gesti tecnologici” più quotidiani. E’ facile scoprire che il mondo virtuale è molto più materiale (ed inquinante) di quanto si pensi comunemente.\r\n\r\nAscolta l’audio qui:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/05/pane-smart.mp3\"][/audio]",[580],{"field":109,"matched_tokens":581,"snippet":577,"value":578},[18],{"best_field_score":535,"best_field_weight":213,"fields_matched":333,"num_tokens_dropped":48,"score":559,"tokens_matched":24,"typo_prefix_score":48},6637,{"collection_name":388,"first_q":29,"per_page":337,"q":29},["Reactive",586],{},["Set"],["ShallowReactive",589],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fPm8xnGrmtOPZeL11eKOD57R7_GljNJU6HCu75uPq2YE":-1},true,"/search?query=vendita+armi"]