astensionismo

Nel nuovo Europarlamento potrebbe delinearsi una sostanziale continuità. La cosiddetta maggioranza Ursula, formata da popolari, socialdemocratici e liberali mantiene la maggioranza dei seggi, con la Von Der Leyen che si ricandida al bis alla Commissione UE. Ppe, Socialisti e Renew si attestano attorno ai 400 seggi, in calo ma comunque piuttosto al sicuro rispetto alla […]

Proviamo a fare un bilancio delle elezioni politiche del 25 settembre, il cui esito ha confermato i pronostici della vigilia, consegnando il governo del paese alla coalizione trainata da Fratelli d’Italia. Il partito di Meloni, complice un sistema elettorale maggioritario che premia la coalizione vincente, ha buone prospettive di durare per l’intera legislatura, se non […]

Il panorama politico istituzionale della Republique è mutato radicalmente in pochi mesi. La vittoria di Macron alle presidenziali ha trascinato En Marche ad una netta affermazione al primo turno delle elezioni parlamentari che si sono svolte domenica scorsa. I Republicans restano il secondo partito ma con un netto distacco, sotto al 10% il Partito Socialista, […]

Il centro sinistra vince 11 ballottaggi su 11 nei capoluoghi di Provincia, che si aggiungono ai 5 aggiudicati già al primo turno. Una vittoria secca nei confronti del PDL e della Lega, con cui si giocavano i confronti in questo secondo turno. Il dato più macroscopico è però l’astensione. Al primo turno aveva votato il […]

Il secondo test elettorale, dopo quello friulano, ha confermato e rafforzato la tendenza che ne era emersa: crescita dell’astensionismo, ridimensionamento secco dei consensi al M5S, secca sconfitta della Lega Nord. Dei due maggiori partiti, il PD perde voti ma tiene sulle percentuali, il PDL crolla ai livelli che gli assegnavano i sondaggi prima del ritorno […]

La scorsa settimana si sono svolte le elezioni in Spagna, vinte dai popolari guidati da Mariano Rajoy. Più che una vittoria dei popolari è stata una sconfitta dei socialisti, che in molte regioni, comprese quelle tradizionalmente di sinistra come la Catalogna e l’Andalusia, sono stati battuti.
I voti in libera uscita solo in piccola parte sono confluiti nel paniere dei popolari, che governeranno con ampia maggioranza solo grazie ad una legge elettorale di tipo maggioritario. In Catalogna e nelle zone basche, sono diventati primo partito due formazioni regionaliste, una moderata in Catalogna ed una radicale nel paese basco.
In netta crescita l’astensionismo, cui fa da contrappunto un movimento sociale vivace, che sempre più attua forme di democrazia diretta ed azione politica e sociale anti istituzionale.
In Catalogna il movimento di “Los Indignados”, detto anche M15 dalla data di inizio delle prime accampate, ha compiuto azioni molto radicali.
Le prime assemblee si sono subito diffuse nei quartieri, dove sono partite iniziative come l’occupazione di abitazioni sfitte per i senza casa.
A Barcellona Los Indignados hanno circondato il palazzo della Generalitad, il governo regionale catalano, rendendo complesso l’accesso all’edificio nel giorno che andava ai voti la proposta di tagli alla spesa sociale.

Ne abbiamo parlato con Claudio Venza, che insegna storia della Spagna contemporanea a Trieste, ma trascorre parte dell’anno a Barcellona, dove lo abbiamo intervistato.


Radio Blackout 105.25

One station against the nation

Current track
TITLE
ARTIST