Cioccolato amaro per donne e bambini in Costa d’Avorio
Scritto dadjsu 2 Dicembre 2013
E’ il titolo di un volantino distribuito domenica 1 dicembre allo stand della Costa d’Avorio alla fiera Cioccolatò in piazza S.Carlo a Torino.
Di seguito il testo:
Secondo varie fonti la Costa d’Avorio esporta almeno il 35% del cacao mondiale, e nel paese sono presenti le maggiori multinazionali straniere (Nestlè, Mars, Mondelez, Danone etc.). Queste multinazionali si sono sempre servite del lavoro dei bambini, come denunciato dal documentario The dark side of chocolate (2010) del regista danese Miki Mistrati. Negli ultimi anni grazie alla pressione dell’opinione pubblica queste industrie hanno dichiarato di voler migliorare la condizione del lavoro nelle piantagioni, ma ben poco è stato fatto finora, come descritto in un altro documentario, Shady Chocolate (2012), sempre di Miki Mistrati, prosecuzione del primo lavoro. Secondo l’ONG Oxfam, attualmente la paga delle donne impegnate nelle piantagioni in Costa d’Avorio è inferiore ai due dollari al giorno.
In Costa d’Avorio c’è un governo illegittimo salito al potere nel 2011 con l’appoggio di un sanguinoso intervento militare della Francia (operazione Liocorne), condotto soprattutto contro l’etnia Wè. L’attuale governo obbedisce agli interessi delle multinazionali straniere, le quali in cambio gli concedono le briciole dei loro profitti.
Sta a noi denunciare questo sfruttamento, informarci e consumare il cioccolato in maniera equa e sostenibile per aiutare la causa dei nostri fratelli e sorelle africani, donne e bambini al lavoro nelle piantagioni in Costa d’Avorio.
BASTA CON LO SFRUTTAMENTO NEO-COLONIALE!
I PROVENTI DEL CACAO AFRICANO
DEVONO ANDARE AI LAVORATORI AFRICANI!
Centro Documentazione via Saluzzo 13 Torino – aperto ogni venerdi dalle 18 alle 20
africawithoutborders.wordpress.com
Twitter: @free2africa
Ascolta l’approfondimento andato in onda su Radio Blackout, corredato da un brano live dell’artista ivoriano ribelle Alpha Blondy: