Ucraina: la crisi precipita
Scritto dainfosu 21 Gennaio 2014
La crisi Ucraina sta precipitando tra l’incapacità dell’Europa di avere una posizione coerente (prima appoggia l’opposizione e ora inizia a temere per una situazione che rischia di andare fuori controllo) e le pressioni statunitensi, interessate ad allargare la Nato ad Est in funzione anti-russa
Intanto è salito a 120 il numero dei poliziotti ucraini feriti negli scontri con i manifestanti antigovernativi che continuano senza sosta a Kiev dal primo pomeriggio di domenica. Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov ha detto che i governi europei stanno dando un sostegno vergognoso all’opposizione. ”La situazione – ha aggiunto – sta sfuggendo di mano”. La partita che si gioca è grossa. Per il momento la Russia non ha preso posizioni forti mentre gli Usa continuano il loro interessato appello a rispettare la libertà di manifestazione.
Le parti più attive nelle mobilitazioni, specie dove si tratta di scontri con le forze dell’ordine, sembrererebbe egemonizzata da settori dell’estrema destra ultra-nazionalista con forti legami con le curve degli stadi.
Ne abbiamo parlato con Giulietto Chiesa, esperto del mondo post-sovietico
Per una diversa prospettiva sulle mobilitazione e le possibilità aperte dal processo insorgente, segnaliamo questo contributo dell’attivista russo ILYA BUDRAITSKIS: Ucraina: giorni di decisioni, giorni di lotte