Istat: 10 milioni di poveri

Scritto dasu 15 Luglio 2014

povertàIn Italia ci sono 10.048.000 di persone che vivono in condizioni di povertà relativa, pari al 16,6% della popolazione. Tra questi oltre 6 milioni (6.020.000) sono poveri assoluti, cioè non riescono ad acquistare beni e servizi per una vita almeno dignitosa (9,9%). È quanto ha rivelato l’Istat nel report sulla povertà in Italia.
Nel 2012 i poveri assoluti erano l’8% della popolazione (4.814.000). Nel 2013 tra le famiglie l’incidenza della povertà assoluta è aumentata dal 6,8% al 7,9%. In Italia sono coinvolte circa 303 mila famiglie e 1 milione 206 mila persone in più rispetto all’anno precedente.
Il Sud ci restituisce il dato di oltre tre milioni di persone che vivono una situazione che L’ISTAT definisce di “povertà assoluta”. L’aumento registrato nel Mezzogiorno è dal 9,8% al 12,6%. Tra il 2012 e il 2013 l’incidenza di povertà relativa tra le famiglie è stabile (dal 12,7% al 12,6%), ma l’incidenza di povertà assoluta è aumentata, specie al Sud: sono poveri in maniera assoluta 725 mila persone in più tra quelle che vivono nel Mezzogiorno. Nel 2012 i poveri assoluti al Sud erano 2.347.000, nel 2013 3.072.000.
Oltre 1,4 milioni di poveri under 18. Rispetto ai dati del 2013 sono in aumento anche i minori che vivono in condizioni di povertà assoluta: sono il 13,8% del totale, pari a 1 milione 434 mila persone. Il dato è peggiorato rispetto al 2012 quando gli under 18 poverissimi erano 1 milione 58 mila (10,3% del totale).
Stanno peggio anche gli anziani (i poveri assoluti sono 888 mila, il 7% della popolazione di riferimento), soprattutto se vivono con un altro anziano. Nel 2012 l’incidenza si fermava a 5,8%. La povertà assoluta continua ad aumentare tra le famiglie con tre o più componenti e soprattutto tra quelle con figli, in particolare se minori (dall’8,9% al 12,2%). Altro dato importante è che la drammaticità della condizione nelle famiglie è gradata secondo il livello di studio del capofamiglia (più è basso, più la situzione si aggrava).

Insomma sembra trovare conferma l’ultimo rapporto Caritas, che peraltro aveva il pregio di confrontare i dati degli ultimi anni, confermando un raddoppio della povertà in cinque anni, ovvero a partire dalla crisi finanziaria del 2008.

Ne parliamo con Renato Strumia, segretario nazionale dei bancari della Cub, amico e collaboratore di Radio Blackout.

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