Napoli, lo Stato uccide ancora: morte di un ragazzo di 17 anni
Scritto dainfosu 8 Settembre 2014
Napoli, ancora una morte di Stato, ancora un carabiniere che uccide un ragazzo e ancora la storia del colpo di pistola partito accidentalmente.
Venerdì notte, Davide, un ragazzo di 17 anni del rione Traiano, è in motorino con altri due amici. Ad un posto di blocco il motorino non si ferma, i carabinieri inseguono il mezzo su cui viaggiano i tre ragazzi, lo speronano, i giovani cadono e finiscono a terra. Davide, che non ha ancora 17 anni, viene ammazzato da un carabiniere con un colpo in pieno torace, al cuore. Muore in strada. In seguito, già senza vita, verrà pure ammanettato. La rabbia del quartiere, della famiglia, di amici e amiche, è grandissima.
Abbiamo parlato questa mattina con Checchino, uno dei fondatori di ACAD (Associazione contro gli abusi in divisa) che sta dando alla famiglia appoggio legale e sta raccogliendo informazioni ed elementi utili per quello che si preannuncia un nuovo processo nel corso del quale, invece di mettere sotto accusa l’ennesimo uomo in divisa che ammazza un ragazzo, verrà coperta di fango la vita di Davide, dei suoi famigliari, di un intero quartiere. Ma questa volta la risposta è stata da subito determinata e le mobilitazioni non saranno facili da gestire per quelle forze dell’ordine, istituzioni e poteri che subito, in questi casi, si coprono ed assolvono a vicenda. Il tempo dell’impunità garantita per gli assassini in divisa sta finendo e le persone, i ragazzi, le ragazze, i famigliari e gli amici sono pronti a lottare fino in fondo.
Ascolta l’intervista