Microfisica dell’omo-transfobia e percorsi di liberazione possibile
Scritto dainfosu 6 Giugno 2016
Abbiamo approfondito con Maurizio, del circolo GLBTQ Maurice di Torino, alcune questioni intorno ai fatti di cronaca degli ultimi giorni….dal caso della coppia di donne che proprio in città si è vista ripetutamente respingere la propria richiesta di un alloggio popolare da un funzionario ATC zelante cattolico, che impugnava un inesistente diritto all'”obiezione di coscienza”, a quello dell’aggressione a sfondo omofobo avvenuta vicino ad Alba recentemente. In questo caso è stato uno “stimato” professionista della provicia granda a difendere con mazze e pugni la rispettabilità eterosessuale del figlio, “insidiato” da un uomo con il quale probabilmente aveva una relazione. Un’occasione per analizzare i diversi piani dell’omo-lesbo-transfobia, da quello della violenza diretta, visibile, a quello delle discriminazioni giuridiche e della violenza culturale, che si dà sul piano simbolico-linguistico ( è di oggi infatti la notizia del rapporto della ong Vox-Osservatorio sui diritti, in collaborazione con le università La Sapienza di Roma, Milano e Bari sui contenuti insultanti più utilizzati dagli italiani su Twitter. Non sorprende che i più aggrediti verbalmente, anche sul social, siano donne e persone omosessuali). Da ultimo, un’occasione per ribadire l’importanza di lotte e pratiche che agiscano profondamente anche a livello culturale e simbolico, per cagionare una trasformazione dei rapporti tra i generi e del rapporto col genere, in senso più fluido e meno normativo, che introduca una radicale discontinuità nella quotidianità delle nostre esistenze, quella che non finisce sulle prime pagine dei quotidiani ma che rappresenta il sostrato reale di ogni repressione e, per converso, di ogni liberazione possibile.
Ascolta la diretta con Maurizio del Circolo Maurice GLBTQ