Terremoto: il virtuoso modello emiliano?
Scritto dainfosu 15 Settembre 2016
Dopo la tragedia di Amatrice il governo ha segnalato il modello emiliano come esempio da seguire per la gestione del dopo-catastrofe, dando l’incarico di commissario alla ricostruzione a Vasco Errani, ex-governatore dell’Emilia.
Abbiamo raggiunto ai nostri microfoni Silvia Pitzalis, autrice di “Politiche del disastro. Poteri e contro poteri nel terremoto emiliano”, per cercare di capire se il le soluzioni applicate in Emilia fossero effettivamente prive di criticità ed effettivamente auspicabili.
Il modello Emilia si rivela ben meno rilucente di quello che vorrebbero farci credere. Controllo delle comunità, formattazione delle forme di vita, incertezze nell’accedere ai fondi di ricostruzione: il modello Emilia è un tipo di governo della crisi nella crisi che adatta le soggettività che vivono quei territori alle esigenze della macchina dell’emergenza.
Ma dall’Aquila all’Emilia passando per l’Abruzzo questa sorta d’istituzione totale rappresentata dal dispositivo assistenziale genera anche delle “soggettivazioni contro” che si manifestano in resistenze più o meno attive alla gestione dei corpi terremotati programmata dallo Stato
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