Foibe ed esodo: tra strumentalizzazione ideologica e politica
Scritto dainfosu 10 Febbraio 2017
La commemorazione delle foibe ogni anno infiamma il dibattito, ormai pesantemente infangato dalla strumentalizzazione che l’estrema destra ne ha fatto per legittimare i proprio discorsi di esaltazione dell’identità nazionale. Le istituzioni hanno la colpa di aver indirizzato il “giorno del Ricordo”, istituito nel 2004 e celebrato per la prima volta nel 2005, verso una forzata equiparazione tra Shoah e foibe nel tentativo di arrivare ad un riconoscimento – attraverso le politiche della memoria – di forze politiche contrapposte. Fin dall’inizio il tema delle violenze commesse alla fine del conflitto e dell’esodo di una parte della popolazione italiana dalla Jugoslavia post-bellica viene affrontato, a livello politico e mediatico, con estrema superficialità. Le grossolane semplificazioni, la leggerezza nell’uso delle cifre e delle fonti, hanno prodotto una reazione comprensibilmente esasperata in ambienti culturali legati alla Resistenza. Ma tra tutto questo fango propagandistico è necessario restituire alla memoria un po’ di senso storico, riconoscere il contesto in cui avvengo particolari eventi, tentare di spiegarne le cause e gli effetti. E se si cerca di guardare al passato senza lenti ideologiche che offuschino lo sguardo si potranno conoscere anche le storie di coloro che, fuggiti volontariamente o meno dalla Jugoslavia a fine guerra, sono sbarcati a Torino come profughi e sono stati piazzati in villaggetti costruiti o destinati appositamente a loro. Una specie di ghettizzazione resa possibile dall’aiuto che l’urbanistica dà a chi amministra.
Di questo e di molto altro abbiamo parlato con Eric Gobetti storico specializzato in confine orientale, foibe ed esodo:
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E a sessant’anni circa di distanza dalla realizzazione del villaggio di Santa Caterina in zona Vallette, sotto quelle case da qualche anno si ritrova anche Casapound per celebrare il “giorno del Ricordo”, strumentalizzando viscidamente questa tragedia novecentesca.
Della tre giorni antifascista di risposta che si svolgerà tra venerdì, sabato e domenica nei quartieri di Lucento-Vallette si è già dato approfondimento. Abbiamo fatto però un aggiornamento con Fabrizio rispetto alla presenza in piazza di Casapund. La data della fiaccolata commemorativa non era infatti ancora stata resa pubblica, si è in seguito saputo che Casapound sarà in quartiere stasera intorno alle 18.
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