No Tap, a Melendugno prosegue la lotta contro il gasdotto

Scritto dasu 29 Marzo 2017

Dopo il temporaneo stop dei lavori ottenuto la scorsa settimana grazie alla mobilitazione, ieri mattina la polizia è intervenuta in forze a Melendugno – in provincia di Lecce – per far riprendere a ogni costo l’espianto dei 211 ulivi che dovrebbero lasciare il posto alla costruzione del Tap, l’enorme gasdotto lungo oltre 4000km che vorrebbe collegare l’Azerbaigian all’Italia attraverso il Salento.

 

Fin dalle prime ore del giorno centinaia di persone si sono frapposte coi propri corpi all’intervento delle forze dell’ordine e ai passaggi dei camion incaricati di portare via gli ulivi. Per tutta la giornata si sono alternati blocchi e cariche della polizia, che è più volte intervenuta contro il presidio trascinando via di peso i No Tap o manganellando. Diversi i feriti.

 

Il presidio attorno al cantiere intanto va avanti a oltranza e questa mattina sono ripresi i blocchi e le cariche delle forze dell’ordine contro i No Tap, in una resistenza popolare che si preannuncia lunga.

 

Abbiamo fatto il punto della situazione con Gianluca, No Tap che sta partecipando alla mobilitazione:

gianluca_notap


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