Trento. Doppio attacco a Forza Nuova
Scritto dainfosu 24 Ottobre 2017
Lo scorso sabato quattro antifascisti sono stati arrestati per due iniziative di contestazione spontanea a Forza Nuova, che aveva piazzato un banchetto nel centro cittadino per raccogliere firme contro lo Ius Soli e per propagandare la propria “marcia su Roma” del 28 ottobre.
Attivisti del centro sociale Bruno hanno lanciato vernice contro il gazebo dei fascisti. Erano presenti polizia municipale, digos e ros. Due di loro, Stega e Madda, sono stati arrestati dalla polizia e reclusi in carcere e nella cella di sicurezza della questura.
Stessa sorte è toccata agli anarchici Nasci e Steve, presi e portati via assieme ad un giovane compagno minorenne, durante il tentativo riuscito di buttare giù il banchetto di un’ora dopo.
In serata molti solidali si sono radunati di fronte alla questura e hanno dato vita ad un corteo spontaneo, con blocchi e informazione, che ha girato indisturbato per la città per un paio d’ore. La polizia, in questi mesi sempre in prima linea contro immigrati, poveri, senza casa, abusivi, non si è fatta vedere.
Lunedì mattina i due attivisti del “Bruno” sono stati rilasciati in attesa di processo; i due anarchici hanno scelto il rito abbreviato e sono stati condannati in primo grado a poco più di quattro mesi di reclusione. Ad uno di loro è stato imposto l’obbligo di firma quotidiano, all’altro il divieto di dimora a Trento.
Questa iniziativa si inserisce nel quadro di una fitta campagna di contrasto alle retate e ai controlli di polizia verso i poveri in città e, quando possibile, anche in provincia.
Di seguito un breve stralcio del comunicato diffuso dai compagni degli anarchici arrestati e condannati.
“I fascisti di Forza Nuova stanno cercando di trovare un po’ di agibilità in Trentino, cosí come nel resto di Italia. Dopo gli incendi di Soraga, Lavarone e Roncone alle strutture di “accoglienza” per profughi, cui Forza Nuova ha pubblicamente espresso l’appoggio, non lasciare spazio all’avanguardismo fascista è una necessaria pratica di autodifesa. Agire contro i fascisti e il razzismo organizzato – anche grazie alla polizia – è sempre più urgente.”
Ne abbiamo parlato con un anarchico trentino.
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