Campi vuoti? La fortezza Europa importa migranti
Scritto dainfosu 21 Aprile 2020
ll lockdown, la chiusura delle frontiere, il blocco di buona parte dei voli di linea stanno stravolgendo un’agricoltura che da anni si regge sui braccianti in nero, ricattabili, sottoposti a ritmi di lavoro frenetici e pagati pochissimo.
In questi giorni i media mostrano campi senza lavoratori e imprenditori cui si è rotto il meccanismo dello sfruttamento servile e vorrebbero sussidi dallo Stato.
Le ricette prospettate dai vari governi sono diverse: la Gran Bretagna organizza voli charter in Ungheria e Romania, la Francia prova ad assumere parrucchieri e camerieri disoccupati, in Italia la ministra-bracciante Bellanova vorrebbe mettere al lavoro chi riceve il reddito di cittadinanza o i pensionati. Persone con reddito minimo, che potrebbero “integrare” con il lavoro a paga bassa e super sfruttamento nei campi.
Ma il gioco non è facile e la giostra potrebbe rimanere ferma. I lavoratori immigrati potrebbero non essere disponibili ad un lavoro che in cui rischiano il contagio. Riciclare parrucchieri al lavoro dei campi non è un automatismo semplice, se non nell’immaginazione di chi pensa che tutti i lavori manuali siano intercambiabili.
Ne abbiamo parlato con Antonello Mangano, che sul blog Terre Libere ha pubblicato un’inchiesta
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