L’Italia in guerra: dal porto di Genova alla Fondazione Leonardo Med-Or
Scritto dainfosu 16 Novembre 2021
Un cargo della compagnia saudita Bahri è partito dal porto di Genova, pieno di carri armati statunitensi destinati alla guerra dell’Arabia saudita contro lo Yemen. L’area di attracco è stata pesantemente militarizzata per impedire contestazioni da parte dei lavoratori del porto, resisi protagonisti nel recente passato di scioperi e azioni dirette.
Leonardo, il colosso armiero italiano, ha dato vita alla Fondazione Leonardo Med-Or, un think tank che si colloca tra centro studi e di ricerca, laboratorio di comunicazione e istituto d’investigazione nonché gabinetto strategico diretta emanazione dei produttori d’armi. Un incrocio di interessi volto a costruire una rete fitta che connetta la ricerca universitaria con l’informazione, la progettazione con la politica, rigorosamente in bilico tra destra e sinistra.
“La Fondazione Med-Or nasce per iniziativa di Leonardo Spa nella primavera del 2021 con l’obiettivo di promuovere attività culturali, di ricerca e formazione scientifica, al fine di rafforzare i legami, gli scambi e i rapporti internazionali tra l’Italia e i Paesi dell’area del Mediterraneo allargato fino al Sahel, Corno d’Africa e Mar Rosso (“Med”) e del Medio ed Estremo Oriente (“Or”)” Questa la descrizione della nuova creatura tratta dal sito di Leonardo. La mappa tracciata corrisponde con gli interessi dell’Italia in Africa e medio oriente.
A capo della Fondazione Marco Minniti, ex ministro dell’Interno che, lasciato dopo vent’anni il parlamento, mette a disposizione le sue vaste competenze nel settore. Ne sanno qualcosa i migranti affogati nel Mediterraneo.
Ne abbiamo parlato con Antonio Mazzeo, insegnante, antimilitarista, blogger
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