In tenda davanti alle università contro il caroaffitti
Scritto dainfosu 10 Maggio 2023
La protesta è iniziata una settimana fa per iniziativa di una studentessa del Politecnico di Milano che, stufa di non trovare un alloggio decente, ha montato una tenda davanti all’università cercando di attirare l’attenzione delle istituzioni. Nel giro di poco tempo il presidio si è ingrandito con nuove tende e le sue motivazioni sono state riportate sui vari quotidiani. Dall’inizio di questa settimana si è assistito a un espansione oltre i confini di Milano di azioni contro il caroaffitti: varie tende sono state montate davanti alle università di Roma, Firenze, Bologna, Padova, Cagliari e oggi, mercoledì 10 maggio, anche al Campus Luigi Einaudi a Torino. Gli studenti coinvolti nella protesta chiedono un tavolo di mediazione con il comune e l’università, ma vorrebbero portare le loro proposte anche a livello statale. Sicuramente quello dell’impennata degli affitti non è un problema solo locale ma riguarda le città di tutta la penisola, in particolare quelle interessate da una forte presenza studentesca, e interessa tutti i cittadini. Sono proprio gli studenti uno dei fattori che portano all’aumento dei prezzi, in ragione del fatto che devono trovare un alloggio per poter studiare presso determinate facoltà. Gli studenti vengono anche reputati più disponibili sia ai prezzi elevati che a condizioni abitative impensabili per lavoratori e famiglie. Gli studenti agiscono involontariamente anche sul tessuto cittadino andando a modificare, con la loro presenza, determinate zone che vengono convertite in “studentesche”, cambiando i negozi e la tipologia di alloggi in affitto, non più interi appartamenti ma singole stanze, o addirittura posti letto. A ciò si aggiungono pratice di riqualificazione delle città che passano anche attraverso gli studentati, in particolare quelli privati, con l’obbiettivo di migliorare il profilo di determinati quartieri e, non da ultimo, aumentare il valore degli immobili situati nei pressi di alloggi universitari.
Ne abbiamo parlato con Lorenzo Colombo di Unione Giovani di Sinistra Lombardia: