Gaza: tregua nell’aria

Scritto dasu 22 Novembre 2023

Continuano gli aggiornamenti sul conflitto in Palestina con Michele Giorgio, corrispondente del Manifesto e direttore di Pagine Esteri. Ascolta la diretta:

Nodo centrale di questi giorni è la possibile concessione di una tregua da Israele ad Hamas. Possibilità che fino a qualche settimana fa il governo di Netanyahu rifiutava categoricamente, invocando la desertificazione di Gaza come unica soluzione, ma che è stato costretto ad accettare presumibilmente su pressione internazionale, in particolare degli Stati Uniti di Biden, ben intento a proteggersi dall’attacco dell’opinione pubblica.

La tregua in questione consiste nell’accordo per lo scambio di cinquanta ostaggi israeliani, donne e bambini, in cambio di centocinquanta prigioniere e infanti palestinesi, detenuti nelle carceri Israeliane. Dovrebbe comportare anche un cessate il fuoco per quattro giorni, il tempo di scambiare gli ostaggi e far entrare nella Striscia di Gaza i camion con gli aiuti umanitari.

Netanyahu ha subito precisato che non cesserà il conflitto: «siamo in guerra e continueremo la guerra finché non raggiungeremo i nostri obiettivi», ha ribadito in un messaggio registrato. Gli obiettivi in questione sono la distruzione di Hamas, la restituzione degli ostaggi e far in modo che il popolo palestinese non possa più minacciare Israele.

L’accordo dovrebbe diventare effettivo nelle prossime ventiquattro ore, ma ci sono poche speranze che la tregua possa prolungarsi più a lungo di quanto stabilito.

 


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