Israele a processo

Scritto dasu 12 Gennaio 2024

Ieri si è aperto alla corte dell’Aia il processo della Corte Internazionale di Giustizia dell’ONU che dovrà esprimersi sulle accuse mosse dal Sudafrica nei confronti di Israele: quelle di aver violato la Convenzione sul Genocidio con l’attacco a Gaza.

È interessante che sia stato proprio il Sudafrica a muovere questa accusa, in un processo di nemesi storica che non dimentica il collaborazionismo in armi d’Israele con il regime di Apartheid.

Ieri ha parlato l’accusa, ma soprattutto hanno parlato le immagini atroci fuoriuscite dalla Striscia di Gaza: migliaia di cadaveri per le strade e stipati in fosse comuni, soldati dell’esercito israeliano che in preda all’euforia caldeggiano la definitiva scomparsa del popolo palestinese.

Oggi era il turno della difesa israeliana che sta cercando di ribaltare le accuse di genocidio a proprio favore, con l’ovvio sostegno della Casa Bianca.

Su questo processo, abbiamo chiesto un commento a Ugo Giannangeli, giurista e compagno che da anni si occupa di Palestina. Con lui abbiamo discusso del tipo di alleanze che questo evento potrebbe sancire, che cosa constano le misure provvisorie e che cosa comporterebbe invece una condanna finale per genocidio, qual’è il reato di istigazione al genocidio e perché si può dire che quella israeliana sia una politica di istituzionalizzazione della menzogna.

Buon ascolto!

 


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