IL LAVORO CHE UCCIDE NON E’ UN INCIDENTE .

Scritto dasu 26 Febbraio 2024

Il ministro Nordio ha bocciato la proposta di introdurre il reato di omicidio sul lavoro proprio nel momento in cui,dopo la strage di  Firenze,   il tema sembra aver fatto finalmente breccia.

La preoccupazione che la necessità di introdurre questa novità nel codice penale finisca per diventare una richiesta generale, ha spinto il ministro a mettere subito le mani avanti, con una motivazione risibile che paragona l’omicidio stradale all’omicidio sul lavoro ,improponibile in quanto le morti sul lavoro sono frutto di una volontà deliberata di sacrificare la sicurezza di chi lavora in nome del profitto e inoltre quando  una persona è riconosciuta colpevole di aver investito qualcuno con la propria auto generalmente  finisce in galera, mentre quando un lavoratore muore in un cantiere non c’è mai un padrone che paghi.  Per fermare le stragi sul lavoro occorre combattere la precarietà e quindi lo sfruttamento e la ricattabilità che subiscono i lavoratori e quindi rivedere le leggi sugli appalti e assicurare maggiori tutele ai lavoratori. Sulla necessità di introdurre nell’ordinamento giuridico il reato di omicidio  sul lavoro si sono mobilitate vari comitati con una raccolta di firme per una legge d’iniziativa popolare ,ne parliamo con Pierpaolo Leonardi  del comitato per la legge sugli omicidi sul lavoro.

 


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