CISGIORDANIA SOTTO ATTACCO ,ISRAELE VUOLE UNA NUOVA GAZA NEI TERRITORI OCCUPATI.
Scritto dainfosu 4 Settembre 2024
Mercoledì scorso l’esercito israeliano ha lanciato quella che è stata descritta come la più grande operazione militare dall’invasione israeliana delle principali città palestinesi in Cisgiordania nel 2002. L’assalto israeliano ha preso di mira le città della Cisgiordania settentrionale, ma soprattutto i campi profughi. L’operazione si è concentrata in gran parte sui campi profughi che circondano Jenin e Tulkarm per estendersi poi verso Hebron . E’ probabile che l’operazione militare israeliana nella Cisgiordania settentrionale faccia parte degli sforzi del governo israeliano per consolidare la sua occupazione e per ripulire etnicamente la maggior parte della popolazione palestinese in quella zona, come preludio necessario per espandere gli insediamenti esistenti o costruirne di nuovi. Dal 7 ottobre, Israele opera in tutte le aree anche quelle delimitate dagli accordi di Oslo a sovranità presunta palestinese , rendendo completamente inutile il ruolo dell’autorità palestinese che tuttavia, ha continuato a cooperare con Israele in termini di coordinamento della sicurezza, il che rende effettivamente le forze di sicurezza palestinesi direttamente coinvolte nella violenta campagna israeliana in corso contro la resistenza palestinese.
La resistenza in Cisgiordania, sebbene determinata, è in gran parte isolata a causa delle pressioni combinate imposte dall’esercito israeliano, dai coloni ebrei e dall’ANP ,tuttavia, conducendo campagne militari mortali contro la Resistenza, Israele rischia l’accensione di un’Intifada palestinese che, se lanciata, potrebbe destabilizzare l’intera Cisgiordania. Se ciò dovesse avvenire, l’esercito israeliano non sarà in grado di continuare con la sua guerra a Gaza con lo stesso grado di intensità, in quanto sarebbe costretto a inviare decine di migliaia di soldati per sedare l’Intifada della Cisgiordania. I palestinesi per opporsi con successo alla morsa dei coloni e dell’esercito dovranno risolvere la loro eterna contraddizione irrisolta di operare sotto una “leadership” che coopera apertamente con l’occupazione israeliana e che continua a opprimere i palestinesi in completa impunità .
Ne parliamo con Michele Giorgio direttore del sito on line “Pagine esteri”