LE LOBBIES DEL FOSSILE ALLA COP29 FANNO AFFARI.

Scritto dasu 18 Novembre 2024

ReCommon ha avuto accesso a documenti confidenziali da cui si rileva che in totale i “lobbisti fossili” presenti al vertice in corso in Azerbaigian sono almeno 1773. Come già accaduto per la COP28 dello scorso anno a Dubai, a Baku è stato concesso l’accesso a un numero significativamente maggiore di lobbisti delle fonti fossili rispetto a quasi tutte le delegazioni nazionali.  Nel dettaglio, quelli italiani fanno capo a Eni, la più importante multinazionale del nostro Paese, Italgas, Edison e Confindustria. Risulta aggregato alla delegazione italiana anche il direttore generale dell’azienda dell’oil&gas azero Socar, Azer Mammadov, a dimostrazione del forte legame con il Paese della regione del Caspio, da cui l’Italia importa la percentuale più alta di petrolio e gas combinati.  Si  presentano dietro al paravento di fondazioni con apparente scopo di protezione dell’ambiente ma in realtà perseguono l’obiettivo di rafforzare l’egemonia dei combustibili  fossili con il pieno sostegno reciproco di governi autocratici come quello dell’Azerbaigian.

Ne parliamo con  Elena Gerebizza di ReCommon .

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