Morire di lavoro. La normalità capitalista
Scritto dainfosu 18 Dicembre 2024
I 5 morti di Calenzano saltano agli occhi, perché sono tanti tutti insieme, perché, come evidenziammo la scorsa settimana, l’esplosione in un deposito di idrocarburi comporta gravi danni all’ambiente e alla salute degli animali, umani e non, che ci vivono.
Ma, purtroppo, siamo appena sopra la normalità. Ogni giorno, nel nostro paese, muoiono 4 lavorator*, in “incidenti” che avrebbero potuto essere evitati, se tutti gli strumenti a tutela della vita fossero stati resi disponibili ed usati. In certi casi i macchinari sono pericolosi perché obsoleti, in altri i dispositivi di sicurezza sono disattivati per andare più veloci.
I controlli nelle aziende sono effettuati su minuscoli campioni. Non solo. Per legge i padroni devono essere avvertiti delle ispezioni!
Le RLS, i lavorator* eletti per vegliare sulla sicurezza, ed i lavorator* stessi sono sottoposti ad enormi pressioni e ricatti da parte dei padroni, perché la produttività e la rapidità sono più importanti della vita di chi, per campare, deve sottoporsi alla schiavitù salariata.
Ne abbiamo parlato con Francesco Fricche
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