ACCETTATA LA TREGUA DA ISRAELE MENTRE VENGONO APPROVATE 22 COLONIE IN CISGIORDANIA

Scritto dasu 30 Maggio 2025

L’approvazione da parte di Tel Aviv di 22 nuovi insediamenti coloniali in Cisgiordania occupata e l’approvazione del testo della tregua, non ancora approvata dalla contropoarte Palestinese, sono le due notizie apparentemente incongrue che arrivano giovedì 29 maggio.

L’espansione coloniale non si è di fatto mai fermata e questo ulteriore passo risponde a quella che, secondo un comunicato del ministero Israeliano, è «una visione strategica a lungo termine, il cui obiettivo è rafforzare la presa israeliana sul territorio, evitare la creazione di uno Stato palestinese e creare le basi per il futuro sviluppo degli insediamenti nei prossimi decenni».

Per quanto la decisione si inserisca evidentemente negli più volti dimostrati intenti di spopolamento dei territori palestinesi, nella nostra intervista si mettono in luce delle possibili spiegazioni del perchè questa decisione arrivi proprio nei giorni in cui viene revisionato il testo di una possibile imminente tregua. L’attenzione ricade sui rapporti interni al governo, che di fronte ad una perdita di consenso deve strizzare sempre più l’occhio alle allenze, per così dire, più estremiste in particolare Ben Givir e Smotrich, così come ai dei difficili equilibrismi sul piano internazionale.

Per quanto riguarda il testo della tregua, le indiscrezioni trapelate della bozza trattano di un cessate il fuoco temporaneo di 60 giorni durante il quale l’esercito israeliano inizierebbe a ritirarsi. Gli Stati Uniti, sotto la garanzia personale del presidente Donald Trump, vigileranno sul rispetto della tregua da parte di Israele. Questi giorni dovrebbero servire ad intavolare i trattati per un cessate il fuoco permanente.

Ne parliamo con Romana Rubeo, di Palestine Chronicle:


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