BLUEBERRY E COMANCHE – LA PERLA DI LABUAN 25/6/2021
Riccardo
“Bloody Hell! Una pattuglia sudista! Voglia il cielo che non mi vedano!” Donovan appartiene a una ricca famiglia sudista e schiavista ma, allo scoppio della guerra, sceglie il Nord. Una pattuglia lo ferma e gli chiede il nome, il suo sguardo cade su un cespuglio di mirtilli (in inglese: blueberry) e da allora diventa Blueberry, giocatore, bevitore e attaccabrighe con il volto dell’attore Jean-Paul Belmondo. Nel mondo delle Bédé (i fumetti francesi) il West ha sempre avuto grande spazio. Nel 1963 lo sceneggiatore Jean-Michel Charlier, già creatore di Buck Danny, progetta il nuovo personaggio e, per il disegno, si rivolge al già affermato Jijé, che però è occupato e gira la proposta al giovane Jean Giraud che diventerà famoso come Moebius. Da allora Blueberry non ha smesso di cavalcare tra saloon, canyon, fortini e diligenze. Il suo grande amore é la cantante di saloon Chihuahua Pearl che però, dopo un lungo tira e molla, gli preferisce un più maturo e affidabile uomo d’affari di città. Nel 1972 lo sceneggiatore Greg e il disegnatore Hermann danno vita a Comanche, una giovane donna che si trova a dirigere il ranch 666 che ha ereditato da suo padre nel Wyoming, circondata da nemici. Ma trova anche degli amici, tra gli altri il pistolero Red Dust dal passato misterioso, il vecchio Ten Gallons che ne ha viste tante, l’ex schiavo Toby, il cheyenne Macchia di Luna che si è rifugiato nel 666 per non prendere posizione tra i suoi due fratelli in lotta per succedere al padre Tre Bastoni alla guida della tribù, l’energica e irascibile Contessa che gestisce il saloon. “Quando si comincia, padrona? Posso fare girare la voce che il 666 si rimette al lavoro.” Gli anni passano e anche nel West arriva il progresso, sotto forma della moda pubblicizzata dalle riviste e una nuova invenzione che si chiama fotografia. Solo i lettori più affezionati sanno che il vero nome della protagonista è Verna Frémont. Buon ascolto.