Covid e Antropocene – (CON E. BURGIO) – VOCI DALL’ANTROPOCENE – (ANNO II #10) – 8/02/21

Riprendiamo la chiacchierata con Ernesto Burgio* là dove l’avevamo lasciata la scorsa settimana, a partire dal rapporto tra distruzione della biosfera e proliferazione di nuove pandemie. Se infatti il Covid, o qualcosa di simile, era da tempo atteso da scienziati e medici che monitoravano l’evolversi, negli ultimi decenni, dei salti di specie (spillover) determinati da deforestazione, allevamenti intensivi e riduzione drastica dell’eco-diversità, la maggior parte degli stati (in particolare quelli occidentali) si sono mossi confusamente tra diniego e risposte confuse, trovandosi oggi a riporre tutte le speranze di porre un argine alla pandemia nei vaccini, dipendenti dal bello e cattivo tempo deciso delle multinazionali farmaceutiche.

Questa seconda parte della chiacchierata col dott. Burgio, ci permette anche di tornare sugli aspetti più contraddittori del clima da mobilitazione bellica politico-mediatica sui vaccini che pretende che ogni discorso critico confluisca nel discorso no vax. Un’ultima parte dell’intervista si concentra invece sul rapporto sempre più comprovato tra letalità del virus Covid-19 e presenza del particolato nell’aria, che fa sì che strati di popolazioni sempre più giovani rispetto alla norma ma abitanti zone densamente inquinate come la pianura padana e le grandi megalopoli, come la zona dell’Hubei, abbiano le pareti arteriose già seriamente compromesse, tali da rendere molto più probabile la letalità del virus.

 

 

(*) Ernesto Burgio è pediatra, si occupa da oltre vent’anni di tematiche concernenti le relazioni tra lo stravolgimento dell’ambiente e la salute umana e tra 2002 e 2006 di virus pandemici. Presidente del Comitato Scientifico dello Scientific Committee di ISDE – International Society of Doctors for Environment (2010-2016); membro di EPH (Environment & Public Health Panel – European Society for Research and Prevention on Environment and Health) (2010-2012), di ENSSER (European Network of Scientists for Social and EnvironmentalResponsibility) (2010-11), della Commissione Ambiente e Salute della SIP (Società Italiana di Pediatria) e della Commissione Ambiente e Salute della FIMP (Federazione Italiana Medici Pediatri). Negli ultimi dieci anni si è occupato essenzialmente di Epigenetica, carcinogenesi ambientale e DOHaD (Developmental Origins of Health and Diseases : Origini Fetali/Epigenetiche delle Malattie).

Qui la puntata precedente: UN ANNO DI COVID-19 (CON E. BURGIO)

E l’articolo da cui hanno preso spunto le due chiacchierate: Dopo un anno di pandemia Siamo ostaggi di Big Pharma? 




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