FIORI DEL MAGGIO – LA PERLA DI LABUAN 19/2/2021
Riccardo
Il 22 marzo 1968 gli studenti dell’università di Nanterre manifestano contro la guerra del Vietnam, uno di loro viene arrestato, in risposta i suoi compagni occupano l’università. Inizia il movimento del 68. Chi erano quei ragazzi non solo nella militanza ma anche nel privato? Nel 1978 Bruno Giorgini ne ha incontrati alcuni (non più ragazzi) e ne ha raccolto le storie in “Fiori del maggio”. “Avevo una famiglia feudale in Libano. A 18 anni l’ho lasciata e sono venuta in Francia. E’ stata la mia prima rivolta femminista, anche se non la chiamavo così.” (Milka) Da Nanterre il movimento si estende a Parigi e poi a tutta la Francia, dagli studenti agli operai che occupano la Renault di Flins Billancourt. Riappaiono i vecchi gruppi maoisti, trockisti e anarchici, ma le provenienze sono le più varie e disparate. “Prima del maggio 68 militavo nelle organizzazioni giovanili cattoliche. Il mio impegno politico viene da lì, un misto di antifascismo e antimperialismo.” (Alain) Gli obiettivi e le ideologie passano in secondo piano rispetto al decidere in prima persona e stare insieme, alla gioia e all’allegria. “Era l’epoca degli amori folli, assurdi, che sono durati quanto il movimento. Poi ti scrivevi promesse eterne per due, tre mesi.” (Maurice) Ci sono gli scontri al Quartiere Latino con i lacrimogeni, le barricate e centinaia di arresti. “Per me il movimento del 68 é iniziato con dei colpi di manganello all’uscita da una casa, era la prima manifestazione con i flic che caricavano.” (Jean) Le idee del 68 dilagano nel cinema, nella letteratura, nelle scienze e nelle professioni. Ognuno deve mettersi in discussione. “E’ contraddittorio perchè quando arriva uno con la pleurite devo curarlo, non gli posso dire: mi spiace, faccia la rivoluzione.” Poi tutto finisce e inizia la discussione sulle cause. “Dopo il 68 i comitati di sciopero si sono sfasciati, non c’é stata una continuità delle stesse persone che hanno attraversato le stesse esperienze.” (Jean) Bruno Giorgini da giovane ha scritto su Lotta Continua e parlato dai microfoni di Radio Alice. Buon ascolto.
Film da vedere (tra i tanti):
“Crepa padrone, tutto va bene (Tout va bien)” 1972 di Jean-Luc Godard con Yves Montand, Jane Fonda e Vittorio Caprioli.