Sono ormai passati alcuni mesi della morte della psichiatra Barbara Capovani ma solo pochi giorni da quando l’Assemblea Rete Antipsichiatrica ha deciso di esprimersi a tal proposito. Leggendo il loro comunicato, nella prima parte della puntata, abbiamo ripreso alcune delle riflessioni dell’anno scorso in cui abbiamo approfondito la questione della violenza psichiatrica nelle strutture ospedaliere – SPDC – e in quelle detentive – REMS, ATSM, CPR.

La morte della psichiatra è stata strumentalizzata. Molti dei sostenitori delle prassi sorvegliare e punire sono tornati a farsi sentire ri-pronendo pratiche che puzzano di manicomio.

Anche il governo non si è fatto trovare impreparato e solo 3 giorni dopo la morte della psichiatra pisana ha proclamato l’apertura di un tavolo tecnico per la salute mentale (da notare che la prima sessione di questo, avvenuta il 3 maggio, è stata inaugurata da un “pensiero in ricordo di Barbara Capovani”).

Abbiamo commentato l’episodio assieme ad un compagno del collettivo pisano Antonine Artaud che ci ha aggiornato anche sulle ultime che riguardano il processo alla Stella Maris.

 

Download qui ->ri-congiunzioni-10102023

 

Comunicati Assemblea Rete Antipsichiatrica:

  1. https://assembleareteantipsichiatrica.noblogs.org/post/2023/09/04/in-questo-paese-i-morti-non-sono-tutti-uguali/
  2. https://assembleareteantipsichiatrica.noblogs.org/post/2023/10/02/residenze-psichiatriche-abusi-maltrattamenti-e-uccisioni/



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