IL FATTORE FATALE – LA PERLA DI LABUAN 8/1/2021

Riccardo

“L’ispettore Cadin parcheggò la sua Renault. Stava piovendo e si chiese cosa lo trattenesse, da sempre, dal comprare un ombrello.” “Il fattore fatale” è il titolo di una raccolta di racconti che si svolgono in Francia tra il 1977 e il 1989, improntati ad amarezza e pessimismo che accomunano colpevoli e vittime come l’immigrato portoghese Joaquim che si impicca prima del processo, Jacqueline tormentata da un corpo troppo grande, il piccolo impiegato di banca che diventa un assassino. “Lei rideva… io non lo sopportavo… non so cosa mi é preso.” L’autore è Didier Daeninckx nato nel 1949, la sua caratteristica è toccare argomenti difficili e scomodi come il razzismo, il negazionismo e il collaborazionismo. Il suo bisnonno nel 1884 disertò dall’esercito belga. Il suo nonno paterno nel 1917 disertò dall’esercito francese. Il suo nonno materno e sua madre erano comunisti e anch’egli fu per molti anni militante del PCF che lasciò nel 1981 per avvicinarsi alla nuova sinistra. Convinto che chi dimentica il proprio passato è condannato a riviverlo, Daeninckx alterna la sua attività letteraria con battaglie come quella per la liberazione dei prigionieri politici. Dopo cinque romanzi l’ispettore Cadin non sopporta più di perseguire sfortunati, perdenti e pazzi mentre i potenti sono intoccabili, e un giorno appoggia alla tempia la canna della sua pistola. “Fuori iniziavano a suonare i clacson, le finestre si aprirono sulle grida di gioia, sui baci, sui canti. Il mondo entrava negli anni 90.” Buon ascolto.



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