IL GEMELLO DEL RE – LA PERLA DI LABUAN 3/5/2019
Riccardo
“Monsignore, ho le prove che siete figlio di re. Consultatele, e dopo agite con noi.” Tra il 1847 e il 1848 “Le Siécle” pubblicò a puntate “Il visconte di Bragelonne” il terzo e ultimo romanzo della trilogia di D’Artagnan scritta da Alexandre Dumas. I moschiettieri sono invecchiati, D’Artagnan è diventato capitano, Aramis é vescovo. Sono molte le sotto-trame che si intrecciano in 1260 pagine, ma la più appassionante resta quella del gemello del re. Luigi XIV ha un gemello che, ignaro della sua nascita, è chiuso in una cella della Bastiglia, Aramis attua un complotto per portare sul trono il prigioniero, che quindi diventa re per un giorno. Il primo accenno a un misterioso prigioniero con il volto coperto da una maschera di ferro (che in realtà era un cappuccio di velluto nero) si trova nel 1711 in una lettera della contessa Carlotta Elisabetta d’Orleans. Nel 1717 Voltaire è chuso alla Bastiglia, dove apprende da un vecchio guardiano la storia dell’uomo dalla Maschera di Ferro che sarebbe stato prigioniero anche a Pinerolo e a Exilles. Il popolo cominciò a parlare di un fratellastro segreto (non gemello) del re di cui bisognava nascondere la somiglianza. La Maschera di Ferro morì nel 1703 e fu seppellito nel cimitero di Saint-Paul-des-Champs a Parigi sotto il nome di Marchioly. La storia era troppo ghiotta per sfuggire ai romanzieri. Da allora gli storici hanno avanzato diverse ipotesi, nessuna delle quali é mai stata provata con certezza. Bello o brutto, il volto é la cosa più nostra che abbiamo, che ci conferma nella nostra unicità nel mondo. Il sosia contesta questa unicità e ha sempre suscitato curiosità e paura, da Castore e Polluce, figli di Zeus, ai romanzi “Il prigioniero di Zenda” di Anthony Hope e “La metà oscura” di Stephen King ai film “Le due sorelle” di Brian De Palma e “Inseparabili” di David Cronenberg. Ogni eroe prima o poi incontra il suo sosia che può essere un gemello perduto o (nella fantascienza) un clone, un androide o il doppio venuto da un universo parallelo. Qualche volta non c’é spiegazione, il sosia esiste e basta. Il nostro migliore amico o il più subdolo dei nemici, colui che vuole prendere il nostro posto e toglierci tutto ciò che possediamo. “Il signor D’Artagnan coprirà il volto del prigioniero con una maschera di ferro che egli non potrà mai togliersi, pena la vita.” Buon ascolto.