IL MAGO – LA PERLA DI LABUAN 5/3/2021
Riccardo
“Parigi é piena di gente bizzarra. Suona incredibile in ques’anno di grazia, ma il mio amico Oliver Haddo sostiene di essere un mago.” Nella Parigi della Belle Epoque si aggira il sinistro personaggio del romanzo “Il mago” scritto nel 1908 da William Somerset Maugham (1874-1965). I giovani Arthur e Margaret , in procinto di sposarsi, lo incontrano nei salotti dove il mago sfoggia il suo linguaggio forbito e la sua vasta erudizione. Arthur offende Haddo che si vendica usando il suo oscuro potere sulla fanciulla. “Margaret non parlava, ma aveva capito che qualcosa di orribile stava per accadere.” Quando la data delle nozze è fissata, Arthur apprende che Margaret ha sposato Haddo ed è partita con lui. Un anno dopo la ritrova e scopre che il mago vuole usarla per la creazione di un essere umano in laboratorio. Tenta di liberarla, ma lei muore in modo misterioso. Il dottor Porhoet, cultore di scienze occulte, organizza un cerimoniale di evocazione in cui i due amanti infelici possano vedersi ancora una volta. “Nonostante la fitta oscurità della notte senza stelle, Arthur la vide. Era seduta sulla panca come l’ultima volta che le aveva parlato da viva.” Maugham si ispirò al personaggio storico Aleister Crowley che passò la vita tra orge, società segrete e sostanze allucinogene, sosteneva di essere la reincarnazione di John Dee, il mago di corte della regina Elisabetta Tudor, tentò di fondare il nuovo ordine mondiale con l’aiuto dello spirito Aiwass, fondò l’abbazia Thélema a Cefalù, in Sicilia, e si vantò di avere aiutato Churchill a vincere la guerra con i suoi consigli esoterici. Churchill non confermò e non smentì mai. Buon ascolto.