IL MONDO DI SANDOKAN – LA PERLA DI LABUAN 6/9/2019

Riccardo

Dietro di lui avanzava una splendida creatura, alla cui vista Sandokan non poté trattenere un’esclamazione di sorpresa e ammirazione.” Marianna Guillonk, detta la Perla di Labuan, di madre italiana e padre inglese, la fanciulla di cui Sandokan é innamorato, compare solo in “Le tigri di Mompracem” del 1884, il primo romanzo del ciclo malese di Emilio Salgari. Nei romanzi successivi si parla della morte di Marianna per malattia. Labuan esiste davvero, é una piccola isola al largo del Borneo, oggi appartiene alla Malaysia ed è una rinomata meta turistica. Per molto tempo si credette che Mompracem fosse inventata, poi qualcuno scoprì che il suo nome compariva in antiche carte nautiche, di quelle che lo scrittore sfogliava nella Biblioteca Civica di Torino. Oggi l’individuazione più accreditata è il banco corallino sommerso di Amba Patches al largo del Borneo, ciò che rimane di un’isola dopo l’eruzione di Kratatoa del 27 agosto 1883, la più violenta della storia. Sandokong, il luogotenente del principe Syarif Osman, deposto e divenuto pirata, fu il modello per Sandokan. Il secondo romanzo è “I misteri della Jungla Nera” del 1887 che vede Tremal Naik tentare di liberare Ada, la sacerdotessa della dea Kalì adorata dai Tugh. “Il giorno in cui un uomo poserà le sue mani su di me, il laccio degli strangolatori troncherà la mia vita.” Un giorno la dea Kalì affrontò un demone a colpi di spada, invano poiché ogni sua goccia di sangue dava vita a un nuovo demone. Un uomo ebbe l’idea di strangolare il demone, la dea Kalì riconoscente lo autorizzò a strangolare in suo nome e quell’uomo fu il fondatore della setta dei Tugh. Tra il 1830 e il 1840 il colonnello inglese William Sleeman combatté la setta e ne impiccò centinaia. Gli ultimi Tugh invecchiarono nel bagno penale di Jubilpore intrecciando tappeti. Nel terzo romanzo “I pirati della Malesia” del 1896 torna Sandokan che vuole aiutare Tremal Naik prigioniero di James Brooke, il Rajà Bianco. “Malgrado gli strapazzi di una vita agitatissima, era un uomo ancora robusto. Ma certe rughe e la canizie annunciavano che la vecchiaia già avanzavasi.” James Brooke nacque nel 1803 in un sobborgo di Benares, fu marinaio, mercante e avventuriero, e nel 1842 riuscì a diventare rajà di Sarawak dopo di che dedicò la vita alla lotta alla pirateria. Lo scontro finale tra Sandokan e Suyodhana, il capo supremo dei Tugh, avviene in “Le due tigri” del 1904. “Ho udito raccontare che i reggimenti di Sipai fucilano i loro ufficiali! Tutta l’India settentrionale é in fiamme!” I Sipai erano i soldati indiani al servizio della Compagnia delle Indie Orientali che nel 1857 diedero vita alla grande rivolta che gli inglesi repressero in un bagno di sangue. Gli storici indiani oggi la chiamano la Guerra d’Indipendenza. Dopo la rivolta dei Sipai l’India passò sotto il controllo diretto della corona britannica e nel 1874 la Compagnia fu sciolta. Emilio Salgari non nasconde la sua ammirazione per i rivoltosi. “Migliaia di indiani furono massacrati dalle truppe inglesi ubriache di sangue e di gin che più nulla rispettavano, né sesso né età.” Il gioco di scoprire cosa c’é di vero nel mondo di Sandokan potrebbe continuare a lungo. Buon ascolto.

Per chi vuole sapene di più:

Fabio Negro “La riconquista di Mompracem – L’isola che c’era” Simple, Macerata 2011;

Steven Runciman “Il rajah bianco – La vera storia di James Brooke e della sua dinastia” Rizzoli, Milano 1977.

Le immagini qui sopra sono state realizzate da Guido Moroni Celsi nel 1937 e da Hugo Pratt nel 1969.

 

 




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