IO, PIERRE RIVIERE, AVENDO SGOZZATO MIA MADRE – LA PERLA DI LABUAN 27/11/2020

Riccardo

“Presi la roncola e commisi questo crimine orrendo, cominciando da mia madre, poi mia sorella e il mio fratellino.” Il 3 giugno 1835 nel comune di Aunay in Francia Pierre Rivére uccide la madre, la sorella e il fratellino. Poi vaga per un mese finchè un gendarme lo arresta. In carcere scrive la sua storia che Michel Foucault, uno dei maggiori studiosi di storia della follia, raccoglie con gli atti del processo, le testimonianze e molti articoli di giornale. Il libro “Io, Pierre Riviére, avendo sgozzato mia madre, mia sorella e mio fratello… – Un caso di parricidio nel XIX secolo” del 1976 ci rimanda al mondo interiore dell’assassino e alla società del suo tempo. “Ero divorato da idee di grandezza e d’immortalità, mi stimavo molto più degli altri, ma avevo vergogna a dirlo.” Prima della strage Pierre era considerato un ragazzo introverso, taciturno e un po’ strano. “A volte parlava da solo con la testa rivolta in alto, come se parlasse agli alberi, a volte lanciava grida orribili.” (Geneviève Quesnel, 36 anni, casalinga). Nella Francia uscita dalla rivoluzione la condizione di chi vive nella campagna è cambiata poco, al posto dei nobili ci sono gli intendenti, i notai, gli ispettori fiscali. La vita é fatta di fatica, fame, malattia e paura, a cui molti reagiscono con la violenza verso gli altri e sé stessi. La moglie di un bracciante non sopporta più il pianto per la fame del suo bambino e lo sgozza. Un vignaiolo abbandona il suo villaggio, vive come un selvaggio, aggredisce una bambina, la squarta, ne succhia il cuore e ne beve il sangue. Pierre Riviére é condannato a morte, ma ottiene la grazia e la pena é commutata nel carcere a vita. Il 20 ottobre 1840 si impicca in cella. “Ora che ho fatto conoscere tutta la mia mostruosità, attendo la sorte che mi é destinata.” Buon ascolto.

 




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